Juventus Football Club: differenze tra le versioni

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{{Avvisobloccoparziale}}
=== Siti non ufficiali ===
{{Vaglio|/2}}
* j1897 [http://www.j1897.com], Juworld [http://www.juworld.net], PianetaBianconero [http://www.pianetabianconero.com], Juvecentus [http://www.juvecentus.too.it], JuveForever [http://www.juveforever.net/index.php], Juventus Club Tursi [http://www.juventusclubtursi.it/home.html], juventino1984 [http://www.juventino1984.peperonity.com], Intoccabili [http://www.j1897.org] {{Juventus}}
{{nota disambigua|altri significati|[[Juventus (disambigua)]]|redirect=Juventus}}
{{Squadra di calcio
<!-- Introduzione -->
|nome squadra = Juventus F.C.
|nomestemma = juventusstemma
|soprannomi = ''La Vecchia Signora''; ''Madama''; ''La Fidanzata d'Italia'';<br/>''Le Zebre''; ''I Bianconeri''; ''La Gobba''; ''[La] Signora Omicidi''
<!-- Livrea delle divise -->
<!-- Divisa casalinga -->
|pattern_la1=_white_stripes|pattern_b1=_stripesonwhite|pattern_ra1=_white_stripes|pattern_so1=_band_white| leftarm1=000000|body1=000000|rightarm1=000000|shorts1=FFFFFF|socks1=000000
| pattern_la2=_whiteborder|pattern_b2=_vneckwhite|pattern_ra2=_whiteborder|pattern_so2=_juve0809a
| leftarm2=ffbc20|body2=ffbc20|rightarm2=ffbc20|shorts2=000000|socks2=ffbc20
<!-- Segni distintivi -->
|colori = [[Immagine:600px Black and White Striped.png|20px]] [[Bianco]]-[[nero]] a strisce
|simboli = [[Zebra]]
|inno = [[Colori e simboli della Juventus Football Club#L'inno societario|Juve, storia di un grande amore]]
|autore = [[Paolo Belli]]
<!-- Dati societari -->
|città = [[Torino]]
|nazione = {{ITA}}
|confederazione = [[UEFA]]
|bandiera = Flag of Italy.svg
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato = [[Serie A]]
|annofondazione = 1897
|presidente = [[Giovanni Cobolli Gigli]]
|allenatore = [[Claudio Ranieri]]
|stadio = [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio Olimpico di Torino]]
|capienza = 27.500
|scudetti = 27
|coppe Italia = 9
|Supercoppe Italiane= 4
|coppe Campioni = 2
|coppe delle Coppe = 1
|coppe UEFA = 3
|coppe Intertoto = 1
|Supercoppe Europee = 2
|coppe Intercontinentali = 2
|coppe internazionali =
|sito = www.juventus.com
}}
{{Quote|[...] Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che esorta il cielo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci milioni di tifosi in Italia e, certo, altre tanti all'estero con un nome, una maglia di colori conosciuti in tutto il mondo.|Frammento delle considerazioni su [[Gianni Agnelli|Giovanni Agnelli]], presidente della Juventus F.C. dal [[1947]] al [[1954]], verso la società bianconera nel documentario ''Grande Storia della Juventus'' trasmesso in [[Italia]] su [[ESPN Classic Sports|ESPN Classic]]<ref name=Documentario1>Documentario {{cita pubblicazione |quotes= |cognome= |nome= |linkautore= |coautori= |anno=2007 |mese= |titolo=La Grande Storia della Juventus |rivista= |volume= |numero= |pagine= |id=Ean 8032807021621 |url= |accesso=}} ''[[Corriere della Sera]]'', ''[[Gazzetta dello Sport|La Gazzetta dello Sport]]'', [[Rai Trade]].</ref>.}}
La '''Juventus Football Club''' (dal [[Lingua latina|latino]] ''iuventus''<ref>Il nome "Juventus" è una licenza letterale in [[lingua piemontese|piemontese]] del sostantivo [[Lingua latina|latino]] ''iuventus'' (''gioventù'' in [[lingua italiana]]).<br/> Si veda anche quanto scritto dal {{cita libro|cognome=Zalli nel |nome=Sac. Casimiro |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Dizionario piemontese-italiano, latino e francese (vol.1) |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione=Edizione seconda e di nuovi vocaboli arricchita |data= |anno=1830 |mese= |editore=Tipografia di Pietro Barbiè |città=Carmagnola |lingua= |id= |doi= |pagine=pag.403. |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}</ref>, [[lingua italiana|it.]] ''gioventù'', pron. {{IPA2|juˈvɛntus}}), meglio nota come '''Juventus''' o più semplicemente come '''Juve''', è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] di [[Torino]]. Fondata nel [[1897]] come ''Sport Club Juventus'' da giovani studenti liceali torinesi<ref name="Storia JFC">{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/club_storia.asp |titolo=Juventus Football Club: La Storia |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, milita nella [[Classifiche del campionato italiano di calcio#I livello - Serie A|massima categoria]] del [[campionato italiano di calcio]] (dal [[1929]] denominata [[Serie A]]) sin dalla sua fondazione, eccezion fatta per la stagione [[Serie A 2006-2007|2006–2007]]. Nel calcio la squadra rappresenta il capoluogo [[Piemonte|piemontese]] insieme al [[Torino Football Club 1906]], fondato da soci dissidenti della formazione bianconera. La squadra si allena al centro sportivo [[Juventus Center]] di [[Vinovo]], cittadina poco fuori Torino<ref name="Juventus Center">{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/JPL_mediacentervinovo.asp |titolo=Juventus Center - Training, Media & Sponsor |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Le origini della società sono poco chiare, tenuto conto che alla fine del [[XIX secolo]] lo [[sport]] non era sufficientemente diffuso in [[Italia]] per catturare l'interesse della [[stampa]]. L'unico scritto considerato "ufficiale" che attesti con certezza la nascita della Juventus venne redatto da uno dei suoi fondatori, [[Enrico Canfari]], e pubblicato dalla [[Hurrà Juventus|rivista istituzionale]] del club torinese sul finire del [[1915]]<ref name="Storia JFC"/>.

Terza [[squadra di calcio|società di calcio]] [[Italia|italiana]] per [[Elenco di squadre di calcio italiane per fondazione|antichità]] tra quelle in attività oggi<ref>Le uniche società prettamente calcistiche fondate prima del [[1897]] sono, tra quelle ancora in attività, il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], nato nel [[1893]], e l'[[Udinese Calcio|Udinese]], fondato nel [[1896]]. Altre sei società calcistiche sono state fondate prima del [[1897]]; tutte e sei però hanno aperto la loro sezione calcio solo dopo quell'anno: sono la [[Reale Società Ginnastica Torino (calcio)|Ginnastica Torino]] (fondata nel [[1844]] come società [[ginnastica]]), l'[[Internazionale Torino]] ([[1891]]), la [[Ginnastica Sampierdarenese]] ([[1891]], come società ginnastica), la [[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio|Pro Vercelli]] ([[1892]], come società ginnastica), il [[Football Club Torinese]] ([[1894]]) e l'[[Società Ginnastica Andrea Doria|Andrea Doria]] ([[1895]], come società ginnastica). Si vedano anche gli articoli "[[Prima squadra di calcio italiana]]" ed "[[Calcio in Italia (origini)|Origini del calcio italiano]]".</ref>, la Juventus è la formazione più blasonata del [[Italia|paese]]<ref name="fifa-encarta">{{en}} Articolo {{cita web |url=http://www.fifa.com/worldfootball/clubfootball/news/newsid=107733.html#juventus+building+bridges+serie+b |titolo="Juventus facce nuovi ponti" |editore=www.fifa.com |data=20-11-2006 |accesso=26-09-2008}}<br/> Vedi anche {{cita web |url=http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981535443/Juventus_Football_Club.html |titolo="Juventus Football Club" |editore=Microsoft<sup>®</sup> Encarta<sup>®</sup> Enciclopedia online 2008 |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> ed una delle più vittoriose e prestigiose d'[[Europa]] e del [[mondo]]<ref name="livello internazionale">Con 11 trofei in bacheca la Juventus è – insieme al [[Liverpool Football Club|Liverpool]] – la terza squadra europea per numero di [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio#Classifica dei club più titolati nelle coppe internazionali|titoli ufficiali vinti a livello internazionale]] (alle spalle di [[Associazione Calcio Milan|Milan]] con 18 trofei vinti e [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] con 15 trofei). Nel mondo è la sesta squadra col maggior numero di trofei internazionali ufficiali vinti e riconosciuti da ciascuna delle sei [[FIFA#Confederazioni|confederazioni continentali]] affiliate alla [[FIFA]] ([[UEFA]], [[CONMEBOL]], [[Confédération Africaine de Football|CAF]]; [[CONCACAF]], [[Asian Football Confederation|AFC]] ed [[Oceania Football Confederation|OFC]]) ''ex aequo'' con il [[São Paulo Futebol Clube|São Paulo]] e la compagine inglese prima citata (alle spalle solo del [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]], con 18 trofei vinti, dell'[[Club Atlético Independiente|Independiente]], con 15 trofei, del Real Madrid e del Milan, e dell'[[Al Ahly|Al-Ahly SC]], squadra che vanta 13 trofei internazionali). Si veda anche l'articolo "[[Statistiche dei trofei internazionali di calcio]]".</ref> con un totale di 51 trofei ufficiali vinti: 40 trofei a livello nazionale<ref name="fifa-encarta"/> e 11 trofei a livello internazionale<ref name="trofei">{{cita web |url=http://it.uefa.com/footballEurope/Club=50139/domestic.html |titolo=Calcio Europa: Juventus FC |editore=it.uefa.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. In quest'ultimo ambito la compagine bianconera è la seconda squadra italiana, la [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio#Ranking per trofei internazionali vinti secondo la confederazione|terza squadra]] europea e [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio#Classifica dei club più titolati nelle coppe internazionali|la sesta]] a livello mondiale per numero di [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio#Classifica dei club più titolati nelle coppe internazionali|titoli vinti]] e ufficialmente riconosciuti da ciascuna delle [[FIFA#Confederazioni|sei confederazioni continentali]] affiliate alla [[FIFA]], in questo caso l'[[UEFA]]<ref name="livello internazionale"/>.

Prima squadra italiana e [[Europa meridionale|latina]] ad avere vinto la [[Coppa UEFA]] ([[Coppa UEFA 1976-1977|edizione 1976–1977]])<ref name="Storia Coppa UEFA">{{cita web |url=http://it.uefa.com/competitions/uefacup/history/index.html |titolo=Storia della Coppa UEFA |editore=it.uefa.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, la ''Vecchia Signora'' – come è nota in patria ed all'estero – è l'unica società calcistica al mondo ad avere vinto tutti i tornei e coppe ufficiali a livello internazionale<ref name="trofei"/><ref name="competizioni europee">Comprese tutte le [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio|competizioni internazionali per club]] ufficialmente riconosciute da ciascuna delle sei confederazioni contnentali affiliate alla [[FIFA]] e la [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]]-[[Coppa del Mondo per club FIFA|Coppa del mondo per club]].<br/>Si veda anche {{en}} {{cita web |url=http://www.uefa.com/competitions/supercup/news/kind=32/newsid=447085.html |titolo=Competizioni per club riconosciute dall'UEFA (leggenda) |editore=www.uefa.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Inoltre nel [[1985]], aggiudicandosi la [[Coppa dei Campioni 1984-1985 (calcio)|Coppa dei Campioni]], divenne la [[Statistiche delle competizioni UEFA per club#Squadre vincitrici di tutte le competizioni UEFA per club|prima squadra]] a vincere le tre maggiori [[competizioni UEFA per club|competizioni UEFA]]<ref name="The UEFA Plaque">Articolo {{cita web |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/maggio/24/Tutto_inizio_con_poesia_ga_0_9705246555.shtml |titolo="Tutto iniziò con un po' di poesia" |editore=[[Gazzetta dello Sport|''La Gazzetta dello Sport]]'' (archivio storico online) |data=24-05-1997 |accesso=26-09-2008}}</ref>, un traguardo che in seguito sarebbe stato raggiunto unicamente da altre due squadre, l'[[AFC Ajax|Ajax]] nel [[1992]] e il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] nel [[1996]].

Secondo una ricerca effettuata dalla società demoscopica Demos e pubblicata nel giornale ''[[La Repubblica]]'' nell'[[agosto]] [[2008]], la Juventus, una delle squadre con il maggior seguito di [[tifosi]] al mondo<ref name="tifosi juventini">{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_obiettiviestrategie.asp |titolo=Juventus Football Club S.p.A: Obiettivi e Strategie |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, è anche la prima squadra d'Italia per numero di sostenitori con il 32,5% delle preferenze, in aumento rispetto agli ultimi anni<ref name=ricerca2007>Articolo {{cita web |url=http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/sport/calcio/sondaggio-calcio/tifo-juve-inter/tifo-juve-inter.html |titolo="Tifosi, Juventus la più amata. Inter la più antipatica" |editore=''[[La Repubblica]]'' |data=30-08-2008 |accesso=26-09-2008}} Nella stessa statistica l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] è la seconda squadra per numero di sostenitori in Italia con il 14%, mentre al terzo posto è il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] (13,6%). Il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] è quarto con il 7,9% (prima squadra tra quelle del [[Italia Centrale|Centro]]-[[Italia Meridionale|Sud]]), davanti alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (7,3%) ed alla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] (2,2%).</ref>. Al pari di quella dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], la tifoseria juventina ha una diffusione geografica eterogenea sul territorio nazionale<ref name=Tifosi2>La Juventus è la squadra col maggior numero di tifosi in 12 regioni italiane su 20 ([[Piemonte]], [[Veneto]], [[Friuli-Venezia-Giulia]], [[Emilia-Romagna]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Toscana]], [[Abruzzo]], [[Molise]], [[Puglia]], [[Basilicata]], [[Calabria]] e [[Sicilia]]) e la seconda squadra più seguita in tutte le altre, tranne che in [[Liguria]] (terzo club dopo il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e il [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]]) secondo l'Elaborazione Carat Sport su Ricerca AC Nielsen pubblicata nel [[dicembre]] [[2002]].</ref>.

La compagine torinese, legata dagli [[anni 1920|anni venti]] alla [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]], è anche uno dei membri fondatori dell'[[European Club Association|Associazione dei Club Europei]] ([[lingua inglese|ing.]] ECA), un'organizzazione internazionale nata al posto del [[G-14]], e composta dai principali club calcistici consorziatisi per ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla [[FIFA]].

==Storia==
{{vedi anche|Storia della Juventus Football Club}}
[[Immagine:Pionieri_Juve_1898.gif|thumb|left|230px|<small>I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel [[1898]].</small>]]
Il [[1º novembre]] [[1897]] nacque a [[Torino]] lo ''Sport Club Juventus'' grazie all'idea di alcuni studenti del [[liceo classico]] "[[Liceo classico Massimo d'Azeglio|Massimo d'Azeglio]]", che erano soliti ritrovarsi su una [[panchina]] oggi custodita nell'attuale sede del club<ref>{{cita web |url=http://www.liceomassimodazeglio.it/storia.html |titolo=Liceo Classico Massimo D'Azeglio: La nostra Storia |editore=www.liceomassimodazeglio.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. La [[Colori e simboli della Juventus Football Club#L'origine|prima maglia]] della squadra era rosa, con cravatta o papillon nero, e nel [[1903]] divenne bianconera<ref name="Juve-FIFA">{{en}} {{cita web |url=http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/club=31085/detail.html |titolo=Calcio Classico (squadre): Juventus F.C. |editore=www.fifa.com |data=15-12-2006 |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Nel [[1900]], con il nome di ''Foot-Ball Club Juventus''<ref name=storia>{{cita web |url=http://www.magicajuventus.com/storia_juventus.php |titolo=Magica Juventus: la storia |editore=www.magicajuventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, la società si iscrive al suo [[Campionato italiano di calcio 1900|primo campionato nazionale]], ma è eliminata nel suo debutto dall'[[Football Club Torinese|Foot-Ball Club Torinese]]<ref>{{cita web |url=http://www.archiviotoro.it/a/archivio/archivio/FCTorinese/04.asp |titolo=F.C. Torinese v F.C. Juventus (11 marzo 1900) |editore= www.archiviotoro.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Il suo [[Prima Categoria 1905|primo titolo nazionale]] arrivò dopo cinque anni, giocando allo Stadio [[Stadio Motovelodromo Umberto I|Velodromo Umberto I]] della capitale sabauda<ref name="Storia JFC"/>. Il presidente societario era l'[[imprenditore]] [[Svizzera|svizzero]] [[Alfredo Dick|Alfred Dick]], che però, dopo alcune accese discussioni di spogliatoio, decise di lasciare la Juventus, e fondò, assieme ad un gruppo di soci dissidenti, il [[Torino Football Club 1906|Foot-Ball Club Torino]]<ref name="FC Torino">{{cita web |url=http://www.torinofc.it/content/view/739 |titolo=Torino FC: La Fondazione |editore= www.torinofc.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, segnando così l'origine della [[Derby di Torino|più antica rivalità del calcio italiano]] e l'inizio di una serie di problemi finanziari ed, ulteriormente, sportivi che condussero alla squadra quasi alla retrocessione in [[Promozione 1912-1913|Promozione]] nel [[Prima Categoria 1912-1913|1913]]<ref name=Promozione1913>Nel [[Prima Categoria 1912-1913|campionato italiano 1912–1913]], il primo in cui è stato stabilito la [[Promozione 1912-1913#I problemi del calcio minore e la nascita della "Promozione"|retrocessione]], la Juventus si classificò all'ultimo posto del suo girone, il piemontese, con 3 punti in 10 giornate, al pari dell'[[Unione Sportiva Internazionale Napoli|Internazionale Napoli]] nel girone meridionale (con zero punti), dell’[[Unione Sportiva Alba Audace|Alba Roma]] nel girone laziale (anch'essa a zero punti), del [[Pisa Calcio|Pisa]] nel girone toscano (con 4 punti), del Racing Libertas nel girone lombardo-ligure (1 punto in 10 giornate) e del [[Modena Football Club|Modena]] nel girone veneto-emiliano (1 punto in 10 giornate), queste ultime squadre iscritte nel cosidetto ''Torneo Maggiore'' all'inizio della stagione. Tutte queste squadre – compresi i bianconeri – sarebbero dovute retrocedere ma, in seguito alle loro proteste, durante l'Assemblea FIGC di preparazione alla nuova stagione si decise di riformare i tornei, allargando il numero delle squadre partecipanti e, di conseguenza, ripescare tutte le squadre retrocesse in quella stagione. Per il [[Prima Categoria 1913-1914|campionato successivo]] si stabilì che le squadre liguri, che nella stagione precedente avevano giocato con le lombarde, sarebbero state aggregate al girone piemontese, causandone la saturazione. Di conseguenza il [[Novara Calcio|Novara]], penultimo nel campionato, fu ammesso al girone lombardo mentre la Juventus fu ammessa in tale girone con una clausola particolare: essendo state promosse in I Categoria troppe squadre [[Promozione_1912-1913#Lombardia|lombarde]] (Nazionale Lombardia, Juventus Italia, l'Associazione Milanese Calcio e, d'ufficio, il [[Calcio Como|Como]]) si decise togliere una lombarda (il [[Brescia Calcio|Brescia]], settima nel [[Promozione_1912-1913#Lombardia|Campionato di Promozione 1912–1913]] e promossa d'ufficio nella [[Prima Categoria 1913-1914|massima categoria]]) spostandola nel raggruppamento veneto, lasciando libero un posto per la compagine torinese. Di fatto tutte le squadre che dovevano retrocedere in [[Promozione 1913-1914|Promozione]] alla fine della stagione 1913–1914 ([[Associazione Calcio Prato|Prato]], [[Associazione Sportiva Roma|Pro Roma]], Liguria, Ass. Milanese Calcio ed [[Udinese Calcio|Udinese]]) furono riammesse. Per quanto riguarda l'origine del sistema di retrocessione e promozione nel calcio italiano, si veda anche quanto scritto da {{cita libro| |Davide Rota e Silvio Brognara nel libro | titolo=Football dal 1902 - la storia della Biellese | editore=edizioni del giornale "Il Biellese" | anno=1996 | ISBN=}}</ref>.
[[Immagine:Edoardo Agnelli.jpg|thumb|right|120px|<small>L'imprenditore [[Edoardo Agnelli (1892-1935)|Edoardo Agnelli]], presidente della Juventus dal [[1923]] al [[1935]].</small>]]
Con la fine della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] una Juventus rinata grazie ai suoi presidenti Giovanni Hess e Corrado Corradini, tra [[Prima Categoria 1913-1914|1914]] e [[Prima Categoria 1919-1920|1920]], migliorò il suo piazzamento in campionato fornendo anche alcuni giocatori alla [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale maggiore]], tra loro il portiere [[Giovanni Giacone]]<ref name="Italia 1920-1929">{{en}} {{cita web |url=http://rsssf.com/tablesi/ital-intres1920.html |titolo=Italia - Gare Internazionali 1920-1929 |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Il proprietario della [[FIAT]] [[Edoardo Agnelli (1892-1935)|Edoardo Agnelli]] assunse il controllo della società nel [[1923]] e nello stesso anno costruì un nuovo stadio per il club: lo [[Stadio di Corso Marsiglia]], il primo impianto sportivo italiano ad essere stato realizzato interamente in [[Calcestruzzo armato|cemento armato]]<ref name="Storia JFC"/>. Poi, con l'arrivo del primo [[allenatore]] della storia del club, l'[[Ungheria|ungherese]] [[Jenő Károly]], e giocatori del livello del suo connazionale [[Ferenc Hirzer]] e [[Carlo Bigatto|Carlo Bigatto I]] – il [[Giocatori di rilievo della Juventus Football Club#Capitani della squadra|primo capitano]] della storia bianconera –, i bianconeri vincono il loro secondo [[Scudetto|tricolore]] nella stagione [[Prima Divisione 1925-1926|1925–1926]]<ref name="Storia JFC"/>. Dopo l'istituzione del [[Serie A|campionato a girone unico]] alla fine degli [[anni 1920]], la Juventus, già rafforzata con giocatori del calibro di [[Giovanni Ferrari]], gli ''[[oriundo|oriundi]]'' [[Raimundo Orsi]] e [[Luis Monti]] e, sopratutto, il celebre trio difensivo [[Gianpiero Combi|Combi]]-[[Virginio Rosetta|Rosetta]]-[[Umberto Caligaris|Caligaris]]<ref>{{cita web |url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/1934-4.html |titolo=1934 Italia: Tre scuole a confronto (capitolo quattro) |editore=www.storiedicalcio.altervista.org |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>; conquistò [[Quinquennio d'Oro|cinque scudetti consecutivi]], primato italiano, dalla stagione [[Serie A 1930-1931|1930–1931]] alla stagione [[Serie A 1934-1935|1934–1935]], la maggior parte sotto la guida tecnica di [[Carlo Carcano]]<ref name=Carcano>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/players/ital-coach-champs.html |titolo=Italia - Gli allenatori delle squadre vincitrici del campionato |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, uno dei precursori del ''[[Metodo (calcio)|Metodo]]''<ref name="Storia JFC"/>, ed arrivando per ben quattro anni consecutivi alle semifinali nella [[Coppa Mitropa|Coppa dell'Europa Centrale]] con una rosa composta da giocatori che hanno rapresentato il nucleo della ''Squadra Azzurra'' nelle vittorie nella [[Coppa Internazionale]] – antesignane dell'attuale [[campionato europeo di calcio]]<ref name="Coppa Internazionale">Torneo per squadre nazionali antesignano dell’attuale [[Campionato europeo di calcio|Eurocoppa di nazioni]] anche conosciuto come ''Coppa Antonin Švehla''. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] il campionato ha presso il nome di ''Coppa Dr. Gerö''. Vedi anche {{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesd/drgero.html |titolo=Coppa Dr. Gerö |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> – e la [[Campionato mondiale di calcio 1934|Coppa del Mondo del 1934]], in cui hanno partecipato [[La Juventus F.C. e la Nazionale italiana di calcio#Lista di convocati juventini nella nazionale italiana di calcio|nove giocatori]] del club<ref name="Italia 1930-1939">{{en}} {{cita web |url=http://rsssf.com/tablesi/ital-intres1930.html |titolo=Italia - Gare Internazionali 1930-1939 |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Nel frattempo ([[1933]]) la squadra fa il suo ingresso allo Stadio Comunale (l'attuale [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio Olimpico]])<ref name="Stadio Olimpico di Torino">{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/JPL_stadioolimpico.asp |titolo=Juventus Places: Stadio Olimpico di Torino |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

La scomparsa del presidente bianconero [[Edoardo Agnelli (1892-1935)|Edoardo Agnelli]] nel [[1935]] rappresentò la fine del ''[[Quinquennio d'Oro]]''. Così, per il resto della [[anni 1930|decade]] e la maggior parte degli [[anni 1940|anni quaranta]] – dopo il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] – la squadra bianconera, che adottò la denominazione ''Juventus'' durante l'[[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]], non riuscì a riprendersi lo [[scudetto]] nonostante il supporto di calciatori come [[Alfredo Foni]] e [[Pietro Rava]] – [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|medaglie d'oro]] ai [[Giochi della XI Olimpiade|Giochi Olimpici di Berlino]] –, dell'[[Albania|albanese]] [[Riza Lushta]], [[Pietro Magni (calciatore)|Pietro Magni]] e di [[Teobaldo Depetrini]], chi hanno vinto la [[Coppa Italia]] nel [[1938]] ([[Coppa Italia 1937-1938 (calcio)|per la prima volta]], in concomitanza con il [[Campionato mondiale di calcio 1938|secondo titolo mondiale]] degli [[Nazionale di calcio dell'Italia|azzurri]]), e nella stagione [[Coppa Italia 1941-1942 (calcio)|1941–1942]]<ref name=Documentario1/>.

Nel [[1945]] la denominazione ''Juventus-Cisitalia''<ref name="Juve Cisitalia">Nell'ultima fase della [[seconda guerra mondiale]], tra gli anni [[1943]] e [[1945]], la società juventina prese il nome di ''Juventus-Cisitalia'', in abbinamento con la casa automobilistica, il cui titolare, [[Pietro Dusio]], era l'allora presidente bianconero. Curiosamente la [[FIAT]], storicamente legata alla Juventus e allora concorrente della [[Cisitalia]], in quel periodo si abbinò al [[Torino Calcio|Torino]] che assunse la denominazione di ''Torino FIAT''. Vedi anche il documentario {{cita web |url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=114 |titolo=Spalti di guerra: La storia del campionato di calcio 1943–1944 |editore=www.lastoriasiamonoi.rai.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, presa dalla società due anni prima durante la [[seconda guerra mondiale]], fu mutata in ''Juventus Football Club''<ref name="Juve Cisitalia"/>. L'[[avvocato]] [[Gianni Agnelli|Giovanni Agnelli]] ricoprì la carica di presidente del sodalizio torinese nel [[1947]] e, dopo una serie di riforme all'interno del club, i bianconeri, con giocatori del calibro di [[Carlo Parola]] e [[Giampiero Boniperti]], aggiunsero altri due scudetti al loro palmarès nelle [[Serie A 1949-1950|stagioni 1949–1950]] e [[Serie A 1951-1952|1951–1952]], il secondo dei quali guidati dall'[[Inghilterra|inglese]] [[Jesse Carver]].
[[Immagine:Sivori-Charles-Boniperti.jpg|thumb|left|170px|<small>[[Omar Sivori]], [[John Charles]] e [[Giampiero Boniperti]], il tridente d'attacco della Juventus alla fine della [[anni 1950|decade del cinquanta]], conosciuto come il ''[[Trio Magico]]''<ref>{{es}} Articolo {{cita web |url=http://www.as.com/futbol/articulo/futbol-vi-piero-anos-contrate/dasftb/20081105dasdaiftb_25/Tes |titolo="Vidi Del Piero a 18 anni e lo ingaggiai in venti­quattr’ore" |editore=''[[As (quotidiano)|AS]]'' |data=05-11-2008 |accesso=06-11-2008}}</ref>.</small>]]
Nel [[1956]] diviene presidente suo fratello [[Umberto Agnelli]], fratello dell'''Avvocato''. Durante la sua carica nel club si aprì un nuovo ciclo di vittorie grazie al supporto del ''[[Trio Magico]]'' composto da Boniperti, dal [[Galles|gallese]] [[John Charles]] e dall'[[oriundo|argentino di origine italiana]] [[Omar Enrique Sivori|Omar Sivori]]<ref name="Trio Magico">{{cita web |url=http://www.bianconerionline.com/web/index.php?option=com_content&task=view&id=36&Itemid=32 |titolo=Campioni del passato: Gli Attacanti |editore=www.bianconerionline.com |data=12-08-2006 |accesso=26-09-2008}}</ref>, primo calciatore militante nella massima divisione calcistica d'Italia riconosciuto come [[Pallone d'oro|giocatore europeo dell’anno]] nel [[1961]]. Fu nella [[Serie A 1957-1958|stagione 1957–1958]] che la società bianconera ricevette per la prima volta la ''[[Stella (calcio)|Stella d’Oro al Merito Sportivo]]'' dopo essersi aggiudicata per dieci volte il campionato nazionale<ref>Articolo {{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_F217334BFC1C4E7FA30739E3FA1ADA68.asp |titolo="50 anni fa nasceva una stella" |editore=www.juventus.com |data=05-05-2008 |accesso=26-09-2008}}</ref>. La squadra bianconera si aggiudicherà anche gli scudetti delle stagioni [[Serie A 1959-1960|1959–1960]] e [[Serie A 1959-1960|1960–1961]] e due [[Coppa Italia|Coppe Italia]] nelle stagioni [[Coppa Italia 1958-1959 (calcio)|1958–1959]] e [[Coppa Italia 1959-1960 (calcio)|1959–1960]].

Nel resto del decennio la squadra bianconera vinse il campionato solo una volta, nella [[Serie A 1966-1967|stagione 1966–1967]], sotto la giuda tecnica del [[Paraguay|paraguayano]] [[Heriberto Herrera]], uno dei precursori in [[Italia]] del ''Movimiento'', un schema tattico predecessore al ''[[calcio totale]]'' [[Paesi Bassi|olandese]] che applicò nella cosidetta ''Juve Operaia''.

Il [[13 luglio]] [[1971]] l'ex simbolo bianconero [[Giampiero Boniperti]] diventò presidente del club. Sotto la guida tecnica dell’ex giocatore [[Cecoslovacchia|ceco]] [[Čestmír Vycpálek]] la Juventus conquistò lo scudetto nelle stagioni [[Serie A 1971-1972|1971–1972]] e [[Serie A 1972-1973|1972–1973]], arrivando alla sua prima finale in [[Coppa dei Campioni 1973 (calcio)|Coppa dei Campioni]] con giocatori del calibro di [[Roberto Bettega]], [[Franco Causio]] e [[Giuseppe Furino]]. Con l'allenatore [[Carlo Parola]] vinse il campionato [[Serie A 1974-1975|1974-75]] ed, ulteriormente, con l'ex calciatore [[Giovanni Trapattoni]], quasi al debutto come allenatore, i bianconeri vinsero sei scudetti tra [[Serie A 1975-1976|1976]] e [[Serie A 1985-1986|1986]] per un totale di nove [[scudetto|scudetti]] in quindici anni, recivendo la seconda ''Stella d'Oro al Merito Sportivo'' nel [[1982]] dopo il trionfo del suo [[Serie A 1981-1982|ventesimo titolo nazionale]]. A livello internazionale, la Juventus conquistò tutti i [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio|campionati ufficiali per club]], record mondiale<ref name="competizioni europee"/>: una [[Coppa dei Campioni 1984-1985 (calcio)|Coppa dei Campioni]] – nella sua seconda finale in tre stagioni –, una [[Coppa delle Coppe 1983-1984|Coppa delle Coppe]], una [[Coppa UEFA 1976-1977|Coppa UEFA]] – l'unica vittoria internazionale di un organico [[Juventus Football Club 1976-1977|composto interamente da calciatori italiani]]<ref name="Coppa UEFA 1976–1977">{{es}} Speciale {{cita web |url=http://www.plus.es/esp/fiebre_maldini/terceratemporada/_esp_//index.html?id=20081215pluutmftb_6.Ves |titolo="Fiebre Maldini 10/11/08: Finale della Coppa UEFA tra l'Athletic e la Juventus nel 1977" (01:18 - 04:41) |editore=''Canal +'' ([[Spagna]]) |data=10-11-2008 |accesso=15-12-2008}}</ref> – una [[Supercoppa Europea di calcio|Supercoppa Europea]] ed una [[Coppa Intercontinentale]] tra [[1977]] e [[1985]] grazie a calciatori del livello del [[Francia|francese]] [[Michel Platini]] – eletto per tre volte consecutive [[Pallone d'oro|miglior calciatore europeo]] –, il [[Polonia|polacco]] [[Zbigniew Boniek]], il portiere [[Stefano Tacconi]] e il [[San Marino|sammarinese]] [[Massimo Bonini]]; essendo inoltre la [[Statistiche delle competizioni UEFA per club#Squadre vincitrici di tutte le competizioni UEFA per club|prima società]] a mettere in bacheca le tre principali [[Statistiche delle competizioni UEFA per club#Squadre vincitrici di tutte le competizioni UEFA per club|competizioni europee per club]]<ref name="The UEFA Plaque"/>, ricevette dall'[[UEFA|Unione delle Federazioni Calcistiche Europee]] la ''Targa UEFA'' ([[lingua inglese|ing.]] [[UEFA#Targa UEFA|The UEFA Plaque]]) nel [[1987]]<ref name="The UEFA Plaque"/>. In quegli anni la Juventus si avvalse di grandi campioni che rappresentavano in tale tempo l'ossatura della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]] durante il ciclo d'[[Enzo Bearzot]]<ref name=Bearzot>{{en}} {{cita web |url=http://www.fifa.com/classicfootball/coaches/coach=61538/bio.html |titolo=Calcio Classico - Gli allenatori: Enzo Bearzot |editore=www.fifa.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, tra i quali [[Dino Zoff]], [[Gaetano Scirea]], [[Antonio Cabrini]] e [[Paolo Rossi (calciatore)|Paolo Rossi]], ''Pallone d'Oro'' nel [[1982]], tutti vincitori della [[Campionato mondiale di calcio 1982|dodicesima edizione della Coppa del Mondo]]<ref name=Bearzot/>.
[[Immagine:Tifosi_Juventus_FC_1972-73.jpg|thumb|right|250px|<small>Festeggiamenti per il 15° scudetto allo [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico di Roma]] il [[Serie A 1972-1973|20 maggio 1973]] dopo la vittoria della Juventus 2-1 contro la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]].</small>]]

Fra il [[1987]] e il [[1990]], la Juventus attraversò una serie di stagioni non esaltanti nelle quali non vinse il campionato. L'avvocato [[Vittorio Caissotti di Chiusano]] arrivò alla presidenza del club nel [[1990]], anno dell'inaugurazione dello [[Stadio delle Alpi]]. La squadra torinese, allenata dal ex-portiere Zoff, conquistò la [[Coppa Italia]] per l'[[Coppa Italia 1989-1990 (calcio)|ottava volta]] battendo in finale il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] di [[Arrigo Sacchi|Sacchi]] e la [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA della stessa stagione]]. Nella [[Serie A 1990-1991|stagione successiva]] [[Dino Zoff|Zoff]] lasciò il posto all'emergente allenatore [[Gigi Maifredi|Gianluigi Maifredi]], il quale, nonostante l'arrivo di giocatori del calibro di [[Roberto Baggio]] (''[[Pallone d'oro]]'' nel 1993), il [[Brasile|brasiliano]] [[Júlio César da Silva|Júlio César]], [[Paolo Di Canio]] e il [[Germania|tedesco]] [[Jürgen Kohler]], non superò il settimo posto in campionato.

Con il ritorno di [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], la Juventus vinse la sua terza [[Coppa UEFA 1992-1993|Coppa UEFA]] nel [[1993]] con una squadra che comprendeva, tra gli altri, il [[Germania|tedesco]] [[Andreas Möller]], [[Gianluca Vialli]] ed [[Antonio Conte]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/ec/ec199293.html#uefa |titolo=Competizioni europee 1992–1993 |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

[[Marcello Lippi]] divenne l'allenatore della Juventus all'inizio della stagione [[Serie A 1994-1995|1994–1995]]. La sua prima annata al timone della squadra fu di buon esito, in quanto riuscì a far riconquistare ai bianconeri lo scudetto che mancava in bacheca da nove anni. Si annoveravano tra le fila del club giocatori quali [[Ciro Ferrara]], [[Gianluca Vialli]], il [[Francia|francese Didier Deschamps]] e un allora giovane [[Alessandro Del Piero]]. La conquista dello storico ''[[double (calcio)|double]]'' [[Serie A 1994-1995|Scudetto]]-[[Coppa Italia 1994-1995 (calcio)|Coppa Italia]], il secondo nella storia del club dopo quello della [[Serie A 1959-1960|stagione 1959–1960]], e la partecipazione in finale di [[Coppa UEFA 1994-1995|Coppa UEFA]] nella stessa stagione hanno stati il preambolo ad un nuovo ciclo di trionfi in cui i bianconeri vinsero una [[UEFA Champions League 1995-1996|Champions League]] e, rafforzati con giocatori del livello di [[Zinédine Zidane]] ([[Pallone d'Oro|giocatore europeo dell'anno 1998]]), l'[[Uruguay|uruguayano]] [[Paolo Montero]], l'[[Paesi Bassi|olandese]] [[Edgar Davids]] e [[Filippo Inzaghi]], si aggiudicarono altre due [[Scudetti|titoli nazionali]], due [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppe italiane]], una [[Supercoppa europea di calcio|Supercoppa europea]] ed una [[Coppa Intercontinentale]] (attuale [[Coppa del Mondo per club FIFA|Mondiale per club FIFA]]), arrivando ecluso ad altre due finali consecutive nella principale manifestazione europea fino al [[1998]]. Nella stagione [[Serie A 1999-2000|1999–2000]], sotto la guida di [[Carlo Ancelotti]], i bianconeri vinsero la [[Coppa Intertoto 1999|Coppa Intertoto dell'UEFA]]<ref name="competizioni europee"/> e raggiunsero due secondi posti consecutivi nei campionati 1999–2000 e [[Serie A 2000-2001|2000–2001]].
[[Immagine:Marcello Lippi.jpg|thumb|left|180px|<small>[[Marcello Lippi]], allenatore della Juventus dal [[1995]] al [[1999]] e dal [[2002]] al [[2004]].</small>]]
Lippi fece ritorno al club nel [[2002]] e con lui arrivarono giocatori di rilievo come [[Gianluigi Buffon]], il [[Repubblica Ceca|ceco]] [[Pavel Nedvěd]], il [[Francia|francese]] [[Lilian Thuram]] ed il [[Francia|franco]]-[[argentino]] [[David Trézéguet]], le cui prestazioni risultarono fondamentali per la vittoria di due [[Scudetto|scudetti]] e due Supercoppe italiane nelle [[Serie A 2001-2002|stagioni 2001–2002]] e [[Serie A 2002-2003|2002–2003]]. La squadra ottenne il quinto Scudetto in nove stagioni ed arrivò per la settima volta in finale di [[UEFA Champions League|Champions League]], la quarta in otto anni, nell'[[UEFA Champions League 2002-2003|ultima stagione citata]].

Il [[28 maggio]] [[2004]] arriva sulla panchina bianconera [[Fabio Capello]], ex centrocampista degli [[Anni 1970|anni settanta]] al posto di [[Marcello Lippi]], che invece fu chiamato ad allenare la futura [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] [[campionato mondiale di calcio 2006|campione del mondo]]. Con lui in panchina arrivano a [[Torino|capoluogo piemontese]] calciatori del calibro del [[Brasile|brasiliano]] [[Emerson Ferreira da Rosa|Emerson]], [[Fabio Cannavaro]], il francese [[Patrick Vieira]] e lo [[Svezia|svedese]] [[Zlatan Ibrahimović]] e la Juventus ottiene due primi posti al termine dei campionati [[Serie A 2004-2005|2004–2005]], poi revocato, e [[Serie A 2005-2006|2005–2006]], in séguito assegnato d'ufficio all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]].

Quell'ultima stagione è stata segnata dalla retrocessione in [[Serie B]] della compagine bianconera, per la prima volta nella storia della società, con 9 punti di penalizzazione, come conseguenza della sentenza conclusiva legata all'inchiesta sportiva sullo scandalo definito ''[[Scandalo del calcio italiano del 2006|Calciopoli]]''. Tuttavia la squadra, con un [[Juventus Football Club#Organigramma della società|nuovo CdA]] presieduto dal [[Management|dirigente aziendale]] [[Giovanni Cobolli Gigli]], ritorna nella massima serie già nella stagione [[Serie A 2007-2008|2007–2008]], dove, sotto la guida dell'allenatore [[Roma|romano]] [[Claudio Ranieri]], conclude l'ultima stagione al terzo posto della classifica guadagnando l'accesso in [[agosto]] [[2008]] alla [[UEFA Champions League 2007-2008|Champions League]] dopo due anni di assenza.

==Cronistoria==
{| class="toccolours" style="margin: 0.5em auto; width: 100%; background:white; text-align: left;"
!colspan="2" align=center bgcolor="black"| <span style="color:white;"> Cronistoria della Juventus Football Club </span>
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|<div style="font-size:90%">
{|
|valign="top"|
*[[1897]] Fondazione dello ''Sport Club Juventus'' il [[1º novembre]] a Torino. Adotta come divisa una maglia rosa con cravatta nera e calzoncini neri.
*1898 Non prende parte al campionato nazionale.
*1899 Cambia denominazione in ''Foot-Ball Club Juventus''<ref name=storia/>. Non prende parte al campionato nazionale.

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*[[Campionato italiano di calcio 1900|1900]] Partecipa al III Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone Eliminatorio Piemontese. Vince la '''Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione'''.
*[[Campionato italiano di calcio 1901|1901]] Arriva fino alla Semifinale del Campionato Federale. Vince la '''Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione''', ricevendo il ''Gonfalone'' e la ''Medaglia del Municipio'' dalla Città di Torino.
*[[Campionato italiano di calcio 1902|1902]] 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. Vince la '''Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione''' e la '''Coppa Città di Torino'''.
*[[Campionato italiano di calcio 1903|1903]] Adotta la attuale divisa composta di una maglia a strisce bianconere e calzoncini bianche. Finalista del Campionato Federale. Vince la '''Coppa Città di Torino'''.
*[[Campionato italiano di calcio 1904|1904]] Finalista del Campionato Federale. Vince il '''Torneo di Trino Vercellese''' e la '''Coppa Universitaria'''.
*[[Prima Categoria 1905|1905]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Vince il '''Campionato di Seconda Categoria''' e la '''Coppa Luigi Bozino'''.
*[[Prima Categoria 1906|1906]] Dimissione societaria e fondazione del [[Torino Football Club 1906|Foot-Ball Club Torino]]<ref name="FC Torino"/>. 2ª nel Girone Finale del Campionato Federale per delibera della FIF avendo rinunciato a disputare la finale di spareggio a Milano col [[Associazione Calcio Milan|Milan Foot-Ball Club]]. Vince la '''Coppa Luigi Bozino'''.
*[[Prima Categoria 1907|1907]] 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese.
*[[Prima Categoria 1908|1908]] 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del ''Campionato Italiano, Coppa Romolo Buni''. Vince il '''Campionato Federale F.I.F.''' e due volte la '''Palla d'Argento Henry Dapples'''.
*[[Prima Categoria 1909|1909]] 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del ''Campionato Italiano, Coppa Romolo Buni''. Vince il '''Campionato Federale F.I.F.'''.
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*[[Prima Categoria 1909-1910|1909/10]] 3ª nel Campionato a Girone Unico.
*[[Prima Categoria 1910-1911|1910/11]] 9ª nel Campionato Ligure-Lombardo-Piemontese.
*[[Prima Categoria 1911-1912|1911/12]] 8ª nel Campionato Ligure-Lombardo-Piemontese.
*[[Prima Categoria 1912-1913|1912/13]] 6ª nel Girone Eliminatorio Piemontese. Ripescata per ammissione nel Girone Lombardo<ref name=Promozione1913/>.
*[[Prima Categoria 1913-1914|1913/14]] 2ª nel Girone Lombardo; 4ª nel Girone Finale del Campionato del Nord Italia.
*[[Prima Categoria 1914-1915|1914/15]] 2ª nel Gruppo B del Campionato dell'Alta Italia (Girone Piemontese Centrale); 2ª nel Gruppo A del Girone Semifinale Interregionale.
*[[Coppa Federale 1915-1916|1915/16]] 1ª nel Girone Piemontese Occidentale e 2ª nel Girone Finale della Coppa Federale di calcio<ref>La edizione del Campionato Federale della [[Prima Categoria 1914-1915|stagione 1914–1915]] è stato sospesa in conseguenza della partecipazione dell'Italia nella [[prima guerra mondiale]].</ref>.<br/> Attività calcistiche sospesa dal 1916 al 1919 per [[Prima guerra mondiale|cause belliche]].

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*[[Prima Categoria 1919-1920|1919/20]] 1ª nel Gruppo A Piemontese; 1ª nel Girone B delle semifinali interregionali e 2ª nel Girone Finale del Campionato del Nord Italia.
*[[Prima Categoria 1920-1921|1920/21]] 4ª nel Gruppo A del Girone Eliminatorio Piemontese.
*[[Prima Divisione 1921-1922|1921/22]] 6ª nel Girone A di Prima Divisione C.C.I. (Confederazione Calcistica Italiana).
*[[Prima Divisione 1922-1923|1922/23]] Sodalizio del Foot-Ball Club Juventus con la famiglia Agnelli il 24 luglio 1923<ref name="Storia JFC"/>. 5ª nel Girone B di Prima Divisione.
*[[Prima Divisione 1923-1924|1923/24]] 5ª<ref>Posizione raggiunta per [[quoziente-reti]]. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 5° posto.</ref> nel Girone A di Prima Divisione.
*[[Prima Divisione 1924-1925|1924/25]] 2ª<ref name=classifica2>Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 2° posto.</ref> nel Girone B di Prima Divisione.
*[[Prima Divisione 1925-1926|1925/26]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''.
*[[Divisione Nazionale 1926-1927|1926/27]] 3ª nel Girone Finale di Divisione Nazionale. Arriva fino al quarto turno eliminatorio<ref>La Juventus si classificò al quarto turno eliminatorio della [[Coppa Italia 1927 (calcio)|seconda edizione della Coppa Italia]] dopo avere sconfitto il [[Parma Football Club|Parma]] per 2 a 0 alla [[Parma|città omonima]] il [[27 febbraio]] [[1927]]. Il torneo è stato interrotto per risoluzione dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] all'inizio del quarto turno eliminatorio a causa della mancanza di date disponibili per lo svolgimento delle partite tra le squadre classificate a quel turno.</ref> di Coppa Italia.
*[[Divisione Nazionale 1927-1928|1927/28]] 3ª<ref>Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 3° posto.</ref> nel Girone Finale di Divisione Nazionale.
*[[Divisione Nazionale 1928-1929|1928/29]] 2ª nel Girone B di Divisione Nazionale<ref>Le squadre classificate dal primo al nono posto nei Gironi A e B a fine del [[Divisione Nazionale 1928-1929|ventinovesimo Campionato Federale di Calcio]] nella stagione 1928–1929 furono ammesse al [[Serie A 1929-1930|primo campionato di Serie A]] nella stagione 1929–1930, mentre le squadre classificate dal decimo al ultimo posto nei entrambi gironi furono iscritte nel primo campionato di [[Serie B]] nella stagione [[Serie B 1929-1930|prima indicata]].</ref>. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa dell'Europa Centrale (o ''Mitropa Cup'').

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*[[Serie A 1929-1930|1929/30]] 3ª in Serie A.
*[[Serie A 1930-1931|1930/31]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa dell'Europa Centrale.
*[[Serie A 1931-1932|1931/32]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale<ref name="Coppa Europa Centrale">La semifinale della Coppa dell'Europa Centrale di [[1932]] tra la Juventus e lo [[Slavia Praga]] fu annullata, e squalificate entrambe le squadre, per delibera degli organizzatori di tale competizione internazionale come conseguenza di azioni irregolari di alcuni giocatori della squadra cecoslovacca nella gara di ritorno a [[Torino]] il [[10 luglio]] [[1932]], assegnando poi la vittoria del campionato, senza giocare mai la finale, alla squadra italiana del [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] (vedi dettagli della partecipazione della Juventus FC nella edizione della Coppa dell'Europa Centrale nell'articolo ''[[Quinquennio d'Oro]]'').</ref>.
*[[Serie A 1932-1933|1932/33]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
*[[Serie A 1933-1934|1933/34]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
*[[Serie A 1934-1935|1934/35]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
*[[Serie A 1935-1936|1935/36]] 5ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia.
*[[Serie A 1936-1937|1936/37]] Cambia denominazione in ''Juventus'' durante il processo dell'[[Italianizzazione_(fascismo)#Le_lingue_straniere_e_lo_sport|italianizzazione]]. 5ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.
*[[Serie A 1937-1938|1937/38]] 2ª in Serie A. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
*[[Serie A 1938-1939|1938/39]] 8ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.

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*[[Serie A 1939-1940|1939/40]] 3ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia.
*[[Serie A 1940-1941|1940/41]] 5ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.
*[[Serie A 1941-1942|1941/42]] 6ª in Serie A. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''.
*[[Serie A 1942-1943|1942/43]] Prende il nome di ''Juventus-Cisitalia''<ref name="Juve Cisitalia"/> 3ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.
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*Campionato sospeso dal 1943 al 1945 per la [[seconda guerra mondiale]].
*[[Campionato Alta Italia 1944|1944]] 2ª nel Girone Eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del ''Campionato di Guerra''.
*[[Divisione Nazionale 1945-1946|1945/46]] Cambia denominazione e assume l'attuale nome di ''Juventus Football Club''. 2ª nel Girone Finale della Divisione Nazionale.
*[[Serie A 1946-1947|1946/47]] 2ª in Serie A.
*[[Serie A 1947-1948|1947/48]] 3ª<ref name=classifica2/> in Serie A.
*[[Serie A 1948-1949|1948/49]] 4ª in Serie A.

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*[[Serie A 1949-1950|1949/50]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''.
*[[Serie A 1950-1951|1950/51]] 3ª in Serie A. Finalista di [[Mondiale per club FIFA#Il caso Palmeiras|Coppa Rio]]<ref name="Coppa Rio">{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesr/riocup51.html |titolo=Coppa Rio (edizione di 1951) |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.
*[[Serie A 1951-1952|1951/52]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. 3ª in Coppa Latina.
*[[Serie A 1952-1953|1952/53]] 2ª in Serie A.
*[[Serie A 1953-1954|1953/54]] 2ª in Serie A.
*[[Serie A 1954-1955|1954/55]] 7ª in Serie A.
*[[Serie A 1955-1956|1955/56]] 12ª<ref>Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con le squadre classificate nel 9° posto del Campionato di Serie A.</ref> in Serie A.
*[[Serie A 1956-1957|1956/57]] 9ª in Serie A.
*[[Serie A 1957-1958|1957/58]] [[Immagine:Star*.svg|15px|Scudetto della stella (10°)]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia.<br/> Avendo vinto dieci scudetti, riceve per la prima volta la ''[[Serie A#La Stella d'Oro|Stella d'Oro al Merito Sportivo]]'' della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]].
*[[Serie A 1958-1959|1958/59]] 3ª in Serie A. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa dei Campioni.

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*[[Serie A 1959-1960|1959/60]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''. Vince il '''Campionato di Martino'''.
*[[Serie A 1960-1961|1960/61]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia (3° posto). Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa dei Campioni.
*[[Serie A 1961-1962|1961/62]] 12ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia (4° posto). Arriva fino ai quarti di finale della Coppa dei Campioni.
*[[Serie A 1962-1963|1962/63]] 2ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Vince la '''Coppa Delle Alpi'''.
*[[Serie A 1963-1964|1963/64]] 4ª<ref>Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 4° posto.</ref> in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa delle Fiere. Vince la '''Coppa Città di Torino'''.
*[[Serie A 1964-1965|1964/65]] 4ª in Serie A. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''. Finalista della Coppa delle Fiere. Vince la '''Coppa della Amicizia Italo-Spagnola'''.
*[[Serie A 1965-1966|1965/66]] 5ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa delle Coppe.
*[[Serie A 1966-1967|1966/67]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa delle Fiere. Adotta il rango di ''società per azioni'' (S.p.A) il 27 giugno 1967<ref name="JFC doc2">{{cita pubblicazione |quotes= |cognome= |nome= |linkautore= |coautori= |anno=2007 |mese=24 maggio |titolo=Juventus Football Club S.p.A: Prospetto informativo |rivista= |volume= |numero= |pagine=pag.53 (Informazioni sull'Emittente) |id= |url= |accesso=01-08-2008}} (disponibili in formato [[PDF|.PDF]] su www.consob.it).</ref>.
*[[Serie A 1967-1968|1967/68]] 3ª in Serie A. Eliminata nel 1° turno di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dei Campioni.
*[[Serie A 1968-1969|1968/69]] 5ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa delle Fiere.

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*[[Serie A 1969-1970|1969/70]] 3ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa delle Fiere.
*[[Serie A 1970-1971|1970/71]] 4ª in Serie A. Eliminata nel 1° turno di Coppa Italia. Finalista della Coppa delle Fiere.
*[[Serie A 1971-1972|1971/72]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa UEFA.
*[[Serie A 1972-1973|1972/73]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Finalista di Coppa Italia. Finalista della Coppa dei Campioni.
*[[Serie A 1973-1974|1973/74]] 2ª in Serie A. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa dei Campioni. Finalista della Coppa Intercontinentale<ref name=ICCC>La edizione della [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]] di [[1973]] è stato disputata tra l'[[Club Atlético Independiente|Independiente]], campione della [[Coppa Libertadores 1973|Coppa Libertadores de America di tale anno]], e la Juventus, finalista della Coppa dei Campioni 1972–1973, chi giocò la coppa per via della rinuncia dell'[[AFC Ajax|Ajax]] - squadra campione del torneo in quella stagione - ad affrontare le partite in [[Sudamerica]] come conseguenza del trattamento poco sportivo che le squadre di tale regione offrivano nelle partite alle squadre europee nel corso degli [[anni 1960|anni Sessanta]] e [[anni 1970|Settanta]] del passato secolo. Si decise per una finale unica da disputarsi allo [[Stadio Olimpico di Roma]] nel [[dicembre]] [[1973]], vinta per 1 rete a 0 dalla squadra argentina.<br/> Vedi anche {{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablest/toyota.html |titolo=Finali di Coppa Intercontinentale |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.
*[[Serie A 1974-1975|1974/75]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale di Coppa UEFA.
*[[Serie A 1975-1976|1975/76]] 2ª in Serie A. Non supera le eliminatorie di Coppa Italia. Eliminata negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni.
*[[Serie A 1976-1977|1976/77]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Vince la [[Immagine:UEFA - UEFA Cup.svg|15px]] '''Coppa UEFA'''.
*[[Serie A 1977-1978|1977/78]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dei Campioni.
*[[Serie A 1978-1979|1978/79]] 3ª in Serie A. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa dei Campioni.

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*[[Serie A 1979-1980|1979/80]] 2ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa delle Coppe.
*[[Serie A 1980-1981|1980/81]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di Finale di Coppa UEFA.
*[[Serie A 1981-1982|1981/82]] [[Immagine:Star*.svg|15px|Scudetto della stella (10°)]] [[Immagine:Star*.svg|15px|Scudetto della stella (20°)]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Non supera le eliminatorie di Coppa Italia. Eliminata negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni.<br/> Avendo vinto venti scudetti, riceve per la seconda volta la ''Stella d'Oro al Merito Sportivo'' della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
*[[Serie A 1982-1983|1982/83]] 2ª in Serie A. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''. Finalista della Coppa dei Campioni.
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*[[Serie A 1983-1984|1983/84]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. Vince la [[Immagine:Coppacoppe.png|15px]] '''Coppa delle Coppe'''.
*[[Serie A 1984-1985|1984/85]] 6ª<ref>Posizione raggiunta per [[Differenza reti|differenza-reti]]. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 5° posto.</ref> in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. [[Immagine:UEFA - Champions League.svg|15px]] '''Campione d'Europa'''. Vince la [[Immagine:UEFA - Super Cup.svg|15px]] '''Supercoppa Europea'''<ref name=USC2>La edizione della Supercoppa Europea di [[1984]] è stato giocato in una gara unica perché il Liverpool d'Inghilterra, secondo i bassi dell'[[UEFA|Unione delle Federazioni Calcistiche Europee]] in qualità di vincitore della Coppa dei Campioni nella stagione 1983–1984, ha potuto trovare una sola data in cui affrontare la Juventus, campione della Coppa delle Coppe nella stessa stagione. Le altre due edizione dove si giocò solo la gara d'andata nella storia di quella competizione furono nel [[1986]] ([[Steaua Bucarest]] 1-0 [[Dinamo Kiev]] a [[Principato di Monaco|Monaco]] il [[24 febbraio]] [[1987]]) e nel [[1991]] ([[Manchester United Football Club|Manchester United]] 1-0 [[Stella Rossa Belgrado|Stella Rossa]] a [[Manchester]] il [[19 novembre]] [[1991]]).<br/> Vedi anche {{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tabless/sup.html |titolo=Finali di Supercoppa europea |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. <br/> ''[[Strage dell'Heysel]]'' il 29 maggio 1985 a [[Bruxelles]] ([[Belgio]]), dove morirono trentanove tifosi bianconeri. <br/> È la prima società europea di calcio a centrare le tre principali coppe europee per club<ref name="The UEFA Plaque"/>, ricevendo in riconoscimento la ''Targa UEFA'' ([[lingua inglese|ing.]] [[UEFA#Targa UEFA|The UEFA Plaque]]) dall'[[UEFA|Unione delle Federazioni Calcistiche Europee]] nel 1987<ref name="The UEFA Plaque"/>.
*[[Serie A 1985-1986|1985/86]]<ref name=USC>Non si giocò la partita di Supercoppa Europea di 1985 tra la Juventus, campione della Coppa dei Campioni della [[Coppa dei Campioni 1985 (calcio)|stagione 1984–1985]] e l'[[Everton Football Club|Everton]] d'[[Inghilterra]], campione della Coppa delle Coppe della [[Coppa delle Coppe 1984-1985|citata stagione]] a causa della sospensione ai club inglesi in conseguenza della ''[[Strage dell'Heysel]]''. Vedi anche {{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tabless/sup.html |titolo=Finali di Supercoppa europea |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa dei Campioni. [[Immagine:Coppaintercontinentale.png|15px]] '''Campione del Mondo'''.<br/> È la prima – ed unica tutt'oggi – società calcistica al mondo ad aver vinto tutte le [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio|coppe e campionati ufficiali per club a livello internazionale]]<ref name="competizioni europee"/>.
*[[Serie A 1986-1987|1986/87]] 2ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Eliminata negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni.
*[[Serie A 1987-1988|1987/88]] 6ª in Serie A<ref>Classificata alla [[Coppa UEFA 1989-1990|Coppa UEFA]] dopo spareggio col [[Torino Football Club|Torino]] (0-0; 4-2 ai [[calci di rigore]]).</ref>. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
*[[Serie A 1988-1989|1988/89]] 4ª in Serie A. Eliminata nel 2° turno di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa UEFA.

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*[[Serie A 1989-1990|1989/90]] 4ª<ref>Posizione raggiunta per differenza-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 3° posto.</ref> in Serie A. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la [[Immagine:UEFA - UEFA Cup.svg|15px]] '''Coppa Italia''' e la '''Coppa UEFA'''.
*[[Serie A 1990-1991|1990/91]] 7ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa delle Coppe. Finalista della Supercoppa Italiana.
*[[Serie A 1991-1992|1991/92]] 2ª in Serie A. Finalista di Coppa Italia. Vince il '''Memorial Pierre Cesare Baretti'''.
*[[Serie A 1992-1993|1992/93]] 4ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Vince la [[Immagine:UEFA - UEFA Cup.svg|15px]] '''Coppa UEFA'''. Vince il '''Memorial Pierre Cesare Baretti'''.
*[[Serie A 1993-1994|1993/94]] 2ª in Serie A. Eliminata nei sedicesimi di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa UEFA.
*[[Serie A 1994-1995|1994/95]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|10px]] Vince la '''Coppa Italia'''. Finalista di Coppa UEFA.
*[[Serie A 1995-1996|1995/96]] 2ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. [[Immagine:UEFA - Champions League.svg|15px]] '''Campione d'Europa'''. Vince la [[Immagine:Supercoppaitaliana.png|15px]] '''Supercoppa Italiana'''.
*[[Serie A 1996-1997|1996/97]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Finalista di Champions League<ref name=UCL>La [[UEFA Champions League|Champions League]] è il nome assunto dalla [[Coppa dei Campioni]] nel [[1992]], entrambi competizioni organizzate dall'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee ([[UEFA]]).</ref>. Vince la [[Immagine:UEFA - Super Cup.svg|15px]] '''Supercoppa Europea'''. [[Immagine:Coppaintercontinentale.png|15px]] '''Campione del Mondo'''. <br/> 1997: Primo Centenario di fondazione istituzionale della Juventus Football Club (Il ''Juvecentus'').
*[[Serie A 1997-1998|1997/98]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Finalista di Champions League. Vince la [[Immagine:Supercoppaitaliana.png|15px]] '''Supercoppa Italiana'''.
*[[Serie A 1998-1999|1998/99]] 7ª<ref>Posizione raggiunta dopo sconfitta nello spareggio contro l'[[Udinese Calcio|Udinese]]. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 5° posto.</ref> in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale di Champions League. Finalista della Supercoppa Italiana.

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*[[Serie A 1999-2000|1999/2000]] 2ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa UEFA. Vince la [[Immagine:UEFA - Intertoto.svg|20px]] '''Coppa Intertoto'''<ref name="trofei"/>.
*[[Serie A 2000-2001|2000/01]] 2ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. Eliminata nella prima fase a gironi della Champions League.
*[[Serie A 2001-2002|2001/02]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Finalista di Coppa Italia. Eliminata nella seconda fase a gironi della Champions' League. È quotata sul listino della borsa italiana il 3 dicembre 2001<ref name="borsa italiana">Codice ISIN: IT0000336518, Codice Alfanumerico: JUVE, Codice Reuters: JUVE.MI. Vedi anche:<br/>{{cita web |url=http://www.borsaitaliana.it/bitApp/scheda.bit?target=StrumentoMTA&isin=IT0000336518&lang=it |titolo=Borsa Italiana: Juventus Football Club (dati mercato)|editore=www.borsaitaliana.it |data= |accesso=26-09-2008}}<br/> {{cita web |url=http://www.borsaitaliana.it/bitApp/ipo.bit?target=IPOScheda&isin=IT0000336518&lang=it |titolo=IPO: Juventus Football Club |editore=www.borsaitaliana.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.
*[[Serie A 2002-2003|2002/03]] [[Immagine:Scudetto.svg|10px]] '''Campione d'Italia'''. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Finalista di Champions League. Vince la [[Immagine:Supercoppaitaliana.png|15px]] '''Supercoppa Italiana'''.
*[[Serie A 2003-2004|2003/04]] 3ª in Serie A. Finalista di Coppa Italia. Eliminata negli ottavi di finale di Champions League. Vince la [[Immagine:Supercoppaitaliana.png|15px]] '''Supercoppa Italiana'''.
*[[Serie A 2004-2005|2004/05]] 1ª in Serie A ma il titolo viene revocato al club per [[Calciopoli|illecito sportivo]]<ref name=scudetti>Sono esclusi da questo conteggio i due scudetti vinti dalla Juventus Football Club nelle stagioni [[Serie A 2004-2005|2004–2005]], revocato e [[Serie A 2005-2006|2005–2006]], il quale non viene assegnato alla società torinese, in entrambi i casi, per [[Calciopoli|illecito sportivo]]. Queste risoluzioni sono basate nella sentenza del [[25 luglio]] [[2006]] del processo sullo [[Scandalo del calcio italiano del 2006|scandalo del calcio italiano]]. Lo scudetto della stagione 2005-06 fu assegnato dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], quale prima nella nuova classifica su delibera della [[Commissione di Appello Federale]] nell'[[agosto]] [[2006]].</ref>. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Champions League.
*[[Serie A 2005-2006|2005/06]] 20ª in Serie A su delibera della [[Commissione di Appello Federale]] nel luglio 2006 declassandola dal 1° posto ottenuto sul campo e retrocessa in Serie B per [[Scandalo del calcio italiano del 2006|illecito sportivo]] dopo la mancata assegnazione dello scudetto<ref name=scudetti/>. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Champions League. Finalista della Supercoppa Italiana.
*[[Serie B 2006-2007|2006/07]] 1ª in Serie B. '''Promossa in Serie A'''. Eliminata nei sedicesimi di finale di Coppa Italia.
*[[Serie A 2007-2008|2007/08]] 3ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia.
*[[Serie A 2008-2009|2008/09]] Stagione in corso.
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</div>
|}<noinclude>

<small>Fonte: {{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-tutti-i-piazzamenti-della-juventus-stagione-per-stagione.asp |titolo=Tutti i piazzamenti della Juventus FC (stagione per stagione) |editore=www.juworld.net |data= |accesso=23-12-2008}}</small>

==Colori e simboli==
{{Vedi anche|Colori e simboli della Juventus Football Club}}
[[Immagine:Juventus FC in 1903.gif|thumb|right|250px|<small>I calciatori juventini nel [[1903]], anno dell'istituzione della maglia bianconera.</small>]]
===Colori===
È dal [[1903]] che la Juventus gioca in tenuta a strisce bianconere, con pantaloncini [[bianco|bianchi]] o talvolta [[nero|neri]]<ref name="Juve-FIFA"/>. In origine la maglia era di colore rosa con cravatta nera: il rosa era dovuto ad un'errata spedizione di maglie. Il padre di uno dei giocatori aveva prodotto le prime divise, ma i lavaggi causarono uno scolorimento così evidente che in quell'anno la società decise di cambiarle.

Secondo la leggenda, la società chiese ad uno dei membri, l'inglese John Savage, se poteva contattare qualcuno in [[Inghilterra]] in grado di fornire magliette dai colori più consoni e che resistessero meglio all'usura. Savage aveva un amico a [[Nottingham]], il quale, essendo un tifoso del [[Notts County Football Club|Notts County]], spedì a [[Torino]] magliette a strisce bianconere<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.nottscountyfc.co.uk/page/HistoryDetail/0,,10426~1028229,00.html#continue |titolo= Bianco e nero: un disegno da vita |editore=www.nottscountyfc.co.uk |data=21-05-2008 |accesso=26-09-2008}}</ref>.

===Simboli===
====Lo stemma====
L'emblema della Juventus ha subito di piccole cambiamenti e modifiche dal [[anni 1920|secondo decennio del secolo scorso]]<ref name=simboli>{{de}} {{cita web |url= http://www.weltfussballarchiv.com/Vereinsprofilnew.php?ID=3039 |titolo=Juventus FC (informazioni e stemmi societari della Juventus) |editore= www.weltfussballarchiv.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. L'ultima modifica all'emblema della ''Vecchia Signora'' si è verificata prima della stagione 2004–2005<ref name=stemma2004>Articolo {{cita web |url=http://web.archive.org/web/20040624023751/juventus.com/juventus/pdf/interbrandit.PDF |titolo="Juventus verso la nuova era con Interbrand" ([[Portable Document Format|archivio .PDF]]) |editore=www.juventus.com |data=23-06-2004 |accesso=26-09-2008}}</ref>. Attualmente, l'emblema del club rappresenta uno scudo bianco e nero [[Scudo ovale|di forma ovale]], il quale ha origine [[ecclesiastico]], ed è diviso in cinque strisce verticali, due bianche e tre nere<ref name=stemma2004/>. All'interno dello scudo si possono osservare i seguenti elementi: nella parte superiore il nome della società sovraimpresso a un'area bianca convessa sopra a una curva color [[oro]], il quale simboleggia l'[[onore]]<ref name=stemma2004/>, nella parte inferiore la forma di un [[toro (araldica)|toro furioso]], simbolo del [[Torino|comune di Torino]], sormontato da una [[corona (araldica)|corona turrita]], reminiscenza della citta in cui la società è stato fondata alla fine del [[XIX secolo]]<ref name=stemma2004/>.
[[File:Juventus 80.gif|thumb|right|110px|<small>La [[zebra]] con le due [[Stella (calcio)|stelle dorate]], stemma societario usato durante gli [[anni 1980]].</small>]]
In passato, la sezione convessa dell'emblema era di colore [[blu]] – un altro simbolo della [[Torino|capitale sabauda]] – ed era invece di forma concava<ref name=simboli/>. Il vecchio [[scudo francese antico|scudetto triangolare]] e la [[corona murale]], nella sezione inferiore, erano di dimensioni considerevolmente maggiori rispetto al presente e le due stelle dorate erano collocate sopra le sezioni concava e convessa dell'emblema<ref name=simboli/>. Durante gli [[anni 1980|anni ottanta del secolo scorso]] il simbolo della squadra era una [[zebra]] alla cui testa erano affiancate le due stelle d'oro, Sopra quello stemma, il nome della società torinese a formare un arco.

====L'inno societario====
L'inno ufficiale della Juventus Football Club si chiama ''[[Colori e simboli della Juventus Football Club#L'inno societario|Juve, storia di un grande amore]]'', inciso dal [[cantautore]] [[Emilia-Romagna|emiliano]] [[Paolo Belli]] nel [[2006]]. L'inno risuona ogni volta che la squadra bianconera disputa una partita di calcio allo [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio Olimpico di Torino]]<ref>{{cita web |url=http://www.lajuvesiamonoi.it/inno_juventus.html |titolo=Inno ufficiale della Juventus FC (lettera) |editore=www.lajuvesiamonoi.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Esistono anche altre canzoni scritte per la squadra come ''Il cielo è bianconero'', ''Vecchia Signora'', ''Juve facci sognare'' e ''Magica Juve'', tutte quelle a cura del compositore Francesco De Felice<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/fanzone-download-inni-non-ufficiali.asp |titolo=Inni non ufficiali |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Da notare anche ''Juvecentus'', canzone di autoria dal compositore [[Pierangelo Bertoli]] in occasione del 100mo anniversario di fondazione istituzionale del club nel [[1997]]<ref>{{cita web |url=http://win.bertolifansclub.org/juvecentus.html |titolo=Bertoli Fans Club: Partecipazioni - ''Juvecentus'' (lettera) |editore=win.bertolifansclub.org |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

==Stadio==
{{Vedi anche|Stadio Olimpico (Torino)|Stadio delle Alpi|Stadio di Corso Marsiglia|Stadio Motovelodromo Umberto I}}
[[Immagine:Stadio Comunale.jpg|thumb|right|250px|<small>Lo [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio Comunale]] "[[Vittorio Pozzo]]", campo juventino dal [[1933]] al [[1990]].</small>]]
Dopo i primi due anni ([[1897]] e [[1898]]) in cui la Juventus giocò al [[Parco del Valentino]] e al Parco Cittadella<ref name="Campi e stadi">{{cita web |url=http://www.juworld.net/storia-campi-e-stadi-della-juventus.asp |titolo=Campi e stadi della Juventus F.C. |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, le partite interne si svolsero allo Stadio Piazza d'Armi fino al [[1908]] <ref name="Campi e stadi"/>, a parte nel [[1905]] – anno del primo scudetto – e nel [[1906]], anni in cui si giocò al [[Stadio Motovelodromo Umberto I|Velodromo Umberto I]]<ref name="Campi e stadi"/>, sede del [[Campionato italiano di calcio 1900|primo campionato italiano]].

Successivamente, dal [[1909]] al [[1922]], la Juventus giocò le sue gare interne al Campo di Corso Sebastopoli per poi spostarsi dall'anno successivo e fino al [[1933]] al Campo di [[Stadio di Corso Marsiglia|Corso Marsiglia]], dove vinse quattro scudetti, di cui tre furono consecutivi<ref name="Campi e stadi"/>. Alla fine del [[1933]] iniziò a giocare al nuovo stadio "Benito Mussolini" (poi Stadio Comunale "Vittorio Pozzo" e infine [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio "Olimpico" di Torino]]), inaugurato in vista dei [[Campionato mondiale di calcio 1934|Campionati Mondiali]] del [[1934]]. In tale stadio giocò 890 partite di campionato per 57 anni fino al [[1990]]<ref name="Stadio Olimpico di Torino"/>. Anche successivamente continuò ad allenarsi in questo stadio, fino a quando il Comune di Torino nel [[18 giugno]] [[2002]] lo cedette a titolo gratuito al [[Torino Calcio|Torino]], affidando contemporaneamente il "Delle Alpi" alla società bianconera e il diritto di superficie del citato scenario e le sue aree adiacenti per 99 anni<ref name="Stadio Delle Alpi">{{cita pubblicazione |quotes=no |cognome=Tarchi |nome=Enrica |linkautore= |coautori= |data=luglio 2002, ed. impresa |titolo="Finalmente nostro" |rivista=[[Hurrà Juventus]] |volume=XL |numero=7 |pagine=pag.8-12 |id= |url= |accesso=21-11-2008}}.</ref>.
[[Immagine:Stadio delle Alpi 2.JPG|thumb|left|250px|<small>Lo [[Stadio delle Alpi|Stadio "Delle Alpi"]], scenario juventino dal [[1990]] al [[2006]].</small>]]
A partire dal [[1990]] e fino alla stagione [[Serie A 2005-2006|2005–2006]], la compagine torinese ha disputato tutte le gare interne allo [[Stadio delle Alpi]], costruito in occasione dei [[Campionato mondiale di calcio 1990|Mondiali di Calcio Italia 1990]] (anche se in rarissime circostanze, ha preferito disputare alcuni incontri in altri stadi, quali il [[Stadio Dino Manuzzi|Dino Manuzzi]] di [[Cesena]], il [[Stadio Giuseppe Meazza|Giuseppe Meazza]] di [[Milano]] e il [[Stadio Renzo Barbera|Renzo Barbera]] di [[Palermo]]<ref name="Stadio Delle Alpi"/>).

Nell'agosto [[2006]] i bianconeri sono tornati a giocare nel "Comunale", ora con l'appellativo di stadio "Olimpico" dopo la ristrutturazione in occasione dei [[XX Giochi olimpici invernali]], impianto capace di ospitare 27.500 spettatori<ref name="Stadio Olimpico di Torino"/>.
{{cassetto|colore=white|coloresfondo=white|titolo=<span style="color:black">Il nuovo stadio della Juventus F.C.|testo=
Il [[18 marzo]] [[2008]] il Consiglio di Amministrazione (CdA) della Juventus Football Club ha di fatto approvato il progetto del nuovo stadio del club che sorgerà al posto dello [[Stadio delle Alpi]]<ref name="nuovo stadio">{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/JPL_newstadium.asp |titolo=Juventus Places: Il nuovo stadio |editore=www.juventus.com |data= |accesso=20-11-2008}}</ref> per un investimento complessivo stimato in 105 milioni di [[euro]]<ref>Comunicato Stampa {{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/MEDIA_comunicatostampa_69E53DA288B8443AA501C918378E9139.asp |titolo="Il Cda approva la realizzazione del nuovo stadio" |editore=www.juventus.com |data=18-03-2008 |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Il nuovo scenario è progettato dagli studi GAU e Shesa, coordinato per la progettazione dall'architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dai disegni dell'ingegnere Massimo Majowiecki. L'opera, presentata ufficialmente il [[20 novembre]] [[2008]] al [[Lingotto Fiere|Lingotto]]<ref>Articolo {{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_6D149E0276DA429699DB68DB0BA6AC2B.asp |titolo="Nasce il nuovo stadio della Juventus" |editore=www.juventus.com |data=20-11-2008 |accesso=20-11-2008}}</ref>, sorgerà su un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000 metri quadrati sono destinati per lo stadio, 155.000 a disposizione degli servizi, 34.000 per le attività commerciali e 30.000 alle aree verdi e piazze)<ref name="nuovo stadio"/> ed avrà una struttura quasi rettangolare, circondata da due semi-ellissi che ospiteranno le attività commerciali, i ristoranti e i bar: alle tribune si accederà con delle specifiche passerelle inserite nei diversi settori dello stadio. Guardando invece i disegni in sezione, risaltano i palchi VIP, con affaccio direttamente sul prato<ref name="nuovo stadio"/>.

Lo stadio, sito nel [[:Categoria:Quartieri di Torino|quartiere]] [[Vallette]] della capitale sabauda, potrà ospitare 40.200 spettatori ed è stato concepito con i massimi livelli di sicurezza<ref name="nuovo stadio"/>, cifra calcolata sulla base dell'affluenza al Delle Alpi negli ultimi anni, distribuiti in un unico invaso e non prevede né la pista di atletica, come l'[[HSH Nordbank Arena]] d'[[Amburgo]] ([[Germania]]) e lo [[Stade de Suisse]], allestito per [[Campionato europeo di calcio 2008|Euro 2008]] nella città di [[Berna]] ([[Svizzera]]), né barriere architettoniche<ref>Articolo {{cita web |url=http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quijuve/200811articoli/17730girata.asp |titolo="Juve, lo stadio dei sogni" |editore=''[[La Stampa]]'' |data=21-11-2008 |accesso=20-11-2008}}</ref>.

Due significative novità riguardano la struttura esterna e la copertura. La prima sarà avvolta da una rete microforata che le permetterà, attraverso un sistema di proiezioni, di assumere colorazioni diverse a seconda delle ore del giorno e di ospitare scritte, video e immagini per essere «bianca e metallica di giorno, multicolore di notte». La copertura, in [[Politetrafluoroetilene|teflon]] trasparente, lascerà filtrare la luce all'interno dello stadio. L'inaugurazione è stata proposta per [[luglio]] [[2011]], in concomitanza con i 150<sup>mo</sup> anniversario dell'[[Unità d'Italia]]<ref>Articolo {{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_3FE5C4DE5F7145199F0C927AF547785B.asp |titolo="Stadio, presentato il progetto al Comune di Torino" |editore=www.juventus.com |data=29-03-2008 |accesso=26-09-2008}}</ref>.
}}

==La Juventus nella cultura popolare==
[[Immagine:juve2006cdc.jpg|thumb|right|<small>Francobollo commemorativo della vittoria juventina in [[UEFA Champions League|Champions League]] nella [[UEFA Champions League 1995-1996|stagione 1995–1996]], a cura dell'[[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]] per conto di [[Poste Italiane]].</small>]]
Nel corso degli anni la Juventus Football Club è riuscita a imporsi non solo in [[calcio (sport)|ambito sportivo]] nazionale e internazionale ma anche nella [[cultura italiana|cultura della propria nazione]]. La compagine bianconera fu la prima squadra italiana, al pari del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], ad avere al seguito un "treno speciale" di [[tifo sportivo|tifosi]] in occasione di una [[Prima Categoria 1906|partita di campionato]] disputata a [[Milano]] il [[1 aprile|1º aprile]] [[1906]]<ref>Il [[18 marzo]] [[1906]] la partita del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] con la Juventus (a [[Torino]]) viene sospesa a causa della prima invasione di campo della storia del [[Il calcio in Italia|calcio italiano]]. La partita verrà ripetuta il [[1 aprile|1º aprile]] a [[Milano]] in campo neutro. Si veda anche quanto scritto da {{cita libro| |Antonio Papa e Guido Panico nel libro| titolo=Storia sociale del calcio in Italia | editore=Il Mulino | anno=1993 | ISBN=ISBN 88-1508-764-8}}.</ref>. Il ventinovesimo ''[[Derby di Torino|Derby della Mole]]'' tra i bianconeri ed i granata del [[Torino Football Club 1906|Foot-Ball Club Torino]], disputatosi allo [[Stadio di Corso Marsiglia]] il [[15 maggio]] [[1932]], è stato il primo evento calcistico ad essere stato trasmesso in diretta a tutto il paese dalla [[Radio (elettronica)|radio]] attraverso la voce del cronista [[Nicolò Carosio]] per l'[[EIAR|Ente Italiano Audizioni Radiofoniche]]<ref>{{cita web |url=http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981535372/Campionato_italiano_di_calcio.html#s4 |titolo=Il Campionato a Girone Unico (pag.1) |editore=Encarta Enciclopedia online 2008 |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. L'incontro di [[Serie A 1949-1950|campionato]] tra la Juventus e il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] del [[5 febbraio]] [[1950]], trasmesso in diretta a livello nazionale nella voce del [[giornalista]] Carlo Balilla Bacarelli, rappresentò la prima telecronaca sperimentale del calcio italiano<ref>Le trasmissioni ufficiali di eventi calcistici dalla [[televisione]] [[Italia|italiana]] cominciarono solo nel [[1954]]. Si veda anche quanto scritto da {{cita libro| |Pino Frisoli nel libro | titolo=La TV per Sport | editore=Edizioni Tracce | anno=2007 | ISBN=ISBN 88-7433-892-7}}.</ref>.

La gara tra la ''Vecchia Signora'' e la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] di [[Fulvio Bernardini]], disputata al [[Campo Testaccio]] il [[15 marzo]] [[1931]], ispirò il primo [[film|fonofilm]] italiano relativo al [[calcio (sport)|calcio]]: ''[[Cinque a zero]]'' ([[1932]]), per la [[regista|regia]] di [[Mario Bonnard]]<ref>{{cita web |url=http://italian.imdb.com/title/tt0022766/ |titolo=Internet Movie Database: ''Cinque a zero'' (1932) |editore=italian.imdb.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, e il [[romanzo]] ''Le due città'' ([[1964]]), di [[Mario Soldati]]<ref>{{cita libro|cognome=Soldati |nome=Mario |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Le due città |dataoriginale= |annooriginale=1964 |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data= |anno=2006 |mese= |editore=Mondadori |città= |lingua= |id=ISBN 88-0456-137-8 |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}.</ref>. Altri film legati al nome della Juventus sono stati ''[[Vacanze in America]]'' di [[Carlo Vanzina]] ([[1984]]), nel quale si ha una partita tra studenti juventini e romanisti a [[Zabriskie Point (luogo)|Zabriskie Point]], nella [[Valle della Morte]] ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]])<ref>{{cita web |url=http://italian.imdb.com/title/tt0090247/ |titolo=Internet Movie Database: ''Vacanze in America'' (1984) |editore=italian.imdb.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e ''[[Santa Maradona]]'' di [[Marco Ponti]] ([[2001]]), nel quale c'è anche una scena ambientata allo [[Stadio delle Alpi]] durante una gara di [[Serie A 2000-2001|campionato]] tra i bianconeri e l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]<ref>{{cita web |url=http://italian.imdb.com/title/tt0289432/ |titolo=Internet Movie Database: ''Santa Maradona'' (2001) |editore=italian.imdb.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

La [[poesia]] intitolata ''Madama Juve'', scritta in [[lingua piemontese]] dal [[scrittore|romanziere]] e [[giornalista]] [[Giovanni Arpino]] in omaggio al club, è stato incluso nel libro ''Opere'' ([[1992]]), un racconto della produzione di Arpino a cura dei [[poeta|poeti]] [[Giorgio Bàrberi Squarotti]] e Massimo Romano<ref>{{lingue|pms|it}} {{cita libro|cognome=Arpino |nome=Giovanni |wkautore= |coautori=Giorgio Bàrberi Squarotti, Massimo Romano |curatore= |altri= |titolo=Opere |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data= |anno=1992 |mese= |editore=Rusconi |città= |lingua= |id=ISBN 88-1806-084-8 |doi= |pagine=pag.630. |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}. ''Madama Juve'', come altre poesie e scritti di Arpino legate alla società bianconera, è stata tradotta in [[lingua italiana|italiano]] dal [[critico letterario]] [[Torino|torinese]] {{cita libro| |Bruno Quaranta nel libro | titolo=Stile e stiletto. La Juventus di Arpino | editore=Limina | anno=1997 | ISBN=ISBN 88-8671-330-4}}.</ref>. Tra altre le pubblicazioni dove la Juventus è citata e/o ha fatto da sfondo, va ricordato il primo romanzo dello scrittore e poeta [[Aldo Nove]] intitolato ''Puerto Plata Market'' ([[1997]]), nel quale la squadra bianconera rappresenta uno dei punti centrali nella vita del protagonista<ref>{{cita libro| |Aldo Nove | titolo=Puerto Plata Market | editore=ED Einaudi | anno=1997 | ISBN=ISBN 88-0614-211-9}}.</ref>.

Più recentemente, nel [[2003]], i giornalisti Mario ed Andrea Parodi hanno voluto inserire i [[Serie A 1976-1977|campionati 1976–1977]] e [[Serie A 1977-1978|1977–1978]], vinti della squadra bianconera guidata da [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], nel contesto storico e sociale della [[Anni di piombo|crisi politico-istituzionale]] dell'[[Italia]] di quegli anni nel loro libro ''In bianco e nero: una grande Juve negli anni del piombo''<ref>{{cita libro| |Mario Parodi, Andrea Parodi | titolo=In bianco e nero: una grande Juve negli anni del piombo | editore=ED Bradipolibri | anno=2003 | ISBN=ISBN 88-8232-933-1}}.</ref>.

La Juventus compare anche nel video di presentazione della città di [[Torino]] trasmesso a livello internazionale dalla [[National Broadcasting Company#NBC Sports|NBC]] in occasione dei [[XX Giochi olimpici invernali]] ([[2006]])<ref>{{lingue|en|it}} Documentario {{cita pubblicazione |quotes= |cognome=[[National Broadcasting Company#NBC Sports|NBC]] |nome= |linkautore= |coautori= |data=10 marzo 2006 |titolo=The World comes to Torino |rivista= |volume= |numero= |pagine= |id= |url= |accesso=}} Video di presentazione della [[Torino|città di Torino]] come introduzione alla [[Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali|Cerimonia di apertura]] dei [[XX Giochi olimpici invernali]].</ref>.

All'estero la società torinese è ritratta con il nome di "F.C. Piemonte" nell'[[anime]] [[Giappone|giapponese]] ''[[Holly e Benji Forever|Captain Tsubasa Road to 2002]]'' ([[2001]]) e con il suo nome originale per il [[manga]] [[Captain Tsubasa Road to 2002|omonimo]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.enokifilmsusa.com/library/capt_tsubasa.htm |titolo=New Captain Tsubasa: Road to 2002 (Episode nº 36) |editore=www.enokifilmsusa.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. È noto anche il coro da stadio ''It's just like watching Juve'' ("È proprio come vedere la Juve"), cantato dai tifosi del [[Notts County Football Club|Notts County]], club che vanta un [[Colori e simboli della Juventus Football Club#L'origine|legame storico]] con il sodalizio torinese, ogni volta che la loro squadra realizza una grande prestazione<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.fanchants.com/football-songs/notts-county-chants/its-just-watching-juve/ |titolo=Notts County chants: ''It's just like watching Juve'' |editore=www.fanchants.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Tra le attività culturali del capoluogo piemontese legate alla Juventus e svoltesi in tempi recenti, va ricordata la [[mostra]] ''Juventus: 110 anni a opera di arte'' aperta in occasione dei cento dieci anni di fondazione della società bianconera<ref>Mostra
{{cita web |url=http://www.palazzobricherasio.it/pb_260506/index.php?id=630 |titolo=''Juventus, 110 anni un'opera d'arte'' |editore=www.palazzobricherasio.it |data=02-10-2007 |accesso=26-09-2008}}.<br/> Vedasi anche {{cita web |url=http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=24&IDalbum=6224&tipo=FOTOGALLERY |titolo=Fotogallery: Juventus, 110 anni a opera d'arte |editore=''[[La Stampa]]'' |data=02-10-2007 |accesso=26-09-2008}}</ref>, presentata a [[Palazzo Bricherasio]] dal [[26 ottobre]] al [[2 dicembre]] [[2007]] ed organizzata dalla fondazione omonima. Tale esposizione, curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha proposto una visione della storia, dei personaggi e dei successi della Juventus e il suo rapporto con la città di Torino attraverso un'analisi evoluta, artistica e culturale sul calcio<ref>{{cita libro| |Luca Beatrice | titolo=Juventus. Centodieci anni a opera d'arte. Catalogo della mostra (Torino, 26 ottobre-2 dicembre 2007) | editore=ED Damiani | anno=2007 | ISBN=ISBN 88-6208-007-7}}.</ref>.
{{Quote|A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina di corso Re Umberto, il Liceo d’Azeglio, le varie sedi (Galleria San Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da piazza d’Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c’è tanta Juve nella storia della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo decennio, l’arte e la cultura del Novecento.|Dalla mostra ''Juventus, 110 anni a opera di arte'', presentata dal [[26 ottobre]] al [[2 dicembre]] [[2007]] in occasione del 110mo anniversario della fondazione della Juventus Football Club<ref>{{cita web |url=http://www.palazzobricherasio.it/pb_260506/index.php?id=634 |titolo="Torino siamo noi" (della mostra ''Juventus, 110 anni a opera di arte'') |editore=www.palazzobricherasio.it |data=02-10-2007 |accesso=26-09-2008}}</ref>.}}

==L'impegno in campo sociale==
La Juventus partecipa attivamente nel campo sociale e degli [[aiuti umanitari]]. Con il programma "Fatti e Progetti per i Giovani", la società torinese aiuta a migliorare le condizioni di vita e di studio dei giovani in [[Italia|patria]]<ref name=progetti1>{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_cuorejuve.asp |titolo=Cuore Juve: Juventus e la solidarietà |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> attraverso della creazione di un 'Centro di Accoglienza' per extracomunitari minorenni ed ospitare mamme in difficoltà, l'assegnazione – in collaborazione con la Facoltà di Economia dell'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]] – di 10 borse di studio alla memoria di [[Giovanni Alberto Agnelli]] e l'appoggio ed il sostegno alle attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul [[Tumore|Cancro]]<ref name=progetti1/>. Inoltre, la società bianconera partecipa, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina Margherita-Sant'Anna di Torino, nel progetto "Crescere insieme al Sant'Anna"<ref name=progetti2>{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_cresceresantanna.asp |titolo=Cuore Juve: Il Progetto "Crescere insieme al Sant'Anna" |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, il programma di ristrutturazione del reparto di Neonatologia Ospedaliera dell'Ospedale Sant'Anna <ref name=progetti2/>.

Altro [[Responsabilità sociale d'impresa|progetto comunitario]] della società bianconera è il "Centro di accoglienza" dedicato all'[[imprenditore]] [[Edoardo Agnelli (1892-1935)|Edoardo Agnelli]], in collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano, realizzato per ospitare mamme in difficoltà<ref name=progetti1/>.

Nel recente passato la Juventus si è occupata anche del recupero dell'Abbazia di San Gerolamo dell'Ospedale Gaslini di [[Genova]], attraverso la creazione nel [[2000]] dell'associazione "Un Sogno per il Gaslini". La società ha versato 2 milioni e mezzo di euro raccolti attraverso varie iniziative, che sommati ai 2 milioni donati dalla famiglia Gaslini hanno permesso tale obiettivo<ref name=progetti1/>.

==Rosa 2008-2009==
{{Calciatore in rosa/inizio}}
{{Calciatore in rosa|n°=1|ruolo=P|nazione=ITA|nome=[[Gianluigi Buffon]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=3|ruolo=D|nazione=ITA|nome=[[Giorgio Chiellini]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=4|ruolo=D|nazione=SWE|nome=[[Olof Mellberg]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=5|ruolo=D|nazione=FRA|nome=[[Jonathan Zebina]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=6|ruolo=C|nazione=ITA|nome=[[Cristiano Zanetti]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=7|ruolo=C|nazione=BIH|nome=[[Hasan Salihamidžić]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=8|ruolo=A|nazione=BRA|nome=[[Amauri]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=9|ruolo=A|nazione=ITA|nome=[[Vincenzo Iaquinta]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=10|ruolo=A|nazione=ITA|nome=[[Alessandro Del Piero]]|altro=[[Capitano (calcio)|C]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=11|ruolo=C|nazione=CZE|nome=[[Pavel Nedvěd]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=12|ruolo=P|nazione=ITA|nome=[[Antonio Chimenti]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=13|ruolo=P|nazione=AUT|nome=[[Alex Manninger]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=14|ruolo=D|nazione=POR|nome=[[Jorge Andrade]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=15|ruolo=D|nazione=HRV|nome=[[Dario Knežević]]}}
{{Calciatore in rosa/medio|stemma=Bianconera con stelle e stemma di Torino}}
{{Calciatore in rosa|n°=16|ruolo=C|nazione=ITA|nome=[[Mauro Camoranesi]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=17|ruolo=A|nazione=FRA|nome=[[David Trézéguet]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=18|ruolo=C|nazione=DNK|nome=[[Christian Poulsen]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=19|ruolo=C|nazione=ITA|nome=[[Claudio Marchisio]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=20|ruolo=C|nazione=ITA|nome=[[Sebastian Giovinco]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=21|ruolo=D|nazione=CZE|nome=[[Zdeněk Grygera]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=22|ruolo=C|nazione=MLI|nome=[[Mohamed Sissoko]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=27|ruolo=C|nazione=SWE|nome=[[Albin Ekdal]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=28|ruolo=D|nazione=ITA|nome=[[Cristian Molinaro]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=29|ruolo=D|nazione=ITA|nome=[[Paolo De Ceglie]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=30|ruolo=C|nazione=POR|nome=[[Tiago Mendes|Tiago]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=32|ruolo=C|nazione=ITA|nome=[[Marco Marchionni]]}}
{{Calciatore in rosa|n°=33|ruolo=D|nazione=ITA|nome=[[Nicola Legrottaglie]]}}
{{Calciatore in rosa/fine}}

==Rose anni precedenti==
{{Juventus storico}}

==Settore giovanile==
Il settore giovanile della Juventus Football Club è l'insieme di tutte le squadre giovanili della Juventus, che giocano principalmente nelle diverse [[Campionati italiani di calcio giovanile|competizioni giovanili]] organizzate dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]] a livello nazionale e/o regionale, e nelle competizioni di livello internazionale con i propri pari categoria. Le 17 squadre giovanili del club<ref name="JFC doc3">{{cita pubblicazione |quotes= |cognome= |nome= |linkautore= |coautori= |anno=2007 |mese=24 maggio |titolo=Juventus Football Club S.p.A: Prospetto informativo |rivista= |volume= |numero= |pagine=pag.15 e 64 (Informazioni sull'Emittente) |id= |url= |accesso=01-08-2008}} (disponibili in formato [[PDF|.PDF]] su www.consob.it)</ref> si allenano allo ''[[Juventus Center]]'', il centro sportivo di proprietà della società bianconera con sede a [[Vinovo]] ([[Provincia di Torino|TO]])<ref name="Juventus Center"/>.

In modo simile a quanto accade nel sistema giovanile dell'[[AFC Ajax|Ajax]], la Juventus ha alcune scuole calcio sotto forma di squadre-satellite<ref name=satelliti>Intervista:
{{cita web |url=http://www.settoregiovanile.figc.it/evento_attivita.asp?id=9659 |titolo=6 domande a Camillo De Nicola (ex responsabile del Settore Giovanile della Juventus F.C.) |editore=www.settoregiovanile.figc.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e campi (''Summer Camps'') in tutta l'[[Italia]] (riservati ai ragazzi dagli 8 ai 16 anni) e all'estero negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Messico]] ed [[Inghilterra]] (tutte quelle riservate ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni)<ref name="JSS Summer Camps">{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/JAY_juvesoccerschool.asp |titolo=Juventus Soccer Schools: Summer Camps |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e porta avanti progetti come ''Juventus University'', la prima [[università]] del calcio al mondo (con il supporto dall’[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]])<ref>{{cita web |url=http://www.juvesoccerschool.com/Interface/University.aspx?id=5&sm=12 |titolo=Juventus University |editore=www.juvesoccerschool.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e ''Juventus National Academy'', che si rivolge, attraverso la creazione di una rete di scuole calcio bianconere dislocate sul territorio nazionale, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni<ref>{{cita web |url=http://www.juvesoccerschool.com/Interface/University.aspx?id=57&sm=38 |titolo=Juventus National Academy |editore=www.juvesoccerschool.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Il club, che vanta una delle più note e prestigiose divisioni minori dell'intera nazione, seleziona i giovani attraverso una rete di osservatori capillare su tutto il territorio nazionale e di segnalatori all’estero<ref name=satelliti/>. A riprova di ciò la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] allenata da [[Enzo Bearzot]] dalla seconda metà degli [[anni 1970|anni settanta]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://rsssf.com/tablesi/ital-intres1970.html |titolo=Italia - Gare Internazionali 1970-1979 |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> alla prima metà degli [[anni 1980|anni ottanta]]<ref name="Italia 1980-1989">{{en}} {{cita web |url=http://rsssf.com/tablesi/ital-intres1980.html |titolo=Italia - Gare Internazionali 1980-1989 |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> fu composta principalmente da [[Convocazioni_Mondiali_di_calcio_Argentina_1978#Italia|calciatori juventini]] (il cossidetto ''Blocco-Juve'' sul quale Bearzot costruì, alcuni anni dopo, il trionfo della ''Squadra Azzurra'' a [[Campionato mondiale di calcio 1982|Spagna 1982]]<ref name=Bearzot/>. Tra loro figuravano alcuni ex giocatori del vivaio juventino come [[Roberto Bettega]], [[Giuseppe Furino]] – due dei cinque giocatori col maggior numero di presenze in bianconero<ref name=presenze>{{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-tabelle-giocatori.asp?cmp=Totale&ogg=Presenze |titolo=Statistiche: Classifica giocatori - Presenze (totale) |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e anche due dei calciatori italiani col maggior numero di [[Lista dei calciatori plurivincitori del campionato italiano|campionati vinti]] – e [[Paolo Rossi (calciatore)|Paolo Rossi]], [[Mondiali di calcio Spagna 1982|campione del mondo]] nel [[1982]] e poi [[Pallone d'Oro|miglior calciatore europeo]] nello stesso anno<ref>[[Paolo Rossi (calciatore)|Paolo Rossi]] ha vinto anche i premi ''[[Premi_della_Coppa_del_mondo_di_calcio#Pallone_d.27oro|Pallone d'Oro]]'' e ''[[Premi_della_Coppa_del_mondo_di_calcio#Scarpa_d.27oro|Scarpa d'Oro]]'' della [[Mondiali di calcio Spagna 1982|Coppa del Mondo Spagna 1982]].</ref>.

Altri calciatori di rilievo cresciuti nel vivaio bianconero e che hanno trascorso la loro carriera con la Juventus sono [[Carlo Bigatto|Carlo Bigatto I]], [[Gianpiero Combi]], [[Pietro Rava]], [[Carlo Parola]], [[Giampiero Boniperti]], [[Giovanni Viola]] e [[Sergio Brio]].

Negli ultimi anni, il settore giovanile della Juventus ha prodotto giocatori come [[Raffaele Palladino]], [[Antonio Nocerino]], [[Sebastian Giovinco]], [[Claudio Marchisio]], [[Paolo De Ceglie]], [[Antonio Mirante]], [[Domenico Criscito]] e [[Matteo Paro]]; tutti militanti nella [[Serie A|massima serie del calcio italiano]]. Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri della [[Nazionale di calcio dell'Italia Under-23|Nazionale]] che ha partecipato ai [[Calcio ai Giochi della XXIX Olimpiade|Giochi olimpici di Pechino 2008]].

==Giocatori celebri==
{{vedi anche|Giocatori di rilievo della Juventus Football Club}}
{| style="margin-bottom:.5em; border:1px solid #CCC; text-align:left; font-size:95%; background:#ffffff"
|style="padding:0 .5em"| [[Immagine:Exquisite-kfind.png|20px]]
|style="width:100%"| ''Per l'intero listato di calciatori juventini campioni mondiali, europei ed olimpici con la Nazionale A e con le suoi simili straniere, vedi la voce '''[[La Juventus F.C. e la Nazionale italiana di calcio#Lista di convocati juventini nella nazionale italiana di calcio|La Juventus e la Nazionale italiana]]'''.
|}
[[Immagine:Giampiero Boniperti.jpg|thumb|left|270px|<small>[[Giampiero Boniperti]], il calciatore juventino col maggior numero di presenze nella [[Serie A|prima divisione del calcio italiano]] e membro attivo della società bianconera dal [[1947]]. Il ''Marisa'' è riconosciuto dalla società Juventus come il calciatore più rappresentativo della sua storia<ref>Articolo {{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_868A8C92AE8443EEAB598DC5A4478E28.asp |titolo="La Juventus festeggia Boniperti" |editore=www.juventus.com |data=04-07-2008 |accesso=26-09-2008}}</ref>.</small>]]
{{Quote|Ho giocato nel Nancy perché è la squadra della mia città, nel Saint-Étienne perché è la squadra più forte di Francia, e nella Juventus perché è la squadra più forte del mondo.|[[Michel Platini]], ex calciatore francese, in risposta a un giornalista rispetto alla sua carriera nel AS Nancy-Lorraine, nel AS Saint Étienne e nella Juventus F.C. e alla sua fedeltà alle squadre in cui ha giocato. [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio Comunale Vittorio Pozzo]] di [[Torino]], [[17 maggio]] [[1987]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.fifa.com/classicfootball/players/player=28528/bio.html |titolo=Calcio Classico (calciatori): Michel Platini |editore=www.fifa.com |data=15-12-2006 |accesso=26-09-2008}}</ref>.}}
Fino al [[23 agosto]] [[2008]] un totale di 720 calciatori hanno vestito la maglia della Juventus Football Club<ref name=giocatori>{{cita web |url=http://www.juworld.net/giocatori-homepage.asp |titolo=Area Statistica: Tutti i giocatori della Juventus FC |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, tra loro 582 d'origine [[Italia|italiana]] (un 80.33% del totale), di cui vari sono stati [[La Juventus F.C. e la Nazionale italiana di calcio#Lista di convocati juventini nella nazionale italiana di calcio|convocati alla nazionale di calcio]]<ref name=giocatori/>. Oltre ai numerosi calciatori di prestigio citati in altra parte di questo articolo, è degno di nota il [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]] [[Giampiero Boniperti]], vincitore di 25 trofei ufficiali durante la sua carriera sia da giocatore juventino che da dirigente della società torinese, dove attualmente detiene la carica di ''Presidente Onorario''. Il ''Marisa'', insieme al [[Nazionale di calcio gallese|gallese]] [[John Charles]], insignito dall'[[Ordine dell'Impero Britannico]] nel [[2002]] ed ''[[Golden Player|UEFA Golden Player]]'' dalla sua nazione, ed [[Omar Sivori]], vincitore del [[Campeonato Sudamericano de Selecciones 1957|Campionato Sudamericano]] nel [[1957]] con la [[Nazionale di calcio argentina|nazionale argentina]] e primo giocatore della [[Serie A]] ad vincere il [[Pallone d'oro|trofeo al miglior calciatore in Europa]] nel [[1961]]; ha composto il celebre [[Trio Magico|tridente d'attaco]] della squadra ai fini degli [[anni 1950|anni '50]] ed inizi degli [[anni 1960]]<ref name="Trio Magico"/>.

Altri calciatori bianconeri da notare sono l'attaccante [[Piero Pastore]], il più giovane debuttante della storia bianconera con soli 15 anni, 5 mesi ed 11 giorni d'età<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-giocatori-anzianita-esordio-in-maglia-bianconera.asp |titolo=Statistiche: Anzianità esordi in maglia bianconera |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, collezionando 66 presenze e 55 reti in prima squadra fino a [[1926]]<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/giocatori-scheda.asp?idgiocatore=188 |titolo=Tutti i giocatori della Juventus: Pietro Pastore |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, il difensore [[Carlo Bigatto|Carlo Bigatto I]], considerato il primo uomo-simbolo del club per rappresentare l'evoluzione della ''Vecchia Signora'' dai [[Storia_della_Juventus_Football_Club#Gli_anni_difficili:_1911-1913|tempi dei fondatori]] a quello del ''[[Quinquennio d'Oro]]'', avendone difeso la maglia zebrata in due periodi dal [[1913]] al [[1915]] e dal [[1920]] al [[1931]]<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/giocatori-scheda.asp?idgiocatore=128 |titolo=Tutti i giocatori della Juventus: Carlo Bigatto I |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, vanta la carriera più lunga per un calciatore nella storia del club con 17 anni, 2 mesi e 9 giorni dal [[12 ottobre]] [[1913]] al [[21 dicembre]] [[1930]]<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-giocatori-carriere-piu-lunghe.asp |titolo=Statistiche: Le carriere più lunghe |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>; il difensore [[Carlo Parola]], noto in [[Italia]] come l'inventore della [[rovesciata]] e militante nella prima squadra per 17 stagioni consecutive dal [[1939]] al [[1954]]. Negli [[anni 1960|sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] un importantissimo contributo alla Juventus del ''Movimiento'' venne dallo [[Nazionale di calcio della Spagna|spagnolo]] [[Luis Del Sol]], [[Campionato europeo di calcio 1964|campione d'Europa nel 1964]] con il suo [[Nazionale di calcio della Spagna|rappresentativo patrio]], con quasi 300 partite ufficiali fino al [[1970]]<ref name=presenze/> e poi da [[Antonello Cuccureddu]], uno dei più noti [[jolly]] del calcio italiano al pari di [[Giovanni Varglien|Giovanni Varglien II]] nella scorsa [[anni 1930|decade del trenta]] e [[Pietro Magni (calciatore)|Pietro Magni]] negli [[anni 1940]].

L'''UEFA Golden Player'' [[Nazionale di calcio di San Marino|sammarinese]] [[Massimo Bonini]], [[mediano]] voluto dall'allenatore [[Giovanni Trapattoni]] per riforzare la retroguardia della squadra nei primi [[anni 1980|anni ottanta]] e poi vincitore dello Scudetto, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale insieme allo [[stopper]] [[Sergio Brio]], uno dei unici quattro calciatori italiani – insieme ai suoi compagni di squadra [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Antonio Cabrini|Cabrini]] e [[Stefano Tacconi|Tacconi]] – ad avere vinto tutte le [[Statistiche_delle_competizioni_UEFA_per_club#Giocatori_vincitori_di_tutte_le_competizioni_UEFA_per_club|competizioni UEFA per club]]<ref>Fuori dall'[[Italia]], solo l'[[Paesi Bassi|olandese]] [[Danny Blind]], dell'[[AFC Ajax|Ajax]], riuscì in seguito a vincere tutte le [[competizioni UEFA per club|competizioni UEFA]].<br/> Vedasi anche {{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/player-trivia-ecups.html |titolo=Calciatori vincitori delle competizioni UEFA per club |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Bonini vanta il record di presenze per un calciatore straniero nella Juventus <ref name=presenze/>.

Attualmente, l'[[Nazionale di calcio dell'Italia|internazionale italiano]] [[Alessandro Del Piero]], membro attivo della compagine bianconera dal [[1993]] e [[Giocatori_di_rilievo_della_Juventus_Football_Club#Capitani_della_squadra|capitano]] dal [[2004]], rappresenta il giocatore-simbolo della squadra<ref name="Storia JFC"/>.
{| style="margin-bottom:.5em; border:1px solid #CCC; text-align:left; font-size:95%; background:#ffffff"
|style="padding:0 .5em"| [[Immagine:Exquisite-kfind.png|20px]]
|style="width:100%"| ''Per l'intero listato di premiazioni ed onorificenze ai giocatori juventini, vedi il capitolo '''[[Record%2C_statistiche_e_curiosit%C3%A0_della_Juventus_Football_Club#Riconoscimenti_ai_giocatori_juventini|Riconoscimenti ai calciatori della Juventus Football Club]]'''.
|}

===Capitani===
La figura del [[capitano (calcio)|capitano]] iniziò a comparire nel calcio italiano nei primi [[anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo|ventesimo secolo]]<ref name="Storia JFC"/>. Fino al [[2008]] un totale di 18 calciatori che hanno militato nella Juventus hanno portato la fascia, essendo noti i casi di [[Luis Monti]] negli [[anni 1930]] e di [[Omar Sivori]] negli [[anni 1960]], gli unici d'[[Oriundo#Oriundi_nel_calcio|origine non italiana]] nella storia del club torinese<ref name="Storia JFC"/>.

Il periodo più lungo di un calciatore bianconero con la fascia di capitano della squadra è stato quello di [[Giuseppe Furino]]: undici stagioni tra [[1974]] e [[1984]]<ref name="Storia JFC"/>.
{| style="margin-bottom:.5em; border:1px solid #CCC; text-align:left; font-size:95%; background:#ffffff"
|style="padding:0 .5em"| [[Immagine:Exquisite-kfind.png|20px]]
|style="width:100%"| ''Per l'intero listato dei capitani della Juventus (prima squadra), vedi il capitolo '''[[Giocatori_di_rilievo_della_Juventus_Football_Club#Capitani_della_squadra|Lista dei capitani della Juventus Football Club]]'''.
|}

==Presidenti ed allenatori==
===Presidenti===
[[Immagine:Gianni Agnelli.jpg|thumb|140px|<small>[[Gianni Agnelli]], presidente della Juventus F.C. dal [[1947]] al [[1954]].</small>]]
La Juventus ha avuto ventuno presidenti e due comitati di gestione nel corso della sua centenaria storia<ref name="Presidenti JFC">{{cita web |url=http://www.myjuve.it/presidenti-juventus/elenco_temporale_presidenti.aspx |titolo=Elenco presidenti della Juventus F.C. |editore=www.myjuve.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Il primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno tra i [[Storia_della_Juventus_Football_Club#Le_origini|fondatori della società]] nel [[1897]]<ref name="Storia JFC"/>.

Il presidente più longevo nella storia del club fu [[Giampiero Boniperti]], giocatore-simbolo della squadra bianconera durante gli [[anni 1950]], che ricoprì l'incarico per diciannove anni, dal [[1971]] al [[1990]]<ref name="Presidenti JFC"/>. Durante la sua gestione la Juventus ha vinto il maggior numero di trofei nella sua storia (pari merito con il periodo dell'avvocato torinese [[Vittorio Caissotti di Chiusano]] dal [[1990]] al [[2003]])<ref>{{cita web |url=http://www.myjuve.it/statistiche-presidenti-juventus/palmares.aspx |titolo=Presidenti della Juventus F.C.: Palmarès |editore=www.myjuve.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

L'imprenditore [[Umberto Agnelli]], eletto nel massimo cargo amministrativo della società bianconera con soli 20 anni nel [[1955]], è stato il presidente più giovane in guidare il club<ref name="Storia JFC"/>. Da notare anche la presidenza dell'imprenditore [[Svizzera|svizzero]] [[Alfredo Dick|Alfred Dick]], l'unico dirigente, insieme al suo connazionale Giovanni Hess, d'origine non [[Italia|italiana]] nella massima carica della società bianconera e il primo ad incolcare una cultura manageriale al club<ref name="Storia JFC"/>, grazie al quale la squadra si proclammò [[Prima Categoria 1905|campione d'Italia per la prima volta]] nel [[1905]].

L'attuale presidente della Juventus è l’aziendalista [[Giovanni Cobolli Gigli]], nominato dalla [[Assemblea (Società per Azioni)|assemblea degli azionisti]] del club torinese nel [[2006]].

===Allenatori===
[[Immagine:Trapattoni.jpg|thumb|right|120px|<small>[[Giovanni Trapattoni]], l'unico allenatore ad aver vinto tutte le [[competizioni UEFA per club]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/players/ec-coach.html |titolo=Elenco d'allenatori vincitori in coppe europee |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Il ''Trap'' allenò la compagine bianconera in due periodi dal [[1976]] al [[1986]] e dal [[1991]] al [[1994]].</small>]]
La Juventus ha avuto in tutta la sua storia un totale di 39 allenatori<ref name="Allenatori JFC">{{cita web |url=http://www.myjuve.it/allenatori-juventus/elenco_allenatori.aspx |titolo=Elenco allenatori della Juventus F.C. |editore=www.myjuve.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, di cui un totale di 11 sono stati di forma provvisoria<ref name="Allenatori JFC"/>. Nelle primi due decade del [[XX secolo]] non esisteva un sistema particolare di allenamento per tenersi in forma nel [[campionato di calcio italiano|calcio italiano]]. ''Di facto'', tutti i giocatori – studenti o lavoristi all'epoca – si ritrovavano un paio di volte alla settimana al [[Stadio Motovelodromo Umberto I|Velodromo di Corso Re Umberto]] per gli allenamenti che vertevano in partitelle e corse di velocità e/o resistenza, sempre sotto la guida del [[Capitano (calcio)|capitano]] della squadra, chi fu invece il coordinatore.

Il primo allenatore della storia bianconera è stato l'[[Ungheria|ungherese]] [[Jenő Károly]], chi fu eletto dal presidente societario [[Edoardo Agnelli (1892-1935)|Edoardo Agnelli]] nel [[1923]] per strutturare nuove filosofie sull'ambito tattico e strategico all'interno del club<ref name="Storia JFC"/>. Károly allenò la squadra durante 70 partite fino alla propria morte nel [[1926]]<ref name="Storia JFC"/>.

Il tecnico in carica più a lungo fu [[Giovanni Trapattoni]], rimasto sulla panchina bianconera per quattordici anni, di cui dieci furono di forma consecutiva – il maggior periodo di un allenatore sulla panchina di una stessa squadra nella storia del calcio italiano in entrambi i casi –, dal [[1976]] al [[1986]] e dal [[1991]] al [[1994]]. Il ''Trap'', come è conosciuto in [[Italia]], detiene anche il primato nel numero di partite come allenatore (596) e di trofei vinti con il club (14, anche record tra gli allenatori italiani)<ref name="Allenatori JFC"/>. Da notare anche [[Carlo Carcano]], allenatore del club durante gli [[anni 1930]], l'unico nel [[Il calcio in Italia|calcio italiano]] ad vincere quattro [[campionato italiano di calcio|scudetti]] consecutivi<ref name=Carcano/>.

===Le liste complete===
<div style="float:left; font-size:90%; width:310px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Juventusstemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=I presidenti della Juventus<ref name="Presidenti JFC"/>|contenuto=
*1897-1898 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Eugenio Canfari]]
*1898-1901 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Enrico Canfari]]
*1901-1902 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Favale]]
*1903-1904 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giacomo Parvopassu]]
*1905-1906 {{Bandiera|SUI}} [[Alfredo Dick|Alfred Dick]]
*1907-1910 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Vittorio Varetti]]
*1911-1912 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Attilio Ubertalli]]
*1913-1915 {{Bandiera|SUI}} [[Giuseppe Hess]]
*1915-1918<sup>(cpg.)</sup> Gioacchino Armano, Fernando Nizza e Sandro Zambelli
*1919-1920 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Corrado Corradini]]
*1920-1923 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Olivetti]]
*1923-1935 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Edoardo Agnelli (1892-1935)|Edoardo Agnelli]]
*1935-1936 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Enrico Craveri]] e [[Giovanni Mazzonis]]
*1936-1941 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Emilio de la Forest de Divonne]]
*1941-1947 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Pietro Dusio]]
*1947-1954 {{Bandiera|ITA}} [[Gianni Agnelli|Giovanni Agnelli]]
*1954-1955<sup>(int.)</sup> Enrico Craveri, Nino Cravetto e Marcello Giustiniani
*1955-1962 {{Bandiera|ITA}} [[Umberto Agnelli]]
*1962-1971 {{Bandiera|ITA}} [[Vittore Catella]]
*1971-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Giampiero Boniperti]]
*1990-2003 {{Bandiera|ITA}} [[Vittorio Caissotti di Chiusano]]
*2003-2006 {{Bandiera|ITA}} [[Franzo Grande Stevens]]
*2006- {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Cobolli Gigli]]
}}
</div>
<div style="float:left; valign:top; font-size:90%; width:310px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Juventusstemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Gli allenatori della Juventus<ref name="Allenatori JFC"/>|contenuto=
*1923-1926 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[Jenő Károly]]
*1926<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Viola]]
*1926-1928 {{Bandiera|HUN 1918-1940}} [[József Viola]]
*1928-1930 {{Bandiera|SCO}} [[George Aitken]]
*1930-1935 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Carcano]]
*1935<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Bigatto|Carlo Bigatto I]] e {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Benedetto Gola]]
*1935-1939 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Virginio Rosetta]]
*1939-1941 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Umberto Caligaris]]
*1941<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Federico Munerati]]
*1941-1942 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Ferrari]]
*1942<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA 1861-1946}} {{Bandiera|ARG|dim=15}} [[Luis Monti]]
*1942-1946 {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Felice Borel|Felice Borel II]]
*1946-1948 {{Bandiera|ITA}} [[Renato Cesarini]]
*1948-1949 {{Bandiera|SCO}} [[William Chalmers]]
*1949-1951 {{Bandiera|ENG}} [[Jesse Carver]]
*1951<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA}} [[Luigi Bertolini]]
*1951-1953 {{Bandiera|HUN}} [[György Sárosi]]
*1953-1955 {{Bandiera|ITA}} [[Aldo Olivieri]]
*1955-1957 {{Bandiera|ITA}} [[Sandro Puppo]]
*1957-1959 {{Bandiera|YUG}} [[Ljubiša Broćić]]
*1959<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA}} [[Teobaldo Depetrini]]
*1959-1961 {{Bandiera|ITA}} [[Renato Cesarini]]
*1961<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Parola]]
*1961<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|SWE}} [[Gunnar Gren]] e {{Bandiera|TCH}} [[Július Korostelev]]
*1961-1962 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Parola]]
*1962-1964 {{Bandiera|BRA 1960-1968}} [[Paulo Amaral|Paulo Amaral Lima]]
*1964<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA}} [[Eraldo Monzeglio]]
*1964-1969 {{Bandiera|PAR}} [[Heriberto Herrera]]
*1969-1970 {{Bandiera|ARG}} [[Luis Carniglia]]
*1970<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA}} [[Ercole Rabitti]]
*1970-1971 {{Bandiera|ITA}} [[Armando Picchi]]
*1971-1974 {{Bandiera|TCH}} [[Čestmír Vycpálek]]
*1974-1976 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Parola]]
*1976-1986 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Trapattoni]]
*1986-1988 {{Bandiera|ITA}} [[Rino Marchesi]]
*1988-1990 {{Bandiera|ITA}} [[Dino Zoff]]
*1990-1991 {{Bandiera|ITA}} [[Gigi Maifredi|Luigi Maifredi]]
*1991-1994 {{Bandiera|ITA}} [[Giovanni Trapattoni]]
*1994-1999 {{Bandiera|ITA}} [[Marcello Lippi]]
*1999–2001 {{Bandiera|ITA}} [[Carlo Ancelotti]]
*2001-2004 {{Bandiera|ITA}} [[Marcello Lippi]]
*2004-2006 {{Bandiera|ITA}} [[Fabio Capello]]
*2006-2007 {{Bandiera|FRA}} [[Didier Deschamps]]
*2007<sup>(int.)</sup> {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Corradini]]
*2007- {{Bandiera|ITA}} [[Claudio Ranieri]]
}}
</div>
<br clear=all>
<small>
'''Leggenda''':<br/>
<sup>(cpg.)</sup> Comitato Presidenziale di Guerra.<br/>
<sup>(int.)</sup> Allenatori in funzione provvisoria.

Le nazionalità sono indicate secondo la [[lista dei codici nazionali della FIFA]].
</small>

==Palmarès==
{{vedi anche|Palmarès della Juventus Football Club}}
[[Immagine:Boniperti e U.Agnelli per la Coppa Italia 59-60.jpg|thumb|left|160px|<small>[[Umberto Agnelli]] e il capitano della Juventus, [[Giampiero Boniperti]], durante la consegnazione del trofeo della [[Coppa Italia 1959-1960 (calcio)|Coppa Italia]]. [[Milano]], [[18 settembre]] [[1960]].</small>]]
{{Quote|La Juventus è un po' nel mio DNA, quindi la conosco bene. È come un drago a sette teste, gliene tagli una ma ne spunta sempre un'altra. Non molla mai, e la sua forza è nell'ambiente: il Piemonte è ancora un'isola felice, senza le tensioni di Milano e Roma, e i giocatori possono prepararsi al meglio.|Considerazioni di [[Giovanni Trapattoni]], allenatore della Juventus F.C. dal [[1976]] al [[1986]] e dal [[1991]] al [[1994]], verso la società torinese [[Serie A 2001-2002|campione d'Italia]] il [[5 maggio]] [[2002]]<ref>Articolo {{cita pubblicazione |quotes=no |cognome= |nome= |linkautore= |coautori= |data=6 maggio 2002, ed. impresa |titolo=Juve, gioia e 'vendette' |rivista=[[La Repubblica]] |volume= |numero= |pagine= |id= |url= |accesso=01-08-2008}}</ref>.}}
La Juventus Football Club, la [[squadra di calcio]] più blasonata d'[[Italia]]<ref name="fifa-encarta"/>, vanta uno dei [[palmarès (elenco di trofei)|palmarès]] più prestigiosi d'[[Europa]] e del [[mondo]]<ref name="livello internazionale"/>. Il club torinese si è laureato [[campionato di calcio italiano|campione d'Italia]] per 27 volte<ref name=scudetti/>, vincendo anche [[Quinquennio d'Oro|cinque titoli consecutivamente]], e ha vinto la [[Coppa Italia di calcio|Coppa Italia]] per 9 volte, inclusi due titoli in successione: due record in entrambi i casi.<br/> Le due stelle dorate presenti sulla [[Colori e simboli della Juventus Football Club#La maglia|maglia bianconera]], le ''[[Serie A#La Stella d'Oro|Stelle d'Oro al Merito Sportivo]]'', rappresentano venti dei 27 [[scudetto|scudetti]] vinti dalla società, il decimo raggiunto nella stagione [[Serie A 1957-1958|1957–1958]] e il ventesimo nella stagione [[Serie A 1981-1982|1981–1982]]. La Juventus ha centrato in bacheca il ''[[double (calcio)|double]]'' – vincere il campionato di massima serie e la coppa nazionale nella stessa stagione – nelle stagioni 1959–1960 e 1994–1995, unica squadra del [[campionato di calcio italiano|calcio italiano]] a centrare entrambi trofei in due occasioni.

Il club torinese è stato il primo nella storia del calcio europeo ad avere vinto le tre principali [[Statistiche delle competizioni UEFA per club#Squadre vincitrici di tutte le competizioni UEFA per club|competizioni UEFA per club]] (Coppa dei Campioni-Champions League, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA), ricevendo in riconoscimento nel [[1987]] la ''Targa UEFA'' ([[lingua inglese|ing.]] [[Statistiche delle competizioni UEFA per club#Squadre vincitrici di tutte le competizioni UEFA per club|The UEFA Plaque]]) dall'[[UEFA|omonima federazione]]<ref name="The UEFA Plaque"/>. I suoi 11 trofei vinti e riconosciuti dalla [[FIFA]] in ambito internazionale la rendono attualmente la terza squadra europea e la sesta al mondo col maggior numero di [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio#Classifica dei club più titolati nelle coppe internazionali|tornei conquistati]]. È inoltre l'unica squadra al mondo ad avere vinto tutte le [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio|competizioni internazionali per club]]<ref name="competizioni europee"/>. La squadra vanta, ''ex aequo'' con il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] e l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], il primato per titoli vinti in [[Statistiche_della_Coppa_UEFA#Vittorie_per_squadra|Coppa UEFA]] (3)<ref name="Storia Coppa UEFA"/>.

La Juventus venne iserita al settimo posto, prima fra le [[:Categoria:Società calcistiche italiane|società calcistiche italiane]], nella [[Miglior club del XX secolo FIFA|classifica dei migliori club del XX secolo]] stilata dalla FIFA il [[23 dicembre]] [[2000]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/fifa-awards.html#centclub |titolo=FIFA awards: I club del XX secolo |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data=23-12-2000 |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Secondo il [[IFFHS#Classifica_dei_migliori_club_del_mondo_dal_1991_al_2007_.28top_20.29|ranking]] dell'[[IFFHS|Istituto di Storia e Statistica del Calcio]] la squadra torinese, scelta ''[[IFFHS#Squadre_che_hanno_terminato_l.27anno_solare_in_testa|Squadra Mondiale dell'Anno]]'' nel [[1993]] e [[1996]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.iffhs.de/?b002ec70a814f4cd003f09 |titolo=I top 25 di ogni anno (dal 1991) |editore=www.iffhs.de |data= |accesso=03-01-2008}}</ref>, è stata il quinto miglior club al mondo dal periodo dal [[1991]] al [[2007]]<ref name=ranking>Dal [[3 gennaio]] [[1991]] al [[3 gennaio]] [[2008]] la Juventus Football Club ha vinto un totale di 15 trofei ufficiali: 5 Campionati italiani, una Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, una Coppa Intercontinentale (attuale Coppa del mondo per club), una UEFA Champions League (ex Coppa dei Campioni), una Coppa UEFA, una Coppa Intertoto e una Supercoppa UEFA. Inoltre ha raggiunto la finale di Coppa UEFA nel 1995 e quella di UEFA Champions League nel 1997, nel 1998 e nel 2003. Vedi {{en}} {{cita web |url=http://www.iffhs.de/?3d4d443d0b803e8b40384c00205fdcdc3bfcdc0aec70aeedbe1a |titolo=Classifica storica mondiale dei club |editore=www.iffhs.de |data=31-12-2007 |accesso=26-09-2008}}</ref>.

===Competizioni ufficiali===
====Competizioni nazionali====
'''40 trofei''' (''record'')
*'''{{Calciopalm|Campionato italiano|27}}''' (''record'')
: [[Prima Categoria 1905|1905]]; [[Prima Divisione 1925-1926|1925–1926]]; [[Serie A 1930-1931|1930–1931]]; [[Serie A 1931-1932|1931–1932]]; [[Serie A 1932-1933|1932–1933]]; [[Serie A 1933-1934|1933–1934]]; [[Serie A 1934-1935|1934–1935]]; [[Serie A 1949-1950|1949–1950]]; [[Serie A 1951-1952|1951–1952]]; [[Serie A 1957-1958|1957–1958]] [[Immagine:Star*.svg|20px|Scudetto della stella (10°)]]; [[Serie A 1959-1960|1959–1960]]; [[Serie A 1960-1961|1960–1961]]; [[Serie A 1966-1967|1966–1967]]; [[Serie A 1971-1972|1971–1972]]; [[Serie A 1972-1973|1972–1973]]; [[Serie A 1974-1975|1974–1975]]; [[Serie A 1976-1977|1976–1977]]; [[Serie A 1977-1978|1977–1978]]; [[Serie A 1980-1981|1980–1981]]; [[Serie A 1981-1982|1981–1982]] [[Immagine:Star*.svg|20px|Scudetto della stella (10°)]] [[Immagine:Star*.svg|20px|Scudetto della stella (20°)]]; [[Serie A 1983-1984|1983–1984]]; [[Serie A 1985-1986|1985–1986]]; [[Serie A 1994-1995|1994–1995]]; [[Serie A 1996-1997|1996–1997]]; [[Serie A 1997-1998|1997–1998]]; [[Serie A 2001-2002|2001–2002]]; [[Serie A 2002-2003|2002–2003]]

*'''{{Calciopalm|Coppa Italia|9}}''' (''record'')
:[[Coppa Italia 1937-1938|1937–1938]]; [[Coppa Italia 1941-1942|1941–1942]]; [[Coppa Italia 1958-1959|1958–1959]]; [[Coppa Italia 1959-1960|1959–1960]]; [[Coppa Italia 1964-1965|1964–1965]]; [[Coppa Italia 1978-1979|1978–1979]]; [[Coppa Italia 1982-1983|1982–1983]]; [[Coppa Italia 1989-1990|1989–1990]]; [[Coppa Italia 1994-1995|1994–1995]]

*'''{{Calciopalm|Supercoppa italiana|4}}'''
:1995; 1997; 2002; 2003

====Competizioni internazionali====
'''11 trofei'''
*'''{{Calciopalm|Coppa Intercontinentale|2}}'''
:1985; 1996

*'''{{Calciopalm|Champions League|2|var=cccl}}'''
:[[Coppa dei Campioni 1984-1985 (calcio)|1984–1985]]; [[UEFA Champions League 1995-1996|1995–1996]]

*'''{{Calciopalm|Coppa delle Coppe|1}}'''
:[[Coppa delle Coppe 1983-1984|1983–1984]]

*'''{{calciopalm|Coppa UEFA|3}}''' (''record'')
:[[Coppa UEFA 1976-1977|1976–1977]]; [[Coppa UEFA 1989-1990|1989–1990]]; [[Coppa UEFA 1992-1993|1992–1993]]

*'''{{Calciopalm|Supercoppa UEFA|2}}'''<ref name=USC/>
:1984; 1996

*'''{{Calciopalm|Coppa Intertoto|1}}'''<ref name="trofei"/>
:[[Coppa Intertoto 1999|1999]]

===Competizioni minori===
*'''Campionato Federale F.I.F.: 2'''
:[[Campionato Federale F.I.F. 1908|1908]]; [[Campionato Federale F.I.F. 1909|1909]]

*'''{{Calciopalm|Coppa Ali della Vittoria|1}}'''
:[[Serie B 2006-2007|2006–2007]]

*'''{{Calciopalm|Coppa delle Alpi|1}}'''
:[[Coppa delle Alpi 1963|1963]]

===Competizioni giovanili===
Il club vanta una delle più vittoriose divisioni minori del paese con un totale di nove titoli di campione d'Italia a [[Campionati_italiani_di_calcio_giovanile|livello giovanile]] e 59 trofei ufficiali a livello internazionale, tra alcune delle competizioni più importanti al mondo nella categoria. Nell'[[agosto]] [[2007]] la squadra Under-19 della Juventus partecipò nella edizione inaugurale della [[Champions Youth Cup 2007|Champions Youth Cup]] giocata in [[Malesia]], una sorta di [[Mondiale per club]] a livello giovanile organizzata dal [[G-14]], classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del torneo con solo due reti subite in sei gare<ref name=CYC>{{en}} {{cita web |url=http://www.thechampionsyouthcup.com/news/ |titolo=Champions Youth Cup: News |editore=www.thechampionsyouthcup.com |data=19-08-2007 |accesso=26-09-2008}}</ref>.
{| style="margin-bottom:.5em; border:1px solid #CCC; text-align:left; font-size:95%; background:#ffffff"
|style="padding:0 .5em"| [[Immagine:Exquisite-kfind.png|20px]]
|style="width:100%"| ''Per l'elenco completo di trofei vinti dal settore giovanile della Juventus F.C., vedi '''[[Palmar%C3%A8s_della_Juventus_Football_Club#Settore_giovanile|Palmarès del settore giovanile della Juventus Football Club]]'''.
|}

==Record, statistiche e curiosità==
{{vedi anche|Record, statistiche e curiosità della Juventus Football Club}}
[[Immagine:Platini and the Golden Ball.jpg|thumb|right|140px|<small>[[Michel Platini]], vincitore del Pallone d'Oro nel [[1983]], [[1984]] e [[1985]] con la Juventus.</small>]]
In 104 stagioni sportive a partire dall'esordio nel campionato federale l'[[Campionato di calcio italiano 1900|11 marzo 1900]], la Juventus ha partecipato in 96 campionati di [[Serie A]] (compresi undici campionati di [[Prima Categoria|Prima Categoria Nazionale]], cinque di [[Prima Divisione]] e quattro di [[Divisione Nazionale]]) ed uno della [[Serie B]], mentre per sette volte la squadra non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese. La compagine bianconera ha vinto il campionato per 27 volte<ref name=scudetti/>; i bianconeri, in 20 casi si son classificati secondi e 14 volte terzi: in 103 stagioni sportive, la Juventus è arrivata dunque sul podio nel 60,2% dei casi.

Le tre formazioni affrontate il maggior numero di volte dalla Juventus in gare ufficiali sono, fino a [[dicembre]] [[2008]], l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] (209 scontri diretti), il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] (200) e il [[Torino Football Club|Torino]] (181)<ref name=partite>{{cita web |url=http://www.juworld.net/squadre-homepage.asp |titolo=Tutte le squadre incontrate dalla Juventus in partite ufficiali |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Negli scontri diretti in gare ufficiali la società di Corso Galileo Ferraris va in vantaggio contro tutti gli avversari italiani con due uniche eccezioni: l'[[Unione Sportiva Milanese|U.S. Milanese]] (5 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte in 14 gare disputate)<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?idsquadra=7 |titolo=Squadre Incontrate: U.S. Milanese |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e lo [[Spezia Calcio 1906|Spezia]] (4 pareggi e 2 sconfitte in 6 gare disputate)<ref name="Juventus v Spezia">{{cita web |url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?idsquadra=33 |titolo=Squadre Incontrate: Spezia |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. La squadra della [[La Spezia|città omonima]] è l'unica del calcio italiano ancora in attività che non è stato battuta dai bianconeri<ref name="Juventus v Spezia"/>. La Juventus non ha mai perso, tra le squadre affrontate almeno in dieci occasioni, col [[Associazione Calcio Chievo Verona|Chievo]] (15 vittorie, 3 pareggi in 18 gare disputate)<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?idsquadra=190 |titolo=Squadre Incontrate: Chievo |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, il [[Piacenza Calcio|Piacenza]] (10 vittorie, 2 pareggi in 12 gare disputate)<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?idsquadra=189 |titolo=Squadre Incontrate: Piacenza |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e il [[Associazione Sportiva Biellese 1902|Biellese]] (10 vittorie, 1 pareggio in 11 gare disputate)<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?idsquadra=24 |titolo=Squadre Incontrate: Biellese |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

La vittoria con la maggior differenza reti in una gara ufficiale nella storia bianconera è stata per 15-0, fuori casa, contro il Cento nel [[Coppa Italia 1926-1927 (calcio)#Secondo turno|secondo turno della Coppa Italia 1926–1927]]<ref name="partite record1">{{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-le-partite-record.asp |titolo=Statistiche: Record partite (vittorie) |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. La vittoria della Juventus con la maggior differenza reti in un [[campionato di calcio italiano|campionato]] è stato un doppio 11-0: contro la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] e contro il [[Unione Sportiva Fiumana|Fiumana]]<ref name="partite record1"/>, rispettivamente nella seconda e nella sesta giornata del [[Divisione Nazionale 1928-1929|Campionato Federale 1928–1929]]<ref name="partite record1"/>, mentre le sconfitte con la maggior differenza reti nella storia del club sono state contro il Milan, 1-8 nella tredicesima giornata del [[Prima Categoria 1911-1912|Campionato Federale 1911–1912]]<ref name="partite record2">{{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-le-partite-record.asp?tipo=10 |titolo=Statistiche: Record partite (sconfitte) |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e contro il Torino FC 1906, 0-8 nella terza giornata del [[Prima Categoria 1912-1913|Campionato Federale 1912–1913]]<ref name="partite record2"/>.

A livello di coppe nazionali la Juventus ha disputato 13 finali di [[Coppa Italia]] (con 9 vittorie, un record)<ref name="finaliCI">{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesi/italcuphist.html |titolo=Italia - Lista di finali di Coppa |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=29-09-2008}}</ref> e 7 finali di [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa italiana]] (4 vittorie)<ref name="finaliSI">{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesi/italcuphist.html |titolo=Italia - Lista di finali di Supercoppa |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=29-09-2008}}</ref> per un totale di 20 finali. Solo il Milan ha fatto altrettanto, avendo disputato 12 tra finali e gironi finali di Coppa Italia<ref name="finaliCI"/> e 8 finali di Supercoppa italiana<ref name="finaliSI"/>, per un totale di 20.
[[Immagine:Alessandro Del Piero Juventus.jpg|thumb|150px|left|<small>[[Alessandro Del Piero]], giocatore col maggior numero di reti con la maglia della Juventus e [[Giocatori_di_rilievo_della_Juventus_Football_Club#Capitani_della_squadra|capitano del club]] dal [[2004]].</small>]]
Nelle [[coppe europee]], il sodalizio torinese è il club italiano che ha partecipato al [[club italiani nelle coppe europee|maggior numero]] di edizioni, con 46 campagne continentali sulle 54 complessive<ref>Quaranta campagne in [[competizioni UEFA per club]] se si escludono le sei partecipazioni alla [[Coppa delle Fiere]], manifestazione non organizzata dall'[[UEFA]]. Si veda:<br/>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesi/ital-ec.html |titolo=Club italiani in competizioni europee (1955-2007) |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}} (Dati prendendo in considerazione la Coppa delle Fiere tra le competizioni europee).</ref>. Dopo il suo debutto nella IV edizione della [[Coppa dei Campioni]] il [[24 settembre]] [[1958]] contro il [[Wiener Sport-Club]], ed essendo rimasta in disparte nelle annate [[Coppa dei Campioni 1959-1960|1959–1960]] e [[Coppa dei Campioni 1962-1963|1962–1963]], la Juventus infilò il record italiano di 28 partecipazioni consecutive in tale ambito tra il [[Coppa delle Fiere 1963-1964|1963]] e il [[Coppa delle Coppe 1990-1991|1991]], anno in cui, sotto la gestione di [[Luigi Maifredi|Gigi Maifredi]], finì settima in [[Serie A 1990-1991|campionato]]<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/juventus-ec.html |titolo=Juventus FC: gare in competizioni europee (1955-2006) |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}} (Dati prendendo in considerazione la Coppa delle Fiere tra le competizioni europee).</ref>; le ultime due assenze bianconere dal palcoscenico continentale avvennero invece fra il [[UEFA Champions League 2007|2006]] e il [[UEFA Champions League 2009|2008]] per le conseguenze dello scandalo di ''[[Calciopoli]]''. Il sodalizio torinese, quinto nel ''[[Europa|vecchio mondo]]'' tra le squadre col maggior numero di titoli vinti in competizioni internazionali ad eliminazione diretta (6)<ref>Quarta tra le squadre europee col maggior numero di titoli vinti nelle tre principali [[competizioni UEFA per club]], superata solo dal Real Madrid (11), Milan (9) ed il Liverpool (8). Si veda:<br/>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/intcuprec.html |titolo=International Cups Trivia: European Cup Collectors |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=04-12-2008}} (Dati prendendo in considerazione la Coppa delle Fiere tra le competizioni internazionali ad eliminazione diretta in [[Europa]]).</ref>, è la società italiana che vanta il maggior numero di finali disputate: 14, a pari merito col [[Associazione Calcio Milan|Milan]] ed anche – assieme la società [[Lombardia|lombarda]] – la terza in [[Europa]] dopo il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] (16) e il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] (15)<ref>Juventus FC: 14 finali in competizioni internazionali ad eliminazione diretta divise in 7 finali in Coppa dei Campioni-Champions League, 1 in Coppa delle Coppe, 4 in Coppa UEFA e 2 in Coppa delle Fiere. AC Milan: 14 finali divise in 11 finali in Coppa dei Campioni-Champions League e 3 in Coppa delle Coppe (la compagine rossonera non ha raggiunto mai la finale in Coppa UEFA). FC Barcelona: 15 finali divise in 5 finali in Coppa dei Campioni-Champions League, 6 in Coppa delle Coppe e 4 in Coppa delle Fiere (il club spagnolo non ha raggiunto mai la finale in Coppa UEFA). Real Madrid CF: 16 finali divise in 12 finali in Coppa dei Campioni-Champions League, 2 in Coppa delle Coppe e 2 in Coppa UEFA). Considerando le tre principali [[competizioni UEFA per club]] la Juventus è terza tra le squadre europee per numero di finali dispotate (12) dopo il Real Madrid (16) ed il Milan (14). Si veda:<br/>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/intfinalrec.html |titolo=Finalisti internazionali |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=04-12-2008}} (Dati prendendo in considerazione la Coppa delle Fiere tra le [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio|competizioni internazionali per club]]).</ref>, essendo inoltre, assieme la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], l'unica compagine italiana ad avere disputato una finale in tutte e tre principali competizioni europee<ref>In [[Europa]], assieme la Juventus, solo altri dieci club hanno disputato una finale in tutte e tre principali [[competizioni UEFA per club]] (in ordine cronologico per raggiungimento della terza finale mancante nelle tre principali competizioni europee): [[Liverpool Football Club|Liverpool]], [[Hamburger SV|Amburgo]], [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]], [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], [[AFC Ajax|Ajax]], [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]], [[Borussia Dortmund]], [[Valencia Club de Fútbol|Valencia]], [[Futebol Clube do Porto|Porto]] ed [[Arsenal Football Club|Arsenal]] ([[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] e [[Leeds United Association Football Club|Leeds United]] hanno raggiunto la finale in [[Coppa delle Fiere]], ma non in [[Coppa UEFA]]).</ref>. La Juventus è peraltro la squadra europea che detiene il record negativo di sconfitte in finale nelle tre classiche competizioni continentali (8)<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/intfinalrec.html |titolo=Finalisti internazionali |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=04-12-2008}} (Dati prendendo in considerazione la Coppa delle Fiere e la Supercoppa europea 1972, competizioni per club non riconosciute dall'[[UEFA]]).</ref>.

In ambito internazionale, le tre compagini affrontate il maggior numero di volte dalla Juventus sono il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] (14 scontri diretti), il [[Manchester United Football Club|Manchester United]] (12) e l'[[AFC Ajax|Ajax]] (10)<ref name=partite/>. La Juventus è stato la prima società italiana a battere in trasferta il Real Madrid (1-0 il [[Coppa dei Campioni 1962 (calcio)|21 febbraio 1962]] allo [[Stadio Santiago Bernabéu]], prima sconfitta interna madridista nella competizione)<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.uefa.com/uefa/history/obituaries/newsid=281090.html |titolo=Necrologie dell'UEFA: Sivori, leggenda di Juve |editore=www.uefa.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e il Manchester United (1-0 il [[UEFA Champions League 1997|20 novembre 1996]] all'[[Old Trafford]]). La squadra torinese inoltre non ha mai pareggiato con i ''merengues'' in [[competizioni UEFA per club|competizioni UEFA]] (7 vittorie e 7 sconfitte, di cui due furono in campo neutrale, in 14 gare disputate)<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?idsquadra=78 |titolo=Squadre Incontrate: Real Madrid |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

Il club torinese, l'unico in [[Italia]] ad aver vinto una manifestazione internazionale con una [[Rosa#Sport|rosa]] composta da [[Juventus Football Club 1976-1977|calciatori nazionali]] ([[Coppa UEFA 1976-1977|Coppa UEFA 1976–1977]])<ref name="Coppa UEFA 1976–1977"/>, ha disputato un totale di 18 finali in [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio|competizioni ufficiali a livello internazionale]], sesta tra le squadre col maggior numero di finali dispotate in tale ambito nel mondo e seconda tra i club italiani<ref>[[Associazione Calcio Milan|Milan]]: 29 finali in competizioni internazionali; [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]]: 26; [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]]: 24; [[Club Atlético Independiente|Independiente]]: 21; [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]: 19.</ref>, divise in 7 finali di [[Coppa dei Campioni (calcio)|Coppa dei Campioni]]-[[UEFA Champions League|Champions League]] (2 vittorie complessive)<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/ec/ec1stats.html#finals |titolo=Finali di Coppa dei Campioni-Champions League |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, 1 in [[Coppa delle Coppe (calcio)|Coppa delle Coppe]] (1 vittoria)<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/ec/ec2stats.html#finals |titolo=Finali di Coppa delle Coppe |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>; 4 in [[Coppa UEFA]] (3 vittorie)<ref name="Coppa delle Fiere">Sono escluse da questo conteggio le due finali di [[Coppa delle Fiere]] (disputate dalla Juventus nel [[1965]] e nel [[1971]]), in quanto manifestazione non organizzata dall'[[UEFA|Unione delle Federazioni Calcistiche Europee]]. Vedi {{en}} {{cita web |url=http://www.uefa.com/uefa/news/kind=1/newsid=2571.html |titolo=Finali della Coppa UEFA (1971-2006) |editore=www.uefa.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, 1 in [[Coppa Intertoto]] (1 vittoria)<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.intertoto-cup.com/documents/UIC_winners_in_UEFA_Cup_Juli_08_001.pdf |titolo=Albo d'oro della Coppa Intertoto dell'UEFA ([[Portable Document Format|archivio .PDF]]) |editore=www,intertoto-cup.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, 2 in [[Supercoppa europea di calcio|Supercoppa europea]] (2 vittorie)<ref name=USC/> e 3 in [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]] (2 vittorie)<ref name=ICCC/>. Inoltre, la Juventus ha partecipato in tre delle cinque finali tra due [[squadra di calcio|squadre]] [[Italia|italiane]] nella storia delle competizioni gestite dall'[[UEFA]]<ref>Dal [[1955]] solo in dieci occasioni due squadre di un stesso paese si hanno incontrato nella finale di una [[competizioni UEFA per club|competizione UEFA per club]]: 2 volte tra [[squadra di calcio|squadre]] [[Inghilterra|inglese]] (in Coppa UEFA nella stagione [[Coppa UEFA 1971-1972|1971–1972]] ed in Champions League nella stagione [[UEFA Champions League 2008|2007-08]]), 1 volta tra squadre [[Germania|tedesche]] (in Coppa UEFA nella stagione [[Coppa UEFA 1979-1980|1979–1980]]), 2 volte tra squadre [[Spagna|spagnole]] (in Champions League nella stagione [[UEFA Champions League 2000|1999–2000]] ed in Coppa UEFA nella stagione [[Coppa UEFA 2006-2007|2006–2007]]) e 5 volte tra squadre [[Italia|italiane]] (4 volte in Coppa UEFA nelle stagioni [[Coppa UEFA 1989-1990|1989–1990]]; [[Coppa UEFA 1990-1991|1990–1991]]; [[Coppa UEFA 1994-1995|1994–1995]] e [[Coppa UEFA 1997-1998|1997–1998]] ed 1 volta in Champions League nella stagione [[UEFA Champions League 2003|2002–2003]]).</ref>: nella stagione [[Coppa UEFA 1989-1990|1989–1990]] contro la Fiorentina (3-1; 0-0), [[Coppa UEFA 1989-1990|prima finale internazionale fra due squadre calcistiche italiane]], nella stagione [[Coppa UEFA 1994-1995|1994–1995]] contro il Parma (1-1; 0-1) – entrambe per la [[Coppa UEFA]] – e nella stagione [[UEFA Champions League 2003|2002–2003]] contro i rossoneri del Milan per la [[UEFA Champions League|Champions League]] (0-0 dts; 2-3 ai calci di rigori). Inoltre, la formazione piemontese detiene il [[Coppe_europee#Record.2C_presenze_e_reti_nelle_diverse_coppe_europee|record europeo di imbattibilità]] in partite internazionali (20, dal [[12 novembre]] [[1969]] al [[22 marzo]] [[1972]])<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/unbeaten.html#euro |titolo=Imbattibilità in Europa |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}<br/> {{en}} {{cita web |url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/unb-juventus-euro-20.html |titolo=Imbattibilità della Juventus in partite internazionali (detaglio) |editore=Record Sport Soccer Statistics Foundation |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

A livello individuale, [[Alessandro Del Piero]] detiene il record di presenze con la maglia bianconera in partite ufficiali: 578 partite dal [[Serie A 1992-1993|1993]] al [[4 dicembre]] [[2008]]<ref name=presenze/>. È inoltre il giocatore col maggior numero di reti fatti con la maglia bianconera con 250 reti – al [[4 dicembre]] [[2008]] – in gare ufficiali<ref name="classifica individuale reti">{{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-tabelle-giocatori.asp?cmp=Totale&ogg=Gol%20fatti |titolo=Statistiche: Classifica giocatori: Reti (totale) |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. [[Giampiero Boniperti]] è il recordman di presenze con la Juventus in [[Serie A]] con 444 gare dal [[Divisione Nazionale 1945-1946|1946]] a [[Serie A 1960-1961|1961]]<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/statistiche-tabelle-giocatori.asp?cmp=Campionato&ogg=Presenze |titolo=Statistiche: Classifica giocatori: Presenze in Campionato a Girone Unico |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Boniperti è attualmente il secondo giocatore bianconero per numero di reti: 182 in 460 gare considerando 3 reti in [[Coppa Latina 1952]] (primato nel club fino al [[2006]])<ref name="classifica individuale reti"/>.
{{Quote|La Juve, il sogno della mia vita. La sognavo davvero. Perché io, che portavo all’occhiello il distintivo bianconero, avevo in quegli anni un solo desiderio: giocare una partita di serie A con la maglia bianconera.<br/> Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre. E’ andata meglio: in campionato ne ho giocate 444.<br/> Ho fatto la mia parte senza sacrifici.<br/> Perché ho dato quello che avevo dentro. Sono un uomo felice.|[[Giampiero Boniperti]], ex calciatore, dirigente e presidente della Juventus F.C. Rispetto alla sua carriera da giocatore nella squadra torinese da [[1947]] al [[1961]]<ref>{{cita libro| |Giampiero Boniperti, Enrica Speroni | titolo=Una vita a testa alta. Cinquant'anni sempre e solo per la Juventus | editore=Biblioteca Universale Rizzoli | anno=2003 | ISBN=ISBN 88-1710-685-2}}. Vedi anche la {{cita web |url=http://rcslibri.corriere.it/rizzoli/popup/aprile03/juventus.html |titolo=scheda del libro |editore=su rcslibri.corriere.it. |data= |accesso=}}</ref>.}}
Le 32 reti di [[Felice Borel|Felice Placido Borel II]] in 34 gare del [[Serie A 1933-1934|campionato nazionale 1933–1934]] sono il record della società in uno stesso [[Serie A|campionato di calcio di Serie A]]<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/giocatori-scheda.asp?idgiocatore=254&st=38&ty=tabgen |titolo=Tutti i giocatori della Juventus: Felice Placido Borel II (stagione 1933–1934) |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. L'[[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Hirzer]], insieme a [[Gunnar Nordahl]], è il giocatore ad aver segnato più reti in una stessa stagione della massima serie del calcio italiano con le sue 35 reti in 26 gare nel [[Prima Divisione 1925-1926|Campionato Federale 1925–1926]]<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/giocatori-scheda.asp?idgiocatore=200&st=30&ty=tabgen |titolo=Tutti i giocatori della Juventus: Ferenc Hirzer (stagione 1925–1926) |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. [[Omar Sivori]] è, insieme a [[Silvio Piola]], l'unico calciatore nella storia del [[Serie A|campionato a girone unico]] che segnò 6 reti in una stessa partita (Juventus 9-1 Inter, nella ventottesima giornata del [[Serie A 1960-1961|campionato di Serie A 1960–1961]]).

===Campionati nazionali===
{| class="wikitable sortable" width=100%
! width="15%"| Categoria
! width="25%"| Partecipazioni
! width="30%"| Debutto
! width="30%"| Ultima stagione
|-
| align="center" | <br><big><big><big><big>'''A'''</big></big></big></big><br><br> || align="center" | <big><big>'''96'''</big></big> || align="center" | [[Prima Categoria 1900-1901|1900–1901]] || align="center" | [[Serie A 2008-2009|2008–2009]]
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | <br><big><big><big><big>'''B'''</big></big></big></big><br><br> || align="center" | <big><big>'''1'''</big></big> || align="center" | [[Serie B 2006-2007|2006–2007]] || align="center" | [[Serie B 2006-2007|2006–2007]]
|}
<!-- AGGIORNAMENTO COMPRENSIVO DELLA STAGIONE 2008/09 --><small>In 97 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello nazionale il [[Campionato di calcio italiano 1901|14 aprile 1901]], inclusi 20 campionati di [[Prima Categoria|Prima Categoria Nazionale]] e [[Prima Divisione]] e [[Divisione Nazionale]] (A). Sono escluse le stagioni [[Prima Categoria 1899-1900|1899–1900]], [[Prima Categoria 1901-1902|1901–1902]], [[Prima Categoria 1906-1907|1906–1907]], [[Prima Categoria 1907-1908|1907–1908]], [[Prima Categoria 1909|1908–1909]], [[Prima Categoria 1912-1913|1912–1913]] e [[Prima Categoria 1920-1921|1920–1921]], nelle quali la Juventus non superò le eliminatorie regionali; la [[Coppa Federale 1915-1916|Coppa Federale 1915–1916]] e il [[Campionato Alta Italia 1944]].</small>

==La Juventus e la nazionale italiana==
{{vedi anche|Nazionale di calcio dell'Italia|La Juventus F.C. e la Nazionale italiana di calcio}}
[[Immagine:ITA-TCH 1934-FIN-CM.svg|left|thumb|210px|<small>Formazione iniziale dell'[[Nazionale di calcio dell'Italia|Italia]], con cinque giocatori della Juventus, nella finale del [[Campionato mondiale di calcio 1934|secondo campionato mondiale]] contro la [[Nazionale di calcio della Cecoslovacchia|Cecoslovacchia]]. [[Roma]], [[10 giugno]] [[1934]].</small>]]
{{Quote|E con la maglia bianconera realizzai finalmente i miei sogni, una soddisfazione che non è possibile esprimere a parole. D'altronde, degli scudetti vinti con la Juve e della mia stupenda esperienza in azzurro saprai già tutto, spero solo che tutto questo possa continuare a lungo. Perché Tardelli, che qualche anno fa giocava a fianco di Palla nel Pisa e non era nessuno, oggi gioca con Antognoni in Nazionale e, stando almeno a Bearzot, è uno dei migliori undici atleti d'Italia. Se torno indietro col pensiero, quasi non ci credo.|[[Marco Tardelli]], ex calciatore ed allenatore italiano, [[Campionato mondiale di calcio 1982|campione del mondo nel 1982]]. Frammenti di un'intervista concessa prima dell'[[Campionato europeo di calcio 1980|Eurocoppa 1980]]<ref>Intervista {{cita web |url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/tardelli.html |titolo=Marco Tardelli: Schizzo-capolavoro |editore=storiedicalcio.altervista.org |data=-05-1980 |accesso=26-09-2008}}</ref>.}}
In assoluto la Juventus è il club che ha fornito il [[La Juventus F.C. e la Nazionale italiana di calcio#Lista di convocati juventini nella nazionale italiana di calcio|maggior numero di giocatori]] alla [[nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]]<ref name=convocati>Fino al [[1 settembre|1º settembre]] [[2008]], 122 calciatori della Juventus hanno stati convocati alla [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] per incontri ufficiali, più che altra squadra secondo {{cita web |url=http://www.figc.it/nazionali/index.jsp |titolo=Club Italia: Nazionali in cifre |editore=www.figc.it |data= |accesso=26-09-2008}} Nella stessa classifica l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] è la seconda squadra d'[[Italia]] per numero di convovatorie con 100 e al terzo posto il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] con 86.<br/> Vedi anche {{cita web |url=http://www.figc.it/nazionali/index.jsp# |titolo=Nazionali in cifre: i convocati di una società alla Nazionale A (ricerca) |editore=www.figc.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> e, in particolare, in occasione delle quattro vittorie nel [[Campionato mondiale di calcio|campionato del mondo]] del [[Convocazioni Mondiali di calcio Italia 1934#Italia|1934]], [[Convocazioni Mondiali di calcio Francia 1938#Italia|1938]], [[Convocazioni Mondiali di calcio Spagna 1982#Italia|1982]] e [[Convocazioni Mondiali di calcio Germania 2006#Italia|2006]] (che avvennero in coincidenza con grandi epoche vincenti della società, soprattutto i mondiali del 1934 e del 1982)<ref name=convocati/>.

Il primo giocatore della Juventus che indossò la maglia della nazionale fu il portiere [[Giovanni Giacone]], il [[28 marzo]] [[1920]], a [[Berna]] contro la [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]]. La partita finì 3-0 per la squadra casalinga<ref name="Italia 1920-1929"/>.

I [[Convocazioni Mondiali di calcio Italia 1934#Italia|nove giocatori]] della compagine torinese divenuti [[Campionato mondiale di calcio 1934|campioni del mondo nel 1934]] furono il portiere (e [[capitano (calcio)|capitano]]) [[Gianpiero Combi|Combi]], [[Giovanni Ferrari|G. Ferrari]], [[Luis Monti|Monti]], [[Raimundo Orsi|Orsi]] e [[Luigi Bertolini|Bertolini]] tra i titolari, [[Virginio Rosetta|Rosetta]], [[Felice Borel|Borel II]], [[Umberto Caligaris|Caligaris]] e [[Mario Varglien|Varglien I]] tra le riserve<ref name="Italia 1930-1939"/>.

Due giovanili juventini, [[Alfredo Foni|Foni]] e [[Pietro Rava|Rava]], vinsero anche il [[Calcio alle olimpiadi estive 1936|torneo olimpico di calcio]] a [[Giochi della XI Olimpiade|Berlino]] nel [[1936]] e il [[Campionato mondiale di calcio 1938|campionato del mondo 1938]]<ref name="Italia 1930-1939"/>.

I giocatori della ''Vecchia Signora'' impiegati da [[Enzo Bearzot]] in [[Spagna]] per il [[Campionato mondiale di calcio 1982|campionato del mondo 1982]] furono il portiere (e [[capitano (calcio)|capitano]]) [[Dino Zoff|Zoff]], [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Antonio Cabrini|Cabrini]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Marco Tardelli|Tardelli]] e [[Paolo Rossi (calciatore)|Rossi]] (che vinse la classifica marcatori del torneo)<ref name=Bearzot/>.

Nel [[2006]], agli ordini di [[Marcello Lippi]], gli juventini che sono diventati [[Campionato mondiale di calcio 2006|campioni del mondo in Germania]] sono stati [[Gianluigi Buffon|Buffon]], [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]], [[Fabio Cannavaro|F. Cannavaro]] ([[capitano (calcio)|capitano]]), [[Mauro German Camoranesi|Camoranesi]] e [[Alessandro Del Piero|Del Piero]]<ref>{{cita web |url=http://gallery.figc.it/italiano/germania_2006/html/wc2006_convocati.htm |titolo=Speciale Germania 2006: Italia - i convocati |editore=www.figc.it |data= |accesso=17-10-2008}}</ref>. In totale, otto calciatori titolari del club – i primi nominati insieme ai [[Nazionale di calcio della Francia|francesi]] [[Lilian Thuram]], [[Patrick Vieira]] e [[David Trézéguet]] – hanno giocato la [[Campionato mondiale di calcio 2006#Finale|finale della principale manifestazione calcistica]] del pianeta<ref>{{fr}} {{cita web |url=http://www.fff.fr/servfff/historique/match_detail.php?nomatch=678 |titolo=Italia v Francia (finale della Coppa del Mondo Germania 2006 - le formazioni) |editore=www.fff.fr |data=09-07-2006 |accesso=17-10-2008}}</ref>, un record.
[[Immagine:Sandro Pertini Spagna 1982.jpg|left|thumb|240px|<small>[[Sandro Pertini]] con [[Dino Zoff|Zoff]], [[Franco Causio|Causio]] e [[Enzo Bearzot|Bearzot]], di rientro dal [[Campionato mondiale di calcio 1982|campionato del mondo 1982]], giocano una partita di [[Scopone scientifico]] in aereo.</small>]]
[[Franco Causio]], pur avendo giocato per lungo tempo nella Juventus, divenne campione del mondo [[1982]] durante la sua militanza nell'[[Udinese]]<ref name="Italia 1980-1989"/>.

Non mancano, ovviamente, i giocatori di indiscusso valore tecnico che hanno militato in Nazionale pur non avendo mai vinto il campionato del mondo, come ad esempio [[Roberto Baggio]], [[Pietro Anastasi]] (vincitore di un [[Campionato europeo di calcio 1968|Campionato d'Europa]] nel [[1968]]), [[Romeo Benetti]], [[Salvatore Schillaci]] (che vinse la classifica marcatori del [[Campionato mondiale di calcio 1990|campionato del mondo 1990]]) o [[Roberto Bettega]] (che non poté partecipare al campionato del mondo [[1982]] a causa di un infortunio riportato nel [[novembre]] [[1981]] in uno scontro con il portiere dell'[[RSC Anderlecht|Anderlecht]], Jacky Munaron, in [[Coppa dei Campioni (calcio)|Coppa dei Campioni]]).

Tra gli stranieri campioni del mondo al momento della loro militanza nella Juventus, il più famoso è certamente il [[Francia|francese]] [[Zinédine Zidane]] ([[1998]]); ma sono da ricordare anche [[Michel Platini|Platini]] nel [[Campionato europeo di calcio 1984|1984]] e [[Didier Deschamps|Deschamps]] nel [[Campionato europeo di calcio 2000|2000]] (quest'ultimo anche campione del mondo insieme a Zidane nel [[1998]]), divenuti campioni d'Europa con la [[Nazionale di calcio della Francia|nazionale francese]] mentre militavano nella squadra torinese.

La ''Signora'' è, in assoluto, la squadra che vanta il maggior numero di giocatori che abbiano vinto almeno un'edizione del [[campionato del mondo di calcio|campionato del mondo]] con 24 giocatori<ref>La Juventus vanta 24 calciatori che hanno vinto il [[campionato mondiale di calcio]] durante la loro militanza nel club, di cui 22 con la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]], record mondiale in entrambi i casi. La società bianconera precede in tale classifica l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] (21, di cui 17 con la nazionale patria), il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] (15, di cui 13 con la [[Nazionale di calcio della Germania|nazionale tedesca]]), il [[Santos Futebol Clube|Santos]] (12, tutti con la [[Nazionale di calcio del Brasile|nazionale brasiliana]]) ed il [[São Paulo Futebol Clube|São Paulo]] (12, tutti con il ''Scratch'').</ref>, avendo incluso il primato per numero di calciatori della [[Nazionale di calcio dell'Italia|propria nazione]] con 22. Limitatamente alla sola nazionale italiana, i giocatori della Juventus convocati furono 9 nell'edizione [[Coppa del Mondo FIFA 1934|1934]], 2 nel [[Coppa del Mondo FIFA 1938|1938]], 6 nel [[Coppa del Mondo FIFA 1982|1982]] e 5 nel [[Campionato mondiale di calcio 2006|2006]].
{| style="margin-bottom:.5em; border:1px solid #CCC; text-align:left; font-size:95%; background:#ffffff"
|style="padding:0 .5em"| [[Immagine:Exquisite-kfind.png|20px]]
|style="width:100%"| ''Per l'elenco completo di giocatori della Juventus che sono stati convocati nell'Italia, vedi il capitolo '''[[La Juventus F.C. e la Nazionale italiana di calcio#Lista di convocati juventini nella nazionale italiana di calcio|Calciatori juventini che sono stati convocati nella nazionale italiana assoluta]]'''.
|}

==Struttura societaria==
Dal [[27 giugno]] [[1967]] la Juventus è una [[società per azioni]] (S.p.A)<ref name="JFC doc2"/>. Posseduta da soli privati, attualmente il sessanta per cento del totale del suo [[azioni|pacchetto azionario]] è detenuto dalla finanziaria [[IFIL|IFIL Investment S.p.A]], la ''[[holding]]'' proprietà della [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]]<ref name=azioniJFC>{{cita web |url=http://www.borsaitaliana.it/bitApp/viewpdf.bit?location=/companyprofile/it/1441.pdf |titolo=Informazione Finanziaria della Borsa Italiana: Juventus Football Club (profilo societario, [[Portable Document Format|archivio .PDF]]) |editore=www.borsaitaliana.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> di cui fa parte la società torinese dal [[2003]] dopo una riorganizzazione<ref>{{cita web |url=http://www.ifil.it/index.jsp?ixPageId=102&ixMenuId=116 |titolo=IFIL: Profilo storico |editore=www.ifil.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Tale pacchetto azionario è controlato atraverso della società [[Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a]]<ref>{{cita web |url=http://www.ifil.it/index.jsp?ixPageId=101&ixMenuId=115 |titolo=IFIL nel Gruppo Agnelli |editore=www.ifil.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Il resto del pacchetto azionario è detenuto dalla società Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) per il 7,5% e da altri azionisti per il 32,5%<ref name=azioniJFC/>. La società bianconera attualmente controlla il 71.3% del capitale sociale dell'[[azienda]] Campi di Vinovo S.p.A<ref name="JFC doc4">{{cita pubblicazione |quotes= |cognome= |nome= |linkautore= |coautori= |anno=2007 |mese=24 maggio |titolo=Juventus Football Club S.p.A: Prospetto informativo |rivista= |volume= |numero= |pagine=pag.107 (Società controllate dall'Emittente) |id= |url= |accesso=01-08-2008}} (disponibili in formato [[PDF|.PDF]] su www.consob.it).</ref>.

L'[[organigramma]] attuale della '''Juventus Football Club S.p.A''' si compone attualmente di sette settori: Amministrazione e Finanza, Risorse Umane, Informazione Tecnologica, Area Commerciale, Pianificazione, Controllo e Progetti Speciali, Area Comunicazione e Area Sportiva<ref>{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_organigramma_BF0BBC9D72714A598000FCFDB41E7D44.asp |titolo=Organigramma ed organi sociali: Management |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. La società bianconera è amministrata da un [[Consiglio di amministrazione|Consiglio di Amministrazione (C.d.A)]], un [[Società per azioni#Organi della S.p.A. tradizionale|organo sociale]] composto da otto membri elletti dalla proprietà (il [[presidente]] del club, l'[[Amministratore delegato|Amministratore Delegato (AD)]], il [[Direttore generale|Direttore Generale]], i sei [[Amministratore (Società per Azioni)|amministratori]]) per tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, con la sola eccesione di quelli riservati all'[[Assemblea (Società per Azioni)|assemblea degli azionisti]]<ref>{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_organigramma.asp |titolo=Juventus Football Club: Il club (organigramma ed organi sociali) |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

A partire dal [[3 dicembre]] [[2001]] la società torinese è quotata sul listino della [[Borsa valori|borsa]] [[Borsa Italiana s.p.a.|italiana]]<ref name="borsa italiana"/> e attualmente è una delle tre società italiane di calcio quotate in Borsa – insieme alla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] e la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] – e, tra esse, l'unica che fa parte del [[Segmento titoli con alti requisiti|Segmento STAR]], uno dei gruppi azionari di maggior successo in [[Europa]] e nel [[mondo]]<ref>{{cita web |url=http://www.borsaitaliana.it/prodottieservizi/quotazione/comequotarsi/pmi/homestar.htm |titolo=Il Segmento STAR |editore=www.borsaitaliana.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

La ''Vecchia Signora'' è anche membro fondatore dell'[[European Club Association|Associazione dei Club Europei]] ([[lingua inglese|ing.]] ECA), organizzazione successora del [[G-14]], composto dai club calcistici europei più importanti, influenti e prestigiosi consorziatisi per ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte all'[[UEFA]] e alla [[FIFA]].

Dal [[1º luglio]] [[2008]] la società bianconera ha implementato un ''[[Sistemi di gestione|sistema di gestione della sicurezza]]'' per i lavoratori e gli atleti in conformità ai requisiti previsti dalla norma internazionale [[OHSAS 18001]]:[[2007]]<ref name="tifosi juventini"/> ed uno ''[[Sistemi di gestione|Sistema di Gestione della Qualità del Settore Medico]]'' secondo la norma internazionale [[ISO 9001]]:[[2000]]<ref>{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/TAS_stafftecnico.asp |titolo=Juventus Football Club: Staff Tecnico |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>.

===Organigramma della società===
{{cassetto|colore=white|coloresfondo=white|titolo=<span style="color:black">Staff attuale dell'area amministrativa<ref>{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_organigramma_7DE86F10DF414718A291A5CB4D5730A8.asp |titolo=Juventus Football Club: Organigrama (organi sociali) |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>|testo=
* '''Proprietà''': [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]].
* '''Presidente''': [[Giovanni Cobolli Gigli]].
* '''Presidenti Onorari''': [[Giampiero Boniperti]] e [[Franzo Grande Stevens]].
* '''Amministratore delegato e direttore generale''': [[Jean-Claude Blanc]].
* '''Comitato sportivo''': [[Gian Paolo Montali]].
* '''Comitato remunerazioni e nomine''': Carlo Barel Di Sant'Albano, Camillo Venesio, Riccardo Montanaro.
* '''Controllo interno''': Marzio Saà, Riccardo Montanaro.
* '''Direttore sportivo''': [[Alessio Secco]].
* '''Direttore commerciale e marketing''': Marco Fassone.
* '''Direttore amministrazione e finanza''': Michele Bergero.
* '''Direttore finanza pianificazione, controllo e progetti speciali''': Stefano Bertola.
* '''Responsabile risorse umane''': Alessandro Sorbone.
* '''Responsabile comunicazione e direttore ''[[Juventus Channel]]''''': Giuseppe Gattino.
* '''Responsabile information technology''': Claudio Leonardi.
* '''Direttore ''[[Juventus Center]]''''': Vittorio Ferrino.
* '''Responsabile Juventus Merchandising''': Laurent Boquillet.
* '''Addetti stampa senior''': Marco Girotto.
* '''Addetti stampa e editoria''': Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti.
* '''Responsabile contenuti editoriali''': Enrica Tarchi.
* '''Comunicazione corporate''': Stefano Coscia.
}}
{{cassetto|colore=black|coloresfondo=white|titolo=<span style="color:white">Staff attuale dell'area sportiva<ref>{{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_organigramma_BF0BBC9D72714A598000FCFDB41E7D44.asp |titolo=Juventus Football Club: Organigrama (area sportiva) |editore=www.juventus.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>|testo=
* '''Allenatore''': [[Claudio Ranieri]].
* '''Vice allenatore''' (allenatore in 2ª): Christian Damiano.
* '''Preparatore portieri''': Giorgio Pellizzaro.
* '''Preparatori atletici''': Andrea Scanavino e Riccardo Capanna.
* '''Assistente di campo''': Paolo Benetti.
* '''Responsabile settore medico''': dott. Riccardo Agricola.
* '''Medici sociali''': dott. Michele Gemignani, dott. Bartolomeo Goitre e dott. Luca Stefanini.
* '''Fisioterapisti''': Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
* '''Massofisioterapisti''': Mauro Caudana, Dario Garbiero e Franco Giacometto.
* '''Allenatore Squadra Primavera''': Vincenzo Chiarenza.
* '''Team manager''': [[Gianluca Pessotto]].
* '''Responsabile Settore Giovanile''': [[Ciro Ferrara]].
* '''Responsabile osservatori''': Renzo Castagnini.
* '''Responsabile ''Juventus Soccer Schools''''': Marco Marchi.
}}

===Sponsor tecnici ed ufficiali===
<div style="float:left; font-size:80%; width:320px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Juventusstemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Cronologia degli sponsor tecnici<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/curiosita-sponsor-tecnici.asp |titolo=Curiosità: Gli sponsor tecnici |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>|contenuto=
* Dalla stagione [[1979]]–[[1980]] alla [[1999]]–[[2000]]: [[Kappa (abbigliamento)|Kappa]]
* Stagione [[2000]]–[[2001]]: [[CiaoWeb]] / [[Lotto Sport Italia S.p.A.|Lotto]]
* Dalla stagione [[2001]]–[[2002]] alla [[2002]]–[[2003]]: [[Lotto Sport Italia S.p.A.|Lotto]]
* Dalla stagione [[2003]]–[[2004]]: [[Nike (azienda)|Nike]]
}}
</div>
<div style="float:left; valign:top; font-size:80%; width:320px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Juventusstemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Cronologia degli sponsor ufficiali<ref>{{cita web |url=http://www.juworld.net/curiosita-sponsor-ufficiali.asp |titolo=Curiosità: Gli sponsor ufficiali |editore=www.juworld.net |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>|contenuto=
* Dalla stagione [[1981]]–[[1982]] alla [[1988]]–[[1989]]: [[Ariston]]
* Dalla stagione [[1989]]–[[1990]] alla [[1991]]–[[1992]]: [[UPIM]]
* Dalla stagione [[1992]]–[[1993]] alla [[1994]]–[[1995]]: [[Danone]]
* Dalla stagione [[1995]]–[[1996]] alla [[1997]]–[[1998]]: [[Sony]] ([[Sony]] [[Minidisc]])
* Dalla stagione [[1998]]–[[1999]]: [[Telepiù|D+ Libertà digitale]] / [[Telepiù|Tele+]]
* Stagione [[1999]]–[[2000]]: Campionato: [[Telepiù|D+ Libertà digitale]] / Coppe :[[Sony]]
* Stagione [[2000]]–[[2000]]: Sportal.com / [[Telepiù|Tele+]]
* Stagione [[2001]]–[[2002]]: Campionato: [[Fastweb]] / Coppe: Tu Mobile
* Dalla stagione [[2002]]–[[2003]] alla [[2003]]–[[2004]]: Campionato:[[Fastweb]] / Coppe: [[Tamoil]]
* Stagione [[2004]]–[[2005]]: Campionato: [[Sky Sport]] / Coppe: [[Tamoil]]
* Dalla stagione [[2005]]–[[2006]] alla [[2006]]–[[2007]]: [[Tamoil]]
* Dalla stagione [[2007]]–[[2008]]: [[Fiat Group|Gruppo FIAT]] ([[CNH Global|New Holland]])
}}</div>
<br clear=all>

==Tifosi==
{| style="margin-bottom:.5em; border:1px solid #CCC; text-align:left; font-size:95%; background:#ffffff"
|style="padding:0 .5em"| [[Immagine:Exquisite-kfind.png|20px]]
|style="width:100%"| ''Per la storia della tifoseria organizzata della Juventus, vedi la voce '''[[Tifoseria della Juventus Football Club]]'''.
|}
[[Immagine:Juventus109.jpg|thumb|left|230px|<small>Bandiera in omaggio ai 109 anni di fondazione della Juventus F.C. [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio Olimpico di Torino]], [[1 novembre|1º novembre]] [[2006]].</small>]]
I tifosi della Juventus Football Club sono circa di dodici milioni in [[Italia]]<ref name="tifosi juventini"/> (cifra record), numero che rappresenta un 32,5% delle preferenze secondo un sondaggio nel [[Agosto]] [[2008]] dell'istituto giudato di Demos scatta pubblicato dal giornale ''[[La Repubblica]]''<ref name=ricerca2007/>. La squadra torinese, inoltre, è una delle squadre col maggior numero di sostenitori al mondo con più di 170 millioni, inclusi più di quarantatre milioni solo in [[Europa]]<ref name="tifosi juventini"/>. Il club vanta [[Fan club|associazioni di tifosi]] nel [[Canada]], [[Stati Uniti]], [[Malta]], [[San Marino]], [[Francia]], [[Svizzera]], [[Germania]], [[Regno Unito]], [[Iran]], [[Israele]], [[Grecia]], [[Malesia]], [[Australia]] e [[Vietnam]]<ref>{{cita web |url=http://www.juventusclubdoc.it/index.php/Table/I-Club-Esteri/ |titolo=Centro Coordinamento Juventus Club DOC: I club esteri |editore=www.juventusclubdoc.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref> per citare solo alcuni paesi con un importante numero di [[Emigrazione italiana|emigranti italiani]]<ref>{{en}} Articolo {{cita web |url=http://www.fifa.com/worldfootball/clubfootball/news/newsid=538662.html |titolo="Napoli: Ritorna in cui essi appartengono" |editore=www.fifa.com |data=22-06-2007 |accesso=26-09-2008}}</ref>.

La squadra bianconera, tradizionalmente, la più trasversale del paese dal punto di vista territoriale e demografico<ref name=ricerca2007/>, è anche molto popolare nelle regioni [[Mezzogiorno|meridionali]] e [[Italia insulare|insulari]]<ref name=Tifosi2/>, risultando così una delle compagini col maggior séguito di sostenitori nelle partite in trasferta. La presenza della tifoseria bianconera in ogni [[Regioni_d%27Italia|regione]] del paese, sopratutto in [[Lombardia]], [[Veneto]] e [[Sicilia]], rendono la Juventus una "squadra nazionale"<ref name=video>Video {{cita web |url=http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=53&IDalbum=13335&tipo=VIDEO |titolo="Accade oggi: 1 novembre 1897. Nasce la Juve" |editore=''[[La Stampa]]'' (multimedia) |data=01-11-2008 |accesso=4-11-2008}}</ref>. Molti dei suoi ''supporters'' sono disposti ad attraversare la nazione regolarmente per sostenere la squadra nelle sue partite casalinghe<ref name=video/>.

Politicamente, il tifo organizzato della Juventus è schierato su posizioni di [[destra (politica)|destra]]<ref>{{en}} Articolo {{cita web |url=http://www.timesonline.co.uk/tol/sport/football/article376707.ece?token=null&offset=0&page=1 |titolo="Politica calcistica" (pag.2) |editore=''[[The Times]]'' |data=03-04-2005 |accesso=14-10-2008}}</ref>.

===Cenni storici===
[[Immagine:PiazzaSanCarlo.jpg|thumb|right|250px|<small>Una veduta di [[Piazza San Carlo]], luogo comune di riunione dei tifosi della Juventus a [[Torino]].</small>]]
All'inizio del [[XX secolo|secolo scorso]], secondo il pensiero [[popolo|popolare]] all'epoca, il [[tifo sportivo|tifo]] della Juventus rappresentava la [[borghesia]] mentre i tifosi della sua squadra [[Torino|concittadina]] rivale, il [[Torino Football Club 1906|Torino]], appartenevano alla [[Proletariato|classe popolare e proletaria]]<ref>{{cita web |url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/sfide_juventus_torino.html |titolo=Sfide Juventus v Torino: 100 anni di Derby |editore=www.storiedicalcio.altervista.org |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Alcuni anni dopo, con il sodalizio della ''Vecchia Signora'' con la [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]] nel [[1923]], la Juventus venne "adottata" anche dagli operai della Fabbrica Italiana Automobili Torino ([[FIAT]]) – impresa di proprietà degli Agnelli – maggioranza dei quali erano principalmente [[immigrazione|immigranti]] della [[Italia Meridionale|regione meridionale]] del paese, in modo particolare dalla [[Sicilia]] ([[Palermo]] e [[Catania]]), e da [[Napoli]]<ref name=inmigranti>{{en}} {{cita web |url=http://www.footballderbies.com/honours/index.php?id=39 |titolo=Derby della Mole |editore=www.footballderbies.com |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Tale adozione, insieme alla serie di [[Quinquennio d'Oro|grandi successi della squadra]] durante la [[anni 1930|decade del trenta]] – periodo in cui iniziò a diffondersi la [[radio (elettronica)|radio]] in Italia –, ebbe una notevole risonanza nazionale, che rese di casa la Juventus anche in regioni lontane dal [[Piemonte]] e all'estero, diventandose così la prima società calcistica italiana con una tifoseria con un carratere veramente nazionale e non solo cittadino o regionale<ref name="Storia sociale del calcio">{{cita libro| |Antonio Papa, Guido Panico| titolo=Storia sociale del calcio in Italia | editore=Il Mulino | anno=1993 | ISBN=ISBN 88-1508-764-8}}.<br/>Vedasi anche {{cita web |url=http://it.encarta.msn.com/sidebar_221635133/La_nascita_del_tifo_calcistico_in_Italia.html |titolo=La nascita del tifo calcistico in Italia |editore=Encarta Enciclopedia online 2008 |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>. Durante le [[anni 1960|decadi del 1960]] e [[anni 1970|del 1970]] con il notevole [[Storia_di_Torino#Immigrazione|incremento del fenomeno migratorio a Torino]], la Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore [[Piemonte|piemontese]], quello degli immigrati nel ricco [[Italia nord-occidentale|Nord-Ovest d'Italia]], mentre la società granata rimase legata a quello di origine prettamente [[Torino|torinese]]<ref name=inmigranti/>. Nacque così uno dei motivi alla base della grande rivalità tra le due squadre, simboleggiata dal ''[[Derby di Torino|Derby della Mole]]'', l'incontro cittadino più antico ed uno dei più importanti del [[campionato di calcio italiano|calcio italiano]].<br/> Attualmente, come conseguenza del fatto sopra indicato, quelle differenze tra le origini sociali dei tifosi delle società juventina e granata sono desuete, ma fu quello [[stereotipo]] e il grande numero di tifosi juventini presenti nelle gare in trasferta della squadra, che diventò altra rivalità, presente soprattutto dalla [[anni 1980|decade del 1980]] fino ad oggi, tra ''Madama'' e il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], la squadra col maggior numero di tifosi nell'[[Italia Meridionale]]<ref name=ricerca2007/>.

===Gemellaggi e rivalità===
In [[Italia]] la tifoseria juventina è gemellata con quella dell'[[Unione Sportiva Avellino|Avellino]] ed all'estero con quelle dell'[[ADO Den Haag]], squadra [[Paesi Bassi|olandese]], e con quella del [[Legia Varsavia]], squadra [[Polonia|polacca]]<ref>{{cita web |url=http://www.tifonet.it/guerraepace/scheda.php |titolo=Guerra & Pace: Juventus FC |editore=www.tifonet.it |data= |accesso=26-09-2008}}</ref>, mentre le rivalità più accese sono quelle con l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] (il cosiddetto ''[[Derby d'Italia]]'') e con i cugini del [[Torino Football Club 1906|Torino]] (la stracittadina, il ''[[Derby di Torino|Derby della Mole]]''). Altre rivalità importanti sono quelle con il [[Associazione Calcio Milan|Milan]], con la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], con il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]<ref>Articolo {{cita web |url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newsseriea_85B09EE733864CFEA33921847E59B2D5.asp |titolo="Napoli-Juventus vista da Altafini" |editore=www.juventus.com |data=15-10-2008 |accesso=31-10-2008}}<br/> Intervista {{cita web |url=http://www.sscnapoli.it/client/render.aspx?root=707&fwd=2009&content=0 |titolo="Cannavaro: Con la Juve è sempre un match speciale" |editore=www.sscnapoli.it |data=10-10-2008 |accesso=31-10-2008}}</ref> e con la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]].

La ''[[Curva Sud|Curva Scirea]]'' allo [[Stadio delle Alpi]] è sempre stata il settore occupato durante le gare casalinghe dai [[Tifoserie della Juventus Football Club#Collegamenti esterni|nuclei più accesi]] della tifoseria organizzata. Attualmente, allo [[Stadio Olimpico di Torino]], i tifosi occupano la ''[[Stadio Olimpico (Torino)#Le curve|Curva Filadelfia]]''<ref name=Curva>La Curva Sud del Delle Alpi, così come diversi tornei giovanili e premi per il [[fair play]], porta il nome di "Scirea" in omaggio al [[libero (calcio)|libero]] e [[capitano (calcio)|capitano]] della Juventus e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] [[Gaetano Scirea]] ([[1953]]-[[1989]]), morto in un incidente stradale in [[Polonia]] mentre era allenatore in seconda della squadra. In passato la tribuna si chiamava "Filadelfia" al pari della Tribuna Sud dello [[Stadio Olimpico di Torino|Stadio Comunale]], vicina alla via omonima.</ref>.

===Soprannomi===
La Juventus ha come principale soprannome quello di ''Signora'' o, in [[lingua piemontese]], ''Madama''. Tale appellativo nasce alle [[Storia_della_Juventus_Football_Club#Le_origini|origini della società]]. L'aggettivo "vecchia" nacque invece per l'età media molto elevata di alcuni membri della squadra (33 anni di [[Luis Monti]], [[Raimundo Orsi]] ed [[Umberto Caligaris]]; 32 di [[Virginio Rosetta]], ecc.) a metà degli [[anni 1930|anni trenta]]. La Juventus è dunque conosciuta, anche all'estero, come la ''Vecchia Signora''.

Un altro celebre appellativo della Juventus è ''La Fidanzata d'Italia'', per la notevole crescita del numero di tifosi juventini grazie ai suoi [[Quinquennio d'Oro|successi sportivi durante gli anni 1930]]<ref name="Storia sociale del calcio"/>.<br/> Ha anche altri soprannomi come ''i Bianconeri'' (riferito sia ai tifosi che ai componenti della squadra), dato che dal [[1903]] i colori della divisa casalinga sono il [[bianco]] ed il [[nero]]<ref name="Juve-FIFA"/>, e ''le Zebre'' per la [[zebra|mascotte societaria]].

Un altro curioso soprannome, che alcuni ritengono abbia origine almeno dagli [[anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo|secolo passato]], riservato soprattutto in maniera spregiativa, a giocatori e tifosi juventini da parte dei sostenitori delle squadre rivali, è l'epiteto di ''Gobbi'', derivato dal [[lingua piemontese|piemontese]] ''goeba'' o ''göba'', in [[Lingua italiana|italiano]] [[gobba]]<!-- ma anche fortuna «anche se fino ad allora la Juventus non ne ebbe»-->. L'origine più accreditata di questo termine risale agli [[Anni 1950|anni cinquanta]], quando la squadra bianconera indossava una casacca larga, a differenza delle classiche maglie usate dalle altre squadre in quel tempo. Quando i giocatori correvano sul campo, la casacca, che sul petto aveva un'apertura con lacci, in stile inglese, generava un rigonfiamento sulla schiena (una sorta di effetto [[paracadute]]) dando l'impressione che i giocatori avessero la gobba<ref>{{cita pubblicazione |quotes=no |cognome=Calzaretta |nome=Nicola |linkautore= |coautori= |data=22-29 luglio 2003, ed. impresa |titolo=Il pallone racconta: Un secolo di bianconero (tutte le maglie della Juventus 1903-2003) |rivista=[[Guerin Sportivo]] |volume=XCIII |numero=29 |pagine= |id= |url= |accesso=01-04-2008}}</ref>. Negli [[anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo]] la ''[[Curva Maratona]]'', la curva più calda dei tifosi del [[Torino Football Club|Torino Calcio]], rivale storico, intonava spesso il coro «goeba, goeba» per sfottere i tifosi juventini durante il ''[[Derby di Torino|Derby della Mole]]''.

La squadra juventina è stato anche conosciuta, principalmente durante gli [[anni 1970]], come ''[La] Signora Omicidi'' per via dei suoi risultati sul campo<ref>Articolo {{cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/28/Juventus_torna_tra_grandi_co_9_080428146.shtml |titolo="La Juve torna tra le grandi" |editore=''[[Corriere della Sera]]'' (archivio) |data=28-04-2008 |accesso=17-10-2008}}</ref>.

==Note==
{{references|2}}

==Bibliografia==
{| width="100%"
|valign="top"|
* [[Storia_della_Juventus_Football_Club#Bibliografia|Storia del club]]
|width="33"|&nbsp;
|valign="top"|
* [[La Juventus F.C. e la Nazionale italiana di calcio#Bibliografia|La Juventus e la Nazionale]]
|width="33"|&nbsp;
|valign="top"|
* [[Giocatori di rilievo della Juventus Football Club#Bibliografia|Giocatori celebri]]
|width="33"|&nbsp;
|valign="top"|
* [[Tifoseria della Juventus Football Club#Bibliografia|Tifoseria]]
|}

==Voci correlate==
{{MultiCol}}
* [[Il calcio in Italia]]
* [[Campionato di calcio italiano|Campionato italiano di calcio]]
* [[Miglior club del XX secolo FIFA|Squadre del XX secolo FIFA]]
* [[Statistiche dei trofei internazionali di calcio]]
{{ColBreak}}
* [[Statistiche delle competizioni UEFA per club]]
* [[G-14]] e [[European Club Association]]
* [[Squadra_di_calcio#Squadre_pi.C3.B9_ricche|Squadre col maggior reddito acumulato al mondo]]
{{EndMultiCol}}

==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Juventus|q|q_preposizione=su}}

==Collegamenti esterni==
*{{Dmoz|World/Italiano/Sport/Palle/Calcio/Societ%c3%a0/J/Juventus/|Juventus F.C.}}

===Siti ufficiali===
* {{lingue|it|en|zh}} [http://www.juventus.com/site/ita/index.asp Sito ufficiale]
* {{lingue|it|en}} [http://www.juventusclubdoc.it/ Centro di Coordinamento Juventus Club DOC]

{{Juventus}}
{{Serie A}}
{{Serie A}}
{{Club campioni del mondo di calcio}}
{{Club campioni del mondo di calcio}}

Versione delle 16:48, 25 dic 2008

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Disambiguazione – "Juventus" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Juventus (disambigua).
Juventus F.C.
Calcio
File:Juventusstemma
La Vecchia Signora; Madama; La Fidanzata d'Italia;
Le Zebre; I Bianconeri; La Gobba; [La] Signora Omicidi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Bianco-nero a strisce
SimboliZebra
InnoJuve, storia di un grande amore
Paolo Belli
Dati societari
CittàTorino
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie A
Fondazione1897
PresidenteGiovanni Cobolli Gigli
AllenatoreClaudio Ranieri
StadioStadio Olimpico di Torino
(27.500 posti)
Sito webwww.juventus.com
Palmarès
10 scudetti10 scudettiScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudetto Coppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa Italia Supercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italiana Coppa dei CampioniCoppa dei Campioni Coppa delle Coppe Coppa UEFACoppa UEFACoppa UEFA Supercoppa europeaSupercoppa europea Coppa Intertoto
Scudetti27
Trofei nazionali9 Coppe Italia
4 Supercoppe italiane
Trofei internazionali2 Coppe dei Campioni/Champions League
1 Coppe delle Coppe
3 Coppe UEFA/Europa League
2 Supercoppe UEFA
1 Coppa Intertoto UEFA
2 Coppe Intercontinentali
Si invita a seguire il modello di voce

«[...] Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che esorta il cielo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci milioni di tifosi in Italia e, certo, altre tanti all'estero con un nome, una maglia di colori conosciuti in tutto il mondo.»

La Juventus Football Club (dal latino iuventus[2], it. gioventù, pron. Template:IPA2), meglio nota come Juventus o più semplicemente come Juve, è una società calcistica di Torino. Fondata nel 1897 come Sport Club Juventus da giovani studenti liceali torinesi[3], milita nella massima categoria del campionato italiano di calcio (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua fondazione, eccezion fatta per la stagione 2006–2007. Nel calcio la squadra rappresenta il capoluogo piemontese insieme al Torino Football Club 1906, fondato da soci dissidenti della formazione bianconera. La squadra si allena al centro sportivo Juventus Center di Vinovo, cittadina poco fuori Torino[4].

Le origini della società sono poco chiare, tenuto conto che alla fine del XIX secolo lo sport non era sufficientemente diffuso in Italia per catturare l'interesse della stampa. L'unico scritto considerato "ufficiale" che attesti con certezza la nascita della Juventus venne redatto da uno dei suoi fondatori, Enrico Canfari, e pubblicato dalla rivista istituzionale del club torinese sul finire del 1915[3].

Terza società di calcio italiana per antichità tra quelle in attività oggi[5], la Juventus è la formazione più blasonata del paese[6] ed una delle più vittoriose e prestigiose d'Europa e del mondo[7] con un totale di 51 trofei ufficiali vinti: 40 trofei a livello nazionale[6] e 11 trofei a livello internazionale[8]. In quest'ultimo ambito la compagine bianconera è la seconda squadra italiana, la terza squadra europea e la sesta a livello mondiale per numero di titoli vinti e ufficialmente riconosciuti da ciascuna delle sei confederazioni continentali affiliate alla FIFA, in questo caso l'UEFA[7].

Prima squadra italiana e latina ad avere vinto la Coppa UEFA (edizione 1976–1977)[9], la Vecchia Signora – come è nota in patria ed all'estero – è l'unica società calcistica al mondo ad avere vinto tutti i tornei e coppe ufficiali a livello internazionale[8][10]. Inoltre nel 1985, aggiudicandosi la Coppa dei Campioni, divenne la prima squadra a vincere le tre maggiori competizioni UEFA[11], un traguardo che in seguito sarebbe stato raggiunto unicamente da altre due squadre, l'Ajax nel 1992 e il Bayern Monaco nel 1996.

Secondo una ricerca effettuata dalla società demoscopica Demos e pubblicata nel giornale La Repubblica nell'agosto 2008, la Juventus, una delle squadre con il maggior seguito di tifosi al mondo[12], è anche la prima squadra d'Italia per numero di sostenitori con il 32,5% delle preferenze, in aumento rispetto agli ultimi anni[13]. Al pari di quella dell'Inter, la tifoseria juventina ha una diffusione geografica eterogenea sul territorio nazionale[14].

La compagine torinese, legata dagli anni venti alla famiglia Agnelli, è anche uno dei membri fondatori dell'Associazione dei Club Europei (ing. ECA), un'organizzazione internazionale nata al posto del G-14, e composta dai principali club calcistici consorziatisi per ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Juventus Football Club.
I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel 1898.

Il 1º novembre 1897 nacque a Torino lo Sport Club Juventus grazie all'idea di alcuni studenti del liceo classico "Massimo d'Azeglio", che erano soliti ritrovarsi su una panchina oggi custodita nell'attuale sede del club[15]. La prima maglia della squadra era rosa, con cravatta o papillon nero, e nel 1903 divenne bianconera[16].

Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus[17], la società si iscrive al suo primo campionato nazionale, ma è eliminata nel suo debutto dall'Foot-Ball Club Torinese[18].

Il suo primo titolo nazionale arrivò dopo cinque anni, giocando allo Stadio Velodromo Umberto I della capitale sabauda[3]. Il presidente societario era l'imprenditore svizzero Alfred Dick, che però, dopo alcune accese discussioni di spogliatoio, decise di lasciare la Juventus, e fondò, assieme ad un gruppo di soci dissidenti, il Foot-Ball Club Torino[19], segnando così l'origine della più antica rivalità del calcio italiano e l'inizio di una serie di problemi finanziari ed, ulteriormente, sportivi che condussero alla squadra quasi alla retrocessione in Promozione nel 1913[20].

L'imprenditore Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935.

Con la fine della Grande Guerra una Juventus rinata grazie ai suoi presidenti Giovanni Hess e Corrado Corradini, tra 1914 e 1920, migliorò il suo piazzamento in campionato fornendo anche alcuni giocatori alla Nazionale maggiore, tra loro il portiere Giovanni Giacone[21].

Il proprietario della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della società nel 1923 e nello stesso anno costruì un nuovo stadio per il club: lo Stadio di Corso Marsiglia, il primo impianto sportivo italiano ad essere stato realizzato interamente in cemento armato[3]. Poi, con l'arrivo del primo allenatore della storia del club, l'ungherese Jenő Károly, e giocatori del livello del suo connazionale Ferenc Hirzer e Carlo Bigatto I – il primo capitano della storia bianconera –, i bianconeri vincono il loro secondo tricolore nella stagione 1925–1926[3]. Dopo l'istituzione del campionato a girone unico alla fine degli anni 1920, la Juventus, già rafforzata con giocatori del calibro di Giovanni Ferrari, gli oriundi Raimundo Orsi e Luis Monti e, sopratutto, il celebre trio difensivo Combi-Rosetta-Caligaris[22]; conquistò cinque scudetti consecutivi, primato italiano, dalla stagione 1930–1931 alla stagione 1934–1935, la maggior parte sotto la guida tecnica di Carlo Carcano[23], uno dei precursori del Metodo[3], ed arrivando per ben quattro anni consecutivi alle semifinali nella Coppa dell'Europa Centrale con una rosa composta da giocatori che hanno rapresentato il nucleo della Squadra Azzurra nelle vittorie nella Coppa Internazionale – antesignane dell'attuale campionato europeo di calcio[24] – e la Coppa del Mondo del 1934, in cui hanno partecipato nove giocatori del club[25]. Nel frattempo (1933) la squadra fa il suo ingresso allo Stadio Comunale (l'attuale Stadio Olimpico)[26].

La scomparsa del presidente bianconero Edoardo Agnelli nel 1935 rappresentò la fine del Quinquennio d'Oro. Così, per il resto della decade e la maggior parte degli anni quaranta – dopo il secondo conflitto mondiale – la squadra bianconera, che adottò la denominazione Juventus durante l'italianizzazione, non riuscì a riprendersi lo scudetto nonostante il supporto di calciatori come Alfredo Foni e Pietro Ravamedaglie d'oro ai Giochi Olimpici di Berlino –, dell'albanese Riza Lushta, Pietro Magni e di Teobaldo Depetrini, chi hanno vinto la Coppa Italia nel 1938 (per la prima volta, in concomitanza con il secondo titolo mondiale degli azzurri), e nella stagione 1941–1942[1].

Nel 1945 la denominazione Juventus-Cisitalia[27], presa dalla società due anni prima durante la seconda guerra mondiale, fu mutata in Juventus Football Club[27]. L'avvocato Giovanni Agnelli ricoprì la carica di presidente del sodalizio torinese nel 1947 e, dopo una serie di riforme all'interno del club, i bianconeri, con giocatori del calibro di Carlo Parola e Giampiero Boniperti, aggiunsero altri due scudetti al loro palmarès nelle stagioni 1949–1950 e 1951–1952, il secondo dei quali guidati dall'inglese Jesse Carver.

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Omar Sivori, John Charles e Giampiero Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus alla fine della decade del cinquanta, conosciuto come il Trio Magico[28].

Nel 1956 diviene presidente suo fratello Umberto Agnelli, fratello dell'Avvocato. Durante la sua carica nel club si aprì un nuovo ciclo di vittorie grazie al supporto del Trio Magico composto da Boniperti, dal gallese John Charles e dall'argentino di origine italiana Omar Sivori[29], primo calciatore militante nella massima divisione calcistica d'Italia riconosciuto come giocatore europeo dell’anno nel 1961. Fu nella stagione 1957–1958 che la società bianconera ricevette per la prima volta la Stella d’Oro al Merito Sportivo dopo essersi aggiudicata per dieci volte il campionato nazionale[30]. La squadra bianconera si aggiudicherà anche gli scudetti delle stagioni 1959–1960 e 1960–1961 e due Coppe Italia nelle stagioni 1958–1959 e 1959–1960.

Nel resto del decennio la squadra bianconera vinse il campionato solo una volta, nella stagione 1966–1967, sotto la giuda tecnica del paraguayano Heriberto Herrera, uno dei precursori in Italia del Movimiento, un schema tattico predecessore al calcio totale olandese che applicò nella cosidetta Juve Operaia.

Il 13 luglio 1971 l'ex simbolo bianconero Giampiero Boniperti diventò presidente del club. Sotto la guida tecnica dell’ex giocatore ceco Čestmír Vycpálek la Juventus conquistò lo scudetto nelle stagioni 1971–1972 e 1972–1973, arrivando alla sua prima finale in Coppa dei Campioni con giocatori del calibro di Roberto Bettega, Franco Causio e Giuseppe Furino. Con l'allenatore Carlo Parola vinse il campionato 1974-75 ed, ulteriormente, con l'ex calciatore Giovanni Trapattoni, quasi al debutto come allenatore, i bianconeri vinsero sei scudetti tra 1976 e 1986 per un totale di nove scudetti in quindici anni, recivendo la seconda Stella d'Oro al Merito Sportivo nel 1982 dopo il trionfo del suo ventesimo titolo nazionale. A livello internazionale, la Juventus conquistò tutti i campionati ufficiali per club, record mondiale[10]: una Coppa dei Campioni – nella sua seconda finale in tre stagioni –, una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA – l'unica vittoria internazionale di un organico composto interamente da calciatori italiani[31] – una Supercoppa Europea ed una Coppa Intercontinentale tra 1977 e 1985 grazie a calciatori del livello del francese Michel Platini – eletto per tre volte consecutive miglior calciatore europeo –, il polacco Zbigniew Boniek, il portiere Stefano Tacconi e il sammarinese Massimo Bonini; essendo inoltre la prima società a mettere in bacheca le tre principali competizioni europee per club[11], ricevette dall'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee la Targa UEFA (ing. The UEFA Plaque) nel 1987[11]. In quegli anni la Juventus si avvalse di grandi campioni che rappresentavano in tale tempo l'ossatura della nazionale durante il ciclo d'Enzo Bearzot[32], tra i quali Dino Zoff, Gaetano Scirea, Antonio Cabrini e Paolo Rossi, Pallone d'Oro nel 1982, tutti vincitori della dodicesima edizione della Coppa del Mondo[32].

Festeggiamenti per il 15° scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20 maggio 1973 dopo la vittoria della Juventus 2-1 contro la Roma.

Fra il 1987 e il 1990, la Juventus attraversò una serie di stagioni non esaltanti nelle quali non vinse il campionato. L'avvocato Vittorio Caissotti di Chiusano arrivò alla presidenza del club nel 1990, anno dell'inaugurazione dello Stadio delle Alpi. La squadra torinese, allenata dal ex-portiere Zoff, conquistò la Coppa Italia per l'ottava volta battendo in finale il Milan di Sacchi e la Coppa UEFA della stessa stagione. Nella stagione successiva Zoff lasciò il posto all'emergente allenatore Gianluigi Maifredi, il quale, nonostante l'arrivo di giocatori del calibro di Roberto Baggio (Pallone d'oro nel 1993), il brasiliano Júlio César, Paolo Di Canio e il tedesco Jürgen Kohler, non superò il settimo posto in campionato.

Con il ritorno di Trapattoni, la Juventus vinse la sua terza Coppa UEFA nel 1993 con una squadra che comprendeva, tra gli altri, il tedesco Andreas Möller, Gianluca Vialli ed Antonio Conte[33].

Marcello Lippi divenne l'allenatore della Juventus all'inizio della stagione 1994–1995. La sua prima annata al timone della squadra fu di buon esito, in quanto riuscì a far riconquistare ai bianconeri lo scudetto che mancava in bacheca da nove anni. Si annoveravano tra le fila del club giocatori quali Ciro Ferrara, Gianluca Vialli, il francese Didier Deschamps e un allora giovane Alessandro Del Piero. La conquista dello storico double Scudetto-Coppa Italia, il secondo nella storia del club dopo quello della stagione 1959–1960, e la partecipazione in finale di Coppa UEFA nella stessa stagione hanno stati il preambolo ad un nuovo ciclo di trionfi in cui i bianconeri vinsero una Champions League e, rafforzati con giocatori del livello di Zinédine Zidane (giocatore europeo dell'anno 1998), l'uruguayano Paolo Montero, l'olandese Edgar Davids e Filippo Inzaghi, si aggiudicarono altre due titoli nazionali, due Supercoppe italiane, una Supercoppa europea ed una Coppa Intercontinentale (attuale Mondiale per club FIFA), arrivando ecluso ad altre due finali consecutive nella principale manifestazione europea fino al 1998. Nella stagione 1999–2000, sotto la guida di Carlo Ancelotti, i bianconeri vinsero la Coppa Intertoto dell'UEFA[10] e raggiunsero due secondi posti consecutivi nei campionati 1999–2000 e 2000–2001.

Marcello Lippi, allenatore della Juventus dal 1995 al 1999 e dal 2002 al 2004.

Lippi fece ritorno al club nel 2002 e con lui arrivarono giocatori di rilievo come Gianluigi Buffon, il ceco Pavel Nedvěd, il francese Lilian Thuram ed il franco-argentino David Trézéguet, le cui prestazioni risultarono fondamentali per la vittoria di due scudetti e due Supercoppe italiane nelle stagioni 2001–2002 e 2002–2003. La squadra ottenne il quinto Scudetto in nove stagioni ed arrivò per la settima volta in finale di Champions League, la quarta in otto anni, nell'ultima stagione citata.

Il 28 maggio 2004 arriva sulla panchina bianconera Fabio Capello, ex centrocampista degli anni settanta al posto di Marcello Lippi, che invece fu chiamato ad allenare la futura Nazionale campione del mondo. Con lui in panchina arrivano a capoluogo piemontese calciatori del calibro del brasiliano Emerson, Fabio Cannavaro, il francese Patrick Vieira e lo svedese Zlatan Ibrahimović e la Juventus ottiene due primi posti al termine dei campionati 2004–2005, poi revocato, e 2005–2006, in séguito assegnato d'ufficio all'Inter.

Quell'ultima stagione è stata segnata dalla retrocessione in Serie B della compagine bianconera, per la prima volta nella storia della società, con 9 punti di penalizzazione, come conseguenza della sentenza conclusiva legata all'inchiesta sportiva sullo scandalo definito Calciopoli. Tuttavia la squadra, con un nuovo CdA presieduto dal dirigente aziendale Giovanni Cobolli Gigli, ritorna nella massima serie già nella stagione 2007–2008, dove, sotto la guida dell'allenatore romano Claudio Ranieri, conclude l'ultima stagione al terzo posto della classifica guadagnando l'accesso in agosto 2008 alla Champions League dopo due anni di assenza.

Cronistoria

Cronistoria della Juventus Football Club
  • 1897 Fondazione dello Sport Club Juventus il 1º novembre a Torino. Adotta come divisa una maglia rosa con cravatta nera e calzoncini neri.
  • 1898 Non prende parte al campionato nazionale.
  • 1899 Cambia denominazione in Foot-Ball Club Juventus[17]. Non prende parte al campionato nazionale.

  • 1900 Partecipa al III Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone Eliminatorio Piemontese. Vince la Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione.
  • 1901 Arriva fino alla Semifinale del Campionato Federale. Vince la Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione, ricevendo il Gonfalone e la Medaglia del Municipio dalla Città di Torino.
  • 1902 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio. Vince la Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione e la Coppa Città di Torino.
  • 1903 Adotta la attuale divisa composta di una maglia a strisce bianconere e calzoncini bianche. Finalista del Campionato Federale. Vince la Coppa Città di Torino.
  • 1904 Finalista del Campionato Federale. Vince il Torneo di Trino Vercellese e la Coppa Universitaria.
  • 1905 Campione d'Italia. Vince il Campionato di Seconda Categoria e la Coppa Luigi Bozino.
  • 1906 Dimissione societaria e fondazione del Foot-Ball Club Torino[19]. 2ª nel Girone Finale del Campionato Federale per delibera della FIF avendo rinunciato a disputare la finale di spareggio a Milano col Milan Foot-Ball Club. Vince la Coppa Luigi Bozino.
  • 1907 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese.
  • 1908 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano, Coppa Romolo Buni. Vince il Campionato Federale F.I.F. e due volte la Palla d'Argento Henry Dapples.
  • 1909 3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano, Coppa Romolo Buni. Vince il Campionato Federale F.I.F..

  • 1909/10 3ª nel Campionato a Girone Unico.
  • 1910/11 9ª nel Campionato Ligure-Lombardo-Piemontese.
  • 1911/12 8ª nel Campionato Ligure-Lombardo-Piemontese.
  • 1912/13 6ª nel Girone Eliminatorio Piemontese. Ripescata per ammissione nel Girone Lombardo[20].
  • 1913/14 2ª nel Girone Lombardo; 4ª nel Girone Finale del Campionato del Nord Italia.
  • 1914/15 2ª nel Gruppo B del Campionato dell'Alta Italia (Girone Piemontese Centrale); 2ª nel Gruppo A del Girone Semifinale Interregionale.
  • 1915/16 1ª nel Girone Piemontese Occidentale e 2ª nel Girone Finale della Coppa Federale di calcio[34].
    Attività calcistiche sospesa dal 1916 al 1919 per cause belliche.

  • 1919/20 1ª nel Gruppo A Piemontese; 1ª nel Girone B delle semifinali interregionali e 2ª nel Girone Finale del Campionato del Nord Italia.
  • 1920/21 4ª nel Gruppo A del Girone Eliminatorio Piemontese.
  • 1921/22 6ª nel Girone A di Prima Divisione C.C.I. (Confederazione Calcistica Italiana).
  • 1922/23 Sodalizio del Foot-Ball Club Juventus con la famiglia Agnelli il 24 luglio 1923[3]. 5ª nel Girone B di Prima Divisione.
  • 1923/24[35] nel Girone A di Prima Divisione.
  • 1924/25[36] nel Girone B di Prima Divisione.
  • 1925/26 Campione d'Italia.
  • 1926/27 3ª nel Girone Finale di Divisione Nazionale. Arriva fino al quarto turno eliminatorio[37] di Coppa Italia.
  • 1927/28[38] nel Girone Finale di Divisione Nazionale.
  • 1928/29 2ª nel Girone B di Divisione Nazionale[39]. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa dell'Europa Centrale (o Mitropa Cup).

  • 1929/30 3ª in Serie A.
  • 1930/31 Campione d'Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa dell'Europa Centrale.
  • 1931/32 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale[40].
  • 1932/33 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
  • 1933/34 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
  • 1934/35 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
  • 1935/36 5ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia.
  • 1936/37 Cambia denominazione in Juventus durante il processo dell'italianizzazione. 5ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 1937/38 2ª in Serie A. Vince la Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dell'Europa Centrale.
  • 1938/39 8ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.

  • 1939/40 3ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia.
  • 1940/41 5ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 1941/42 6ª in Serie A. Vince la Coppa Italia.
  • 1942/43 Prende il nome di Juventus-Cisitalia[27] 3ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia.
  • Campionato sospeso dal 1943 al 1945 per la seconda guerra mondiale.
  • 1944 2ª nel Girone Eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
  • 1945/46 Cambia denominazione e assume l'attuale nome di Juventus Football Club. 2ª nel Girone Finale della Divisione Nazionale.
  • 1946/47 2ª in Serie A.
  • 1947/48[36] in Serie A.
  • 1948/49 4ª in Serie A.


  • 1959/60 Campione d'Italia. Vince la Coppa Italia. Vince il Campionato di Martino.
  • 1960/61 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia (3° posto). Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa dei Campioni.
  • 1961/62 12ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia (4° posto). Arriva fino ai quarti di finale della Coppa dei Campioni.
  • 1962/63 2ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Vince la Coppa Delle Alpi.
  • 1963/64[43] in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa delle Fiere. Vince la Coppa Città di Torino.
  • 1964/65 4ª in Serie A. Vince la Coppa Italia. Finalista della Coppa delle Fiere. Vince la Coppa della Amicizia Italo-Spagnola.
  • 1965/66 5ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa delle Coppe.
  • 1966/67 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa delle Fiere. Adotta il rango di società per azioni (S.p.A) il 27 giugno 1967[44].
  • 1967/68 3ª in Serie A. Eliminata nel 1° turno di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dei Campioni.
  • 1968/69 5ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa delle Fiere.

  • 1969/70 3ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa delle Fiere.
  • 1970/71 4ª in Serie A. Eliminata nel 1° turno di Coppa Italia. Finalista della Coppa delle Fiere.
  • 1971/72 Campione d'Italia. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale della Coppa UEFA.
  • 1972/73 Campione d'Italia. Finalista di Coppa Italia. Finalista della Coppa dei Campioni.
  • 1973/74 2ª in Serie A. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa dei Campioni. Finalista della Coppa Intercontinentale[45].
  • 1974/75 Campione d'Italia. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale di Coppa UEFA.
  • 1975/76 2ª in Serie A. Non supera le eliminatorie di Coppa Italia. Eliminata negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni.
  • 1976/77 Campione d'Italia. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Vince la File:UEFA - UEFA Cup.svg Coppa UEFA.
  • 1977/78 Campione d'Italia. Raggiunge il Girone Semifinale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa dei Campioni.
  • 1978/79 3ª in Serie A. Vince la Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di finale della Coppa dei Campioni.

  • 1979/80 2ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa delle Coppe.
  • 1980/81 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Eliminata nei sedicesimi di Finale di Coppa UEFA.
  • 1981/82 Scudetto della stella (10°) Scudetto della stella (20°) Campione d'Italia. Non supera le eliminatorie di Coppa Italia. Eliminata negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni.
    Avendo vinto venti scudetti, riceve per la seconda volta la Stella d'Oro al Merito Sportivo della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
  • 1982/83 2ª in Serie A. Vince la Coppa Italia. Finalista della Coppa dei Campioni.

  • 1989/90[50] in Serie A. Vince la File:UEFA - UEFA Cup.svg Coppa Italia e la Coppa UEFA.
  • 1990/91 7ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale della Coppa delle Coppe. Finalista della Supercoppa Italiana.
  • 1991/92 2ª in Serie A. Finalista di Coppa Italia. Vince il Memorial Pierre Cesare Baretti.
  • 1992/93 4ª in Serie A. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Vince la File:UEFA - UEFA Cup.svg Coppa UEFA. Vince il Memorial Pierre Cesare Baretti.
  • 1993/94 2ª in Serie A. Eliminata nei sedicesimi di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa UEFA.
  • 1994/95 Campione d'Italia. Vince la Coppa Italia. Finalista di Coppa UEFA.
  • 1995/96 2ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. File:UEFA - Champions League.svg Campione d'Europa. Vince la Supercoppa Italiana.
  • 1996/97 Campione d'Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Finalista di Champions League[51]. Vince la File:UEFA - Super Cup.svg Supercoppa Europea. File:Coppaintercontinentale.png Campione del Mondo.
    1997: Primo Centenario di fondazione istituzionale della Juventus Football Club (Il Juvecentus).
  • 1997/98 Campione d'Italia. Arriva fino alla semifinale di Coppa Italia. Finalista di Champions League. Vince la Supercoppa Italiana.
  • 1998/99[52] in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino alla semifinale di Champions League. Finalista della Supercoppa Italiana.

  • 1999/2000 2ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa UEFA. Vince la File:UEFA - Intertoto.svg Coppa Intertoto[8].
  • 2000/01 2ª in Serie A. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. Eliminata nella prima fase a gironi della Champions League.
  • 2001/02 Campione d'Italia. Finalista di Coppa Italia. Eliminata nella seconda fase a gironi della Champions' League. È quotata sul listino della borsa italiana il 3 dicembre 2001[53].
  • 2002/03 Campione d'Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Finalista di Champions League. Vince la Supercoppa Italiana.
  • 2003/04 3ª in Serie A. Finalista di Coppa Italia. Eliminata negli ottavi di finale di Champions League. Vince la Supercoppa Italiana.
  • 2004/05 1ª in Serie A ma il titolo viene revocato al club per illecito sportivo[54]. Eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Champions League.
  • 2005/06 20ª in Serie A su delibera della Commissione di Appello Federale nel luglio 2006 declassandola dal 1° posto ottenuto sul campo e retrocessa in Serie B per illecito sportivo dopo la mancata assegnazione dello scudetto[54]. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia. Arriva fino ai quarti di finale di Champions League. Finalista della Supercoppa Italiana.
  • 2006/07 1ª in Serie B. Promossa in Serie A. Eliminata nei sedicesimi di finale di Coppa Italia.
  • 2007/08 3ª in Serie A. Arriva fino ai quarti di finale di Coppa Italia.
  • 2008/09 Stagione in corso.

Fonte: Tutti i piazzamenti della Juventus FC (stagione per stagione), su juworld.net, www.juworld.net. URL consultato il 23-12-2008.

Colori e simboli

Lo stesso argomento in dettaglio: Colori e simboli della Juventus Football Club.
I calciatori juventini nel 1903, anno dell'istituzione della maglia bianconera.

Colori

È dal 1903 che la Juventus gioca in tenuta a strisce bianconere, con pantaloncini bianchi o talvolta neri[16]. In origine la maglia era di colore rosa con cravatta nera: il rosa era dovuto ad un'errata spedizione di maglie. Il padre di uno dei giocatori aveva prodotto le prime divise, ma i lavaggi causarono uno scolorimento così evidente che in quell'anno la società decise di cambiarle.

Secondo la leggenda, la società chiese ad uno dei membri, l'inglese John Savage, se poteva contattare qualcuno in Inghilterra in grado di fornire magliette dai colori più consoni e che resistessero meglio all'usura. Savage aveva un amico a Nottingham, il quale, essendo un tifoso del Notts County, spedì a Torino magliette a strisce bianconere[55].

Simboli

Lo stemma

L'emblema della Juventus ha subito di piccole cambiamenti e modifiche dal secondo decennio del secolo scorso[56]. L'ultima modifica all'emblema della Vecchia Signora si è verificata prima della stagione 2004–2005[57]. Attualmente, l'emblema del club rappresenta uno scudo bianco e nero di forma ovale, il quale ha origine ecclesiastico, ed è diviso in cinque strisce verticali, due bianche e tre nere[57]. All'interno dello scudo si possono osservare i seguenti elementi: nella parte superiore il nome della società sovraimpresso a un'area bianca convessa sopra a una curva color oro, il quale simboleggia l'onore[57], nella parte inferiore la forma di un toro furioso, simbolo del comune di Torino, sormontato da una corona turrita, reminiscenza della citta in cui la società è stato fondata alla fine del XIX secolo[57].

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La zebra con le due stelle dorate, stemma societario usato durante gli anni 1980.

In passato, la sezione convessa dell'emblema era di colore blu – un altro simbolo della capitale sabauda – ed era invece di forma concava[56]. Il vecchio scudetto triangolare e la corona murale, nella sezione inferiore, erano di dimensioni considerevolmente maggiori rispetto al presente e le due stelle dorate erano collocate sopra le sezioni concava e convessa dell'emblema[56]. Durante gli anni ottanta del secolo scorso il simbolo della squadra era una zebra alla cui testa erano affiancate le due stelle d'oro, Sopra quello stemma, il nome della società torinese a formare un arco.

L'inno societario

L'inno ufficiale della Juventus Football Club si chiama Juve, storia di un grande amore, inciso dal cantautore emiliano Paolo Belli nel 2006. L'inno risuona ogni volta che la squadra bianconera disputa una partita di calcio allo Stadio Olimpico di Torino[58]. Esistono anche altre canzoni scritte per la squadra come Il cielo è bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte quelle a cura del compositore Francesco De Felice[59]. Da notare anche Juvecentus, canzone di autoria dal compositore Pierangelo Bertoli in occasione del 100mo anniversario di fondazione istituzionale del club nel 1997[60].

Stadio

Lo Stadio Comunale "Vittorio Pozzo", campo juventino dal 1933 al 1990.

Dopo i primi due anni (1897 e 1898) in cui la Juventus giocò al Parco del Valentino e al Parco Cittadella[61], le partite interne si svolsero allo Stadio Piazza d'Armi fino al 1908 [61], a parte nel 1905 – anno del primo scudetto – e nel 1906, anni in cui si giocò al Velodromo Umberto I[61], sede del primo campionato italiano.

Successivamente, dal 1909 al 1922, la Juventus giocò le sue gare interne al Campo di Corso Sebastopoli per poi spostarsi dall'anno successivo e fino al 1933 al Campo di Corso Marsiglia, dove vinse quattro scudetti, di cui tre furono consecutivi[61]. Alla fine del 1933 iniziò a giocare al nuovo stadio "Benito Mussolini" (poi Stadio Comunale "Vittorio Pozzo" e infine Stadio "Olimpico" di Torino), inaugurato in vista dei Campionati Mondiali del 1934. In tale stadio giocò 890 partite di campionato per 57 anni fino al 1990[26]. Anche successivamente continuò ad allenarsi in questo stadio, fino a quando il Comune di Torino nel 18 giugno 2002 lo cedette a titolo gratuito al Torino, affidando contemporaneamente il "Delle Alpi" alla società bianconera e il diritto di superficie del citato scenario e le sue aree adiacenti per 99 anni[62].

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Lo Stadio "Delle Alpi", scenario juventino dal 1990 al 2006.

A partire dal 1990 e fino alla stagione 2005–2006, la compagine torinese ha disputato tutte le gare interne allo Stadio delle Alpi, costruito in occasione dei Mondiali di Calcio Italia 1990 (anche se in rarissime circostanze, ha preferito disputare alcuni incontri in altri stadi, quali il Dino Manuzzi di Cesena, il Giuseppe Meazza di Milano e il Renzo Barbera di Palermo[62]).

Nell'agosto 2006 i bianconeri sono tornati a giocare nel "Comunale", ora con l'appellativo di stadio "Olimpico" dopo la ristrutturazione in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, impianto capace di ospitare 27.500 spettatori[26].

Il nuovo stadio della Juventus F.C.

Il 18 marzo 2008 il Consiglio di Amministrazione (CdA) della Juventus Football Club ha di fatto approvato il progetto del nuovo stadio del club che sorgerà al posto dello Stadio delle Alpi[63] per un investimento complessivo stimato in 105 milioni di euro[64].

Il nuovo scenario è progettato dagli studi GAU e Shesa, coordinato per la progettazione dall'architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dai disegni dell'ingegnere Massimo Majowiecki. L'opera, presentata ufficialmente il 20 novembre 2008 al Lingotto[65], sorgerà su un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000 metri quadrati sono destinati per lo stadio, 155.000 a disposizione degli servizi, 34.000 per le attività commerciali e 30.000 alle aree verdi e piazze)[63] ed avrà una struttura quasi rettangolare, circondata da due semi-ellissi che ospiteranno le attività commerciali, i ristoranti e i bar: alle tribune si accederà con delle specifiche passerelle inserite nei diversi settori dello stadio. Guardando invece i disegni in sezione, risaltano i palchi VIP, con affaccio direttamente sul prato[63].

Lo stadio, sito nel quartiere Vallette della capitale sabauda, potrà ospitare 40.200 spettatori ed è stato concepito con i massimi livelli di sicurezza[63], cifra calcolata sulla base dell'affluenza al Delle Alpi negli ultimi anni, distribuiti in un unico invaso e non prevede né la pista di atletica, come l'HSH Nordbank Arena d'Amburgo (Germania) e lo Stade de Suisse, allestito per Euro 2008 nella città di Berna (Svizzera), né barriere architettoniche[66].

Due significative novità riguardano la struttura esterna e la copertura. La prima sarà avvolta da una rete microforata che le permetterà, attraverso un sistema di proiezioni, di assumere colorazioni diverse a seconda delle ore del giorno e di ospitare scritte, video e immagini per essere «bianca e metallica di giorno, multicolore di notte». La copertura, in teflon trasparente, lascerà filtrare la luce all'interno dello stadio. L'inaugurazione è stata proposta per luglio 2011, in concomitanza con i 150mo anniversario dell'Unità d'Italia[67].

La Juventus nella cultura popolare

Francobollo commemorativo della vittoria juventina in Champions League nella stagione 1995–1996, a cura dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto di Poste Italiane.

Nel corso degli anni la Juventus Football Club è riuscita a imporsi non solo in ambito sportivo nazionale e internazionale ma anche nella cultura della propria nazione. La compagine bianconera fu la prima squadra italiana, al pari del Genoa, ad avere al seguito un "treno speciale" di tifosi in occasione di una partita di campionato disputata a Milano il 1º aprile 1906[68]. Il ventinovesimo Derby della Mole tra i bianconeri ed i granata del Foot-Ball Club Torino, disputatosi allo Stadio di Corso Marsiglia il 15 maggio 1932, è stato il primo evento calcistico ad essere stato trasmesso in diretta a tutto il paese dalla radio attraverso la voce del cronista Nicolò Carosio per l'Ente Italiano Audizioni Radiofoniche[69]. L'incontro di campionato tra la Juventus e il Milan del 5 febbraio 1950, trasmesso in diretta a livello nazionale nella voce del giornalista Carlo Balilla Bacarelli, rappresentò la prima telecronaca sperimentale del calcio italiano[70].

La gara tra la Vecchia Signora e la Roma di Fulvio Bernardini, disputata al Campo Testaccio il 15 marzo 1931, ispirò il primo fonofilm italiano relativo al calcio: Cinque a zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[71], e il romanzo Le due città (1964), di Mario Soldati[72]. Altri film legati al nome della Juventus sono stati Vacanze in America di Carlo Vanzina (1984), nel quale si ha una partita tra studenti juventini e romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della Morte (Stati Uniti)[73] e Santa Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale c'è anche una scena ambientata allo Stadio delle Alpi durante una gara di campionato tra i bianconeri e l'Atalanta[74].

La poesia intitolata Madama Juve, scritta in lingua piemontese dal romanziere e giornalista Giovanni Arpino in omaggio al club, è stato incluso nel libro Opere (1992), un racconto della produzione di Arpino a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e Massimo Romano[75]. Tra altre le pubblicazioni dove la Juventus è citata e/o ha fatto da sfondo, va ricordato il primo romanzo dello scrittore e poeta Aldo Nove intitolato Puerto Plata Market (1997), nel quale la squadra bianconera rappresenta uno dei punti centrali nella vita del protagonista[76].

Più recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario ed Andrea Parodi hanno voluto inserire i campionati 1976–1977 e 1977–1978, vinti della squadra bianconera guidata da Trapattoni, nel contesto storico e sociale della crisi politico-istituzionale dell'Italia di quegli anni nel loro libro In bianco e nero: una grande Juve negli anni del piombo[77].

La Juventus compare anche nel video di presentazione della città di Torino trasmesso a livello internazionale dalla NBC in occasione dei XX Giochi olimpici invernali (2006)[78].

All'estero la società torinese è ritratta con il nome di "F.C. Piemonte" nell'anime giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome originale per il manga omonimo[79]. È noto anche il coro da stadio It's just like watching Juve ("È proprio come vedere la Juve"), cantato dai tifosi del Notts County, club che vanta un legame storico con il sodalizio torinese, ogni volta che la loro squadra realizza una grande prestazione[80].

Tra le attività culturali del capoluogo piemontese legate alla Juventus e svoltesi in tempi recenti, va ricordata la mostra Juventus: 110 anni a opera di arte aperta in occasione dei cento dieci anni di fondazione della società bianconera[81], presentata a Palazzo Bricherasio dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007 ed organizzata dalla fondazione omonima. Tale esposizione, curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha proposto una visione della storia, dei personaggi e dei successi della Juventus e il suo rapporto con la città di Torino attraverso un'analisi evoluta, artistica e culturale sul calcio[82].

«A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina di corso Re Umberto, il Liceo d’Azeglio, le varie sedi (Galleria San Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da piazza d’Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c’è tanta Juve nella storia della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo decennio, l’arte e la cultura del Novecento.»

L'impegno in campo sociale

La Juventus partecipa attivamente nel campo sociale e degli aiuti umanitari. Con il programma "Fatti e Progetti per i Giovani", la società torinese aiuta a migliorare le condizioni di vita e di studio dei giovani in patria[84] attraverso della creazione di un 'Centro di Accoglienza' per extracomunitari minorenni ed ospitare mamme in difficoltà, l'assegnazione – in collaborazione con la Facoltà di Economia dell'Università di Torino – di 10 borse di studio alla memoria di Giovanni Alberto Agnelli e l'appoggio ed il sostegno alle attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro[84]. Inoltre, la società bianconera partecipa, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina Margherita-Sant'Anna di Torino, nel progetto "Crescere insieme al Sant'Anna"[85], il programma di ristrutturazione del reparto di Neonatologia Ospedaliera dell'Ospedale Sant'Anna [85].

Altro progetto comunitario della società bianconera è il "Centro di accoglienza" dedicato all'imprenditore Edoardo Agnelli, in collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano, realizzato per ospitare mamme in difficoltà[84].

Nel recente passato la Juventus si è occupata anche del recupero dell'Abbazia di San Gerolamo dell'Ospedale Gaslini di Genova, attraverso la creazione nel 2000 dell'associazione "Un Sogno per il Gaslini". La società ha versato 2 milioni e mezzo di euro raccolti attraverso varie iniziative, che sommati ai 2 milioni donati dalla famiglia Gaslini hanno permesso tale obiettivo[84].

Rosa 2008-2009

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Gianluigi Buffon
Bandiera dell'Italia D Giorgio Chiellini
Bandiera della Svezia D Olof Mellberg
Bandiera della Francia D Jonathan Zebina
Bandiera dell'Italia C Cristiano Zanetti
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina C Hasan Salihamidžić
Bandiera del Brasile A Amauri
Bandiera dell'Italia A Vincenzo Iaquinta
Bandiera dell'Italia A Alessandro Del Piero (C)
Bandiera della Rep. Ceca C Pavel Nedvěd
Bandiera dell'Italia P Antonio Chimenti
Bandiera dell'Austria P Alex Manninger
Bandiera del Portogallo D Jorge Andrade
Bandiera della Croazia D Dario Knežević
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Mauro Camoranesi
Bandiera della Francia A David Trézéguet
Bandiera della Danimarca C Christian Poulsen
Bandiera dell'Italia C Claudio Marchisio
Bandiera dell'Italia C Sebastian Giovinco
Bandiera della Rep. Ceca D Zdeněk Grygera
Bandiera del Mali C Mohamed Sissoko
Bandiera della Svezia C Albin Ekdal
Bandiera dell'Italia D Cristian Molinaro
Bandiera dell'Italia D Paolo De Ceglie
Bandiera del Portogallo C Tiago
Bandiera dell'Italia C Marco Marchionni
Bandiera dell'Italia D Nicola Legrottaglie

Rose anni precedenti

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Settore giovanile

Il settore giovanile della Juventus Football Club è l'insieme di tutte le squadre giovanili della Juventus, che giocano principalmente nelle diverse competizioni giovanili organizzate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio a livello nazionale e/o regionale, e nelle competizioni di livello internazionale con i propri pari categoria. Le 17 squadre giovanili del club[86] si allenano allo Juventus Center, il centro sportivo di proprietà della società bianconera con sede a Vinovo (TO)[4].

In modo simile a quanto accade nel sistema giovanile dell'Ajax, la Juventus ha alcune scuole calcio sotto forma di squadre-satellite[87] e campi (Summer Camps) in tutta l'Italia (riservati ai ragazzi dagli 8 ai 16 anni) e all'estero negli Stati Uniti, Messico ed Inghilterra (tutte quelle riservate ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni)[88] e porta avanti progetti come Juventus University, la prima università del calcio al mondo (con il supporto dall’Università di Torino)[89] e Juventus National Academy, che si rivolge, attraverso la creazione di una rete di scuole calcio bianconere dislocate sul territorio nazionale, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[90].

Il club, che vanta una delle più note e prestigiose divisioni minori dell'intera nazione, seleziona i giovani attraverso una rete di osservatori capillare su tutto il territorio nazionale e di segnalatori all’estero[87]. A riprova di ciò la nazionale italiana allenata da Enzo Bearzot dalla seconda metà degli anni settanta[91] alla prima metà degli anni ottanta[92] fu composta principalmente da calciatori juventini (il cossidetto Blocco-Juve sul quale Bearzot costruì, alcuni anni dopo, il trionfo della Squadra Azzurra a Spagna 1982[32]. Tra loro figuravano alcuni ex giocatori del vivaio juventino come Roberto Bettega, Giuseppe Furino – due dei cinque giocatori col maggior numero di presenze in bianconero[93] e anche due dei calciatori italiani col maggior numero di campionati vinti – e Paolo Rossi, campione del mondo nel 1982 e poi miglior calciatore europeo nello stesso anno[94].

Altri calciatori di rilievo cresciuti nel vivaio bianconero e che hanno trascorso la loro carriera con la Juventus sono Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi, Pietro Rava, Carlo Parola, Giampiero Boniperti, Giovanni Viola e Sergio Brio.

Negli ultimi anni, il settore giovanile della Juventus ha prodotto giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante, Domenico Criscito e Matteo Paro; tutti militanti nella massima serie del calcio italiano. Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri della Nazionale che ha partecipato ai Giochi olimpici di Pechino 2008.

Giocatori celebri

Lo stesso argomento in dettaglio: Giocatori di rilievo della Juventus Football Club.
Per l'intero listato di calciatori juventini campioni mondiali, europei ed olimpici con la Nazionale A e con le suoi simili straniere, vedi la voce La Juventus e la Nazionale italiana.
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Giampiero Boniperti, il calciatore juventino col maggior numero di presenze nella prima divisione del calcio italiano e membro attivo della società bianconera dal 1947. Il Marisa è riconosciuto dalla società Juventus come il calciatore più rappresentativo della sua storia[95].

«Ho giocato nel Nancy perché è la squadra della mia città, nel Saint-Étienne perché è la squadra più forte di Francia, e nella Juventus perché è la squadra più forte del mondo.»

Fino al 23 agosto 2008 un totale di 720 calciatori hanno vestito la maglia della Juventus Football Club[97], tra loro 582 d'origine italiana (un 80.33% del totale), di cui vari sono stati convocati alla nazionale di calcio[97]. Oltre ai numerosi calciatori di prestigio citati in altra parte di questo articolo, è degno di nota il nazionale Giampiero Boniperti, vincitore di 25 trofei ufficiali durante la sua carriera sia da giocatore juventino che da dirigente della società torinese, dove attualmente detiene la carica di Presidente Onorario. Il Marisa, insieme al gallese John Charles, insignito dall'Ordine dell'Impero Britannico nel 2002 ed UEFA Golden Player dalla sua nazione, ed Omar Sivori, vincitore del Campionato Sudamericano nel 1957 con la nazionale argentina e primo giocatore della Serie A ad vincere il trofeo al miglior calciatore in Europa nel 1961; ha composto il celebre tridente d'attaco della squadra ai fini degli anni '50 ed inizi degli anni 1960[29].

Altri calciatori bianconeri da notare sono l'attaccante Piero Pastore, il più giovane debuttante della storia bianconera con soli 15 anni, 5 mesi ed 11 giorni d'età[98], collezionando 66 presenze e 55 reti in prima squadra fino a 1926[99], il difensore Carlo Bigatto I, considerato il primo uomo-simbolo del club per rappresentare l'evoluzione della Vecchia Signora dai tempi dei fondatori a quello del Quinquennio d'Oro, avendone difeso la maglia zebrata in due periodi dal 1913 al 1915 e dal 1920 al 1931[100], vanta la carriera più lunga per un calciatore nella storia del club con 17 anni, 2 mesi e 9 giorni dal 12 ottobre 1913 al 21 dicembre 1930[101]; il difensore Carlo Parola, noto in Italia come l'inventore della rovesciata e militante nella prima squadra per 17 stagioni consecutive dal 1939 al 1954. Negli sessanta e settanta un importantissimo contributo alla Juventus del Movimiento venne dallo spagnolo Luis Del Sol, campione d'Europa nel 1964 con il suo rappresentativo patrio, con quasi 300 partite ufficiali fino al 1970[93] e poi da Antonello Cuccureddu, uno dei più noti jolly del calcio italiano al pari di Giovanni Varglien II nella scorsa decade del trenta e Pietro Magni negli anni 1940.

L'UEFA Golden Player sammarinese Massimo Bonini, mediano voluto dall'allenatore Giovanni Trapattoni per riforzare la retroguardia della squadra nei primi anni ottanta e poi vincitore dello Scudetto, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale insieme allo stopper Sergio Brio, uno dei unici quattro calciatori italiani – insieme ai suoi compagni di squadra Scirea, Cabrini e Tacconi – ad avere vinto tutte le competizioni UEFA per club[102]. Bonini vanta il record di presenze per un calciatore straniero nella Juventus [93].

Attualmente, l'internazionale italiano Alessandro Del Piero, membro attivo della compagine bianconera dal 1993 e capitano dal 2004, rappresenta il giocatore-simbolo della squadra[3].

Per l'intero listato di premiazioni ed onorificenze ai giocatori juventini, vedi il capitolo Riconoscimenti ai calciatori della Juventus Football Club.

Capitani

La figura del capitano iniziò a comparire nel calcio italiano nei primi anni venti del ventesimo secolo[3]. Fino al 2008 un totale di 18 calciatori che hanno militato nella Juventus hanno portato la fascia, essendo noti i casi di Luis Monti negli anni 1930 e di Omar Sivori negli anni 1960, gli unici d'origine non italiana nella storia del club torinese[3].

Il periodo più lungo di un calciatore bianconero con la fascia di capitano della squadra è stato quello di Giuseppe Furino: undici stagioni tra 1974 e 1984[3].

Per l'intero listato dei capitani della Juventus (prima squadra), vedi il capitolo Lista dei capitani della Juventus Football Club.

Presidenti ed allenatori

Presidenti

Gianni Agnelli, presidente della Juventus F.C. dal 1947 al 1954.

La Juventus ha avuto ventuno presidenti e due comitati di gestione nel corso della sua centenaria storia[103]. Il primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno tra i fondatori della società nel 1897[3].

Il presidente più longevo nella storia del club fu Giampiero Boniperti, giocatore-simbolo della squadra bianconera durante gli anni 1950, che ricoprì l'incarico per diciannove anni, dal 1971 al 1990[103]. Durante la sua gestione la Juventus ha vinto il maggior numero di trofei nella sua storia (pari merito con il periodo dell'avvocato torinese Vittorio Caissotti di Chiusano dal 1990 al 2003)[104].

L'imprenditore Umberto Agnelli, eletto nel massimo cargo amministrativo della società bianconera con soli 20 anni nel 1955, è stato il presidente più giovane in guidare il club[3]. Da notare anche la presidenza dell'imprenditore svizzero Alfred Dick, l'unico dirigente, insieme al suo connazionale Giovanni Hess, d'origine non italiana nella massima carica della società bianconera e il primo ad incolcare una cultura manageriale al club[3], grazie al quale la squadra si proclammò campione d'Italia per la prima volta nel 1905.

L'attuale presidente della Juventus è l’aziendalista Giovanni Cobolli Gigli, nominato dalla assemblea degli azionisti del club torinese nel 2006.

Allenatori

Giovanni Trapattoni, l'unico allenatore ad aver vinto tutte le competizioni UEFA per club[105]. Il Trap allenò la compagine bianconera in due periodi dal 1976 al 1986 e dal 1991 al 1994.

La Juventus ha avuto in tutta la sua storia un totale di 39 allenatori[106], di cui un totale di 11 sono stati di forma provvisoria[106]. Nelle primi due decade del XX secolo non esisteva un sistema particolare di allenamento per tenersi in forma nel calcio italiano. Di facto, tutti i giocatori – studenti o lavoristi all'epoca – si ritrovavano un paio di volte alla settimana al Velodromo di Corso Re Umberto per gli allenamenti che vertevano in partitelle e corse di velocità e/o resistenza, sempre sotto la guida del capitano della squadra, chi fu invece il coordinatore.

Il primo allenatore della storia bianconera è stato l'ungherese Jenő Károly, chi fu eletto dal presidente societario Edoardo Agnelli nel 1923 per strutturare nuove filosofie sull'ambito tattico e strategico all'interno del club[3]. Károly allenò la squadra durante 70 partite fino alla propria morte nel 1926[3].

Il tecnico in carica più a lungo fu Giovanni Trapattoni, rimasto sulla panchina bianconera per quattordici anni, di cui dieci furono di forma consecutiva – il maggior periodo di un allenatore sulla panchina di una stessa squadra nella storia del calcio italiano in entrambi i casi –, dal 1976 al 1986 e dal 1991 al 1994. Il Trap, come è conosciuto in Italia, detiene anche il primato nel numero di partite come allenatore (596) e di trofei vinti con il club (14, anche record tra gli allenatori italiani)[106]. Da notare anche Carlo Carcano, allenatore del club durante gli anni 1930, l'unico nel calcio italiano ad vincere quattro scudetti consecutivi[23].

Le liste complete

File:Juventusstemma.png
I presidenti della Juventus[103]
File:Juventusstemma.png
Gli allenatori della Juventus[106]


Leggenda:
(cpg.) Comitato Presidenziale di Guerra.
(int.) Allenatori in funzione provvisoria.

Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.

Palmarès

Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès della Juventus Football Club.
Umberto Agnelli e il capitano della Juventus, Giampiero Boniperti, durante la consegnazione del trofeo della Coppa Italia. Milano, 18 settembre 1960.

«La Juventus è un po' nel mio DNA, quindi la conosco bene. È come un drago a sette teste, gliene tagli una ma ne spunta sempre un'altra. Non molla mai, e la sua forza è nell'ambiente: il Piemonte è ancora un'isola felice, senza le tensioni di Milano e Roma, e i giocatori possono prepararsi al meglio.»

La Juventus Football Club, la squadra di calcio più blasonata d'Italia[6], vanta uno dei palmarès più prestigiosi d'Europa e del mondo[7]. Il club torinese si è laureato campione d'Italia per 27 volte[54], vincendo anche cinque titoli consecutivamente, e ha vinto la Coppa Italia per 9 volte, inclusi due titoli in successione: due record in entrambi i casi.
Le due stelle dorate presenti sulla maglia bianconera, le Stelle d'Oro al Merito Sportivo, rappresentano venti dei 27 scudetti vinti dalla società, il decimo raggiunto nella stagione 1957–1958 e il ventesimo nella stagione 1981–1982. La Juventus ha centrato in bacheca il double – vincere il campionato di massima serie e la coppa nazionale nella stessa stagione – nelle stagioni 1959–1960 e 1994–1995, unica squadra del calcio italiano a centrare entrambi trofei in due occasioni.

Il club torinese è stato il primo nella storia del calcio europeo ad avere vinto le tre principali competizioni UEFA per club (Coppa dei Campioni-Champions League, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA), ricevendo in riconoscimento nel 1987 la Targa UEFA (ing. The UEFA Plaque) dall'omonima federazione[11]. I suoi 11 trofei vinti e riconosciuti dalla FIFA in ambito internazionale la rendono attualmente la terza squadra europea e la sesta al mondo col maggior numero di tornei conquistati. È inoltre l'unica squadra al mondo ad avere vinto tutte le competizioni internazionali per club[10]. La squadra vanta, ex aequo con il Liverpool e l'Inter, il primato per titoli vinti in Coppa UEFA (3)[9].

La Juventus venne iserita al settimo posto, prima fra le società calcistiche italiane, nella classifica dei migliori club del XX secolo stilata dalla FIFA il 23 dicembre 2000[108].

Secondo il ranking dell'Istituto di Storia e Statistica del Calcio la squadra torinese, scelta Squadra Mondiale dell'Anno nel 1993 e 1996[109], è stata il quinto miglior club al mondo dal periodo dal 1991 al 2007[110].

Competizioni ufficiali

Competizioni nazionali

40 trofei (record)

1905; 1925–1926; 1930–1931; 1931–1932; 1932–1933; 1933–1934; 1934–1935; 1949–1950; 1951–1952; 1957–1958 Scudetto della stella (10°); 1959–1960; 1960–1961; 1966–1967; 1971–1972; 1972–1973; 1974–1975; 1976–1977; 1977–1978; 1980–1981; 1981–1982 Scudetto della stella (10°) Scudetto della stella (20°); 1983–1984; 1985–1986; 1994–1995; 1996–1997; 1997–1998; 2001–2002; 2002–2003
1937–1938; 1941–1942; 1958–1959; 1959–1960; 1964–1965; 1978–1979; 1982–1983; 1989–1990; 1994–1995
1995; 1997; 2002; 2003

Competizioni internazionali

11 trofei

1985; 1996
1984–1985; 1995–1996
1983–1984
1976–1977; 1989–1990; 1992–1993
1984; 1996
1999

Competizioni minori

  • Campionato Federale F.I.F.: 2
1908; 1909
2006–2007
1963

Competizioni giovanili

Il club vanta una delle più vittoriose divisioni minori del paese con un totale di nove titoli di campione d'Italia a livello giovanile e 59 trofei ufficiali a livello internazionale, tra alcune delle competizioni più importanti al mondo nella categoria. Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò nella edizione inaugurale della Champions Youth Cup giocata in Malesia, una sorta di Mondiale per club a livello giovanile organizzata dal G-14, classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del torneo con solo due reti subite in sei gare[111].

Per l'elenco completo di trofei vinti dal settore giovanile della Juventus F.C., vedi Palmarès del settore giovanile della Juventus Football Club.

Record, statistiche e curiosità

File:Platini and the Golden Ball.jpg
Michel Platini, vincitore del Pallone d'Oro nel 1983, 1984 e 1985 con la Juventus.

In 104 stagioni sportive a partire dall'esordio nel campionato federale l'11 marzo 1900, la Juventus ha partecipato in 96 campionati di Serie A (compresi undici campionati di Prima Categoria Nazionale, cinque di Prima Divisione e quattro di Divisione Nazionale) ed uno della Serie B, mentre per sette volte la squadra non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese. La compagine bianconera ha vinto il campionato per 27 volte[54]; i bianconeri, in 20 casi si son classificati secondi e 14 volte terzi: in 103 stagioni sportive, la Juventus è arrivata dunque sul podio nel 60,2% dei casi.

Le tre formazioni affrontate il maggior numero di volte dalla Juventus in gare ufficiali sono, fino a dicembre 2008, l'Inter (209 scontri diretti), il Milan (200) e il Torino (181)[112]. Negli scontri diretti in gare ufficiali la società di Corso Galileo Ferraris va in vantaggio contro tutti gli avversari italiani con due uniche eccezioni: l'U.S. Milanese (5 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte in 14 gare disputate)[113] e lo Spezia (4 pareggi e 2 sconfitte in 6 gare disputate)[114]. La squadra della città omonima è l'unica del calcio italiano ancora in attività che non è stato battuta dai bianconeri[114]. La Juventus non ha mai perso, tra le squadre affrontate almeno in dieci occasioni, col Chievo (15 vittorie, 3 pareggi in 18 gare disputate)[115], il Piacenza (10 vittorie, 2 pareggi in 12 gare disputate)[116] e il Biellese (10 vittorie, 1 pareggio in 11 gare disputate)[117].

La vittoria con la maggior differenza reti in una gara ufficiale nella storia bianconera è stata per 15-0, fuori casa, contro il Cento nel secondo turno della Coppa Italia 1926–1927[118]. La vittoria della Juventus con la maggior differenza reti in un campionato è stato un doppio 11-0: contro la Fiorentina e contro il Fiumana[118], rispettivamente nella seconda e nella sesta giornata del Campionato Federale 1928–1929[118], mentre le sconfitte con la maggior differenza reti nella storia del club sono state contro il Milan, 1-8 nella tredicesima giornata del Campionato Federale 1911–1912[119] e contro il Torino FC 1906, 0-8 nella terza giornata del Campionato Federale 1912–1913[119].

A livello di coppe nazionali la Juventus ha disputato 13 finali di Coppa Italia (con 9 vittorie, un record)[120] e 7 finali di Supercoppa italiana (4 vittorie)[121] per un totale di 20 finali. Solo il Milan ha fatto altrettanto, avendo disputato 12 tra finali e gironi finali di Coppa Italia[120] e 8 finali di Supercoppa italiana[121], per un totale di 20.

Alessandro Del Piero, giocatore col maggior numero di reti con la maglia della Juventus e capitano del club dal 2004.

Nelle coppe europee, il sodalizio torinese è il club italiano che ha partecipato al maggior numero di edizioni, con 46 campagne continentali sulle 54 complessive[122]. Dopo il suo debutto nella IV edizione della Coppa dei Campioni il 24 settembre 1958 contro il Wiener Sport-Club, ed essendo rimasta in disparte nelle annate 1959–1960 e 1962–1963, la Juventus infilò il record italiano di 28 partecipazioni consecutive in tale ambito tra il 1963 e il 1991, anno in cui, sotto la gestione di Gigi Maifredi, finì settima in campionato[123]; le ultime due assenze bianconere dal palcoscenico continentale avvennero invece fra il 2006 e il 2008 per le conseguenze dello scandalo di Calciopoli. Il sodalizio torinese, quinto nel vecchio mondo tra le squadre col maggior numero di titoli vinti in competizioni internazionali ad eliminazione diretta (6)[124], è la società italiana che vanta il maggior numero di finali disputate: 14, a pari merito col Milan ed anche – assieme la società lombarda – la terza in Europa dopo il Real Madrid (16) e il Barcellona (15)[125], essendo inoltre, assieme la Fiorentina, l'unica compagine italiana ad avere disputato una finale in tutte e tre principali competizioni europee[126]. La Juventus è peraltro la squadra europea che detiene il record negativo di sconfitte in finale nelle tre classiche competizioni continentali (8)[127].

In ambito internazionale, le tre compagini affrontate il maggior numero di volte dalla Juventus sono il Real Madrid (14 scontri diretti), il Manchester United (12) e l'Ajax (10)[112]. La Juventus è stato la prima società italiana a battere in trasferta il Real Madrid (1-0 il 21 febbraio 1962 allo Stadio Santiago Bernabéu, prima sconfitta interna madridista nella competizione)[128] e il Manchester United (1-0 il 20 novembre 1996 all'Old Trafford). La squadra torinese inoltre non ha mai pareggiato con i merengues in competizioni UEFA (7 vittorie e 7 sconfitte, di cui due furono in campo neutrale, in 14 gare disputate)[129].

Il club torinese, l'unico in Italia ad aver vinto una manifestazione internazionale con una rosa composta da calciatori nazionali (Coppa UEFA 1976–1977)[31], ha disputato un totale di 18 finali in competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta tra le squadre col maggior numero di finali dispotate in tale ambito nel mondo e seconda tra i club italiani[130], divise in 7 finali di Coppa dei Campioni-Champions League (2 vittorie complessive)[131], 1 in Coppa delle Coppe (1 vittoria)[132]; 4 in Coppa UEFA (3 vittorie)[133], 1 in Coppa Intertoto (1 vittoria)[134], 2 in Supercoppa europea (2 vittorie)[48] e 3 in Coppa Intercontinentale (2 vittorie)[45]. Inoltre, la Juventus ha partecipato in tre delle cinque finali tra due squadre italiane nella storia delle competizioni gestite dall'UEFA[135]: nella stagione 1989–1990 contro la Fiorentina (3-1; 0-0), prima finale internazionale fra due squadre calcistiche italiane, nella stagione 1994–1995 contro il Parma (1-1; 0-1) – entrambe per la Coppa UEFA – e nella stagione 2002–2003 contro i rossoneri del Milan per la Champions League (0-0 dts; 2-3 ai calci di rigori). Inoltre, la formazione piemontese detiene il record europeo di imbattibilità in partite internazionali (20, dal 12 novembre 1969 al 22 marzo 1972)[136].

A livello individuale, Alessandro Del Piero detiene il record di presenze con la maglia bianconera in partite ufficiali: 578 partite dal 1993 al 4 dicembre 2008[93]. È inoltre il giocatore col maggior numero di reti fatti con la maglia bianconera con 250 reti – al 4 dicembre 2008 – in gare ufficiali[137]. Giampiero Boniperti è il recordman di presenze con la Juventus in Serie A con 444 gare dal 1946 a 1961[138]. Boniperti è attualmente il secondo giocatore bianconero per numero di reti: 182 in 460 gare considerando 3 reti in Coppa Latina 1952 (primato nel club fino al 2006)[137].

«La Juve, il sogno della mia vita. La sognavo davvero. Perché io, che portavo all’occhiello il distintivo bianconero, avevo in quegli anni un solo desiderio: giocare una partita di serie A con la maglia bianconera.
Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre. E’ andata meglio: in campionato ne ho giocate 444.
Ho fatto la mia parte senza sacrifici.
Perché ho dato quello che avevo dentro. Sono un uomo felice.»

Le 32 reti di Felice Placido Borel II in 34 gare del campionato nazionale 1933–1934 sono il record della società in uno stesso campionato di calcio di Serie A[140]. L'ungherese Ferenc Hirzer, insieme a Gunnar Nordahl, è il giocatore ad aver segnato più reti in una stessa stagione della massima serie del calcio italiano con le sue 35 reti in 26 gare nel Campionato Federale 1925–1926[141]. Omar Sivori è, insieme a Silvio Piola, l'unico calciatore nella storia del campionato a girone unico che segnò 6 reti in una stessa partita (Juventus 9-1 Inter, nella ventottesima giornata del campionato di Serie A 1960–1961).

Campionati nazionali

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione

A

96 1900–1901 2008–2009

B

1 2006–2007 2006–2007

In 97 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello nazionale il 14 aprile 1901, inclusi 20 campionati di Prima Categoria Nazionale e Prima Divisione e Divisione Nazionale (A). Sono escluse le stagioni 1899–1900, 1901–1902, 1906–1907, 1907–1908, 1908–1909, 1912–1913 e 1920–1921, nelle quali la Juventus non superò le eliminatorie regionali; la Coppa Federale 1915–1916 e il Campionato Alta Italia 1944.

La Juventus e la nazionale italiana

Formazione iniziale dell'Italia, con cinque giocatori della Juventus, nella finale del secondo campionato mondiale contro la Cecoslovacchia. Roma, 10 giugno 1934.

«E con la maglia bianconera realizzai finalmente i miei sogni, una soddisfazione che non è possibile esprimere a parole. D'altronde, degli scudetti vinti con la Juve e della mia stupenda esperienza in azzurro saprai già tutto, spero solo che tutto questo possa continuare a lungo. Perché Tardelli, che qualche anno fa giocava a fianco di Palla nel Pisa e non era nessuno, oggi gioca con Antognoni in Nazionale e, stando almeno a Bearzot, è uno dei migliori undici atleti d'Italia. Se torno indietro col pensiero, quasi non ci credo.»

In assoluto la Juventus è il club che ha fornito il maggior numero di giocatori alla Nazionale italiana[143] e, in particolare, in occasione delle quattro vittorie nel campionato del mondo del 1934, 1938, 1982 e 2006 (che avvennero in coincidenza con grandi epoche vincenti della società, soprattutto i mondiali del 1934 e del 1982)[143].

Il primo giocatore della Juventus che indossò la maglia della nazionale fu il portiere Giovanni Giacone, il 28 marzo 1920, a Berna contro la Svizzera. La partita finì 3-0 per la squadra casalinga[21].

I nove giocatori della compagine torinese divenuti campioni del mondo nel 1934 furono il portiere (e capitano) Combi, G. Ferrari, Monti, Orsi e Bertolini tra i titolari, Rosetta, Borel II, Caligaris e Varglien I tra le riserve[25].

Due giovanili juventini, Foni e Rava, vinsero anche il torneo olimpico di calcio a Berlino nel 1936 e il campionato del mondo 1938[25].

I giocatori della Vecchia Signora impiegati da Enzo Bearzot in Spagna per il campionato del mondo 1982 furono il portiere (e capitano) Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi (che vinse la classifica marcatori del torneo)[32].

Nel 2006, agli ordini di Marcello Lippi, gli juventini che sono diventati campioni del mondo in Germania sono stati Buffon, Zambrotta, F. Cannavaro (capitano), Camoranesi e Del Piero[144]. In totale, otto calciatori titolari del club – i primi nominati insieme ai francesi Lilian Thuram, Patrick Vieira e David Trézéguet – hanno giocato la finale della principale manifestazione calcistica del pianeta[145], un record.

Sandro Pertini con Zoff, Causio e Bearzot, di rientro dal campionato del mondo 1982, giocano una partita di Scopone scientifico in aereo.

Franco Causio, pur avendo giocato per lungo tempo nella Juventus, divenne campione del mondo 1982 durante la sua militanza nell'Udinese[92].

Non mancano, ovviamente, i giocatori di indiscusso valore tecnico che hanno militato in Nazionale pur non avendo mai vinto il campionato del mondo, come ad esempio Roberto Baggio, Pietro Anastasi (vincitore di un Campionato d'Europa nel 1968), Romeo Benetti, Salvatore Schillaci (che vinse la classifica marcatori del campionato del mondo 1990) o Roberto Bettega (che non poté partecipare al campionato del mondo 1982 a causa di un infortunio riportato nel novembre 1981 in uno scontro con il portiere dell'Anderlecht, Jacky Munaron, in Coppa dei Campioni).

Tra gli stranieri campioni del mondo al momento della loro militanza nella Juventus, il più famoso è certamente il francese Zinédine Zidane (1998); ma sono da ricordare anche Platini nel 1984 e Deschamps nel 2000 (quest'ultimo anche campione del mondo insieme a Zidane nel 1998), divenuti campioni d'Europa con la nazionale francese mentre militavano nella squadra torinese.

La Signora è, in assoluto, la squadra che vanta il maggior numero di giocatori che abbiano vinto almeno un'edizione del campionato del mondo con 24 giocatori[146], avendo incluso il primato per numero di calciatori della propria nazione con 22. Limitatamente alla sola nazionale italiana, i giocatori della Juventus convocati furono 9 nell'edizione 1934, 2 nel 1938, 6 nel 1982 e 5 nel 2006.

Per l'elenco completo di giocatori della Juventus che sono stati convocati nell'Italia, vedi il capitolo Calciatori juventini che sono stati convocati nella nazionale italiana assoluta.

Struttura societaria

Dal 27 giugno 1967 la Juventus è una società per azioni (S.p.A)[44]. Posseduta da soli privati, attualmente il sessanta per cento del totale del suo pacchetto azionario è detenuto dalla finanziaria IFIL Investment S.p.A, la holding proprietà della famiglia Agnelli[147] di cui fa parte la società torinese dal 2003 dopo una riorganizzazione[148]. Tale pacchetto azionario è controlato atraverso della società Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a[149]. Il resto del pacchetto azionario è detenuto dalla società Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) per il 7,5% e da altri azionisti per il 32,5%[147]. La società bianconera attualmente controlla il 71.3% del capitale sociale dell'azienda Campi di Vinovo S.p.A[150].

L'organigramma attuale della Juventus Football Club S.p.A si compone attualmente di sette settori: Amministrazione e Finanza, Risorse Umane, Informazione Tecnologica, Area Commerciale, Pianificazione, Controllo e Progetti Speciali, Area Comunicazione e Area Sportiva[151]. La società bianconera è amministrata da un Consiglio di Amministrazione (C.d.A), un organo sociale composto da otto membri elletti dalla proprietà (il presidente del club, l'Amministratore Delegato (AD), il Direttore Generale, i sei amministratori) per tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, con la sola eccesione di quelli riservati all'assemblea degli azionisti[152].

A partire dal 3 dicembre 2001 la società torinese è quotata sul listino della borsa italiana[53] e attualmente è una delle tre società italiane di calcio quotate in Borsa – insieme alla Lazio e la Roma – e, tra esse, l'unica che fa parte del Segmento STAR, uno dei gruppi azionari di maggior successo in Europa e nel mondo[153].

La Vecchia Signora è anche membro fondatore dell'Associazione dei Club Europei (ing. ECA), organizzazione successora del G-14, composto dai club calcistici europei più importanti, influenti e prestigiosi consorziatisi per ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte all'UEFA e alla FIFA.

Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema di gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in conformità ai requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS 18001:2007[12] ed uno Sistema di Gestione della Qualità del Settore Medico secondo la norma internazionale ISO 9001:2000[154].

Organigramma della società

Staff attuale dell'area amministrativa[155]
  • Proprietà: famiglia Agnelli.
  • Presidente: Giovanni Cobolli Gigli.
  • Presidenti Onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
  • Amministratore delegato e direttore generale: Jean-Claude Blanc.
  • Comitato sportivo: Gian Paolo Montali.
  • Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano, Camillo Venesio, Riccardo Montanaro.
  • Controllo interno: Marzio Saà, Riccardo Montanaro.
  • Direttore sportivo: Alessio Secco.
  • Direttore commerciale e marketing: Marco Fassone.
  • Direttore amministrazione e finanza: Michele Bergero.
  • Direttore finanza pianificazione, controllo e progetti speciali: Stefano Bertola.
  • Responsabile risorse umane: Alessandro Sorbone.
  • Responsabile comunicazione e direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
  • Responsabile information technology: Claudio Leonardi.
  • Direttore Juventus Center: Vittorio Ferrino.
  • Responsabile Juventus Merchandising: Laurent Boquillet.
  • Addetti stampa senior: Marco Girotto.
  • Addetti stampa e editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti.
  • Responsabile contenuti editoriali: Enrica Tarchi.
  • Comunicazione corporate: Stefano Coscia.
Staff attuale dell'area sportiva[156]
  • Allenatore: Claudio Ranieri.
  • Vice allenatore (allenatore in 2ª): Christian Damiano.
  • Preparatore portieri: Giorgio Pellizzaro.
  • Preparatori atletici: Andrea Scanavino e Riccardo Capanna.
  • Assistente di campo: Paolo Benetti.
  • Responsabile settore medico: dott. Riccardo Agricola.
  • Medici sociali: dott. Michele Gemignani, dott. Bartolomeo Goitre e dott. Luca Stefanini.
  • Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
  • Massofisioterapisti: Mauro Caudana, Dario Garbiero e Franco Giacometto.
  • Allenatore Squadra Primavera: Vincenzo Chiarenza.
  • Team manager: Gianluca Pessotto.
  • Responsabile Settore Giovanile: Ciro Ferrara.
  • Responsabile osservatori: Renzo Castagnini.
  • Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi.

File:Juventusstemma.png
Cronologia degli sponsor tecnici[157]
File:Juventusstemma.png
Cronologia degli sponsor ufficiali[158]


Tifosi

Per la storia della tifoseria organizzata della Juventus, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football Club.
Bandiera in omaggio ai 109 anni di fondazione della Juventus F.C. Stadio Olimpico di Torino, 1º novembre 2006.

I tifosi della Juventus Football Club sono circa di dodici milioni in Italia[12] (cifra record), numero che rappresenta un 32,5% delle preferenze secondo un sondaggio nel Agosto 2008 dell'istituto giudato di Demos scatta pubblicato dal giornale La Repubblica[13]. La squadra torinese, inoltre, è una delle squadre col maggior numero di sostenitori al mondo con più di 170 millioni, inclusi più di quarantatre milioni solo in Europa[12]. Il club vanta associazioni di tifosi nel Canada, Stati Uniti, Malta, San Marino, Francia, Svizzera, Germania, Regno Unito, Iran, Israele, Grecia, Malesia, Australia e Vietnam[159] per citare solo alcuni paesi con un importante numero di emigranti italiani[160].

La squadra bianconera, tradizionalmente, la più trasversale del paese dal punto di vista territoriale e demografico[13], è anche molto popolare nelle regioni meridionali e insulari[14], risultando così una delle compagini col maggior séguito di sostenitori nelle partite in trasferta. La presenza della tifoseria bianconera in ogni regione del paese, sopratutto in Lombardia, Veneto e Sicilia, rendono la Juventus una "squadra nazionale"[161]. Molti dei suoi supporters sono disposti ad attraversare la nazione regolarmente per sostenere la squadra nelle sue partite casalinghe[161].

Politicamente, il tifo organizzato della Juventus è schierato su posizioni di destra[162].

Cenni storici

Una veduta di Piazza San Carlo, luogo comune di riunione dei tifosi della Juventus a Torino.

All'inizio del secolo scorso, secondo il pensiero popolare all'epoca, il tifo della Juventus rappresentava la borghesia mentre i tifosi della sua squadra concittadina rivale, il Torino, appartenevano alla classe popolare e proletaria[163]. Alcuni anni dopo, con il sodalizio della Vecchia Signora con la famiglia Agnelli nel 1923, la Juventus venne "adottata" anche dagli operai della Fabbrica Italiana Automobili Torino (FIAT) – impresa di proprietà degli Agnelli – maggioranza dei quali erano principalmente immigranti della regione meridionale del paese, in modo particolare dalla Sicilia (Palermo e Catania), e da Napoli[164]. Tale adozione, insieme alla serie di grandi successi della squadra durante la decade del trenta – periodo in cui iniziò a diffondersi la radio in Italia –, ebbe una notevole risonanza nazionale, che rese di casa la Juventus anche in regioni lontane dal Piemonte e all'estero, diventandose così la prima società calcistica italiana con una tifoseria con un carratere veramente nazionale e non solo cittadino o regionale[165]. Durante le decadi del 1960 e del 1970 con il notevole incremento del fenomeno migratorio a Torino, la Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore piemontese, quello degli immigrati nel ricco Nord-Ovest d'Italia, mentre la società granata rimase legata a quello di origine prettamente torinese[164]. Nacque così uno dei motivi alla base della grande rivalità tra le due squadre, simboleggiata dal Derby della Mole, l'incontro cittadino più antico ed uno dei più importanti del calcio italiano.
Attualmente, come conseguenza del fatto sopra indicato, quelle differenze tra le origini sociali dei tifosi delle società juventina e granata sono desuete, ma fu quello stereotipo e il grande numero di tifosi juventini presenti nelle gare in trasferta della squadra, che diventò altra rivalità, presente soprattutto dalla decade del 1980 fino ad oggi, tra Madama e il Napoli, la squadra col maggior numero di tifosi nell'Italia Meridionale[13].

Gemellaggi e rivalità

In Italia la tifoseria juventina è gemellata con quella dell'Avellino ed all'estero con quelle dell'ADO Den Haag, squadra olandese, e con quella del Legia Varsavia, squadra polacca[166], mentre le rivalità più accese sono quelle con l'Inter (il cosiddetto Derby d'Italia) e con i cugini del Torino (la stracittadina, il Derby della Mole). Altre rivalità importanti sono quelle con il Milan, con la Fiorentina, con il Napoli[167] e con la Roma.

La Curva Scirea allo Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato durante le gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria organizzata. Attualmente, allo Stadio Olimpico di Torino, i tifosi occupano la Curva Filadelfia[168].

Soprannomi

La Juventus ha come principale soprannome quello di Signora o, in lingua piemontese, Madama. Tale appellativo nasce alle origini della società. L'aggettivo "vecchia" nacque invece per l'età media molto elevata di alcuni membri della squadra (33 anni di Luis Monti, Raimundo Orsi ed Umberto Caligaris; 32 di Virginio Rosetta, ecc.) a metà degli anni trenta. La Juventus è dunque conosciuta, anche all'estero, come la Vecchia Signora.

Un altro celebre appellativo della Juventus è La Fidanzata d'Italia, per la notevole crescita del numero di tifosi juventini grazie ai suoi successi sportivi durante gli anni 1930[165].
Ha anche altri soprannomi come i Bianconeri (riferito sia ai tifosi che ai componenti della squadra), dato che dal 1903 i colori della divisa casalinga sono il bianco ed il nero[16], e le Zebre per la mascotte societaria.

Un altro curioso soprannome, che alcuni ritengono abbia origine almeno dagli anni venti del secolo passato, riservato soprattutto in maniera spregiativa, a giocatori e tifosi juventini da parte dei sostenitori delle squadre rivali, è l'epiteto di Gobbi, derivato dal piemontese goeba o göba, in italiano gobba. L'origine più accreditata di questo termine risale agli anni cinquanta, quando la squadra bianconera indossava una casacca larga, a differenza delle classiche maglie usate dalle altre squadre in quel tempo. Quando i giocatori correvano sul campo, la casacca, che sul petto aveva un'apertura con lacci, in stile inglese, generava un rigonfiamento sulla schiena (una sorta di effetto paracadute) dando l'impressione che i giocatori avessero la gobba[169]. Negli anni settanta del XX secolo la Curva Maratona, la curva più calda dei tifosi del Torino Calcio, rivale storico, intonava spesso il coro «goeba, goeba» per sfottere i tifosi juventini durante il Derby della Mole.

La squadra juventina è stato anche conosciuta, principalmente durante gli anni 1970, come [La] Signora Omicidi per via dei suoi risultati sul campo[170].

Note

  1. ^ a b Documentario La Grande Storia della Juventus, 2007, Ean 8032807021621. Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Rai Trade.
  2. ^ Il nome "Juventus" è una licenza letterale in piemontese del sostantivo latino iuventus (gioventù in lingua italiana).
    Si veda anche quanto scritto dal Sac. Casimiro Zalli nel, Dizionario piemontese-italiano, latino e francese (vol.1), Edizione seconda e di nuovi vocaboli arricchita, Carmagnola, Tipografia di Pietro Barbiè, 1830, pag.403..
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Juventus Football Club: La Storia, su juventus.com, www.juventus.com. URL consultato il 26-09-2008.
  4. ^ a b Juventus Center - Training, Media & Sponsor, su juventus.com, www.juventus.com. URL consultato il 26-09-2008.
  5. ^ Le uniche società prettamente calcistiche fondate prima del 1897 sono, tra quelle ancora in attività, il Genoa, nato nel 1893, e l'Udinese, fondato nel 1896. Altre sei società calcistiche sono state fondate prima del 1897; tutte e sei però hanno aperto la loro sezione calcio solo dopo quell'anno: sono la Ginnastica Torino (fondata nel 1844 come società ginnastica), l'Internazionale Torino (1891), la Ginnastica Sampierdarenese (1891, come società ginnastica), la Pro Vercelli (1892, come società ginnastica), il Football Club Torinese (1894) e l'Andrea Doria (1895, come società ginnastica). Si vedano anche gli articoli "Prima squadra di calcio italiana" ed "Origini del calcio italiano".
  6. ^ a b c (EN) Articolo "Juventus facce nuovi ponti", su fifa.com, www.fifa.com, 20-11-2006. URL consultato il 26-09-2008.
    Vedi anche "Juventus Football Club", su it.encarta.msn.com, Microsoft® Encarta® Enciclopedia online 2008. URL consultato il 26-09-2008.
  7. ^ a b c Con 11 trofei in bacheca la Juventus è – insieme al Liverpool – la terza squadra europea per numero di titoli ufficiali vinti a livello internazionale (alle spalle di Milan con 18 trofei vinti e Real Madrid con 15 trofei). Nel mondo è la sesta squadra col maggior numero di trofei internazionali ufficiali vinti e riconosciuti da ciascuna delle sei confederazioni continentali affiliate alla FIFA (UEFA, CONMEBOL, CAF; CONCACAF, AFC ed OFC) ex aequo con il São Paulo e la compagine inglese prima citata (alle spalle solo del Boca Juniors, con 18 trofei vinti, dell'Independiente, con 15 trofei, del Real Madrid e del Milan, e dell'Al-Ahly SC, squadra che vanta 13 trofei internazionali). Si veda anche l'articolo "Statistiche dei trofei internazionali di calcio".
  8. ^ a b c d Calcio Europa: Juventus FC, su it.uefa.com. URL consultato il 26-09-2008.
  9. ^ a b Storia della Coppa UEFA, su it.uefa.com. URL consultato il 26-09-2008.
  10. ^ a b c d e Comprese tutte le competizioni internazionali per club ufficialmente riconosciute da ciascuna delle sei confederazioni contnentali affiliate alla FIFA e la Coppa Intercontinentale-Coppa del mondo per club.
    Si veda anche (EN) Competizioni per club riconosciute dall'UEFA (leggenda), su uefa.com, www.uefa.com. URL consultato il 26-09-2008.
  11. ^ a b c d e f Articolo "Tutto iniziò con un po' di poesia", su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport (archivio storico online), 24-05-1997. URL consultato il 26-09-2008.
  12. ^ a b c d Juventus Football Club S.p.A: Obiettivi e Strategie, su juventus.com, www.juventus.com. URL consultato il 26-09-2008.
  13. ^ a b c d Articolo "Tifosi, Juventus la più amata. Inter la più antipatica", su repubblica.it, La Repubblica, 30-08-2008. URL consultato il 26-09-2008. Nella stessa statistica l'Inter è la seconda squadra per numero di sostenitori in Italia con il 14%, mentre al terzo posto è il Milan (13,6%). Il Napoli è quarto con il 7,9% (prima squadra tra quelle del Centro-Sud), davanti alla Roma (7,3%) ed alla Lazio (2,2%).
  14. ^ a b La Juventus è la squadra col maggior numero di tifosi in 12 regioni italiane su 20 (Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Toscana, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e la seconda squadra più seguita in tutte le altre, tranne che in Liguria (terzo club dopo il Genoa e il Sampdoria) secondo l'Elaborazione Carat Sport su Ricerca AC Nielsen pubblicata nel dicembre 2002.
  15. ^ Liceo Classico Massimo D'Azeglio: La nostra Storia, su liceomassimodazeglio.it, www.liceomassimodazeglio.it. URL consultato il 26-09-2008.
  16. ^ a b c (EN) Calcio Classico (squadre): Juventus F.C., su fifa.com, www.fifa.com, 15-12-2006. URL consultato il 26-09-2008.
  17. ^ a b Magica Juventus: la storia, su magicajuventus.com, www.magicajuventus.com. URL consultato il 26-09-2008.
  18. ^ F.C. Torinese v F.C. Juventus (11 marzo 1900), su archiviotoro.it, www.archiviotoro.it. URL consultato il 26-09-2008.
  19. ^ a b Torino FC: La Fondazione, su torinofc.it, www.torinofc.it. URL consultato il 26-09-2008.
  20. ^ a b Nel campionato italiano 1912–1913, il primo in cui è stato stabilito la retrocessione, la Juventus si classificò all'ultimo posto del suo girone, il piemontese, con 3 punti in 10 giornate, al pari dell'Internazionale Napoli nel girone meridionale (con zero punti), dell’Alba Roma nel girone laziale (anch'essa a zero punti), del Pisa nel girone toscano (con 4 punti), del Racing Libertas nel girone lombardo-ligure (1 punto in 10 giornate) e del Modena nel girone veneto-emiliano (1 punto in 10 giornate), queste ultime squadre iscritte nel cosidetto Torneo Maggiore all'inizio della stagione. Tutte queste squadre – compresi i bianconeri – sarebbero dovute retrocedere ma, in seguito alle loro proteste, durante l'Assemblea FIGC di preparazione alla nuova stagione si decise di riformare i tornei, allargando il numero delle squadre partecipanti e, di conseguenza, ripescare tutte le squadre retrocesse in quella stagione. Per il campionato successivo si stabilì che le squadre liguri, che nella stagione precedente avevano giocato con le lombarde, sarebbero state aggregate al girone piemontese, causandone la saturazione. Di conseguenza il Novara, penultimo nel campionato, fu ammesso al girone lombardo mentre la Juventus fu ammessa in tale girone con una clausola particolare: essendo state promosse in I Categoria troppe squadre lombarde (Nazionale Lombardia, Juventus Italia, l'Associazione Milanese Calcio e, d'ufficio, il Como) si decise togliere una lombarda (il Brescia, settima nel Campionato di Promozione 1912–1913 e promossa d'ufficio nella massima categoria) spostandola nel raggruppamento veneto, lasciando libero un posto per la compagine torinese. Di fatto tutte le squadre che dovevano retrocedere in Promozione alla fine della stagione 1913–1914 (Prato, Pro Roma, Liguria, Ass. Milanese Calcio ed Udinese) furono riammesse. Per quanto riguarda l'origine del sistema di retrocessione e promozione nel calcio italiano, si veda anche quanto scritto da Davide Rota e Silvio Brognara nel libro, Football dal 1902 - la storia della Biellese, edizioni del giornale "Il Biellese", 1996.
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  27. ^ a b c Nell'ultima fase della seconda guerra mondiale, tra gli anni 1943 e 1945, la società juventina prese il nome di Juventus-Cisitalia, in abbinamento con la casa automobilistica, il cui titolare, Pietro Dusio, era l'allora presidente bianconero. Curiosamente la FIAT, storicamente legata alla Juventus e allora concorrente della Cisitalia, in quel periodo si abbinò al Torino che assunse la denominazione di Torino FIAT. Vedi anche il documentario Spalti di guerra: La storia del campionato di calcio 1943–1944, su lastoriasiamonoi.rai.it, www.lastoriasiamonoi.rai.it. URL consultato il 26-09-2008.
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  34. ^ La edizione del Campionato Federale della stagione 1914–1915 è stato sospesa in conseguenza della partecipazione dell'Italia nella prima guerra mondiale.
  35. ^ Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 5° posto.
  36. ^ a b Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 2° posto.
  37. ^ La Juventus si classificò al quarto turno eliminatorio della seconda edizione della Coppa Italia dopo avere sconfitto il Parma per 2 a 0 alla città omonima il 27 febbraio 1927. Il torneo è stato interrotto per risoluzione dalla FIGC all'inizio del quarto turno eliminatorio a causa della mancanza di date disponibili per lo svolgimento delle partite tra le squadre classificate a quel turno.
  38. ^ Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 3° posto.
  39. ^ Le squadre classificate dal primo al nono posto nei Gironi A e B a fine del ventinovesimo Campionato Federale di Calcio nella stagione 1928–1929 furono ammesse al primo campionato di Serie A nella stagione 1929–1930, mentre le squadre classificate dal decimo al ultimo posto nei entrambi gironi furono iscritte nel primo campionato di Serie B nella stagione prima indicata.
  40. ^ La semifinale della Coppa dell'Europa Centrale di 1932 tra la Juventus e lo Slavia Praga fu annullata, e squalificate entrambe le squadre, per delibera degli organizzatori di tale competizione internazionale come conseguenza di azioni irregolari di alcuni giocatori della squadra cecoslovacca nella gara di ritorno a Torino il 10 luglio 1932, assegnando poi la vittoria del campionato, senza giocare mai la finale, alla squadra italiana del Bologna (vedi dettagli della partecipazione della Juventus FC nella edizione della Coppa dell'Europa Centrale nell'articolo Quinquennio d'Oro).
  41. ^ (EN) Coppa Rio (edizione di 1951), su rsssf.com, Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 26-09-2008.
  42. ^ Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con le squadre classificate nel 9° posto del Campionato di Serie A.
  43. ^ Posizione raggiunta per quoziente-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 4° posto.
  44. ^ a b Juventus Football Club S.p.A: Prospetto informativo, 24 maggio 2007, pp. pag.53 (Informazioni sull'Emittente). (disponibili in formato .PDF su www.consob.it).
  45. ^ a b La edizione della Coppa Intercontinentale di 1973 è stato disputata tra l'Independiente, campione della Coppa Libertadores de America di tale anno, e la Juventus, finalista della Coppa dei Campioni 1972–1973, chi giocò la coppa per via della rinuncia dell'Ajax - squadra campione del torneo in quella stagione - ad affrontare le partite in Sudamerica come conseguenza del trattamento poco sportivo che le squadre di tale regione offrivano nelle partite alle squadre europee nel corso degli anni Sessanta e Settanta del passato secolo. Si decise per una finale unica da disputarsi allo Stadio Olimpico di Roma nel dicembre 1973, vinta per 1 rete a 0 dalla squadra argentina.
    Vedi anche (EN) Finali di Coppa Intercontinentale, su rsssf.com, Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 26-09-2008.
  46. ^ Posizione raggiunta per differenza-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 5° posto.
  47. ^ La edizione della Supercoppa Europea di 1984 è stato giocato in una gara unica perché il Liverpool d'Inghilterra, secondo i bassi dell'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee in qualità di vincitore della Coppa dei Campioni nella stagione 1983–1984, ha potuto trovare una sola data in cui affrontare la Juventus, campione della Coppa delle Coppe nella stessa stagione. Le altre due edizione dove si giocò solo la gara d'andata nella storia di quella competizione furono nel 1986 (Steaua Bucarest 1-0 Dinamo Kiev a Monaco il 24 febbraio 1987) e nel 1991 (Manchester United 1-0 Stella Rossa a Manchester il 19 novembre 1991).
    Vedi anche (EN) Finali di Supercoppa europea, su rsssf.com, Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 26-09-2008.
  48. ^ a b c Non si giocò la partita di Supercoppa Europea di 1985 tra la Juventus, campione della Coppa dei Campioni della stagione 1984–1985 e l'Everton d'Inghilterra, campione della Coppa delle Coppe della citata stagione a causa della sospensione ai club inglesi in conseguenza della Strage dell'Heysel. Vedi anche (EN) Finali di Supercoppa europea, su rsssf.com, Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 26-09-2008.
  49. ^ Classificata alla Coppa UEFA dopo spareggio col Torino (0-0; 4-2 ai calci di rigore).
  50. ^ Posizione raggiunta per differenza-reti. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 3° posto.
  51. ^ La Champions League è il nome assunto dalla Coppa dei Campioni nel 1992, entrambi competizioni organizzate dall'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA).
  52. ^ Posizione raggiunta dopo sconfitta nello spareggio contro l'Udinese. Appaiata in punti con la squadra classificata nel 5° posto.
  53. ^ a b Codice ISIN: IT0000336518, Codice Alfanumerico: JUVE, Codice Reuters: JUVE.MI. Vedi anche:
    Borsa Italiana: Juventus Football Club (dati mercato), su borsaitaliana.it, www.borsaitaliana.it. URL consultato il 26-09-2008.
    IPO: Juventus Football Club, su borsaitaliana.it, www.borsaitaliana.it. URL consultato il 26-09-2008.
  54. ^ a b c d Sono esclusi da questo conteggio i due scudetti vinti dalla Juventus Football Club nelle stagioni 2004–2005, revocato e 2005–2006, il quale non viene assegnato alla società torinese, in entrambi i casi, per illecito sportivo. Queste risoluzioni sono basate nella sentenza del 25 luglio 2006 del processo sullo scandalo del calcio italiano. Lo scudetto della stagione 2005-06 fu assegnato dalla FIGC all'Inter, quale prima nella nuova classifica su delibera della Commissione di Appello Federale nell'agosto 2006.
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  122. ^ Quaranta campagne in competizioni UEFA per club se si escludono le sei partecipazioni alla Coppa delle Fiere, manifestazione non organizzata dall'UEFA. Si veda:
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  124. ^ Quarta tra le squadre europee col maggior numero di titoli vinti nelle tre principali competizioni UEFA per club, superata solo dal Real Madrid (11), Milan (9) ed il Liverpool (8). Si veda:
    (EN) International Cups Trivia: European Cup Collectors, su rsssf.com, Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 04-12-2008. (Dati prendendo in considerazione la Coppa delle Fiere tra le competizioni internazionali ad eliminazione diretta in Europa).
  125. ^ Juventus FC: 14 finali in competizioni internazionali ad eliminazione diretta divise in 7 finali in Coppa dei Campioni-Champions League, 1 in Coppa delle Coppe, 4 in Coppa UEFA e 2 in Coppa delle Fiere. AC Milan: 14 finali divise in 11 finali in Coppa dei Campioni-Champions League e 3 in Coppa delle Coppe (la compagine rossonera non ha raggiunto mai la finale in Coppa UEFA). FC Barcelona: 15 finali divise in 5 finali in Coppa dei Campioni-Champions League, 6 in Coppa delle Coppe e 4 in Coppa delle Fiere (il club spagnolo non ha raggiunto mai la finale in Coppa UEFA). Real Madrid CF: 16 finali divise in 12 finali in Coppa dei Campioni-Champions League, 2 in Coppa delle Coppe e 2 in Coppa UEFA). Considerando le tre principali competizioni UEFA per club la Juventus è terza tra le squadre europee per numero di finali dispotate (12) dopo il Real Madrid (16) ed il Milan (14). Si veda:
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  126. ^ In Europa, assieme la Juventus, solo altri dieci club hanno disputato una finale in tutte e tre principali competizioni UEFA per club (in ordine cronologico per raggiungimento della terza finale mancante nelle tre principali competizioni europee): Liverpool, Amburgo, Real Madrid, Fiorentina, Ajax, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Valencia, Porto ed Arsenal (Barcellona e Leeds United hanno raggiunto la finale in Coppa delle Fiere, ma non in Coppa UEFA).
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  130. ^ Milan: 29 finali in competizioni internazionali; Boca Juniors: 26; Real Madrid: 24; Independiente: 21; Barcellona: 19.
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  133. ^ Sono escluse da questo conteggio le due finali di Coppa delle Fiere (disputate dalla Juventus nel 1965 e nel 1971), in quanto manifestazione non organizzata dall'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee. Vedi (EN) Finali della Coppa UEFA (1971-2006), su uefa.com, www.uefa.com. URL consultato il 26-09-2008.
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  135. ^ Dal 1955 solo in dieci occasioni due squadre di un stesso paese si hanno incontrato nella finale di una competizione UEFA per club: 2 volte tra squadre inglese (in Coppa UEFA nella stagione 1971–1972 ed in Champions League nella stagione 2007-08), 1 volta tra squadre tedesche (in Coppa UEFA nella stagione 1979–1980), 2 volte tra squadre spagnole (in Champions League nella stagione 1999–2000 ed in Coppa UEFA nella stagione 2006–2007) e 5 volte tra squadre italiane (4 volte in Coppa UEFA nelle stagioni 1989–1990; 1990–1991; 1994–1995 e 1997–1998 ed 1 volta in Champions League nella stagione 2002–2003).
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  146. ^ La Juventus vanta 24 calciatori che hanno vinto il campionato mondiale di calcio durante la loro militanza nel club, di cui 22 con la nazionale italiana, record mondiale in entrambi i casi. La società bianconera precede in tale classifica l'Inter (21, di cui 17 con la nazionale patria), il Bayern Monaco (15, di cui 13 con la nazionale tedesca), il Santos (12, tutti con la nazionale brasiliana) ed il São Paulo (12, tutti con il Scratch).
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    Intervista "Cannavaro: Con la Juve è sempre un match speciale", su sscnapoli.it, www.sscnapoli.it, 10-10-2008. URL consultato il 31-10-2008.
  168. ^ La Curva Sud del Delle Alpi, così come diversi tornei giovanili e premi per il fair play, porta il nome di "Scirea" in omaggio al libero e capitano della Juventus e della Nazionale Gaetano Scirea (1953-1989), morto in un incidente stradale in Polonia mentre era allenatore in seconda della squadra. In passato la tribuna si chiamava "Filadelfia" al pari della Tribuna Sud dello Stadio Comunale, vicina alla via omonima.
  169. ^ Nicola Calzaretta, Il pallone racconta: Un secolo di bianconero (tutte le maglie della Juventus 1903-2003), in Guerin Sportivo, XCIII, n. 29, 22-29 luglio 2003, ed. impresa.
  170. ^ Articolo "La Juve torna tra le grandi", su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera (archivio), 28-04-2008. URL consultato il 17-10-2008.

Bibliografia

     

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