Como: differenze tra le versioni

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== Persone legate a Como ==
== Persone legate a Como ==
Como ha legato il suo nome a diverse personalità, diversamente celebri:
Como ha legato il suo nome a diverse personalità:


* [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]] - naturalista, scrittore e storico romano (23 - 79) e [[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]] - scrittore e uomo politico romano (61 - 113)
* [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]] - naturalista, scrittore e storico romano (23 - 79) e [[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]] - scrittore e uomo politico romano (61 - 113)

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Como (disambigua).
Como
comune
Como – Veduta
Como – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoMario Landriscina (centrodestra) dal 26-06-2017
Territorio
Coordinate45°48′36.9″N 9°05′10.1″E / 45.81025°N 9.086139°E45.81025; 9.086139 (Como)
Altitudine201 m s.l.m.
Superficie37,34 km²
Abitanti84 495[2] (1-1-2016)
Densità2 262,85 ab./km²
FrazioniAlbate, Breccia, Camerlata, Camnago Volta, Civiglio, Garzola, Lora, Monteolimpino, Cardina, Muggiò, Ponte Chiasso, Prestino, Rebbio, Sagnino, Tavernola[1]
Comuni confinantiBlevio, Brunate, Capiago Intimiano, Casnate con Bernate, Cernobbio, Chiasso (CH-TI), Grandate, Lipomo, Maslianico, Montano Lucino, San Fermo della Battaglia, Senna Comasco, Tavernerio, Torno, Vacallo (CH-TI)
Altre informazioni
Cod. postale22100
Prefisso031
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT013075
Cod. catastaleC933
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 228 GG[4]
Nome abitanticomaschi (forme meno usate: comacini, comensi, lariani)
PatronoSant'Abbondio
Giorno festivo31 agosto
SoprannomeCittà lariana
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Como
Como
Como – Mappa
Como – Mappa
Posizione del comune di Como nell'omonima provincia
Sito istituzionale

Como (in italiano standard [ˈkɔmo][5], pronuncia locale [ˈkomo][6]; Còmm ['kɔm:][7] o Cùmm ['kum:][8] in dialetto comasco[9]; Novum Comum in Latino) è un comune italiano di 84 495 abitanti[2], capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. È il quinto comune della regione per popolazione alle spalle di Milano, Brescia, Monza e Bergamo.

Città al centro della Lombardia dei laghi, Como attrae turismo internazionale legato allo scenario naturale, ed è centro industriale basato sull'industria della seta (attività tipicamente comasca).

Il centro della città è situato sul lungolago, intorno alla piazza del Duomo, una delle maggiori cattedrali dell'alta Italia. Il nucleo storico presenta ancora l'aspetto dell'originario castrum romano, con mura medievali ben conservate e grandi torri di vedetta (Porta Torre, Torre Gattoni, San Vitale). Notevoli sono le chiese di S. Abbondio e S. Fedele, cuore della città murata, mentre di valore artistico sono i palazzi razionalisti eretti dal comasco Giuseppe Terragni: la Casa del Fascio, il Monumento ai Caduti, l'Asilo Sant'Elia e il Novocomum. Nei pressi, il Tempio Voltiano custodisce alcuni cimeli dello scienziato Alessandro Volta, altro illustre comasco, inventore della pila elettrica. Villa Olmo è sede di mostre d'arte di alto livello mentre la funicolare che collega la città al monte di Brunate completa l'itinerario della visita. Sono classiche le gite in battello sul lago.

Geografia fisica

Territorio

Panorama della città
L'entrata del porto con la fontana di Villa Geno.

Como è situata sull'estremità meridionale del ramo occidentale del lago di Como, in una piccola conca circondata da boscose colline moreniche. Al ritiro del ghiacciaio würmiano, la piana, oggi occupata dal centro cittadino, venne progressivamente interrata dai sedimenti portati dal torrente Cosia, che sfocia al Pràa Pasquée.

Confina direttamente con la Svizzera e dista circa 40 km da Milano.

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Como.

L'inverno comasco risente relativamente dell'influenza mitigatrice della massa d'acqua lacustre. Le temperature minime di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e, a volte, marzo possono scendere normalmente sotto lo zero e sono solitamente accompagnate da un alto tasso di umidità. Del tutto assente è invece la nebbia che caratterizza la vicina Brianza e la pianura padana, già in parte presente oltre le colline a sud della cosiddetta "convalle", ovvero del centro della città. La neve è abbastanza frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici (circa 40/50 cm annui). Le ultime grandi nevicate risalgono al 24 e 25 febbraio 2013, al 13, 14 e 15 dicembre 2012, al 31 gennaio, 1 e 2 febbraio 2012, al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009, al 26-27-28 gennaio 2006. Nel febbraio 2012 la neve è rimasta al suolo più a lungo a causa delle bassissime temperature registrate, con valori massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana. L'estate è relativamente calda, per quanto il periodo di massima gradazione sia piuttosto breve (non oltre le due settimane consecutive). Si possono raggiungere in qualche occasione i 35 °C. La piovosità è piuttosto elevata, con media intorno ai 1.500 mm annui e superiore nei quartieri più settentrionali. La zona presenta spiccata tendenza a fenomeni temporaleschi. Nel territorio comunale si registrano alcune differenze nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento.

COMO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 6,68,812,719,023,027,029,528,523,618,011,67,77,718,228,317,718,0
T. min. media (°C) −1,00,04,08,013,016,018,117,513,08,04,0−0,5−0,58,317,28,38,3
Precipitazioni (mm) 697611710716113485136116125129632083853553701 318
Giorni di pioggia 668912107977861829262295
Eliofania assoluta (ore al giorno) 3,23,74,55,45,46,77,66,95,64,43,03,13,35,17,14,35,0

Origini del nome

La Como conquistata dai romani nel 196 a.C. è chiamata da Tito Livio Comum oppidum. Gaio Giulio Cesare rifonderà la città nel 59 a.C. battezzandola Novum Comum. Il toponimo Comum (сомvм) è la forma latina dell'originale Comm utilizzato dalla popolazione locale dei Comenses e mantenuto fino ai nostri giorni nel dialetto comasco. Deriva dalla radice celtica Koimo che significa "Abitato"[10].

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Como.

Antichità

Targa in pietra che ricorda come Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane siano nati a Como

Gli autori classici, a cominciare da Plinio il Vecchio[11] che riporta le parole di Origines, un'opera di Catone il Censore andata dispersa, attribuiscono la fondazione di Como alla stirpe degli Orobi. Numerosissime sono le testimonianze archeologiche venute alla luce a partire dal XIX secolo. Esse ci attestano nel primo millennio a.C. il fiorire di una civiltà, chiamata cultura di Golasecca, che colloca il comprensorio protourbano di Como, soprattutto a partire dalla metà del VII secolo a.C. fino alle invasioni galliche del IV secolo a.C., come centro di un vasto territorio, culturalmente uniforme, esteso da Bergamo fino al Ticino[12]. In questi secoli Como, che non era ubicata nella sede attuale, ma più a sud, dove oggi è localizzata la frazione di Prestino, sviluppò una civiltà che viene chiamata comense o della Ca' morta, dal nome della necropoli comasca, dove Como trova il suo ruolo di intermediazione commerciale e culturale tra la civiltà villanoviana e le civiltà celtiche d'oltralpe (Cultura di Hallstatt).

Dracma d'argento etrusca rinvenuta a Prestino
Como in un dipinto di Corot del 1834
La medievale piazza San Fedele

A partire dal IV secolo a.C. l'abitato di Como si andò spopolando e le sue necropoli esaurendo. Con l'arrivo dei Galli, che scardinano il sistema preesistente, Como perde la sua importanza ed entra in un periodo di declino. Rimane insoluto il problema dell'ubicazione del Comum oppidum, il centro comasco conquistato dai romani nel 196 a.C. È possibile che, pur ridotto di dimensioni, si limitasse a occupare un'area sulle colline che gravitano intorno a Prestino alle pendici del monte Croce[13].

Nel 196 a.C. la Gallia cisalpina venne definitivamente conquistata dal console Marco Claudio Marcello il quale stipulò un foedus aequum per legare in un'alleanza i vinti a Roma, concedendo lo ius Latii. In seguito a una terribile invasione dei Reti, nell'89 a.C., per volere di Pompeo Strabone l'antico oppidum fu ricostruito, rispettando la precedente locazione sulle colline, e riorganizzato amministrativamente, come il resto della regione, attraverso la Lex Pompeia de Transpadanis. Nel 77 a.C. nel villaggio furono insediati 3.000 coloni per iniziativa di Gaio Scipione, forse soldati destinati a prevenire le scorrerie dei barbari. Nel 59 a.C. Cesare, in vista di una probabile espansione transalpina e considerando il territorio comense strategicamente importante per la difesa della penisola, fece varare la Lex Vatinia con la quale si fece autorizzare a fondare una colonia. Cesare fece allora bonificare l'area prospiciente il lago deviando i torrenti Cosia, Valduce e Fiume Aperto e vi insediò 5.000 coloni tra cui 500 greci che ottennero anche la cittadinanza romana, ai quali si fa ricondurre l'origine etimologica di località come Corenno (Corinto), Lenno e Lemna (Lemnos), Nesso (Nasso). Nel 49 a.C. Como divenne un municipium. Durante il I secolo d.C. - massimo splendore dell'Impero Romano - la crescita cittadina fu aiutata dalle donazioni di Plinio il vecchio e di Plinio il giovane, entrambi comaschi, che fecero erigere una biblioteca e uno spazio termale, oltre che due ville sul lago oggi non più esistenti. Nel 354 venne esiliato sul Lario il futuro imperatore Flavio Claudio Giuliano. Como fu attivamente interessata dallo scisma tricapitolino o scisma dei Tre Capitoli (in greco antico τρία κεφάλαια, trîa kephálaia), una divisione all'interno della Chiesa avvenuta tra i secoli VI e VII, causata da un folto gruppo di vescovi, per lo più occidentali, che interruppero le relazioni con gli altri vescovi e con il papa, rifiutando le decisioni del Concilio di Costantinopoli II del 553. La separazione durò circa un secolo e mezzo ed interessò un vasto territorio, comprendente Italia del Nord, Dalmazia e Illirico. Molti vescovi dell'Italia Settentrionale, della Gallia e del Norico, non accettarono l'imposizione del concilio voluto da Giustiniano, anche perché già durante il concilio di Calcedonia, nel 451, i teologi antiocheni erano stati riammessi nelle loro sedi e la vicenda doveva essere chiusa. Pertanto, questi vescovi non si considerarono più in comunione con gli altri vescovi che avevano accettato supinamente la decisione imperiale. Tra questi "ribelli" all'autorità imperiale e conciliare c'erano i vescovi Ausano e Macedonio, a capo rispettivamente delle province ecclesiastiche di Milano e di Aquileia. Il loro dissenso si acuì ulteriormente ai tempi del successore di papa Vigilio, papa Pelagio I (556 - 561), il quale, dopo tentativi di chiarimento e persuasione, invitò Narsete a ridurre lo scisma con la forza. Narsete non volle però obbedire alla richiesta del papa. Frattanto la Chiesa di Aquileia si era resa gerarchicamente indipendente ed il suo vescovo Paolino I (557 -569) fu nominato Patriarca dai suoi suffraganei (568: patriarcato autonomo) per sottolineare la propria autonomia. Le altre diocesi dipendenti dal metropolita di Aquileia (dei due, quello che aveva la sua sede proprio ad Aquileia longobarda) rimasero scismatiche. In particolare la diocesi di Como, il cui vescovo sant'Abbondio aveva avuto un ruolo diplomatico importante proprio durante la preparazione del concilio di Calcedonia, recise il rapporto di dipendenza dall'arcidiocesi di Milano e Como divenne suffraganea di Aquileia. La diocesi comense venera ancora oggi, con il titolo di santo, un vescovo, Agrippino (vescovo dal 607 al 617), che si mantenne in modo intransigente su posizioni scismatiche in opposizione anche alla sede romana. La Diocesi di Como rimase suffraganea del Patriarcato di Aquileia fino al 1789.

Medioevo

Durante l'alto medioevo Como subì l'invasione dei Goti prima e dei Longobardi poi; nel 951 scese in Italia l'imperatore Ottone I e tra i suoi sostenitori vi era anche Gualdone, vescovo di Como. Durante il periodo comunale, Como fu contesa tra le famiglie rivali dei Rusca (o Rusconi) e dei Vitani. In seguito alla Guerra decennale (1118-1127) tra Como e Milano, il 27 agosto 1127 Como venne assediata dalle forze milanesi, le mura e le abitazioni distrutte, gli abitanti dispersi.

Alleanza col Barbarossa

Como non fece parte della Lega Lombarda contro il Sacro Romano Impero. Anzi, fu proprio grazie all'alleanza con i tedeschi che la città poté aspirare all'egemonia perduta. Con l'aiuto dell'imperatore Federico Barbarossa, nel 1158, il Comune ricostruì la città distrutta dai milanesi il 27 agosto 1127, riedificò e ampliò le mura di difesa con le sue imponenti torri di Porta Torre, San Vitale e Porta Nuova (o Torre Gattoni). Restaurò quindi il Castel Baradello, potenziandolo con la costruzione della poderosa torre e delle altre strutture. Nel 1159 ospitò lo stesso Barbarossa con la consorte Beatrice di Borgogna, di passaggio sul Lario.

Lo stemma di Como durante l'Impero napoleonico

In questi anni Como ebbe la sua vendetta partecipando alla distruzione di Milano nel 1162 e dell'Isola Comacina nel 1169, piccola roccaforte lacustre alleata dei milanesi nella guerra decennale.

Con un diploma datato 23 ottobre 1178, Federico Barbarossa donò alla Chiesa e alla Comunità di Como - in premio della loro fedeltà - il Castel Baradello e la Torre di Olonio a Sorico.

Periodo visconteo

Con Azzone Visconti Como entrò definitivamente nell'orbita viscontea. Alla morte di Gian Galeazzo Visconti, avvenuta nel 1402, Franchino II Rusca tentò di instaurare a Como una signoria personale. Seguì un periodo di devastazioni e stragi fino al 1416 quando Como si consegnò a Filippo Maria Visconti. Alla morte di quest'ultimo (1447) Como conobbe un breve periodo d'indipendenza con la sua "Repubblica di Sant'Abbondio", che durò tuttavia solo fino al 1450, quando la città si sottomise a Francesco Sforza, duca di Milano.

Età moderna

La casa natale di Alessandro Volta.
Targa in ricordo di Cosima Wagner.

Nell'ottobre del 1525 Como veniva occupata da Don Pietro Arias, inviato da Antonio de Leyva, con 200 spagnoli, che smantellarono tra l'altro il Castel Baradello. Nel 1694 venne ordinato sacerdote a Como il gesuita Giovanni Girolamo Saccheri, padre delle geometrie non euclidee. Da allora Como seguì le sorti del Ducato di Milano e del Regno Lombardo-Veneto.

Nel 1768 il fisico Giulio Cesare Gattoni eresse in città il primo parafulmine italiano. Nel 1797 arrivò Napoleone, che a Villa Saporiti annunciò la costituzione della Repubblica Cisalpina, mentre il 24 dicembre 1837 nacque la figlia di Franz Liszt, Cosima, futura moglie di Richard Wagner. Il 27 maggio 1859, in seguito alla Battaglia di San Fermo, Giuseppe Garibaldi al comando dei Cacciatori delle Alpi liberò la città dall'occupazione austriaca.

Nel 1899 Como ospitò una grande Esposizione Voltiana per celebrare il 1º centenario dell'invenzione della pila da parte di Alessandro Volta (1745-1827), suo più illustre cittadino.

In occasione del 1º centenario della morte di Alessandro Volta, a Como venne organizzato il Congresso internazionale dei fisici del 1927 che aprì ufficialmente l'era della meccanica quantistica nella comunità scientifica internazionale. Fu l'ultima occasione in cui la città ospitò un evento di portata mondiale. Sei anni più tardi, Albert Einstein arrivò in città per visitare il museo Voltiano.

Durante la Seconda guerra mondiale Como venne risparmiata dai bombardamenti.

Nell'aprile del 1945 la città fu teatro della fuga e delle vicende legate all'arresto e alla fucilazione di Benito Mussolini e dell'epilogo del regime fascista.

Nell'estate del 1949 si tenne in città una conferenza a cui partecipò anche Enrico Fermi (lo stesso Fermi nel 1954 tenne sul lago, a Villa Monastero di Varenna, la sua ultima seduta pubblica).

Gli anni cinquanta e sessanta vengono ricordati per l'operato del sindaco Lino Gelpi, che fece di tutto per abbellire la città, smantellando lo scalo merci delle Ferrovie dello Stato realizzando al suo posto il parco a lago e creando la passeggiata di Villa Olmo. Coprì inoltre il torrente Cosia con una strada a grande scorrimento - la cosiddetta "tangenziale" - per cercare di liberare il centro dalla morsa del traffico.

Simboli

Gonfalone civico

La bandiera di Como è una croce bianca in campo rosso (araldicalmente parlando, di rosso alla croce d'argento). È una bandiera comune a molte città ghibelline dell'alta Italia, ma le sue origini vanno ricercate nell'antichissima blutfahne (lett. "bandiera di sangue"), una bandiera di identica foggia usata da sempre dagli imperatori romano-germanici sui campi di battaglia.

Onorificenze

La città di Como è "la seconda tra le 27" città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento, con speciale riferimento alla insurrezione del 1848 e alla battaglia di San Fermo.

Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale - nastrino per uniforme ordinaria
«A ricordare le azioni eroiche compiute dalla cittadinanza comasca nelle cinque giornate del 1848. Durante la prima guerra d'indipendenza, Como fu per breve tempo sotto un governo provvisorio, sino alla sconfitta di Novara (23 marzo 1849). Il 27 maggio 1859 fu conquistata dai Cacciatori delle Alpi di Garibaldi e riunita poi al Regno d'Italia.»
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte

Monumenti e luoghi d'interesse

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture di Como.
Piazza del Duomo e il "Broletto" sotto la neve.
La torre di Porta Vittoria, all'ingresso del centro storico.
Il parco pubblico di Villa Olmo.
Como di sera.

Per la storia della diffusione della fede cattolica e degli edifici sacri vedi anche[14]

Architetture religiose

Architetture civili

Lo stesso argomento in dettaglio: Ville e palazzi di Como.

Architetture militari

Siti archeologici

  • Necropoli della Ca' morta
  • Prestino, scavi di via Isonzo
  • Rondineto, Camere scavate nella roccia
  • Brecciago, strutture dell'insediamento protostorico
  • Terme romane, viale Lecco
  • Villa romana, via Zezio
  • Mura cittadine romane, cortile scuola media Parini via C. Cantù e sotterranei ex setificio via Carducci.
  • Cerchio votivo, nei pressi del cantiere del nuovo Ospedale Sant'Anna (Montano Lucino, località Tre Camini)

Aree naturali

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[15]

La città si trova al centro di un agglomerato urbano che comprende i comuni limitrofi inoltrandosi fin nella vicina Svizzera. A est, la conurbazione raggiunge il circondario erbese. La popolazione sommata di questa trentina di comuni supera le 215.000 unità. Se ad essa si aggiunge l'area urbana della vicina Lecco (quasi attaccata a quella di Erba), l'area sfiorerebbe i 320.000 abitanti, creando così un'area e una macrocittà che per popolazione risulterebbe la terza della Lombardia, subito dietro le aree metropolitane di Milano e Brescia.

Etnie e minoranze straniere

Secondo le statistiche (ISTAT 1º gennaio 2015) la popolazione straniera residente nel comune era di 11 484 persone, pari al 13% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2015:[16]

Tradizioni e folclore

Basilica di Sant'Abbondio.
La basilica di San Fedele.

La festa di Sant'Abbondio

Quella di Sant'Abbondio è la festa patronale di Como, che si celebra il 31 agosto nella chiesa omonima. La tradizionale fiera ha luogo nei pressi della basilica ed è animata da iniziative come la degustazione dei piatti tipici, la vendita dei prodotti artigianali e la mostra zootecnica, con l'esposizione di decine di animali come mucche, tori e vitelli provenienti dagli allevamenti della provincia. All'inizio la fiera era una semplice festa contadina che usava benedire le mucche; questa tradizione è ancora oggi mantenuta.

Il Santissimo Crocifisso

È la venerazione del Crocifisso, collegata alla processione del Venerdì Santo e all'anello del miracolo. Durante la Processione del 1529, il Crocifisso spezzò le catene che il governatore spagnolo aveva eretto per timore di un'imboscata da parte dei francesi. Il Crocifisso viene esposto alla venerazione dei fedeli tutti gli anni dal martedì Santo fino al venerdì Santo nella chiesa che era dedicata a S. Pietro da Morone (Papa Celestino V) e oggi è dedicata proprio al Ss. Crocifisso e baciata da migliaia di fedeli. Fuori, lungo le mura del centro storico, ha luogo il mercato delle bancarelle, che dal giovedì prima di Pasqua anima la città con circa 160 ambulanti provenienti da tutta Italia coi prodotti più originali.

La Sagra di San Giovanni Battista

La celebrazione di San Giovanni Battista vede la rievocazione delle guerre medievali lariane, combattute sul lago nel 1169 e che videro l'esercito comasco opposto alla roccaforte dell'Isola Comacina. Ogni anno, il sabato sera più vicino al 24 giugno, ha luogo l'incendio dell'isola sotto forma di uno spettacolo pirotecnico. La flotta della navigazione, con orchestra e ballo a bordo, salpa da Como alla volta dell'isola caricando migliaia di passeggeri. La sfilata dei battelli rievocherebbe l'arrivo dell'esercito comasco e della sua flotta.

La festa di Sant'Antonio abate

Ogni 17 gennaio, festa di Sant'Antonio abate, davanti alla chiesa di Sant'Agostino, ha luogo la benedizione delle automobili e degli animali. Sul sagrato si svolge la minuscola fiera a base di dolciumi e castagne (tipiche anche le castagne bianche da mangiare col latte). Una nota particolare merita la Pampara, sorta di bastone decorato con dolci e piccoli giochi per bambini.

La cannonata delle ore 12

Dal 1912 su iniziativa della Pro Como ogni giorno, alle ore 12.00 in punto, si può sentire distintamente in tutta l'area urbana che si affaccia sul lago un colpo di cannone sparato a salve che scandisce lo scoccare del mezzogiorno. Il cannone di origine austriaca è situato alle pendici di Brunate in località Carescione, visibile durante la salita con la funicolare verso il paese che sovrasta la città[17].

Il Santuario della Madonna del Prodigio di Garzola

Il Santuario conserva al suo interno un'immagine sacra di Maria Santissima con il Bambino che è venerata col titolo di Nostra Signora del Prodigio e che papa Giovanni XXIII elesse patrona dei naviganti. La preziosa effigie bizantina è legata a un fatto prodigioso avvenuto il 12 settembre 1669 nel mare Adriatico. Una nobile famiglia, fuggitiva da Candia, in viaggio verso Venezia durante una terribile tempesta vide galleggiare il quadro sacro in mezzo ai flutti, lo ripescò, chiese protezione alla sacra immagine ed evitò il naufragio, fu considerata per questo protettrice dei naviganti. Nel 2008 il vescovo Diego Coletti fece collocare sul tetto del santuario della Madonna del Prodigio la statua dorata della Madonna un tempo sulla cuspide della chiesa dell'ex seminario: ora "la Madunina de Comm" veglia sull'intera città.

Istituzioni, enti e associazioni

Ospedali

Como e la sua provincia sono servite da due strutture ospedaliere principali:

Qualità della vita

Secondo l'indagine ISTAT diffusa il 28 agosto 2008 sugli indicatori ambientali urbani dei 111 comuni capoluogo di provincia relativi all'anno 2007, Como è stata classificata al 78º posto dopo Vibo Valentia e prima di Bari[18].
Da un dossier sulla qualità della vita nelle città italiane de Il Sole 24 ore, pubblicato nel dicembre 2015, la città è piazzata al 15º posto.[19]

Cultura

Istruzione

Scuole

Il liceo Alessandro Volta, opera di Simone Cantoni.

Nel comune sono presenti istituzioni prescolastiche, scolastiche di primo grado e di secondo grado, inferiore e superiore. Quelle di secondo grado superiore comprendono 2 licei classici, 2 licei delle scienze umane, 4 licei scientifici, 5 licei linguistici, 1 liceo socio-psicopedagogico, 1 liceo delle scienze sociali, 1 liceo musicale, 1 liceo artistico, 6 istituti tecnici, 3 istituti professionali, 5 centri di formazione profesionale (CFP)[20][21].

Università degli Studi e Alta formazione

Como è sede universitaria dal 1987, anno di avvio dei primi corsi del Diploma a fini speciali in Informatica Gestionale avviato dal Politecnico di Milano. Dal 1989 è sede di regolari corsi di laurea in Ingegneria gemmati appunto dal Politecnico milanese oltre che in Scienze e più tardi in Giurisprudenza, gemmati dall'Università degli studi di Milano. Dal 1998 questi ultimi corsi confluiscono nell'Università degli studi dell'Insubria insieme agli analoghi corsi di Varese; Dallo stesso anno a Como ha sede (insieme con Varese), presso il prestigioso Palazzo Natta, il Rettorato dell'Università degli Studi dell'Insubria. Il Politecnico ancora offre corsi sui livelli Laurea e Laurea Magistrale al sede di Como.

Per quanto riguarda le arti e la musica Como è sede sia di un Conservatorio di musica sia di un'Accademia di belle arti.

Musei

Media

Radio

. Radio Studio Vivo

  • Studio Vivo Stereo (Web)

Stampa

  • La Provincia, il più diffuso quotidiano cittadino.
  • Il Corriere di Como, quotidiano in edicola con Il Corriere della Sera.[22]
  • Como e dintorni, rivista mensile di storia, arte, cultura attualità e turismo.[23]
  • Magic Lake, magazine di natura, cultura e imprenditorialità del territorio lariano.

Televisione

Teatri

Eventi

  • Festival Como Città della Musica - Festival estivo organizzato dal Teatro Sociale di Como e dal Comune dedicato alla musica nei luoghi più caratteristici e suggestivi della città. Da Villa Olmo a Palazzo Natta, dal Castel Baradello al Chiostro di Sant'Abbondio un susseguirsi di appuntamenti ricchi di emozioni e suoni per ogni età. Una lunga festa che nel mese di luglio anima la città.
  • Parolario - Manifestazione culturale legata alla fiera del libro, che vede la partecipazione di alcuni tra i maggiori nomi della letteratura e del giornalismo italiano. Si svolge all'inizio di settembre per due settimane.
  • La Città dei Balocchi - È così nominata la manifestazione natalizia rivolta soprattutto ai bambini. Dura circa un mese.
  • All'inizio di settembre si svolge a Como il Palio del Baradello[24], rievocazione storica che prende il nome dal Castel Baradello. Fonti storiche narrano che nel "mese di giugno, anno del Signore 1159, l'imperatore Federico I di Svevia, dopo aver sconfitto Milano con il determinante contributo delle truppe di Lodi, Cremona, e Pavia ma soprattutto comasche, riconoscente, giunge in visita a Como. La città alleata gli tributa gran festa e accoglienza: si organizzano in suo onore gran banchetti, luminarie, parate e gare sul lago." Il palio nasce nel 1981 e coinvolge le contrade storiche della città (Borgo di Rebbio, Borgo di Sant'Agostino, Borgo della Roggia Molinara, Contrada della Cortesella, Borgo di Camerlata, Borgo di San Martino, Borgo di Tavernola) e alcuni comuni del territorio lariano (Brienno e Cernobbio) che si sfidano per la conquista del “pallium”, drappo di seta dipinto a mano, ogni anno, da valenti artisti comaschi. Esso si articola attraverso tre gare ufficiali: la cariolana, corsa storica con le carriole, la giostra del saraceno, dove il Cavaliere di ciascun Borgo scende in campo galoppando sul proprio destriero e cerca di colpire il bersaglio del simulacro prima del proprio antagonista, sceso anch'esso in campo, ottenendo in tal modo il diritto a incontrare l'avversario successivo e il tiro alla fune, che ha sostituito dal 2005 la regata, gara remiera con le caratteristiche lucie.
  • Il LakeComo Festival[25], fondato nel 2006 propone una stagione musicale di musica da camera classica e contemporanea utilizzando ville e sedi storicamente rilevanti del Lago di Como e proponendo importanti artisti internazionali. La sezione primaverile si svolge principalmente sul lago e in Brianza, la sezione autunnale riserva invece una finestra sulla città di Como e utilizza come sede la pinacoteca civica.
  • Festival della Luce[26] - Festival culturale primaverile fondato nel 2013, che si riallaccia alla tradizione scientifica di Como, città natale di Alessandro Volta che, con l’invenzione della pila, ha aperto la strada alle innumerevoli applicazioni dell’elettricità. Il Festival della Luce richiama in città alcuni tra i più importanti scienziati e studiosi a livello nazionale e internazionale, con la presenza di due premi Nobel nelle ultime due edizioni. Il Festival è organizzato dalla Fondazione Alessandro Volta e promosso e sostenuto dall’Associazione Città della Luce.

Persone legate a Como

Como ha legato il suo nome a diverse personalità:

Geografia antropica

Suddivisioni amministrative

Circoscrizioni di Como.

Circoscrizioni - Quartieri (evidenziando gli ex comuni autonomi)

  1. Albate - Muggiò - Acquanera
  2. Lora
  3. Camerlata - Breccia - Rebbio - Prestino
  4. Camnago Volta
  5. Como Centro - Como Ovest
  6. Como Borghi
  7. Como Nord - Como Est
  8. Monte Olimpino - Ponte Chiasso - Sagnino - Tavernola
  9. Civiglio - Garzola

Economia

Sin dal medioevo il territorio comasco ha avuto una notevole vocazione tessile, in particolare tra l'XI e il XVII secolo dominava il lanificio (con concentrazioni quasi industriali nei borghi comaschi lungo il Cosia, come l'attuale Via Pannilani, e nel vicino centro di Torno). Nel corso del XIV e XV secolo il tessile comasco si specializzò in lane di uso comune, fustagni e tessuti economici, parallelamente però iniziò a diffondersi, verso la fine del '400, l'industria serica. Nel corso del '600 il lanificio italiano, e comasco, attraversò un periodo di forte contrazione e crisi, subendo la concorrenza dei tessili nord-europei, mentre la produzione di sete resse, e nel corso del '700, soprattutto come seta greggia e semilavorata prodotta nelle immediate vicinanze della città, crebbe. Nel corso del XIX secolo, soprattutto dopo l'unificazione nazionale, il settore tessile comasco iniziò a mostrare segni di dinamismo, con una precoce industrializzazione e una certa capacità di attrazione di capitali esteri. Al principio del '900 Como era una città a forte vocazione industriale con un ampio spettro di sotto settori specifici (stampa su tessuto, cravatte, sete pregiate, calze, tessuti generici, dopo la seconda guerra mondiale anche disegno per tessuti, moda e coloranti per tessuti);questa crescita avvenne anche ponendo in crisi e facendo una feroce concorrenza alle realtà industriali del nord Europa (inglesi, olandesi e francesi) che due secoli prima aveva soppiantato l'Italia nel primato dell'industria tessile. Il settore conobbe però una dura crisi, da cui non si è più del tutto ripreso (soprattutto per numero di addetti) all'inizio degli anni '90, seguita da altre contrazioni; nel territorio comasco e nei comuni circumvicini è però allocata ancora una forte presenza di industrie tessili, anche se quelle specializzate su prodotti di alta gamma, di lusso o di marca hanno attraversato il trentennio di contrazione con una maggiore capacità di adattamento e con prospettive migliori.

L'edizione 2013 del Rapporto annuale sull'economia comasca [http://www.co.camcom.gov.it/Page/t07/view_html?idp=10386] del servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como offre uno spaccato puntuale dell'economia dell'area.

Analizzando la consistenza delle imprese attive per settore di attività, si rileva la prevalenza del comparto del terziario, con 26.516 unità attive ed un'incidenza in crescita pari al 60% del totale. Seguono per importanza le costruzioni (8.638 unità, con un peso sotto il 20%) e il manifatturiero (6.672 imprese, con un'incidenza pari al 15% del totale).

Per quanto riguarda i principali mercati di destinazione dei prodotti comaschi, al primo posto si posiziona la Germania, che assorbe il 13,5% dell'export di Como e al secondo posto la Francia. Anche i Paesi al di fuori dell'UE hanno aumentato la loro rilevanza, passando da un'incidenza del 40,8% (anno 2008) al 46,9% (anno 2013). Il settore tessile si conferma al primo posto nelle esportazioni.

Nella voce servizi, il turismo estero ha ottenuto il massimo storico di 701.938 arrivi (+0,3%). Il soggiorno medio è pari a poco più di due giorni per i turisti italiani e a poco meno di tre giorni per i turisti stranieri. Gli esercizi extralberghieri hanno confermato il notevole dinamismo degli ultimi anni, crescendo di ventuno unità grazie ai bed & breakfast e agli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale. Nel corso del 2013 gli arrivi dei turisti che hanno optato per una struttura alberghiera sono stati l'83,5% del totale.

Infine, nel comasco emergono tre ambiti di crescita e nuove opportunità: la nautica, le industrie culturali e creative e il florovivaismo. Quest'ultimo settore, inteso in senso lato come “filiera del verde”, comprende non solo il verde ad uso di abitazioni private, ma anche il mantenimento e miglioramento del paesaggio e delle condizioni di vita nelle città attraverso la creazione del verde urbano.

Il turismo è stato sempre appannaggio dei paesi del centro-lago. In città, il fenomeno ha conosciuto un recente incremento grazie a una serie di produzioni cinematografiche e televisive come Beautiful, Vivere e Guerre stellari, e all'arrivo di personaggi di fama internazionale (ad esempio Anna Oxa, Madonna, Ivana Spagna, George Clooney, Brad Pitt, Richard Branson, Gianni Versace e tanti altri), versione moderna del tradizionale soggiorno di tipo aristocratico e letterario che ha caratterizzato il Lario nei secoli passati.[Dove sta scritto? Chiarire la fonte]

Nel settore dell'artigianato è diffusa e pregiata la lavorazione dell'argento, finalizzata alla produzione di oggetti in stile tradizionale e quella del ferro battuto applicata agli edifici pubblici.[27]

Infrastrutture e trasporti

Battelli in manovra. Le crociere sul lago sono una caratteristica tipica della città.
La funicolare per Brunate.
L'idroscalo internazionale.

Ferrovie e tranvie

Como è collegata alle altre città lombarde (Milano inclusa) tramite il "Servizio Ferroviario Regionale" (R).

Sono due le stazioni ferroviarie principali, entrambe servite da Trenord:

Trenord serve anche la stazione urbana di Albate-Camerlata, ove è situato lo scalo merci cittadino, e la fermata di Albate-Trecallo sulla linea Como-Lecco. Inoltre serve altre 3 fermate Ferrovienord:

Nella prima metà del XX secolo la città era inoltre collegata alle località vicine mediante un'estesa rete di tranvie provinciali strutturata mediante le seguenti linee:

Funicolare

La Funicolare Como-Brunate è attiva dal 1894.

Navigazione

La navigazione lacustre di linea è attiva dal 1826 con numerosi servizi tra la città e i paesi della sponda (vedi Lago di Como).

Aeroporti

In città è attivo l'Idroscalo Internazionale di Como, gestito dall'Aero Club Como, dove ha sede una scuola di volo per l'addestramento di piloti d'idrovolante unica in Europa.

Mobilità urbana

La rete dei trasporti pubblici urbani è dotata di 9 linee di autobus gestite da ASF Autolinee (ex SPT Linea).

La rete dei trasporti extraurbani (C) è gestita principalmente da ASF Autolinee e, in misura minore, dalla Ferrovie Nord Milano Autoservizi ed è composta da linee che collegano Como ai comuni della provincia e a Varese, Lecco e Bergamo. Alcune di esse hanno sostituito, dal 1966, la soppressa ferrovia Como-Varese delle Ferrovie Nord Milano.

In passato la città fu servita da una rete tranviaria, in seguito sostituita da una rete filoviaria.

Amministrazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Como.

Gemellaggi

Sport

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Sport a Como.

Como ha una lunga tradizione sportiva, legata per lo più all'acqua, essendo la città affacciata sul lago omonimo.

Calcio

Il Calcio Como, fondato il 25 maggio 1907, è la principale società calcistica cittadina. Nella sua storia ha disputato 13 campionati di Serie A e 33 di Serie B apprestandosi ad affrontare il 34°; nel 1996-1997 ha conquistato la Coppa Italia Serie C e nel 2007-2008 la Coppa Italia Serie D. Nella stagione calcistica 2015/2016 milita in Serie B. Gioca le partite casalinghe presso lo Stadio Giuseppe Sinigaglia.

A livello femminile la società più importante è il Como 2000. Questo club, fondato nel 1997, ha disputato sei campionati di Serie A (compreso quello 2013-2014) e sette di Serie A2.

Tra le società di calcio dilettantistiche, sono da citare quelle dei maggiori quartieri cittadini, tra cui Albate Calcio e Albatese, Sagnino, Ardisci e Spera (fondata nel 1906), Ardita (1934), Lario (1909), Cittadella (1945), Lora Lipomo (1962) e la Libertas, squadra dell'oratorio di San Bartolomeo dove tirò i primi calci il famoso e compianto Gigi Meroni. Il campione del mondo di Germania 2006 Gianluca Zambrotta mosse invece i primi passi nell'Alebbio, altra formazione di quartiere.

Canottaggio

Il canottaggio è rappresentato dalla Società Canottieri Lario Giuseppe Sinigaglia, fondata nel 1891. Si tratta di una delle più importanti società italiane di canottaggio ed ha fornito diversi atleti alla Nazionale italiana, anche in occasione dei giochi olimpici. Giuseppe Sinigaglia, che fu il primo italiano a vincere la Diamond Challenge Sculls, è anche il più famoso atleta della società, che prese il suo nome per onorarne la memoria di caduto di guerra. 17 equipaggi della società hanno conquistato la medaglia d'oro ai campionati del mondo, 5 lo hanno fatto nei campionati europei mentre le vittorie in ambito nazionale sono un centinaio. La Canottieri Lario ha ricevuto la Stella d'oro al merito sportivo del Comitato Olimpico Nazionale Italiano nel 1967.

A pochi passi dalla sede dei canottieri si trova lo Yacht Club Como, società nata dalla fusione di due distinte entità: il Circolo della Vela Como e la Motonautica Italiana Lario.

Ciclismo

Per 6 volte Como è stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1937 e l'ultima nel 1987.

Il lungolago è stato teatro dell'arrivo del Giro di Lombardia in quasi tutte le edizioni della classica.

Da ricordare anche le medaglie d'oro conquistate ai giochi di Los Angeles 1932 da Paolo Pedretti ed ai Giochi di Barcellona 1992 da Fabio Casartelli.

Hockey su ghiaccio

L'Associazione Hockey Como, fondata nel 1971, ha disputato 2 tornei di Serie A e altrettanti di Serie A2. Per la stagione 2013-2014 milita in Serie B.

Per alcuni anni è stata attiva una squadra femminile, l'Hockey Club Lario Halloween, la quale ha disputato tutti i campionati dal 1990-1991 al 2006-2007, arrivando in sei occasioni al 3º posto. La società si è dissolta nel 2007.

Pallacanestro

La Pool Comense 1872, sezione di pallacanestro femminile della Ginnastica Comense 1872, è la squadra più titolata d'Italia avendo conquistato 15 scudetti (record), 5 Coppe Italia e 6 Supercoppe italiane, anche questo un record nazionale. A livello internazionale ha vinto la EuroLeague Women nel 1993-1994 e 1994-1995 e il Mundialito nel 1996. La squadra dopo aver concluso la stagione 2011-2012 al 6º posto in Serie A1 decide di non iscriversi ai successivi campionati per tornare attiva nel 2015 e partecipare alla serie B nazionale[28].

La squadra maschile più importante è quella della Pallacanestro Como, con trascorsi in Divisione Nazionale B. In passato è esistita anche una Ginnastica Comense 1872 maschile che ha disputato il girone finale del campionato italiano nel 1922 e nel 1923.

Pallanuoto

In città sono presenti due società pallanuotistiche, entrambe iscritte al campionato nazionale di serie B, girone 2.

La Como Nuoto dopo alcuni anni di A1, ha subito una riassetto societario, ripartendo dalla B. conosciuto anche la gloria internazionale con la conquista, nel 1994, della Coppa COMEN. La stessa società possiede una sezione di pallanuoto femminile che disputa il torneo di Serie A2, campionato nel quale è stata promossa per la prima volta nel 2012 dopo aver vinto il torneo di Serie B.

L'altra società cittadina è la neonata Pallanuoto Como, iscrittasi quest'anno per la prima volta ad un campionato ufficiale FIN e partecipante anch'essa al campionato di Serie B. Il presidente è il giovane Giovanni Dato, che ha affidato la squadra al croato Miroslav Trumbic.

Rugby

È presente una squadra di rugby, fondata nel 2005, la Rugby Como, che si allena al Centro Sportivo Belvedere e che promuove un programma di diffusione dello sport nelle scuole della città.

Scherma

La Ginnastica Comense 1872 è principalmente nota per la sua sezione di scherma che ha avuto, tra i suoi allievi, anche la medaglia olimpica di Melbourne 1956 Antonio Spallino e quella di Londra 2012 Arianna Errigo.

Ultimate

A Como è presente anche una squadra di ultimate, i FrasbaDalLac, vincitrice, tra l'altro, del premio Spirit of The Game nel campionato italiano open di Ultimate del 2006.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Como, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 27 dicembre 2012.
  2. ^ a b [1]
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Luciano Canepari, Il DiPI - Dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999.
  6. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Como", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  7. ^ Carlo Bassi, Grammatica essenziale del «dialètt de Còmm», Como, Edizioni della Famiglia Comasca, 2014.
  8. ^ Libero Locatelli, Piccola grammatica del dialetto comasco, Como, Famiglia comasca, 1970, p. 6.
  9. ^ Amanzio Aondio - Felice Bassani (a cura di), Dialetto da salvare, Oggiono, Cattaneo Editore, 1983, p. 223.
  10. ^ P. Pensa, Noi gente del Lario, Cairoli ed. Como, 1982, pag. 575.
  11. ^ Gaio Plinio Secondo, Naturalis Historia, III, 124-125.
  12. ^ Raffaele de Marinis, L'abitato protostorico di Como in Como tra etruschi e celti, Società archeologica comense, Como, 1986.
  13. ^ G. Frigerio, Como romana, in Como nell'antichità, Società archeologica comense, Como, 1987.
  14. ^ Vaccaro, Chiesi, Panzera, 2003, 5, 6, 9, 10, 12, 14, 15, 18, 19, 27, 39, 44-46, 51, 55, 66, 69nota, 76, 77, 79, 80, 86, 88, 98,99, 101, 105nota, 108, 109, 112, 116, 117, 124, 127, 128, 137nota, 138nota, 209, 216nota, 217nota, 224, 226, 228, 231-234, 237, 243, 249, 250, 255, 256nota, 258nota, 264, 265, 267, 268, 271, 279, 285, 290, 294, 308, 315, 329, 380, 384, 385, 395, 399, 401, 412-414, 417-419, 421, 424, 425, 426, 428, 430, 433nota, 440, 442, 443, 446.
  15. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  16. ^ Statistiche demografiche ISTAT
  17. ^ La storia del cannone di mezzodì
  18. ^ Indicatori ambientali urbani
  19. ^ La graduatoria - Il Sole 24 ORE
  20. ^ Scuole Superiori a Como
  21. ^ Scuole della provincia
  22. ^ Il Corriere di Como
  23. ^ Como e dintorni
  24. ^ Palio del Baradello
  25. ^ LakeComo Festival
  26. ^ Festival della Luce
  27. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.
  28. ^ Comense, come l'Araba fenice...

Bibliografia

  • Mina Gregori (a cura di), Pittura a Como e nel Canton Ticino: dal Mille al Settecento, Milano, Cariplo, 1994, ISBN non esistente.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003.

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