Sant'Ambrogio di Valpolicella

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Sant'Ambrogio di Valpolicella
comune
Sant'Ambrogio di Valpolicella – Stemma
Sant'Ambrogio di Valpolicella – Bandiera
Sant'Ambrogio di Valpolicella – Veduta
Sant'Ambrogio di Valpolicella – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Amministrazione
SindacoRoberto Zorzi (lista civica Comune e cittadino) dal 25-5-2014
Territorio
Coordinate45°31′15.2″N 10°50′10.25″E / 45.52089°N 10.83618°E45.52089; 10.83618 (Sant'Ambrogio di Valpolicella)
Altitudine174 m s.l.m.
Superficie23,5 km²
Abitanti11 999[2] (31-12-2020)
Densità510,6 ab./km²
FrazioniGargagnago, Monte, Ponton, San Giorgio di Valpolicella, Domegliara[1]
Comuni confinantiCavaion Veronese, Dolcè, Fumane, Pastrengo, Pescantina, Rivoli Veronese, San Pietro in Cariano
Altre informazioni
Cod. postale37015
Prefisso045
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT023077
Cod. catastaleI259
TargaVR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 579 GG[4]
Nome abitantiambrosiani
Patronosant'Ambrogio
Giorno festivo7 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Ambrogio di Valpolicella
Sant'Ambrogio di Valpolicella
Sant'Ambrogio di Valpolicella – Mappa
Sant'Ambrogio di Valpolicella – Mappa
Posizione del comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella all'interno della provincia di Verona
Sito istituzionale

Sant'Ambrogio di Valpolicella (Sant'Ambroxio in veneto[5]) è un comune italiano di 11 999 abitanti della provincia di Verona in Veneto. Fa parte della Valpolicella.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Sant'Ambrogio fa parte della Valpolicella e sorge a circa 18 chilometri a nord-ovest da Verona.

Il territorio comunale si trova a pochi chilometri dal lago di Garda, dal fiume Adige e dalla parte finale della Vallagarina, nel punto in cui l'Adige, che la percorre, entra nella Pianura Padana. Il comune si trova ad un'altitudine di 174 m s.l.m. ed il grado di sismicità è passato dalla zona sismica 3 alla zona sismica 2 con deliberazione della Giunta Regionale n.244 del 9 marzo 2021. Il territorio di Sant'Ambrogio comprende varie frazioni: San Giorgio di Valpolicella, Ponton, Monte, Gargagnago e Domegliara.

Confina a nord-ovest con Dolcè, a ovest con Cavaion Veronese, a sud-ovest con Pastrengo, a sud con Pescantina, a est con San Pietro in Cariano e a nord-est con Fumane.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il chiostro della Pieve di San Giorgio

All'incrocio delle strade che congiungono Verona a Trento, a valle dei monti che a guisa di anfiteatro circondano la Valpolicella, s'incontra S.Ambrogio, cittadina rinomata per i suoi marmi e vigneti. Agli inizi del XVIII secolo Scipione Maffei, celebre storico, scoprì a Fumane e a S.Ambrogio due lapidi, dalle quali dedusse che gli abitanti dell'attuale Valpolicella si chiamavano Arusnati. Il pagus Arusnatjum aveva il suo centro a S. Giorgio, probabilmente a causa della sua posizione geografica, e abbracciava i vicus di Fumane, Mazzurega, S. Ambrogio, Gargagnago, Volargne, Pescantina. In epoca romana, S. Giorgio divenne castrum con la stessa ampia giurisdizione sui centri citati.

A S. Ambrogio sono stati ritenuti documenti di età romana, due are sacrificali sovrapposte a guisa di obelisco, conservate nella piazzetta antistante la Chiesa parrocchiale, e nomi di alcune contrade come Carazan Corgnan. Alla morte di Teodosio (395), la divisione dell'impero romano fu seguita dallo scatenarsi delle invasioni barbariche, contro la parte occidentale. L'Italia fu occupata da Eruli (476-493), Ostrogoti (493-553), Greci (553-568), Longobardi (568-774). Il regno dei Longobardi era organizzato in questo modo: a capo di tutti vi era il Re, con poteri civili e militari; sotto di lui i duchi, che governavano le province, gli sculdasci nei distretti, e i decani nelle ville. Il Re tratto sostentamento dal proprio patrimonio, disperso nei singoli distretti; queste tenute erano dette corti regie, a capo delle quali stavano i gastaldi. Sotto la dominazione longobarda. S.Giorgio è curtis regia ed è già anche plebs christiana.

La chiesa parrocchiale Sant'Ambrogio custodisce, racchiusi in una preziosa teca d'argento e cristallo, quelli che un testo descrive come frammenti del legno della croce del Signore, un pezzetto di velo bianco e di altro velo rosso con tracce del sangue di Gesù. La venerazione risale al 1726. Per tradizione le reliquie vengono esposte solennemente solo una volta l'anno, il lunedì di Pasqua.[6]

Nel periodo della dominazione austriaca il poeta risorgimentale Aleardo Aleardi venne confinato a Sant'Ambrogio, nella via che venne poi a lui dedicata, ora via Ca de Piceto. Qui, nel 1857, scrive parte dei Canti Patrii[7].

Il Comune[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di San Giorgio

All'epoca in cui largamente fiorirono i comuni rurali anche San Giorgio si organizzò a comune, con statuti propri, rettore, gastaldi, sindaco, massaro, consiglieri. Apparteneva metà al Conte, e metà al Vescovo. In nome loro lo governava la famiglia Erzoni, detta poi dei Lendinara. Il Comune fece bella comparsa in quattro solenni circostanze del XII secolo; nel 1139, manda i propri rappresentanti a trattare con i giurisdicenti, conte e Vescovo, la delimitazione dei rispettivi diritti e doveri; nel 1184, figura ufficialmente nell'elenco dei villaggi della provincia, compilato dai magistrati dopo la pace di Costanza; nel 1187, in occasione del passaggio alla giurisdizione totate del Vescovo; nel 1206 in occasione del passaggio alla giurisdizione del Comune di Verona, rivendica diritti e autonomia.

L'ordinamento comunale, che fu il risultato di una grande evoluzione economico-sociale, aumento della popolazione, dissodamento e coltivazione del suolo, fu più favorevole al vicus Sant'Ambrogio, che al pagus San Giorgio. Gli abitanti delle alture scesero al piano, in prossimità delle fertili campagne, e diedero inizio allo sviluppo sociale di Sant'Ambrogio. Nell'elenco dei villaggi della provincia di Verona, compilato dopo la pace di Costanza (1183), già citato, non figura Sant'Ambrogio mentre figura come entità sociale.

Il 6 novembre 1944 alle 11.45 il centro abitato di Sant'Ambrogio fu distrutto da un bombardamento anglo-americano. Una targa marmorea, posata nell'attuale via VI Novembre 1944 (allora via 28 ottobre) ricorda le 28 vittime civili dell'incursione aerea[8].

Nel novembre 2015 il Borgo di San Giorgio è stato iscritto tra i borghi più belli d'Italia[9] mediante il club omonimo fondato dall'ANCI per valorizzare le bellezze dei piccoli comuni italiani.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Villa Nichesola-Conforti, 1580-1590 circa, Ponton di Sant'Ambrogio di Valpolicella.
La pieve di San Giorgio, nell'omonima frazione
Chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio
Vecchia entrata del quartiere fieristico di Sant'Ambrogio di Valpolicella. L'entrata è stata demolita per la costruzione di un parco all'interno.
Sede del comune di Sant'Ambrogio

Ville[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[16]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa della Ciliegia (frazione Gargagnago)
  • Settembrina (frazione Gargagnago)
  • Antica Sagra di San Rocco (località Borgo)
  • Sagra di Santa Maria Maddalena (frazione Ponton);
  • Sagra de Domeiara (frazione Domegliara);
  • Festa del 1º maggio a Rocolo (località di Sant'Ambrogio);
  • Sagra di Pasqua (Quartiere fieristico);
  • Carnealon de Domeiara (sfilata di Carnevale della frazione Domegliara).

Economia[modifica | modifica wikitesto]

È zona di produzione del vino Valpolicella classico DOC, dell'Amarone della Valpolicella e del Recioto classico DOC.

Inoltre, in tutto il territorio, si è sviluppata un'alta produzione di Marmo e Granito.

Nel paese è presente un quartiere fieristico, inizialmente realizzato per la fiera Marmomacc (poi trasferitasi presso il quartiere fieristico di Verona), attualmente in ristrutturazione. Nel paese è presente la Scuola del Marmo, fondata dal conte Paolo Brenzoni nel 1863, che costituì una scuola d'arte per scalpellini.

La Scuola d'Arte Paolo Brenzoni continua nell'insegnamento della lavorazione artistica del marmo.[17]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Sant'Ambrogio è attraversato da varie strade, prima fra tutte la strada statale 12, che percorre la parte occidentale del territorio comunale e collega il comune con il Trentino e la Vallagarina a nord e con Verona e la pianura Padana a sud.

Il centro di Sant'Ambrogio è collegato verso est alle altre località della Valpolicella tramite l'omonima strada provinciale (SP4). Sempre dal centro del paese ha inizio la SP33c "di Solane" che, risalendo verso nord-est, si innesta nella SP33 "del Pastello", (nel comune di Fumane). È inoltre facilmente raggiungibile tramite l'Autostrada A22 del Brennero, uscendo ai caselli di Affi-Lago di Garda Sud oppure di Verona Nord.

Il territorio di Sant'Ambrogio è interessato anche da un importante scalo ferroviario sulla linea del Brennero, che serve tutta la zona della Valpolicella, ovvero la stazione di Domegliara, situata nell'omonima frazione.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone civico

Sant'Ambrogio fa parte della Comunità montana della Lessinia.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
luglio 1985 luglio 1990 Antonio Fumaneri Democrazia Cristiana Sindaco [18]
luglio 1990 aprile 1995 Antonio Fumaneri Democrazia Cristiana Sindaco [19]
aprile 1995 giugno 1999 Pier Luigi Toffalori Lista civica Sindaco [20]
giugno 1999 giugno 2004 Pier Luigi Toffalori Lista civica Sindaco [21]
giugno 2004 giugno 2009 Nereo Benvenuto Destri Lista civica Sindaco [22]
giugno 2009 maggio 2014 Nereo Benvenuto Destri Lista civica di centro-destra "Comune e Cittadino" Sindaco [23]
maggio 2014 maggio 2019 Roberto Albino Zorzi Lista civica di centro-destra "Comune e Cittadino" Sindaco
maggio 2019 in carica Roberto Albino Zorzi Lista civica di centro-destra "Comune e Cittadino" [25] Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Sant'Ambrogio di Valpolicella è sede di diverse società di calcistiche: l'Ambrosiana (che nella stagione 2017-2018 ha disputato il suo primo storico campionato di Serie D), l'AC Gargagnago che milita in Seconda Categoria, la Polisportiva La Vetta che milita in Terza Categoria e l'ASD Team Valpolicella del campionato Calcio a 5 Categoria C2. Una squadra non più esistente, il Domegliara, ha disputato 3 campionati di Serie D, nel 2007-2008, 2008-2009 e 2009-2010.

La Polisportiva La Vetta comprende anche una squadra di pallavolo, il Volley La Vetta.

Opera sul territorio anche una società di pallacanestro, la UBIK (ex Fu.Sa Basket), che è attiva nei vicini comuni della Valpolicella di Fumane, San Pietro in Cariano, Sant'Anna d'Alfaedo, Negrar e Marano di Valpolicella. Ha una squadra in Prima Divisione maschile e una in Serie C femminile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella - Statuto.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese, su larenadomila.it, La Rena Domila, l'informassion veronese. URL consultato il 26 novembre 2011.
  6. ^ Mirco Franceschetti, L'«invenzione» della vera croce e chi si è inventato tante reliquie, su larena.it (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
  7. ^ Canti (Aleardi)/Canti patrii/Le tre fanciulle - Wikisource, su it.wikisource.org. URL consultato il 3 agosto 2017.
  8. ^ Vittorio De Battisti Besi, 6 novembre 1944 - 6 novembre 2014, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Comitato Antica Sagra di San Rocco, 2014.
  9. ^ I Borghi più belli d´Italia, la guida online ai piccoli centri dell´Italia nascosta, su borghitalia.it. URL consultato il 2 dicembre 2015.
  10. ^ La villa situata nel comune di Sant'Ambrogio è risalente alla metà del XVI secolo, su valpolicellaweb.it. URL consultato il 2 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  11. ^ La Storia | Villa Rovereti Zurla, su b-social.it. URL consultato il 2 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  12. ^ Brugnoli, Pierpaolo, Le case Trivelli Zavarise a Sant'Ambrogio poi villa Volpini Brenzoni Bassani, su opac.regesta-imperii.de.
  13. ^ Massimo Donisi, L’oratorio di San Zeno in Poia: vicende storiche della chiesa e della confraternita della Buona Morte (PDF), su cdsv.it.
  14. ^ Giuliano Sala, Gli affreschi dell’oratorio di San Zeno in Pulia (PDF), su cdsv.it.
  15. ^ Pierpaolo Brugnoli, Il muraro Pietro Visetti e la parrocchiale di Sant’Ambrogio (1602) (PDF), su cdsv.it.
  16. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  17. ^ Scuola di Arte Paolo Brenzoni, su scuoladartebrenzoni.it.
  18. ^ amministratori.interno.it - 1985, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  19. ^ amministratori.interno.it - 1990, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  20. ^ amministratori.interno.it - 1995, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  21. ^ amministratori.interno.it - 1999, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  22. ^ amministratori.interno.it - 2004, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  23. ^ amministratori.interno.it - 2009, su amministratori.interno.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  24. ^ Forza Italia "rientra" in partita partendo dalla provincia e da Matteo Destri - L'Adige di Verona, su giornaleadige.it, 18 marzo 2021. URL consultato il 29 settembre 2022.
  25. ^ Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia[24]
  26. ^ Oppenheim Il gemellaggio è oramai inossidabile, su larena.it (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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