Coppa Federale 1915-1916

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Coppa Federale
Sport Calcio
TipoCampionato
CategoriaTornei calcistici di guerra
FederazioneFIGC
PaeseBandiera dell'Italia
ContinenteEuropa
OrganizzatoreFIGC
Partecipanti15
FormulaEliminatorie e finali
Storia
Fondazione1915
Soppressione1916
Numero edizioni1
DetentoreMilan

La Coppa Federale fu il torneo sostitutivo, di guerra, del campionato italiano di calcio per la stagione 1915-16.

La sospensione del campionato[modifica | modifica wikitesto]

Non appena il 22 maggio 1915 il governo italiano decretò lo stato di mobilitazione preliminare all'entrata nella prima guerra mondiale, la FIGC dispose frettolosamente la sospensione del campionato di Prima Categoria in corso, a cui mancava solo l'ultima giornata delle finali e la finalissima. Il provvedimento fu aspramente criticato in particolare dalla capolista Genoa, che si sentì defraudata della vittoria. La Federazione, tuttavia, rassicurò il sodalizio ligure, affermando che il torneo sarebbe stato regolarmente portato a termine non appena la guerra si sarebbe conclusa.

Bloccatosi il fronte nelle trincee montane e dell'Isonzo, la situazione in cui ci si venne a trovare vedeva da un lato le società che, seppur avendo perso diversi giocatori arruolati nell'esercito, erano ancora in grado di schierare formazioni complete, mentre dall'altro lato c'era la Federazione, che avendo ancora il campionato del 1915, e il relativo titolo, in sospeso, non poteva certo organizzarne uno nuovo. La soluzione si trovò organizzando una Coppa Federale sul modello del campionato, ma senza titolo di Campione d'Italia in palio.

Al momento dell'istituzione del torneo, gli organi federali si aspettavano una massiccia adesione dalle squadre affiliate. Tuttavia, soltanto 15 squadre risposero all'appello. L'assenza di maggior scalpore fu quella della Pro Vercelli. La Cremonese, inizialmente iscritta e inserita nel girone con Modena e Bologna, chiese ed ottenne l'esonero dalla partecipazione, adducendo come motivo l'alto costo previsto delle trasferte in Emilia. Fu quindi rimpiazzata dall'Audax Modena.[1][2] Fece discutere poi la decisione unilaterale della Federazione di escludere dal torneo le squadre del Centro-Sud, le quali affidarono alla Gazzetta dello Sport la loro vibrante protesta, a dimostrazione che questa Coppa era sentita come un vero campionato.[3] Data la pericolosa collocazione geografica, ci fu anche l'assenza delle compagini venete.

Formula[modifica | modifica wikitesto]

La coppa si sarebbe svolta, sul modello dei campionati dell'epoca, su tornei regionali seguiti da una fase nazionale. Furono istituiti cinque gironi, uno per regione tranne che per il Piemonte, che ne ebbe due. Le vincitrici dei raggruppamenti avrebbero costituito la poule finale per l'assegnazione della coppa.

I dati qui raccolti sono riportati dall'opera Il calcio e la Grande Guerra, 1916 di Carlo Fontanelli, il quale li ha a sua volta recuperati dalle pubblicazioni dell'epoca della rivista Il Football.

Eliminatorie regionali[modifica | modifica wikitesto]

Girone A[modifica | modifica wikitesto]

Campionato lombardo Pt G V N P GF GS
1. Milan 8 4 4 0 0 10 3
2. US Milanese 2 4 1 0 3 4 7
2. Inter 2 4 1 0 3 3 7
I risultati
Andata Ritorno
0-3 (19 dic. 1915) Inter - Milan (9 gen. 1916) 1-2
2-0 (26 dic. 1915) Milan - Milanese (16 gen. 1916) 3-2
2-1 (2 gen. 1916) Milanese - Inter (23 gen. 1916) 0-1

Girone B[modifica | modifica wikitesto]

Piemonte A Pt G V N P GF GS
1. Juventus 8 4 4 0 0 13 6
2. Torino 2 4 1 0 3 5 7
2. US Torinese 2 4 1 0 3 4 9
I risultati
Andata Ritorno
4-2 (19 dic. 1915) Juventus - Torino (9 gen. 1916) 2-1
2-0 (26 dic. 1915) Torino - US Torinese (16 gen. 1916) 0-1
2-1 (2 gen. 1916) Juventus - US Torinese (23 gen. 1916) 5-2

Girone C[modifica | modifica wikitesto]

Piemonte B Pt G V N P GF GS
1. Casale 6 4 2 2 0 7 4
2. Vercellese 4 4 1 2 1 6 6
3. Valenzana 2 4 0 2 2 1 4
I risultati
Andata Ritorno
2-0 (19 dic. 1915) Casale - Valenzana (9 gen. 1916) 0-0
1-1 (26 dic. 1915) Valenzana - Vercellese (16 gen. 1916) 0-1
2-2 (6 feb. 1916)[4] Vercellese - Casale (23 gen. 1916) 2-3

Girone D[modifica | modifica wikitesto]

Campionato emiliano Pt G V N P GF GS
1. Modena 8 4 4 0 0 12 2
2. Bologna 4 4 2 0 2 11 5
3. Audax Modena 0 4 0 0 4 0 16
I risultati
Andata Ritorno
0-2 (19 dic. 1915) Bologna - Modena (9 gen. 1916) 2-3
4-0 (26 dic. 1915) Modena - Audax M. (16 gen. 1916) 3-0
0-2 (2 gen. 1916) Audax M. - Bologna (23 gen. 1916) 0-7

Girone E[modifica | modifica wikitesto]

Campionato ligure Pt G V N P GF GS
1. Genoa 6 4 3 0 1 22 3
2. Andrea Doria 5 4 2 1 1 8 4
3. Savona 1 4 0 1 3 1 24
I risultati
Andata Ritorno
3-2 (19 dic. 1915) A.Doria - Genoa (9 gen. 1916) 0-1
13-0 (26 dic. 1915) Genoa - Savona (16 gen. 1916) 6-0
0-0 (2 gen. 1916) Savona - A.Doria (23 gen. 1916) 1-5

Finali nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Le eliminatorie riscossero un grande successo di pubblico, con numerosi derby assai accesi e sentiti. Grande attesa vi era dunque per il girone finale, in programma fra febbraio ed aprile. Subito si ebbe, tuttavia, il problema del Casale che, per gravissimi problemi finanziari, dovette ritirarsi dopo una sola gara in cui aveva perso 2-0 contro la Juve. Tutti i restanti match del Casale non furono disputati e alle avversarie dei casalesi, inclusa la Juventus, vennero automaticamente assegnate vittorie a tavolino. Il protrarsi della decisione su un ricorso presentato dall'Andrea Doria nei confronti del Genoa, in seguito respinto, causò, inoltre, la posticipazione di alcune partite dei rossoblù.

Il raggruppamento fu estremamente equilibrato, e solo all'ultima giornata il Milan riuscì ad aggiudicarsi l'ambita coppa, battendo in casa il Genoa al termine di un match combattuto (vi furono un rigore realizzato per parte nonché un possibile gol fantasma non assegnato ai liguri).[5]

Determinante per il successo rossonero fu il figliol prodigo Aldo Cevenini, mentre il super bomber Louis Van Hege dovette lasciare a metà stagione, richiamato al fronte in Belgio. Questa vittoria fu il canto del cigno per la società rossonera, che uscirà totalmente ridimensionata dal conflitto, iniziando un lunghissimo periodo buio che si concluderà solo al termine di una nuova guerra, nel 1945.

Per quanto riguarda la Federazione, l'aggravarsi delle notizie dal fronte, sconsigliarono di ripresentare la manifestazione la stagione successiva. I Comitati Regionali misero in piedi vari tornei locali, sempre più ridotti a causa del susseguirsi della partenza delle varie classi militari con partite talvolta a porte chiuse a causa del divieto prefettizio di utilizzare i campi sportivi pubblici dopo ripetute e luttuose incursioni aeree austro-ungariche. Solo nel 1919, con la fine della guerra, ritornerà il calcio a livello nazionale.

Coppa Federale 1915-16 Pt G V N P GF GS
1. Milan 11 8 5 1 2 13 7
2. Juventus 10 8 4 2 2 13 8
2. Modena 10 8 4 2 2 13 10
4. Genoa 9 8 4 1 3 15 13
5. Casale 0 8 0 0 8 0 16
Cas Gen Juv Mil Mod
Casale –––– 0-2 0-2 0-2 0-2
Genoa 2-0 –––– 1-1 2-1 3-2
Juventus 2-0 2-1 –––– 2-0 1-1
Milan 2-0 3-1 3-2 –––– 2-0
Modena 2-0 4-3 2-1 0-0 ––––

13 febbraio 1916

Modena Milan 0-0
Casale Juventus 0-2 (tav.)[6]

20 febbraio 1916

Juventus Modena 1-1

27 febbraio 1916

Milan Juventus 3-2
Modena Genoa 4-3

5 marzo 1916

Milan Modena 2-0
Milan Casale 2-0 (tav.)

12 marzo 1916

Juventus Milan 2-0

19 marzo 1916

Modena Juventus 2-1

26 marzo 1916

Genoa Juventus 1-1

2 aprile 1916

Genoa Milan 2-1
Juventus Casale 2-0 (tav.)

9 aprile 1916 *

Juventus Genoa 2-1
Casale Milan 0-2 (tav.)

16 aprile 1916 **

Genoa Modena 3-2

30 aprile 1916 ***

Milan Genoa 3-1

* La partita Juventus-Genoa era inizialmente prevista il 5 marzo, ma venne rinviata.
** Partita inizialmente prevista il 12 marzo, ma rinviata per impraticabilità del campo.
*** Partita inizialmente prevista il 19 marzo, ma rinviata su ordinanza prefettizia per il timore di arrivo di aeroplani nemici su Milano.

Le richieste di rivalutazione del titolo[modifica | modifica wikitesto]

Una formazione rossonera del 1915: in piedi Sala, Barbieri, Pizzi; inginocchiati Scarioni, Soldera, Lovati; a terra Morandi, Ferrario, Brevedan, Van Hege, Bozzi.

Nei decenni a seguire la Coppa Federale 1915-1916, pur essendo tradizionalmente riportata con una voce specifica negli albi d'oro, rimase classificata come manifestazione non ufficiale e non fu mai considerata un vero campionato italiano in quanto il torneo di Prima Categoria 1914-1915 era formalmente ancora in corso. Polemiche analoghe interessarono tempo dopo un'altra competizione bellica nazionale, la Divisione Nazionale 1944 (meglio noto come Campionato Alta Italia) vinto dai VV.FF. Spezia, la quale, a differenza della Coppa Federale, ebbe a pieno titolo la qualifica di scudetto, ma fu dichiarata illegittima poiché organizzata sotto l'amministrazione della Repubblica Sociale Italiana.

Il dibattito sul prestigio della Coppa Federale si riaccese all'inizio degli Anni 1970, allorché il Milan, a quota nove scudetti, incappò in una bruciante serie di secondi posti in campionato conditi da aspre polemiche arbitrali. Giornalisti vicini ai rossoneri cominciarono, pertanto, a chiedere di riconsiderare il valore di quella competizione, auspicando l'assegnazione in anticipo ai milanesi dell'agognata stella d'oro simboleggiante la vittoria di dieci scudetti. Nonostante ciò l'iniziativa, già portata avanti con poca convinzione dai suoi stessi ideatori, non fu mai presa in considerazione dalla FIGC. Anche il più convinto tentativo da parte dello Spezia di vedersi assegnato il titolo italiano del 1944 dalla Federazione non raggiunse il risultato sperato dai promotori: il Campionato Alta Italia venne, infatti, rivalutato nel 2002, ma fu riconosciuto soltanto come titolo "onorifico", ovvero non equiparabile al tradizionale scudetto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Football, anno II, n. 33
  2. ^ Il Football, anno II, n. 36
  3. ^ Chiesa, La grande storia del calcio italiano, p. 72.
  4. ^ 2 gennaio 1916: Vercellese-Casale 2-3 (annullata).
  5. ^ Alessandro Bassi, Milan-Genoa: la Coppa è rossonera, ma il portiere para oltre la linea, come Muntari, su calciomercato.com, 15 aprile 2022. URL consultato il 30 maggio 2022.
  6. ^ La partita fu effettivamente disputata, e terminò 0-2. Successivamente, il risultato venne modificato in una vittoria a tavolino per la Juventus per via del ritiro del Casale dalla competizione.

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