Strada statale 414 di Montecalvo Irpino

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Strada statale 414
di Montecalvo Irpino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Campania
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioAriano Irpino
FineSS 90 bis presso Casalbore
Lunghezza18,600[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 2/10/1962 - G.U. 283 dell'8/11/1962[2]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione è passata alla Regione Campania, che ha ulteriormente devoluto le competenze alla Provincia di Avellino)

La ex strada statale 414 di Montecalvo Irpino (SS 414), ora strada provinciale ex SS 414 di Montecalvo Irpino (SP ex SS 414)[3], è una strada provinciale italiana che collega i centri abitati della parte settentrionale della provincia di Avellino.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

L'arteria ha inizio nel territorio del comune di Ariano Irpino, distaccandosi dal tracciato originario della strada statale 90 delle Puglie. Dopo aver aggirato la piccola valle entro cui sorge il santuario della Madonna di Valleluogo, la strada oltrepassa il bivio per Apice-Sant'Arcangelo Trimonte per giungere quindi nel centro abitato di Montecalvo Irpino. Superato poi l'incrocio per Corsano, la via discende con una serie di tornanti verso la valle del Miscano, ove è ubicata la stazione di Montecalvo-Buonalbergo-Casalbore (ormai ridotta a semplice posto di movimento). Dopo aver varcato il fiume Miscano tramite un lungo ponte, la strada giunge infine nei pressi di Casalbore ove termina il suo percorso confluendo nella strada statale 90 bis delle Puglie.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 17 ottobre 2001 la gestione è passata dall'ANAS alla regione Campania, che nella stessa data ha ulteriormente devoluto le competenze alla provincia di Avellino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Campania (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  2. ^ Decreto ministeriale del 2/10/1962
  3. ^ Bilancio di Previsione per l'anno 2005 - Relazione, su provincia.avellino.it, Provincia di Avellino, p. 40 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).

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