Isola di Capo Rizzuto

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Isola di Capo Rizzuto
comune
Isola di Capo Rizzuto – Stemma
Isola di Capo Rizzuto – Bandiera
Isola di Capo Rizzuto – Veduta
Isola di Capo Rizzuto – Veduta
Localizzazione
StatoItalia Italia
Regione Calabria
Provincia Crotone
Amministrazione
SindacoMaria Grazia Vittimberga (lista civica di centro-sinistra) dal 10-11-2019
Territorio
Coordinate38°58′N 17°06′E / 38.966667°N 17.1°E38.966667; 17.1 (Isola di Capo Rizzuto)
Altitudine90 m s.l.m.
Superficie126,65 km²
Abitanti17 312[2] (31-8-2022)
Densità136,69 ab./km²
FrazioniCampolongo, Capo Rizzuto, Le Cannella, Curmo, Le Castella, Marinella, Sant'Andrea, Sant'Anna, Stumio[1]
Comuni confinantiCrotone, Cutro
Altre informazioni
Cod. postale88841
Prefisso0962
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT101013
Cod. catastaleE339
TargaKR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Nome abitantiisolitani (isulitani)
PatronoMadonna Greca
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Isola di Capo Rizzuto
Isola di Capo Rizzuto
Isola di Capo Rizzuto – Mappa
Isola di Capo Rizzuto – Mappa
Posizione del comune di Isola di Capo Rizzuto nella provincia di Crotone
Sito istituzionale

Isola di Capo Rizzuto (IPA: [ˈisola diˈkapo riʦˈʦuto][4]) è un comune italiano di 17 312 abitanti[2] della provincia di Crotone in Calabria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Isola Capo Rizzuto fu fondata intorno al 900 d.c. con il toponimo greco di "Asylon" sotto l'Impero Romano d'Oriente. Per colonizzare quelle terre a quel tempo scarsamente popolate, l'ìimperatore Leone VI (886-912) istituì una nuova diocesi sede vescovile e concesse ad alcuni perseguitati politici di trasferirsi in Calabria; da qui il nome di "Asylon", terra dove nessuno poteva essere perseguitato: "asilo" più che "isola". La piccola diocesi di Isola crebbe intorno al 1090, quando fu nominato vescovo il taumaturgo Luca di Melicuccà, detto San Luca il Grammatico per la sua erudizione: nella sua diocesi rientravano il territorio di Le Castella e quelli di San Leonardo e Steccato (oggi frazioni di Cutro). Il vescovo Luca, infatti, aveva inviato alcuni monaci nei due siti, fondando i due abitati. In quel periodo venne ritrovata l'icona della Madonna Greca e si verifico' un certo aumento demografico, grazie a numerose famiglie venute dall'oriente. Durante il periodo normanno (1060-1194), la diocesi di isola continuo' a mantenere i suoi privilegi e la possibilità di mantenere il rito greco nelle liturgie, ma a patto di pagare dazio alla diocesi latina di Santa Severina e di seguire le leggi del regno normanno. Isola, come pochi altri paesi calabresi, mantenne il rito greco fino al 1818, data della soppressione della diocesi di Isola Capo Rizzuto, accorpata a quella di Crotone. In età medievale la diocesi di isola era piuttosto florida e ricca di possedimenti. Tra i vari vescovi che si succedettero in seguito, si ricorda il lungo periodo del vescovo Annibale Caracciolo (1562-1605), membro della celebre nobile famiglia, che ricostruì la cattedrale, che poi rimase anche l'unica parrocchia della diocesi. Dal secolo XVII si ha notizia di una difficile situazione ambientale del territorio di Isola, circondata di paludi e in piena decadenza per secoli. L'ultimo vescovo morì nel 1798 e la diocesi fu soppressa 20 anni più tardi.

Lo sviluppo relativamente tardivo di Isola di Capo Rizzuto si deve alla condizione d'isolamento infrastrutturale che il centro visse fino agli anni '60 del novecento, quando la vecchia strada statale 106 venne fatta passare per il paese.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nel borgo di Isola vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; Reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; "l'Orologio", la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell'orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna.

La chiesa matrice, che anticamente adempiva le funzioni di duomo, è caratterizzata da una facciata barocca, interrotta da un portale sormontato dallo stemma vescovile.[5] Al suo interno si conservano un coro settecentesco e una Madonna Greca dipinta a olio su tela.[5]

Nella frazione di Le Castella, si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su una piccola penisola sul mare. Fu costruita per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell'area del porto. Da esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del Tempio di Hera Lacinia, posto sul promontorio di Capo Colonna.

Lungo la costa sorge la "Torre Vecchia", una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI a guardia della costa contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che avevano il compito di vigilare giorno e notte e segnalare la presenza di navi sospette con particolari segnali: fumo durante il giorno e falò la notte. L'accesso all'interno della torre avveniva mediante un rustico ponte levatoio in legno.

Il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto, è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto.[5] Semplice e maestoso, è di nuova costruzione: la posa della prima pietra è datata infatti 1991. La superficie del Santuario è di circa 800 m2 piu' altri 200 m2 di balconate.

Sul promontorio di Capo Piccolo, compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella, nel 1977 l'archeologo Domenico Marino ha scoperto, e successivamente scavato, un insediamento del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 che ha restituito alcuni frammenti di ceramica minoico-micenea, tra i più antichi rinvenuti nella penisola italiana, testimonianza certa di contatti tra i popoli indigeni enotrio-japigi e il mondo minoico-miceneo. I reperti sono esposti e conservati nel Museo archeologico nazionale di Crotone.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gli stranieri residenti nel comune sono 2 375, ovvero il 13,3% della popolazione secondo dati del 1º gennaio 2018. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:

  1. Romania, 598
  2. Afghanistan, 283
  3. Marocco, 228
  4. Pakistan, 221
  5. Iraq, 175
  6. Ucraina, 147
  7. Costa d'Avorio, 139
  8. Bulgaria, 70
  9. Albania, 61

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Risorsa naturale: Superficie del Territorio comunale di km² 125,27 equivalenti a oltre 12 500 ha per la stragrande parte coltivabile.[senza fonte]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Risorse naturali[modifica | modifica wikitesto]

Oltre 37 km di costa, intervallata da scogliere e spiagge di sabbia finissima color giallo oro. Castello Aragonese di Le Castella, Porticciuolo Turistico, Molto attiva in ambito turistico, sono presenti diverse infrastrutture alberghiere. Inoltre, è possibile fare escursioni nell'Area naturale marina protetta Capo Rizzuto.

Prodotti tipici[modifica | modifica wikitesto]

I prodotti tipici di questa città sono i formaggi, i frigulimiti (impasto ottenuto dagli scarti del maiale e aromatizzato alla salvia) e la gnelatina (gelatina di maiale), oltre al sazizzu (salsiccia), supprissata (soppressata), nduja (prodotto solamente calabrese).

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La città è attraversata dalla Strada statale 106 Jonica e dalla Ferrovia Jonica.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Barracco, sede della Giunta comunale di Isola di Capo Rizzuto.
Il gonfalone comunale

Il 9 maggio 2003 il consiglio comunale di Isola di Capo Rizzuto, guidato dal sindaco Damiano Milano è stato sciolto per infiltrazioni mafiose con decreto del presidente della Repubblica (d.lgs. 267/2000 art.143); il comune viene nuovamente sciolto per infiltrazioni mafiose il 24 novembre 2017 con Gianluca Bruno sindaco. Il 10 novembre 2019, dopo il ballottaggio, Maria Grazia Vittimberga, con una lista civica di centrosinistra, sostenuta da "Isola in Rete" e "Liberi di Ricominciare" viene eletta sindaco ed è attualmente in carica.

Cronotassi dei sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1980 Giovanni Pizzimenti Partito Comunista Italiano sindaco
1983 Giovanni Pizzimenti Partito Comunista Italiano sindaco
9 giugno 1996 16 aprile 2000 Damiano Milone lista civica Indipendente sindaco
16 aprile 2000 9 maggio 2003 Damiano Milone lista civica sindaco
9 maggio 2003 29 maggio 2006 Antonio Ruggiero
Maria Carolina Ippolito
Salvatore Gullì
commissario straordinario [8]
29 maggio 2006 26 marzo 2007 Luigi Rocca lista civica sindaco
26 marzo 2007 14 aprile 2008 commissario straordinario
14 aprile 2008 27 maggio 2013 Carolina Girasole lista civica sindaco
27 maggio 2013 24 novembre 2017 Gianluca Bruno Il Popolo della Libertà Forza Italia sindaco
24 novembre 2017 10 novembre 2019 Domenico Mannino
Antonella Rotolo
Stefano Tenuta
commissario straordinario [8]
10 novembre 2019 in carica Maria Grazia Vittimberga lista civica di centro-sinistra sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra è l'F.C. Isola Capo Rizzuto fondata nel 1966 (ora nota come G.S.D. Isola Capo Rizzuto 1966), che è stata promossa in Serie D il 23 aprile 2017 vincendo il campionato di Eccellenza Calabrese, insieme alla Supercoppa Calabria. Attualmente partecipa al campionato di Eccellenza e ha nel suo organico anche la rappresentativa Juniores e Allievi Regionali. Esiste anche un'altra realtà calcistica che è Le Castella Calcio, società presente nell'omonima frazione, che ha nel suo statuto due differenti squadra, una iscritta al campionato di Seconda Categoria e l'altra al campionato regionale Amatori. Presenti anche diverse scuole calcio, tra cui le più importanti sono Academy Isola e Juventus Club.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Isola di Capo Rizzuto - Statuto
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su dipionline.it. URL consultato il 22 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2018).
  5. ^ a b c d Salvatore Anastasio, Azienda Promozione Turistica Crotone e Regione Calabria - Assessorato al Turismo, Crotone - Una provincia nuova tra miti e realtà, Crotone, Grafiche Cusato, p. 21.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 2 settembre 2013 (archiviato il 25 gennaio 2012).
  8. ^ a b Commissione straordinaria ex art. 143 TUEL (ente sciolto per infiltrazioni mafiose)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emanuele Greco, Magna Grecia, Bari 1980, pp. 108 s.
  • Pietro Giovanni Guzzo, Le città scomparse della Magna Grecia, Roma 1982, pp. 284 ss.
  • D. Marino, Cave d'età greca nella chora meridionale della pòlis di Kroton: note topografiche e tipologiche, in Russi A. - Dell'Era A. (a cura di), Vir bonus docendi peritus. Omaggio dell'Università dell'Aquila al prof. Giovanni Garuti, Gervasiana, 6, pp. 17–38, Gerni Editori, 1996, San Severo
  • Bruno Riillo, Isola Di Capo Rizzuto - Vescovi e Signori in una piccola comunità di Calabria Ultra - , Crotone, 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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