Dolcè è un comune che confina a nord con il Trentino e quindi il primo comune veronese della sinistra Adige. L'Adige percorre il territorio comunale in direzione nord-sud e ne costituisce il confine occidentale. Ad est, invece, il comune è chiuso dalla catena del Monte Pastello e dal Corno d'Aquilio, nella Lessinia.
Il capoluogo dista 29 chilometri da Verona.
Altre distanze sono: da Trento 65 km, da Bolzano 120 km, da Rovereto 39 km e da Avio 18 km.
Il territorio comunale si estende in lunghezza per circa 20 km, dal confine con la provincia di Trento all'ingresso del fiume Adige nell'alta pianura Padana.
Ad Ossenigo fino al 1915 c'era il confine con l'Impero austro-ungarico. Ancora nel territorio comunale vi è la chiusa di Ceraino, un ostacolo naturale dove il fiume si inserisce per poche centinaia di metri in una gola della quale anticamente non era possibile il passaggio se non sul fiume.
Il nome è presente dal XII secolo con tre voci diverse: Dulcei, Dolcei e Dolcedo. Tutte e tre le forme derivano da Dulcetum, che a sua volta potrebbe derivare dal latino dulcis, in italiano 'dolce', con l'aggiunta del suffisso -ētum (italiano -eto) a indicare un bosco, come in castagneto, frassineto, ecc. Rimane da scoprire a quale specie arborea si riferisce la radice dulcis.
Dolcè ha, nelle sue campagne, interessanti reperti archeologici dell'era preistorica. Il più importante è il riparo Soman del Paleolitico superiore. Nell'età preromana è probabile un insediamento nella valle degli Arusnati. Dell'età romana e dell'epoca medioevale vi sono testimonianze: il Casteleto. Il centro storico di Dolcè ha nel suo centro tre palazzi signorili: Ruzzenenti-Fasanotto, quello Guerrieri-Rizzardi e quello Salgari, ora sede comunale.
Intorno alla metà dell'Ottocento, gli austriaci fortificarono notevolmente questa zona per proteggere il loro confine. Tra Ceraino e Volargne, nella stretta dell'Adige posero il forte della Chiusa, mentre a Ceraino, sul versante del monte Pastello, il Forte Ceraino. Nel paese era presente il comando militare, ancora presente. Tutte queste fortificazioni si possono ancora vedere anche se si trovano in uno stato di abbandono. Dopo il passaggio del Veneto al Regno d'Italia, le fortificazioni passarono al Regio Esercito.
Durante la seconda guerra mondiale i paesi di Ceraino e Volargne furono quasi totalmente distrutti per l'esplosione di un treno tedesco pieno di munizioni ed armi, a seguito di un bombardamento alleato da parte di due caccia bombardieri americani. Il primo centrò il treno che esplose, mentre il secondo fu investito dall'esplosione e si schiantò a terra.
Fa parte dell'Associazione nazionale città del vino, un'associazione con più di 500 comuni aderenti. La produzione di un vino locale, l'Enantio, porta a due piatti tipici di una zona ristretta, l'anatra all'Enantio e lo stracotto d'asino all'Enantio.
Si svolge a Peri all'inizio di agosto, nel 2013 si è svolta la cinquantacinquesima edizione.
Carnevale Benefico di Peri
Il 9 marzo 2014 si svolgerà a Peri il cinquantaseiesimo Carnevale Benefico "Ducato del Batucian", come ogni anno la prima domenica di quaresima. Tradizionali maccheroni alla Finanziera e sfilata delle mascherine.
Festa d'Estate
Si svolge a Volargne alla fine di giugno, nel 2012 si è svolta la trentesima edizione.
La zona di Volargne ha intrapreso anni fa, con una zona industriale posta oltre la chiusa al confine con Sant'Ambrogio di Valpolicella, una strada industriale, artigianale e commerciale basata sulla lavorazione del marmo. Il comune a nord della chiusa, invece mantiene una vocazione prevalentemente agricola. Il vino è la produzione più importante. Dal 2000 è stato riconosciuto un vino locale che viene prodotto solo in una parte del comune, l'Enantio, che è frutto di un vitigno locale antichissimo. L'Enantio è un vino rosso, forte e tannico che si abbina con la selvaggina, carni forti e formaggi stagionati. Lo si trova anche in piccole zone in provincia di Trento nella bassa Vallagarina. La vite dell'Enantio è fra le poche viti che si sono salvate dalla fillossera più di 100 anni fa, fra i pochissimi di pianura. Ci sono viti con più di 100 anni. Per le caratteristiche dei terreni si ottiene anche un ottimo Pinot grigio.
È lungo il percorso della strada del vino detta Strada della Terradeiforti. Strada che condivide con i comuni produttori dei vini Valdadige DOC. La zona, pur restando nella zona del Valdadige DOC ha un'ulteriore denominazione DOC Terra dei Forti con un numero inferiore di vini locali da monovitigno (Enantio, Enantio passito, Enantio riserva, Casetta, Casetta riserva, Pinot grigio, Pinot grigio superiore, Chardonnay, Chardonnay superiore e Chardonnay passito).
Sul territorio comunale si trovano altresì due stazioni della ferrovia del Brennero: Dolcè e Peri, cui si aggiungeva una terza stazione che serviva la frazione di Ceraino, chiusa e dismessa sul finire degli anni 1990 a seguito dell'apertura del tunnel ferroviario che collega direttamente Dolcè a Domegliara.