Musei nazionali italiani
I musei nazionali italiani, chiamati anche istituti museali statali o musei statali, sono enti pubblici istituiti con apposita Legge dello Stato approvata dal Parlamento italiano e gestiti dal Ministero della cultura (MiC), attraverso la Direzione generale Musei e le Direzioni regionali Musei operanti sul territorio. I musei, gallerie ed aree archeologiche nelle tre regioni a statuto speciale di Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta sono invece gestiti autonomamente.
Nell'articolo 101 Codice dei beni culturali e del paesaggio i musei sono descritti fra i luoghi della cultura, come «struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio». È da notare che, nello stesso articolo 101 del Codice, sono annoverati fra i luoghi della cultura anche le aree e i parchi archeologici e i complessi monumentali, istituti che pure possono avere valenza museale e che, nel caso degli istituti statali, sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico, secondo le modalità stabilite dall’art. 102 del Codice.[1]
Nell'art. 43 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 «I musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica».
Informazioni sui musei statali italiani, con i recapiti, gli orari di apertura e le modalità di accesso, sono disponibili tramite i motori di ricerca del Ministero e della Direzione generale Musei.
Accesso ai musei statali
[modifica | modifica wikitesto]I musei statali sono generalmente aperti tutti i giorni dell'anno, esclusi (di solito) il 1º gennaio, il 25 dicembre ed altri giorni eventualmente stabiliti dal singolo istituto museale. I giorni e gli orari di apertura sono comunicati dai singoli musei attraverso i canali di informazione ufficiale.[2]
La visita ai luoghi della cultura statali può essere libera o a pagamento ed è regolata dal Decreto ministeriale 11 dicembre 1997, n. 507 e successive modifiche.[3]
Nel caso dell'ingresso a pagamento, alcune categorie di visitatori possono avere diritto a un biglietto gratuito o ridotto.[4]
Biglietto gratuito
[modifica | modifica wikitesto]Biglietto gratuito tramite esibizione di un documento
[modifica | modifica wikitesto]Hanno diritto al biglietto gratuito direttamente presso le biglietterie delle sedi espositive, tramite esibizione di un documento attestante una delle seguenti condizioni:[4]
- visitatori minori di 18 anni, inclusi quelli privi di cittadinanza europea;[5]
- cittadini europei disabili e loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria;
- guide turistiche dell'Unione europea nell'esercizio della propria attività professionale, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità;
- interpreti turistici dell'Unione europea quando occorra la loro opera a fianco della guida, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità;
- personale dipendente del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo;
- membri dell'International Council of Museums (ICOM);
- gruppi o comitive di studenti delle scuole pubbliche e private dell'Unione Europea, accompagnati dai loro insegnanti, previa prenotazione e nel contingente stabilito dal capo dell'istituto;
- allievi dei corsi di alta formazione delle Scuole del Ministero (Istituto Centrale per il Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico);
- docenti e studenti iscritti alle accademie di belle arti o a corrispondenti istituti dell'Unione Europea, mediante esibizione del certificato di iscrizione per l'anno accademico in corso;
- docenti e studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle seguenti facoltà: architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico. Le medesime agevolazioni sono consentite a docenti e studenti di facoltà o corsi corrispondenti, istituiti negli Stati dell'Unione Europea. L'ingresso gratuito è consentito agli studenti mediante esibizione del certificato di iscrizione per l'anno accademico in corso, ai docenti mediante esibizione di idoneo documento;
- docenti di storia dell'arte di istituti liceali, mediante esibizione di idoneo documento;
- giornalisti in regola con il pagamento delle quote associative, mediante esibizione di idoneo documento comprovante l'attività professionale svolta.
- per motivi di studio o di ricerca, attestate da Istituzioni scolastiche o universitarie, da accademie, da istituti di ricerca e di cultura italiani o stranieri, nonché da organi del Ministero, ovvero per particolari e motivate esigenze, i capi degli Istituti possono consentire l'ingresso gratuito nelle sedi espositive di propria competenza e per periodi determinati a coloro che ne facciano richiesta;
- personale docente di ruolo o con contratto a termine della scuola italiana. Il Ministero ha aderito all'iniziativa per quanto riguarda l'accesso agli spazi in cui sono allestite mostre o esposizioni temporanee con percorso espositivo separato dall'ordinario percorso di visita. Di conseguenza, gli aventi diritto potranno accedere a tali spazi a pagamento, usufruendo dei buoni di spesa, generabili tramite un'applicazione informatica (cartadeldocente.istruzione.it).
Ingresso gratuito mediante tessera individuale
[modifica | modifica wikitesto]Possono avere l'ingresso gratuito mediante rilascio di tessera individuale, di durata annuale con fotografia richiesta alla Direzione Generale Musei per ragioni di studio e di ricerca ovvero per particolari e motivate esigenze:
- agli operatori delle associazioni di volontariato che operano mediante convenzioni presso le sedi periferiche del Ministero;
- agli ispettori e Conservatori onorari del Ministero;
- ai militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale;
- ai membri dell'I.C.C.R.O.M.;
- agli studiosi italiani e stranieri per motivi di studio o di ricerca attestate da Istituzioni scolastiche o universitarie, da accademie, da istituti di ricerca e di cultura italiani o stranieri, nonché da organi del Ministero, ovvero per particolari e motivate esigenze il direttore generale può rilasciare a singoli soggetti tessere annuali per l'ingresso gratuito (DM 239 /2006).
In merito alle categorie beneficiarie dell’ingresso gratuito e in relazione alla documentazione da esibire per usufruire delle agevolazioni previste dalla normativa, nel 2020 la Direzione generale Musei ha pubblicato alcune indicazioni sulle principali e più frequenti richieste di chiarimento sul “Libero ingresso e ingresso gratuito”.[6]
Ingresso gratuito a musei, aree e parchi archeologici gestiti dallo Stato per cittadini italiani residenti all'estero (AIRE) per gli anni 2021, 2022, 2023, dietro presentazione di un documento d'identità attestante la residenza all'estero
Ingresso gratuito in caso di iniziative culturali
[modifica | modifica wikitesto]L'ingresso è gratuito anche in occasione di manifestazioni ed iniziative culturali, come ad esempio la "Domenica al museo" (prima domenica di ogni mese) oppure può essere incentivato a condizioni particolarmente vantaggiose (1 euro) in occasioni particolari, come le aperture straordinarie serali delle Giornate Europee del Patrimonio Archiviato il 24 febbraio 2020 in Internet Archive..
Ingresso agevolato
[modifica | modifica wikitesto]In virtù del Decreto ministeriale 9 gennaio 2019, n. 13, i cittadini dell'Unione europea dai 18 ai 25 anni hanno diritto all'ingresso agevolato, con biglietto di ingresso al costo di 2,00 euro. Le medesime agevolazioni si applicano ai cittadini di Paesi non comunitari "a condizione di reciprocità".[7]
I musei statali situati nelle regioni a statuto speciale possono avere regole parzialmente differenti sul diritto all'accesso gratuito o ridotto.
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2014, il regolamento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo definito con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014, n. 171 ha avviato una riforma nell’organizzazione e nell’amministrazione dei musei statali che oggi, attraverso successive modifiche fino al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 e del Decreto ministeriale 28 gennaio 2020, n. 22, individua un sistema coordinato dalla Direzione generale Musei Archiviato il 10 novembre 2022 in Internet Archive. e composto da 40 istituti museali dotati di autonomia speciale, e da 18 Direzioni regionali Musei operanti sul territorio, cui fanno rifierimento tutti gli altri musei.
La normativa di riferimento
[modifica | modifica wikitesto]Organizzazione e funzionamento dei musei
[modifica | modifica wikitesto]L’11 dicembre 2014 entra in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014, n. 171 Nuovo regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89.[8]
Il 10 marzo 2015 viene pubblicato il Decreto ministeriale 23 dicembre 2014, Organizzazione e funzionamento dei musei statali.[9]
Il 19 dicembre 2015 viene pubblicato il Decreto Ministeriale 14 ottobre 2015, Modifiche al Decreto 23 dicembre 2014 “Organizzazione e funzionamento dei musei statali”.
L'11 marzo 2016 viene pubblicato il Decreto ministeriale 23 gennaio 2016, n. 43, Modifiche al decreto 23 dicembre 2014, recante Organizzazione e funzionamento dei musei statali".
Il 26 marzo 2016 entra in vigore il Decreto ministeriale 23 gennaio 2016, n. 44, Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell'articolo 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
Il 9 aprile 2016 viene registrato il Decreto Ministeriale 9 aprile 2016 n. 198 Archiviato il 24 settembre 2020 in Internet Archive., Disposizioni in materia di aree e parchi archeologici e istituti e luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale ai sensi dell’articolo 6 del Decreto ministeriale 23 gennaio 2016.
Il 10 marzo 2017 viene pubblicato il Decreto Ministeriale 12 gennaio 2017, Adeguamento delle soprintendenze speciali agli standard internazionali in materia di musei e luoghi della cultura.[10]
Il 22 marzo 2018 entra in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 dicembre 2017, n. 238, Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, in attuazione dell'articolo 22, comma 7-quinquies, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.[11]
Il 26 marzo 2018 viene pubblicato il Decreto ministeriale 7 febbraio 2018, n. 88, Modifiche al decreto 23 dicembre 2014, recante «Organizzazione e funzionamento dei musei statali».[12]
Il 22 agosto 2019 entra in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 giugno 2019, n. 76, Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance.[13]
Il 5 febbraio 2020 entra in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169, Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance.[14]
Il 28 gennaio 2020 viene registrato il Decreto ministeriale 28 gennaio 2020, n. 22, Modifiche al decreto ministeriale 23 dicembre 2014, recante «Organizzazione e funzionamento dei musei statali e altre disposizioni in materia di istituti dotati di autonomia speciale.
Altra normativa di riferimento
[modifica | modifica wikitesto]Il 21 settembre 2015 entra in vigore il Decreto Legge 20 settembre 2015, n. 146, Misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione.[15]
Il 21 ottobre 2016 viene pubblicato il Decreto Ministeriale 30 giugno 2016, n. 330, Criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali.[16]
Il 4 aprile 2018 viene pubblicato il Decreto ministeriale 21 febbraio 2018, n. 113, Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale.[17]
Il 28 febbraio 2019 entra in vigore il Decreto ministeriale 9 gennaio 2019, n. 13, Regolamento di modifica al decreto 11 dicembre 1997, n. 507, recante norme per l'istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali.[3]
Musei statali dotati di autonomia speciale
[modifica | modifica wikitesto]I primi 20 istituti dotati di autonomia speciale si individuano nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014, n. 171, in vigore dall'11 dicembre 2014. A questi, se ne aggiungono ulteriori 10 con il Decreto ministeriale 23 gennaio 2016, n. 43 Seguono quindi altri accorpamenti e modifiche determinati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 giugno 2019, n. 76, in vigore dal 22 agosto 2019. Nell'articolo 33 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169, gli istituti museali dotati di autonomia speciale sono 40, fra “musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale". Con il Decreto ministeriale 23 novembre 2021, n. 471 sono divenuti 44. Di questi, 11 sono uffici di livello dirigenziale generale e 33 sono uffici di livello dirigenziale non generale.
I musei con autonomia speciale sono dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile ed organizzativa e sono costituiti dai seguenti organi: il Direttore, il Consiglio di amministrazione, il Comitato scientifico e il Collegio dei revisori dei conti. Gli organi apicali garantiscono lo svolgimento della missione del museo, verificano l’economicità, l’efficienza e l’efficacia delle attività e controllano la qualità scientifica dell’offerta culturale e delle pratiche di conservazione, fruizione e valorizzazione dei beni in consegna al museo. La composizione degli organi collegiali è determinata nel rispetto dell’equilibrio tra i generi.
In questo quadro, è stato notato che particolare evidenza, negli anni recenti, ha avuto il tema della leadership, basata sulla figura del Direttore del museo, "fino al punto che, in Italia, un’ampia parte della popolazione e un numero sorprendentemente ampio di operatori del sistema della comunicazione ne conoscono i nomi, circostanza unica in Europa e, se si esclude forse la Russia, nel mondo”.[18]
Gli istituti dotati di autonomia speciale dipendono funzionalmente dalla Direzione generale Musei Archiviato il 10 novembre 2022 in Internet Archive.. L'elenco dei musei, parchi archeologici e altri istituti dotati di autonomia speciale e degli istituti museali ad essi afferenti è pubblicato nel Decreto ministeriale 23 novembre 2021, n. 471.
Elenco degli istituti dotati di autonomia speciale
[modifica | modifica wikitesto]Musei fondazione
[modifica | modifica wikitesto]Sono seguenti le fondazioni museali alle quali si applicano normative analoghe a quelle dei musei statali dotati di autonomia speciale:
Direzioni regionali Musei
[modifica | modifica wikitesto]Le Direzioni regionali Musei traggono origine dai Poli museali regionali, istituiti in base al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014, n. 171, in vigore dall'11 dicembre 2014, per la gestione di musei, istituti e aree archeologiche che in precedenza erano competenza di altri uffici. I Poli museali vengono sostituiti dalle Direzioni territoriali delle reti museali, istituite dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 giugno 2019, n. 76, in vigore dal 22 agosto 2019, le quali a loro volta sono confluite nelle Direzioni regionali musei, istituite dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169, in vigore dal 5 febbraio 2020.
Le Direzioni regionali Musei sono un'articolazione periferica della Direzione generale musei, con il compito di assicurare sul territorio di competenza "l’espletamento del servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione degli Istituti e dei luoghi della cultura in consegna allo Stato o allo Stato comunque affidati in gestione"[25]. Nell'espletare tali funzioni la Direzione definisce le strategie e gli obiettivi comuni di valorizzazione, promuove l'integrazione dei percorsi culturali di fruizione e, in raccordo con il Segretario regionale, dei conseguenti itinerari turistico-culturali. Nel 2016 tale modello è stato recepito anche dalla Regione Siciliana.
Rientra ed è parte importante del suo mandato anche la promozione del cosiddetto art bonus, ovvero un modello di defiscalizzazione in favore delle opere d'arte introdotto dalla riforma Franceschini del 2014[26].
Le Direzioni regionali Musei sono 17, una per regione (eccetto le regioni a statuto autonomo Sicilia, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige), cui si aggiunge la Direzione Musei statali della città di Roma, istituita dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169
Direzione regionale Musei Abruzzo
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[27]
Direzione regionale Musei Basilicata
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[28]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Museo archeologico nazionale di Metaponto | Bernalda | MT | |
Parco archeologico dell’area urbana di Metaponto | |||
Tempio delle Tavole Palatine | |||
Museo archeologico nazionale dell'Alta Val d'Agri | Grumento Nova | PZ | |
Parco archeologico di Grumentum | |||
Palazzo De Lieto - Pinacoteca Angelo Brando | Maratea | PZ | |
Museo archeologico nazionale del Melfese "Massimo Pallottino" - Castello di Melfi | Melfi | PZ | |
Museo archeologico nazionale di Muro Lucano | Muro Lucano | PZ | —
|
Museo archeologico nazionale della Siritide | Policoro | MT | |
Parco archeologico di Herakleia | |||
Museo archeologico nazionale della Basilicata "Dinu Adameşteanu" | Potenza | PZ | |
Palazzo Ducale | Tricarico | MT | |
Area archeologica di Rossano di Vaglio | Vaglio Basilicata | PZ | —
|
Area archeologica di Serra di Vaglio | —
| ||
Catacombe ebraiche di Venosa | Venosa | PZ | |
Museo archeologico nazionale di Venosa - Castello Aragonese | |||
Parco archeologico di Venosa | |||
Parco paleolitico di Notarchirico |
Direzione regionale Musei Calabria
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[29]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Museo e parco archeologico nazionale di Scolacium | Borgia | CZ | |
Museo e parco archeologico Archeoderi | Bova Marina | RC | —
|
Galleria nazionale di Cosenza | Cosenza | CS | |
Museo archeologico nazionale di Crotone | Crotone | KR | |
Museo e parco archeologico nazionale di Capo Colonna | |||
Chiesa di San Francesco d'Assisi | Gerace | RC | |
Museo Metauros | Gioia Tauro | RC | |
Le Castella | Isola di Capo Rizzuto | KR | |
Museo archeologico lametino | Lamezia Terme | CZ | —
|
Museo e parco archeologico nazionale di Locri | Locri | RC | |
Museo statale di Mileto | Mileto | VV | —
|
Museo e parco archeologico dell'antica Kaulon | Monasterace | RC | |
La Cattolica | Stilo | RC | |
Museo archeologico statale Vito Capialbi | Vibo Valentia | VV |
Direzione regionale Musei Campania
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[30]
Direzione regionale Musei Emilia-Romagna
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[31]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Castello Malaspina | Bobbio | PC | |
Ex chiesa di San Barbaziano | Bologna | BO | |
Ex chiesa di San Mattia | |||
Castello di Canossa e Museo nazionale "Naborre Campanini" | Canossa | RE | |
Torre Jussi | Castel d'Aiano | BO | |
Abbazia di Pomposa e Museo pomposiano | Codigoro | FE | |
Museo dell'età neoclassica in Romagna - Palazzo Milzetti | Faenza | RA | |
Museo archeologico nazionale di Ferrara | Ferrara | FE | |
Casa Minerbi-Del Sale | |||
Casa Romei | |||
Museo nazionale etrusco "Pompeo Aria" e Area archeologica di Kainua | Marzabotto | BO | |
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina | Parma | PR | |
Basilica di Sant'Apollinare in Classe | Ravenna | RA | |
Battistero degli Ariani | |||
Mausoleo di Teodorico | |||
Museo nazionale di Ravenna | |||
Palazzo di Teodorico | |||
Villa romana di Russi | Russi | RA | |
Fortezza di San Leo | San Leo | RN | |
Museo archeologico nazionale di Sarsina | Sarsina | FC |
Direzione regionale Musei Friuli-Venezia Giulia
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[32]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Museo archeologico nazionale di Aquileia | Aquileia | UD | |
Museo paleocristiano di Aquileia | |||
Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli | Cividale del Friuli | UD |
Direzione regionale Musei Lazio
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[33]
Direzione Musei statali della città di Roma
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio del comune di Roma le funzioni della Direzione regionale Musei sono svolte dalla Direzione Musei statali della città di Roma, cui sono affidati i seguenti siti:[34]
-
Museo nazionale di Castel Sant'Angelo e Passetto di Borgo
-
Parco archeologico di Veio
Direzione regionale Musei Liguria
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[35]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Villa Rosa - Museo dell'arte vetraria altarese | Altare | SV | |
Museo archeologico di Chiavari - Palazzo Rocca | Chiavari | GE | |
Forte San Giovanni | Finale Ligure | SV | |
Castello di San Terenzo | Lerici | SP | |
Museo archeologico nazionale e Zona archeologica di Luni | Luni | SP | |
Villa romana del Varignano | Portovenere | SP | |
Forte Santa Tecla | Sanremo | IM | |
Fortezza Firmafede | Sarzana | SP | |
Fortezza di Sarzanello | |||
Area archeologica di Nervia | Ventimiglia | IM | |
Museo preistorico e Zona archeologica dei Balzi Rossi |
Direzione regionale Musei Lombardia
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[36]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Museo nazionale della preistoria della Valle Camonica | Capo di Ponte | BS | —
|
Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo | |||
Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane | |||
Parco archeologico e Antiquarium di Castelseprio | Castelseprio | VA | |
Complesso monumentale e Museo della Certosa di Pavia | Certosa di Pavia | PV | |
Museo archeologico nazionale della Valle Camonica | Cividate Camuno | BS | |
Villa romana e Antiquarium | Desenzano del Garda | BS | |
Museo del Cenacolo Vinciano | Milano | MI | |
Cappella Espiatoria | Monza | MB | |
Castello Scaligero | Sirmione | BS | |
Grotte di Catullo e Museo archeologico | |||
Palazzo Besta | Teglio | SO | |
Museo archeologico nazionale della Lomellina | Vigevano | PV |
Direzione regionale Musei Marche
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[37]
Direzione regionale Musei Molise
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[38]
Direzione regionale Musei Piemonte
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[39]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Castello di Agliè | Agliè | TO | |
Abbazia di Vezzolano | Albugnano | AT | |
Area archeologica di Augusta Bagiennorum | Bene Vagienna | CN | |
Forte di Gavi | Gavi | AL | |
Castello di Moncalieri | Moncalieri | TO | |
Area archeologica di Industria | Monteu da Po | TO | |
Castello di Racconigi | Racconigi | CN | |
Abbazia di Fruttuaria | San Benigno Canavese | TO | |
Castello di Serralunga d'Alba | Serralunga d'Alba | TO | |
Area archeologica di Libarna | Serravalle Scrivia | AL | |
Palazzo Carignano | Torino | TO | |
Villa della Regina |
Direzione regionale Musei Puglia
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[40]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Museo archeologico nazionale di Altamura | Altamura | BA | |
Castel del Monte | Andria | BT | |
Castello svevo di Bari | Bari | BA | |
Antiquarium e Parco archeologico di Canne della Battaglia | Barletta | BT | |
Galleria nazionale della Puglia "Girolamo e Rosaria Devanna" | Bitonto | BA | |
Museo archeologico nazionale - Palazzo Sinesi | Canosa di Puglia | BT | |
Castello di Copertino | Copertino | LE | |
Museo archeologico nazionale "Giuseppe Andreassi" e Parco archeologico di Egnazia | Fasano | BR | |
Museo archeologico nazionale e Castello di Gioia del Colle | Gioia del Colle | BA | |
Parco archeologico di Monte Sannace | |||
Anfiteatro romano di Lecce | Lecce | LE | |
Museo archeologico nazionale e Castello di Manfredonia | Manfredonia | FG | |
Parco archeologico di Siponto | |||
Museo archeologico nazionale Jatta | Ruvo di Puglia | BA | |
Castello svevo di Trani | Trani | BT |
Direzione regionale Musei Sardegna
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[41]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Area archeologica "Su Nuraxi" | Barumini | SU | |
Area archeologica di Tharros | Cabras | OR | |
Basilica di San Saturnino | Cagliari | CA | |
Compendio garibaldino e Museo nazionale memoriale Giuseppe Garibaldi | La Maddalena | SS | |
Museo archeologico nazionale "Giorgio Asproni" | Nuoro | NU | |
Antiquarium Turritano e Area archeologica | Porto Torres | SS | |
Area archeologica di Nora | Pula | CA | |
Altare prenuragico di Monte d'Accoddi | Sassari | SS | |
Museo nazionale archeologico ed etnografico “Giovanni Antonio Sanna” | |||
Pinacoteca nazionale di Sassari |
Direzione regionale Musei Toscana
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[42]
Direzione regionale Musei Umbria
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale:[43]
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Tempietto del Clitunno | Campello sul Clitunno | PG | |
Teatro romano e Antiquarium | Gubbio | PG | |
Palazzo Ducale | |||
Museo archeologico nazionale di Orvieto | Orvieto | TR | |
Necropoli del Crocifisso del Tufo | |||
Museo archeologico nazionale dell'Umbria | Perugia | PG | |
Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone | |||
Villa del Colle del Cardinale | |||
Castello Bufalini | San Giustino | PG | |
Museo archeologico nazionale di Spoleto | Spoleto | PG | |
Museo nazionale del Ducato di Spoleto - Rocca Albornoziana | |||
Area archeologica di Carsulae | Terni | TR |
Direzione regionale Musei Veneto
[modifica | modifica wikitesto]Ha il compito di gestire direttamente i seguenti istituti a carattere museale,[44] oltre al mausoleo di Cesare Battisti a Trento in Trentino e al monumento alla Vittoria a Bolzano in Alto Adige:
Sito | Comune | Provincia | Immagine |
---|---|---|---|
Museo archeologico nazionale di Adria | Adria | RO | |
Museo nazionale di archeologia del mare | Caorle | VE | |
Area archeologica di Concordia Sagittaria | Concordia Sagittaria | VE | |
Villa Del Bene | Dolcè | VR | |
Museo nazionale atestino | Este | PD | |
Museo archeologico nazionale di Fratta Polesine | Fratta Polesine | RO | |
Museo archeologico nazionale concordiese | Portogruaro | VE | |
Museo archeologico nazionale e Area archeologica di Altino | Quarto d'Altino | VE | |
Museo nazionale di Villa Pisani | Stra | VE | |
Museo nazionale Collezione Salce | Treviso | TV | |
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro | Venezia | VE | |
Museo archeologico nazionale di Venezia | |||
Museo archeologico nazionale della Laguna di Venezia | |||
Museo di Palazzo Grimani | |||
Museo d'arte orientale | |||
Museo archeologico nazionale di Verona | Verona | VR |
Musei delle regioni a statuto speciale
[modifica | modifica wikitesto]Nelle tre regioni a statuto speciale Sicilia, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, il sistema museale non dipende dal Ministero per i beni e le attività culturali, ma è ad autonomia speciale.
Sicilia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1977 le competenze dei beni culturali statali furono trasferite dallo Stato alla Regione Siciliana. Contestualmente il Museo archeologico nazionale di Palermo, il Museo archeologico nazionale di Siracusa e il Museo nazionale di Trapani divennero musei regionali.
La regione gestisce i propri beni culturali attraverso il Dipartimento dei beni culturali e dell'identità siciliana.[45] Nel 2016 la Sicilia ha recepito con legge regionale il modello dei poli museali regionali previsto dal DPCM 29 agosto 2014, n. 171. L'organizzazione è stata riformata con D.P.R.S. 27 giugno 2019, n. 12, con 14 parchi archeologici, dotati di autonomia.[46]
Parchi archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi
- Parco archeologico di Gela
- Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci
- Parco archeologico della Villa del Casale e Parco archeologico di Morgantina di Piazza Armerina
- Parco archeologico delle Isole Eolie
- Parco archeologico di Naxos e Taormina
- Parco archeologico di Tindari
- Parco archeologico di Himera, Solunto e Iato
- Parco archeologico di Kamarina e Cava d'Ispica
- Parco archeologico della Neapolis, Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro
- Parco archeologico di Leontinoi e Megara
- Parco archeologico di Segesta
- Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria
- Parco archeologico di Lilibeo[47]
Musei regionali
[modifica | modifica wikitesto]- Galleria regionale della Sicilia di palazzo Abatellis (Palermo)
- Museo regionale di Palazzo Mirto (Palermo)
- Museo d'arte contemporanea della Sicilia di Palazzo Riso (Palermo)
- Museo archeologico regionale Antonio Salinas (Palermo)
- Casa museo Giovanni Verga di Catania (con Museo della Ceramica di Caltagirone e Museo regionale di Adrano)
- Museo archeologico di Aidone
- museo eoliano Bernabò Brea (Isole Eolie)
- Museo regionale di Messina (con Museo delle tradizioni silvo-pastorali di Mistretta);
- Galleria regionale di Palazzo Bellomo (Siracusa), con Casa-museo “Antonino Uccello” di Palazzolo Acreide
- Museo archeologico Paolo Orsi (Siracusa)
- Museo Agostino Pepoli (Trapani) con museo del Satiro danzante (Mazara del Vallo)
- Museo interdisciplinare di Ragusa
- Museo archeologico di Agrigento (con Biblioteca museo “Luigi Pirandello")
- Museo regionale interdisciplinare di Caltanissetta
- Museo archeologico di Gela
Valle d'Aosta
[modifica | modifica wikitesto]In Valle d'Aosta sono gestiti dal Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione[48].
- Museo archeologico regionale della Valle d'Aosta, Aosta
- Parco archeologico e Museo dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, Aosta
- Museo delle Alpi, Bard
- Museo dell’artigianato valdostano, Fénis
- Museo regionale della fauna alpina Beck-Peccoz, Gressoney-Saint-Jean
Trentino-Alto Adige
[modifica | modifica wikitesto]In Trentino-Alto Adige dipendono direttamente dalle due province autonome.
Provincia autonoma di Bolzano
[modifica | modifica wikitesto]Nella Provincia autonoma di Bolzano sono gestiti attraverso l'Azienda musei provinciali[49].
- Museo Archeologico dell'Alto Adige, Bolzano
- Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, Bolzano
- Museo provinciale degli usi e costumi, Brunico
- Museo provinciale del vino, Caldaro sulla Strada del Vino
- Forte Franzensfeste, Fortezza
- Touriseum - Museo provinciale del turismo, Merano
- Castel Wolfsthurn - Museo provinciale della caccia e della pesca, Racines
- Museo provinciale Miniere di Schneeberg-Monteneve, Racines
- Museum Ladin, San Martino in Badia
- Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano, Tirolo
Provincia autonoma di Trento
[modifica | modifica wikitesto]Nella Provincia autonoma di Trento sono gestiti attraverso la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia[50].
- Museo provinciale del Castello del Buonconsiglio, Trento
- Aree archeologiche della Tridentum romana, Trento
- Museo delle Palafitte, Fiavé
- Museo Retico, Sanzeno
Storia dei musei archeologici nazionali in Italia
[modifica | modifica wikitesto]Una prima tipologia di musei nazionali italiani è rappresentata dalle collezioni archeologiche, gestite dalla Direzione generale per le antichità del Ministero per i beni e le attività culturali. Nel 1861, all'indomani dell'Unità d'Italia i musei archeologici nazionali italiani erano solo otto: i tre di Roma (Museo nazionale romano, Museo nazionale preistorico, Museo nazionale etrusco) e quelli di Napoli, Firenze, Cagliari, Taranto e Parma.
Nel 1866 fu istituito il Museo archeologico nazionale di Palermo[51] e nel 1878 vi fu la nascita del Museo archeologico nazionale di Siracusa.[52] Il XIX secolo si concluse quindi con l'esistenza di dieci musei archeologici nazionali in Italia.
Nel 1908 il museo archeologico di Ancona divenne Museo archeologico nazionale delle Marche e nel 1911 fu inaugurato il Museo archeologico nazionale di Matera. Il numero dei musei archeologici nazionali arrivò così a dodici e tale situazione rimase invariata sino al secondo dopoguerra.
Dal secondo dopoguerra ci furono diverse nuove aperture fino ad arrivare alla situazione attuale, in cui i musei nazionali archeologici sono diffusi in tutte le regioni italiane, escluse tre regioni a statuto speciale.[53]
Nel 2014 sono stati istituiti i "poli museali regionali". Con la riorganizzazione del ministero del dicembre 2019 altri sette musei sono diventati autonomi, mentre i poli museali sono stati trasformati in Direzioni regionali Musei.[54]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gazzetta Ufficiale
- ^ Ricerca musei, su Direzione generale Musei. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2020).
- ^ a b Decreto ministeriale 9 gennaio 2019, n. 13, Regolamento di modifica al decreto 11 dicembre 1997, n. 507, recante norme per l'istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ a b Agevolazioni per l'ingresso agli istituti museali statali, su beniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2016.
- ^ Bray: musei gratis per i minori extracomunitari, su beniculturali.it, 28 maggio 2013.
- ^ Copia archiviata, su musei.beniculturali.it. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2020).
- ^ Faq, su Direzione generale Musei. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2020).
- ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014, n. 171, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto ministeriale 23 dicembre 2014, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto Ministeriale 12 gennaio 2017, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 dicembre 2017, n. 238, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto ministeriale 7 febbraio 2018, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 giugno 2019, n. 76,, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto Legge 20 settembre 2015, n. 146, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto Ministeriale 30 giugno 2016, n. 330, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Decreto ministeriale 21 febbraio 2018, n. 113, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ Museo, su Treccani, l'Enciclopedia italiana. URL consultato il 16 maggio 2020.
- ^ a b c d e f g h DPCM 2 dicembre 2019, n. 169.
- ^ a b c d e f g h i j DM 23 gennaio 2016, n. 43.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t DPCM 29 agosto 2014, n. 171.
- ^ In via di realizzazione, avrà sede nell'Albergo diurno Venezia.
- ^ a b c d DM 23 novembre 2021, n. 471.
- ^ a b DM 12 gennaio 2017, n. 15.
- ^ D.P.C.M. 169/2019, art. 42, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 16 maggio 2020.
- ^ Il decreto cultura è legge
Franceschini: è arrivato il momento di investire in cultura e turismo - ^ Polo Museale dell'Abruzzo, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2021).
- ^ Polo Museale della Basilicata, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2023).
- ^ Polo Museale della Calabria, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2022).
- ^ Polo Museale della Campania, su beniculturali.it. URL consultato il 15 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2020).
- ^ Polo Museale dell'Emilia-Romagna, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2022).
- ^ Polo Museale del Friuli-Venezia Giulia, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2021).
- ^ Polo Museale del Lazio, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2022).
- ^ Direzione Musei statali della città di Roma, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Polo Museale della Liguria, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Polo Museale della Lombardia, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2021).
- ^ Polo Museale delle Marche, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2023).
- ^ Polo Museale del Molise, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2019).
- ^ Polo Museale del Piemonte, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2022).
- ^ Polo Museale della Puglia, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2022).
- ^ Polo Museale della Sardegna, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2022).
- ^ Polo Museale della Toscana, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Polo Museale dell'Umbria, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2022).
- ^ Polo Museale del Veneto, su beniculturali.it. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Regione Siciliana - Il sistema museale
- ^ D.P.R.S. 27 giugno 2019, n. 12
- ^ Admaioramedia Sicilia, su sicilia.admaioramedia.it. URL consultato il 13 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020).
- ^ http://www.regione.vda.it/amministrazione/struttura/infomappa_i.asp?codmap=75
- ^ http://www.provinz.bz.it/musei/azienda-musei-provinciali.asp
- ^ https://www.cultura.trentino.it/Il-Dipartimento/Soprintendenza-per-i-beni-culturali
- ^ http://www.arte.it/guida-arte/palermo/da-vedere/museo/museo-regionale-archeologico-antonio-salinas-3232
- ^ Documentario RAI sui reperti del vecchio museo archeologico
- ^ Le notizie sui musei archeologici nazionali esistenti nel 1906 (e negli anni successivi) sono tratte consultando i siti ufficiali dei Musei Archeologici Nazionali attuali (2021) e cercando la data in cui essi sono stati dichiarati nazionali.
- ^ MiBact, su beniculturali.it. URL consultato il 9 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2020).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carla Barbati, Marco Cammelli, Lorenzo Casini, Giuseppe Piperata e Girolamo Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, Il Mulino, 2017, ISBN 8815272232.
- Direzione generale Musei e MiBAC, Vademecum per i direttori dei Poli museali e degli Istituti dotati di autonomia speciale (PDF), 2018. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2022).
- Lorenzo Casini, Il "nuovo" statuto giuridico dei musei italiani, in Aedon. Rivista di arti e diritto online, 2014. URL consultato il 5 maggio 2020.
- Ministero per i beni e le attività culturali, Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (PDF), 10 maggio 2001. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2015).
- Antonio Lampis, Museo, in Treccani magazine, 15 aprile 2020. URL consultato il 16 maggio 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ministero della Cultura
- Museo
- Musei e siti italiani gestiti dalla Direzione generale per le antichità
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sistema Informativo Integrato Musei, su imuseiitaliani.beniculturali.it, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. URL consultato il 2 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2016).
- MuseiD, su culturaitalia.it, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT).