Enzo Dolfin

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Enzo Dolfin
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore
Carriera
Squadre di club1
1947-1948Locri? (?)
1948-1950Palmese? (?)
Carriera da allenatore
1947-1948Locri
1948-1950Palmese
1951-1952Palmese
1953-1955Reggina
1956-1957Vigor Nicastro
1960-1963Catanzaro
1970CasertanaDT
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Enzo Dolfin (Rovigo, 13 luglio 1915[1][2]Roma, 21 aprile 2008) è stato un dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in educazione fisica a Roma alla Farnesina, nella stagione 1947-1948 fu invitato dall'amico ed ex compagno di studi Teseo Tavarnese ad allenare il Locri, nel campionato regionale di Prima Divisione; Dolfin oltre ad allenare la squadra giocò anche frequentemente come difensore centrale[3]. L'anno seguente fu giocatore ed allenatore della Palmese[4], mantenendo poi il doppio incarico anche nella stagione 1949-1950[5].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua prima parentesi da allenatore a Locri lanciò in prima squadra numerosi giovani calciatori del posto, diversi dei quali negli anni seguenti giocarono in Serie C ed in Serie B[3]; in quella stagione fece giocare la squadra con il Sistema, contrariamente a quanto facevano numerosi suoi colleghi, ancora legati al Metodo di Vittorio Pozzo[3]. In seguito allenò anche la Palmese, nel campionato di Serie C, in quello che è stato l'unico campionato di terza serie disputato dalla società calabrese nella sua storia. Nella stagione 1953-1954 ha allenato la Reggina, ottenendo un 3º posto in classifica girone H del campionato di IV Serie; è stato confermato sulla panchina della società calabrese anche per la stagione 1954-1955, conclusasi con un 9º posto in classifica nel campionato di IV Serie; in seguito ha allenato sempre in IV Serie nella Vigor Lamezia, ottenendo con i biancoverdi un quartultimo posto in classifica e la conseguente salvezza[6]. Nella stagione 1960-1961 ha sostituito sulla panchina del Catanzaro (club in cui dal 1957 lavorava come preparatore atletico[7]) in Serie B Piero Pasinati nella 17ª giornata di campionato, conclusasi con un successo casalingo per 3-1 sulla Reggiana. Nella successiva partita di campionato è stato a sua volta sostituito dal reintegrato Pasinati, che però a partire dalla diciannovesima giornata gli ha nuovamente lasciato posto in panchina. Dolfin ha quindi allenato i calabresi fino a fine campionato, ottenendo un 10º posto in classifica nel campionato cadetto. Ha allenato il Catanzaro in coppia con Bruno Arcari anche nella stagione 1961-1962, sempre in Serie B, ed in solitaria nell'intera stagione 1962-1963, sempre nella serie cadetta.

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni '60 è stato a più riprese direttore sportivo della Reggina sotto la presidenza di Oreste Granillo[8]. È stato per molti anni direttore sportivo del Siracusa in Serie C[9], fino al 1975[10]. Nella stagione 1975-1976 è tornato a ricoprire il ruolo di direttore sportivo della Reggina, sempre in Serie C[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il calcio nel 1979 Adamoli.org
  2. ^ Come da servizio di verifica codice fiscale sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
  3. ^ a b c Enzo Dolfin, il DS che fece grande la Reggina Tropeamagazine.it
  4. ^ La vigilia di Palmese-Marsala, su Rcsport.it.
  5. ^ La vigilia di Palmese-Vigor Lamezia, su Rcsport.it.
  6. ^ Vigor fermata dal maltempo Archiviato il 6 gennaio 2014 in Internet Archive. Iluotidianodellacalabria.it
  7. ^ PAOLINO CORTESE PARLA DELLA SUA SQUADRA DI CALCIO DEL 1946, LA 'JUVENTUS TROPEA', su Tropeamagazine.it.
  8. ^ Si è spento l'ex DS Enzo Dolfin Strill.it
  9. ^ Stagione 1970-1971 del Siracusa Archiviato il 6 gennaio 2014 in Internet Archive. Enomis90.altervista.org
  10. ^ [1] Archiviato il 6 gennaio 2014 in Internet Archive. Siraforum2.altervista.org
  11. ^ Stagione 1975-1976 della Reggina Strill.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]