Strada statale 413 Romana
| Strada statale 413 Romana | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regioni | |
| Dati | |
| Classificazione | Strada statale |
| Inizio | Cerese |
| Fine | Modena |
| Lunghezza | 64,642[1][2] km |
| Provvedimento di istituzione | D.M. 16/01/1963 - G.U. 75 del 18/03/1963[3] |
| Gestore | ANAS: da Modena a Carpi;
Provincia di Modena: da Carpi a Moglia; Provincia di Mantova; da Moglia a Cerese |
La strada statale 413 Romana (SS 413), strada provinciale ex SS 413 del Polirone (SP ex SS 413)[4] in Lombardia e strada provinciale 413 R Romana (SP 413 R)[5] in Emilia-Romagna, è un'importante strada italiana gestita in parte a competenza statale e in parte a competenza provinciale, di collegamento interregionale tra il mantovano e il modenese.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 24 novembre 1966 venne aperto al traffico il nuovo ponte di San Benedetto sul fiume Po,[6] costruito in sostituzione del preesistente ponte di barche, secondo quanto disposto dalla legge 22 novembre 1962, n. 1708[7]. Nel giugno 1985, contestualmente all'apertura al traffico della Tangenziale Nord di Modena (ora SS724), il tracciato storico da località San Pancrazio (PK 62+500 circa) a innesto su SS9 via Emilia venne declassato e restituito al Comune di Modena. Il vecchio tratto è intersecato dalla SS724, determinando due nuovi tratti separati tra loro: strada Nazionale per Carpi centro (da S. Pancrazio a SS724) e strada Nazionale per Carpi sud (da SS724 a via Emilia). Dalla progressiva 62+500 venne realizzato un tratto in variante della SS413 orientato verso est e confluente nella SS724; nella variante è inserito un nuovo ponte sul fiume Secchia della lunghezza di m. 241, a servizio della nuova viabilità.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]La strada ha inizio a Cerese di Borgo Virgilio, in provincia di Mantova, dall'ex strada statale 62 della Cisa dalla quale si distacca verso sud-est costeggiando pressappoco il tracciato dell'autostrada A22 (che viene incrociata nei pressi del casello di Mantova sud), proseguendo poi per i centri abitati di Pietole, San Biagio, Bagnolo San Vito (dove supera il fiume Po), San Benedetto Po (dopo il quale ha inizio l'ex SS 496) per raggiungere Moglia. Dopo essere passata per quest'ultimo centro, entra in Emilia-Romagna, in provincia di Modena. Qui tocca Novi di Modena, Fossoli, l'importante centro di Carpi (dove interseca l'ex SS 468 di Correggio) e giunge infine a Modena, dove s'innesta sulla Tangenziale Nord di Modena.
In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione del tratto lombardo è passata dall'ANAS alla Regione Lombardia, che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Mantova[8]; la gestione del tratto emiliano è passata alla Regione Emilia-Romagna, che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Modena[9].
Dal 07/04/2021 la strada è stata riconsegnata parzialmente ad ANAS S.p.A., in attuazione del DPCM 21/11/2019 (piano "Rientro strade - seconda tranche").[10][11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Lombardia (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
- ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Emilia-Romagna (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
- ^ Decreto ministeriale del 16/01/1963
- ^ PTCP - Indirizzi normativi (PDF), su provincia.mantova.it, Provincia di Mantova, p. 47.
- ^ ARS strade provinciali e comunali provincia di Modena, su regione.emilia-romagna.it, Regione Emilia-Romagna (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2011).
- ^ Medardo Macori, Tre nuovi ponti stabili sul Po, in Le Strade, anno XLVII, n. 10, Milano, Touring Club Italiano, ottobre 1967, p. 722.
- ^ Legge 22 novembre 1962, n. 1708, articolo 2, in materia di "Provvedimenti per agevolare la libera navigazione sul fiume Po mediante divieto di costruzione di ponti di chiatte e costruzione di ponti stabili in sostituzione degli attuali ponti di chiatte."
- ^ L.R. 5 gennaio 2000, n. 1 (art. 3, comma 118), su consiglionline.lombardia.it, Regione Lombardia. URL consultato il 28 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2013).
- ^ L.R. 4 maggio 2001, n. 12 (art. 164), su burer.regione.emilia-romagna.it, Regione Emiila-Romagna - B.U. 58 del 7 maggio 2001 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
- ^ regione Emilia Romagna - strade da riclassificare (PDF), su stradeanas.it.
- ^ Rientro strade, su stradeanas.it.
Altri progetti
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