Strada statale 18 Tirrena Inferiore
Strada statale 18 Tirrena Inferiore | |
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Denominazioni precedenti | Strada regia delle Calabrie |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regioni | ![]() ![]() ![]() |
Province | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Dati | |
Classificazione | Strada statale |
Inizio | Napoli |
Fine | Reggio Calabria |
Lunghezza | 535,132[1] km |
Provvedimento di istituzione | Legge 17 maggio 1928, n. 1094 |
Gestore | ANAS |
La strada statale 18 Tirrena Inferiore, un tempo strada regia delle Calabrie, è una delle più importanti e lunghe arterie di collegamento del sud Italia. Percorre la costa tirrenica lungo la direttrice stradale e ferroviaria Salerno - Reggio Calabria, collegando così i due centri urbani più estesi della Campania e della Calabria. Si presenta nella sua interezza ad una sola carreggiata con due corsie, una per ogni senso di marcia.
In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 17 ottobre 2001 la gestione del tratto Napoli - Salerno è passata dall'ANAS alla Regione Campania, ed è attualmente gestito dalla provincia di Napoli e dalla provincia di Salerno.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La parte più settentrionale della strada, adesso gestita dalla Regione Campania, in epoca romana univa le città e i villaggi che si affacciavano sul golfo di Napoli ed era accompagnata a sua volta da una fitta rete di strade secondarie, che in modo capillare consentivano di raggiungere tutti gli abitati intorno al Vesuvio. Non vi sono documenti noti relativi a quest'opera e il primo documento a descrivere questa Strada Consolare è la Tabula Peutingeriana, copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana che mostra le vie stradali dell'Impero romano. I due più importanti insediamenti erano Ercolano ed Oplonti, l'attuale Torre Annunziata. Dopo aver toccato Pompei e Stabia, la strata proseguiva per l'attuale Costa Sorrentina raggiungendo Capo Minerva.
La Strada Consolare venne seppellita in seguito all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e probabilmente si trova ancora intatta al di sotto delle mantellature laviche, sotto l'attuale strada Regionale ricostruita al di sopra della Strada Regia di epoca borbonica, e le pietre miliari sparirono seppellite dai prodotti eruttivi.
La sua ricostruzione avvenne successivamente ad un livello più alto. Il nome di Strada Regia delle Calabrie risale probabilmente al XVI secolo quando Napoli passò sotto il dominio della Spagna e divenne capitale del Regno delle due Sicilie dando un forte impulso demografico all'area.
La strada statale 18 venne istituita nel 1928 con il seguente percorso: "Napoli - Torre Annunziata - Angri - Pagani - Nocera Inferiore - Nocera Superiore - Salerno - Battipaglia - Rutino - Vallo - Torre Orsaia - Sapri - Paola - Sant’Eufemia - Nicastro - Monteleone - Reggio Calabria."[2]
Nel 1953 il tracciato venne modificato, inserendo nel tracciato della strada il tratto costiero fra le stazioni di Nocera Terinese e di Francavilla Angitola passante per Capo Suvero; il tracciato d'origine, passante per Nicastro, andò a costituire la nuova SS 18 dir fra la stazione di Nocera e il bivio Calderaro, mentre da quest'ultimo bivio alla stazione di Francavilla divenne parte della SS 19 dir[3].
Tangenziale di Salerno[modifica | modifica wikitesto]
La tangenziale di Salerno inizia dallo svincolo Salerno Fratte dell'autostrada A3 e termina allo svincolo Pontecagnano, sempre della A3.
La tangenziale è provvista di sistemi di video sorveglianza e di appositi cartelli luminosi, è interamente illuminata e il manto stradale è realizzato con asfalto drenante su tutto il percorso. Presenta 12 svincoli e si sviluppa con un tracciato in gran parte con 2 corsie per senso di marcia che serve sia il traffico di transito che di distribuzione. L'ANAS investe ogni anno cifre notevoli per la manutenzione dell'arteria, che è fondamentale per i collegamenti con il centro e per i quartieri orientali.
Il traffico intenso, che crea spesso rallentamenti su tutto il tracciato della tangenziale, s'intensifica soprattutto negli orari di punta e durante i fine settimana estivi in prossimità di tutte le uscite principali. Dalle rivelazioni effettuate dalla centrale operativa dell'ANAS attraverso un sistema di spire collocate sotto l'asfalto di tutto il tracciato della tangenziale, il flusso del traffico è di oltre 30.000 attraversamenti al giorno.
Dalla tangenziale è possibile imboccare importanti arterie stradali:
autostrada A3 per Napoli
autostrada A2 per Reggio Calabria
autostrada A30 per Salerno e Caserta
autostrada A16 per Napoli, Avellino, Benevento e Bari
raccordo autostradale RA2 per Salerno e Avellino
raccordo autostradale 5 per Sicignano degli Alburni e Potenza
STRADA STATALE 18 TIRRENA INFERIORE TANGENZIALE DI SALERNO | ||
Tipo | Uscita | km |
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- |
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Pontecagnano | - |
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Salerno Est | - |
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![]() Fuorni ![]() SP 175 Litoranea |
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![]() S. Leonardo Salerno est |
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Area di servizio
"San Leonardo" |
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Mariconda Salerno est Arbostella Mercatello |
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Pastena Giovi S. Eustachio S. Margherita Mercatello |
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Sala Abbagnano Torrione |
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Salerno Centro - via Irno[4] Rione Petrosino |
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Fratte | - |
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Percorso[modifica | modifica wikitesto]
Il tratto non più a gestione ANAS costeggia l'autostrada A3, toccando i principali centri della provincia di Napoli, tra cui Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata e Pompei. Entrando poi nell'agro nocerino sarnese, costeggiando l'autostrada A3 attraversa Scafati, Angri, Sant'Egidio del Monte Albino, Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, proseguendo poi per Cava de' Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno.
Tale tratta, fra il 1911 e il 1952, ospitava il binario della tranvia Salerno-Pompei, esercita dalla società Tranvie Elettriche della Provincia di Salerno (TEPS).
La tratta a gestione ANAS inizia a Salerno al km 54,590 (svincolo di Fratte dell'Autostrada A2dir NA) e termina a Reggio Calabria.
La statale in seguito, non più affiancata dalla A2, riprende il vecchio tracciato, che si presenta omogeneo e rettilineo e abbastanza agevole da percorrere, attraversando la piana del Sele ed i territori comunali di Pontecagnano Faiano, Bellizzi, Battipaglia, Eboli, Capaccio e Agropoli, da dove entra nel territorio del Cilento. Il tratto cilentano si presenta piuttosto irregolare e tortuoso, la sede stradale è abbastanza stretta, caratterizzata da moltissimi tornanti e curve, inerpicandosi nell'entroterra e attraversando numerosi paesi montani sorti alle pendici del Gelbison e del Cervati, attraversando i principali centri abitati di Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Rutino, Vallo della Lucania, Laurito, Alfano, Torre Orsaia, Policastro Bussentino, Vibonati e, infine, Sapri. Una strada in variante, realizzata negli anni 2000 con caratteristiche di scorrimento veloce, evita il tortuoso tratto montano tra Capaccio e Policastro Bussentino.
La statale, in prossimità di Policastro Bussentino, costeggia il litorale del golfo di Policastro e dopo Sapri entra in Basilicata. Dopo aver attraversato la breve costa tirrenica di Maratea, lunga appena una quindicina di chilometri, presso Tortora entra nel territorio calabrese; da qui, dopo aver attraversato numerosi borghi costieri delle province di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, giunge a Villa San Giovanni (da dove è possibile prendere il traghetto per la Sicilia), e termina infine a Reggio Calabria, nel quartiere di Santa Caterina situato a nord della città.
Località attraversate[modifica | modifica wikitesto]
- In Campania
Napoli, Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei.
Scafati, Angri, Sant'Egidio del Monte Albino, Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Cava de' Tirreni, Vietri sul Mare, Salerno, Pontecagnano, Bivio Pratole (Montecorvino Pugliano - Bellizzi), Bellizzi, Battipaglia, Corno d'Oro (Eboli), Cioffi (Eboli), Santa Cecilia (Eboli), Ponte Barizzo (Capaccio), Mattine (Agropoli), Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Sant'Antuono (Torchiara), Rutino, Omignano Scalo (Omignano), Vallo Scalo (Casal Velino), Pantana (Castelnuovo Cilento), Vallo della Lucania, Montano Antilia, Laurito, Alfano, Castel Ruggero (Torre Orsaia), Torre Orsaia, Policastro Bussentino (Santa Marina), Capitello (Ispani), Villammare (Vibonati), Sapri.
- In Basilicata
Acquafredda, Cersuta, Marina di Maratea e Castrocucco, tutte queste frazioni del comune di Maratea.
- In Calabria
Tortora Marina, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro, Grisolia, Cirella, Diamante, Belvedere Marittimo, Sangineto, Bonifati, Cetraro, Acquappesa, Marina di Guardia Piemontese (Guardia Piemontese), Marina di Fuscaldo (Fuscaldo), Paola, San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi, Belmonte Calabro, Amantea, Campora San Giovanni.
Nocera Terinese, Falerna Marina (Falerna), Gizzeria Lido (Gizzeria), Lamezia Terme, Curinga.
Pizzo Calabro, Vibo Valentia, Mileto.
Rosarno, Gioia Tauro, Palmi, Seminara, Bagnara Calabra, Favazzina, Scilla, Cannitello, Villa San Giovanni, Reggio Calabria.
La tratta originaria della statale 18 procedeva spesso nell'entroterra, passando per i paesi di collina. Alcuni tratti di questo tipo sono diventati diramazioni e in seguito strade provinciali.
Diramazioni e raccordi[modifica | modifica wikitesto]
- Strada statale 18 var Cilentana
- Strada statale 18 dir Tirrena Inferiore
- Strada statale 18 dir/A di Badia di Cava
- Strada statale 18 dir/B Tirrena Inferiore
- Strada statale 18 racc Tirrena Inferiore
- Strada statale 18 racc/bis Tirrena Inferiore
- Strada statale 18 racc/ter Tirrena Inferiore
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Anas S.p.A. - Consistenza
- ^ Legge 17 maggio 1928, n. 1094
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 27 maggio 1953, n. 782, articolo 3, in materia di "Classificazione nella rete statale di strade del Mezzogiorno per la lunghezza di circa 3000 chilometri."
- ^ Sulla carreggiata direzione nord l'uscita è denominata via Irno
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su strada statale 18 Tirrena Inferiore
- Strade statali della città metropolitana di Napoli
- Strade statali della provincia di Salerno
- Strade statali della provincia di Catanzaro
- Strade statali della provincia di Cosenza
- Strade statali della provincia di Potenza
- Strade statali della città metropolitana di Reggio Calabria
- Strade statali della provincia di Vibo Valentia