Benevento Calcio

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Benevento Calcio
Calcio
Stregoni, Giallorossi, Sanniti
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Giallo, rosso
Simbolistrega, cinghiale stolato[1]
InnoMi innamoro solo se...
Dati societari
CittàBenevento
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie C
Fondazione1929
Rifondazione1938
Rifondazione1962
Rifondazione1990
Rifondazione2005
ProprietarioItalia (bandiera) Gruppo IVPC
PresidenteItalia (bandiera) Oreste Vigorito
AllenatoreItalia (bandiera) Gaetano Auteri
StadioCiro Vigorito
(16 867[2] posti)
Sito webwww.beneventocalcio.club
Palmarès
Coppa Ali della Vittoria
Titoli nazionali1 campionato di Serie B
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Benevento Calcio, noto semplicemente come Benevento, è la società calcistica italiana della città di Benevento. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano di calcio.

Il primo club locale fu fondato nel 1929, e ad esso ne seguirono vari altri rifondati a più riprese, da ultimo nel 2005 con la corrente denominazione. Nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017 ha raggiunto i suoi maggiori successi, riuscendo dapprima ad accedere alla Serie B e successivamente alla Serie A, in entrambi i casi per la prima volta nella propria storia, rappresentando un unicum nella storia del calcio italiano: mai era infatti accaduto che una squadra esordiente in Serie B venisse promossa nella massima serie.[3] Nella stagione 2019-2020 ha conquistato, per la prima volta nella sua storia, il campionato di Serie B alzando la Coppa Ali della Vittoria.

Figura al 70º posto nella graduatoria dei club italiani per tradizione sportiva e, tra i club che hanno militato in Serie A, occupa il 63º posto nella classifica perpetua dal 1929.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Benevento Calcio.

L'attività calcistica a Benevento iniziò il 6 settembre 1929[4], data di fondazione della Società Sportiva Littorio Benevento, che giocava sul campo Santa Maria degli Angeli (poi denominato Meomartini) realizzato da don Francesco Minocchia con l'ausilio di calciatori residenti nella città di Benevento e sito nel rione Libertà della città delle Streghe.[5][6] I colori sociali erano l'azzurro. La Littorio prese parte al torneo di Terza Divisione Regionale. Nel suo primo decennio di vita vinse i campionati di Terza, Seconda e Prima Categoria, poi, nella stagione 1934-1935 prese parte per la prima volta al campionato nazionale di Serie C, disputando un eccellente torneo grazie alla guida tecnica dell'ungherese Armand Halmos.[5][6] Tre anni dopo, nella stagione 1938-1939, vinse la «Targa Capocci» (torneo cui parteciparono 22 squadre) vincendo in finale contro la Scafatese per 5-1,[5][6] poi, nell'immediato dopoguerra la rinominata Associazione Calcio Benevento fece buoni campionati di Serie C dove nella stagione 1945-1946 si classificò prima non conquistando tuttavia la promozione in Serie B in quanto squadra "ospite" e dunque non avente diritto.[7] Le successive stagioni, i giallorossi arrivarono tra le posizioni di alta classifica senza tuttavia ottenere la promozione fra i cadetti.[8]

Negli anni cinquanta va segnalata la folcloristica figura di Oronzo Pugliese che allenò la compagine sannita nel 1952. Dopo un anno, tuttavia, arrivò la chiusura della società storica, oberata dai debiti.[8] Fallita l'antica squadra, ebbe campo libero il secondo club cittadino, i dilettanti della Sanvito Benevento[9] i quali avevano come colori sociali il rosso-nero e dopo sette anni approdarono in Serie C come Società Sportiva Benevento adottando i colori sociali rosso e giallo.[6][8]

Dopo aver disputato un campionato in terza serie nel 1960-1961, classificandosi al quarto posto, il Benevento tornò nel 1961-1962 in Serie D, dove rimase per un triennio.[10] Nel 1965, dalla fusione tra le compagini cittadine Sportiva Benevento e Fiamma Sannita, nacque la Polisportiva Benevento.[10][11] Nel 1967 ritorna in Serie D.[11] Dopo sette campionati di fila in Serie D, nel 1974, sotto la presidenza di Bocchino, la squadra riguadagnò la Serie C,[6][11] dove i giallorossi ottennero subito il quarto posto, per poi disputare ben tredici campionati consecutivi in terza serie[11][12]. Nella stagione 1975-1976 il Benevento raggiunse, sotto la guida di Pietro Santin, il secondo posto in C, risultato che per il club sannita rimase il più significativo per i successivi tre decenni: la promozione in Serie B svanì a causa di un calo nel finale, che favorì la rimonta e il sorpasso finale del Lecce. Proprio in quella stagione il Benevento partecipò alla quinta edizione della Coppa Anglo-Italiana, competizione disputata tra club inglesi e italiani nella primavera del 1976: fu eliminato nella fase a gironi. Nella stagione 1978-1979, in concomitanza con la ristrutturazione della Serie C, nacque la Società Sportiva Calcio Benevento, mentre l'anno successivo ci fu l'inaugurazione dello stadio Santa Colomba.[10]

Sotto la presidenza dell'avvocato Ernesto Mazzoni, coadiuvato di volta in volta da imprenditori locali, la SSC Benevento disputò nove campionati ininterrotti in Serie C1.[10] Dopo una prima retrocessione nel 1986, a cui seguì un miracoloso ripescaggio, il Benevento retrocesse in Serie C2 nel 1987 nonostante l'ottima rosa di calciatori.[13]

Il Benevento nella stagione 1986-1987

A due salvezze rischiosissime in quarta serie negli anni 1988 e 1989 (ambedue con Maurizio Simonato alla guida tecnica), seguì la retrocessione a tavolino nel Campionato Interregionale per mancato versamento della fideiussione (che non fu coperta per tutti i 400 milioni richiesti dalla FIGC ma solo per 320 milioni). Pertanto, per soli 80 milioni, il Benevento fu costretto ad abbandonare il calcio professionistico.[14] Ne derivò un anonimo campionato in Interregionale disputato con una squadra composta per lo più da calciatori sanniti.[15]

Nella stagione del Campionato Interregionale 1990-1991 nacque lo Sporting FC Benevento,[6][15] alla cui presidenza c'era Mario Peca.[15] Si ebbe un'ulteriore variazione ai classici colori sociali allorquando si adottarono maglie color rosso e argento, in omaggio allo stemma araldico del Comune di Benevento. Sconfitta nello spareggio per la promozione contro la Juve Stabia, la società venne rilevata da un gruppo di imprenditori napoletani, che dopo un semestre, vista la totale disaffezione e ostilità della tifoseria, cedettero la mano alla famiglia Cotroneo, i quali riportarono i colori tradizionali rosso e giallo.[15] Nel 1993-1994 vinse con autorevolezza il proprio girone di Serie D,[15] ritornando in Serie C2 dopo cinque stagioni. Dopo due sconfitte in altrettante finali dei play-off, nel 1998 la famiglia Cotroneo cedette la mano a Renato Pedicini,[15] sotto la cui presidenza il Benevento disputò un'altra finale dei play-off, questa volta vinta a Lecce contro il Messina, successo che sancì il ritorno dei sanniti in Serie C1 dopo ben dodici stagioni.[11][15]

Approdato in Serie C1, il Benevento vi disputò sei campionati consecutivi, fino al fallimento avvenuto al termine della stagione 2004-2005, alla luce delle gravi inadempienze fiscali emerse.[6][14] Con la squadra in caduta libera in classifica in Serie C2 (cui si era iscritta aderendo al lodo Petrucci)[11] e fuori dalla zona play-off, il club fu rilevato dai fratelli Ciro e Oreste Vigorito,[16][17] che nel 2008 riportarono il Benevento in Serie C1, oltre che, per la prima volta, in finale di Coppa Italia di Serie C.[6] Le annate seguenti videro il club campano lottare spesso per la prima storica promozione in serie cadetta, raraggiunta, sotto la guida di Gaetano Auteri, al termine del campionato 2015-2016,[18] quando il club era guidato dalla cordata Fabbrocini-Pallotta.

Passata nuovamente al presidente Vigorito,[19] la squadra campana, allenata da Marco Baroni, riuscì nell'impresa di ottenere la promozione in Serie A da neopromossa ed esordiente in Serie B (fatto senza precedenti nella storia del calcio italiano),[20] grazie alla vittoria dei play-off, ottenuta dopo il quinto posto in classifica nella stagione regolare. Seguì un difficile campionato di massima divisione (record europeo di 14 sconfitte consecutive subite dall'inizio del torneo),[21] chiusosi con la retrocessione in Serie B con quattro giornate ancora da disputare. La massima serie fu raggiunta nuovamente nel 2020 sotto la guida del tecnico Filippo Inzaghi, che condusse i sanniti alla promozione in Serie A con sette giornate di anticipo, eguagliando in tal modo il record dell'Ascoli del 1977-1978.[22] Retrocesso subito in Serie B, nel volgere di due anni il Benevento si ritrovò in Serie C.

Cronistoria del Benevento Calcio

  • 1930-1931 - 1º nel girone A della Terza Divisione Campania. 1º nel girone finale. Promosso in Seconda Divisione.
  • 1931-1932 - 4º nel girone unico della Seconda Divisione Campania.
  • 1932-1934 - La squadra partecipa ai tornei organizzati dall'U.L.I.C.
  • 1934-1935 - 5º nel girone H della Prima Divisione. Ammesso nella nuova Serie C.
  • 1935-1936 - 4º nel girone D della Serie C.
  • 1936-1937 - 8º nel girone E della Serie C. Al termine della stagione, il club cessa l’attività.
  • 1938 - Viene fondata la Gioventù Italiana del Littorio Benevento che adotta il giallo e il rosso come colori sociali e a cui viene riconosciuta una tradizione sportiva cittadina, ripartendo dal campionato di Prima Divisione.[23] Vince il torneo "Capocci".
  • 1938-1939 - 9º nel girone unico del Direttorio XIII (Campania) di Prima Divisione.
  • 1939-1940 - 11º nel girone unico del Direttorio XIII (Campania) di Prima Divisione.

  • 1940-1941 - La società rimane inattiva.
  • 1941 - Il club riprende l'attività agonistica con la denominazione di Gruppo Universitario Fascista Benevento[8].
  • 1941-1942 - 4º nel girone unico del Direttorio XIII (Campania) di Prima Divisione.
  • 1942-1943 - 3º nel girone A della Prima Divisione Campania.
  • 1943-1945 - Attività sospesa per cause belliche.
  • 1945 - Alla ripresa delle attività agonistiche il sodalizio cambia la denominazione in Associazione Calcio Benevento venendo ammesso a titolo onorifico al campionato di Serie C.
  • 1945-1946 - 1º nel girone D della Serie C.[24] Non viene promosso in Serie B, in quanto partecipante solo a titolo onorifico, ricevendo solo di diritto la licenza di terza serie.
  • 1946-1947 - 1º nel girone B della Serie C.[25] 6º nel girone finale Sud.
  • 1947-1948 - 2º nel girone R della Serie C.[25]
  • 1948-1949 - 2º nel girone D della Serie C.
  • 1949-1950 - 6º nel girone D della Serie C.

  • 1950-1951 - 12º nel girone D della Serie C.
  • 1951-1952 - 13º nel girone D della Serie C. Retrocesso in IV Serie.
  • 1952-1953 - 14º nel girone G della IV Serie. Retrocesso in Promozione.
  • 1953 - L'Associazione Calcio Benevento si scioglie per problematiche finanziarie e l'altra società minore dell'Associazione Calcio Sanvito Benevento[26], attiva in ambito dilettantistico (all'epoca nel campionato di Prima Divisione Campania) si ritrova ad essere il principale club beneventano, ereditando de facto la tradizione sportiva del disciolto sodalizio adottando come colori sociali il rosso e il nero.
  • 1953-1954 - 1º nel campionato di Prima Divisione Campania. Promosso in Promozione.
  • 1954-1955 - 10º nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1955-1956 - 1º nel girone A della Promozione Campania-Molise. Promosso in IV Serie.
  • 1956-1957 - 17º nel girone H della IV Serie. Ammesso al Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1957-1958 - 6º nel girone G del Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1958-1959 - 4º nel girone H del Campionato Interregionale. Ammesso nella nuova Serie D.
  • 1959-1960 - 1º nel girone F della Serie D. Promosso in Serie C.

  • 1960-1961 - 4º nel girone C della Serie C.
  • 1961-1962 - 17º nel girone C della Serie C. Retrocesso in Serie D.
  • 1962 - Al termine del campionato, viene fondata la Società Sportiva Benevento dalla fusione tra Associazione Calcio Sanvito Benevento e Associazione Sportiva Benevento che adotta come colori sociali il giallo e il rosso.[8]
  • 1962-1963 - 2º nel girone F della Serie D.
  • 1963-1964 - 3º nel girone E della Serie D.
  • 1964-1965 - 18º nel girone F della Serie D. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1965 - Dalla fusione tra la Società Sportiva Benevento e la Fiamma Sannita nasce la Polisportiva Benevento.[8]
  • 1965-1966 - 5º nel girone A della Prima Categoria Campania.
  • 1966-1967 - 6º nel girone A della Prima Categoria Campania. Promosso in Serie D a completamento organici.
  • 1967-1968 - 10º nel girone G della Serie D.
  • 1968-1969 - 12º nel girone G della Serie D.
  • 1969-1970 - 13º nel girone G della Serie D.

Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria del Torneo Anglo-Italiano.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1979 - Nell'estate viene fondata la Società Sportiva Calcio Benevento in sostituzione della precedente Polisportiva Benevento.
  • 1979-1980 - 14º nel girone B della Serie C1.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.

Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Girone eliminatorio di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Girone eliminatorio di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia Serie C.
  • 1985-1986 - 16º nel girone B della Serie C1. Retrocesso e successivamente riammesso.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1988-1989 - 14º nel girone D della Serie C2. Retrocesso d'ufficio nel Campionato Interregionale per inadempienze finanziarie.[27]
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.

Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1998-1999 - 4º nel girone C della Serie C2. Promosso in Serie C1 dopo aver vinto i play-off.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase ad eliminazione diretta di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Finalista di Coppa Italia Serie C.
Secondo posto in Supercoppa di Lega di Serie C2.
Terzo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia Lega Pro.

Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.

Terzo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di Coppa Italia.
Trentaduesimi di Coppa Italia.
  • 2023-2024 - 3º nel girone C della Serie C. Perde le semifinali dei play-off nazionali.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.

Colori e simboli

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Una formazione del Benevento nella stagione 1982-1983 in cui i giocatori indossano la classica maglia palata giallorossa.

I tradizionali colori sociali del Benevento sono il giallo e il rosso: la casacca principale presenta tradizionalmente tali tinte disposte a strisce verticali di eguale larghezza, accompagnandosi a pantaloncini neri o rossi e a calzettoni egualmente bicolori, neri o rossi.

Nel corso della storia non sono tuttavia mancate soluzioni differenti e peculiari:

Il 6 settembre 1929 alla nascita del calcio beneventano con appunto il Littorio Benevento, il colore sociale fu l'azzurro.

Il 23 febbraio 1947, in occasione di una partita contro l'Avellino, le due squadre scesero in campo indossando ognuna una divisa del colore del liquore tipico delle rispettive città: gli irpini optarono per il verde dell'Anthemis mentre i beneventani indossarono il classico giallo dello Strega.[29]

Nel 1953, a seguito del fallimento dell'A.C. Benevento, il ruolo di prima squadra calcistica cittadina passò all'A.C. Sanvito, i cui colori sociali erano il rosso e il nero[9]: le tinte tradizionali tornarono in uso nel 1962.

Un'ulteriore variazione ai classici colori sociali si ebbe nella stagione 1990-1991 e nella prima parte della stagione 1991-1992, allorquando l'allora Football Club Sporting adottò maglie color rosso e argento, in omaggio allo stemma araldico del Comune di Benevento. Tale scelta tuttavia non fu gradita ai tifosi, che spinsero per la riadozione del giallo-rosso: l'istanza fu infine accolta nel mese di marzo del 1992, dopo che la famiglia Cotroneo ebbe acquisito la proprietà del club.

Nella stagione 2010-2011, in occasione dei festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, i giallorossi indossarono in occasione di alcune partite una divisa celebrativa recante il tricolore italiano, apposto all'altezza del petto al di sopra del marchio dello sponsor principale.[30][31]

Simboli ufficiali

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Il simbolo iconicamente legato al club in via prioritaria è la strega: Benevento è infatti nota quale "città delle streghe" per via dei riti religiosi pagani che svolgevano i Longobardi lungo il fiume Sabato durante la loro dominazione, visti dalle popolazioni locali cristiane come veri e propri atti di stregoneria[32][33]. I calciatori del Benevento sono dunque conosciuti con i nomignoli di stregoni e (più raramente) streghe[34].

Un altro simbolo storicamente legato ai giallorossi è il cinghiale, emblema mitologico della fondazione della città di Benevento: essa è infatti attribuita dalla tradizione a Diomede, acheo ricordato nell'Odissea di Omero per la sua prodezza[35], il quale, fondato l'insediamento, avrebbe donato agli abitanti le zanne di un cinghiale caledonio che suo zio Meleagro aveva ucciso come trofeo di caccia. L'icona del cinghiale stolato (ovvero agghindato con una stola serrata da un ramoscello d'alloro posata sul dorso, segno del suo essere vittima sacrificale) è rimasta successivamente in uso nel corso dei secoli, entrando infine a far parte dello stemma araldico beneventano.

Le suddette effigi sono dunque le più ricorrenti negli stemmi ufficiali che la società si è data nel corso degli anni[1].

Negli anni dell'Associazione Calcio Sanvito Benevento fu utilizzato uno scudo francese moderno partito rosso-nero, recante in capo la denominazione societaria e l'anno di fondazione, mentre nella parte bassa appariva uno scudetto inquartato bianco-rosso e recante il motto SPQB (acronimo di Senatus PopulusQue Beneventanus, espressione dell'autonomia di Benevento in epoca romana), sovrastato da un cinghiale.

Sotto la denominazione Polisportiva Benevento venne adottato uno scudo francese moderno palato giallo-rosso e bordato d'oro, recante centralmente il solo disegno del cinghiale stolato.

Negli anni 1980 la Società Sportiva Calcio Benevento adottò un identificativo estremamente semplice: un cerchio giallo privo di alcuna finitura, racchiuso da una corona circolare rossa contenente la denominazione societaria.

Nel primo stemma dello Sporting Benevento fece la sua comparsa la figura dello stregone (la quale era stereotipata: un ometto barbuto vestito con tunica e cappello a punta, con una scopa tra le mani e intento a palleggiare): esso campeggiava al centro di un ancile palato giallo-rosso, recante in capo una fascia bianca contenente il nome societario. Una successiva versione di tale stemma sostituì allo stregone l'effigie astratta di una fattucchiera in volo a cavallo di un manico di scopa. Le figure magiche in questione sono talora state adottate come disegno a sé stante, senza ulteriori elementi d'accompagnamento, in sostituzione dello scudo.

Nel 2005, allorché la società venne rifondata come Benevento Calcio, lo stemma assunse la foggia di uno scudo francese antico palato giallo-rosso, chiuso superiormente da un cartiglio ricurvo di colore rosso (atto ad ospitare la denominazione societaria). Al centro appare il disegno in silhouette di una strega in volo a cavallo di un manico di scopa.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Gennaro Meomartini e Stadio Ciro Vigorito.
Panoramica dello Stadio Ciro Vigorito

Dalla fondazione del 1929 e fino al 1979 i sanniti hanno disputato le gare interne allo Stadio Gennaro Meomartini, costruito negli anni 1920 nel rione Libertà[36].

Nel 1979 esso venne sostituito dal nuovo e più capiente stadio Santa Colomba, progettato già nel 1972: dopo un primo appalto affidato a un'impresa siciliana, subentrò quella del cavaliere Costantino Rozzi (presidente dell'Ascoli), che avviò i lavori nell'aprile del 1978 e riuscì a concluderli in circa un anno. Ne risultò una struttura a pianta rettangolare, con spalti direttamente affacciati sul terreno di gioco e conformati a doppio anello sovrapposto, con una capienza di circa 25 000 spettatori. L'inaugurazione, cui presenziarono circa 22 000 persone, venne sancita dalla disputa di un'amichevole tra i giallorossi e l'Ascoli, il 9 settembre 1979[37].

La capienza originaria di 25 000 posti venne decurtata a 20 000 all'inizio degli anni 1990, allorché per motivi di ordine pubblico e sicurezza la commissione provinciale sui pubblici spettacoli impose un "taglio" dei posti. Sempre in tale periodo si provvide a realizzare alcune vie di fuga d'emergenza dagli spalti verso il terreno di gioco. Ulteriori lavori effettuati nell'estate del 2017, onde adeguare l'impianto al campionato di serie A, hanno portato la capienza a 16 867 unità, di poco superiore al minimo regolamentare previsto dalla prima divisione italiana.

Nel 2011 lo stadio è stato intitolato alla memoria di Ciro Vigorito, amministratore delegato del Benevento e presidente del settore giovanile scomparso nel 2010.

Il maggiore afflusso di pubblico all'impianto di via Santa Colomba (con la registrazione del tutto esaurito, all'epoca pari a 25 000 spettatori) avvenne in occasione della partita Benevento-Avigliano, valida per il girone H del Campionato Interregionale 1993-1994, che sancì la promozione in Serie C2 dei sanniti[38]. Il maggior afflusso certificato è invece costituito dai 16 867 spettatori che affollarono lo stadio in occasione della gara di campionato di Serie A 2017-2018 contro la Juventus del 7 aprile 2018, vinta dai bianconeri per 4-2.

Centro di allenamento

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Le selezioni societarie del Benevento sostengono le sedute di allenamento presso il Centro Sportivo Municipale di contrada Ariella a Paduli (BN)[39][40] e nel campo "antistadio" contiguo allo stadio Ciro Vigorito[41] che dal 19 settembre 2013 è intitolato al fu calciatore ed allenatore giallorosso Carmelo Imbriani[42], e il settore giovanile si allena presso il campo "Avellola" situato ad 1 km dallo Stadio Ciro Vigorito.

Il Benevento Calcio è una società a responsabilità limitata che ha come presidente l'avvocato Oreste Vigorito già proprietario e presidente in carica dal 17 marzo 2006 fino al 30 giugno 2015 e poi ritornato dal 30 giugno 2016.

Organigramma societario

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Di seguito l'organigramma tratto dal sito Internet ufficiale della società.[43]

Staff dell'area amministrativa
  • Italia (bandiera) Oreste Vigorito - Presidente
  • Italia (bandiera) Diego Palermo - Vice Presidente
  • Italia (bandiera) Ferdinando Renzulli - Amm. Delegato
  • Italia (bandiera) Stefano Renza - Amm. Delegato
  • Italia (bandiera) Marcello Carli - Direttore Tecnico
  • Italia (bandiera) Andrea Innocenti - Responsabile Scouting
  • Italia (bandiera) Andrea Agostinelli - Collaboratore Scouting
  • Italia (bandiera) Alessandro Cilento - T. Manager - Direttore Logistica -Club Manager
  • Italia (bandiera) Antonino Trotta - Segretario generale
  • Italia (bandiera) Giorgio Caraccio - Assistente segretario generale - Slo
  • Italia (bandiera) Alessandro Muollo - Responsabile ticketing
  • Italia (bandiera) Andrea Festa - Coordinatore area marcketing e comunicazione
  • Italia (bandiera) Alberto Maria Zito - Store e marcketing
  • Italia (bandiera) Fabio Siniscalchi, Ottomedia
  • Italia (bandiera) Avv. Teodoro Reppucci - Organo di vigilanza
  • Italia (bandiera) Maurizio Romano, Luciano Ladislai - Contabilità
  • Italia (bandiera) Sonia Iacoviello - Segreteria e collaboratrice ufficio stampa
  • Italia (bandiera) Francesco Varrella - Logistica
  • Italia (bandiera) Giovanni Gentile - Speaker
  • Italia (bandiera) Fabio Panella - Fonico
  • Italia (bandiera) Mirko Siciliano - Responsabile sistemi informatici tornelli
  • Italia (bandiera) Luigi Cassano - Delegato alla sicurezza gestione evento; RSPP
  • Italia (bandiera) Marciano D'Avino - Vice delegato alla sicurezza gestione evento
  • Italia (bandiera) Erga Green - Manutenzione campi da gioco e lavanderia
  • Italia (bandiera) Ernesto Addazio - Responsabile magazzino
  • Italia (bandiera) Gaetano Addazio - Responsabile magazziniere prima squadra
  • Italia (bandiera) Luigi Di Matteo - Magazziniere prima squadra
  • Italia (bandiera) Nicola Santillo - Magazziniere, driver
  • Italia (bandiera) Mario Taddeo - Fotografo ufficiale
Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1983-1985 Wierer
  • 1986-1987 Santal
  • 1991-1992 Pasta Rummo
  • 1994-1997 Liquore Strega
  • 1997-1999 CTM Termocamini
  • 1999-2000 Flash Print
  • 2000-2001 Gaiatel
  • 2001-2002 BLPR SpA
  • 2002-2003 Vini DOC del Sannio
  • 2003-2004 Terme Di Telese
  • 2004-2005 MANGIARSANniO
  • 2005-2006 Pasta Rummo
  • 2006-2007 I.V.P.C.
  • 2007-2008 FIP Srl
  • 2008-2009 I.V.P.C. e L.A.I.F.[45]
  • 2009-2012 I.V.P.C.
  • 2012-2013 I.V.P.C. e L.A.I.F.
  • 2013-2017 I.V.P.C., L.A.I.F. e Liquore Strega
  • 2017-2018 La Molisana, Sapa Group e Rillo Costruzioni
  • 2018-2019 I.V.P.C., Rillo Costruzioni, Unibet, Sapa Group
  • 2019-2020 I.V.P.C., Rillo Costruzioni
  • 2020-2021 I.V.P.C, Rillo Costruzioni, Don Peppe Pizzerie, Pasta Rummo
  • 2021-2022 I.V.P.C., Rillo Costruzioni, Gesesa, Pasta Rummo
  • 2022-2023 I.V.P.C., Rillo Costruzioni, Contrader, Pasta Rummo
  • 2023-2024 I.V.P.C., Rillo Costruzioni, Pasta Rummo, NowTv
  • 2024-2025 I.V.P.C., Rillo Costruzioni, Pasta Rummo, NowTv, Euronics

Settore giovanile

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Nella stagione 2008-2009, sotto la presidenza nelle attività giovanili di Ciro Vigorito, la formazione Berretti del Benevento, capitanata da Stefano Furno, si è laureata Campione d'Italia. Nella finale contro il Monza si è imposto in casa per 3-2[46] e, al ritorno in Brianza, ha pareggiato 1-1. Si è trattato, questo, di uno storico traguardo: per la prima volta una squadra di calcio beneventana ha conquistato un tricolore[47]. Nel 2010 va segnalato un altro importante traguardo, la formazione Giovanissimi, guidata da mister Carmelo Imbriani vince la Coppa Giovanissimi Professionisti battendo in finale gli emiliani del Crociati Noceto per 4-2 sul campo di Abbadia San Salvatore[48]. Nella stagione 2018-2019 va segnalata la partecipazione dell'Under 16 alla Final Four Nazionale, sconfitti in semifinale dai pari età dell'Empoli.

Il Benevento è molto sensibile alla tutela della salute dei suoi calciatori, tanto da effettuare appositi controlli dei valori ematici, detti Passaporto Ematico, in maniera sistematica e continuativa[49].

Allenatori e presidenti

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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Benevento Calcio.

Di seguito gli allenatori e i presidenti dall'anno di fondazione a oggi.[senza fonte]

Allenatori
Presidenti
  • 1929-1940 Italia (bandiera) Francesco Minocchia
  • 1940-1942 ...
  • 1942-1943 Italia (bandiera) Vesce
  • 1943-1945
  • 1945-1951 Italia (bandiera) Mariano Russo
  • 1951-1953 Italia (bandiera) Alfredo Covelli
  • 1953-1963 Italia (bandiera) Licurgo Bartalucci
  • 1963-1970 Italia (bandiera) Italo Bocchino
  • 1970-1971 Italia (bandiera) Antonio Abete
  • 1971-1972 Italia (bandiera) Vittorio De Nigris
  • 1972-1973 Italia (bandiera) Erminio Tesauro
  • 1973-1977 Italia (bandiera) Antonio Bocchino
  • 1977-1978 Italia (bandiera) Maria Rosaria Cammarota
  • 1978-1979 Italia (bandiera) Ciro Verde
  • 1979-1981 Italia (bandiera) Ernesto Mazzoni
  • 1981-1982 Italia (bandiera) Donato Callisto
  • 1982-1983 Italia (bandiera) Romano Monero
  • 1983-1984 Italia (bandiera) Leonardo Lampugnale
  • 1984-1986 Italia (bandiera) Ernesto Mazzoni
  • 1986-1988 Italia (bandiera) Antonio Paglia (Amm. unico)
  • 1988-1989 Italia (bandiera) Giovanni Perugini
  • 1989-1990 Italia (bandiera) Guido Sparandeo
  • 1990-1991 Italia (bandiera)/Svizzera (bandiera) Mario Peca
  • 1991-1996 Italia (bandiera) Mario Cotroneo
  • 1996-1998 Italia (bandiera) Gianraffaele Cotroneo
  • 1998-2001 Italia (bandiera) Renato Pedicini
  • 2002-2005 Italia (bandiera) Giuseppe Spatola
  • 2005-2006 Italia (bandiera) Older Tescari
  • 2006-2015 Italia (bandiera) Oreste Vigorito
  • 2015-2016 Italia (bandiera) Fabrizio Pallotta
  • 2016- Italia (bandiera) Oreste Vigorito
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Benevento Calcio.
Capitani

Contributo alle nazionali

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Calciatori convocati da rappresentative nazionali durante la loro militanza nel Benevento:

Competizioni nazionali

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2019-2020

Competizioni interregionali

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1945-1946 (girone D)[N 1]
2015-2016 (girone C)
2007-2008 (girone C)
1959-1960 (girone F), 1973-1974 (girone G)
1990-1991 (girone I)[N 2]
1993-1994 (girone H)

Competizioni regionali

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1955-1956 (girone A)
1930-1931 (girone A)

Competizioni giovanili

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2008-2009 (Torneo Lega Pro)
2009-2010

Altri piazzamenti

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Finalista: 2007-2008
Vittoria play-off: 2016-2017
Vittoria play-off: 1998-1999 (girone C)
Semifinalista: 1993-1994
Annotazioni
  1. ^ Non promosso. Ospite del campionato a completamento degli organici. Verdetti: Benevento (1º posto) e Gladiator (2º posto) restano nella categoria per meriti sportivi. Il Gladiator decide di retrocedere per inadempienze finanziarie. Scafatese (3º posto) in Serie B. Fonte: Quando il Benevento conquistò sul campo la Serie B - Calcio in Campania, su forzazzurri.net, 22 dicembre 2015. URL consultato il 9 maggio 2016.
  2. ^ Non promosso. Perde lo spareggio-promozione contro la Juventus Stabia (vincente girone L) per 2-1 nel doppio confronto.

Statistiche e record

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Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record del Benevento Calcio.

Partecipazione ai campionati

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Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 2 2017-2018 2020-2021 2
Serie B 5 2016-2017 2022-2023 5
Prima Divisione 1 1934-1935 40
Serie C 16 1935-1936 2024-2025
Serie C1 15 1978-1979 2004-2005
Lega Pro Prima Divisione 6 2008-2009 2013-2014
Lega Pro 2 2014-2015 2015-2016
IV Serie 2 1952-1953 1956-1957 24
Serie C2 10 1987-1988 2007-2008
Campionato Interregionale 1 1958-1959
Serie D 11 1959-1960 1973-1974
Campionato Interregionale - 2ª Cat. 1 1957-1958 6
Campionato Interregionale 3 1989-1990 1991-1992
Campionato Nazionale Dilettanti 2 1992-1993 1993-1994

Partecipazione alle Coppe Nazionali

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Torneo Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 18 1936-1937 2021-2022 18
Supercoppa di Lega Pro 1 2016 1
Coppa Italia Semiprofessionisti 9 1972-1973 1980-1981 38
Coppa Italia Serie C 21 1981-1982 2007-2008
Coppa Italia di Lega Pro 8 2008-2009 2015-2016
Supercoppa di Lega di Serie C2 1 2008 1

Statistiche di squadra

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La squadra è la prima ad aver raggiunto due promozioni consecutive (Serie B nel 2016 e Serie A nel 2017) in campionati a cui mai aveva preso parte.

Statistiche individuali

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Di seguito i primatisti di presenze e reti relative alle sole partite di campionato, inclusi eventuali play-off e play-out. In grassetto i giocatori ancora in attività con il club.

Dati aggiornati al 17 marzo 2024.

Record di presenze in campionato
  • 254 Italia (bandiera) Graziano Iscaro (1984-1990; 1992-1995; 1996-1997)[59]
  • 232 Italia (bandiera) Piergraziano Gori (2006-2010; 2011-2014; 2015-2017; 2018-2021)[60]
  • 218 Italia (bandiera) Stefano Mastroianni (1992-2001)[59][61]
  • 207 Italia (bandiera) Roberto Ranzani (1970-1976)[62]
  • 199 Italia (bandiera) Diego Palermo (2005-2011)[63]
  • 194 Italia (bandiera) Riccardo Improta (2018-2024)
  • 186 Italia (bandiera) Cesare Ventura (1978-1984)
  • 177 Italia (bandiera) Gaetano Letizia (2017-2023)[64]
  • 171 Italia (bandiera) Giuseppe Orsini (1990-1995; 1996-1997)[65]
  • 152 Italia (bandiera) Gianpiero Clemente (2007-2011)[66]
  • 152 Italia (bandiera) Giancarlo Zotti (1985-1991)[67]
Record di reti in campionato

Secondo un'indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate in sondaggi e ricerche di mercato, la StageUp e la Ipsos, nella stagione 2020-2021 la squadra poteva contare su un seguito stimato in circa 70 000 tifosi.[76]

Il Benevento risulta per quanto riguarda il numero di presenze allo stadio, tra i primi tre club calcistici della regione Campania e tra i primi cinquanta in Italia[77].

Per la stagione calcistica 2017-2018 è stata premiata dall'Italian Sport Awards come miglior tifoseria della Serie A 2017-2018.

Il tifo organizzato si riunisce essenzialmente nella curva sud dello Stadio Ciro Vigorito. Esso nasce verso la metà degli anni settanta riunito allo stadio Meomartini grazie al gruppo Brigate Giallorosse[78]. Il primo gruppo rilevante si fonda nel 1983 con il nome di Commando Ultrà Curva Sud[79]. Dai primi anni novanta in poi si assiste alla fondazione di altri gruppi. Attualmente la tifoseria del Benevento è unita nel secondo anello della curva sud con il nome di Curva Sud 1929 Benevento.[80][81] Si segnala nel settore distinti la presenza di un gruppo storico denominato Club Shanghai e nel settore curva nord un gruppo nato nel 2015 cioè gli Ultras Cani Sciolti. Una particolare menzione deve essere fatta per il Club Stregoni del Nord, primo ed unico club ufficiale riconosciuto al di fuori dalla Campania, nato nel marzo del 2009 a Legnano con una spettacolare inaugurazione presieduta dall'attuale presidente Oreste Vigorito. Il club oggi raggruppa numerosi sostenitori dell'area padana concentrati principalmente fra il Piemonte, la Lombardia e l'Emilia-Romagna.

Gemellaggi e rivalità

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Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Campania.

Gli ultras giallorossi sono legati da amicizia con gli ultras del Catania e del Cerignola[82] ed intrattengono buoni rapporti con la curva della Pro Vercelli.[83]. In Campania rapporti di rispetto reciproco si hanno con la tifoseria della Salernitana (la tifoseria granata e quella giallorossa sono spesso anche accomunate da iniziative benefiche e dall'impegno per il sociale).[84][85][86]

I gemellaggi più importanti della storia del tifo beneventano sono stati quelli con i tifosi del Savoia e quello con i tifosi del Foggia. Il gemellaggio con i tifosi oplontini è nato nel 1991 e si è interrotto nell'agosto 2016[87]. Il gemellaggio con i tifosi foggiani invece è nato nel 1985 e si è interrotto nel 2009 durante i play-off per la Serie B che vedeva protagonista le due squadre del sud a causa di sfottò, provocazioni e screzi.[88]

Le rivalità più accese riguardano altre tifoserie campane: vi è forte antagonismo con i tifosi dell'Avellino, con cui il Benevento disputa il "derby dell'Appennino campano"[89], e con i tifosi della Nocerina[89] e della Casertana[89]; a seguire sono pessimi i rapporti con la tifoseria della Cavese[89], della Juve Stabia[89] e della Turris[89]. Fuori dalla regione si sono verificati spesso screzi con i tifosi del Crotone[90], del Frosinone[90], del Messina, del Potenza, del Taranto e del Foggia.[89][91]

Storica l'inimicizia con il Campobasso con cui il Benevento disputa il "derby del Sannio", rivalità caratterizzata da scontri targati anni settanta e novanta, andata ad affievolirsi per via delle diverse fortune e la mancanza di incontri ufficiali tra le due compagini.[92]

Lo stesso argomento in dettaglio: Benevento Calcio 2023-2024.

Rosa 2024-2025

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N. Ruolo Calciatore
1 Italia (bandiera) P Alessandro Nunziante
3 Italia (bandiera) D Francesco Sena
4 Italia (bandiera) C Antonio Prisco
5 Italia (bandiera) D Angelo Veltri
6 Italia (bandiera) D Biagio Meccariello
7 Italia (bandiera) A Ernesto Starita
8 Italia (bandiera) C Filippo Nardi
9 Italia (bandiera) A Jacopo Manconi
10 Italia (bandiera) A Eric Lanini
12 Italia (bandiera) P Nicolò Manfredini
13 Romania (bandiera) D Alin Toșca
14 Italia (bandiera) C Marco Pinato
17 Italia (bandiera) C Gennaro Acampora
18 Italia (bandiera) C Pier Luigi Simonetti
20 Italia (bandiera) D Filippo Berra ()
N. Ruolo Calciatore
21 Italia (bandiera) C Davide Agazzi
23 Italia (bandiera) D Marco Ciurleo
24 Italia (bandiera) C Mattia Viviani
25 Italia (bandiera) D Angelo Viscardi
27 Marocco (bandiera) D Shady Oukhadda
28 Italia (bandiera) A Giuseppe Borello
32 Italia (bandiera) D Antonio Ferrara
33 Italia (bandiera) A Mario Perlingieri
35 Italia (bandiera) A Lorenzo Carfora
38 Italia (bandiera) C Angelo Talia
44 Italia (bandiera) D Vincenzo Avolio
58 Italia (bandiera) D Christian Pastina
68 Italia (bandiera) P Igor Lucatelli
73 Italia (bandiera) A Davide Lamesta
96 Italia (bandiera) D Riccardo Capellini

Staff tecnico

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Staff dal sito web ufficiale della società.[93]

Staff dell'area tecnica
  • Italia (bandiera) Gaetano Auteri - Allenatore
  • Italia (bandiera) Loreno Cassia - Allenatore in seconda
  • Italia (bandiera) Giuseppe Di Mauro - Preparatore atletico
  • Italia (bandiera) Adriano Bianchini - Preparatore atletico e riatletizzazione
  • Italia (bandiera) Antonio Chiavelli - Preparatore portieri
  • Italia (bandiera) Angelo Testa - Match analyst
  • Italia (bandiera) Francesco Varrella - Tecnico di ripresa camera tattica e drone
  • Italia (bandiera) Dott. Walter Giorgione - Resp. struttura medica
  • Italia (bandiera) Dott. Franco De Cicco - Medico sociale
  • Italia (bandiera) Dott. Raffaele Fuiano - Medico sociale
  • Italia (bandiera) Dott. Mario De Vita - Medico sociale
  • Italia (bandiera) Dott. Luca Milano - Medico sociale
  • Italia (bandiera) Ernesto Galliano - Fisioterapista
  • Italia (bandiera) Luca Lepore - Fisioterapista
  • Italia (bandiera) Giorgio Policastri - Fisioterapista
  • Italia (bandiera) Raffaele Marinaccio - Fisioterapista
  • Italia (bandiera) Elettra Agovino - Nutrizionista
  • Italia (bandiera) Antonio Tizzanino - Podologo
  1. ^ a b Benevento, su scudettitalia.altervista.org.
  2. ^ Lo Stadio 'Ciro Vigorito', su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2016).
  3. ^ Fiorenzo Radogna e Maria Strada, Benevento e Spal, doppio salto per la Serie A: col Venezia quelle risalite imperiose nel calcio, su corriere.it, 9 giugno 2017.
  4. ^ Tanti auguri Benevento, su ottopagine.it, 6 settembre 2016.
  5. ^ a b c La storia. Parte 1, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ a b c d e f g h La storia del Calcio a Benevento, su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2016).
  7. ^ La notizia fornita dal sito ufficiale (cfr. La storia del Calcio a Benevento, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2016).), secondo cui il Benevento nella stagione 1945-1946 fu promossa in Serie B ma vi rinunciò per problemi finanziari, in realtà non ha fondamento. Infatti, secondo un comunicato ufficiale della Lega Nazionale Centro-Sud pubblicato sul Corriere dello Sport del 19 settembre 1945, il Benevento era tra le squadre non aventi diritto ammesse in Serie C 1945-1946 («3) Società non aventi diritto ammesse al campionato di Serie C - [...] 31. A.C. Benevento [...]»), le quali per regolamento non avevano diritto alla promozione in Serie B («Retrocessione - Nel confermare [che] il diritto della promozione è riservato solamente alle società aventi diritto di cui al n. 2 del presente comunicato [...] ]»).
  8. ^ a b c d e f La storia. Parte 2, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  9. ^ a b C'era una volta la Sanvito, su emozioninrete.com, 26 luglio 2015. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
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  11. ^ a b c d e f Almanacco Panini 2021
  12. ^ Prima in Serie C e poi nella ridenominata Serie C1.
  13. ^ La storia. Parte 5, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  14. ^ a b La C1 si allontana, su realtasannita.it, 15 luglio 2007. URL consultato il 17 aprile 2016.
  15. ^ a b c d e f g La storia. Parte 6, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  16. ^ Benevento Calcio: i fratelli Vigorito rilevano le quote Tescari, su ilquaderno.it. URL consultato il 12 maggio 2016.
  17. ^ CALCIO, SERIE C2: RISOLTA LA CRISI DEL BENEVENTO, su sport.repubblica.it. URL consultato il 23 maggio 2016.
  18. ^ Gianluca Strocchi, Lega Pro: Pisa si assicura il 2º posto, Alessandria ai playoff, Catania a un passo dai playout, su repubblica.it, 1º maggio 2016.
  19. ^ Vigorito si riprende il Benevento, ma non può evitare la penalizzazione, su sportavellino.it, 18 giugno 2016.
  20. ^ Francesco Carci, Serie B, Benevento-Carpi 1-0: Puscas regala la storica promozione ai giallorossi, su repubblica.it, 8 giugno 2017.
  21. ^ Chiara Pizzimenti, Il Benevento è ufficialmente la squadra europea più scarsa di sempre, su vanityfair.it, 20 novembre 2017.
  22. ^ Il Benevento vola in Serie A! Inzaghi da record e ora festa in pullman, 29 giugno 2020.
  23. ^ Il Littoriale, 21 ottobre 1938, pag. 4
  24. ^ Gestita dalla Lega Nazionale Centro-Sud.
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