Coordinate: 45°27′50.98″N 9°11′25.21″E

Città metropolitana di Milano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Città metropolitana di Milano
città metropolitana
Città metropolitana di Milano – Stemma
Città metropolitana di Milano – Bandiera
Città metropolitana di Milano – Veduta
Città metropolitana di Milano – Veduta
Palazzo Isimbardi, sede istituzionale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Amministrazione
CapoluogoMilano
Sindaco metropolitanoGiuseppe Sala (indipendente di centro-sinistra) dal 21-6-2016
Data di istituzione1º gennaio 2015[1]
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°27′50.98″N 9°11′25.21″E
Superficie1 575,65 km²
Abitanti3 252 041 (31-5-2024)
Densità2 063,94 ab./km²
Comuni133 comuni
Province confinanti(in senso orario) Varese, Monza e Brianza, Bergamo, Cremona, Lodi, Pavia, Novara
Altre informazioni
Cod. postale20121-20162 Milano, 20001-20099 altri comuni
Prefisso02, 0331 (Altomilanese), 0363 (Cassano d'Adda), 0371 (San Colombano al Lambro)
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-MI
Codice ISTAT215[2]
TargaMI
PIL procapite(nominale) 46.128 €[senza fonte]
Cartografia
Città metropolitana di Milano – Localizzazione
Città metropolitana di Milano – Localizzazione
Città metropolitana di Milano – Mappa
Città metropolitana di Milano – Mappa
Posizione della città metropolitana di Milano all'interno della Lombardia
Sito istituzionale

La città metropolitana di Milano è una città metropolitana italiana della Lombardia, 11ª per superficie territoriale preceduta da Genova e Venezia. Prevista per la prima volta dalla legge n. 142 sul nuovo ordinamento degli enti locali dell'8 giugno 1990, art. 17-21, è stata definitivamente istituita dalla Legge 7 aprile 2014, n. 56, sostituendo a partire dal 1º gennaio 2015 la preesistente provincia di Milano.

Con una popolazione di 3 252 041 abitanti, è la seconda città metropolitana più popolosa del Paese dopo quella di Roma e prima di Napoli e si estende su una superficie di 1.575,65 km² comprendente 133 comuni metropolitani. Confina a nord con la provincia di Varese e la provincia di Monza e Brianza, a est con la provincia di Bergamo, a sud-est con la provincia di Cremona e la provincia di Lodi, a sud-ovest con la provincia di Pavia e a ovest con la provincia di Novara (Piemonte). Inoltre comprende il comune di San Colombano al Lambro, un'exclave compresa tra le province di Lodi e Pavia. Al suo interno, il territorio dell'hinterland milanese comprende le aree del Legnanese (Altomilanese), Rhodense, Magentino, Nord Milano, Martesana e Bassa Milanese. Inoltre, prima della costituzione e dell'attivazione della Provincia di Monza e Brianza, avvenuta nel 2009, i comuni di quel territorio erano compresi all'interno dell'allora provincia di Milano.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio della città metropolitana di Milano è situato nella Lombardia centro-occidentale, nel tratto di alta pianura padana compreso tra il fiume Ticino a ovest e il fiume Adda a Est. Il territorio è attraversato, oltre che dall'Adda e dal Ticino, anche dall'Olona, dal Lambro, dal Seveso, dalla rete dei Navigli milanesi (Naviglio Grande, Naviglio Martesana, Naviglio Pavese) e da alcuni torrenti (Lura, Bozzente, Molgora, Arno).

Il Ticino e l'Adda segnano rispettivamente il confine occidentale e il confine orientale della città metropolitana. Il Ticino, proveniente dalla Svizzera italiana, forma il Lago Maggiore e confluisce nel Po a valle di Pavia. Affluente del Ticino nel territorio della città metropolitana di Milano è il torrente Arno. L'Arno attraversa l'Altomilanese ed è uno dei corsi d'acqua più inquinati della zona. L'Adda, proveniente dall'alta Valtellina, forma il Lago di Como e confluisce nel Po fra le province di Lodi e Cremona. In territorio metropolitano l'Adda alimenta il Canale Muzza, il quale a sua volta riceve le acque del torrente Molgora, proveniente dall'alta Brianza.

Il fiume Olona, proveniente dalle Prealpi Varesine, dopo aver attraversato l'Altomilanese, giunge a Milano dove confluisce nel Lambro Meridionale. Affluenti del fiume nel territorio della città metropolitana sono i torrenti Bozzente, Lura, Merlata (formato dal Nirone e dal Pudiga) e Pudiga. L'Olona talvolta è indicato anche come "Olona settentrionale" per l'omonimia con un altro Olona, che nasce a Bornasco e che sfocia nel Po dopo aver attraversato la provincia di Pavia. Questo secondo Olona, a sua volta, viene designato come "inferiore" o "meridionale". L'omonimia non è di origine imitativa o etimologica, ma è dovuta al fatto che originariamente si trattava di due tronconi dello stesso fiume, deviato dai Romani nel suo tratto superiore verso Milano[3]

Il Lambro (o Lambro Settentrionale) proviene dal Triangolo Lariano, lambisce la periferia est di Milano e confluisce nel Po presso Orio Litta. Suo affluente in territorio metropolitano è il Colatore Lambro meridionale, derivato dall'Olona a Milano, che riceve le acque in eccesso dei navigli e confluisce nel Lambro in Provincia di Lodi. Il Seveso proviene dalle colline a sud di Como e dopo aver lambito la Brianza si perde nel labirinto idrico della città di Milano, confluendo in parte nel Naviglio della Martesana e quindi nel Cavo Redefossi e in parte nel Cavo Vettabbia.

Il 28 settembre 2014, come stabilito dalla legge istitutiva dell'ente, ci fu la prima elezione a suffragio ristretto del Consiglio metropolitano: i 2056 elettori, composti dai sindaci e dai consiglieri comunali degli allora 134 comuni compresi nella Città Metropolitana di Milano, si recarono alle urne per l'elezione dei 24 membri di tale organo. Il sindaco di Milano dell'epoca Giuliano Pisapia divenne di diritto anche sindaco metropolitano.

Il 18 dicembre 2014 il Consiglio metropolitano approvò la bozza dello statuto della città metropolitana e il 22 dicembre 2014 la Conferenza metropolitana dei sindaci approvò lo statuto definitivo.[4]

Il 1º gennaio 2015 la città metropolitana di Milano prese il posto della disciolta provincia omonima.

La città metropolitana ha ereditato l'emblema della provincia di Milano, concesso con D.P.R. del 22 aprile 1998.

«D'azzurro, al sole d'oro, non figurato, con otto raggi ondeggianti, alternati da sedici raggi acuti, due a due, esso sole caricato a destra dalla falce di luna, di argento, con i corni riuniti nel punto in corrispondenza della base del raggio ondeggiante posto in sbarra a sinistra: il tutto sotto il capo d'argento, caricato dalla croce di rosso.»

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le statistiche ISTAT[5] al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente nella città metropolitana era di 489.408 persone, pari al 15,1% della popolazione. Le dieci nazionalità maggiormente rappresentate erano:

Tra le province e le città metropolitane italiane, la Città metropolitana di Milano è l'area nella quale il numero complessivo di residenti stranieri è il secondo più alto, dopo la Città metropolitana di Roma Capitale, con 516.297 persone (dove rappresentano il 12,2% della popolazione) e prima di Torino (213.042 residenti, il 9,6% della popolazione).

In termini assoluti, i comuni metropolitani con il maggior numero di residenti stranieri sono Milano (276.776 abitanti), Cinisello Balsamo (15.413), Sesto San Giovanni (13.961) e Pioltello (8.858), mentre in percentuale Baranzate, Pioltello e Milano sono i comuni con più residenti stranieri (rispettivamente il 36%, il 25% e il 20%).

Quasi tutto il territorio della città metropolitana di Milano fa parte dell'arcidiocesi di Milano (fanno eccezione il comune di Cassano d'Adda, esclusa la frazione Groppello, che fa parte della diocesi di Cremona, 7 comuni al confine con la provincia di Lodi, appartenenti alla diocesi di Lodi), inoltre fanno parte della diocesi di Pavia i comuni di Casarile e Binasco situati al confine con la provincia di Pavia.[6]

Qualità della vita

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2019,[7] per il secondo anno consecutivo, la città metropolitana di Milano si è classificata al primo posto nella graduatoria stilata da Il Sole 24 Ore che misura la qualità di vita nelle province italiane. I fattori che hanno permesso la conquista di questo primato sono il costante incremento demografico, il cui aumento continua ininterrottamente dal 2012, lo stile di vita sempre più attento alle questioni ecologiche, un'offerta culturale molto ampia, gli interventi focalizzati allo sviluppo della periferia cittadina e l'estesa e radicata attività imprenditoriale, che genera lavoro e ricchezza. L'unico indicatore a scapito della qualità della vita a Milano è la sicurezza, a causa dell'alto numero di reati denunciati.

Comuni metropolitani

[modifica | modifica wikitesto]
Comuni citati, con al centro Milano

Comuni metropolitani più popolosi

[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è riportata la lista dei venticinque principali comuni della città metropolitana ordinati per numero di abitanti (dati: Istat 31/5/2023):

Posizione Stemma Comune Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(m s.l.m.)
Milano 1.360.541 181,67 7.454,15 122
Sesto San Giovanni 78.761 11,7 6.742,22 140
Cinisello Balsamo 74.606 12,72 5.859,12 154
Legnano 60.004 17,68 3.390,33 199
Rho 50.337 22,24 2.261,65 158
Paderno Dugnano 47.233 14,11 3.339,33 163
Cologno Monzese 46.890 8,40 5.560,36 131
Rozzano 41.229 12,24 3.369,28 103
San Giuliano Milanese 39.446 30,87 1.277,75 98
10°
Segrate 37.047 17,49 2.110,41 115
11°
Bollate 36.227 13,12 2.759,45 156
12°
Pioltello 36.200 13,09 2.754,85 122
13°
Cernusco sul Naviglio 34.792 13,22 2.636,01 134
14°
Corsico 34.338 5,36 6.412,87 115
15°
Abbiategrasso 32.479 47,78 678,63 120
16°
San Donato Milanese 32.100 12,88 2.485,56 102
17° Parabiago 27.984 14,29 1.957,73 184
18°
Garbagnate Milanese 26.810 9,00 2.977 179
19°
Buccinasco 26.691 12,00 2.235,17 113
20°
Lainate 26.217 12,93 2.028,46 176
21°
Bresso 26.031 3,38 7.692,60 142
22°
Peschiera Borromeo 24.401 23,22 1.046,68 107
23°
Magenta 24.313 21,99 1.099,50 138
24°
Cesano Boscone 23.277 3,94 5.922,59 119
25°
Trezzano sul Naviglio 21.532 10,77 1.993,87 116

Il comune meno popoloso è Nosate, con 642 abitanti.

Zone omogenee

[modifica | modifica wikitesto]

Nella seduta del 17 settembre 2015, in base all'articolo 29 dello statuto della città metropolitana di Milano[8], il Consiglio metropolitano ha deliberato la proposta di costituzione delle seguenti 7 zone omogenee[9][10][11]:

N. Zona omogenea Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
N° comuni Note
1 Alto Milanese 258.743 215,23 1.202,17 22 La parte nord occidentale della città metropolitana
2 Magentino-Abbiatense 213.745 360,44 593,01 29 Formata dal Magentino e dall'Abbiatense, i territori che fanno capo rispettivamente a Magenta e ad Abbiategrasso
3 Sud Ovest 238.729 179,94 1.328,34 16
4 Sud Est 173.267 179,72 964,10 15
5 Adda Martesana 384.082 273,35 1.618,21 29 Si trova nei territori caratterizzati dalla presenza del fiume Adda e del Naviglio della Martesana
6 Nord Ovest 315.749 135,82 2.324,76 16
7 Nord Milano 267.696 49,48 5.410,19 6 7 comuni situati nell'immediato nord della città di Milano, contraddistinti da un forte sviluppo urbanistico[12]
Milano 1.397.457 181,77 7692,28
Totale senza Milano 1.852.011 1.393,98 1328,58 132
Totale con Milano 3.237.101 1.575,65 2054,45 133

Queste zone omogenee, delimitate secondo caratteristiche geografiche, demografiche, storiche, economiche e istituzionali, non sono unità amministrative ma delle aggregazioni sovracomunali con un ruolo rilevante nell'ambito dei servizi metropolitani decentrati della Città metropolitana, in particolare nell'ambito della pianificazione territoriale.

Gli organi delle zone omogenee sono l'Assemblea e il Presidente. L'Assemblea è composta dai Sindaci dei comuni il cui territorio sia compreso nella zona. L'Assemblea svolge funzioni consultive, propositive e di coordinamento in ordine a questioni di interesse generale attinenti alle funzioni attribuite. Il Presidente è eletto a maggioranza assoluta dall'assemblea tra i propri componenti nella prima seduta convocata e presieduta dal Sindaco metropolitano. Il Presidente rappresenta la zona nei rapporti con gli altri enti pubblici e con i privati e promuove il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati alla definizione di piani, programmi e progetti a rilevanza zonale, anche attraverso strumenti di partecipazione diretta.

Già la provincia di Milano aveva attivato diverse collaborazioni tra i vari Comuni, raggruppati nei "tavoli interistituzionali" (che avevano l'obiettivo di gestire il territorio di ciascun ambito a una scala intermedia tra quella provinciale e quella comunale) e aveva identificato i seguenti dieci ambiti territoriali:[13]

Zona Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Numero
Comuni
Milano 1 332 516 181,76 7 334,82 1
Nord Milano 316 646 57,93 5 466,01 7
Rhodense 315 749 135,82 2 324,76 16
Legnanese 188 472 96,46 1 953,89 11
Castanese 61 022 118,55 514,74 11
Magentino 125 226 135,88 921,59 13
Abbiatense-Binaschino 107 205 284,30 377,08 21
Sud Milano 217 674 125,38 1 736,11 12
Sud-est Milano 173 267 179,72 964,09 15
Martesana Adda 337 355 166,58 2 025,18 28
Panorama di Milano

La città metropolitana di Milano è una delle aree economiche più importanti d'Italia: con 338.011 imprese attive nel 2005 concentra il 42,3% delle imprese lombarde e il 6,6% delle imprese italiane attive e operanti. Questo elemento le consente di generare un alto livello di produttività: con un PIL annuo pro capite di 43000 euro conferma la prima posizione, poiché da sola concentra la maggior percentuale del PIL nazionale e annualmente produce una ricchezza superiore ai 200 miliardi di Euro.

La presenza qualificata e differenziata di ogni comparto economico ha consentito a Milano di affrontare, con un buon vantaggio rispetto ad altre città italiane, le nuove sfide competitive e di confrontarsi con le principali città europee nella capacità di attrarre società e banche straniere: il numero di unità produttive facenti capo ad imprese partecipate da multinazionali estere ha superato in Lombardia la soglia delle mille unità, di cui oltre la metà localizzate nella città metropolitana, e qui hanno sede le maggiori banche italiane ed estere.

A partire dagli anni settanta, come è successo per tutti i centri urbani europei, la produzione industriale pesante ha lasciato spazio al settore dei servizi e alle attività terziarie, soprattutto quelle più qualificate e a più alto valore aggiunto, sviluppatesi in stretta connessione con le imprese produttive dell'area.

Nel corso degli anni 90, l'evoluzione tecnologica e la globalizzazione dell'economia hanno definitivamente modificato anche il suo tradizionale modello produttivo che oggi si basa su una fitta rete di imprese produttive di piccola e piccolissima dimensione, a cui si affianca un numero limitato di medio-grandi aziende.

Nell'area milanese si concentra il 15% delle imprese italiane attive nei settori hi-tech (manifatturieri e terziari) e ben il 31% dei relativi addetti.

Uno dei principali motori di sviluppo dell'area milanese è rappresentato dall'economia creativa, cioè quel ramo dell'economia che comprende alcuni particolari settori in grado di generare nuova ricchezza e proprietà intellettuale (brevetti, diritti d'autore, marchi di fabbrica, design registrato), che svolge un ruolo trainante anche per le attività produttive tradizionali.

Milano si pone anche come capitale del non-profit, in cui la vocazione agli affari si combina con le antiche tradizioni solidaristiche e mutualistiche della società civile lombarda. Nell'area milanese operano quasi 11.000 istituzioni. Il mondo del non-profit riveste un ruolo importante nel sistema economico e sociale locale, mobilitando risorse umane e finanziarie significative; il numero di addetti complessivo è pari al 10% del totale nazionale e a circa il 50% di quello della Lombardia.

La maggior parte delle aziende milanesi e dei relativi addetti opera nel settore dei servizi (69%). Il crescente livello di terziarizzazione dell'economia milanese ha ridotto la tradizionale vocazione industriale del territorio al 28%.

L'agricoltura rappresenta il 2% dell'economia della città metropolitana e, nonostante il numero limitato di addetti, continua a mantenere un ruolo importante: localizzata per lo più nella parte meridionale del territorio, presenta caratteristiche di elevata meccanizzazione e produttività.[14]

Sul territorio milanese esistono sei parchi regionali:

La città metropolitana di Milano vanta due club calcistici italiani plurititolati a livello nazionale e internazionale, i due club sono Milan e Inter e giocano le proprie gare interne allo stadio San Siro, uno dei più grandi stadi d'Europa, per capienza spettatori in caso di eventi sportivi e non. Nella capitale della moda, per quanto riguarda il basket, ha sede l’Olimpia Milano che gioca in Lega Basket A nonché il campionato più importante per la pallacanestro italiana.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Gonfalone

Attualmente il Consiglio metropolitano è scelto con elezione di secondo livello ossia l'elettorato attivo e passivo è riservato ai consiglieri comunali e ai sindaci dei comuni metropolitani, mentre il sindaco metropolitano è di diritto quello di Milano. Va tenuto in considerazione il fatto che il voto non è uguale per tutti bensì è ponderato, pertanto ad esempio il voto di un consigliere di Milano pesa più del voto di un piccolo comune poiché rappresentativo di un maggior numero di abitanti.

Ritratto Nome Mandato Partito Carica
Inizio Fine
1 Giuliano Pisapia 1º gennaio 2015 21 giugno 2016 Indipendente Sindaco metropolitano
2 Giuseppe Sala 21 giugno 2016 8 ottobre 2021 Indipendente Sindaco metropolitano
8 ottobre 2021 in carica Partito Verde Europeo
I comuni della città metropolitana divisi secondo le competenze giudiziarie.

Nel capoluogo, presso il Palazzo di Giustizia, hanno sede il Tribunale, la Corte d'Appello, la Procura della Repubblica e la Corte d'Assise, mentre in via Sforza ha sede il Giudice di Pace.

La Circoscrizione Giudiziaria di Milano non comprende, tuttavia, la totalità dei comuni della città metropolitana, la cui competenza è suddivisa tra alcune circoscrizioni confinanti. È invece ricompreso nelle competenze della circoscrizione di Milano il comune di Limbiate (MB).[16]

Al 2010, la allora provincia di Milano risultava prima per numero di reati complessivi denunciati, terza per numero di furti in appartamento e seconda per numero di borseggi.[17]. Sussiste poi il problema delle baby gang.[18]

  1. ^ Approvata l'8 aprile 2014, con conseguente attivazione della fase preliminare all'attuazione dell'ente.
  2. ^ Codici delle città metropolitane al 1º gennaio 2015 Archiviato il 25 febbraio 2015 in Internet Archive. - istat.it
  3. ^ Contratti di fiume - Ricostruzione dei corsi d'acqua dell'ambito vallivo di Olona, Bozzente, Lura: riconnessione con l'Olona inferiore fino al Po (PDF), su contrattidifiume.it. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  4. ^ Statuto della Città metropolitana di Milano Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  5. ^ tuttitalia.it, https://www.tuttitalia.it/lombardia/provincia-di-milano/statistiche/cittadini-stranieri-2021/.
  6. ^ Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Paullo, San Colombano al Lambro, San Zenone al Lambro e Tribiano inoltre fanno parte della diocesi di Pavia i comuni di Casarile e Binasco situati al confine con la provincia di Pavia.
  7. ^ Qualità della vita 2019, Milano fa il bis: anche quest'anno è la città dove si vive meglio, su ilsole24ore.com. URL consultato il 16 dicembre 2019.
  8. ^ Statuto della Città metropolitana di Milano (PDF), su cittametropolitana.mi.it. URL consultato il 14 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  9. ^ Delibera di costituzione zone omogenee (PDF), su cittametropolitana.mi.it. URL consultato il 23 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2015).
  10. ^ E secessione fu: Cologno Monzese esce dall’area del Nordmilano, su nordmilano24.it. URL consultato il 2 febbraio 2017 (archiviato il 3 febbraio 2017).
  11. ^ Cologno abbandona il Nord Milano ed entra nella Martesana, su ilgiorno.it. URL consultato il 2 febbraio 2017 (archiviato il 2 febbraio 2017).
  12. ^ Il comune di Cologno Monzese è stato poi trasferito nella zona Adda Martesana
  13. ^ Ambiti territoriali della Provincia di Milano Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  14. ^ Settore Attività Economiche e Innovazione Provincia di Milano
  15. ^ Ticino, Val Grande Verbano, su unesco.org.
  16. ^ Ministero della Giustizia, su giustizia.it.
  17. ^ Rossella Cadeo, A Milano e Roma la maglia nera dei reati, 31 ottobre 2011. URL consultato l'11 dicembre 2012 (archiviato il 30 giugno 2015).
  18. ^ A Milano tredici gang diverse Quattromila affiliati in Italia - Inchieste - la Repubblica, su inchieste.repubblica.it. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato il 5 marzo 2016).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]