Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria

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Strada statale 5
Via Tiburtina Valeria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lazio
  Abruzzo
Province  Roma
  L'Aquila
  Chieti
  Pescara
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioRoma
FinePescara
Lunghezza216,600 km
Data apertura1928
Provvedimento di istituzioneLegge 17 maggio 1928, n. 1094
GestoreANAS (dal km 65,000 al km 70,000 e dal km 98,200 al km 216,600); dal 2001 la gestione del rimanente tratto è passata alla Regione Lazio e alla Regione Abruzzo, che hanno ulteriormente devoluto le competenze alle rispettive province.
Percorso
Località serviteRoma, Tivoli, L'Aquila, Pescara
Principali intersezioniA90, A24, A25, RA12, A14

La strada statale 5 Via Tiburtina Valeria è un'arteria viaria, istituita come strada statale nel 1928, che attraversa nel suo percorso Lazio e Abruzzo, con una lunghezza di 216,6 km.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Via Tiburtina Valeria.

L'antica via consolare Tiburtina Valeria fu elevata a strada consolare dal console Marco Valerio Massimo attorno al 286 a.C..

Collegava Roma all'antica Tibur (Tivoli) già nel 450 a.C. e dopo qualche tempo collegò Alba Fucens.

Nel 308/302 a.C. la strada raggiunse Collarmele con una deviazione per Marruvium. La strada percorsa dai soldati durante i conflitti locali e dai pellegrini che visitavano i santuari ivi presenti.

In seguito divenne la strada percorsa dalla nobiltà romana che soggiornava nelle ville costruite nella campagna di Tivoli.

La strada statale 5 Via Tiburtina fu istituita nel 1928 con il seguente percorso: «Roma - Tivoli - Avezzano - Innesto con la n. 83 presso Cerchio - Raiano - Popoli - Pescara».[1]

Nel 1933 la denominazione della strada fu mutata da "Via Tiburtina" a "Via Tiburtina Valeria".[2]

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione di una gran parte della struttura è passata dall'ANAS alle regioni Lazio e Abruzzo, che hanno ulteriormente devoluto le competenze rispettivamente alla città metropolitana di Roma Capitale e alle province dell'Aquila, di Chieti e di Pescara. Attualmente l'ANAS gestisce dal km 65,000 al km 70,000 e dal km 98,200 al km 216,600: entrambe le tratte si trovano in Abruzzo e si estendono dal confine con il Lazio fino all'intersezione con l'asse attrezzato Chieti-Pescara, anch'esso gestito dall'ANAS.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

La strada nei pressi del passo di Forca Caruso

Il tracciato della strada, che segue l'antico, parte dalla città di Roma da Porta Tiburtina e, in prossimità della stazione omonima nel quartiere San Lorenzo, costeggia il cimitero del Verano, attraversa Portonaccio e prosegue verso il quartiere di Ponte Mammolo dove ha sede il secondo istituto penitenziario romano ossia il carcere di Rebibbia.

Nel suo percorso verso Tivoli, la strada attraversa le frazioni di Settecamini con l'area industriale del Tecnopolo tiburtino, Villalba e Villanova di Guidonia, Tivoli Terme e Villa Adriana. Tale tratta fra il 1879 e il 1934 ospitò il binario della tranvia Roma-Tivoli.

Da Tivoli il percorso prosegue alla volta di Vicovaro lungo la valle dell'Aniene (dove inizia ad affiancare l'autostrada A24), Castel Madama, Roviano, Arsoli, Riofreddo ed entra in Abruzzo. Tocca poi i comuni e le località di Oricola, Carsoli, qui il vecchio tracciato si separa dalla variante SS 5 Quater (che invece prosegue verso il caratteristico borgo di Pietrasecca), attraversando il centro cittadino e, successivamente, salendo di quota con alcuni tornanti, passando dapprima per la frazione di Colli di Montebove e di conseguenza raggiungendo il Valico di Monte Bove ai piedi del Monte Guardia d'Orlando e del Monte Bove stesso. Il valico, che separa la Piana del Cavaliere dai Piani Palentini, con i suoi 1220 m s.l.m. rappresenta la massima altitudine raggiungibile dall'arteria. Nei pressi dello stesso valico ha inizio anche la strada che, salendo di quota, conduce alla vicina località di Marsia (Tagliacozzo), piccola stazione sciistica e punto di partenza per le innumerevoli escursioni verso le grandi foreste di faggio dei Monti Carseolani. Si tratta quindi di un tratto di notevole interesse paesaggistico. La strada, scendendo, prosegue quindi verso, Tagliacozzo, lambendo Scurcola Marsicana, Avezzano (dove inizia a costeggiare la piana del Fucino e l'autostrada A25), Collarmele, quindi salendo nuovamente, stavolta verso il valico di Forca Caruso (1107 m s.l.m.), che fa da spartiacque tra il versante tirrenico ed il versante adriatico da un lato e dall'altro separa il massiccio del Velino-Sirente dai Monti del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Molto amato dai motociclisti, è contraddistinto da un ampio panorama sulle montagne abruzzesi e dalla presenza di alcune pale eoliche. Passato il valico la strada prosegue per Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Raiano, Corfinio. Da qui la strada entra nella val Pescara costeggiando il fiume Pescara dalla sorgente, sita nei pressi di Popoli, fino alla foce. Qui la strada attraversa: Popoli, Bussi sul Tirino, Tocco da Casauria, Piano d'Orta, Scafa, Manoppello, Chieti e arriva poi a Pescara, dove si immette nella strada statale 16 Adriatica.

Il tratto Carsoli-Pietrasecca-Tagliacozzo è superato tramite un percorso in variante, la SS 5 quater, alternativo alla strada statale 5 che invece raggiunge il bivio di Tremonti, Roccacerro e il valico di monte Bove a 1220 m s.l.m. passando nei pressi della frazione carseolana di Colli di Monte Bove.

Varianti e diramazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge 17 maggio 1928, n. 1094
  2. ^ Regio decreto 18 maggio 1933, n. 1770, in materia di "Cambiamento della denominazione della strada statale n. 5 «Tiburtina» in quella di «Tiburtina-Valeria»."

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