Reggina 1914: differenze tra le versioni
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l'asd Reggio Calabria NON è la Reggina fondata nel 1914. chi si occupa di questa pagina dovrebbe informarsi bene prima di scrivere certe cose. questa NON è informazione. |
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<!-- Introduzione --> |
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<!-- Segni distintivi --> |
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|inno = Vai Reggina |
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|autore = Raffaello Di Pietro |
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<!-- Dati societari --> |
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|capienza = {{formatnum:27543}}<ref name=Capienza>{{Pdf}}{{cita web|http://www.osservatoriosport.interno.it/allegati/impianti/impianti_superiori_7500.pdf|Documento dell'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive - Ministero dell'Interno (aggiornato al 06-08-2010)|08-05-2014}}</ref> |
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|titoli nazionali = 1 [[Serie C|Campionato di serie C]]<br />1 [[Lega Pro Prima Divisione|Campionato di serie C1]]<br />1 [[Serie C2|Campionato di serie C2]] |
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L''''Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria''', fino al [[2015]] nota come '''Reggina''', è una [[Squadra di calcio|società]] [[calcio (sport)|calcistica]] [[Italia|italiana]] con sede nella città di [[Reggio Calabria]]. Disputa le partite interne presso lo [[Stadio Oreste Granillo]]. Il colore sociale è l'[[amaranto (colore)|amaranto]]. |
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Fondata l'11 gennaio [[1914]] da 61 impiegati pubblici, nel corso della sua storia è stata rifondata per due volte: nel 1944 e nel 1986, il 14 luglio 2015 l'esistente Reggina Calcio 1986 s.p.a. del padron [[Lillo Foti]] ha rinunciato ad iscriversi al campionato di [[Lega Pro 2015-2016]] per problemi finanziari,<ref>http://www.reggionelpallone.it/2015/08/25/foti-a-rnp-la-reggina-calcio-non-partecipera-a-nessun-campionato/</ref> continuando la propria attività con il solo settore giovanile<ref>http://www.tuttoreggina.com/casa-sant-agata/reggina-calcio-si-riparte-dal-settore-giovanileun-servizio-per-il-territorio-nessuna-prima-squadra-puntiamoa-lanciare-giovani-26561</ref><ref>http://www.reggionelpallone.it/2015/08/28/reggina-calcio-ufficiale-la-ripartenza-dal-settore-giovanile/</ref><ref>http://www.reggionelpallone.it/2015/09/01/la-reggina-calcio-rilanciaprogetto-ambizioso-scuola-calcio-deccellenza/</ref>, conservando il numero di matricola e l'affiliazione alla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]. |
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Nel frattempo è stata fondata una nuova società volta a rappresentare la città di Reggio Calabria nel calcio. La nuova società prende la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria, aderendo all'art. 52.10 del regolamento federale, che ha consentito di iscrivere un rinnovato sodalizio alla [[Serie D]]. L'obbiettivo della nuova società è quello di continuare la storia ultracentenaria della Reggina Calcio.<ref>http://www.strettoweb.com/2015/09/reggina-calcio-foti-lasd-reggio-calabria-rappresenta-citta-anno-tornera-chiamarsi-reggina/317027/</ref> |
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Nella stagione [[Serie C 1964-1965|1964-1965]] la Reggina, con [[Tommaso Maestrelli|Maestrelli]] in panchina, conquistò la prima promozione in Serie B; a cavallo fra il [[1999]] e il [[2009]] inoltre, disputò 9 stagioni in [[Serie A]], di cui sette consecutive. Il miglior piazzamento in massima serie è il decimo posto raggiunto nel campionato [[Serie A 2004-2005|2004-2005]]. |
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== Storia == |
== Storia == |
Versione delle 16:21, 8 ott 2015
ASD Reggio Calabria Calcio ![]() | |
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Amaranto | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Pallone cucito in pelle |
Inno | Vai Reggina Raffaello Di Pietro |
Dati societari | |
Città | Reggio Calabria |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie D |
Fondazione | 1914 |
Rifondazione | 1986 |
Rifondazione | 2015 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Oreste Granillo (27 543[1] posti) |
Sito web | www.asdreggiocalabria.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Campionato di serie C 1 Campionato di serie C1 1 Campionato di serie C2 |
![]() | |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria, fino al 2015 nota come Reggina, è una società calcistica italiana con sede nella città di Reggio Calabria. Disputa le partite interne presso lo Stadio Oreste Granillo. Il colore sociale è l'amaranto.
Fondata l'11 gennaio 1914 da 61 impiegati pubblici, nel corso della sua storia è stata rifondata per due volte: nel 1944 e nel 1986, il 14 luglio 2015 l'esistente Reggina Calcio 1986 s.p.a. del padron Lillo Foti ha rinunciato ad iscriversi al campionato di Lega Pro 2015-2016 per problemi finanziari,[2] continuando la propria attività con il solo settore giovanile[3][4][5], conservando il numero di matricola e l'affiliazione alla FIGC.
Nel frattempo è stata fondata una nuova società volta a rappresentare la città di Reggio Calabria nel calcio. La nuova società prende la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria, aderendo all'art. 52.10 del regolamento federale, che ha consentito di iscrivere un rinnovato sodalizio alla Serie D. L'obbiettivo della nuova società è quello di continuare la storia ultracentenaria della Reggina Calcio.[6]
Nella stagione 1964-1965 la Reggina, con Maestrelli in panchina, conquistò la prima promozione in Serie B; a cavallo fra il 1999 e il 2009 inoltre, disputò 9 stagioni in Serie A, di cui sette consecutive. Il miglior piazzamento in massima serie è il decimo posto raggiunto nel campionato 2004-2005.
Storia
Le origini
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/0/01/Pasquale_Rattotti.jpg/110px-Pasquale_Rattotti.jpg)
La prima società nasce l'11 gennaio 1914 con il nome di Unione Sportiva Reggio Calabria, fondata da un gruppo di sessantuno impiegati pubblici. Essi sottoscrissero un atto collettivo, con il quale si impegnavano al versamento annuo di una quota di quindici lire a testa[7]. In quegli anni l'attività calcistica reggina era fortemente radicata, sebbene solo a livello regionale; tra le varie squadre vi erano l'Ausonia, l'Audace, la Giovani Calciatori, la Garibaldi, la Girardengo[7]. Nessuna di queste squadre disponeva di un vero e proprio campo sportivo, ed esse (inclusa la Reggina) erano solite disputare i propri incontri presso i cosiddetti "Campi francesi": dei terreni di gioco in terra battuta, ubicati presso l'attuale zona degli Ospedali Riuniti e del rione Modena[8]. Fu solamente nel 1922 che nacque il primo vero stadio: la Lanterna Rossa, situato nei pressi della darsena del porto ed inaugurato nel 1924.
Nel frattempo, nel 1922 la FIGC aveva ratificato l'esistenza dell'Unione Sportiva Reggio Calabria, che poco dopo assunse la denominazione di Reggio Foot Ball Club. Il 14 aprile del 1924 (torneo calabro-siculo di Seconda Divisione), il Reggio Foot Ball Club inaugurò la Lanterna Rossa sfidando la Peloro Messina, vincendo 3 a 2[8]. Nell'ottobre dello stesso anno, arrivò per la Reggina il titolo regionale. Il colore della casacca, originariamente a righe bianconere, divenne completamente nero: da Firenze era infatti arrivata una cassetta di quindici divise nere[8].
Gli anni venti e trenta
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/a/af/Ottavio_Misefari.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/04/Reggina_11_gennaio_1931.png/220px-Reggina_11_gennaio_1931.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f9/Reggina_4_dicembre_1932.png/220px-Reggina_4_dicembre_1932.png)
Nel febbraio del 1925 alcuni tra i più famosi giocatori reggini cambiavano per la prima volta nella storia sponda dello Stretto, passando alla Juventus di Messina: erano Pasquale Rattotti e Ottavio Misefari, cresciuti nella Giovani Calciatori (poi denominata Juventus RC dopo la fusione con la Nuova Italia).
Misefari e Rattotti sono stati definiti i più grandi giocatori reggini degli anni venti assieme a Pannuti e Suraci[9]. I primi due tornarono successivamente a Reggio, invece Pannuti e Suraci avevano già giocato in precedenza a Messina.
Le ragioni di questi storici trasferimenti erano in particolar modo di tipo economico: ad esempio Misefari, detto Garibaldi, si trasferì a Messina con un ingaggio di cinquanta lire a partita, quando il costo medio del biglietto d'ingresso al campo era di mezza lira[9].
Nel 1926 venne ordinato lo sgombero della Lanterna Rossa a causa di lavori all'interno del porto, ed a ciò seguì l'abbandono di ogni attività sportiva da parte del Reggio Foot Ball Club, entrato in crisi in quello stesso periodo. Fu Giuseppe Vilardi che rilevò la società, e nel 1928 nacque l'Unione Sportiva Reggina[8]; la sede della società era in via Demetrio Tripepi[8]. Gli allenatori che si alternarono alla guida della squadra nel 1928 e nel 1929 furono Zanghi prima, l'ungherese Wereb poi.
Ormai senza la Lanterna Rossa, il presidente Vilardi chiese aiuto ad un proprio zio appaltatore per la costruzione di un nuovo terreno di gioco. Nacque allora il Sant'Anna: un campo ottenuto grazie alla spianatura di un terreno nell'omonimo rione della città[10]. L'inaugurazione dell'impianto avvenne il 4 novembre 1928: l'U.S. Reggina perse contro il Vomero di Napoli per 0-3.
Dal 1929 al 1932 la squadra viene affidata all'allenatore Attilio Buratti[11]. Al termine della stagione 1929-30, la Reggina ottenne la promozione in Prima Divisione. L'11 gennaio 1931, nel corso del campionato di Prima Divisione 1930-1931, si disputò uno dei derby più sentiti nei primi anni del secolo contro il Messina. La vittoria andò alla Reggina per 4 a 0 (marcatori: Bertini, Ferrero, 2 Lomello)[12].
Nel 1932, in occasione della settima giornata di campionato di Prima Divisione 1932-1933 Reggina - Siracusa, venne inaugurato lo stadio Michele Bianchi dove oggi sorge l'attuale Oreste Granillo di via Galilei, nella zona sud della città. La partita si concluse con il risultato di parità a reti inviolate.
Il 25 febbraio 1934 fu eletto come nuovo presidente l'ingegnere Giuseppe Pirottina; egli però, dimissionario, venne sostituito dal cavaliere Domenico Delfino il 17 novembre dello stesso anno[10]. Pochi giorni più tardi l'Unione Sportiva Reggina cambiò nome in Associazione Sportiva Reggina, in quanto divenuta società polisportiva.
Nel novembre 1935, al termine del campionato di Prima Divisione 1934-1935, l'A.S. Reggina uscì di scena a causa di problemi finanziari. Nel frattempo però le scene del calcio reggino vennero occupate da una nuova società: la Società Sportiva Dominante, che disputò la Serie C 1938-1939. Tuttavia, al termine della stagione la squadra retrocesse in Prima Divisione (nel frattempo divenuto il quarto livello del campionato italiano di calcio) ed uscì anch'essa dalle scene calcistiche a causa di problemi economici, aggravati dall'inizio della seconda guerra mondiale[13].
Tra il 1940 ed il 1944 non venne svolta alcuna attività. Tuttavia nel 1944 l'A.S. Reggina rivide la luce: grazie agli sforzi del cavaliere Andrea Giunta, la società iniziò a disputare alcune partite contro le truppe alleate stanziate tra Reggio e Messina[13]. La prima partita si disputò il 23 luglio 1944: la Reggina sconfisse la "British Troops" per 4-0. Nel novembre dello stesso anno si iscrisse al campionato provinciale di Prima Divisione (al quale partecipò anche una neonata Dominante, poi fallita nel gennaio del 1945). La squadra riuscì a vincere il girone A, ma la FIGC le impedì di prendere parte alla fase finale del campionato a causa di irregolarità nel trasferimento del calciatore Caridi[14].
Il dopoguerra
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/2/22/Reggina_%28S.S._Dominante%29_1939.jpg/220px-Reggina_%28S.S._Dominante%29_1939.jpg)
Nell'immediato dopoguerra, l'A.S. Reggina viene ammessa per meriti sportivi alla Serie C 1945-1946. La squadra mantiene la categoria fino al 1951-1952. Nel 1951 la società si rese responsabile di un caso di corruzione: in occasione della trasferta a Catanzaro, un dirigente della società cercò di corrompere il calciatore catanzarese Ziletti per indurlo ad agevolare la Reggina. Il tentativo di illecito venne scoperto e la Reggina, penalizzata di ben 17 punti, retrocesse nel campionato di IV Serie 1952-1953.
La società ritrova la Serie C, dopo quattro anni in IV Serie, al termine della IV Serie 1955-1956 sotto la guida dell'allenatore Oronzo Pugliese. In quegli anni vestono la casacca amaranto giocatori come Erminio Bercarich, centravanti di Fiume che segna 70 goal con la Reggina fra il 1945 ed il 1949 più altri 5 nel 1958-1959, e il centrocampista cecoslovacco Július Korostelev, che gioca con la Reggina in Serie C fra il 1949 ed il 1951, segnando nella sua prima stagione 17 gol in 34 presenze. Da ricordare Alberto Gatto, che giocò nella Reggina 361 partite segnando 48 gol, bandiera per gli amaranto che giocò sino all'arrivo in panchina di Tommaso Maestrelli.
Gli anni sessanta
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/a/a7/Reggina_Calcio_1968_1969.jpg/220px-Reggina_Calcio_1968_1969.jpg)
Dopo qualche anno di assestamento, nella stagione 1964-1965 la Reggina, guidata dall'allenatore Tommaso Maestrelli (futuro campione d'Italia con la Lazio), riesce a centrare l'attesa prima promozione in Serie B. La stagione successiva gli amaranto sfiorano la Serie A, perdendola per un solo punto all'ultima giornata e chiudendo quarti in classifica. Nella stagione 1966-67 la squadra già in primavera abbandona ogni speranza di promozione e chiude in nona posizione. Nel 1967-1968 si piazza ancora nona, dopo essere stata coinvolta nella lotta per non retrocedere.
La Serie B 1968-1969 si apre con l'addio di Maestrelli, passato al Foggia; il tecnico toscano viene sostituito da Armando Segato, e giungono in riva allo Stretto giocatori come Nedo Sonetti ed il futuro campione del mondo Franco Causio. La squadra è di nuovo in lotta per la Serie A, ma l'obiettivo sfuma alla quartultima giornata in seguito alla sconfitta casalinga per 0-1 contro il Catania; la Reggina conclude quinta. Per la stagione 1969-1970 il nuovo allenatore è Ezio Galbiati. La squadra arriva ancora nei piani alti della classifica conquistando il sesto posto, non riuscendo però a centrare la promozione in massima serie.
Gli anni settanta
Nel 1970-71 la Reggina dispone di un organico in grado di raggiungere la promozione in Serie A. Si presenta addirittura come capolista a Catanzaro, dove tuttavia perde. Da lì in poi la squadra non riuscirà a mantenere un ritmo da promozione, e concluderà all'ottavo posto. Nel 1973-74 la Reggina retrocede in C e inizia una altalena tra Serie C1 e Serie C2.
Gli anni ottanta
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bb/Alberto_Bigon.jpg/110px-Alberto_Bigon.jpg)
Il 1986 (allenatore è Albertino Bigon) viene ricordato per l'acquisizione della società da parte di una nuova cordata di imprenditori reggini che, dopo il fallimento della precedente società[15][16][17], trasformano l'Associazione Sportiva Reggina nell'attuale Reggina Calcio S.p.A. mantenendo il titolo sportivo. La squadra conclude sesta nel girone B della Serie C1 1986-1987.
Nella stagione 1987-88 la Reggina, allenata da Nevio Scala, arriva terza nel girone B della Serie C1 due punti dietro le prime Licata e Cosenza. Il previsto allargamento della Serie A da 16 a 18 squadre prevede una promozione in più in Serie B (e un retrocessione in meno dalla Serie B alla Serie C1). La Reggina gioca pertanto lo spareggio per l'ultimo posto disponibile con la formazione terza arrivata nel girone A, la Virescit Boccaleone. Lo spareggio si gioca allo Stadio Renato Curi di Perugia il 12 giugno 1988 di fronte a 20mila[18] tifosi: la Reggina vince per 2-0 (gol di Giuseppe Bagnato e Tarcisio Catanese) e ottiene la promozione in Serie B.
Nella stagione 1988-89 la Reggina è allenata ancora da Nevio Scala. Grazie anche ai gol di Vincenzo Onorato e le parate del portiere Mauro Rosin, arriva quarta a pari merito con Cosenza e Cremonese. In base alla classifica avulsa Reggina e Cremonese si disputano l'ultimo posto utile per la Serie A. Lo spareggio disputato a Pescara il 25 giugno 1989, con un seguito di 23.000 tifosi reggini[19], vede la vittoria della Cremonese ai rigori grazie alla trasformazione decisiva di Attilio Lombardo dopo l'errore dal dischetto di Pietro Armenise. In questa stagione si metterà in luce Massimo Orlando. Nella stagione 1989-1990 la Reggina, allenata da Bruno Bolchi, arriva sesta nel campionato di Serie B a 4 punti dalla zona promozione. Aritmeticamente determinante per la mancata promozione la sconfitta casalinga alla penultima giornata con l'Ancona.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/4/45/BOLCHI.jpg/110px-BOLCHI.jpg)
Gli anni novanta
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/3/3d/Reggina_1984-85.jpg/220px-Reggina_1984-85.jpg)
Nella stagione 1990-1991 la squadra è allenata prima da Aldo Cerantola, poi da Francesco Graziani (dalla sedicesima alla trentesima giornata) infine ancora dallo stesso Cerantola. La squadra arriva diciottesima ed è pertanto retrocessa. In rosa figurano tra gli altri: Benito Carbone, Giovanni Tedesco, Giuseppe Scienza, Fulvio Simonini.
All'inizio della stagione 1991-1992 il presidente Benedetto si dimette dalla carica (restando comunque nella società) e viene sostituito da Lillo Foti, all'epoca socio ed amministratore delegato. La squadra viene affidata ancora ad Aldo Cerantola, ma alla quarta di campionato subentra Giancarlo Ansaloni, poi sostituito da Gabriele Geretto nella parte finale del torneo. La Reggina conclude ottava nel girone B della Serie C1.
Nella stagione 1992-1993 la Reggina è allenata inizialmente da Gabriele Geretto, poi sostituito da Enzo Ferrari, ed arriva nona alla fine del campionato. La classifica finale del campionato di Serie C1, girone B, verrà sconvolta dai giudici sportivi a causa dell'illecito sportivo tra Perugia e Acireale e la mancata iscrizione per motivi finanziari di Catania, Messina e Casertana. Cannoniere della squadra amaranto è Girolamo Bizzarri con 17 reti.
Nella stagione 1993-1994 la Reggina, ancora allenata da Enzo Ferrari, cerca di contendere per tutto il campionato la prima posizione al Perugia. Il secondo posto in classifica generale la costringe a disputare i play off, introdotti proprio in quell'anno. L'avversario della semifinale è la Juve Stabia e la Reggina, dopo una sconfitta per 2-0 in Campania, rimonta in casa andando ai supplementari nei quali segna un altro goal contro i due degli avversari che passano il turno. Da segnalare la curiosità che negli anni successivi il regolamento venne modificato prevedendo in caso di parità non più i supplementari ma il passaggio di turno della squadra meglio posizionata in classifica.
Nella stagione 1994-1995 i calabresi, allenati da Giuliano Zoratti, vincono il girone B della Serie C1 e vengono promossi in Serie B. Grande merito per la promozione venne attribuito all'attaccante Alfredo Aglietti, che con 20 realizzazioni diviene capocannoniere del torneo, segnando anche il goal della virtuale promozione nella trasferta di Avellino. Nella stagione 1995-1996 la Reggina disputa un campionato difficile nonostante i 18 goal di Alfredo Aglietti e le giocate di un esordiente Simone Perrotta. Alla trentesima giornata viene esonerato l'allenatore Giuliano Zoratti e sostituito dall'allenatore delle giovanili Franco Gagliardi, che riesce a salvare la squadra vincendo le ultime quattro partite.
Nella stagione 1996-97 la squadra amaranto inizia con quattro sconfitte e sei pareggi nelle prime 10 partite. L'allenatore Adriano Buffoni viene esonerato e sostituito da Vincenzo Guerini, che guida la Reggina fino al decimo posto finale. In questo campionato si mette in luce il bomber Davide Dionigi, che con 24 goal è il capocannoniere della Serie B. Nella stagione 1997-1998 la Reggina allenata da Franco Colomba arriva sesta nel campionato di Serie B.
Nella stagione 1998-1999 la Reggina conquista il 4º posto utile per la prima storica promozione in Serie A il 13 giugno 1999, vincendo 2-1 al Delle Alpi di Torino contro il Torino già promosso di fronte a 60.000 spettatori (vantaggio iniziale di Cozza, momentaneo pareggio di Ferrante e infine gol di Tonino Martino). La squadra viene allenata da Elio Gustinetti (licenziato a 6 giornate dalla fine) e successivamente da Bruno Bolchi.
Gli anni duemila
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/78/Franco_Colomba_-_2008.jpg/110px-Franco_Colomba_-_2008.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bd/Bruno_Cirillo_2.jpg/110px-Bruno_Cirillo_2.jpg)
La prima partita della storia della Reggina in Serie A è contro la Juventus allo Stadio delle Alpi di Torino: finisce 1 a 1. A fine stagione conquista la salvezza: l’allenatore è Franco Colomba ed in rosa vi sono giocatori quali Andrea Pirlo, Roberto Baronio e Mohammed Kallon. La squadra si salva con una giornata d'anticipo rispetto alla fine della stagione, il 7 maggio 2000 (Reggina - Verona 1-1). Nella stagione 2000-01 la squadra amaranto è ancora allenata da Franco Colomba. Disputa la prima giornata di campionato contro l'Inter e vince 2-1 in rimonta; successivamente la Reggina inanella otto sconfitte consecutive (dalla seconda alla nona giornata) ma riesce a recuperare e a chiudere tredicesima con 37 punti, a pari merito con Lecce e Verona. In base ad una peggiore classifica avulsa deve giocare lo spareggio per non retrocedere contro il Verona: dopo aver perso per 1-0 nella città veneta il 21 giugno 2001, vince tre giorni dopo a Reggio Calabria per 2-1. Ciò non basta ad evitare la retrocessione, in virtù del gol segnato in trasferta dai veronesi. Un evento raro della stagione è il gol realizzato dal portiere Massimo Taibi in occasione della partita Reggina-Udinese del 1º aprile 2001.
Nella stagione 2001-02 i reggini sono guidati sempre da Franco Colomba; mantengono in organico molti giocatori da Serie A come il cileno Jorge Vargas, il ceco Martin Jiranek, il brasiliano Mozart, il capitano Francesco Cozza, il portoghese José Mamede e si presentano con una coppia d'attacco formata da Davide Dionigi e Gianluca Savoldi. La squadra ottiene la promozione con una giornata d'anticipo (classificandosi terza) ai danni del Napoli.
Nella stagione 2002-03 la Reggina è allenata da Bortolo Mutti, il quale viene sostituito alla nona giornata da Luigi De Canio. Molti acquisti arrivano con il mercato di gennaio: si tratta del difensore Stefano Torrisi, dei due esterni Gianluca Falsini e Aimo Diana e dell’attaccante Emiliano Bonazzoli. Oltre a Bonazzoli, in attacco la rosa è composta da David Di Michele, Francesco Cozza e Shunsuke Nakamura. Nel corso della stagione la Reggina e riesce a raggiungere il dodicesimo posto in compagnia di Modena, Empoli ed Atalanta. Alla fine però la classifica avulsa costringe ancora la Reggina a spareggiare per non retrocedere: questa volta con l'Atalanta. L'andata dello spareggio si gioca a Reggio Calabria il 29 maggio 2003 e finisce 0-0. Il ritorno, in programma per il 1º giugno, viene posticipato di un giorno a causa di un violento acquazzone. La Reggina, dopo essere passata in svantaggio, si impone per 2-1 con le reti di Francesco Cozza ed Emiliano Bonazzoli, ottenendo pertanto la salvezza.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/aa/Carlos_Adri%C3%A1n_Valdez.jpg/158px-Carlos_Adri%C3%A1n_Valdez.jpg)
Nella stagione 2003-04 la Reggina inizia con alla guida ancora Franco Colomba, che viene sostituito dopo qualche giornata da Giancarlo Camolese. La squadra arriva tredicesima a pari merito con il Siena. Volti nuovi in rosa sono il centrocampista Giacomo Tedesco e il difensore Andrea Sottil. Nella stagione 2004-05 la Reggina affida la panchina a Walter Mazzarri, proveniente dal Livorno. La squadra conclude al decimo posto. Per la prima volta si disputa in Serie A il Derby dello Stretto contro il Messina. Nella stagione 2005-06 approdano alla Reggina molti giocatori esordienti nella massima categoria; vengono ceduti: il capitano Mozart, il giapponese Nakamura e la punta Bonazzoli. La squadra si salva a tre giornate dalla fine, battendo il Messina il 30 aprile 2006 per 3-0.
A seguito dello scandalo del calcio italiano del 2006, il 7 agosto 2006 la Reggina viene deferita per violazione degli articoli 1 e 6 del regolamento federale (illecito sportivo), essendo accusata per responsabilità diretta del presidente Lillo Foti. Foti è infatti accusato per aver ottenuto illeciti vantaggi di classifica nella stagione 2004-05 attraverso il controllo delle designazioni arbitrali. A processo concluso la Reggina viene condannata a scontare quindici punti di penalizzazione nel campionato di 2006-07. La pena viene confermata dalla Corte Federale il 26 agosto 2006 e il presidente Foti viene squalificato per due anni e sei mesi, poi ridotti a un anno ed un mese. Il 12 dicembre 2006 arriva uno sconto di 4 punti, che porta a 11 i punti di penalizzazione. Nell'agosto del 2006 la Reggina festeggia a Graz in Austria il ventennale della presidenza Foti con un'amichevole contro il Real Madrid[20]. La Reggina conquista 40 punti (51 considerando la penalizzazione) e raggiunge la salvezza all'ultima giornata, vincendo 2-0 contro il Milan[21][22]. Da molti questa è considerata come la migliore stagione nella storia della Reggina, la squadra disputò un campionato condito da 12 vittorie, 15 pareggi e 11 sconfitte con 52 gol fatti e 50 subiti. Da registrare in quella stagione le vittorie contro la Roma (1-0 al Granillo con un gol di Amoruso sotto il diluvio), La vittoria in trasferta sul neutro di Rimini contro il Catania per 1-4, il pari interno 0-0 contro l'Inter dei record, la rimonta a dir poco clamoroso contro l'Empoli al Castellani con la Reggina sotto al primo tempo per 3-0, in caso di sconfitta gli amaranto sarebbero retrocessi, ma nel secondo tempo contro ogni pronostico la Reggina compie una rimonta pazzesca per 3-3 con i gol di Vigiani e la doppietta di Amoruso, e la vittoria all'ultima giornata per 2-0 al Granillo contro il Milan appena laureatosi campione d'Europa con le reti di Amerini e del solito Amoruso che garantirono la permanenza in serie A. Lo slogan sulle magliette amaranto era:"-11 dA non crederci". In rosa vi è la coppia d'attacco più prolifica del campionato: Nicola Amoruso (17 gol) e Rolando Bianchi (18 gol)[23].
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6f/Nevio_Orlandi.jpg/180px-Nevio_Orlandi.jpg)
Per la stagione 2007-08, il club si affida a Massimo Ficcadenti. Ritorna in squadra Francesco Cozza. Ficcadenti viene sostituito da Renzo Ulivieri dopo la sconfitta in casa per 1-3 contro il Livorno. Ulivieri viene a sua volta esonerato e sostituito con Nevio Orlandi. Orlandi riesce a guidare la squadra alla salvezza con una giornata di anticipo (11 maggio: Reggina-Empoli 2-0). Per la stagione 2008-09 viene confermato Nevio Orlandi, il quale è poi esonerato il 16 dicembre 2008[24]: al suo posto subentra Giuseppe Pillon[24]. Tuttavia, il 25 gennaio 2009, dopo tre sconfitte consecutive, Pillon viene esonerato e Orlandi richiamato alla guida della squadra.[25] Il 20 maggio 2009 la Reggina retrocede matematicamente in Serie B, chiudendo penultima in classifica.
L'11 giugno 2009 viene ingaggiato come allenatore Walter Novellino, per guidare la squadra in Serie B. Viene acquistato Sergio Volpi, successivamente l’attaccante Emiliano Bonazzoli e il laterale Antonio Buscé. L’obiettivo è quello di puntare alla Serie A[26]. Il 24 ottobre 2009 Novellino viene esonerato, ed al suo posto è ingaggiato Ivo Iaconi, a sua volta esonerato l'8 febbraio 2010 con la squadra penultima in classifica. Con l'arrivo di Roberto Breda (già allenatore della Primavera) la squadra riesce tuttavia a mantenere la categoria raggiungendo la salvezza aritmetica all'ultima giornata di campionato.
Gli anni duemiladieci
Il 16 giugno 2010 la società ingaggia come allenatore Gianluca Atzori, il quale nella stagione guida la squadra sino ai play-off validi per la promozione in Serie A frutto di un cammino di 15 vittorie,16 pareggi e 11 sconfitte. La Reggina perde però in semifinale contro il Novara, in virtù di due pareggi (0-0 in casa, 2-2 in trasferta con un gol di Rigoni da fuori area nei minuti finali). Partito Atzori a fine stagione sponda Sampdoria, ritorna a Reggio Roberto Breda, che però viene esonerato l'8 gennaio 2012 al termine della 21°partita di campionato pareggiata 0-0 sul campo del Vicenza; gli subentra Angelo Gregucci che dopo un avvio positivo complice anche una vittoria in trasferta sul campo del Pescara di Zeman poi promosso in A, delude le aspettative di rimonta dei calabresi e viene esonerato al termine del pareggio casalingo con il Crotone; lo stesso Breda viene però richiamato alla guida della squadra nel mese di aprile[27]. A fine stagione la squadra chiude al 10º posto con il secondo attacco più prolifico del campionato dopo il Pescara.
Il 2 luglio 2012 la società comunica di aver ingaggiato Davide Dionigi come allenatore per la stagione 2012-13, con un contratto biennale[28]. Lo stesso Dionigi viene esonerato il 16 marzo 2013 e al suo posto viene ingaggiato Giuseppe Pillon[29], con la squadra nelle zone basse della classifica.
Il 18 maggio 2013 la Reggina ottiene la salvezza dopo il pareggio all'ultima giornata sul campo del Vicenza dopo una stagione abbastanza travagliata. Il 15 giugno 2013 la società ingaggia l'allenatore Gianluca Atzori, già alla guida degli amaranto nel 2010-2011[30]. Lo stesso Atzori viene poi esonerato il 21 ottobre dello stesso anno; al suo posto viene ingaggiato Fabrizio Castori. Pochi giorni dopo, con un comunicato ufficiale la società ufficializza le nuove cariche societarie: Lillo Foti non figura più nell'organigramma, e al posto della carica di presidente è inserita quella di amministratore unico, ricoperta da Giuseppe Ranieri[31]. Dopo 6 giornate sulla panchina amaranto, anche Castori viene sollevato dall'incarico; gli subentra lo stesso Atzori. Il 7 gennaio 2014 l'allenatore di Collepardo viene nuovamente esonerato, al suo posto subentra il duo Franco Gagliardi-Diego Zanin (già tecnico della Primavera); Gagliardi è ufficialmente l'allenatore della squadra, in quanto Zanin non dispone del patentino per allenare in Serie B. Il 30 aprile 2014 la Disciplinare commina un punto di penalizzazione per poi diventare tre il 7 maggio 2014, fatali alla squadra che retrocede aritmeticamente in Serie C.[32] Il 16 maggio 2014 la Disciplinare riduce i punti di penalità da tre a uno ma la Reggina è sempre retrocessa e chiude la stagione al 21º posto.
Dopo un'estate con la paura di un fallimento la Reggina riesce ad iscriversi al campionato di Lega Pro 2014-2015 nel mese di luglio. La società affida la panchina all'ex capitano amaranto Cozza.
Alla prima uscita stagionale in Coppa Italia Lega Pro, i calabresi perdono di misura in casa contro la Casertana. Il campionato comincia male, e dopo la sconfitta contro la Salernitana il tecnico si dimette. Al suo posto, Foti chiama in panchina il duo Padovano-Tortelli, che verrà a sua volta sostituito dall'ex allenatore del Bari Alberti. Il 26 marzo la Reggina ottiene un deferimento di 4 punti culminato il 15 aprile con una penalizzazione di dodici punti, che si aggiungono ai quattro già presenti. Il 28 aprile la penalizzazione viene ridotta di dieci punti.
Gli amaranto, sotto la guida del subentrato mister Giacomo Tedesco, non riescono ad evitare la retrocessione. Il 20 maggio, tuttavia, al termine della riunione tenuta dall'Alta Corte circa l'ennesimo ricorso stagionale presentato dalla società, la classifica del campionato viene ancora una volta ridisegnata; le Sezioni Unite del Tribunale d'Appello, infatti, decidono di restituire ulteriori due punti alla società di Lillo Foti, condannando il Savoia alla Serie D. Dunque, la sfida play-out decisiva, vede il presentarsi del derby dello Stretto; nel doppio confronto prevalgono i calabresi, che ottengono la permanenza fra i professionisti, condannando il Messina alla retrocessione. Il 21 maggio, i 4 punti rimasti di penalizzazione vengono ridotti a 1.
Tuttavia, il 17 luglio la Reggina non riesce a completare l'iscrizione al campionato di Lega Pro 2015-2016 e ne viene esclusa[33], mentre il 7 agosto 2015, L'Associazione Sportiva Dilettantistica Reggio Calabria ottiene l'affiliazione dalla FIGC e viene iscritta in sovranumero in Serie D.[34]
Cronistoria
Cronistoria dell'ASD Reggio Calabria | |
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Colori e simboli
Colori
Il colore della maglia della Reggina è l'amaranto, cioè il colore caratterizzante la città di Reggio Calabria. Originariamente le maglie erano dapprima a righe bianconere, per un breve periodo (dal 1924) interamente nere, infine definitivamente amaranto[8].
Simboli ufficiali
Stemma
L'ultimo stemma della Reggina Calcio è consistito in uno scudo con sfondo amaranto, al cui centro era raffigurata la lettera R stilizzata, con un pallone da calcio che seguiva le curve della stessa.[35] Il simbolo dell'ASD Reggio Calabria (riprende in modo restilizzato il vecchio stemma dell'as reggina 1914, utilizzato fino al 1985) è invece di forma circolare, amaranto con bordi dorati, in cui figurano il nome di città e il relativo patrono, ovvero San Giorgio, che cintano un pallone di cuoio situato al centro.[36]
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Il logo con la "R" stilizzata usato sin dal 1988.
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Il logo restilizzato utilizzato dalla Reggina fino al 2015.
Inno
Il nome dell'inno della squadra è Vai Reggina. Il brano è stato scritto e interpretato dal cantautore reggino Raffaello Di Pietro.[37]
Strutture
Stadio
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/01/Stadio_Oreste_Granillo_Panoramic.jpg/220px-Stadio_Oreste_Granillo_Panoramic.jpg)
La Reggina gioca le proprie partite casalinghe presso lo Stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria: l'impianto è intitolato alla memoria di Oreste Granillo, sindaco della città e presidente della Reggina promossa per la prima volta in serie B. La capienza dello Stadio è di 27.543 posti a sedere[1].
Centro di allenamento
Attualmente la nuova società A.S.D. Reggio Calabria non ha un centro di allenamento.
La sede di allenamento della prima squadra della Reggina Calcio 1986 era il Centro sportivo Sant'Agata, tutt'ora in possesso alla vecchia società.[38][39][40]
Società
L'ASD Reggio Calabria è una società nata nell'estate 2015 con l'obiettivo di sostituire sportivamente la vecchia Reggina Calcio dello storico presidente Pasquale Foti. Essa è guidata da una cordata di sei imprenditori locali a cui fa capo Domenico Praticò [41].
Organigramma societario
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Sponsor
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Settore giovanile
La Reggina ha avuto per tanti anni un settore giovanile composto da varie formazioni, per un totale di circa 220 atleti[43]. Le formazioni erano: Primavera, Allievi Nazionali, Giovanissimi Nazionali e Regionali, Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici. Nel 2009 la squadra degli Allievi Nazionali ha vinto il Torneo Internazionale Sanremo detto anche "Carlin's Boys".
Allenatori e presidenti
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Calciatori
La Reggina e le Nazionali di calcio
Questa lista contiene i calciatori convocati nella nazionale di calcio italiana, quando giocavano con la maglia della Reggina.[45]
Giandomenico Mesto (6 convocazioni e 3 presenze)
Roberto Baronio (3 convocazioni e 1 presenza)
Calciatori campioni del mondo con la nazionale italiana che hanno indossato la maglia della Reggina:
Altre nazionali
La lista contiene i calciatori convocati nelle nazionali maggiori dei loro paesi quando indossavano la maglia amaranto.
Carlos Humberto Paredes; Edgar Barreto
Jorge Vargas; Carlos Carmona
Nenad Pralija
Mohamed Kallon
Erjon Bogdani
Martin Jiranek
Serge Dié
Julio César de León Dailey
Shunsuke Nakamura
Gonzalo Martinez
Ilyas Zeytulaev
Carlos Adrián Valdez
Emil Hallfreðsson
Stephen Ayodele Makinwa
Palmarès
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
- Campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
1º | Serie A | 9 | 1999-2000 | 2008-2009 | 9 |
2º | Serie B | 22 | 1965-1966 | 2013-2014 | 22 |
3º | Seconda Divisione | 1 | 1926-1927 | 41 | |
Campionato Meridionale | 1 | 1928-1929 | |||
Prima Divisione | 5 | 1930-1931 | 1934-1935 | ||
Serie C | 21 | 1938-1939 | 1977-1978 | ||
Serie C1 | 12 | 1978-1979 | 1994-1995 | ||
Lega Pro | 1 | 2014-2015 | |||
4º | Seconda Divisione | 1 | 1929-1930 | 8 | |
IV Serie | 4 | 1952-1953 | 1955-1956 | ||
Serie C2 | 2 | 1983-1984 | 1985-1986 | ||
Serie D | 1 | 2015-2016 |
- Campionati regionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
1º | Prima Divisione | 1 | 1937-1938 | 1 | |
2º | Seconda Divisione | 2 | 1924-1925 | 1925-1926 | 2 |
Statistiche completate considerando le stagioni sportive disputate dal "Reggio Football Club", "Unione Sportiva Reggina", "Associazione Sportiva Reggina", "La Dominante", "Reggina Calcio" e "ASD Reggio Calabria".
Statistiche di squadra
La Reggina ha disputato 326 partite in Serie A dal 1999 al 2009, più 4 partite di spareggio retrocessione. Nel dettaglio: 83 vittorie, 107 pareggi e 136 sconfitte (324 gol segnati e 467 gol subiti).
Statistiche individuali
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Tifoseria
Storia
La maggior parte dei tifosi della Reggina proviene dalla città e dai dintorni[49]. Tuttavia la squadra amaranto è molto popolare in tutta la Calabria e tra gli emigranti calabresi stabilitisi nel nord dell'Italia[50]. Tifosi della Reggina, soprattutto emigrati calabresi, sono presenti anche all'estero: l'unico club ufficiale di tifosi con sede all'estero è in Svizzera[51] ma sono molti i tifosi in Canada e Nord America[52], Germania, Malta[53] ed Australia[54]. In passato, grazie alla presenza in squadra del calciatore giapponese Shunsuke Nakamura tra il 2002 al 2005, molti furono i simpatizzanti in Giappone[53][55]. La tifoseria della Reggina vinse per due anni consecutivi (1999 e 2000) il premio come miglior tifoseria organizzata di tutta l'Italia. In Curva sud i principali gruppi sono stati: C.U.C.N., Boys, Irriducibili, Nuova Guardia, Ultras Gebbione.
Attualmente in curva sud non ci sono gruppi attivi, l'ultimo gruppo in attività è stato Ultras 1914[56], in tribuna est sono in attività Gate 22, Cani Sciolti, Reggio Ultras, Quei Bravi Ragazzi, Q.D.S e gruppi provenienti dalla provincia reggina come Pellaro sez.Sud, Oliveto e Croce Valanidi Presente.
Gemellaggi e rivalità
I tifosi della Reggina sono storicamente gemellati con quelli del Bari, della Salernitana e del Latina; dal 2008 anche con quelli del Milan.[57]. Inoltre c'è un rapporto di amicizia con i tifosi del Catanzaro, società contro la quale si disputa il derby definito u classicu[58], dell'Ascoli e dell'Olympique Lyonnais. In passato vi era forte amicizia con i tifosi del Torino, della Roma, del Palermo e del Siracusa.
La rivalità da sempre più sentita è quella coi dirimpettai del Messina, con i quali si disputa il derby dello Stretto. Altre rivalità molto sentite[57][59] sono quelle coi tifosi di: Atalanta, Avellino, Brescia, Catania, Cosenza, Crotone (derby della Magna Grecia)[60], Fiorentina, Lecce, Frosinone; Modena, Napoli, Palermo[61], Pescara, Taranto, Ternana e Verona.
Organico
Rosa
Rosa aggiornata al 21 settembre 2015
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Staff tecnico
Di seguito è riportato lo staff tecnico dell'A.S.D. Reggio Calabria.[62]
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Note
- ^ a b (PDF) Documento dell'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive - Ministero dell'Interno (aggiornato al 06-08-2010) (PDF), su osservatoriosport.interno.it. URL consultato l'08-05-2014.
- ^ http://www.reggionelpallone.it/2015/08/25/foti-a-rnp-la-reggina-calcio-non-partecipera-a-nessun-campionato/
- ^ http://www.tuttoreggina.com/casa-sant-agata/reggina-calcio-si-riparte-dal-settore-giovanileun-servizio-per-il-territorio-nessuna-prima-squadra-puntiamoa-lanciare-giovani-26561
- ^ http://www.reggionelpallone.it/2015/08/28/reggina-calcio-ufficiale-la-ripartenza-dal-settore-giovanile/
- ^ http://www.reggionelpallone.it/2015/09/01/la-reggina-calcio-rilanciaprogetto-ambizioso-scuola-calcio-deccellenza/
- ^ http://www.strettoweb.com/2015/09/reggina-calcio-foti-lasd-reggio-calabria-rappresenta-citta-anno-tornera-chiamarsi-reggina/317027/
- ^ a b G. Branca, pag. 7
- ^ a b c d e f G. Branca, pag. 8
- ^ a b Saverio Pedullà, Alfredo Pedullà, Grande RegginA, Reggio Calabria, La Campanella, 2000. ISBN 0980002122
- ^ a b G.Branca, pag.9
- ^ Buratti morirà il 3 ottobre 1936 in un incidente ferroviario quando era allenatore de L'Aquila Calcio. Egli viaggiava su una littorina con destinazione Verona, per disputare la quarta giornata di campionato di Serie B; il mezzo centrò nei pressi di Rieti un vagone postale partito da Terni. Buratti morì, mentre tutti i componenti della rosa rimasero gravemente feriti
- ^ Con queste parole si esprimeva il giornale sportivo dell'epoca Il Littoriale: "Un pubblico numerosissimo è accorso oggi ad assistere alla partita svoltasi tra la Reggina ed il Messina. Il giuoco svolto dalle due squadre è stato cavalleresco. I concittadini in gran forma hanno spadroneggiato da un capo all'altro ed hanno segnato tre goal nel primo tempo. Nella ripresa non si sono impegnati con la stessa foga. Ciò nonostante sono pervenuti a segnare un altro punto. Tutti hanno giuocato bene, ma si sono particolarmente distinti Lomello, Dossena, Paoli e Guerci. L'arbitraggio è stato imparziale" (Il Littoriale - 12 gennaio 1931, pag. 5)
- ^ a b G.Branca, pag.10
- ^ G.Branca, pag11
- ^ Marco Iaria, La mia Reggina fra tanti giovani e l'obiettivo A, in La Gazzetta dello Sport, 26 aprile 2011. URL consultato il 2 gennaio 2012.
- ^ Antonio Modafferi, Auguri Reggina, 96 anni e qualche acciacco..., in Strill.it, 11 gennaio 2010. URL consultato il 2 gennaio 2012.
- ^ G. Branca, pag. 11
- ^ Boccaleonecalcio.it - Storia, su boccaleonecalcio.it. URL consultato il 20 settembre 2009.
- ^ G.Branca, pag.154
- ^ La Gazzetta dello Sport - 3 agosto 2006, su gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ da Repubblica.it, 27-05-2007: La Reggina vince e fa l'impresa. L'altro Milan sta a guardare, su repubblica.it.
- ^ Storie di provincia: L'impresa della Reggina di Mazzarri, su mondopallone.it.
- ^ Vedi Reggina Calcio 2006-2007
- ^ a b La Gazzetta dello Sport - 16 dicembre 2008, su gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ La Gazzetta dello Sport - 25 gennaio 2009, su gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ Calcionews24.com: Foti: «Un buon mercato, l’obiettivo è di tornare subito in A», su calcionews24.com. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ regginacalcio.com
- ^ Reggina, Davide Dionigi nuovo allenatore agi.it
- ^ Comunicato Ufficiale Reggina Calcio, su regginacalcio.com, 16 marzo 2013. URL consultato il 16 marzo 2013.
- ^ Comunicato Ufficiale Reggina Calcio, su regginacalcio.com, 16 giugno 2013. URL consultato il 16 giugno 2013.
- ^ a b Comunicato Ufficiale, su regginacalcio.com, 5 novembre 2013. URL consultato il 5 novembre 2013.
- ^ Serie B, Reggina retrocessa in Lega Pro dopo altri 2 punti di penalizzazione, su gazzetta.it, 7 maggio 2014. URL consultato il 7 maggio 2014.
- ^ CONSIGLIO FEDERALE: DECISE LE AMMISSIONI AI CAMPIONATI PROFESSIONISTICI (PDF), su figc.it, 17 luglio 2015. URL consultato il 12 agosto 2015.
- ^ L’ASD Reggio Calabria ammessa in Serie D. Il Varese Calcio, in Eccellenza, su figc.it, 7 agosto 2015. URL consultato il 9 agosto 2015.
- ^ Reggina, Dionigi esonerato, Pillon in pole, su ntacalabria.it, http://www.ntacalabria.it/, 16 marzo 2013. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ A.s.d. Reggio Calabria, ecco il nuovo logo, su reggiotv.it, http://www.reggiotv.it/, 12 agosto 2015. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ L'inno della Reggina, su video.gazzetta.it, 26 ottobre 2007.
- ^ Regginacalcio.com - Il Centro Sportivo, su regginacalcio.com. URL consultato il 18 settembre 2009.
- ^ http://sport.strill.it/citta/pianeta-amaranto/2015/08/17/la-vecchia-reggina-calcio-1986-si-dedica-al-calcio-giovanile-scuola-calcio-e-campionati-regionali/
- ^ http://www.ntacalabria.it/reggio-calabria/il-santagata-diventa-un-centro-federale-della-figc.html
- ^ NUOVA ASD AS REGGINA - I nomi degli imprenditori che investono nel club, in tuttoreggina.com, 31 luglio 2015. URL consultato il 12 agosto 2015.
- ^ Lo sponsor principale di maglia non è inizialmente presente; l'azienda Stocco&Stocco è invece il secondo sponsor di maglia, presente sulla maglia con un logo ridotto sul petto. Nella gara contro l'Ancona del 17 ottobre 2009 lo sponsor Stocco&Stocco è sponsor principale. Nella partita del 23 ottobre 2009 contro il Torino, lo sponsor principale è Guglielmo Caffè: l'azienda catanzarese sarà presente come sponsor principale anche in occasione della doppia sfida contro il Crotone (vedi: Regginacalcio.com - «"Guglielmo": il caffe' dei tifosi», su regginacalcio.com. URL consultato il 21 ottobre 2009.). Lo sponsor Ipac Inox è lo sponsor principale in occasione delle gare d'andata contro il Lecce e la Salernitana (vedi: Regginacalcio.com - «Ipac Sponsor di maglia», su regginacalcio.com. URL consultato il 26 ottobre 2009.). Nelle gare del girone di andata contro Brescia e Ascoli lo sponsor principale è Centro Commerciale "La Gru" (vedi: Regginacalcio.com - «La Gru e Reggina Calcio: la FORZA del territorio», su regginacalcio.com. URL consultato il 29 novembre 2009.)
- ^ Regginacalcio.com - Settore giovanile, su regginacalcio.com. URL consultato il 20 settembre 2009.
- ^ http://www.tuttoreggina.com/primo-piano/reggina-foti-torna-alla-presidenza-22806
- ^ Convocati della REGGINA CALCIO S.P.A, su figc.it. URL consultato il 1º giugno 2015.
- ^ Sono incluse nel computo: le due gare di spareggio salvezza contro l'Hellas Verona del 2001, e le due gare di spareggio salvezza contro l'Atalanta del 2003.
- ^ Sono inclusi nel computo: un gol nello spareggio per la permanenza in Serie A del 24 giugno 2001 contro il Verona e un gol nello spareggio per la permanenza in Serie A del 2 giugno 2003 contro l'Atalanta
- ^ Il computo considera anche la rete nello spareggio contro l'Atalanta del 2003, e le 2 reti contro il Novara nelle semifinali play-off del 2010-2011.
- ^ La Gazzetta dello Sport - 5 luglio 1999, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ La Gazzetta dello Sport - 31 agosto 1999, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ Regginacalcio.com - Club ufficiali, su regginacalcio.it. URL consultato il 18 settembre 2009.
- ^ La Gazzetta dello Sport - 2 giugno 2000, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ a b La Gazzetta dello Sport - 9 agosto 2004, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ La Gazzetta dello Sport - 26 maggio 2002, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ La Gazzetta dello Sport - 5 agosto 2004, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 18-09-2009.
- ^ http://www.reggionelpallone.it/2015/09/01/reggina-storico-comunicato-degli-ultras-1914basta-ci-mettiamo-da-parte/
- ^ a b Stefano Pozzoni, Dove sono gli ultrà? Squadre, stadi, curve e cori, Zelig Editore, Milano 2005, ISBN 88-6018-083-X p.147.
- ^ Lega Pro: Catanzaro-Reggina, derby tra calabresi deluse, su soveratiamo.com, http://www.soveratiamo.com/, 20 dicembre 2014. URL consultato il 5 gennaio 2015.
- ^ Curva Ospiti | I tifosi della… Reggina
- ^ Reggina-Crotone, made in ‘Calavrìa’, su reggionelpallone.it, http://www.reggionelpallone.it/, 13 aprile 2012. URL consultato il 5 gennaio 2015.
- ^ Calcio - Inchiesta: Le tifoserie più "bollenti" d'Italia, su realsports.it. URL consultato il 13 luglio 2010.
- ^ ASD REGGIO CALABRIA, LA ROSA COMPLETA AGGIORNATA, su reggionelpallone.it, 11 agosto 2015. URL consultato l'11 agosto 2015.
Bibliografia
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- Eugenio Marino, Franco Iacopino, Una storia amaranto, Reggio Calabria, Falzea, 2003, ISBN 88-8296-115-X.
- Giusva Branca, Idoli di carta, Reggio Calabria, Laruffa, 2006, ISBN 88-7221-292-8.
- Giuseppe Licandro, Rino Tripodi, Reggina 1999-2008. Dieci anni all'ultimo respiro, Reggio Calabria, Città del Sole Edizioni, 2007, ISBN 978-88-7351-167-0.
- Giusva Branca, Reggina (1914-2008). La storia, Reggio Calabria, Laruffa, 2008, ISBN 88-7221-400-9.
Voci correlate
- Derby calcistici in Calabria
- Derby dello Stretto
- Reggio Calabria
- Sport in Calabria
- Stadio Oreste Granillo
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Collegamenti esterni
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