Italia centrale
Italia centrale | |
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Stati | ![]() |
Territorio | Lazio, Marche, Toscana e Umbria |
Superficie | 58 052 km² |
Abitanti | 11 724 035[1] (31-12-2021) |
Densità | 206,51 ab./km² |
Lingue | italiano |
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L'Italia centrale, Centritalia, Centro Italia o, più semplicemente, Centro, è quella parte del territorio italiano che, nella definizione dell'Istat[2] adottata anche dall'Eurostat,[3] comprende le regioni Lazio, Marche, Toscana e Umbria. L'Abruzzo, sebbene sia geograficamente al centro della penisola italiana, viene fatto rientrare nell'Italia meridionale per ragioni storiche, linguistiche e culturali.[4]
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
È attraversata dagli Appennini settentrionali e centrali ed è bagnata a est dal mare Adriatico, a ovest dal mar Tirreno e dal mar Ligure. I principali fiumi di questa porzione di territorio sono l'Arno e il Tevere con i loro affluenti (es. Aniene), e il Liri-Garigliano. I laghi più importanti sono il Trasimeno, il lago di Bolsena, il lago di Bracciano, il Lago di Vico, il Lago di Albano, il Lago di Nemi e il lago di Sabaudia. Da un punto di vista altimetrico l'Italia centrale ha un territorio prevalentemente collinare (68,9%). Le zone montuose e quelle pianeggianti equivalgono rispettivamente al 26,9% e al 4,2% della ripartizione territoriale.
Confini[modifica | modifica wikitesto]
L'Italia centrale confina a nord con l'Italia settentrionale e a sud-est con l'Italia meridionale. Quest'ultima linea di confine segue, almeno a grandi linee, quello che in epoca pre-unitaria costituiva il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, con le seguenti aggiunte:
- l'ex circondario di Cittaducale: incorporato, fin dal 1927, alla provincia di Rieti,[5] facente prima parte dell'Abruzzo Ulteriore II;
- gli ex-circondari di Sora e di Gaeta: facenti prima parte della provincia di Terra di Lavoro, dal 1927 aggregati alla provincia di Roma.[6][7]
Viceversa il territorio dell'ex delegazione apostolica di Benevento, che fino al 1860 costituiva un'exclave pontificia nel regno duo-siciliano, passò alla Campania e dunque all'Italia meridionale.[8]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Demografia[modifica | modifica wikitesto]
La popolazione residente nell'Italia centrale ammonta a 11 786 952 abitanti.[1]
Regioni[modifica | modifica wikitesto]
Regione | Capoluogo | Abitanti |
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5 885 917 |
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1 544 715 |
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3 745 593 |
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892 294 |
Comuni più popolosi[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito si riporta l'elenco della popolazione residente nei comuni con più di 50 000 abitanti.
Province[modifica | modifica wikitesto]
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Utilizzando la distinzione in tre Italie industriali di Arnaldo Bagnasco, gran parte dell'Italia centrale farebbe parte della "Terza Italia",[9][10] quella caratterizzata da un'industria, tranne alcune grandi multinazionali, espressa da piccole e medie aziende scarsamente legate agli aiuti di Stato. Il turismo (naturale, artistico, commerciale e sportivo) è assai sviluppato ovunque.
Terni è leader nel settore siderurgico e nella fattispecie in quello dell'acciaio inossidabile. Il suo polo industriale è secondo per grandezza e primo per produttività in Italia. Fabriano (AN) è famosa per la produzione di carta (Cartiere Miliani Fabriano, Museo della carta e della filigrana, Archivio storico delle Cartiere Miliani Fabriano) e per le fabbriche della famiglia Merloni: Indesit Company, Ariston Thermo Group e Antonio Merloni. È quindi un importante polo industriale, grazie alla produzione di elettrodomestici e di cappe aspiranti, settore in cui la città è prima in Italia, grazie a industrie quali Elica, Best e Faber.
In Alta Valle del Tevere, Città di Castello (PG) è ben nota per la produzione tipografica, avviata sul finire del XIX secolo, e le industrie tessili, del legno e metalmeccaniche, con alcuni marchi di rilievo internazionale; significativo l'artigianato del ferro. La limitrofa Sansepolcro è sede di importanti industrie alimentari, tra cui spiccano la Buitoni e Aboca, qui fondate rispettivamente nel 1827 e 1978 e oggi note a livello mondiale, un centro di ricerca della Nestlé e numerose aziende di medie e piccole dimensioni nel settore tessile e abbigliamento; l'artigianato si caratterizza per la lavorazione dell'oro, del legno e del merletto.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Popolazione residente e dinamica demografica Anno 2021, su demo.istat.it, p. 2. URL consultato il 12 gennaio 2022.
- ^ Densità Della popolazione residente al 1º gennaio 2016 - Glossario (PDF), su istat.it, p. 2. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ (EN) NUTS (Nomenclature of Territorial Units for Statistics), by regional level, version 2021 - Italy, su ec.europa.eu. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Piergiorgio Landini, Paola Salvatori, Enciclopedia Italiana, VII Appendice, su treccani.it, Treccani, 2006. URL consultato il 12 ottobre 2019.
- ^ Archivio di Stato di Rieti - Ex circondario di Cittaducale, su as-ri.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ R.D.L. 2 Gennaio 1927 n. 1 Riordinamento delle Circoscrizioni provinciali Regno d’Italia (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ La storia - Storia, su procurasantamariacapuavetere.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Delegazione apostolica (Stato della Chiesa), 1816 - 1870, su sias.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Secondo Bagnasco, le regioni che fanno parte della Terza Italia sono: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Arnaldo Bagnasco, Tre Italie. La problematica territoriale dello sviluppo italiano, Bologna, Il Mulino, 1977.
- ^ Lo sviluppo economico delle regioni: dalle tre Italie alle due Italie - L’ascesa di Nord-Est e Centro -I caratteri comuni, su treccani.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Gruppi di regioni d'Italia
- Nomenclatura delle unità territoriali per le statistiche dell'Italia
- Nomenclatura delle unità territoriali statistiche
- Regioni d'Italia
- Stato Pontificio
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene alcuni canti dell'Italia centrale
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Italia centrale
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale dell'Istat, su istat.it.
- Demo-Istat, su demo.istat.it.
Controllo di autorità | GND (DE) 4039689-7 |
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