Zinédine Zidane: differenze tra le versioni
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Il 25 giugno 2014 viene nominato allenatore del [[Real Madrid Castilla]], seconda squadra del Real Madrid, militante nella terza divisione del campionato di calcio spagnolo.<ref>{{Cita web|url=https://www.elmundo.es/deportes/2014/06/25/53aa8c8d268e3ec7488b456d.html|titolo=Zidane, nuevo entrenador del Castilla|data=25 giugno 2014|lingua=es|accesso=14 marzo 2019}}</ref> Nella prima stagione conduce la squadra al 6º posto finale. |
Il 25 giugno 2014 viene nominato allenatore del [[Real Madrid Castilla]], seconda squadra del Real Madrid, militante nella terza divisione del campionato di calcio spagnolo.<ref>{{Cita web|url=https://www.elmundo.es/deportes/2014/06/25/53aa8c8d268e3ec7488b456d.html|titolo=Zidane, nuevo entrenador del Castilla|data=25 giugno 2014|lingua=es|accesso=14 marzo 2019}}</ref> Nella prima stagione conduce la squadra al 6º posto finale. |
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Il 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero di [[Rafael Benítez]], viene chiamato a guidare la prima squadra del [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]].<ref>{{cita web|url=http://www.realmadrid.com/noticias/2016/01/zinedine-zidane-nuevo-entrenador-del-real-madrid|titolo=Zinedine Zidane nuevo entrenador del Real Madrid|data=4 gennaio 2016|accesso=5 gennaio 2016|lingua=es}}</ref> All'esordio sulla panchina dei ''Blancos'' ottiene una vittoria casalinga per 5-0 contro il [[Deportivo La Coruña]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/sport/estero/il_barcellona_cala_poker_contro_granada_tripletta_di_messi_stasera_esordio_di_zidane-1472439.html|titolo=Zidane, l’esordio è Real: manita al Deportivo. Poker del Barcellona davanti al Granada|accesso=1º giugno 2020}}</ref> Il 28 maggio 2016 vince la [[UEFA Champions League 2015-2016|Champions League]], l'undicesima nella storia |
Il 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero di [[Rafael Benítez]], viene chiamato a guidare la prima squadra del [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]].<ref>{{cita web|url=http://www.realmadrid.com/noticias/2016/01/zinedine-zidane-nuevo-entrenador-del-real-madrid|titolo=Zinedine Zidane nuevo entrenador del Real Madrid|data=4 gennaio 2016|accesso=5 gennaio 2016|lingua=es}}</ref> All'esordio sulla panchina dei ''Blancos'' ottiene una vittoria casalinga per 5-0 contro il [[Deportivo La Coruña]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/sport/estero/il_barcellona_cala_poker_contro_granada_tripletta_di_messi_stasera_esordio_di_zidane-1472439.html|titolo=Zidane, l’esordio è Real: manita al Deportivo. Poker del Barcellona davanti al Granada|accesso=1º giugno 2020}}</ref> Il 28 maggio 2016 vince la [[UEFA Champions League 2015-2016|Champions League]], l'undicesima nella storia delle ''Merengues'', superando in uno storico ''[[derbi madrileño]]'' l'{{Calcio Atletico Madrid|N}} ai [[tiri di rigore]]: nella circostanza Zidane diviene il primo tecnico francese, fatta eccezione per il naturalizzato [[Helenio Herrera]], a vincere la massima competizione europea per club.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/28-05-2016/champions-real-madrid-atletico-6-4-rigori-undecima-150874928646.shtml|titolo=Champions, il Real Madrid si prende l'Undecima, Atletico sconfitto ai rigori|autore=Valerio Clari|data=28 maggio 2016}}</ref> |
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[[File:Real Madrid celebration after winning the 2018 UEFA Champions League Final DSC 0348 (40596085460).jpg|thumb|Zidane (in primo piano) in veste di allenatore del Real Madrid nel 2018, insieme al capitano [[Sergio Ramos|Ramos]] (in secondo piano) e al terzino [[Marcelo Vieira da Silva Júnior|Marcelo]] (sullo sfondo).]] |
[[File:Real Madrid celebration after winning the 2018 UEFA Champions League Final DSC 0348 (40596085460).jpg|thumb|Zidane (in primo piano) in veste di allenatore del Real Madrid nel 2018, insieme al capitano [[Sergio Ramos|Ramos]] (in secondo piano) e al terzino [[Marcelo Vieira da Silva Júnior|Marcelo]] (sullo sfondo).]] |
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Nella stagione successiva conduce la squadra alla vittoria della [[Supercoppa UEFA 2016|Supercoppa UEFA]] e del [[Coppa del mondo per club FIFA 2016|Mondiale per club]] |
Nella stagione successiva conduce la squadra dapprima alla vittoria della [[Supercoppa UEFA 2016|Supercoppa UEFA]] e del [[Coppa del mondo per club FIFA 2016|Mondiale per club]], e soprattutto centra il ''[[Double (calcio)|double]]'' campionato-Champions League che mancava da 59 anni:<ref>{{Cita web|url=https://sport.sky.it/calcio-estero/liga/2017/08/17/zidane-real-madrid-bilancio-allenatore-7-trofei-19-mesi.html|titolo=Le 7 meraviglie di Zizou: marcia Real in 19 mesi|accesso=14 marzo 2019}}</ref> riporta infatti a Madrid il [[Primera División 2016-2017 (Spagna)|titolo nazionale]], a cinque anni di distanza dalla precedente affermazione,<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Liga/21-05-2017/zidane-liga-real-madrid-200462248547.shtml|titolo=Zidane: "La Liga mancava da troppo, per il Real Madrid era il primo obiettivo"|accesso=14 marzo 2019}}</ref> e soprattutto il 3 giugno 2017, nella finale di [[Cardiff]], vince la dodicesima [[UEFA Champions League 2016-2017|Champions League]] battendo 4-1 la {{Calcio Juventus|N}}; nell'occasione Zidane diventa il primo allenatore capace di vincere due edizioni consecutive del trofeo nell<nowiki>'</nowiki>''era Champions League''.<ref>{{cita web|url=http://www.foxsports.it/2017/06/04/zidane-storia-primo-allenatore-con-2-champions-league-fila/|titolo=Zidane nella storia: primo allenatore con 2 Champions League di fila|data=3 giugno 2017|autore=Marco Ercole|accesso=26 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170701071423/http://www.foxsports.it/2017/06/04/zidane-storia-primo-allenatore-con-2-champions-league-fila/|dataarchivio=1º luglio 2017|urlmorto=sì}}</ref> |
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L'[[Real Madrid Club de Fútbol 2017-2018|anno seguente]] si apre con |
L'[[Real Madrid Club de Fútbol 2017-2018|anno seguente]] si apre con una nuova vittoria della [[Supercoppa UEFA 2017|Supercoppa UEFA]] contro il [[Manchester United Football Club|Manchester United]].<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/08-08-2017/real-manchester-united-2-1-gol-casemiro-isco-lukaku-210869312579.shtml|titolo=Real-Manchester United 2-1: gol di Casemiro, Isco e Lukaku|accesso=14 marzo 2019}}</ref> Segue pochi giorni dopo la conquista della [[Supercopa de España 2017|Supercoppa di Spagna]], nel doppio ''[[El Clásico|Clásico]]'' contro il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]].<ref>{{Cita web|url=https://www.marca.com/futbol/supercopa-espana/2017/08/17/5994c1d946163fc2468b467f.html|titolo=Campeón Supercopa de España 2017: El Real Madrid gana su décima Supercopa de España|data=17 agosto 2017|lingua=es|accesso=14 marzo 2019}}</ref> A dicembre bissa il [[Coppa del mondo per club FIFA 2017|Mondiale per club]], grazie alla vittoria per 1-0 contro il [[Grêmio Foot-Ball Porto Alegrense|Grêmio]]: con tale successo Zidane diventa il primo tecnico a vincere la competizione per due edizioni consecutive.<ref>{{Cita web|url=https://www.realmadrid.com/noticias/2017/12/zidane-8-titulos-en-menos-de-2-anos|titolo=Zidane: 8 títulos en menos de 2 años|lingua=es|accesso=14 marzo 2019}}</ref> A corollario di un'altra stagione passata agli annali, il 26 maggio 2018 vince la sua terza [[UEFA Champions League 2017-2018|Champions League]] battendo il {{Calcio Liverpool|N}} per 3-1 nella finale di [[Kiev]]: con questo successo, Zidane eguaglia il primato di [[Bob Paisley]] e [[Carlo Ancelotti]], diventando inoltre il primo e unico allenatore ad aver vinto tre edizioni consecutive della Coppa dei Campioni/Champions League.<ref name=recordzidane/> Tuttavia appena cinque giorni dopo quest'ultimo successo, e al culmine di un ruolino invidiabile, a sorpresa Zidane rassegna le dimissioni adducendo la necessità «di un cambio, di un'altra metodologia di lavoro» per la squadra, paventando l'imminente fine di un ciclo in casa madrilena.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Liga/31-05-2018/zidane-conferenza-stampa-sorpresa-sara-addio-real-madrid-270536988951.shtml|titolo=Zidane, addio a sorpresa al Real Madrid. "C'è bisogno di cambiare"|data=31 maggio 2018|accesso=14 marzo 2019}}</ref> |
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Tali sensazioni trovano conferma nei mesi seguenti, stante i deludenti risultati conseguiti dai suoi successori, [[Julen Lopetegui]] prima e da [[Santiago Solari]] poi, sulla panchina del club. Anche in ragione di ciò, l'11 marzo 2019 Zidane è chiamato a riassumere la guida tecnica del Real Madrid.<ref>{{cita web|url=https://www.realmadrid.com/noticias/2019/03/zidane-regresa-al-real-madrid|titolo=Zidane regresa al Real Madrid|data=11 marzo 2019|accesso=11 marzo 2019|lingua=es}}</ref> Il secondo ciclo del tecnico francese non riesce a eguagliare il precedente, nonostante ciò arriva comunque nel gennaio 2020 la conquista ai rigori della [[Supercopa de España 2019|Supercopa de España]] contro l'Atlético, un successo quest'ultimo che gli vale la nona finale vinta su altrettante disputate con i ''Blancos'',<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Liga/12-01-2020/supercoppa-real-madrid-atletico-ko-rigori-zidane-re-finali-9-9-36042467080.shtml|titolo=Supercoppa al Real Madrid, Atletico k.o. ai rigori. Zidane re delle finali: 9 su 9!|accesso=1º giugno 2020}}</ref> oltreché a fine stagione la seconda [[Primera División 2019-2020 (Spagna)|Liga]] spagnola da allenatore.<ref>{{Cita web|url=https://www.goal.com/it/notizie/real-campione-benzema-bomber-piedi-da-10/5eojavlnadi713g43g6oluk8n|titolo=Real campione nel segno di Benzema, il bomber coi piedi da '10'|accesso=16 luglio 2020}}</ref> |
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Nel gennaio 2021 nel giro di pochi giorni verrà eliminato dalla [[Supercopa de España 2021]] in semifinale per mano dell'{{Calcio Athletic Bilbao|N}}, poi vincitore della competizione, e ai sedicesimi di [[Coppa del Re 2020-2021|Copa del Rey]] per mano dell’{{Calcio Alcoyano|N}}, modesto club di terza serie capace di imporsi, in inferiorità numerica, sui ''blancos'' ai supplementari. |
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== Statistiche == |
== Statistiche == |
Versione delle 18:49, 22 gen 2021
Zinédine Zidane | ||
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Zidane nel 2017 | ||
Nazionalità | Francia | |
Altezza | 185 cm | |
Peso | 79 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Squadra | Real Madrid | |
Termine carriera | 9 luglio 2006 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1987-1988 | Cannes | |
Squadre di club1 | ||
1988-1992 | Cannes | 61 (6) |
1992-1996 | Bordeaux | 139 (28) |
1996-2001 | Juventus | 151 (24) |
2001-2006 | Real Madrid | 155 (37) |
Nazionale | ||
1988-1989 | Francia U-17 | 4 (1) |
1989-1990 | Francia U-18 | 6 (0) |
1990-1994 | Francia U-21 | 20 (3) |
1995 | Francia B | 1 (0) |
1994-2006 | Francia | 108 (31) |
Carriera da allenatore | ||
2013-2014 | Real Madrid | Vice |
2014-2016 | Real M. Castilla | |
2016-2018 | Real Madrid | |
2019- | Real Madrid | |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Oro | Francia 1998 | |
Argento | Germania 2006 | |
Europei di calcio | ||
Oro | Belgio-Paesi Bassi 2000 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. |
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Statistiche aggiornate al 4 settembre 2019 |
Zinédine Yazid Zidane (pron. francese [ˌzineˈdin jaˈzid ziˈdan]), (Marsiglia, 23 giugno 1972) è un allenatore di calcio ed ex calciatore francese di ruolo centrocampista, tecnico del Real Madrid.
Soprannominato Zizou, è considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio.[1][2][3] Cresciuto nel Cannes, si afferma nel Bordeaux. Nel 1996 viene acquistato dalla Juventus, dove in cinque stagioni conquista due campionati italiani, una Supercoppa italiana, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale. Nell'estate del 2001 si trasferisce al Real Madrid per la cifra allora record di 150 miliardi di lire,[4] contribuendo alla vittoria di un campionato spagnolo e due Supercoppe di Spagna nonché di una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale. Al termine della stagione 2005-2006 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Con la nazionale francese ha partecipato a tre campionati del mondo (Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002, Germania 2006) e a tre campionati d'Europa (Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000, Portogallo 2004), vincendo da protagonista il Mondiale 1998 e l'Europeo 2000. In nazionale ha totalizzato 108 presenze e 31 reti.
A livello individuale ha vinto un'edizione del Pallone d'oro (1998) e tre del FIFA World Player of the Year (1998, 2000, 2003), record condiviso con Ronaldo.[5] Nel 2004 venne inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi stilata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione.[6] La BBC lo ha definito il miglior giocatore europeo dell'intera storia calcistica[7][8]. Inoltre, è stato incluso dalla rivista World Soccer nella lista degli undici migliori giocatori della storia calcistica.[9] È stato inserito nella Squadra ideale del decennio dal Sun nel 2009.[10]
Da allenatore del Real Madrid, ha vinto tre UEFA Champions League (record condiviso con Bob Paisley e Carlo Ancelotti), due campionati spagnoli (2016-2017 e 2019-2020), due Supercoppe UEFA, due Supercoppe di Spagna e due Coppe del mondo per club. Eccezion fatta per il naturalizzato Helenio Herrera,[11] Zidane è stato il primo e unico tecnico francese vincitore della Champions League.[12] È, con Fabio Capello e Marcello Lippi, l'unico allenatore ad aver raggiunto tre finali consecutive della Coppa dei Campioni/Champions League, ma l'unico ad averle vinte tutte, diventando così il primo allenatore a vincere tre edizioni consecutive della massima competizione europea per club.[13]
Biografia
Famiglia e origini
Originario di una famiglia berbera,[14] Zinédine Zidane ha tre fratelli e una sorella.[15] I suoi genitori provengono dalla Cabilia, una regione berbera dell'Algeria settentrionale.[15] Essendo nato a Marsiglia, Zidane possiede la doppia nazionalità, francese e algerina.[16] Il padre, Smaïl Zidane, pastore e musulmano praticante, decide di attraversare il Mediterraneo e andare a lavorare come muratore in Francia[15] nel 1953.[17] Dopo l'indipendenza dell'Algeria, nel 1962, Smaïl vuole ritornare in patria dopo aver trascorso nove anni nei cantieri della Seine-Saint-Denis.[15] Ma poco prima di imbarcarsi a Marsiglia, incontra Malika, una marsigliese anch'ella originaria della Cabilia, che sposa poco dopo.[15] Alla fine la coppia decide di rimanere in Francia e di stabilirsi a Marsiglia.[15]
Vita privata
A diciassette anni, Zinédine Zidane incontra la futura moglie Véronique;[18] la coppia si sposa nel 1994[15] e ha quattro figli: Enzo (nato nel 1995 e così chiamato in omaggio a Enzo Francescoli, idolo d'infanzia di Zizou[15]), Luca (1998) e Théo (2002), nati a Marsiglia, e Élyaz (2005), nato a Madrid.[15]
Tutti giocano nel Real Madrid, con il cognome della madre (Fernández[19]): Enzo gioca come centrocampista (Real Madrid C / Real Madrid Castilla), Luca come portiere (Juvenil B), Théo come attaccante (Infantil B) ed Elyaz (Benjamin A).[20] Convocabile sia da parte della Francia che da parte della Spagna, Enzo Fernández viene selezionato nel 2009 nell'Under-15 della Spagna e poi nell'Under-19 della Francia nel 2014.[21] Il 16 novembre 2015 ha debuttato nel Real Madrid Castilla, seconda squadra dei blancos della Segunda B (terza serie) allenata dal padre.
Zidane risiede a Madrid, nel quartiere residenziale Conde de Orgaz, dove possiede una proprietà di circa 600 m².[15][22] Possiede inoltre una vasta proprietà nel comune di Onet-le-Château, regione di Rodez dove vivono i suoceri.[23][24]
Zinédine Zidane è affetto da talassemia benigna, una malattia genetica diffusa nel bacino del mediterraneo, che lo affatica naturalmente.[25]
A proposito della sua religione, Zidane si è definito come un «musulmano non praticante».[26]
Impegno nel sociale
Dal 2001 è ambasciatore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).[27] A Marsiglia, la sua città natale, ha fondato una scuola calcio per aiutare i bambini più poveri.[4]
Altre attività
Nel 2008 ha interpretato una piccola parte nel film Asterix alle Olimpiadi. Nel 2011 ha pubblicato un libro autobiografico dal titolo La semplice eleganza di un eroe.[28]
Caratteristiche tecniche
Giocatore
Accostato ai connazionali Michel Platini e Raymond Kopa,[29][30] Zidane era un trequartista[31] in grado di coniugare potenza fisica e doti tecniche.[4][32] Il suo ruolo preferito era dietro le punte,[33] anche se in carriera è stato impiegato talvolta come seconda punta,[34] come centrocampista centrale nel 4-4-2[35][36] e nel ruolo di regista di centrocampo nel 4-3-3.[37][38]
Pur non essendo molto veloce,[32] aveva una buona accelerazione palla al piede.[39] Abile nel dettare i tempi della squadra[39] e nel fornire assist per i compagni,[40][41] era inoltre dotato di fantasia,[32] senso della posizione e una grande visione di gioco.[42][43] Dotato di un'eleganza innata,[42] eccelleva anche nel controllo di palla[4][42][44] e nel dribbling (spesso effettuato con il gesto della veronica).[42][45] Ambidestro,[46] era inoltre un buon finalizzatore, che ha spesso segnato gol decisivi in carriera,[32][39][41] pur non essendo particolarmente prolifico.[47] Specialista nei calci di rigore[48][49][50] e nei calci piazzati,[51] era abile anche nel gioco aereo.[32][42] Si faceva anche apprezzare nel gioco senza palla per le sue doti di corsa, lo spirito di sacrificio e l'attenzione alla fase difensiva.[31][32][33]
Allenatore
In panchina si dimostra un tecnico dal gioco non spettacolare ma molto pragmatico[52][53] (facendo in questo tesoro delle esperienze passate agli ordini, o al fianco, di allenatori quali Marcello Lippi o Carlo Ancelotti),[53] capace di adattarsi e quindi sfruttare al meglio le qualità dei giocatori a disposizione in rosa,[52] oltreché col carisma necessario per sostenere le pressioni derivanti dal gestire uno spogliatoio di grandi nomi o il lavorare in piazze calcistiche dalle alte aspettative.[54]
Carriera
Giocatore
Club
Inizi
Zinédine Zidane è nato il 23 giugno 1972 a Marsiglia. Il suo nome in arabo significa "bellezza della religione". Nel suo quartiere marsigliese ha cominciato a fare i primi passi nel mondo del calcio e il suo idolo di tale sport è stato da sempre il trequartista uruguaiano Enzo Francescoli.[55][56] Fino all'età di 11 anni, inoltre, Zidane è stato appassionato anche di judo.[57]
All'età di nove anni, Zidane entra nel club del quartiere, l'AS Foresta 11,[58] del quale diventa ben presto capitano.[57] L'anno seguente, nel 1982, entra nella squadra statunitense del Saint-Henri, dove veste la maglia numero 10.[59] Nel 1983 passa al Septèmes-les-Vallons[59] e, successivamente, all'Olympique Marsiglia.[56] Nello stesso anno partecipa ad alcune importanti selezioni, durante le quali cattura l'attenzione di Jean Varraud, ai tempi osservatore del Cannes. Si reca dunque a Cannes per un provino dalla durata di sei settimane. La società, intuendo già da quel momento le capacità del ragazzo, alla fine decide di fargli firmare un contratto da professionista.[60]
Cannes
Zinédine Zidane entra nel 1987, all'età di quindici anni, nella squadra del Cannes, all'epoca allenata da Guy Lacombe.[61] Viene ospitato a Pégomas, villaggio che in futuro dedicherà una piazza in suo nome.[62] In questo periodo è importante l'aiuto di Jean Varraud.[63] L'esordio con la maglia del Cannes arriva il 20 maggio 1989, a 16 anni, in una partita di Ligue 1 pareggiata dalla sua squadra 1-1 con il Nantes;[63][64] in questa gara entra a dodici minuti dalla fine.[63] Il 10 febbraio 1991 segna il suo primo gol da professionista in campionato nel vittorioso 2-1 contro il Nantes,[65] per il quale verrà premiato dal presidente della squadra con un'auto nuova.[63] Al termine della stagione, il Cannes si classifica al quarto posto, qualificandosi per la UEFA Europa League.[63] Zidane riesce a farsi notare da diversi allenatori che cercano in tutti i modi di acquistarlo.[63]
Bordeaux
Nel 1992 arriva al Bordeaux, dopo la retrocessione del Cannes,[63] che lo acquistato per 3 milioni di franchi (460.000 euro).[63] L'approccio con la nuova squadra è facilitato dalla presenza dell'allenatore Rolland Courbis, anche lui marsigliese.[63] Lo stesso Courbis darà a Zidane il soprannome "Zizou".[63] Con i compagni francesi Christophe Dugarry e Bixente Lizarazu forma il "triangolo di Bordeaux".[63] Al termine della prima stagione, Zidane segna 10 gol e gioca 35 partite, risultando il miglior giocatore della squadra.[66]
Qualificato per la Coppa UEFA, ottenuta grazie al quarto posto in campionato, il Bordeaux riesce ad ottenere grandi risultati in campionato, grazie specialmente a Zidane.[67] Nonostante il cartellino rosso contro il Marsiglia a causa di un pugno dato a Marcel Desailly nel settembre del 1993, Zidane è diventato il beniamino della sua squadra.[68] L'eliminazione precoce in Coppa non impedisce Bordeaux di concludere il campionato con un ottimo quarto posto. Alla fine della stagione, dopo aver segnato 6 gol in 34 partite,[66] Zidane riceve il Trophées UNFP du football come miglior esordiente nel 1994.[69] Nella stagione successiva, il Bordeaux viene eliminato subito in Coppa UEFA e ottiene il quinto posto in campionato. Zidane rimane uno dei punti determinanti per la squadra, segnando sei 6 gol in 37 partite.[66]
Nella stagione 1995-1996, il Bordeaux vince la Coppa Intertoto, grazie anche a Zidane che segna 5 gol in 8 partite.[70] Nel quarto turno di Coppa UEFA, Zidane ha segnato un gol da quaranta metri nella sfida contro il Real Betis.[71] Ai quarti di finale, il Bordeaux è costretto a battere il Milan.[72] Dopo aver perso la prima gara per 2-0, i francesi riescono a ribaltare il precedente risultato grazie al risultato di 3-0. In questa gara, Zidane è uno dei protagonisti, essendo l'autore dei due assist per la doppietta di Christophe Dugarry.[73] La squadra riesce ad arrivare in finale, ma perde contro il Bayern Monaco. Zidane termina la stagione con 6 gol in 33 partite e riceve il suo secondo Trophées UNFP du football, stavolta come miglior giocatore del 1996.[74]
Con il Bordeaux Zidane ha giocato per quattro anni, siglando 28 gol in 139 gare di campionato.
Juventus
Nel 1996 arriva in Italia, alla Juventus, squadra allenata da Marcello Lippi, per 7,5 miliardi di lire.[75] Decide di indossare la maglia con il numero 21.[76] Seppur all'inizio presenti un calo atletico,[77] Zidane riesce in breve tempo a mettersi in mostra con la nuova squadra. Segna il suo primo gol, il 20 ottobre 1996, nella gara vinta per 2-0 contro l'Inter.[78] La prima stagione è un successo per i bianconeri: vincono una Coppa Intercontinentale, la Supercoppa Europea, e il loro 24º scudetto. Zidane è protagonista di questi successi anche grazie ai suoi cinque gol e alle sue 29 presenze in campionato.[66] In Champions League Zidane ha giocato ottimamente, ma ciò non è bastato a vincere la finale contro il Borussia Dortmund.[79]
La stagione 1997-1998 si apre con la conquista della Supercoppa Italiana.[80] In campionato, Zidane gioca 32 partite e segna 7 gol e, al termine di questo torneo, conquista il suo secondo scudetto consecutivo.[81] In Champions League, la Juventus perde ancora una volta la finale, stavolta con il Real Madrid.
Dopo aver conquistato il titolo di campione del mondo con la nazionale francese, Zidane viene insignito del Pallone d'oro a dicembre del 1998, diventando il quarto giocatore francese ad aggiudicasi tale trofeo.[82][83] La stagione 1998-1999, però, non è molto fortunata per il giocatore francese: segna solo 2 gol in 25 partite ed è vittima di un duro infortunio a fine stagione.[84] Al termine della stagione, la Juventus si classifica al 7º posto e Lippi viene sostituito da Carlo Ancelotti.
Nella stagione 1999-2000, Zidane è favorito per vincere il suo secondo Pallone d'oro, soprattutto grazie alle ottime prestazioni ad campionato d'Europa 2000.[63] Tuttavia, a causa dei suoi cartellini rossi in Champions League, perde la possibilità di ottenere il riconoscimento calcistico.[85][86] Nella stagione 2000-2001, Zidane trova complicità con l'attaccante francese David Trezeguet: la coppia riesce a portare la Juventus in testa alla classifica.[87] Tuttavia, il pareggio di 2-2 con la Roma, impedisce alla Juventus di vincere lo scudetto. Conclude la stagione con 6 gol in 33 partite.
Con i bianconeri gioca complessivamente 212 partite e segna 31 gol, di cui 24 in Serie A. Seppur osannato dai tifosi, dopo la cessione del giocatore, nel 2001, Agnelli lo definì "più divertente che utile".[88]
Real Madrid
Nel 2001 si trasferisce dalla Juventus al club spagnolo del Real Madrid, che, per averlo tra le sue file, oltre a siglare un contratto triennale con il giocatore, spende 150 miliardi di lire, realizzando il più costoso trasferimento di un giocatore nella storia del calcio fino a quel momento.[4][89] Sceglie di indossare la maglia numero 5[76], precedentemente appartenuta a Manuel Sanchís.[90] All'inizio della sua prima stagione, Zidane non riesce a trovare il giusto spazio in squadra, anche a causa della concorrenza con gli altri giocatori come Raúl e Figo.[91] Con l'arrivo di Zidane la squadra si aggiudica subito la Supercoppa di Spagna.[92] Zidane ha segnato il suo primo gol il 15 settembre 2001 contro il Real Betis.[93] Ben presto il francese si dimostra grande protagonista nella stagione dei madrileni, culminata con la sua pregevole e decisiva marcatura nella vittoria per 2-1 contro il Bayer Leverkusen nella finale della Champions League 2001-2002. In quell'occasione Zidane riesce a trasformare il traversone di Roberto Carlos in un tiro al volo che si infila nell'angolo alto della porta difesa dal portiere Hans-Jörg Butt.[94] Al termine della stagione, Zidane vince la sua prima Champions League dopo due finali perse[95] e, successivamente, anche la Supercoppa UEFA[96] e alcuni mesi dopo la Coppa Intercontinentale[97] e il primo campionato spagnolo, nel quale ha contribuito firmando 9 reti in 33 presenze.[98]
Nella stagione 2002-2003 vince la Liga e nuovamente la Supercoppa di Spagna. Nelle tre annate successive il club non avrebbe più centrato successi. Nella stagione 2002-2003 realizza 6 gol in 33 partite, il risultato più basso ottenuto da Zidane con il Real Madrid, e la squadra termina al quarto posto in campionato. La stagione 2003-2004 vede il Real Madrid in crisi e Zidane firma solo 6 volte in 29 partite di campionato.[99] Per le Olimpiadi di Atene 2004 fu uno dei tedofori. L'ultima stagione al Real Madrid, 2005-2006, vede Zidane fare un buon campionato, nel quale firma le sue prime triplette in carriera, una contro il Sevilla (4-2) e l'altra contro l'Espanyol (4-0).[100]
Il 25 aprile 2006 rende nota l'intenzione di ritirarsi dopo il campionato del mondo 2006.[101] Il 7 maggio seguente disputa la sua ultima partita a livello di club, contro il Villarreal allo Stadio Santiago Bernabéu. I tifosi del Real Madrid gli riservano un caloroso tributo, sventolando dei cartelli con il suo nome e il suo numero, il 5, e i suoi compagni di squadra indossano magliette commemorative con la scritta ZIDANE 2001-2006 sotto il logo del club.[102] Zidane firma il gol del provvisorio 2-2 con un colpo di testa vincente su cross di David Beckham (la gara finisce 3-3).[103]
Nazionale
Gli esordi, il Mondiale 1994 e l'Europeo 1996
Nel 1994 partecipa all'Europeo Under-21, dove veste la maglia numero 7. I francesi si classificheranno al quarto posto dopo aver perso la semifinale contro l'Italia e la finale per il terzo posto contro la Spagna.
Dopo la mancata qualificazione al mondiale 1994, la nazionale francese è in crisi: il nuovo commissario tecnico Aimé Jacquet decide di convocare alcuni giovani e, tra questi, spicca il nome dello stesso Zidane, reduce da ottime prestazioni con il Bordeaux.[68] Durante la gara contro la Rep. Ceca del 17 agosto 1994, Zidane esordisce in nazionale maggiore all'età di 22 anni; il giocatore entra al 63' minuto di gioco al posto di Corentin Martins sul punteggio di 2-0 per i cechi[104] e firma in pochi minuti una doppietta che consente di agguantare un pareggio in rimonta.[105]
Divenuto trequartista titolare,[106] Zidane viene convocato per il campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, dove indossa la maglia numero 10. Dopo aver vinto ai rigori contro i Paesi Bassi,[107] i francesi vengono sconfitti, sempre ai rigori, in semifinale dalla Repubblica Ceca.[108] Zidane chiude il torneo con una prestazione deludente e poco incisiva per la squadra.[109] L'anno seguente viene convocato per il Torneo di Francia, dove realizza un unico gol nella partita contro l'Italia, conclusasi 2-2,[110] inaugurando così lo Stade de France.[110]
La vittoria del Mondiale 1998 e dell'Europeo 2000
Sempre da Aimé Jacquet viene convocato per il campionato del mondo 1998. La Francia ottiene la qualificazione con un turno d'anticipo battendo l'Arabia Saudita 4-0; Zidane, colpevole di un fallo di reazione a risultato già fissato, viene espulso dall'arbitro e squalificato per due turni.[111] Torna in campo nella partita di Saint-Denis il 3 luglio valida per l'accesso alla semifinale. La Francia sconfigge l'Italia per 4-3 dopo i rigori; Zidane segna il primo penalty dei francesi.[112] Battuta anche la Croazia in semifinale,[113] il 12 luglio allo Stade de France di Saint-Denis, la Francia vince il trofeo in finale contro il Brasile (campione in carica) per 3-0, grazie alla doppietta di Zidane e al gol di Emmanuel Petit.[114][115] La Francia vince il Mondiale per la prima volta.[115]
Zidane viene convocato per il campionato d'Europa 2000 che si giocherà in Belgio e nei Paesi Bassi. Raggiunti i quarti di finale, la Francia affronta il 25 giugno a Bruges la Spagna.[116] Qui Zidane segna un gol, portando la Francia alla vittoria per 2 a 1. Decide con un golden gol anche la semifinale vinta il 28 giugno 2 a 1 contro il Portogallo, giocata a Bruxelles.[117] Il 2 luglio a Rotterdam vince il suo primo titolo Europeo contro l'Italia grazie al Golden gol di David Trezeguet, dopo l'1 a 1 dei 90 minuti.[118]
Delusioni ai Mondiali 2002 e a Euro 2004
Dopo il ritiro di Didier Deschamps, Zidane viene nominato vice-capitano della squadra francese.[119]
Il 26 maggio 2002, poco prima della partenza per il campionato del mondo 2002 (al quale la Francia è qualificata d'ufficio in quanto campione in carica), Zidane si infortuna al quadricipite della coscia sinistra.[120] In sua assenza, la Francia perde e pareggia rispettivamente con Senegal e Uruguay nelle prime due sfide della fase a gironi. Zidane torna in campo contro la Danimarca; tuttavia, il giocatore, in condizioni fisiche piuttosto precarie, non risulta incisivo per la squadra francese che viene sconfitta per 2-0. La Francia è, a sorpresa, fuori dai Mondiali, con un solo punto ottenuto in tre gare e nessuna rete segnata: è il peggior risultato per una nazionale campione del mondo in carica nella storia dei Mondiali.[121] L'anno seguente non viene convocato per la Confederations Cup, vinta comunque dai transalpini.[122]
Partecipa anche al campionato d'Europa 2004, esordendo con una doppietta che vale il successo in rimonta contro l'Inghilterra.[123][124] Nell'ultima gara del girone, realizza un altro gol nella partita vinta per 3-1 con la Svizzera.[125] I campioni d'Europa vengono eliminati nei quarti di finale dalla Grecia, che succederà poi loro nell'albo d'oro della manifestazione.[126] Nell'agosto dello stesso anno, il calciatore annuncia il proprio addio alla Nazionale.[127][128][129][130]
Il secondo posto al Mondiale 2006 e il ritiro
Nell'estate 2005 torna tuttavia sui propri passi[131], comunicando il rientro in Blues.[132] Festeggia il suo ritorno il 17 agosto[133], segnando un gol nell'amichevole con la Costa d'Avorio.[134][135] Prende quindi parte alla rassegna iridata in Germania. Qualificatasi agli ottavi di finale, la Francia sconfigge la Spagna per 3 a 1 grazie ai gol di Zidane, Ribéry e Vieira.[136] Durante la seconda fase del torneo Zidane si rende autore di ottime prestazioni, tra cui quella con il Portogallo, durante la quale segna il gol su rigore che vale alla Francia l'accesso alla finale contro l'Italia.[137]
All'inizio della finale, con un calcio di rigore a cucchiaio (con palla che batte sulla parte interna della traversa prima di varcare la linea di porta), porta in vantaggio i suoi;[138][139] negli ultimi minuti della finale, però, macchia la propria partita colpendo con una testata il difensore italiano Marco Materazzi: il gesto gli costa l'espulsione, la dodicesima della carriera (3 a Bordeaux, 5 con la Juventus, 2 con il Real Madrid e 2 con la nazionale francese).[140] L'Italia vince il Mondiale (1-1, 5-3 dcr) ma il giorno successivo, il 10 luglio 2006, Zidane viene comunque eletto miglior giocatore del torneo anche se il centrocampista italiano Andrea Pirlo era stato nominato per ben 3 volte (2 più di lui) uomo del match durante il torneo: ciò scatenerà le polemiche riguardo ad un premio «vinto in partenza» per questioni di sponsor.[141] La finale persa contro l'Italia è l'ultima partita da giocatore disputata da Zidane.[142]
Il 12 luglio 2006, in un'intervista rilasciata a una televisione francese, Zidane si scusa pubblicamente per il suo atto violento che, riconosce, "non è cosa da farsi", ma senza rivolgersi direttamente a Materazzi, e precisa che "se c'è una reazione è perché c'è una provocazione". Pur escludendo che Materazzi abbia proferito offese razziste, Zidane lascia intendere si sia trattato di insulti molto gravi e ripetuti alla sua famiglia.[143] Il 18 agosto 2007 Marco Materazzi, in un'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, dichiara di aver insultato la sorella di Zidane; offesa alla quale il francese avrebbe reagito violentemente.[144] Insieme a Cafu, è il giocatore che ha ricevuto più cartellini (4 gialli e 2 rossi) nelle fasi finali dei Mondiali; le due espulsioni lo rendono anche il giocatore più volte allontanato dal campo, al pari di Rigobert Song.[145]
Allenatore
Inizi e Real Madrid
Dopo aver ricoperto, tra il 2009 e il 2013, vari incarichi dirigenziali all'interno della direzione sportiva del Real Madrid,[146][147] il 9 luglio 2013 entra nello staff tecnico di Carlo Ancelotti in qualità di vice allenatore dei madrileni.[148]
Il 25 giugno 2014 viene nominato allenatore del Real Madrid Castilla, seconda squadra del Real Madrid, militante nella terza divisione del campionato di calcio spagnolo.[149] Nella prima stagione conduce la squadra al 6º posto finale.
Il 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero di Rafael Benítez, viene chiamato a guidare la prima squadra del Real Madrid.[150] All'esordio sulla panchina dei Blancos ottiene una vittoria casalinga per 5-0 contro il Deportivo La Coruña.[151] Il 28 maggio 2016 vince la Champions League, l'undicesima nella storia delle Merengues, superando in uno storico derbi madrileño l'Atlético Madrid ai tiri di rigore: nella circostanza Zidane diviene il primo tecnico francese, fatta eccezione per il naturalizzato Helenio Herrera, a vincere la massima competizione europea per club.[152]
Nella stagione successiva conduce la squadra dapprima alla vittoria della Supercoppa UEFA e del Mondiale per club, e soprattutto centra il double campionato-Champions League che mancava da 59 anni:[153] riporta infatti a Madrid il titolo nazionale, a cinque anni di distanza dalla precedente affermazione,[154] e soprattutto il 3 giugno 2017, nella finale di Cardiff, vince la dodicesima Champions League battendo 4-1 la Juventus; nell'occasione Zidane diventa il primo allenatore capace di vincere due edizioni consecutive del trofeo nell'era Champions League.[155]
L'anno seguente si apre con una nuova vittoria della Supercoppa UEFA contro il Manchester United.[156] Segue pochi giorni dopo la conquista della Supercoppa di Spagna, nel doppio Clásico contro il Barcellona.[157] A dicembre bissa il Mondiale per club, grazie alla vittoria per 1-0 contro il Grêmio: con tale successo Zidane diventa il primo tecnico a vincere la competizione per due edizioni consecutive.[158] A corollario di un'altra stagione passata agli annali, il 26 maggio 2018 vince la sua terza Champions League battendo il Liverpool per 3-1 nella finale di Kiev: con questo successo, Zidane eguaglia il primato di Bob Paisley e Carlo Ancelotti, diventando inoltre il primo e unico allenatore ad aver vinto tre edizioni consecutive della Coppa dei Campioni/Champions League.[13] Tuttavia appena cinque giorni dopo quest'ultimo successo, e al culmine di un ruolino invidiabile, a sorpresa Zidane rassegna le dimissioni adducendo la necessità «di un cambio, di un'altra metodologia di lavoro» per la squadra, paventando l'imminente fine di un ciclo in casa madrilena.[159]
Tali sensazioni trovano conferma nei mesi seguenti, stante i deludenti risultati conseguiti dai suoi successori, Julen Lopetegui prima e da Santiago Solari poi, sulla panchina del club. Anche in ragione di ciò, l'11 marzo 2019 Zidane è chiamato a riassumere la guida tecnica del Real Madrid.[160] Il secondo ciclo del tecnico francese non riesce a eguagliare il precedente, nonostante ciò arriva comunque nel gennaio 2020 la conquista ai rigori della Supercopa de España contro l'Atlético, un successo quest'ultimo che gli vale la nona finale vinta su altrettante disputate con i Blancos,[161] oltreché a fine stagione la seconda Liga spagnola da allenatore.[162]
Statistiche
In totale, tra club e nazionale, ha messo a segno 156 goal in 798 partite, con una media di 0,19 reti a partita.
Presenze e reti nei club
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1988-1989 | Cannes | D1 | 2 | 0 | CF | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 2 | 0 |
1989-1990 | D1 | 0 | 0 | CF | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 | |
1990-1991 | D1 | 28 | 1 | CF | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 1 | |
1991-1992 | D1 | 31 | 5 | CF | 3 | 0 | CU | 4 | 0 | - | - | - | 38 | 5 | |
Totale Cannes | 61 | 6 | 6 | 0 | 4 | 0 | - | - | 71 | 6 | |||||
1992-1993 | Bordeaux | D1 | 35 | 10 | CF | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 39 | 11 |
1993-1994 | D1 | 34 | 6 | CF | 3 | 0 | CU | 6 | 2 | - | - | - | 43 | 8 | |
1994-1995 | D1 | 37 | 6 | CF | 5 | 1 | CU | 4 | 1 | - | - | - | 47 | 8 | |
1995-1996 | D1 | 33 | 6 | CF | 3 | 0 | Int+CU | 7+8 | 5+1 | - | - | - | 50 | 12 | |
Totale Bordeaux | 139 | 28 | 15 | 2 | 25 | 9 | - | - | 179 | 39 | |||||
1996-1997 | Juventus | A | 29 | 5 | CI | 2 | 0 | UCL | 10 | 2 | SU+CInt | 2+1 | 0 | 44 | 7 |
1997-1998 | A | 32 | 7 | CI | 4 | 1 | UCL | 11 | 3 | SI | 1 | 0 | 48 | 11 | |
1998-1999 | A | 25 | 2 | CI | 4 | 0 | UCL | 10 | 0 | SI | 1 | 0 | 40 | 2 | |
1999-2000 | A | 32 | 4 | CI | 3 | 1 | Int+CU | 2+4 | 0 | - | - | - | 41 | 5 | |
2000-2001 | A | 33 | 6 | CI | 2 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 39 | 6 | |
Totale Juventus | 151 | 24 | 15 | 2 | 41 | 5 | 5 | 0 | 212 | 31 | |||||
2001-2002 | Real Madrid | PD | 31 | 7 | CR | 9 | 2 | UCL | 9 | 3 | SS | 2 | 0 | 51 | 12 |
2002-2003 | PD | 33 | 9 | CR | 1 | 0 | UCL | 14 | 3 | SU+CInt | 1+1 | 0 | 50 | 12 | |
2003-2004 | PD | 33 | 6 | CR | 7 | 1 | UCL | 10 | 3 | SS | 2 | 0 | 52 | 10 | |
2004-2005 | PD | 29 | 6 | CR | 1 | 0 | UCL | 10 | 0 | - | - | - | 40 | 6 | |
2005-2006 | PD | 29 | 9 | CR | 5 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 38 | 9 | |
Totale Real Madrid | 155 | 37 | 23 | 3 | 47 | 9 | 6 | 0 | 231 | 49 | |||||
Totale carriera | 504 | 95 | 61 | 7 | 117 | 23 | 11 | 0 | 693 | 125 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
Nazionale maggiore
Nazionale B[165]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Francia | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
17-1-1995 | Nantes | Francia | 1 – 0 | Bielorussia | Amichevole | - | 46’ |
Totale | Presenze | 1 | Reti | 0 |
Nazionale Under-21
Statistiche da allenatore
Statistiche aggiornate al 20 gennaio 2021. In grassetto le competizioni vinte.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
2014-2015 | Real M. Castilla | SBD | 38 | 16 | 10 | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 38 | 16 | 10 | 12 | 42,11 | 6º |
2015-gen. 2016 | SBD | 19 | 10 | 7 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 19 | 10 | 7 | 2 | 52,63 | Prom. in prima squadra | |
Totale Real M. Castilla | 57 | 26 | 17 | 14 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 57 | 26 | 17 | 14 | 45,61 | ||||||
gen.-giu. 2016 | Real Madrid | PD | 20 | 17 | 2 | 1 | CR | - | - | - | - | UCL | 7 | 4 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | 27 | 21 | 4 | 2 | 77,78 | Sub., 2º |
2016-2017 | PD | 38 | 29 | 6 | 3 | CR | 6 | 3 | 2 | 1 | UCL | 13 | 9 | 3 | 1 | SU+Cmc | 1+2 | 1+2 | 0+0 | 0+0 | 60 | 44 | 11 | 5 | 73,33 | 1º | |
2017-2018 | PD | 38 | 22 | 10 | 6 | CR | 6 | 3 | 2 | 1 | UCL | 13 | 9 | 2 | 2 | SS+SU+Cmc | 2+1+2 | 2+1+2 | 0+0+0 | 0+0+0 | 62 | 39 | 14 | 9 | 62,90 | 3º | |
mar.-giu. 2019 | PD | 11 | 5 | 2 | 4 | CR | - | - | - | - | UCL | - | - | - | - | SU+Cmc | - | - | - | - | 11 | 5 | 2 | 4 | 45,45 | Sub., 3º | |
2019-2020 | PD | 38 | 26 | 9 | 3 | CR | 3 | 2 | 0 | 1 | UCL | 8 | 3 | 2 | 3 | SS | 2 | 1 | 1 | 0 | 51 | 32 | 12 | 7 | 62,75 | 1° | |
2020-2021 | PD | 18 | 11 | 4 | 3 | CR | 1 | 0 | 0 | 1 | UCL | 6 | 3 | 1 | 2 | SS | 1 | 0 | 0 | 1 | 26 | 14 | 5 | 7 | 53,85 | in corso | |
Totale Real Madrid | 162 | 109 | 33 | 20 | 16 | 8 | 4 | 4 | 47 | 28 | 10 | 9 | 11 | 9 | 1 | 1 | 236 | 154 | 48 | 34 | 65,25 | ||||||
Totale carriera | 220 | 133 | 49 | 34 | 16 | 8 | 4 | 4 | 47 | 28 | 10 | 9 | 11 | 9 | 1 | 1 | 293 | 177 | 65 | 50 | 60,41 |
Palmarès
Giocatore
Club
Competizioni nazionali
- Juventus: 1997
- Real Madrid: 2002-2003
Competizioni internazionali
- Real Madrid: 2001-2002
Nazionale
Individuale
- Miglior giovane della Division 1: 1994
- Miglior giocatore della Division 1: 1996
- 1997, 2002, 2003
- 1997-1998, 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004
- 1998, 2002
- Champion des champions de L'Équipe: 1
- 1998
- 1998
- All-Star Team del campionato mondiale di calcio: 2
- Onze d'or: 3
- 1998, 2000, 2001
- Uomo partita della finale del campionato mondiale di calcio: 1
- Miglior centrocampista: 1997-1998
- 1999
- Miglior giocatore del campionato europeo di calcio: 1
- Man of the match in finale di UEFA Champions League: 1
- 2001-2002
- 2001, 2002, 2003
- Miglior giocatore straniero della Liga (Premio Don Balón): 1
- 2002
- 2001-2002
- Inserito nella FIFA 100
- 2004
- UEFA Golden Jubilee Poll (miglior giocatore europeo dei precedenti 50 anni): 1º posto
- 2004
- 2005, 2006
- 2006
- 2007
- 2008
- 2008
- Team of the Decade del Sun: 1
- 2009
- Team of the Decade di ESPN: 1
- 2009
- Player of the Decade di ESPN: 1
- 2009
- Player of the Decade di Sports Illustrated: 1
- 2009
- Miglior giocatore della decade di Marca: 1
- 2010
- Giocatore del decennio Don Balón: 1
- 2010
- Miglior giocatore della storia della UEFA Champions League: 1
- 2011
- Team of the Decade dell'UEFA: 1
- 2011
- 2011
- Top 11 di sempre di World Soccer: 1
- 2013
- Miglior giocatore della storia della Ligue 1: 1
- 2014
- Goal Hall of Fame: 1
- 2014
- Miglior giocatore francese della storia: 1
- 2016
- Top 11 di tutti i tempi del campionato europeo di calcio: 1
- 2016
- Candidato al Dream Team del Pallone d'oro (2020)
Allenatore
Club
Competizioni nazionali
Competizioni internazionali
- UEFA Champions League: 3 (record condiviso con Bob Paisley e Carlo Ancelotti)
Individuale
- Allenatore rivelazione della Liga: 1
- Allenatore rivelazione della UEFA Champions League: 1
- 2016, 2017
- Miglior allenatore della Liga: 2
- Miglior allenatore della UEFA Champions League: 1
- Premio Onze al miglior allenatore europeo dell'anno: 2
- 2017, 2018
- 2017, 2018
- 2017
- Allenatore dell'anno Globe Soccer Awards: 1
- 2017
- Miglior allenatore dell'anno ESPN: 1
- 2017
- Miglior allenatore dell'anno L'Équipe: 1
- 2020
- 2020
Onorificenze
Note
- ^ Pelè è più forte di Maradona, Zidane 3º, Baggio 9º: i migliori 10 secondo la Fifa, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 14 marzo 2019.
- ^ (EN) Brazil's Fans Lament Demise of the Beautiful Game, su nytimes.com, 17 novembre 2013.
- ^ (EN) FourFourTwo's 100 Greatest Footballers EVER: No.8, Zinedine Zidane, su FourFourTwo, 27 luglio 2017. URL consultato il 14 marzo 2019.
- ^ a b c d e Beccantini, p. 889.
- ^ (EN) José Luis Pierrend, World Player of the Year - Top 10, su FIFA Awards, rsssf.com, 28 gennaio 2016.
- ^ (EN) Staff e agencies, The Fifa 100, in The Guardian, 4 marzo 2004. URL consultato il 14 marzo 2019.
- ^ (FR) Zidane : le Marseillais élu meilleur joueur de football européen, su laprovence.com. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ (FR) Bleus : Zidane meilleur joueur européen de l’histoire pour la BBC, su football365.fr. URL consultato il 15 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ (ES) Leo, único futbolista en activo en el Once de los Mejores Jugadores de la Historia, su mundodeportivo.com. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ Gli italiani piacciono agli inglesi, su sportmediaset.mediaset.it, 31 dicembre 2009. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ Zidane, due Champions League di fila, su Fox Sports, 4 giugno 2017. URL consultato il 14 marzo 2019.
- ^ (EN) Roberto Di Maggio, European Cups - Performances by Coach, su rsssf.com, 18 agosto 2016.
- ^ a b Altri record per Zidane, su it.uefa.com, 26 maggio 2018. URL consultato il 14 marzo 2019 (archiviato il 5 dicembre 2019).
- ^ Il suo nome arabo è Zayn al-Dīn Zaydān (in arabo ﺯﻳﻦ ﺍﻟﺪﻳﻦ ﺯﻳﺪﺍﻥ?).
- ^ a b c d e f g h i j Lahouri.
- ^ (FR) Zidane pour sauver la face ?, su lefigaro.fr. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ Franck. p. 99
- ^ Lahouri, p. 123.
- ^ (EN) Stars of the Future : The Zidane Kids, su insidespanishfootball.com, 2 gennaio 2012. URL consultato il 3 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2013).
- ^ Filippo Maria Ricci, Zidane, una partita in famiglia, in La Gazzetta dello Sport, 17 novembre 2014, p. 14.
- ^ (FR) Enzo Zidane, le fils de Zinédine, convoqué en équipe de France des moins de 19 ans, su rtl.fr, 24 febbraio 2014. URL consultato il 15 marzo 2019.
- ^ La maison de Zinédine Zidane, su linternaute.com. URL consultato il 3 aprile 2013.
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Collegamenti esterni
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