Oreste Barale

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Oreste Barale
Barale II alla Juventus nel 1930
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1942 - giocatore
1962 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1924Alessandria
Squadre di club1
1924-1925Alessandria0 (0)
1925-1931Juventus113 (2)
1931-1937Alessandria151 (2)
1937-1940Vigevano32 (1)
1940-1942Cantù? (?)
1942-1943Lecco? (?)
Carriera da allenatore
1940-1942Cantù
1942-1947Lecco
1947-1948Mortara
1948-1949Monza
1949-1951Mortara
1951Pavia
1953-1954Abbiategrasso
1954-1955Cantù
1955-1957Verbania Sportiva
1957-1958Piacenza
1960Chiasso
1961-1962Pro Sesto
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Oreste Barale (Pezzana, 4 ottobre 1904Alessandria, 18 febbraio 1983[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Mediano votato alla rottura della manovra avversaria[2], fu ingaggiato dalla Juventus nel 1925: in bianconero vinse due scudetti nel 1925-26 e nel 1930-31, dimostrandosi elemento importante per gli equilibri della squadra allenata da Károly e successivamente da Carcano[2].

Nel 1931, chiuso dall'esplosione di Luigi Bertolini[2], passa all'Alessandria, sempre in Serie A. Con i grigi raggiunge la finale di Coppa Italia nel 1936, diventando un beniamino dei tifosi per l'onestà e la dedizione mostrata sul campo[1][2]. Dopo la retrocessione avvenuta al termine della stagione 1936-1937 lascia la squadra alessandrina per passare al Vigevano, con cui disputa tre stagioni da riserva nella serie cadetta, e al Cantù[3]. Chiude la carriera nel Lecco, nel campionato di Serie C 1942-1943[4].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia come allenatore-giocatore a Cantù nella stagione 1940-1941 per due annate[5][6], e poi al Lecco in quella successiva[4]. Nell'immediato dopoguerra allena nuovamente il Lecco[7][8], il Mortara[8] e il Monza: con i brianzoli termina a centroclassifica, pur disponendo di una squadra che segna una media di quasi 2 reti a partita[9].

Nell'aprile 1951 viene chiamato alla guida del Pavia, nel campionato di Serie C, sostituendo Alfredo Foni passato sulla panchina della Sampdoria[10]. Conclude il campionato al terzo posto in girone A, dietro Monza e Sanremese, ma nella stagione successiva, dopo una pesante sconfitta sul campo di Vigevano, viene esonerato in favore di Giovanni Brezzi[10].

A partire dal 1953 sceglie di allenare solamente formazioni di IV Serie o dilettantistiche, per poter conciliare l'attività con la professione di impiegato di banca[8]. Nel campionato 1953-1954 è all'Abbiategrasso, e l'anno successivo torna per una stagione sulla panchina del Cantù[8].

In seguito allena il Verbania e il Piacenza[11], in IV Serie, prima di vivere un'esperienza all'estero, sulla panchina del Chiasso nella stagione 1960-1961 in Lega Nazionale B[12].

Rientrato in Italia, allena la Pro Sesto nel campionato di Serie D 1961-1962.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1925-1926, 1930-1931
Lecco: 1942-1943 (girone C)

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Lecco: 1942-1943 (girone C)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b È morto Oscar Barale, ex juventino. Giocò 156 partite con l'Alessandria, in La Stampa, 18 febbraio 1983, p. 19.
  2. ^ a b c d Dario Marchetti (a cura di), Oreste Barale, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
  3. ^ Giocatori di calcio autorizzati a cambiare società per la stagione 1942 (XX)- 1943 (XXI), in Il Littoriale, 26 agosto 1942, pp. 2-3.
  4. ^ a b Rizzoli, p. 233.
  5. ^ Elenco ufficiale degli allenatori, direttori tecnici e massaggiatori, in Il Littoriale, n. 156, 1º luglio 1941, p. 2.
  6. ^ Barlassina, p. 114.
  7. ^ Piero Radaelli, bandiera bluceleste, su ilpuntostampa.info (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2013).
  8. ^ a b c d Facciamo conoscenza con Barale, nuovo allenatore biancorosso, in Libertà, 3 agosto 1957, p. 8.
  9. ^ La storia dei mister in biancorosso, su monza-news.it.
  10. ^ a b Fontanelli, Bottazzini, pp. 138-141.
  11. ^ Rosa 1957-1958, su storiapiacenza1919.it.
  12. ^ (EN) Italian trainers abroad, su rsssf.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco Illustrato del Calcio, Rizzoli, 1943.
  • Agendina del calcio Barlassina 1941-1942.
  • C. Fontanelli e G. Bottazzini, Il calcio a Pavia 1911-2011 - Un secolo di emozioni, GEO Edizioni.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]