Gianluigi Buffon: differenze tra le versioni
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Gianluigi Buffon | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Buffon con la nazionale italiana nel 2014 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 192 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 92 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Portiere | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Milan | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 20 febbraio 2019 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gianluigi Buffon, detto Gigi[2][3][4] (Carrara, 28 gennaio 1978), è un calciatore italiano, portiere del Milan, campione del mondo nel 2006 e vicecampione d'Europa nel 2012 con la nazionale italiana.
Considerato tra i più forti portieri di tutti i tempi, è stato spesso definito il migliore nella storia del calcio.[5][6][7][8] Con i club ha vinto 9 campionati di Serie A – record assoluto[9] –, 1 di Serie B, 6 Supercoppe italiane, 5 Coppe Italia, una Coppa UEFA e una Supercoppa francese. Con la nazionale italiana, di cui detiene il record di presenze (176), è stato campione del mondo nel 2006 e vicecampione d'Europa nel 2012, partecipando a cinque Mondiali (primato condiviso con Antonio Carbajal, Rafael Márquez e Lothar Matthäus),[10] quattro Europei e due Confederations Cup. Prima di entrare nel giro della nazionale maggiore ha vinto un Europeo di categoria con l'Under-21 nel 1996, e nello stesso anno ha preso parte ai Giochi olimpici.
Detiene il record di imbattibilità nella Serie A a girone unico, avendo mantenuto la sua porta inviolata per 974 minuti nella stagione 2015-2016.[11] Con 640 presenze nel massimo campionato italiano, è il portiere con più apparizioni nella storia della Serie A, nonché il secondo giocatore in assoluto dietro Paolo Maldini; insieme allo stesso Maldini, è inoltre uno dei due calciatori italiani ad aver superato le 1000 presenze in carriera.[12]
Nel 2006 è stato premiato dalla FIFA come miglior portiere del Mondiale[13] e si è classificato secondo – dietro il connazionale Fabio Cannavaro – nella classifica del Pallone d'oro, premio al quale è stato candidato in diverse altre occasioni.[14] Nel 2003, la UEFA lo ha premiato con il titolo di miglior portiere e, unico caso tra i giocatori del suo ruolo, miglior giocatore della stagione.[15] Tra il 2003 e il 2017 è stato eletto cinque volte "Portiere dell'anno" dall'IFFHS,[16] record condiviso con Iker Casillas; altre sei volte, tra il 2008 e il 2016, ha ottenuto il secondo posto.[16] Sempre dall'IFFHS è stato premiato come miglior portiere del decennio 2000-2010,[17] del quarto di secolo 1987-2011[18] e del XXI secolo (prendendo però solo in considerazione i risultati ottenuti dal 2001 al 2011).[19] Nel 2009 è stato inserito nella squadra ideale del decennio dal Sun,[20] mentre nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione. Nel 2016, a Monte Carlo, è stato premiato con il Golden Foot, diventando il primo portiere nella storia a ricevere tale riconoscimento.[21]
Biografia
Gianluigi Buffon nasce il 28 gennaio 1978 a Carrara (MS), in Toscana, da una famiglia di sportivi: la madre Maria Stella Masocco è stata tre volte campionessa italiana di getto del peso e lancio del disco,[22] lo zio Dante Angelo Masocco ha giocato a livello nazionale e nella Serie A1 di pallacanestro, il padre Adriano ha militato nella nazionale di getto del peso[22] e le sorelle Guendalina e Veronica sono state pallavoliste affermate.[22] È parente di Lorenzo Buffon, portiere di Milan, Genoa, Inter, Fiorentina e della nazionale: Lorenzo è cugino di secondo grado del nonno di Gianluigi.[23][24]
Nonostante fin da bambino sia stato tifoso del Genoa, dalla stagione 2002-2003 porta scritto sui guanti l'acronimo "C.U.I.T.", che significa Commando Ultrà Indian Trips,[25] ovvero il nome di un gruppo di tifosi ultras della Carrarese,[25] di cui era azionista.[25] Possiede un ristorante nel centro della città di Pistoia, intitolato "Zerosei", e lo stabilimento balneare "La Romanina" in località Ronchi.[26]
È stato opinionista fisso nel programma di Darwin Pastorin, Le partite non finiscono mai, tra il settembre 2006 e il maggio 2007.
Il 14 novembre 2008 esce Numero 1, testo autobiografico scritto con Roberto Perrone,[27] in cui Buffon viene definito nell'introduzione «il più grande portiere del mondo, uno dei quattro o cinque che resteranno per sempre nell'immaginario mondiale del football».
Nell'estate 2009 viene ingaggiato da PokerStars (la sala di poker online), come testimonial pubblicitario con un contratto da un milione di euro.[28]
Il 16 luglio 2010 è diventato socio azionario della Carrarese, squadra della sua città natale, acquisendo il 50% della proprietà assieme a Cristiano Lucarelli e Maurizio Mian.[29] Il 10 giugno 2011 acquisisce il 20% delle quote azionarie della società,[30] per poi diventarne unico azionista l'anno successivo.[31]
Il 30 maggio 2011 è entrato a far parte del Consiglio di amministrazione di Zucchi con una quota del 19,4%.[32] Nel luglio 2011 la CONSOB lo multa per un ammontare di circa 60 000 euro «per non avere dato conto di avere superato le soglie rilevanti del 2%, del 5% e poi 10% nel capitale di Zucchi».[33] Nel 2014 acquisisce il 56% delle azioni, diventandone azionista di maggioranza. Quest'operazione ha destato qualche perplessità da parte dei media, essendo essa uno degli sponsor della FIGC.[34]
Il 16 giugno 2011 si sposa con la showgirl ceca Alena Šeredová.[35] Da lei ha avuto due figli: Louis Thomas, nato il 28 dicembre 2007, il cui nome è stato scelto in onore del suo idolo sportivo, il portiere del Camerun Thomas N'Kono,[36] e David Lee, nato il 31 ottobre 2009.[37] La coppia si è separata nel 2014. In seguito si è legato sentimentalmente alla giornalista di Sky Ilaria D'Amico,[38] con la quale, il 6 gennaio 2016, ha avuto il suo terzo figlio, Leopoldo Mattia.[39]
Il 7 maggio 2012 è stato eletto vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori, prima volta per un giocatore in attività.[40] Il 6 luglio dello stesso anno è divenuto l'azionista unico della Carrarese, tramite la società Buffon & co.[41]
Controversie
Durante la sua militanza nel Parma, il giocatore fu al centro di controversie circa l'ostentazione di simboli riconducibili all'estrema destra.[42] Il primo caso risale al 26 settembre 1999 quando, dopo una partita con la Lazio, si presentò alle telecamere della Rai indossando una maglietta recante la scritta "Boia chi molla", famoso motto di stampo fascista.[43] Pur scusandosi pubblicamente per il fatto[44], venne deferito da Luciano Nizzola (all'epoca presidente della Federcalcio[45]) e multato per 5 milioni di lire.[46][47]
Un anno più tardi, prima dell'inizio del campionato 2000-01, l'estremo difensore scelse l'88 come numero di maglia, poiché costituito da quattro "palle", simbolo della rinascita dopo l'infortunio che gli aveva impedito di partecipare all'Europeo 2000.[48] Il gesto suscitò le polemiche di varie associazioni, tra cui il responsabile dello sport della comunità ebraica di Roma Vittorio Pavoncello, a causa del fatto che tale numero richiamasse - in ambito neonazista - il saluto hitleriano (Heil Hitler, essendo la H l'ottava lettera dell'alfabeto).[49] Benché ignaro del significato del numero, il portiere ripiegò sul 77.[50][51] In quello stesso periodo, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Parma presentando un falso diploma di ragioneria.[52] Inizialmente a rischio di reclusione[53], patteggiò una sanzione pari a 6 milioni di lire.[54]
Nel maggio 2006 - a ridosso dello scoppio di "Calciopoli" - rimase coinvolto in un giro di scommesse clandestine[55][56], circostanza che avrebbe potuto comportare una squalifica.[57] Dichiaratosi estraneo ai fatti[58], in occasione dei festeggiamenti al Circo Massimo per la vittoria del Mondiale, esibì uno striscione ricevuto dalla folla su cui capeggiavano la scritta «Fieri di essere italiani» e una croce celtica.[59] Nel dicembre dello stesso anno, dopo ulteriori indagini[60], fu prosciolto dalle accuse riguardanti le scommesse.[61]
Caratteristiche tecniche
Portiere di grande carisma[62][63][64] e temperamento,[65] abbina a un ottimo senso della posizione[66] eccellenti doti tecniche, fisiche e atletiche,[65][66][67] che gli consentono di destreggiarsi con efficacia nelle parate in tuffo[66] e nelle uscite alte;[66][68] in quest'ultimo gesto tecnico, pur essendo dotato di una buona presa,[66] è solito preferire la respinta, indirizzando il pallone verso il compagno meglio piazzato.[69] Molto abile anche nelle uscite basse,[66][70][71][72] col passare del tempo ha tuttavia ridotto la frequenza di questo genere di interventi.[73] Talento originariamente «istintivo e frenetico»,[74] ha palesato negli anni una progressiva maturazione sul piano caratteriale e tecnico, affermandosi come portiere calmo,[74] essenziale[70] e di grande longevità sportiva.[75][76]
Nonostante la statura elevata, possiede ottimi riflessi[68][77] e notevole agilità;[68] si distingue, inoltre, per la costanza di rendimento,[78][79] la concentrazione,[65][79] il buon rinvio col piede destro[80] e l'ottimo controllo di palla,[81][82] che all'occorrenza sfrutta per eludere il pressing dell'avversario:[66] propensione, quest'ultima, manifestata soprattutto in giovane età, dapprima con una certa avventatezza e successivamente con più prudenza.[83] Non manca nel suo repertorio l'abilità nel parare i calci di rigore: nel corso della sua carriera ha neutralizzato numerosi tiri dal dischetto, alcuni dei quali in circostanze decisive.[84][85]
Carriera
Club
Inizi, Parma
Inizia nella scuola calcio Canaletto, una società di calcio dilettantistica della Spezia. Passato nella categoria pulcini, torna a Carrara per giocare nel Perticata, altra formazione dilettantistica. A 12 anni passa al Bonascola, squadra della sua città natale.
All'età di 13 anni, il 13 giugno 1991,[86] viene acquistato dal Parma per 15 milioni di lire pagabili in due anni.[87] Dopo gli inizi da centrocampista[88], giocò tra i pali a 14 anni per sopperire all'assenza di entrambi i portieri, infortunati.[89] Da quel momento mantenne pressoché stabilmente la posizione di estremo difensore[90], ispirandosi - a suo dire - al camerunense N'Kono.[91][88] In gialloblu, è cresciuto calcisticamente grazie alla guida di Ermes Fulgoni (preparatore dei portieri, ritenuto un maestro dallo stesso Buffon[92]) e Villiam Vecchi.[93][94]
A causa dell'infortunio del titolare Luca Bucci[95], l'allenatore Nevio Scala aggregò il portiere (ancora minorenne) alla prima squadra poiché impressionato dalle sue qualità.[96] Esordì in Serie A il 19 novembre 1995, nella partita contro il Milan terminata senza gol.[97] Il giovane portiere figurò tra i migliori in campo.[98][99] La domenica seguente, nella gara con la Juventus, incassò la sua prima rete da Ciro Ferrara: l'incontro si concluse 1-1.[100] Il 24 settembre 1996 debuttò nelle coppe continentali, giocando contro il Vitoria Guimaraes in Coppa UEFA: i portoghesi vinsero per 2-0, eliminando i ducali dal torneo.[101]
Nella stagione 1996-97 diviene titolare della squadra parmense, raggiungendo il secondo posto in campionato.[102] Con la formazione emiliana milita fino al 2001, venendo soprannominato "Superman"[103] e aggiudicandosi tre trofei.[104] Nel 1999 i ducali vinsero la Coppa UEFA, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana.[105]
Juventus
2001-2011
Dopo aver perfezionato l'acquisto di Lilian Thuram dal Parma, il 3 luglio 2001, sempre dagli emiliani, la Juventus acquista Buffon per 75 miliardi di lire più la cessione a titolo definitivo di Jonathan Bachini, valutato 30 miliardi;[106] Buffon diviene così l'acquisto più oneroso nella storia della società bianconera[107] (primato mantenuto fino al 2016, anno in cui la Juventus acquisterà Gonzalo Higuaín dal Napoli per 90 milioni di euro),[108] nonché il calciatore italiano[109] e il portiere più costoso di sempre (record, quest'ultimo, battuto nel 2018 con il passaggio di Alisson Becker dalla Roma al Liverpool).[110]
Nella sua prima stagione in bianconero, dopo un avvio incerto, incrementa il proprio rendimento[111] e vince lo scudetto, il primo della carriera, con un sorpasso all'Inter all'ultima giornata. Nel 2002-2003 vince la Supercoppa italiana e un altro scudetto, perdendo ai tiri di rigore la Champions League nella finalissima contro il Milan: già protagonista di un rigore respinto a Luís Figo nella semifinale contro il Real Madrid, nell'ultimo atto del torneo compie una difficile parata su Filippo Inzaghi – annoverata dallo stesso Buffon tra le più belle della sua carriera[112] – e neutralizza i rigori di Clarence Seedorf e K'akhaber K'aladze, ma il suo avversario Dida ne para tre la coppa va al Milan, che vince per 3-2.[113][114] Quell'anno viene premiato dalla UEFA come miglior giocatore della stagione: nessun portiere aveva mai ricevuto questo riconoscimento.[15]
Vinta ai rigori la Supercoppa italiana 2003 contro il Milan, nella stagione 2003-2004 la Juventus si classifica terza in campionato.
Nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006, con Fabio Capello in panchina, Buffon vince rispettivamente il terzo e il quarto scudetto della sua carriera, in seguito revocati per le vicende di Calciopoli. Retrocesso in Serie B, decide di continuare la sua avventura con la società piemontese. Nel novembre del 2006, la Juventus lo ringrazia acquistando una pagina di ognuno dei tre quotidiani sportivi nazionali (Corriere dello Sport, La Gazzetta dello Sport, Tuttosport), pubblicandovi queste parole: «La tua maglia dice chi sei. La società, i compagni, i tifosi e i partner ringraziano Gigi Buffon per essere ancora e sempre il loro numero uno».[115][116] A fine stagione la Juventus si classifica al primo posto nonostante la penalizzazione, ritrovando la Serie A.
Durante la stagione 2007-2008. Buffon inizia a soffrire di acciacchi fisici,[117] che lo affliggeranno anche nelle due stagioni successive, costringendolo a saltare diversi incontri.[118][119][120] Per la Juventus sono anni altalenanti: dopo un terzo e un secondo posto ottenuti nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009, le due annate successive vedono i bianconeri classificarsi settimi.
2011-2018
L'arrivo di Antonio Conte sulla panchina della Juventus coincide con il ritorno ad alti livelli della squadra torinese, che dal 2012 al 2014 si aggiudica tre scudetti consecutivi e due Supercoppe italiane.[121] Divenuto capitano nel 2012 in seguito all'addio di Alessandro Del Piero[122], nel campionato 2013-14 mantiene la sua porta inviolata per 745' stabilendo - oltre che un record personale - la sesta miglior prestazione di tutti i tempi in Serie A.[123]
Terminato il ciclo di Conte, sostituito da Massimiliano Allegri nella stagione 2014-2015, la Juventus non riesce a vincere la terza Supercoppa italiana di fila, persa ai rigori contro il Napoli[124], ma conquista il quarto scudetto consecutivo, seguito dalla Coppa Italia (pur non scendendo mai in campo durante la competizione, sostituito da Storari). Nello stesso anno giunge in finale di Champions League contro il Barcellona, perdendo per 3-1 nonostante la buona prova di Buffon.[125] Al termine della competizione, l'estremo difensore viene inserito nella squadra ideale dell'edizione 2014-2015.[126]
L'8 agosto 2015, con la vittoria per 2-0 sulla Lazio, vince la quinta Supercoppa italiana con la Juventus e la sesta personale, raggiungendo Dejan Stanković nella speciale classifica di trofei vinti (6).[127] Il 12 agosto si è classificato al quarto posto dell'UEFA Best Player in Europe Award.[128] Il 21 ottobre, nella partita casalinga di Champions League pareggiata 0-0 contro il Borussia M'gladbach, supera Alessandro Del Piero al primo posto della classifica dei minuti giocati con la Juventus.[129] A partire dal 64' di Sampdoria-Juventus (1-2) del 10 gennaio 2016, in cui subisce una rete da Antonio Cassano, è protagonista di un lungo periodo di inviolabilità, che lo porta a stabilire due record: l'11 marzo, a seguito della vittoria per 1-0 contro il Sassuolo, diventa il portiere con la più lunga striscia di imbattibilità in Serie A nella storia della Juventus, superando il precedente primato di Dino Zoff;[130] il 20 marzo, in Torino-Juventus, batte anche il record assoluto della massima serie (stabilito da Sebastiano Rossi nel 1994), migliorandolo fino a 974 minuti, quando subisce su rigore il gol di Andrea Belotti.[11] Vince il campionato alla trentacinquesima giornata, grazie alla vittoria conseguita contro la Fiorentina per 1-2 (nella quale, nel finale, risulta decisivo ai fini del risultato parando un rigore a Nikola Kalinić) e alla sconfitta del Napoli secondo in classifica per 1-0 nella trasferta di Roma, nel posticipo giocato il lunedì pomeriggio. Il 21 maggio, pur non scendendo in campo durante la partita (così come durante tutta la competizione, sostituito da Neto), vince la seconda Coppa Italia consecutiva con la Juventus, la terza personale.[131]
L'11 ottobre 2016 si aggiudica la 14ª edizione del Golden Foot;[21] nello stesso mese viene inserito dalla testata francese France Football fra i 30 candidati alla vittoria del Pallone d'oro.[132] Il 2 novembre, nel pareggio casalingo contro il Lione (1-1), raggiunge quota 100 presenze in Champions League (escluse le presenze nei turni preliminari).[133] Il 23 dicembre disputa la finale di Supercoppa italiana 2016 contro il Milan, in cui i rossoneri si impongono ai tiri di rigore. L'8 aprile 2017, nella gara di ritorno contro il Chievo, tocca quota 616 presenze in Serie A, superando Javier Zanetti al secondo posto della classifica dei calciatori con più partite disputate nel massimo campionato italiano.[134] Alla fine di maggio mette in bacheca sia la Coppa Italia (non giocando nessuna gara della manifestazione)[135] che il sesto campionato di fila.[136][137] Non riesce invece l'affermazione europea in Champions League, dove la Juventus esce sconfitta in finale contro il Real Madrid, vittorioso per 1-4; per Buffon si tratta della terza finale di Champions League persa, dopo i precedenti del 2003 contro il Milan e 2015 contro il Barcellona.[138] L'estremo difensore bianconero viene comunque premiato come miglior portiere del torneo continentale[139] e, per la quinta volta in carriera, come Miglior portiere dell'anno IFFHS;[16] giunge inoltre 4º nella corsa al Pallone d'oro, ottenendo il suo miglior piazzamento dopo il secondo posto del 2006.[140]
Nella sua diciassettesima stagione e ultima stagione in maglia bianconera conquista rispettivamente la quarta Coppa Italia e il settimo scudetto di fila: Buffon, insieme ai compagni di squadra Barzagli, Chiellini, Lichtsteiner e Marchisio, è tra i 5 eptacampioni d'Italia di questo ciclo juventino. Il cammino in Champions League si interrompe ai quarti di finale contro il Real Madrid; nei minuti conclusivi della gara di ritorno, a seguito di un rigore assegnato agli spagnoli – poi rivelatosi decisivo –, Buffon verrà espulso per proteste e, dopo aver apertamente criticato la direzione arbitrale nel post partita, subirà una squalifica di tre giornate.[141]
In scadenza di contratto, si svincola dal club torinese il 1º luglio 2018, sancendo la promozione di Wojciech Szczęsny a nuovo numero 1 bianconero.
Paris Saint-Germain
Il 6 luglio 2018 viene ingaggiato a parametro zero dal Paris Saint-Germain.[142] Fa il suo esordio ufficiale con la maglia dei parigini nella Supercoppa di Francia, vinta ai danni del Monaco (4-0). Il 6 novembre 2018 debutta in Champions League con i parigini nella trasferta contro il Napoli (1-1),[143] dopo aver scontato i tre turni di squalifica comminatagli dall'UEFA in seguito alle dichiarazioni al termine della partita Real Madrid-Juventus dell'11 aprile.[141]
Nazionale
Gioca in tutte le rappresentative giovanili italiane dall'Under-15 all'Under-23. Gioca l'Europeo Under-15 nel 1993 in Turchia, il Mondiale Under-17 nel 1993 in Giappone, arriva in finale all'Europeo Under-18 del 1995 e vince l'Europeo Under-21 del 1996 pur senza scendere in campo nel corso della manifestazione, in cui il portiere titolare della nazionale italiana è Angelo Pagotto;[144] sempre nel 1996 è convocato per i Giochi olimpici, venendo preferito allo stesso Pagotto come riserva di Gianluca Pagliuca.[145] Nell'estate 1997 con l'Italia Under-23 vince i Giochi del Mediterraneo di Bari come portiere titolare.
1997-2006
Ottiene la sua prima convocazione in nazionale maggiore da parte del CT Cesare Maldini in occasione dello spareggio del 29 ottobre 1997 contro la Russia a Mosca, valido per la qualificazione al campionato del mondo 1998: Buffon entra in campo al 32' del primo tempo per sostituire l'infortunato Pagliuca. Durante l'incontro, subisce il suo primo gol in nazionale al 52' a causa di un'autorete di Fabio Cannavaro; la partita si conclude con il risultato di 1-1.[146] Durante la sua seconda apparizione in azzurro, un'amichevole contro il Paraguay del 22 aprile 1998, compie un intervento annoverato fra i più belli nella storia del calcio,[147] neutralizzando un tiro a colpo sicuro di Hugo Brizuela.[148] Viene quindi convocato per la fase finale del Mondiale come terzo portiere dietro Angelo Peruzzi e Pagliuca, diventando poi il secondo a causa dell'infortunio di Peruzzi, costretto a rinunciare alla manifestazione e sostituito da Francesco Toldo.[149]
Buffon riesce a brillare con l'arrivo sulla panchina della nazionale del CT Dino Zoff, il quale decide di schierarlo come titolare a soli 20 anni; convocato come titolare per il campionato d'Europa 2000, dovrà tuttavia saltare la manifestazione per via di un infortunio alla mano subito durante un'amichevole contro la Norvegia, lasciando spazio a Toldo.[150] In seguito, sotto la guida del CT Giovanni Trapattoni, batte la concorrenza di Toldo[151][152] e partecipa da titolare al campionato del mondo 2002 e al campionato d'Europa 2004, subendo rispettivamente cinque e due gol.
Buffon raggiunge i suoi massimi livelli di prestazione durante il campionato del mondo 2006 in Germania sotto la gestione tecnica del nuovo CT della nazionale Marcello Lippi. Durante il torneo, infatti, subisce solo due reti, ovvero un autogol del compagno Cristian Zaccardo durante l'incontro con gli Stati Uniti nella fase a gironi, terminato con il punteggio di 1-1,[153] e l'altra fu il calcio di rigore realizzato da Zinédine Zidane nella finale del 9 luglio 2006 contro la Francia.[154] Fino a quel momento ha mantenuto la porta italiana inviolata per 458 minuti (avvicinandosi al record di 518 minuti stabilito da Walter Zenga nel 1990). Nella finale disputata all'Olympiastadion di Berlino, a 28 anni si aggiudica con la nazionale italiana la Coppa del Mondo, battendo i francesi dopo l'1-1 ai calci di rigore. In special modo, durante la gara è da ricordare la decisiva parata effettuata nei supplementari su colpo di testa di Zidane.[155] Con le sue parate è stato uno dei maggiori artefici della vittoria azzurra del Mondiale, venendo per questo insignito del Premio Yashin come miglior portiere del torneo. In lizza fino all'ultimo per il Pallone d'oro, si classifica secondo dietro al compagno di squadra Fabio Cannavaro.
2006-2018
Al campionato d'Europa 2008, con il CT Roberto Donadoni, indossa la fascia di capitano nella gara d'esordio contro i Paesi Bassi (sconfitta per 3-0) a causa dell'assenza di Fabio Cannavaro;[156] in seguito evita all'Italia una precoce eliminazione, parando di riflesso un rigore ad Adrian Mutu, nella seconda gara del girone contro la Romania (1-1),[157] e mantiene inviolata la porta azzurra nella decisiva vittoria contro la Francia (2-0) che vale l'accesso ai quarti di finale.[158] Qui, nella gara che vede la Spagna estromettere gli azzurri ai tiri di rigore (2-4, 0-0 d.t.s.), neutralizza inutilmente ai fini del risultato il tiro di Daniel Güiza.[159] Chiude la competizione con 4 reti al passivo.
Partecipa quindi alla Confederations Cup 2009, con Marcello Lippi tornato in panchina, dove l'Italia viene eliminata al primo turno e nella quale il portiere subisce 5 reti. Il 14 novembre dello stesso anno, nell'amichevole di Pescara contro i Paesi Bassi, raggiunge quota 100 presenze in nazionale – quarto giocatore italiano dopo Zoff, Paolo Maldini e Fabio Cannavaro a toccare tale traguardo.
Il 1º giugno 2010 viene selezionato per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica. Nella prima partita del girone contro il Paraguay (1-1) si è infortunato alla schiena, accusando un problema sciatico che lo ha costretto a lasciare il campo durante l'intervallo;[160][161] al suo posto è entrato Federico Marchetti, che è stato titolare anche per le altre due partite del girone che ha visto l'Italia eliminata. Chiude quindi la competizione con una presenza e una rete subita.
Dopo l'addio di Lippi, arriva come CT Cesare Prandelli, il quale lo nomina nuovo capitano della squadra non appena torna fra i disponibili: rientra a giocare infatti il 9 febbraio 2011 nell'amichevole pareggiata per 1-1 in casa della Germania.[162] Il 6 settembre 2011, nella gara vinta per 1-0 sulla Slovenia, stabilisce il nuovo record d'imbattibilità nelle qualificazioni agli Europei: 644'.[163][164] Selezionato per il campionato d'Europa 2012,[165] è tra i protagonisti dell'Italia che si classifica al secondo posto, perdendo la finale ancora contro la Spagna (0-4). Al termine della manifestazione, la commissione tecnica dell'UEFA ha inserito Buffon nella lista dei migliori giocatori dell'edizione.[166]
Convocato per la Confederations Cup 2013,[167] gioca tutte le 5 partite in cui è coinvolta la nazionale azzurra che giunge al terzo posto, dopo aver battuto l'Uruguay ai calci di rigore (dove Buffon è decisivo parando i penalty di Diego Forlán, Martín Cáceres e Walter Gargano);[168] nella precedente partita, cioè la semifinale persa sempre dal dischetto e nuovamente contro la Spagna, non aveva invece respinto alcun tiro dei sette calciati dalle furie rosse. L'11 ottobre seguente, in Danimarca-Italia (2-2), supera le 136 presenze di Cannavaro, diventando il primatista azzurro dei calciatori più presenti in nazionale.[169]
Nel 2014 prende parte al suo quinto Mondiale, eguagliando il record di Antonio Carbajal e Lothar Matthäus (raggiunto nel 2018 anche da Rafael Márquez).[10] Nella terza partita contro l'Uruguay, nonostante Buffon risulti tra i migliori in campo, l'Italia perde 0-1 e viene eliminata dalla competizione.[170][171]
Il 6 settembre 2015 (durante la gestione di Antonio Conte, subentrato a Prandelli) Buffon raggiunge le 150 presenze in maglia azzurra, scendendo in campo contro la Bulgaria in una gara di qualificazione al campionato d'Europa 2016.[172] Titolare e capitano anche nella competizione continentale, offre ottime prestazioni;[173] l'Italia viene eliminata ai quarti di finale dalla Germania dopo i tiri di rigore (ininfluente la parata di Buffon sul tiro di Thomas Müller).[174]
Il 24 marzo 2017, in occasione della partita di qualificazione al campionato del mondo 2018 contro l'Albania, giocata a Palermo, tocca quota mille presenze tra squadre di club e nazionale maggiore.[175] Il 13 novembre dello stesso anno, dopo aver perso lo spareggio di qualificazione al mondiale del 2018 contro la Svezia (1-0 e 0-0), Buffon afferma di voler concludere la sua militanza in azzurro,[176] salvo poi cambiare idea e accettare la convocazione del CT ad interim Luigi Di Biagio per le amichevoli contro Argentina e Inghilterra del 23 e 27 marzo 2018: gioca la partita con la nazionale albiceleste, persa per 2-0,[177] restando in panchina nel match successivo. Il 17 maggio 2018, in una conferenza stampa, annuncia il ritiro dalla nazionale.[178]
Statistiche
Buffon ha disputato, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, 1094 partite nelle quali ha subito 894 reti, alla media di 0,82 gol a partita.
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 20 febbraio 2019.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1995-1996 | Parma | A | 9 | -6 | CI | 0 | -0 | CdC | 0 | -0 | SI | 0 | -0 | 9 | -6 |
1996-1997 | A | 27 | -17 | CI | 0 | -0 | CU | 1 | -1 | - | - | - | 28 | -18 | |
1997-1998 | A | 32 | -33 | CI | 6 | -6 | UCL | 8[179] | -6[180] | - | - | - | 46 | -45 | |
1998-1999 | A | 34 | -36 | CI | 6 | -4 | CU | 11 | -10 | - | - | - | 51 | -50 | |
1999-2000 | A | 32+1[181] | -36 + -3[181] | CI | 0 | -0 | UCL+CU | 2[182]+7 | -2[182] + -7 | SI | 1 | -1 | 43 | -49 | |
2000-2001 | A | 34 | -31 | CI | 2 | -2 | CU | 7 | -7 | - | - | - | 43 | -40 | |
Totale Parma | 168+1 | -159 + -3 | 14 | -12 | 36 | -33 | 1 | -1 | 220 | -208 | |||||
2001-2002 | Juventus | A | 34 | -23 | CI | 1 | -1 | UCL | 10 | -12 | - | - | - | 45 | -36 |
2002-2003 | A | 32 | -23 | CI | 0 | -0 | UCL | 15 | -16 | SI | 1 | -1 | 48 | -40 | |
2003-2004 | A | 32 | -41 | CI | 0 | -0 | UCL | 6 | -6 | SI | 1 | -1 | 39 | -48 | |
2004-2005 | A | 37 | -23 | CI | 0 | -0 | UCL | 11[179] | -6[183] | - | - | - | 48 | -29 | |
2005-2006 | A | 18 | -12 | CI | 2 | -3 | UCL | 4 | -6 | SI | 0 | -0 | 24 | -21 | |
2006-2007 | B | 37 | -21 | CI | 3 | -4 | - | - | - | - | - | - | 40 | -25 | |
2007-2008 | A | 34 | -30 | CI | 1 | -1 | - | - | - | - | - | - | 35 | -31 | |
2008-2009 | A | 23 | -26 | CI | 2 | -2 | UCL | 5[179] | -4[180] | - | - | - | 30 | -32 | |
2009-2010 | A | 27 | -33 | CI | 1 | -2 | UCL+UEL | 6+1 | -7 + -1 | - | - | - | 35 | -43 | |
2010-2011 | A | 16 | -17 | CI | 1 | -0 | UEL[184] | - | - | - | - | - | 17 | -17 | |
2011-2012 | A | 35 | -16 | CI | 0 | -0 | - | - | - | - | - | - | 35 | -16 | |
2012-2013 | A | 32 | -19 | CI | 1 | -0 | UCL | 10 | -8 | SI | 1 | -2 | 44 | -29 | |
2013-2014 | A | 33 | -20 | CI | 0 | -0 | UCL+UEL | 6+8 | -9 + -4 | SI | 1 | -0 | 48 | -33 | |
2014-2015 | A | 33 | -20 | CI | 0 | -0 | UCL | 13 | -10 | SI | 1 | -2 | 47 | -32 | |
2015-2016 | A | 35 | -17 | CI | 0 | -0 | UCL | 8 | -9 | SI | 1 | -0 | 44 | -26 | |
2016-2017 | A | 30 | -24 | CI | 0 | -0 | UCL | 13 | -7 | SI | 1 | -1 | 43 | -32 | |
2017-2018 | A | 21 | -14 | CI | 3 | -0 | UCL | 9 | -11 | SI | 1 | -3 | 34 | -28 | |
Totale Juventus | 509 | -379 | 15 | -13 | 124 | -116 | 8 | -10 | 656 | -518 | |||||
2018-2019 | Paris Saint-Germain | L1 | 12 | -6 | CF+CdL | 0 + 1 | -0 + -1 | UCL | 4 | -3 | SF | 1 | -0 | 18 | -10 |
Totale carriera | 690 | -547 | 30 | -26 | 164 | -152 | 10 | -11 | 894 | -736 |
Cronologia presenze in nazionale
Record
Statistiche aggiornate al 19 maggio 2018.
- Calciatore con più presenze nella nazionale di calcio dell'Italia (176).
- Calciatore con più presenze da capitano nella nazionale italiana (80).
- Calciatore con più presenze in una nazionale UEFA (176).[185]
- Uno dei quattro calciatori, insieme ad Antonio Carbajal, Rafael Márquez e Lothar Matthäus, ad aver partecipato a cinque edizioni dei Mondiali:[10] nel 1998 (senza scendere in campo), 2002, 2006, 2010 e 2014.
- Calciatore con più presenze in Coppa Campioni/Champions League con la maglia della Juventus (115).[186]
- Uno dei due calciatori, insieme a Dejan Stanković, ad aver vinto più volte la Supercoppa italiana (6).[187]
- Calciatore con più presenze nella Supercoppa italiana con la maglia della Juventus (8).[188]
- Calciatore con più minuti giocati in Serie A con la maglia della Juventus.[189]
- Calciatore con più minuti giocati nella Juventus in tutte le competizioni.[190]
- Portiere con più partite consecutive senza subire gol in Serie A (10).[191]
- Portiere con la più lunga striscia di imbattibilità nella storia della massima serie italiana (974'),[11] considerando sia la Serie A a girone unico sia i campionati precedenti alla sua istituzione (i record passati erano detenuti rispettivamente da Sebastiano Rossi con 929'[11] e Gianpiero Combi con 934'[192]).
- Portiere con più presenze nella storia della Serie A (640).
- Calciatore ad aver vinto il maggior numero di campionati di Serie A (9).[9]
- Calciatore ad aver vinto il maggior numero di trofei con la maglia della Juventus (19).
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- Coppa Italia: 5
- Supercoppa italiana: 6 (record condiviso con Dejan Stanković)
- Campionato italiano: 9 (record)
- Juventus: 2001-2002, 2002-2003, 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018
- Campionato italiano: 1 (revocato)
- Juventus: 2006-2007
- Paris Saint-Germain: 2018
Competizioni internazionali
- Coppa UEFA: 1
- Parma: 1998-1999
Nazionale
Competizioni giovanili
Competizioni maggiori
Individuale
- Trofeo Bravo: 1
- 1998-1999
- Miglior portiere: 1999, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2008
- "Fan" award: 2006, 2007
- Squadra dell'anno: 2012, 2014, 2015, 2016, 2017
- Miglior calciatore assoluto: 2017
- 2002-2003; 2014-2015
- Miglior giocatore UEFA: 3
- Miglior portiere: 2003, 2017
- Miglior giocatore dell'anno: 2003
- 2003, 2004, 2006, 2016, 2017
- 2003, 2004, 2006, 2007, 2017
- Inserito nel FIFA 100
- 2004
- 2006
- All-Star Team dei Mondiali: 1
- 2006, 2007, 2017
- Premio IFFHS: 2
- Miglior portiere degli ultimi 20 anni: 2009, 2012
- Premio IFFHS: 1
- Miglior portiere del decennio (2000-2009)
- Premio IFFHS: 1
- Miglior portiere del XXI secolo (2012)
- 2013, 2016
- 2016
- Golden Foot: 1
- 2016
Onorificenze
Opere
- Gianluigi Buffon, Roberto Perrone, Numero 1, Milano, Rizzoli, 2008, ISBN 978-88-17-02438-9.
- Prefazione a Il destino nelle mani. Vita e carriera di Giovanni De Prà, di Biagio Angrisani e Luca De Prà, De Ferrari, 2008.
Note
- ^ 169 (-162) se si considera anche lo spareggio per l'accesso alla UEFA Champions League 2000-2001 disputato il 23 maggio 2000 contro l'Inter.
- ^ Elezioni, Gigi Buffon appoggia Monti. «Uomo tutto d'un pezzo, raziocinante, di sensibilità », su corriere.it.
- ^ Buffon: "Che rischi alla fine. Mi carico con le piazze italiane", su gazzetta.it.
- ^ Buffon: «Totti al Mondiale sarebbe bellissimo», su corrieredellosport.it.
- ^ Buffon, Gianluigi, su treccani.it. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- ^ Stefano Agresti, Cinque imprese e un gigante: Buffon, su blog.corrieredellosport.it, 16 settembre 2015. URL consultato il 2 dicembre 2015.
- ^ (EN) Juventus keeper Gianluigi Buffon celebrates 20 years since debut, su skysports.com, 19 novembre 2015.
- ^ Intervista esclusiva a Giuliano Sarti: "Gigi Buffon è il miglior portiere di tutti i tempi", su mediaset.it, 18 settembre 2014. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- ^ a b Quelli che hanno vinto più Scudetti, su ilpost.it, 14 maggio 2018.
- ^ a b c A differenza di Carbajal, Márquez e Matthäus, scesi in campo almeno una volta in ognuno dei cinque Mondiali disputati, Buffon è stato impiegato solo in quattro edizioni. Cfr. (EN) Mexico's Rafa Marquez becomes third man to play at five World Cups, su espn.co.uk, 17 giugno 2018.
- ^ a b c d Record di imbattibilità per Buffon: 974', su legaseriea.it, 20 marzo 2016.
- ^ Italia e Juventus celebrano Buffon nel club dei millenari. E Maldini è nel mirino, su tuttosport.com, 24 marzo 2017.
- ^ Gigi Buffon è il miglior portiere, su repubblica.it, 10 luglio 2006. URL consultato il 6 settembre 2008.
- ^ Giorgio Dell'Arti e Simone Furfaro, Biografia di Gianluigi Buffon, su cinquantamila.it, 4 novembre 2013.
- ^ a b (EN) UEFA Club Football Awards, su uefa.com, 1º maggio 2011. URL consultato il 12 aprile 2016.
- ^ a b c IFFHS' World's Best Goalkeeper of the Year, su rsssf.com. URL consultato il 10 novembre 2015.
- ^ Buffon miglior portiere del decennio, su tuttosport.com, 5 gennaio 2011. URL consultato il 10 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Buffon miglior portiere degli ultimi 25 anni, su repubblica.it, 25 gennaio 2012. URL consultato il 10 settembre 2015.
- ^ L'Iffhs ha deciso: Buffon miglior portiere del XXI secolo, su sport.sky.it, 7 febbraio 2012. URL consultato il 10 settembre 2015.
- ^ Gli italiani piacciono agli inglesi, su sportmediaset.mediaset.it, 31 dicembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2012.
- ^ a b Marco Fallisi, A Buffon il Golden Foot 2016: è il quarto italiano a vincerlo, su gazzetta.it, 11 ottobre 2016. URL consultato l'11 ottobre 2016.
- ^ a b c Schianchi, p. 13.
- ^ Ci ritorni in mente... Lorenzo Buffon, su gazzetta.it.
- ^ Schianchi, p. 22.
- ^ a b c Schianchi, p. 51.
- ^ Che tesoro di Buffon, su espresso.repubblica.it, 7 giugno 2012.
- ^ Gigi Buffon, «Numero 1» al Corriere, su corriere.it, 14 novembre 2008.
- ^ Giovanni Angioni, Gigi Buffon Testimonial di PokerStars, su pokerlistings.it, 21 maggio 2010.
- ^ Buffon, Lucarelli e Mian comprano la Carrarese, su iltirreno.gelocal.it, 17 luglio 2010. URL consultato il 29 ottobre 2010.
- ^ Gigi Buffon, rinnova il suo investimento con la Carrarese, su tuttolegapro.com, 10 giugno 2011.
- ^ Carrarese, Buffon diventa azionista unico, su tuttosport.com, 6 luglio 2012. URL consultato il 28 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
- ^ BusinessPeople, Gigi Buffon entra nel CDA Zucchi, su juvemania.it, 30 maggio 2011.
- ^ Zucchi: la Consob multa Buffon per 60mila euro, su archivio-radiocor.ilsole24ore.com.
- ^ La Fiat e la Bassetti di Buffon tra gli sponsor degli arbitri, su liberoquotidiano.it.
- ^ Juve, Buffon e Seredova si sono sposati a Praga, su tuttosport.com. URL consultato il 16 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2011).
- ^ Alberto Mauro, Buffon: "Perché Thomas? Come il mio mito N'Kono, su gazzetta.it, 3 gennaio 2008. URL consultato il 14-1-2008.
- ^ Buffon: «Ci tenevo a dedicare la vittoria a mio figlio» [collegamento interrotto], su juventus.com.
- ^ Buffon-D'Amico, scatti roventi e bimbo in arrivo. Khedira lascia Lena, su gazzetta.it, 8 luglio 2015.
- ^ Ilaria D'Amico e Gigi Buffon genitori: è nato Leopoldo Mattia, su zazoom.it, 7 gennaio 2016.
- ^ Aic, Tommasi presidente. Buffon il vicepresidente, su tuttosport.com. URL consultato il 7 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Carrarese, Buffon diventa azionista unico, su tuttosport.com.
- ^ Corrado Zunino, Quel fascino per la camicia nera che cresce nel mondo del calcio, su repubblica.it, 1º ottobre 2008.
- ^ Sulla maglia di Buffon scritta Boia chi molla, in la Repubblica, 27 settembre 1999, p. 40.
- ^ Emilio Marrese, Boia chi molla? Chiedo scusa a tutti, in la Repubblica, 28 settembre 1999, p. 56.
- ^ Calcio: Nizzola conferma deferimento per Buffon, in Adnkronos, 30 settembre 1999.
- ^ Il «Boia chi molla» costa a Buffon 5 milioni di multa, in La Gazzetta dello Sport, 23 ottobre 1999.
- ^ Buffon, Perrone, p. 118.
- ^ Buffon, Perrone, p. 119.
- ^ Corrado Zunino, Gli ebrei di Roma L'88 di Buffon significa Heil Hitler, in la Repubblica, 8 settembre 2000, p. 52.
- ^ Buffon passa al numero 77, in La Gazzetta dello Sport, 10 settembre 2000.
- ^ Ga.M., Ora Buffon cambia maglia, avrà il 77, in la Repubblica, 10 settembre 2000, p. 49.
- ^ Andrea Schianchi, Scandalo Buffon, finto ragioniere, in La Gazzetta dello Sport, 13 settembre 2000.
- ^ Diploma non autentico, Buffon rischia fino a 4 anni, in La Gazzetta dello Sport, 14 settembre 2000.
- ^ Sei milioni di multa Falso diploma di ragioniere: Buffon patteggia, in Il Tirreno, 7 febbraio 2001.
- ^ Scommesse, coinvolto anche Buffon, su corriere.it, 12 maggio 2006.
- ^ Paolo Griseri, Buffon nel giro delle scommesse, in la Repubblica, 12 maggio 2006, p. 66.
- ^ Buffon via Internet puntava mezzo milione. Mondiali a rischio, su lastampa.it, 12 maggio 2006.
- ^ Buffon: "Ho scommesso, ma legalmente Sono pulito e voglio andare ai Mondiali", su repubblica.it, 13 maggio 2006.
- ^ Davide Stoppini, E Buffon inciampa sulla croce celtica, in La Gazzetta dello Sport, 12 luglio 2006.
- ^ Maurizio Galdi, Buffon, sono 5 le gare sospette, su gazzetta.it, 19 ottobre 2006.
- ^ Scommesse, Buffon prosciolto, su gazzetta.it, 29 dicembre 2006.
- ^ Che portiere, che Capitano, che carisma! Albertosi scolpisce la sentenza: "Buffon? Neuer non gli lega neanche le scarpe...", su goal.com, 29 giugno 2012. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ Italia, Buffon idolo in Francia: "salva" la Marsigliese, su corrieredellosport.it, 2 settembre 2016.
- ^ Alberto Polverosi, Mondiali, Sirigu: Buffon è più di un giocatore. È lui il titolare dell'Italia, su corrieredellosport.it, 16 giugno 2014. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ a b c Buffon: «La Juve e l'Italia due storie di grande amore», su tuttosport.com, 8 settembre 2013. URL consultato il 9 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g Schianchi, p. 7.
- ^ Polverosi, p. 637.
- ^ a b c Gianluigi Buffon, su corriere.it. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Nicola Calzaretta, Donnarumma, un predestinato (a dispetto del nome), su wordsinfreedom.com, 14 aprile 2016. URL consultato il 7 ottobre 2016.
- ^ a b Gigi Garanzini, Il grande rimpianto di SuperGigi, in La Stampa, 11 settembre 2003, p. 32.
- ^ Marco Frattino, Toldo esalta Buffon: "Ha un talento ineguagliabile", su tuttomercatoweb.com, 19 settembre 2015. URL consultato il 7 ottobre 2016.
- ^ Iacopo Iandiorio, Uno su tutti, in La Gazzetta dello Sport, 3 settembre 2005. URL consultato il 4 settembre 2018.
- ^ Non sparate sul portiere, Buffon difende il ruolo a spada tratta: "Certe regole sono disumane", su goal.com, 27 dicembre 2013.
- ^ a b Francesco Bramardo, Una notte da portieri volanti, in La Gazzetta dello Sport, 29 novembre 2003.
- ^ Luca Bianchin, Juventus, Buffon è davvero il numero uno: l'anatomia di un fenomeno, su gazzetta.it, 18 settembre 2015. URL consultato il 2 dicembre 2015.
- ^ Antonio Di Rosa, Grande personalità e mai banale. Ecco Buffon, campione in tutto, su gazzetta.it, 13 settembre 2013. URL consultato il 29 dicembre 2016.
- ^ Emanuele Gamba, Buffon, riflessi super Caceres protagonista Diego perno decisivo, in la Repubblica, 4 novembre 2009. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Leonardo Petri, I portieri giudicano Frey 'è fortissimo, ma Buffon...', in la Repubblica, 7 gennaio 2009. URL consultato il 9 settembre 2015.
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- ^ Luca Barbon, Juventus, Buffon analizza i colleghi: “Cech il migliore, come tecnico stimo Luis Enrique”, su goal.com, 19 novembre 2015.
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- ^ Enrico Turcato, L'uomo che scoprì e lanciò Buffon: "Ha trasformato il ruolo di portiere, dovrebbe continuare", su it.eurosport.com, 17 maggio 2018.
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- ^ a b Buffon: "Arrivare terzi sarebbe un'impresa. Ho chiamato mio figlio Thomas per N'Kono" [collegamento interrotto], su quotidianonet.ilsole24ore.com, 3 gennaio 2008.
- ^ Juventus, Buffon 20 anni da fenomeno: "Il destino mi ha voluto portiere", su gazzetta.it, 19 novembre 2015.
- ^ Paolo Menicucci, Gianluigi Buffon: "Il destino mi ha voluto portiere", su it.uefa.com, 19 novembre 2015.
- ^ Buffon e i 40 anni: "Io portiere grazie a N'Kono. Lavorerò nel calcio anche se non so con quale ruolo", su repubblica.it, 28 gennaio 2018.
- ^ Enrico Turcato, L'uomo che scoprì e lanciò Buffon: "Ha trasformato il ruolo di portiere, dovrebbe continuare", su it.eurosport.com, 17 maggio 2018.
- ^ Schianchi, p. 19.
- ^ Schianchi, p. 23.
- ^ Benedetto Ferrara, Bucci si sfila i guanti "Se non ci fosse stato Buffon...", su repubblica.it, 17 giugno 2009.
- ^ Scala e l'esordio di Buffon: "In allenamento nessuno gli faceva gol...", su gazzetta.it, 21 marzo 2017.
- ^ Emilio Marrese, E Gianluigi restò senza foto ricordo, in la Repubblica, 20 novembre 1995, p. 35.
- ^ Schianchi, pp. 80-84.
- ^ Gianni Mura, Ammirevole Weah, in la Repubblica, 20 novembre 1995, p. 40.
- ^ Maurizio Crosetti, Ferrara, specialista in salti "Siamo qui, non molliamo", in la Repubblica, 27 novembre 1995, p. 36.
- ^ Emilio Marrese, Prima delusione, il Parma saluta, in la Repubblica, 25 settembre 1996, p. 49.
- ^ Andrea Schianchi, Il Parma rilegge il suo campionato Da Udine a Torino tra incubi e sogni, in La Gazzetta dello Sport, 20 maggio 1997.
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Bibliografia
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- Andrea Schianchi, Il calcio di Buffon ai raggi X, Milano, La Gazzetta dello Sport, 31 agosto 2011.
Videografia
- Gol Parade: episodio 13, Le parate più belle di sempre, La Gazzetta dello Sport, Logos TV, RCS Quotidiani, 2002.
Voci correlate
- Calciatori con almeno 100 presenze in Nazionale
- Calciatori con almeno 1000 presenze in carriera
- FIFA 100
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (IT, EN) Sito ufficiale, su gianluigibuffon.it.
- Gianluigi Buffon (canale), su YouTube.
- Buffon, Gianluigi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Buffon, Gianluigi, su sapere.it, De Agostini.
- Alberto Polverosi, BUFFON, Gianluigi, in Enciclopedia dello Sport, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002-2005.
- Gianluigi Buffon, su UEFA.com, UEFA.
- Gianluigi Buffon, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- Gianluigi Buffon, su tuttocalciatori.net, TuttoCalciatori.net.
- (EN) Gianluigi Buffon, su national-football-teams.com, National Football Teams.
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- (EN) Gianluigi Buffon, su soccerbase.com, Racing Post.
- (FR) Gianluigi Buffon, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24.
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- Calciatori del Parma Calcio 1913
- Calciatori della Juventus F.C.
- Calciatori del Paris Saint-Germain F.C.
- Calciatori dell'A.C. Milan
- Calciatori italiani
- Nati nel 1978
- Nati il 28 gennaio
- Nati a Carrara
- Calciatori campioni del mondo
- Calciatori della Nazionale italiana
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- Insigniti con il Collare d'oro al merito sportivo
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- Ufficiali OMRI