Associazione Calcio Monza

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AC Monza
Calcio
Brianzoli, Biancorossi, Bagai
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, bianco
SimboliCorona Ferrea, Spada viscontea
InnoMonza Alè
Michele Magrin (2006)
Dati societari
CittàMonza
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie B
Fondazione1912
Rifondazione2004
Rifondazione2015
ProprietarioBandiera dell'Italia Fininvest S.p.A.
PresidenteBandiera dell'Italia Paolo Berlusconi
AllenatoreBandiera dell'Italia Giovanni Stroppa
StadioStadio Brianteo
(18 568 posti)
Sito webwww.acmonza.com
Palmarès
Coppa Italia Lega ProCoppa Italia Lega ProCoppa Italia Lega ProCoppa Italia Lega Pro
Titoli nazionali1 campionato di Seconda Divisione
1 Scudetto Serie D
Trofei nazionali4 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
Trofei internazionali1 Coppa Anglo-Italiana
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Associazione Calcio Monza S.p.A., meglio nota come AC Monza o semplicemente Monza, è una società calcistica italiana con sede nella città di Monza. Milita in Serie B, seconda divisione del campionato italiano di calcio.

Rifondata nel 2015 come Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912, è l'erede della tradizione sportiva iniziata il 1º settembre 1912 con la fondazione del Monza Foot Ball Club e successivamente transitata, previe varie rifondazioni e fusioni, attraverso vari soggetti societari, ultimo dei quali l'Associazione Calcio Monza Brianza 1912, dichiarata fallita ed estromessa dal calcio professionistico al termine della stagione 2014-2015.[1] Il 1º luglio 2019 è stata cambiata la denominazione in Associazione Calcio Monza.[2]

Il Monza è una delle squadre italiane con più presenze nella Serie B, cui ha preso parte in 39 edizioni. Nella sua storia il club brianzolo non ha però mai raggiunto la massima serie, risultando pertanto la squadra che ha partecipato al maggior numero di tornei di seconda serie italiana, e con la più alta tradizione sportiva, senza mai aver conseguito la promozione nel campionato maggiore.[3] Il suo migliore posizionamento in cadetteria è il terzo posto della stagione 2020-21, dove però è uscito alle semifinali dei play-off. Detiene inoltre il record di vittorie nella Coppa Italia di Serie C (4 affermazioni).[4] È stato uno degli otto club che rappresentò la FIGC nella Coppa delle Alpi 1961 vinta dalla Federazione italiana.[5]

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Associazione Calcio Monza.
La Coppa Italia di Serie C del 1974

La storia sociale inizia il 1º settembre 1912, allorché la fusione di diverse società cittadine dà vita al Monza Foot Ball Club.[senza fonte] Partito dalla Terza Categoria, gli anni venti e trenta il club scala i livelli del calcio italiano e nel 1939, pur militando ancora in terza divisione, raggiunge i quarti di finale di Coppa Italia (rimarrà l'unica squadra di tale livello capace di conseguire un simile risultato fino al 1984, allorché verrà uguagliata dal Bari, per poi essere superata nel 2016 dall'Alessandria che arrivò in semifinale).[senza fonte] Nel 1951 raggiunge la Serie B e mantiene la categoria cadetta per quindici anni prima di retrocedere in C.[senza fonte] Tornato subito in seconda serie, il Monza apre il suo primo ciclo di successi a metà degli anni settanta, quando si fa notare per le prestazioni nella Coppa Italia di Serie C: gioca tre finali consecutive, vincendo le prime due su Lecce e Sorrento, ma perdendo nel 1976 in un secondo confronto con i pugliesi.[senza fonte] Al termine della stagione, i brianzoli vincono il Torneo Anglo-Italiano in finale contro il Wimbledon FC.[senza fonte] Nel 1977, il club lombardo sfiora la massima serie, arrivando quinto, con 48 punti, uno in meno di Pescara, Cagliari e Atalanta e perdendosi la chance di disputare gli spareggi promozione contro di loro, e nell'anno successivo, arrivò quarto a pari merito con la Ternana, a -2 dall'Ascoli e dal Catanzaro, ancora una volta, senza la possibilità di disputare gli spareggi.[senza fonte] Nel 1979, con 48 punti (eguagliando il record di due anni prima), arrivò quarto a pari merito col Pescara, e prese parte allo spareggio promozione, ma perse per 2-0, mancando di un soffio la promozione in Serie A per il terzo anno di fila.[senza fonte] Infine, l'ultima speranza di promozione per i biancorossi svanisce nel 1980 nelle ultime quattro giornate: vincono solo contro il Parma già retrocesso alla penultima giornata, perdendo invece gli scontri diretti contro Brescia e Cesena, fallendo il sorpasso alle Rondinelle e venendo invece sorpassati dai bianconeri, e pareggiano l'ultima partita contro il Vicenza, terminando quinti a pari merito con loro e mancando gli spareggi per tre punti.[senza fonte] Era già la quarta volta di fila che il Monza non riuscì, seppure di poco, ad ottenere la promozione in massima serie, e nella stagione successiva, caratterizzata dalla presenza di Milan e Lazio, penalizzate dal calcioscommesse, finisce all'ultimo posto con il peggior attacco del campionato e retrocede assieme al Vicenza e al Taranto penalizzato di 5 punti.[senza fonte]

Tra gli anni ottanta e gli anni novanta, il Monza apre un nuovo ciclo di successi militando tra la seconda e la terza serie: nel 1988 e nel 1991 vince nuovamente la Coppa Italia di C entrambe le volte nella doppia finale contro il Palermo.[senza fonte] Nel 1996 l'Empoli batte i biancorossi nella finale di Coppa Italia di Serie C e l'anno seguente inizia una collaborazione con il Milan che porta il club brianzolo a diventare una sorta di società satellite dei rossoneri.[senza fonte] All'inizio degli anni duemila torna nuovamente in Serie C1 e nella stagione 2014-2015, dopo aver perso la finale di Coppa Italia di Serie C con la Salernitana, il Monza fallisce e riparte dalla Serie D.[senza fonte] Nel 2017 vince il massimo campionato dilettantistico e torna tra i professionisti.[senza fonte] Nel 2018 la squadra viene rilevata dall'imprenditore Silvio Berlusconi che l'anno successivo nomina presidente il fratello Paolo e al termine della stagione 2019-2020, avendo chiuso al primo posto il girone A di Serie C prima della sospensione del campionato a causa dell'emergenza COVID-19, torna in cadetteria dopo venti anni di assenza.[senza fonte]

La stagione successiva, il Monza lotta per la promozione diretta, ma si classifica al terzo posto, qualificandosi quindi per le semifinali dei play-off, dove trova come avversario il Cittadella.[senza fonte] I veneti però riescono a passare il turno, battendo in casa propria il Monza per 3 a 0 all'andata e venendo sconfitti per 0 a 2 al ritorno in Brianza.[senza fonte]

Cronistoria

Cronistoria dell'Associazione Calcio Monza
  • 1910 - Vengono fondate le due società sportive studentesche di Monza: Pro Italia e Pro Monza.
  • 1911 - Nel mese di novembre, Pro Italia e Pro Monza vanno a costituire la sezione calcio del Veloce Club Monzese, società di tipo polisportivo.
  • 1º settembre 1912 - Fondazione del Monza Foot Ball Club.
  • 1913 - Dalla fusione della ex V.C.M. (a nome Pro Monza), la Juventus (ex atleti Forti e Liberi) e il Monza F.B.C. sorge l'Associazione Calcio Monza.
  • 1913-1914 - 3º nel girone B della Terza Categoria Lombarda.
  • 1914-1915 - 6º nel girone B della Promozione Lombarda.
  • 1915-1917 - Partecipa a tornei gestiti da società affiliate alla F.I.G.C.
  • 1917 - Il proprio campo di gioco viene squalificato dal Comitato Regionale Lombardo[6] per 3 mesi e 2 giocatori squalificati per 1 anno perché, dopo la sconfitta interna del 16 dicembre subita con il Legnano (2-3) nella "Coppa Saronno", i giocatori del Legnano e l'arbitro che tornavano alla stazione furono raggiunti e colpiti con dei sassi. Non paga la multa di 50 lire ed esce dalla F.I.G.C. per giocare i tornei U.L.I.C..
  • 1917-1919 - Disputa i tornei U.L.I.C. utilizzando anche giocatori delle squadre avversarie che hanno preso parte alla competizione.[7]
  • 1919 - Alla ripresa delle attività agonistiche, la società, condonato il debito non pagato, rientra nella F.I.G.C. e chiede l'iscrizione al campionato di Prima Categoria, ma viene battuta dalla Trevigliese nelle speciali qualificazioni postbelliche.
  • 1919-1920 - 1º nel girone B della Promozione Lombarda. 2º nelle finali regionali. Promosso in Prima Categoria.

Vince il Campionato italiano di Seconda Divisione (1º titolo).
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 1927-1928 - 6º nel girone B della Prima Divisione Nord. La riforma Arpinati non include il club nei campionati nazionali.
  • 1928-1929 - 7º nel girone B della Prima Divisione.
  • 1929-1930 - 3º nel girone B della Prima Divisione.

  • 1930-1931 - 6º nel girone C della Prima Divisione.
  • 1931-1932 - 4º nel girone C della Prima Divisione. La società assume come colori sociali il bianco-rosso.[8]
  • 1932-1933 - 6º nel girone A della Prima Divisione.
  • 1933-1934 - 1º nel girone B della Prima Divisione. 4º nel girone finale C.
  • 1934-1935 - 3º nel girone B della Prima Divisione. Ammesso nella nuova Serie C.
  • 1935-1936 - 5º nel girone B della Serie C.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Qualificazioni di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Terzo turno eliminatorio di Coppa Italia.

  • 1940-1941 - 16º nel girone B della Serie C. Retrocesso in Prima Divisione.
Qualificazioni di Coppa Italia.
  • 1941-1942 - 2º nel girone C della Prima Divisione Lombarda.[9] 5º nel girone finale. Ammesso in Serie C per allargamenti dei quadri.
  • 1942-1943 - 9º nel girone C della Serie C.
  • 1943-1944 - 8º nel Torneo Misto Serie C-Prima Divisione organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia.
  • 1944-1945 - 3º nel girone C del Torneo delle squadre minori organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia.
  • 1945-1946 - 8º nel girone E della Lega Naz. Alta Italia di Serie C.
  • 1946-1947 - 1º nel girone E della Lega Interreg. Nord di Serie C. 3º nel girone finale B.
  • 1947-1948 - 2º nel girone F della Lega Interreg. Nord di Serie C. Ammesso nella nuova Serie C nazionale dopo aver vinto le qualificazioni.
  • 1948-1949 - 11º nel girone A della Serie C.
  • 1949-1950 - 5º nel girone A della Serie C.

Fase a gironi di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 1959-1960 - 16º in Serie B dopo aver vinto gli spareggi.
Primo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.
Partecipa alla vittoriosa delegazione italiana nella Coppa delle Alpi.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa delle Alpi.
Primo turno di Coppa Italia.
Qualificazione di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 1965-1966 - 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1966-1967 - 1º nel girone A della Serie C dopo aver vinto lo spareggio. Promosso in Serie B.
  • 1967-1968 - 8º in Serie B.
Qualificazione di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

Spareggio di qualificazione di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1972-1973 - 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Vince la Coppa Italia Semiprofessionisti (1º titolo).
Vince la Coppa Italia Semiprofessionisti (2º titolo).
Finalista della Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti.
  • 1975-1976 - 1º nel girone A della Serie C. Promosso in Serie B.
Vince la Coppa Anglo-Italiana (1º titolo).
Finalista di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1978-1979 - 4º in Serie B dopo aver perso lo spareggio.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

  • 1980 - La società cambia denominazione in Calcio Monza.
  • 1980-1981 - 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1981-1982 - 2º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1985-1986 - 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
? di Coppa Italia Serie C.
  • 1987-1988 - 1º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B.
Primo turno di Coppa Italia.
Vince la Coppa Italia Serie C (3º titolo).
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1989-1990 - 17º in Serie B dopo aver perso lo spareggio. Retrocesso in Serie C1.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.

Secondo turno di Coppa Italia.
Vince la Coppa Italia Serie C (4º titolo).
  • 1991-1992 - 2º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1993-1994 - 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1994-1995 - 4º nel girone A della Serie C1. Perde la semifinale play-off.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1995-1996 - 4º nel girone A della Serie C1. Perde la semifinale play-off.
Primo turno di Coppa Italia.
Finalista di Coppa Italia Serie C.
  • 1996-1997 - 5º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.

  • 2000-2001 - 18º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
Fase a gironi di Coppa Italia.
  • 2001-2002 - 18º nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Serie C2.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2004 - A seguito del fallimento della precedente società Calcio Monza, la squadra viene acquisita dalla nuova Associazione Calcio Monza Brianza 1912 che assorbe il ramo d'azienda sportiva.
  • 2004-2005 - 3º nel girone A della Serie C2. Perde la semifinale dei play-off, ma viene ammesso in Serie C1 a completamento organici.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Qualificazione ai sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.

Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Finalista di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2015 - Il Tribunale di Monza decreta il fallimento dell'A.C. Monza Brianza 1912 che viene successivamente estromessa dal calcio professionistico italiano. Il marchio viene rilevato all'asta fallimentare da Nicola Colombo, che fonda la Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912 a r.l.. La F.I.G.C., il 31 luglio affilia la neonata società e la iscrive alla Serie D in base alle NOIF.
  • 2015-2016 - 10º nel girone B della Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2016 - La società cambia la denominazione diventando Società Sportiva Monza 1912 s.r.l.
  • 2016-2017 - 1º nel girone B della Serie D. Promosso in Serie C.
Vince lo Scudetto di Serie D (1º titolo).
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2017-2018 - 4º nel girone A della Serie C. Perde il secondo turno dei play-off.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 2018-2019 - 5º nel girone B della Serie C. Perde i quarti di finale dei play-off.
Secondo turno di Coppa Italia.
Finalista di Coppa Italia Serie C.
  • 2019 - Il 1º luglio la società cambia denominazione in Associazione Calcio Monza S.p.A.
  • 2019-2020 - 1º nel girone A della Serie C. Promosso in Serie B.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.

Quarto turno di Coppa Italia.
Trentaduesimi di Coppa Italia.

Colori e simboli

Simboli ufficiali

Stemma

Il primo logo sociale conosciuto del Monza (in uso dagli anni 1920 fino al 1933) aveva l'aspetto di uno scudetto blu con bordo rosso, contenente il disegno della corona ferrea egualmente colorato di rosso.[senza fonte] In capo era collocata una fascia bianca contenente l'epigrafe A.C. MONZA a lettere nere.[senza fonte]

Allorché nel 1933 il club mutò colori sociali sostituendo il bianco al blu, lo stemma venne ridisegnato.[senza fonte] Lo scudo diviene circolare, partito di rosso e bianco.[senza fonte] La corona ferrea, spostata in basso, assume il colore oro; sopra di essa viene inserito il monogramma ACM, egualmente aureo.[senza fonte] Nel 1938 tale logo subì piccole modifiche: lo scudo divenne un ancile e il monogramma venne ricolorato in bianco-rosso, rispettivamente con la tinta opposta a quella di sfondo (A metà bianca e metà rossa, C rossa e M bianca).[senza fonte]

L'identificativo sociale venne totalmente rinnovato nel 1945: un rettangolo colorato internamente di bianco e rosso e contornato di rosso.[senza fonte] Nella parte bianca appariva la scritta corsiva A.C., sovrastante la scritta MONZA disposta verticalmente; la parte inferiore ospitava invece l'anno di fondazione.[senza fonte] La sezione rossa dello scudo conteneva invece la corona ferrea, colorata in giallo.[senza fonte]

L'approdo del Monza in Serie B comportò, nel 1951, l'adozione di un nuovo stemma: un ancile diviso diagonalmente in bianco e rosso, contenente il disegno giallo della corona ferrea, racchiuso tra le scritte A.C. MONZA e 1912.[senza fonte]

L'avvento del connubio con il marchio Simmenthal, nel 1956, fu sancito dall'adozione di un nuovo emblema: uno scudetto diviso diagonalmente in bianco e rosso e bordato in oro, contenente le due iniziali del nuovo nome societario (SM) egualmente dorate e sormontate da una miniatura della corona ferrea.[senza fonte]

Seguì nel 1966 l'adozione quale simbolo della sola corona ferrea (libera da scudi e simili finiture), colorata in oro e rifinita in rosso.[senza fonte] Il disegno assunse inoltre profondità: nel cerchio interno venne infatti inserita l'epigrafe A.C. MONZA.[senza fonte]

Il 1984 vede un radicale rebranding societario: il logo ritorna alla forma rettangolare e alla foggia partita bianco-rossa.[senza fonte] In esso spicca uno scaglione rovesciato bianco, nei cui bracci si colloca la dicitura CALCIO MONZA.[senza fonte] Entro lo scaglione viene collocato il disegno della spada di Estorre Visconti.[senza fonte]

Nel 2000 lo stemma riacquista la foggia di scudetto e viene declinato sulle sole tinte bianco-rosse: nel terzo superiore appare la corona ferrea rossa su fondo bianco, mentre nei due terzi inferiori è inserita la denominazione CALCIO MONZA 1912 a lettere bianche in campo rosso.[senza fonte] Uno spesso bordo rosso cinge l'insieme.[senza fonte]

Nel 2004 la rifondazione societaria comporta un redesign del logo: esso mantiene la forma a scudetto (arrotondata nelle linee) e privilegia il colore rosso, lasciando il bianco a scritte e dettagli.[senza fonte] Al centro dell'emblema compaiono i disegni stilizzati della spada viscontea (doppia e incrociata) e della corona ferrea, sormontate dalla scritta AC MONZA BRIANZA e "taglianti in due" l'anno di fondazione (inscritto nella punta dello scudo).[senza fonte] Linee bianche parallele ai bordi dell'emblema dinamizzano l'insieme.[senza fonte]

Nel 2013, a seguito dell'acquisizione del club da parte di Anthony Armstrong Emery, il logo viene ulteriormente aggiornato: la corona ferrea si sposta in capo allo scudetto (ulteriormente modificato nella forma), mentre al suo interno rimangono la denominazione societaria (scritta con un diverso carattere tipografico) e il disegno della doppia spada incrociata.[10]

Col fallimento societario e la ripartenza dell'estate 2015, entra in gioco un nuovo logo, ricalcato sull'ultimo adottato dalla fallita AC Monza Brianza 1912: le modifiche riguardano la ragione sociale, i caratteri adottati e la presenza del disegno della sola spada viscontea, in luogo delle due preesistenti. Nel 2016, a seguito del cambio di denominazione in S.S. Monza 1912, il logo viene aggiornato con la rimozione della sigla S.S.D e l'anno di fondazione 1912. Dal 1º luglio 2019 la Società è tornata a chiamarsi con il nome storico “AC Monza”.[senza fonte]

Inno

Inno ufficiale del club è dal 2006 il brano Monza Alè, scritto e composto ad hoc dal calciatore Michele Magrin all'epoca tesserato monzese, in collaborazione con il cantautore Giò Fattoruso.[senza fonte] La parte musicale venne eseguita dalla band Amusia (di cui Magrin era membro cofondatore e voce solista) con Alessandro Fè alle tastiere, Carlo Cassera al basso, Fabrizio Zambuto alla chitarra e Fabio Ariano a batteria e percussioni.[senza fonte] All'incisione presero altresì parte in veste di coristi anche altri giocatori all'epoca militanti nel club brianzolo: Vinicio Espinal, Valerio Capocchiano, Alberto Bertolini e Marco Guidone.[senza fonte]

A decorrere dalla presentazione ufficiale, Monza Alè viene utilizzato per accompagnare tutte le occasioni ufficiali che coinvolgono il Monza, ivi comprese le gare casalinghe: tipicamente esso viene diffuso dagli altoparlanti dello stadio Brianteo all'ingresso delle squadre in campo.[senza fonte]

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Campo di via Ghilini, Stadio Gino Alfonso Sada e Stadio Brianteo.

Il primo campo di gioco dove l'F.B.C. Monza iniziò l'attività di allenamento, disputando i primi incontri, fu quello dei Boschetti Reali, dove già erano presenti altre società calcistiche (il Convitto Fumagalli e il Veloce Club Monzese).[senza fonte] Per gentile concessione della Pro Victoria[11] gioca sul terreno sito in via Vittorio Veneto angolo via Duca d'Aosta a Triante, dove ora sorge la Parrocchia del Sacro Cuore e il suo oratorio.[12] Lì disputò il campionato di Terza Categoria 1913-1914, ma quando la Pro Victoria lo abbandona perché si trasferì in via Carlo Cattaneo,[13] rinunciando a rinnovare l'affitto annuale il Monza dovette chiedere il subentro precisando di essere intenzionata a cintarlo con una palizzata in legno.[14]

Il campo delle "Grazie Vecchie" (1919).

Il campo di Triante apparteneva al Comune e fu già difficile ottenere la concessione della recintatura, che avrebbe permesso di far pagare il biglietto d'ingresso e poter iscriversi al campionato di Promozione come stabilito dai regolamenti FIGC dell'epoca,[15] perdipiù era scomodo e troppo lontano dal centro: la tranvia più vicina passava da via Borgazzi e o lo si raggiungeva a piedi oppure ci si arrivava pagando una carrozza, cosa improponibile per lo sparuto pubblico dell'epoca.[senza fonte] È per questo motivo che i dirigenti si danno da fare e, dopo ottenuto il benestare da parte della Curia, ottengono di per poter utilizzare il campo situato dietro il Santuario delle Grazie Vecchie che si trova attaccato alla cinta del Parco di Monza oltrepassato il Lambro,[16][17] raccolte 3 000 lire[18] con una pubblica sottoscrizione per la costruzione della tribunetta lo inaugurano il 13 maggio 1915,[19] ospitando Milan, Chiasso e Juventus Italia.[senza fonte]

Inaugurazione del nuovo campo di Via Ghilini (1923).

L'evento suscitò l'interesse da parte anche dei giornali dell'epoca che dedicarono ampio spazio all'evento.[20]

La società cresceva e le esigenze per affrontare l'attività sportiva richiedevano strutture adeguate.[senza fonte] Il vecchio terreno delle Grazie Vecchie iniziava a risultare troppo stretto, così che si progettò la realizzazione di un nuovo terreno di gioco, questa volta di propria proprietà[21] costituendo la "Società Cooperativa Campo Sportivo" per raccogliere i fondi con azioni da 100 lire.[22] Il 23 febbraio 1923, con l'amichevole contro il C.S. Gloria di Fiume venne inaugurato il campo di Via Ghilini, dotato di una tribuna in legno in grado di accogliere circa 1 000 spettatori seduti.[senza fonte]

Il Monza gioca in via Ghilini fino al 1945 disputando anche il "Torneo Misto Serie C-Prima Divisione 1943-1944" organizzato dal Direttorio II Zona (Lombardia).[senza fonte] È tra la terza e la quinta giornata d'andata che il Monza, tornato a disputare in casa dopo tre settimane la quinta partita il 5 marzo contro la Falck (non giocava in casa dal 13 febbraio e si era recato in trasferta a Lecco il 20 febbraio), trova la sgradita sorpresa di trovare completamente smontata la propria tribuna ed asportate tutte le travi di legno per poterle bruciare (i colpevoli non furono rintracciati).[23]

Visione dall'alto dello stadio Sada

Dopo la liberazione, a conflitto concluso, il club rispolvera un vecchio progetto pubblicato prima dell'inizio della guerra su "Il Popolo di Monza"[24] e chiede di poter ottenere lo spazio libero dietro alla stazione di Monza essendo rimasto abbandonato il piazzale, precedentemente utilizzato come camposanto e poi dal 1930 per le adunate fasciste, tra la chiesa di San Gregorio e della vecchia Casa del Balilla (G.I.L.). La G.I.L. fu in parte recuperata come cine-teatro ed il Comune si impegnò a dare all'A.C. Monza un campo nuovo che venne inaugurato il 21 ottobre 1945.[senza fonte]

Per i primi 3 campionati in Serie C gli spettatori si accalcavano lungo la rete di recinzione ed una collinetta con un piccolo tubolare e legno fungeva da tribuna.[senza fonte] Ma poi per il Monza arrivò la promozione in Serie B e il San Gregorio, come era stato battezzato il campo, aveva bisogno di una tribuna nuova e capiente, di modo tale da realizzare un vero e proprio stadio.[senza fonte] I soci del Monza, cedendo al Comune il vecchio campo di Via Ghilini, ottennero in cambio la costruzione di una tribuna costruita col cemento armato, quella che ancora oggi troviamo al Sada.[senza fonte] Lo stadio conservò il nome di San Gregorio fino alla fine della stagione sportiva 1952-1953.[senza fonte] Dalla stagione successiva fino alla fine del 1964-1965 fu chiamato "Stadio Città di Monza" sebbene la cappelletta di San Gregorio fosse ancora lì alla fine del piazzale adibito a parcheggio.[senza fonte] Lo stadio fu poi definitivamente intitolato la mattina del 3 dicembre 1965 allo scomparso Gino Alfonso Sada, presidente onorario[25] che a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta portò la formazione brianzola a sfiorare diverse volte la promozione in massima serie.[senza fonte]

Nuova tribuna del Brianteo nel 2019.

La struttura però a metà degli anni settanta diventò insufficiente per quella che era ormai diventata una delle più popolose città della Lombardia e per una delle formazioni più ambiziose del campionato cadetto, tant'è che una partita di campionato, nelle stagione 1979-1980 contro il Bari, venne disputata allo stadio di San Siro per permettere al sempre più crescente pubblico brianzolo ma soprattutto ai numerosi pugliesi presenti in Lombardia di assistere al match in quella che viene considerata "la Scala" del calcio.[senza fonte] Nel 1979 viene progettato il nuovo impianto sportivo monzese.[senza fonte] Il 13 novembre 1982 venne depositata, ai bordi del viale delle Industrie, la prima pietra del futuro stadio della cittadina brianzola.[senza fonte] I lavori subiranno dei ritardi negli anni (compreso l'allentamento dei tiranti della tensostruttura al pilone destro con un parziale cedimento della copertura), con il progetto rivisto in corso d'opera e ridimensionato, portando la capienza agli effettivi 20 000 posti.[senza fonte] Lo stadio Brianteo venne inaugurato il 28 agosto 1988 con la partita di Coppa Italia Monza-Roma terminata con il punteggio di 2-1 in favore dei brianzoli con reti di Casiraghi, Giannini e Mancuso.[senza fonte] L'impianto si dimostrò subito anacronistico perché sovradimensionato per la realtà monzese, non più in grado di attirare un pubblico numeroso come quello della fine degli anni settanta.[senza fonte] Numerose sono state le proposte di riqualificazione dell'area, creando la cosiddetta cittadella dello sport monzese, ma a causa della mancanza di fondi da parte delle istituzioni il progetto non è mai partito.[senza fonte]

Centro di allenamento

Sede d'allenamento della formazione brianzola è dal 1992 il Centro Sportivo Monzello di via Ragazzi del '99, nella periferia nord di Monza.[senza fonte] L'impianto è dotato di 8 campi da gioco regolamentari, due dei quali con tribune scoperte da 600 e 900 posti, 12 spogliatoi, una palestra predisposta per la preparazione fisica degli atleti, una sala dedicata ai test medici e un edificio che ospita gli uffici, la segreteria e la sede della società.[senza fonte] Esso accoglie inoltre l'intera attività agonistica del settore giovanile biancorosso, dagli allenamenti agli incontri di campionato. Per tanti anni tuttavia il centro non era stato oggetto di alcun intervento manutentivo e di migliorie.[senza fonte]

Nel corso del 2019 sono stati avviati sia gli interventi di manutenzione straordinaria urgenti di messa in sicurezza, sia quelli innovativi tuttora in corso.[senza fonte]

Concluso il contenzioso con il precedente gestore, il primo luglio è stato finalmente inaugurato il bar, dato in gestione ed utilizzato anche come punto vendita abbonamenti.[senza fonte]

Non meno rilevanti i lavori nella gestione del verde, sia per decoro del centro che per esigenze operative che si tradurranno in un'importante piantumazione di alberi su aree pubbliche.[senza fonte]

Infine, è stato realizzato un ristorante ad uso interno destinato a calciatori e dipendenti e sono stati completamente ripensati sia il parcheggio esterno che gli accessi al centro.[senza fonte]

Durante la pausa estiva sono stati portati a termine gli interventi di innovazione delle strutture sportive al fine di permettere le condizioni ottimali di allenamento a tutte le formazioni biancorosse.[senza fonte]

Società

Il club è una società per azioni, interamente controllata dal socio unico Fininvest S.p.A.[senza fonte]

Organigramma societario

Dal sito ufficiale della società:[26]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Silvio Berlusconi - Presidente onorario e Proprietario (tramite la Fininvest)
  • Bandiera dell'Italia Paolo Berlusconi - Presidente e Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Adriano Galliani - Amministratore delegato e Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Leandro Cantamessa - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Roberto Mazzo - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Danilo Pellegrino - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Elio Lolla - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Leonardo Brivio - Membro CDA
  • Bandiera dell'Italia Filippo Antonelli Agomeri - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Daniela Gozzi - Direttore operativo
  • Bandiera dell'Italia Davide Guglielmetti - Segreteria generale
  • Bandiera dell'Italia Marco Ravasi - Team manager e Addetto stampa
  • Bandiera dell'Italia Fabio Guido Aureli - Responsabile commerciale
  • Bandiera dell'Italia Fabio Alteri - Segreteria organizzativa
  • Bandiera dell'Italia Roberto Colacone - Responsabile settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Andrea Citterio - Segreteria settore giovanile
  • Bandiera dell'Italia Paolo Facchetti - Responsabile infrastrutture
  • Bandiera dell'Italia Angelo Colombo - Responsabile attività di base
  • Bandiera dell'Italia Francesco Bevilacqua - Ufficio marketing e social media

Di seguito gli sponsor del Monza.[senza fonte]

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • fino al 1981: nessuno sponsor (vietati dalle normative)
  • 1981-1986: Ponteggi Dalmine
  • 1987-1988: Fratelli Beretta
  • 1988-1989: Philco
  • 1989-1990: Geotronics
  • 1990-1992: Zincol
  • 1992-1994: Philco
  • 1994-1995: Progetto Brianza
  • 1995-1997: Banca Popolare di Monza e Brianza
  • 1997-1998: Firestone
  • 1998-2000: Vismara
  • 2000-2001: ghostyclub.com
  • 2001-2002: Centrale Latte Monza
  • 2002-2003: Gruppo IPQ
  • 2004-2005: Alexia Alluminio
  • 2005-2006: Sangalli G.
  • 2006-2007: Vitali
  • 2007-2008: Vitali, Malegori & SeRist
  • 2008-2009: Vitali
  • 2009-2010: Sangalli G., Provincia di Monza Brianza
  • 2010-2011: Sangalli G.
  • 2011-2012: Kopron
  • 2012-2013: Monza CittàCardioprotetta (utilizzato esclusivamente in Monza-Venezia del 17 febbraio 2013)
  • 2013-2014: Stop Racism
  • 2014-2015: Biffi Mobili (utilizzato esclusivamente in Monza-Pordenone del 30 maggio 2015)
  • 2015-2017: Mobil Plastic, poi anche Enerxenia (dal 23 febbraio 2017)
  • 2017-2018: Pontenossa, Dell'Orto, Enerxenia, poi anche Mobil Plastic (dal 23 dicembre 2017)
  • 2018-2019: Pontenossa, Giostyle
  • 2019-2020: Edison (dal 17 novembre 2019), Dell'Orto, Radio 105
  • 2020- : Withu, U-Power, Febal Casa, Pontenossa, Dell'Orto

Settore giovanile

Daniele Massaro

La società brianzola, pur non avendo mai disputato la massima serie, può vantarsi del fatto di aver sfornato numerosi talenti, che negli anni si sono fatti valere sia in Serie A che in nazionale.[senza fonte] Particolarmente attiva è stata la scuola dei portieri: in ordine cronologico possiamo notare Luciano Castellini, Giuliano Terraneo, Francesco Antonioli, Luca Castellazzi e Christian Abbiati.[senza fonte] Ancora oggi rimane una delle peculiarità del settore giovanile monzese, tanto da organizzare dei corsi specifici per l'allenamento dei portieri e per formare nuovi istruttori.[senza fonte]

Le altre stelle che possiamo citare come prodotti del vivaio biancorossi Claudio e Patrizio Sala che furono protagonisti nel Torino negli anni settanta, i talenti di Paolo Monelli, Daniele Massaro, Roberto Antonelli e Angelo Colombo nella prima metà degli anni ottanta, Pierluigi Casiraghi e Anselmo Robbiati tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta.[senza fonte]

Il Monza nella cultura di massa

Sabato 8 ottobre 1955 alle ore 15.00 venne trasmesso il primo anticipo di calcio del campionato italiano in diretta dalla Rai.[27] In base ad un accordo siglato tra Lega Nazionale ed ente di stato, le telecamere della televisione pubblica potevano riprendere un incontro a scelta tra i campionati di Serie A, B e C.[senza fonte] La partita scelta era l'incontro di Serie B tra Simmenthal Monza e Verona.[senza fonte] Un'autentica novità che aprì l'era del calcio in televisione, fruttando alla squadra brianzola la somma di 700.000 lire.[senza fonte] La partita venne commentata da Nicolò Carosio, di fronte ad un pubblico di appena 1.500 spettatori.[senza fonte] Un numero giustificato dalle altre migliaia di persone radunate nei bar cittadini, affascinati dalla novità dell'evento.[senza fonte]

Il periodo d'oro della squadra brianzola coincise anche con l'epoca di maggior interesse nei confronti dei colori biancorossi.[senza fonte] Negli anni settanta la squadra, forte dei successi ottenuti nella neonata Coppa Italia Semiprofessionisti e delle stagioni da protagonista nella categoria cadetta, per il suo gioco spumeggiante venne soprannominata il Borussia di Brianza o anche il Chelsea di Milano, proprio in riferimento alle due compagini che stavano facendo grandi cose nei rispettivi campionati.[senza fonte] Ezio Luzzi, storico commentatore della Serie B per la trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, era spesso collegato dal Sada per raccontare il match più importanti della giornata di Serie B, tanto da incidere nel 1977 un LP che raccontava proprio gli anni d'oro della squadra brianzola: Monza - un documentario sonoro sulle vicende romantiche e sportive dei 65 anni del Monza Calcio.[senza fonte] Renato Pozzetto nel film Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective interpreta l'investigatore privato Riccardo Finzi, appassionato del Monza Calcio, che in una frase dichiara “Io sono del Monza, non riusciremo mai a venire in Serie A”, mostrando da un lato la rivalità campanilistica, essendo lui originario del Lago Maggiore e quindi filo-varesino, e dall'altro lato una celata verità, ovvero l'impossibilità quasi congenita della squadra monzese per raggiungere il massimo campionato italiano.[senza fonte]

Allenatori e presidenti

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'A.C. Monza.
Nils Liedholm, tecnico del Monza nel 1968-1969
Allenatori
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Presidenti dell'A.C. Monza.
Presidenti
  • 1912-1915 Bandiera dell'Italia Mario Tagliabue[41]
  • 1915-1918 Bandiera dell'Italia Giuseppe Gritti[42]
  • 1919-1922 Bandiera dell'Italia Giuseppe Daffieno[43]
  • 1922-1925 Bandiera dell'Italia Ulisse Cattaneo
  • 1925-1929 Bandiera dell'Italia Ernesto Crippa
  • 1929-1932 Bandiera dell'Italia Gaetano Ciceri
  • 1932-1933 Bandiera dell'Italia Ernesto Crippa
  • 1933-1934 Bandiera dell'Italia Ernesto Crippa
    Bandiera dell'Italia Cesare Vigoni (Commissario)
  • 1934-1935 Bandiera dell'Italia Gaetano Ciceri
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Viganò
  • 1935-1936 Bandiera dell'Italia Giuseppe Viganò
  • 1936-1937 Bandiera dell'Italia Giuseppe Vigano
    Bandiera dell'Italia Alberto Redaelli (Commissario)
  • 1937-1938 Bandiera dell'Italia Riccardo Rivolta
  • 1938-1939 Bandiera dell'Italia Emilio Resnati
  • 1939-1940 Bandiera dell'Italia Antonio Bolognini
  • 1940-1945 Bandiera dell'Italia Carlo Guffanti[44]
  • 1945-1948 Bandiera dell'Italia Lino Camagni
  • 1948-1953 Bandiera dell'Italia Giuseppe Borghi
  • 1953-1955 Bandiera dell'Italia Giovanni Battista Pastori
  • 1955-1965 Bandiera dell'Italia Claudio Sada[45]
  • 1965 Bandiera dell'Italia Comitato di reggenza[46]
  • 1966-1969 Bandiera dell'Italia Enzo Radaelli
  • 1969-1971 Bandiera dell'Italia Aurelio Cazzaniga
  • 1971-1972 Bandiera dell'Italia Vitaliano Sala
  • 1972-1980 Bandiera dell'Italia Giovanni Cappelletti
  • 1980-1999 Bandiera dell'Italia Valentino Giambelli
  • 1999-2001 Bandiera dell'Italia Pierino Fazzolari
  • 2001-2002 Bandiera dell'Italia Massimo Belcolle
  • 2002-2003 Bandiera dell'Italia Cesare Giosuè D'Evant (Amministratore Unico)
  • 2003-2004 Bandiera dell'Italia Priamo Atzeni[47]
    Bandiera dell'Italia Maurizio Oggioni e Bandiera dell'Italia Pino Sorrentino[48]
  • 2004-2009 Bandiera dell'Italia Gian Battista Begnini[49]
  • 2009-2010 Bandiera dell'Italia Stefano Salaroli
  • 2010-2012 Bandiera dell'Italia Luca Magnoni
  • 2012 Bandiera dell'Italia Nicola Rigamonti (ad interim)
  • 2012-2013 Bandiera dell'Italia Maurizio Carlo Prada (Amministratore Unico)
  • 2013-2014 Bandiera dell'Inghilterra Anthony Armstrong Emery
  • 2014-2015 Bandiera dell'Inghilterra Dennis Bingham
    Bandiera dell'Italia Piero Montaquila (Amministratore Unico)
    Bandiera dell'Italia Paolo Di Stanislao
    Bandiera dell'Italia Elisabetta Brugnoni e Bandiera dell'Italia Giuseppe Nicosia (curatori fallimentari)
  • 2015-2019 Bandiera dell'Italia Nicola Colombo
  • 2019- Bandiera dell'Italia Paolo Berlusconi


Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'A.C. Monza.

Hall of Fame

Il seguente è l'elenco dei giocatori facenti parte della Hall of Fame presente sul sito ufficiale del club.[50]

Palmarès

Competizioni nazionali

Il Monza 1987-88, vincitore della Coppa Italia Serie C e promosso in Serie B
1926-1927
1973-1974, 1974-1975, 1987-1988, 1990-1991
2016-2017

Competizioni interregionali

1950-1951 (girone A), 1966-1967 (girone A), 1975-1976 (girone A), 2019-2020 (girone A)
2016-2017 (girone B)

Competizioni internazionali

1976

Altri piazzamenti

Terzo posto: 2020-2021
Secondo posto: 1947-1948 (girone F), 1974-1975 (girone A)
Secondo posto: 1981-1982 (girone A), 1987-1988 (girone A), 1991-1992 (girone A)
Vittoria play-off: 1996-1997 (girone A)
Secondo posto: 1941-1942 (girone C)
Finalista: 1975-1976, 1995-1996, 2013-2014, 2018-2019
Finalista: 1975

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Seconda Divisione 4 1922-1923 1925-1926 46
Prima Divisione 2 1927-1928 1928-1929
Serie B 40 1951-1952 2021-2022
Seconda Divisione 1 1926-1927 44
Prima Divisione 6 1929-1930 1934-1935
Serie C 20 1935-1936 2019-2020
Serie C1 16 1981-1982 2011-2012
Lega Pro 1 2014-2015
Serie C2 5 2002-2003 2013-2014 8
Prima Divisione 1 1941-1942
Serie D 2 2015-2016 2016-2017

Il Monza si affiliò per la prima volta ad una lega calcistica nazionale della FIGC nel 1922. Nei due anni precedenti, dal 1920 al 1922, aveva disputato due edizioni della Prima Categoria del Comitato Regionale Lombardo.

Statistiche individuali

Fulvio Saini

Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti.[senza fonte]

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria

Storia

«Il nostro Calcio Monza è in C1, e non andremo mai in Serie A,
ma io non mollerò, questa è la mia mentalità
segui anche tu la squadra della tua città»

Il tifo organizzato in città affonda le proprie radici, sulla scia delle grandi metropoli del nord, sin dai primissimi anni settanta: il primo gruppo prettamente ultras fu quello dei Commandos, che nel 1971 scelsero di posizionarsi nella gradinata centrale dello stadio Sada; nel 1977 nacquero invece le Brigate Biancorosse, le quali ressero per diverso tempo le redini del tifo in centrale, affiancati da gruppi minori quali Prima Linea e Fossa Arditi.[senza fonte] Nei primi anni ottanta le diverse componenti del movimento ultras brianzolo decisero di riunirsi dietro ad unico striscione, quello della Legione d'Assalto, cui si affiancarono poco dopo gli Eagles Monza, il gruppo più rappresentativo, per longevità e numeri, del tifo monzese.[senza fonte] In quegli anni, prossimi al pensionamento dello stadio Sada in favore del nuovo stadio Brianteo, le diverse anime del tifo - oltre agli Eagles, erano nati diversi gruppi minori: Vedano Erotika, Wild Kaos, Libertà Korps, Gruppo Avvinazzato, Inferno Biancorosso, Indians - decisero di abbandonare la gradinata centrale in favore della curva Lambro.[senza fonte] A seguito del trasferimento del sodalizio brianzolo nel nuovo impianto, il tifo conobbe un periodo di particolare vivacità, soprattutto per quanto riguarda i Monza Clubs, che arrivarono a moltiplicarsi e a contare svariati iscritti lungo tutta la Brianza.[senza fonte]

Coreografia degli ultras biancorossi nella partita Monza-Renate del 2019

Dopo lo scioglimento degli Eagles nel 1992, dall'unione dei gruppi ultras rimasti, nacque la Gioventù Brianzola nel 1993, gruppo che decise di adottare come simbolo un'aquila in omaggio al grande lavoro svolto dagli Eagles negli anni, sul cui striscione, per l'appunto, il volatile campeggiava sin dalla fondazione.[senza fonte] Nel 1994 poi nacquero i S.A.B. (ovvero Sempre Al Bar): la scissione era dovuta a un modo diverso di intendere il tifo e per divergenze di base.[senza fonte] In principio era un gruppo chiuso e goliardico, dedito al mangiar bene (e soprattutto al bere) e che affrontava le trasferte in disparte, organizzandosi con macchine o pulmini privati; era usanza capovolgere lo striscione se il bar dello stadio era sprovvisto di bevande alcooliche.[senza fonte] A cavallo poi fra vecchio e nuovo millennio, in curva nacquero diverse entità minori quali Monelle Biancorosse, Altacurva, Porno Group.[senza fonte]

Nel 2001 la Gioventù Brianzola si sciolse e il S.A.B. divenne il gruppo trainante della Curva Davide Pieri: da quel momento iniziò l'organizzazione delle trasferte in pullman e con treni speciali.[senza fonte] Dal 1999 comparve anche il Graziosa Group, marcato da appoggio reciproco con i S.A.B. Scioltosi il Graziosa Group, i S.A.B. rimasero per qualche anno l'unico gruppo ultras a presenziare al Brianteo, salvo essere stati affiancati nel 2006 dal C.U.B., dal 2009 dal gruppo 1912 e dal 2017 dagli N.D.O.; quest'ultimo gruppo, sino al 2017, occupava la tribuna Ovest dell'impianto.[senza fonte] Di recente, in curva sono nati svariati gruppi, tra cui Libertà, Ultras Cederna (dal nome dell'omonimo quartiere), Barella Brugherio, Pollakis (fino al 2019, nel settore di tribuna), Ronco, mentre si sono moltiplicati anche i club di tifosi, con il ritorno di svariati "Monza Club" in città e in provincia.[senza fonte]

Gemellaggi e rivalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Lombardia.

La tifoseria biancorossa è gemellata fin dagli anni ottanta con quella della Triestina.[senza fonte] Anche con qualche gruppo delle tifoserie di Foggia e Lecco c'è una rispettiva amicizia.[senza fonte] Ultimamente è nato un gemellaggio con la tifoseria spagnola dello Sporting Gijón.[senza fonte] Esisteva fino al 2001 un rapporto di amicizia con i tifosi del Chievo.[senza fonte]

La rivalità più sentita è quella con il Como che, in particolar modo tra gli anni '70 e '80, ha dato vita a numerosi scontri tra le tifoserie.[senza fonte] Anche le ultime partite in cui le due squadre si sono affrontate hanno dato vita ad accesi tafferugli, dopo un periodo di relativa assenza del derby a causa di fallimenti e vicissitudini sportive.[senza fonte] L'origine della rivalità è rintracciabile in acredini storiche e sportive, oltre che nella vicinanza geografica.[51] Un'altra importante rivalità è quella vissuta nei confronti del Pisa, a causa della finale play-off del 2007, vinta dai toscani, cui sono seguiti violenti scontri all'interno dello stadio e altrettanto feroci polemiche.[52] Altre rivalità si hanno nei confronti del Venezia, del Novara, dell'Alessandria e del Genoa; la rivalità contro i Grifoni è nata a seguito della finale play-off del 2006, che sancì il ritorno dei liguri in B.[senza fonte] Rivalità minori o appartenenti al passato riguardano il Varese, partita che sino agli anni '90 era molto sentita da entrambe le tifoserie, la Pistoiese e il Torino.[53][54]

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione Calcio Monza 2021-2022.

Rosa 2021-2022

Aggiornata al 24 agosto 2021.[55]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Eugenio Lamanna
Bandiera dell'Italia D Giulio Donati
Bandiera dell'Italia D Armando Anastasio
Bandiera dell'Italia C Luca Mazzitelli
Bandiera dell'Italia D Luca Caldirola
Bandiera dell'Italia D Giuseppe Bellusci
Bandiera della Guinea Equatoriale C José Machín
Bandiera dell'Italia C Andrea Barberis
Bandiera della Danimarca A Christian Gytkjær
Bandiera dell'Italia C Mattia Valoti
Bandiera dell'Italia A Mattia Finotto
Bandiera dell'Italia P Daniele Sommariva
Bandiera del Portogallo D Pedro Pereira
Bandiera dell'Italia P Michele Di Gregorio
Bandiera dell'Italia C Antonino Barillà
Bandiera dell'Italia D Davide Bettella
Bandiera della Grecia C Antōnīs Siatounīs
Bandiera dell'Italia P Stefano Rubbi
Bandiera dell'Italia C Matteo Scozzarella
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Andrea Colpani
Bandiera dell'Italia D Gabriel Paletta
Bandiera del Brasile D Carlos Augusto
Bandiera dell'Italia D Mario Sampirisi
Bandiera dell'Italia C Marco Brescianini
Bandiera dell'Italia D Stefano Negro
Bandiera del Portogallo A Dany Mota
Bandiera dell'Italia C Alessandro Di Munno
Bandiera dell'Italia A Luigi Caccavo
Bandiera dell'Italia C Vittorio Pucci
Bandiera dell'Italia C Andrea Palazzi
Bandiera dell'Italia C Marco D'Alessandro
Bandiera dell'Italia C Samuele Vignato
Bandiera dell'Italia A Patrick Ciurria
Bandiera dell'Italia C Tommaso Morosini
Bandiera dell'Italia C Nicola Rigoni
Bandiera dell'Italia C Marco Fossati
Bandiera dell'Italia D Lorenzo Pirola

Staff tecnico

Staff attuale dell'area tecnica
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Stroppa - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Andrea Guerra - Vice allenatore
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Brescia - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Nicola Dibitonto - Preparatore dei portieri
  • Bandiera dell'Italia Fabio Allevi - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Andrea Primitivi - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Marco Ravasi - Team manager
  • Bandiera dell'Italia Paolo Santamaria - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Fabio Francese - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Francesco Lo Moro - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Dario Lorenzo Dameno - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Daniele Orazio Bollati - Massofisioterapista
  • Bandiera del Gambia Simon Barjie - Recupero infortunati

Note

  1. ^ Lega Pro, su lega-pro.com.
  2. ^ Il Sole 24 Ore, su mobile.ilsole24ore.com.
  3. ^ Il Monza di Berlusconi torna in Serie B. Non accadeva da 19 anni, su GQ Italia. URL consultato il 26 luglio 2021.
  4. ^ Scritto da: Aless, ro Calleri, Pubblicato il regolamento completo della Coppa Italia di Serie C 2021-2022, su MessinaSportiva, 22 luglio 2021. URL consultato il 26 luglio 2021.
  5. ^ Cup of the Alps 1961, su www.rsssf.com. URL consultato il 26 luglio 2021.
  6. ^ Comunicato ufficiale e resoconto pubblicato il 29 dicembre 1917 dalla Gazzetta dello Sport.
  7. ^ Sono poche le società che rimasero in vita durante tutta la Prima Guerra Mondiale: Inter, Milan, Saronno, Legnano e diverse altre adesso non più in vita.
  8. ^ Come risulta da evidenti documenti fotografici pubblicati sul libro "Bianco su rosso, la storia del Calcio Monza" l'ultima foto con la maglia bianco-azzurra divisa a metà è del 1931-32. Poi, per due stagioni consecutive, si passa ad una larga banda verticale rossa in mezzo al bianco.
  9. ^ Non va confuso l'A.C. Monza (2º nel girone C, ammessa alle finali quale prima squadra non riserve) con il Dopolavoro Singer, altra squadra monzese (1º nel girone G) anch'essa ammessa alle finali.
  10. ^ Nuovo logo per l'AC Monza Brianza 1912 Archiviato il 3 luglio 2015 in Internet Archive., acmonzabrianza.it
  11. ^ Comune di Monza, Archivio Comunale di Via Annoni angolo Via Santuario delle Grazie Vecchie, cartella delle società sportive 1910-1930 - Capitolato di affitto del campo di Triante e di Via Sempione datato 11 agosto 1911 sottoscritto dal Presidente della Pro Victoria Giuseppe Vismara (il capitolato stabiliva che non era possibile subaffittare nessuno dei due campi).
  12. ^ Mappa della Parrocchia del Sacro Cuore Archiviato l'8 giugno 2013 in Internet Archive., italiamappe.it.
  13. ^ Dal libro "La Pro Victoria compie 90 anni, piccola ma grande società sportiva 1909-1996" pag.37.
  14. ^ Comune di Monza, Archivio Comunale di Via Annoni angolo Via Santuario delle Grazie Vecchie, cartella delle società sportive 1910-1930 - Capitolato di affitto del campo di Triante sottoscritto dal Presidente dell'A.C. Monza, Mario Tagliabue in data 10 ottobre 1914, il quale paga Lire 50 per l'affitto annuale.
  15. ^ Archivio del Comitato Regionale Lombardia, comunicati ufficiali della stagione 1914-1915.
  16. ^ Passato l'attuale ponticello di via Boccaccio (che all'epoca non esisteva perché si arrivava lì da via Santuario delle Grazie Vecchie) il Santuario delle Grazie Vecchie è ubicato all'inizio di via Montecassino.
  17. ^ La mappa di Monza che mostra dove si trovano "Le Grazie Vecchie", da legrazievecchie.org.
  18. ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.25 e 220..
  19. ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.220, dove gli autori hanno retrodatato l'evento al 1914 confondendo il Sacro Cuore (dove non c'era la tribuna, il Comune non la concesse) con le Grazie Vecchie (dove fu costruita la tribunetta).
  20. ^ Gazzetta dello Sport di venerdì 14 maggio 1915 pag.3 (conservato microfilmato dalla Biblioteca nazionale braidense presso la Mediateca di Via della Moscova).
  21. ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.28, dove cita "... a lire mille la pertica viene acquistato un appezzamento di terreno in fondo a Via Ghilini, oltre la "Buca Lua" ... A conti fatti ne esce una spesa finale aggirantesi sulle sessantamila lire ..."
  22. ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.28..
  23. ^ Storia raccontata dal giocatore del Monza Aurelio Piazza ad un giornalista di Monza.
  24. ^ Conservato microfilmato dalla Biblioteca nazionale braidense e dalla Biblioteca Comunale di Monza.
  25. ^ Onorario, non effettivo, perché sebbene fosse stato lui a volere la fusione con la Simmenthal, alla presidenza della società andò il figlio Claudio.
  26. ^ Organigramma 2019-2020, su acmonza.com. URL consultato il 26 luglio 2019.
  27. ^ Pino Frisoli, La Tv per sport, Edizioni Tracce, 2007, p. 144, ISBN 978-88-7433-392-9.
  28. ^ Arriva sulla panchina il 20/11/1954
  29. ^ Arriva sulla panchina il 2/12/1956
  30. ^ Arriva sulla panchina il 17/3/1964
  31. ^ Arriva sulla panchina il 3/5/1965
  32. ^ Arriva sulla panchina il 2/6/1966
  33. ^ Arriva sulla panchina il 28/2/1968
  34. ^ Arriva sulla panchina il 1/12/1973
  35. ^ Arriva sulla panchina il 21/1/1975
  36. ^ Arriva sulla panchina il 17/11/80
  37. ^ Arriva sulla panchina il 10/11/1982
  38. ^ Arriva sulla panchina il 6/12/1983
  39. ^ Arriva sulla panchina il 10/1/1986
  40. ^ Arriva sulla panchina il 5/5/1991
  41. ^ Mario Tagliabue è nominato quale Presidente del Monza F.B.C. presente alla fusione del 1913 fra Monza F.B.C. e Juventus (ex sezione calcio del Veloce Club Monzese) presso la Trattoria "Cappello Vecchio" sull'articolo pubblicato in occasione dei festeggiamenti del "trentennale" dal settimanale "Il Popolo di Monza" a titolo "Trent'anni di attività dell'Associazione Calcio Monza" sul n. 18 del 6 maggio 1943 (Biblioteca Comunale di Monza).
  42. ^ Dal 1916 al 1918, non c'è la certezza perché il Monza rimase attivo durante tutta la Guerra
  43. ^ Dalla "Gazzetta dello Sport" del 31 agosto 1919 con titolo All'A.C. Monza Giuseppe Daffieno è citato solo quale "Presidente Onorario" perché quello effettivo è il ragionier C. Tagliabue.
  44. ^ Non c'è la certezza perché il Monza rimase attivo anche durante il "Torneo delle Società Minori" organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia (1944-45). È necessario per questo motivo consultare il giornale "Brianza Repubblicana" conservato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Opac Sbn).
  45. ^ Sotto la presidenza Sada, la società fondendosi con l'A.S. Simmenthal cambia nome in A.S. Simmenthal - Monza
  46. ^ A causa della scomparsa del presidente Sada, Filippo Amico, Aurelio Cazzaniga, Ambrogio Ferrazzi, Marco Fumagalli, Amerigo Gatti, Luigi Pavia, Enzo Redaelli, Giulio Rodino e Gian Marco Tagliabue formano un "Comitato di Reggenza".
  47. ^ D'Evant riveste la carica di Amministratore Unico mentre Atzeni quella di azionista di maggioranza
  48. ^ Il 18 marzo 2004 dichiarato il fallimento la gestione passa sotto l'egida del giudice Roberto Fontana e dei curatori Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino.
  49. ^ Vincendo l'asta fallimentare, rimane in carica dal 3 giugno 2004 al 7 luglio 2009.
  50. ^ Hall of Fame - I più grandi biancorossi di tutti i tempi - AC Monza
  51. ^ Monza-Como, il video degli scontri tra i tifosi dopo il derby, su MonzaToday. URL consultato il 26 luglio 2021.
  52. ^ Copia archiviata, su 100x100monza.blogspot.it. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2017).
  53. ^ Quel che successe a Monza, su Toro News. URL consultato il 26 luglio 2021.
  54. ^ Copia archiviata, su 100x100monza.blogspot.it. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
  55. ^ Rosa AC Monza, su acmonza.com. URL consultato il 2 settembre 2019.

Bibliografia

  • Lino Rocca e Giorgio Vegetti, Bianco su rosso - la storia del Calcio Monza, Monza, Angelo Brasca Editore, 1977.
  • Matteo Delbue, Carlo Fontanelli, Stefano Peduzzi E non andremo mai in Serie A... 100 anni di Monza Empoli, Geo Edizioni, 2012.
  • Fabrizio Melegari, Almanacco Illustrato del Calcio - La storia, Modena, Panini e Gazzetta dello Sport, 2005.
  • Alfio Tofanelli, Tuttocalcio, Pistoia e Firenze, varie edizioni dal 1976-1977 al 2015.
  • Calciatori - La raccolta completa degli album Panini, Modena, Panini e Gazzetta dello Sport, 2004.
  • Massimo Dutto e Giorgio Vegetti, 80 anni di Monza, supplemento al periodico quindicinale "Brianteo", Monza, 1992.
  • Calcio Monza 1984/85, supplemento al Corriere di Monza e Brianza, Monza, 1984.
  • Guerin Sportivo, anni 1976-1990.
  • Gazzetta dello Sport, anno 1942.
  • Il Giorno, anni 1970-2007.
  • Il Cittadino di Monza e Brianza, anni 1912-2007.
  • Bruno Giove, Accadde Oggi. Monza News.
  • AA. vv., Rassegna stampa. Sab Monza.

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