Associazione Calcio Nardò
AC Nardò Calcio ![]() | ||||
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Toro, Granata | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | |||
Simboli | Toro | |||
Inno | Nati Liberi Graziano Tartaglia | |||
Dati societari | ||||
Città | Nardò | |||
Nazione | ![]() | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | ![]() | |||
Campionato | Serie D | |||
Fondazione | 1925 | |||
Scioglimento | 2013 | |||
Rifondazione | 2014 | |||
Presidente | ![]() | |||
Allenatore | ![]() | |||
Stadio | Giovanni Paolo II (5 000 posti) | |||
Sito web | acnardo.com | |||
Palmarès | ||||
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L'Associazione Calcio Nardò s.r.l., meglio nota come Nardò, è una società calcistica italiana con sede nella città di Nardò. Milita nel girone H della Serie D, il quarto livello del campionato italiano.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La società nasce nel 1925 con la denominazione di Unione Sportiva Neritina, includendo nei propri quadri societari professionisti e artigiani neretini.[1] Partecipa a campionati di carattere locale e regionale fino al 1962,[1] quando ottiene la significativa vittoria del campionato di Prima Categoria, conquistando la promozione in Serie D.[1]

Nel 1958 la società allarga i propri quadri e cambia denominazione in Associazione Calcio Nardò.[1] I quadri societari furono caratterizzati dall'esclusiva presenza di soci neretini, facenti parte della borghesia cittadina.[1] Al termine del campionato 1964-1965 il Nardò conquista per la prima volta nella sua storia la Serie C.[1] Il primo campionato nella terza serie nazionale sarà caratterizzato da varie vicissitudini che costringeranno la squadra a doversi giocare la permanenza nella categoria nello spareggio decisivo contro il Savoia.[1] Il 29 maggio 1966 allo stadio Flaminio di Roma, i neretini vincono 2-0 grazie alle reti di Taiano e Nedi, conquistando una storica salvezza al primo anno di militanza in Serie C.[1] Dopo quattro anni di permanenza, il Nardò retrocede in Serie D, al termine della stagione 1968-1969.[1] Dunque, la società retrocederà nel campionato regionale di Promozione nel 1980,[1] dove rimarrà solo un anno, in seguito ad una nuova promozione nel Campionato Interregionale.[1] Nel campionato 1983-1984 i neretini giungono secondi nel proprio girone al termine della regular season, perdendo la promozione in Serie C solo alla sedicesima giornata,[1] a vantaggio del Crotone che si classificherà primo con soli due punti di vantaggio.[1]
Nel 1989 la società viene esclusa dal campionato per inadempienze finanziarie e rilevata da Benito Papadia,[1][2] ripartendo dunque dal campionato di Promozione;[1] dopo un solo anno si conquisterà l'accesso in Interregionale, dopo lo spareggio decisivo vinto contro il Canosa.[1] Si otterranno due terzi posti consecutivi, nel 1995 e nel 1996,[1] a cui farà seguito un primo posto nel 1997;[1] la vittoria del proprio girone sarà tuttavia resa vana dalla sconfitta nello spareggio decisivo contro i rivali del Tricase, giocato a Taranto.[1][2] Promozione, tuttavia, rimandata di un solo anno, poiché il Nardò vincerà nuovamente il proprio girone la stagione seguente, conquistando l'accesso in Serie C2,[1][2] grazie anche ai gol di Daniele Vantaggiato,[1] primatista di reti all-time in maglia granata.[3] Al termine della stagione 1999-2000 i pugliesi retrocedono, ma vengono ripescati.[1] L'anno successivo invece, i neretini centrano quello che tuttora rimane il miglior piazzamento nella storia della società:[1] ottavo posto in campionato, a pari punti col Gela, settimo grazie alla differenza reti favorevole. Tuttavia, al termine della stagione seguente arriverà la retrocessione che segna il ritorno fra i dilettanti, dopo la sconfitta ai play-out contro la Cavese.[1] Sebbene nelle annate seguenti si getteranno le basi per un pronto ritorno nel professionismo,[1] il Nardò sfiorerà la promozione solamente nel 2004, perdendo ai play-off con il Bojano,[1] retrocedendo nell'Eccellenza regionale nel 2005.[1] Nel frattempo, Papadia aveva lasciato nel 2003, dopo quattordici anni di presidenza,[2] e Russo aveva rilevato la società nel 2005.[1]
Nel 2008 la società è soggetta ad una grave crisi, nonostante ciò tuttavia la squadra sfiorerà l'accesso ai play-off.[1] Al termine del campionato, la crisi sarà ridimensionata grazie all'aiuto economico da parte dei tifosi.[1] Ci sarà inoltre il cambio di denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Nardò Calcio. Nella stagione 2009-2010 il Nardò riconquista la Serie D, giungendo primo nel girone unico di Eccellenza,[1] e vincendo anche la Coppa Italia regionale in finale contro il Liberty Molfetta.[1] I neretini disputeranno tre campionati di Serie D consecutivi, perdendo i play-off nella stagione 2010-2011.[1] Nel 2012 la società è in piena crisi economica:[1] riuscirà tuttavia a portare avanti altre due stagioni, prima di essere radiata dal campionato 2013-2014 dopo aver rinunciato alla disputa di quattro gare ufficiali.[4]
Il 22 giugno 2014 nasce ufficialmente l'Associazione Calcio Dilettantistica Nardò, che rileva il titolo sportivo del Copertino e si iscrive al campionato regionale di Eccellenza.[5] La squadra si classifica seconda al termine della regular season, conquistando il diritto di accedere ai play-off nazionali; in semifinale viene eliminato il Mazara,[6] mentre il 14 giugno i neretini conquisteranno la promozione in Serie D vincendo la finale di ritorno contro lo Scordia.[7]
Nell'estate del 2017 avviene la trasformazione in società di capitali con conseguente cambio di denominazione in Associazione Calcio Nardò S.r.l.[8]
Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]
Cronistoria dell'Associazione Calcio Nardò | |
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Strutture[modifica | modifica wikitesto]
Stadio[modifica | modifica wikitesto]
L'impianto di casa è lo stadio comunale Giovanni Paolo II, che, inaugurato nel 1960, ha una capienza di 5 000 posti.
Allenatori[modifica | modifica wikitesto]
Calciatori[modifica | modifica wikitesto]
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni interregionali[modifica | modifica wikitesto]
- Serie D: 1
- 1964-1965 (girone E)
- 1997-1998 (girone H)
Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]
- Eccellenza: 1
- 2009-2010
Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]
- Secondo posto: 2014-2015
- Terzo posto: 1995-1996
- Semifinalista: 1995-1996 (finalista Fase C.N.D.)
- Semifinalista: 2006-2007, 2014-2015
Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]
Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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3º | Serie C | 4 | 1965-1966 | 1968-1969 | 4 |
4º | Serie D | 17 | 1962-1963 | 2022-2023 | 21 |
Serie C2 | 4 | 1998-1999 | 2001-2002 | ||
5º | Serie D | 9 | 1978-1979 | 2013-2014 | 22 |
Campionato Interregionale | 7 | 1981-1982 | 1991-1992 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 6 | 1992-1993 | 1997-1998 |
Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]
Il principale gruppo organizzato del tifo neretino è quello dei Tabula Rasa, nato nel 2016. In precedenza il punto di riferimento del movimento ultras a Nardò era rappresentato dal gruppo South Boys.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah Storia, su nardogranata.com, http://www.nardogranata.com/. URL consultato il 16 giugno 2015.
- ^ a b c d Nardò, i successi della squadra maggiore riaccendono i ricordi. Papadia: «Fanuli è come me», su piazzasalento.it, http://www.piazzasalento.it/, 10 febbraio 2015. URL consultato il 16 giugno 2015.
- ^ Bombers, su nardogranata.com, http://www.nardogranata.com/. URL consultato il 16 giugno 2015.
- ^ Debiti e partite saltate il Nardò radiato dalla D, su ricerca.repubblica.it, http://ricerca.repubblica.it/, 5 novembre 2013. URL consultato il 9 dicembre 2013.
- ^ A.C.D. Nardò - Il varo, su nardogranata.blogspot.it, https://nardogranata.blogspot.it/, 22 giugno 2014. URL consultato il 16 giugno 2015.
- ^ Lo Scordia vince ancora: è finale Pari Mazara, passa il Nardò, su sport.livesicilia.it, http://sport.livesicilia.it/, 24 maggio 2015. URL consultato il 16 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
- ^ Batte forte il cuore granata: Nardò, è festa per la Serie D, su leccenews24.it, http://www.leccenews24.it/, 14 giugno 2015. URL consultato il 16 giugno 2015.
- ^ Palmisano, Prinari e Cassano: i primi colpi dell'A.C. Nardò S.r.l., su portadimare.it, http://www.portadimare.it/, 24 luglio 2017. URL consultato il 28 luglio 2017.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su nardogranata.com.
- Sito ufficiale, su acnardo.com.