Palazzo Besta
Palazzo Besta | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Teglio |
Indirizzo | via Fabio Besta, 8, Via Besta, 4 e Via Fabio Besta 8, 23036 Teglio |
Coordinate | 46°10′14.23″N 10°03′39.75″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Stile | rinascimentale |
Uso | Museale |
Realizzazione | |
Committente | Famiglia Besta |
Palazzo Besta, situato a Teglio in provincia di Sondrio, è tra le più importanti dimore rinascimentali lombarde.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo è stato costruito dalla famiglia Besta, all'incirca nel 1433 su commissione di Azzo I e Azzo II Besta, probabilmente al di sopra di un preesistente edificio medioevale.[1]. La sua proprietà nel corso dei secoli passò alle famiglie Guicciardi, Quadrio e quindi ai Parravicini. Nel 2016 il palazzo ha fatto registrare 4 180 visitatori.[2]
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Lombardia, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Costituisce un ottimo esempio d'architettura rinascimentale patrizia lombarda preservata fino ad oggi. All'interno vi è un cortile rettangolare con doppio loggiato, pareti affrescate con episodi dell'Eneide (1540-1630 circa) e un pozzo ottagonale. Il primo piano tutti i saloni sono affrescati con motivi mitologici, principalmente raffiguranti vicende tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, dall'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e motivi biblici, tra cui un affresco di Giuseppe Prina rappresentante La regina di Saba ricevuta da re Salomone.
Nella Sala della creazione, oltre alle lunette con le storie della Genesi, troviamo affrescata sulla volta una notevole rappresentazione geografica rinascimentale: si tratta di un planisfero "pallioforme"[4] che si ipotizza sia stato realizzato utilizzando come modello geografico la rara Weltkarte, un manufatto realizzato a stampa, nel 1545, dal cartografo e matematico renano Caspar Vopel (1511-1561) come teorizzato a partire dal 2003 dagli studi del ricercatore Claudio Piani (Maphist, 2003).
Al piano terra, negli spazi del corpo di guardia, ora è allestito il museo "Antiquarium Tellinum" con steli preistoriche, di cui una interpretata come rappresentazione di una Dea Madre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Nob. Andrea Guicciardi di Ponte in Valtellina, Rettore dell'Università di Pavia nel 1498, patrigno di Azzo II, curava per il figliastro minorenne la decorazione degli interni imprimendovi uno splendido stile rinascimentale (Galletti - G. Mulazzani, Il Palazzo Besta di Teglio, Sondrio, 1983, pag. 107).
- ^ Dati visitatori 2016 (PDF), su beniculturali.it. URL consultato il 17 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2017).
- ^ Creazione della Luce: ambito lombardo, SIRBeC scheda OARL- SO020-01180, Sistema Informativo Beni Culturali, Regione Lombardia, 2015.
- ^ Pallioforme, a guisa di mantello come riportato nelle ricerche di Diego Baratono e Claudio Piani, e confermate dal prof. Mauro Marrani nel suo studio Il disegno preparatorio e l'incisione a stampa della Americae Retectio di Giovanni Stradano in Quaderni Vespucciani, n° 1, Firenze Libri, 2010, Firenze.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Galletti, Germano Mulazzani, Il Palazzo Besta di Teglio. Una dimora rinascimentale in Valtellina, Banca Piccolo Credito Valtellinese Ed., Sondrio, 1983.
- Maria Luisa Gatti Perer, Precisazioni su Palazzo Besta, in “Arte Lombarda” n. 67, pagg. 7-69, 1984.
- Giorgio Galletti, Aggiunte al palazzo Besta di Teglio: nuove ricerche e restauri, in "Bollettino della società storica valtellinese", fascicolo 42, pagg. 139-167, 1989.
- Claudio Piani, L'affresco geografico di Palazzo Besta a Teglio (SO) Diffusione e scoperta di un documento, anello mancante nello scenario cartografico rinascimentale, in "Rivista Geografica Italiana", 111, Firenze, 2004.
- Diego Baratono, Claudio Piani, A.M.E.R.I.C.A. 1507, la Genesi del Nuovo Mond, Ed Liberfaber, Monte Carlo, 2013.
- Claudio Piani, Diego Baratono, La carte dévoilée du Palazzo Besta, Actes du colloque du 12 mai 2007 "Saint-Dié-des Vosges baptise les Amériques", Bialec, Nancy, 2008.
- Ivana Novani et al., L'Orlando Furioso in Valtellina. Le donne i cavalieri l'arme gli amori, Montagna in Valtellina (SO), Ignizio, 2009.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Besta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Besta, Polo museale della Lombardia, su polomuseale.lombardia.beniculturali.it. URL consultato il 18 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2019).
- Palazzo Besta, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Palazzo Besta Virtuale, su popsoarte.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316746613 |
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