Strada statale 665 Massese

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Strada statale 665
Massese
Denominazioni precedentiStrada provinciale 6 di Langhirano e fino al confine Massese
Strada provinciale 22 della Val d'Enza
Denominazioni successiveStrada provinciale 665 R al Confine Massese
Strada provinciale 74 Massese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Emilia-Romagna
  Toscana
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioParma
FineAulla
Lunghezzacirca 103,000 [1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 643 del 29/05/1989 - G.U. 177 del 31/07/1989[2]
GestoreANAS (1989-2001)

La ex strada statale 665 Massese (SS 665), ora strada provinciale 665 R al Confine Massese (SP 665 R)[3] in Emilia-Romagna, e strada provinciale 74 Massese (SP 74)[4][5] in Toscana, era una strada statale italiana che collegava le località di Parma e di Aulla.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

L'arteria aveva inizio a Parma, valicava l'Appennino Tosco-Emiliano attraverso il passo del Lagastrello, entrando così in territorio toscano, attraversava quindi la Lunigiana, e vari paesi tra cui Licciana Nardi, per poi innestarsi infine sulla strada statale 62 della Cisa nei pressi di Aulla.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Venne istituita col decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 643 del 29 maggio 1989, mutuando il percorso della strada provinciale 6 di Langhirano e fino al confine Massese (SP 6) e della strada provinciale 22 della Val d'Enza (SP 22), con i seguenti capisaldi d'itinerario: "Innesto s.s. n. 513 a Parma - Langhirano - Capoponte - Palanzano - Monchio delle Corti - Passo di Lagastrello - Innesto s.s. n. 62 presso Aulla"[6].

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione del tratto emiliano è passata dall'ANAS alla Regione Emilia-Romagna che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Parma[7]; nello stesso anno la gestione del tratto toscano è passata dall'ANAS alla Regione Toscana che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Massa e Carrara[8].

Strada statale 665 dir Massese[modifica | modifica wikitesto]

Strada statale 665 dir
Massese
Denominazioni precedentiStrada Comano-Passo di Lagastrello
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Toscana
Dati
ClassificazioneStrada statale
Inizioex SS 665 presso Il Pontino
FinePasso del Lagastrello
Lunghezza15,000[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 1439 del 21/07/1989 - G.U. 248 del 23/10/1989[6]
GestoreANAS (1989-2001)

La ex strada statale 665 dir Massese (SS 665 dir), ora strada provinciale 75 Massese dir (SP 75)[4][5], era una strada statale italiana che si snodava nella provincia di Massa e Carrara.

Rappresentava una variante al percorrimento della ex SS 665 tra il Passo del Lagastrello e la località "Il Pontino" nel comune di Licciana Nardi: il suo itinerario proseguiva la risalita del torrente Taverone sino alla località di Comano per poi costeggiare il Monte del Giogo fino al ricongiungimento con la ex SS 665 stessa.

Venne istituita col decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 643 del 29 maggio 1989, mutuando il percorso della strada Comano-Passo di Lagastrello, con i seguenti capisaldi d'itinerario: "innesto con la s.s. n. 665 in località Pontino - innesto con la s.s n. 665 presso il Passo di Lagastrello"[6].

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Toscana che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Massa e Carrara[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 2001 - Modifiche al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461, che individua la rete autostradale e stradale nazionale, in attuazione dell'art. 20 della legge 24 novembre 2000, n. 340 - Allegato, su gazzettaufficiale.it.
  2. ^ Classificazione tra le statali della strada interprovinciale "Massese", su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 1989.
  3. ^ ARS strade online (selezionare "Elenco strade provinciali"), su servizissiir.regione.emilia-romagna.it, Regione Emilia-Romagna.
  4. ^ a b Mappa delle strade provinciali (navigando nella mappa è possibile notare la classificazione), su portale.provincia.ms.it, Provincia di Massa-Carrara. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  5. ^ a b Trasporti eccezionali nella provincia di Massa e Carrara (PDF), su provincia.livorno.it, Provincia di Livorno. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2017).
  6. ^ a b c Provvedimenti concernenti la classificazione e la declassificazione di strade statali, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 248 del 23/10/1989.
  7. ^ L.R. 4 maggio 2001, N.12 (art. 164), su demetra.regione.emilia-romagna.it, Regione Emiila-Romagna - B.U. 58 del 7 maggio 2001.
  8. ^ a b D.C.R. 19 dicembre 2000, N. 274, su regione.toscana.it, Regione Toscana. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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