Davide Pinato

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Davide Pinato
Pinato all'Atalanta nel 1993
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 188[1] cm
Peso 79[1] kg
Calcio
Ruolo Preparatore dei portieri (ex portiere)
Squadra Milan (Giovanili)
Termine carriera 2003 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Monza
Squadre di club1
1983-1988Monza55 (-36)
1988-1989Milan2 (-2)
1989-1990Monza37 (-36)
1990-1991Atalanta0 (0)
1991-1992Piacenza28 (-27)
1992-2002Atalanta72 (-77)
2002-2003Sampdoria0 (0)
Carriera da allenatore
2010-MilanPortieri (Giovanili)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Davide Pinato (Monza, 15 marzo 1964) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, preparatore dei portieri del settore giovanile del Milan.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È il padre del calciatore Marco Pinato.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calcisticamente cresciuto nel Monza, esordì in prima squadra nel campionato 1985-1986, concluso con la retrocessione dei brianzoli in Serie C1. Nella stagione 1987-1988 subì una sola rete in 14 partite: un record che gli varrà la chiamata del Milan, in cambio di Giulio Nuciari e un conguaglio in denaro[3]. Con i rossoneri disputò una stagione come riserva di Giovanni Galli, prima di ritornare per un'annata al Monza, in Serie B. Nel 1990 passò poi all'Atalanta, dove rimase ininterrottamente fino al 2002, con una parentesi in prestito al Piacenza nel campionato 1991-1992[4].

Nel corso della sua militanza nella formazione di Bergamo si fece apprezzare per la dedizione alla causa, malgrado il ruolo fisso di secondo portiere alle spalle di Fabrizio Ferron[5]. Riuscì a disputare come titolare solo la stagione 1996-1997, conquistandosi il posto a stagione in corso ai danni di Davide Micillo[5]. Durante tale campionato Pinato fu in grado di mantenere inviolata la propria porta per 757 minuti consecutivi[6] (record d'imbattibilità in Serie A dell'Atalanta, tuttora imbattuto).

Tornato nel ruolo di riserva dietro ad Alberto Fontana prima e Ivan Pelizzoli poi, contribuì al settimo posto dei nerazzurri ottenuto nella stagione 2000-2001 parando due calci di rigore a Daniel Andersson, il 22 ottobre 2000 durante la partita Bari-Atalanta 0-2[7].

Scaduto il contratto con l'Atalanta[8], chiude la carriera in Serie B alla Sampdoria[5], come terzo portiere dietro Luigi Turci e Fabrizio Casazza.

Alla fine della carriera comincia ad allenare i portieri delle giovanili del Milan[9].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Monza: 1987-1988
Milan: 1988

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1988-1989

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 7 (1990-1991), Panini, 18 giugno 2012, p. 29.
  2. ^ Davide Pinato: “Il nostro obiettivo è creare calciatori da Milan. Marco? La sua duttilità è un pregio” spaziomilan.it
  3. ^ IN FILA PER UN SOVIETICO LA JUVE VUOLE PROTASSOV La Repubblica, 2 luglio 1988, pag.24
  4. ^ Rosa 1991-1992 storiapiacenza1919.it
  5. ^ a b c Pinato, un nonno in porta carriera targata Bergamo La Repubblica, 12 agosto 2002
  6. ^ L'Atalanta è così bella che si merita un 10 Il Corriere della Sera, 17 febbraio 1997, pag.38
  7. ^ 22 ottobre 2000: Pinato paratutto tuttoatalanta.com
  8. ^ Squadra 2, operazione Coppa è sfida Comandini-Colombo La Repubblica, 23 ottobre 2002
  9. ^ È tutto pronto[collegamento interrotto] acmilan.com

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]