Albo d'oro del campionato italiano di calcio
L'albo d'oro del campionato italiano di calcio include 122 campionati italiani della massima serie.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il titolo de iure di «campione d'Italia» FIGC (denominato per esteso «campione assoluto d'Italia»[1] e assegnato complessivamente in 119 occasioni) fu conferito per la prima volta nel 1898, quando il primo campionato si disputò con un torneo quadrangolare organizzato dalla Federazione Italiana del Football (FIF, dal 1909 FIGC) e svoltosi l'8 maggio a Torino tra Genoa, Internazionale Torino, Torinese e Ginnastica Torino.
La fase finale a eliminazione diretta fu adottata sino alla stagione 1909-1910, nella quale venne formato un girone unico di nove squadre. Nel 1911 e nel 1912 si tenne una finale nazionale che vedeva contrapposte l'Italia nord-occidentale contro quella nord-orientale, mentre dal 1913 al 1926 (con le eccezioni dell'incompiuto torneo del 1915 e della Prima Categoria 1921-1922) il titolo di campione era assegnato con una finalissima fra Italia settentrionale e centro-meridionale: i due appuntamenti avevano spesso un valore protocollare, data la netta superiorità che le squadre del Nord-ovest e dell'Emilia dimostravano rispetto alle avversarie, dapprima venete e poi peninsulari. Nello stesso periodo furono assegnati nove titoli di campione del Centrosud. Il primo campionato a essere disputato senza suddivisioni territoriali fu la Divisione Nazionale 1926-1927, dopodiché nel campionato 1929-1930 venne istituita la Serie A a girone unico, rimasta da allora stabilmente in vigore con l'eccezione della stagione 1945-1946.
A partire dal 1924 fu utilizzato lo scudetto (un distintivo tricolore a forma di scudo), apposto sulla maglia della squadra vincitrice del precedente campionato al fine di onorarne la vittoria, mentre dal 1958 è stata concessa la possibilità ai club di fregiarsi permanentemente di una stella celebrativa sulla propria divisa di gioco ogni dieci titoli italiani conquistati: attualmente solo la Juventus (36 titoli), l'Inter (20 titoli) e il Milan (19 titoli) possono fregiarsi rispettivamente di tre, due e una stella.
Albo d'oro
[modifica | modifica wikitesto]Legenda colori:
Titolo assegnato a tavolino
Titolo riconosciuto a posteriori
Titolo revocato
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Titoli per squadra
[modifica | modifica wikitesto]Titoli per città
[modifica | modifica wikitesto]Città | Titoli | Club campioni |
---|---|---|
Torino | 43 | |
Milano | 39 | |
Genova | 10 | |
Bologna | 7 |
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Vercelli | 7 |
|
Roma | 5 | |
Napoli | 3 |
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Firenze | 2 |
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Cagliari | 1 |
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Casale Monferrato | 1 |
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Novi Ligure | 1 |
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Verona | 1 |
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Titoli per regione
[modifica | modifica wikitesto]Regione | Titoli | Club campioni |
---|---|---|
Piemonte | 52 |
|
Lombardia | 39 | |
Liguria | 10 | |
Emilia-Romagna | 7 |
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Lazio | 5 | |
Campania | 3 |
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Toscana | 2 |
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Sardegna | 1 |
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Veneto | 1 |
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carlo Caliceti, Lo scudetto di nessuno, in Calcio 2000, 4 [40], aprile 2001, p. 56, ISSN 1126-1056 .
- ^ Gustavo "Virgus" Verona, Corriere dello Sport – La Bicicletta, Milano, 11 maggio 1898.
- ^ Melegari, p. 11.
- ^ In origine il Campionato Federale di Prima Categoria 1909 (aperto a calciatori di tutte le nazionalità e vinto dalla Pro Vercelli) non assegnava il tradizionale di titolo di "Campione d'Italia", il quale era abbinato al parallelo Campionato Italiano di Prima Categoria 1909 (riservato esclusivamente a cittadini italiani e vinto dalla Juventus), bensì il riconoscimento creato ex novo di "Campione Federale d'Italia". Il boicottaggio del Campionato Italiano attuato dai Football Club, ovvero le società con soci e calciatori di cittadinanza straniera, determinò a posteriori la sua delegittimazione e il riconoscimento della Pro Vercelli campione federale come campione nazionale assoluto a opera della FIGC, cfr. Giulio Corradino Corradini, Federazione acefala, in La Stampa Sportiva, n. 23, 1908, pp. 10-11. Giulio Corradino Corradini, Ancora sulla questione dei Campionati. La parola ad un dissidente, in La Stampa Sportiva, n. 27, 1908, pp. 7-8. Giulio Corradino Corradini, Vexata quaestio, in La Stampa Sportiva, n. 36, 1908, p. 4. Antonio Bianchi, «Juventus F.C.» di Torino vince il Campionato Italiano, in La Stampa Sportiva, n. 24, 1909, p. 17.
- ^ Melegari, p. 14.
- ^ Il campionato fu interrotto il 23 maggio 1915 «in seguito mobilitazione» e mai più terminato. Alla ripresa delle attività, nel maggio 1919 La Stampa e Gazzetta del Popolo riportarono la notizia che il Genoa era stato «classificato primo» nel torneo per delibera della FIGC. Secondo ulteriori ricostruzioni storiche, tuttavia, la definitiva assegnazione del titolo avvenne solamente nel settembre 1921 a causa dei ricorsi di Torino e Inter, cfr. Giuoco del calcio: il Campionato 1914-15 al Genoa?, in L'illustrazione della guerra e la Stampa Sportiva, nº 22 (XIV), 30 maggio 1915, p. 5. Carlo F. Chiesa, La grande storia del calcio italiano – 1915-1920, nº 8 (C), Guerin Sportivo, agosto 2012, p. 70.
- ^ L'albo d'oro riportato sull'Almanacco illustrato del Calcio riporta per l'annata 1915-1916: «Sospeso e sostituito dalla Coppa Federale vinta dal Milan», cfr. Melegari, p. 7.
- ^ Dalle delibere del Direttorio Federale del Calcio del 3 novembre 1927: «Prese in esame le denunzie pervenute a carico del Torino F.C. ed esperite le opportune indagini [...] , al Torino F.C. viene tolto il titolo di campione assoluto d'Italia per l'anno sportivo 1926-27», cfr. La Stampa, 263 (LXI), 4 novembre 1927, p. 4.
- ^ Per sorteggio, cfr. Comunicazioni ufficiali, in Il Littoriale, 29 maggio 1938, p. 2.; Comunicazioni ufficiali, in Il Littoriale, 1º giugno 1938, p. 5.
- ^ Nell'annata 1943-1944 si disputò la Divisione Nazionale 1944, vinta dal Gruppo Sportivo 42º Corpo dei Vigili del Fuoco (società affiliata allo Spezia). La vittoria del torneo è stata riconosciuta dalla FIGC nel 2002 come titolo ufficiale "onorifico", cfr. Andreoni, Fontanelli e Galante, p. 161. Gianni Bondini, Lo Spezia ha il tricolore, anche se non è lo scudetto, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 23, p. 19. URL consultato il 7 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2009). Campionato 43/44, targa per vittoria dello Spezia, su legaserieb.it, Lega Serie B, 15 luglio 2013. URL consultato il 7 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015)..
- ^ Assegnato a tavolino a torneo ancora in corso successivamente alla tragedia di Superga e alla «richiesta avanzata da Inter e Milan, [...] le uniche a trovarsi in tale posizione di classifica da poter raggiungere il Torino [...], anche a nome delle altre società italiane». Da delibera federale del 6 maggio 1949. «Il Consiglio [...] ha deliberato che la proclamazione ufficiale del Torino a Campione d'Italia per la stagione 1948-49 abbia luogo oggi in occasione della cerimonia funebre in onore degli Scomparsi», cfr. Il titolo di campione assegnato ai granata, da La Nuova Stampa, 109 (V), 7 maggio 1949, p. 2; L'Italia e il mondo presenti spiritualmente, da Corriere dello Sport, 109 (XXX), 7 maggio 1949, p. 3. Il Torino terminò comunque il campionato al 1º posto.
- ^ Melegari, p. 146.
- ^ a b Da sentenza della Corte d'Appello Federale del 15 luglio 2006: «La CAF [...] visti gli artt. 1, 2, 6, 13, comma 1, lett. b), f), g), i), l), 14, comma 1, lett. a), c), e) e comma 2, C.G.S., infligge a [...] Juventus Football Club S.p.A.: retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato 2005/2006 [...]; revoca dell'assegnazione del titolo di campione d'Italia 2004/2005; non assegnazione del titolo di campione d'Italia 2005/2006 [...]»; la sentenza fu confermata il 25 luglio 2006, cfr. Comunicato Ufficiale FIGC n. 1/Cf 2006-2007 (PDF), su figc.it, Federazione Italiana Giuoco Calcio. URL consultato il 7 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015). Testo della decisione relativa al Comm. Uff. n. 1/C-Riunione del 29 giugno/3-4-5-6-7 luglio 2006 (PDF), su gazzetta.it, Federazione Italiana Giuoco Calcio e La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 7 maggio 2015.
- ^ «La FIGC ha ricevuto in data 24 luglio 2006 il parere consultivo della Commissione composta da Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesi sul quesito riguardante l'assegnazione del titolo di Campione d'Italia in caso di modifica della classifica [...] . Il Commissario straordinario ha ritenuto di attenersi alle conclusioni del parere e che non ricorrono motivi per l'adozione di provvedimenti di non assegnazione del titolo di Campione d'Italia per il Campionato 2005/2006 alla squadra prima classificata all'esito dei giudizi disciplinari. Rimane vacante il titolo di Campione d'Italia 2004/2005». Comunicato Stampa FIGC del 26 luglio 2006 (PDF), su figc.it, Federazione Italiana Giuoco Calcio. URL consultato il 7 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fulvio Andreoni, Carlo Fontanelli e Bruno Galante, Le Aquile volano in... B - 1906-2006 Un secolo di calcio a Spezia, Empoli, Geo Edizioni, 2006.
- Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2004.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Albo d'oro su Legaseriea.it, su legaseriea.it. URL consultato il 7 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2010).