Unione Sportiva Lecce: differenze tra le versioni

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Il [[7 giugno]] [[2011]] viene annunciato l'arrivo di [[Carlo Osti]] nel ruolo di [[direttore sportivo]] del club<ref>[http://www.uslecce.it/PaginaEvento.aspx?ID_TIPO_EVENTO=1&ID_EVENTO=3684 Carlo Osti è il nuovo Direttore Sportivo], ''uslecce.it'', 7-06-2011</ref> mentre al posto di De Canio il [[24 giugno]] alla guida tecnica della squadra viene ufficializzato l'arrivo di [[Eusebio Di Francesco]], reduce da due stagioni al [[Pescara Calcio|Pescara]], con contratto di due anni.<ref>[http://www.uslecce.it/PaginaEvento.aspx?ID_TIPO_EVENTO=1&ID_EVENTO=3692 Di Francesco è il nuovo allenatore ], ''uslecce.it'', 24-06-2011</ref>
Il [[7 giugno]] [[2011]] viene annunciato l'arrivo di [[Carlo Osti]] nel ruolo di [[direttore sportivo]] del club<ref>[http://www.uslecce.it/PaginaEvento.aspx?ID_TIPO_EVENTO=1&ID_EVENTO=3684 Carlo Osti è il nuovo Direttore Sportivo], ''uslecce.it'', 7-06-2011</ref> mentre al posto di De Canio il [[24 giugno]] alla guida tecnica della squadra viene ufficializzato l'arrivo di [[Eusebio Di Francesco]], reduce da due stagioni al [[Pescara Calcio|Pescara]], con contratto di due anni.<ref>[http://www.uslecce.it/PaginaEvento.aspx?ID_TIPO_EVENTO=1&ID_EVENTO=3692 Di Francesco è il nuovo allenatore ], ''uslecce.it'', 24-06-2011</ref>


Ceduti Chevanton, Jeda, Munari e Vives, alcuni dei protagonisti della sofferta e meritata salvezza, la dirigenza forgia un organico che combina elementi di prospettiva quali [[Cristian Pasquato]], [[Manuel Giandonato]], i colombiani [[Luis Muriel]] e [[Juan Guillermo Cuadrado]], [[Andrea Bertolacci]], messosi in luce ai [[Campionato mondiale di calcio Under-20|Mondiali Under-20]] e già al Lecce nella stagione precedente, [[Rodney Strasser]] e giocatori di esperienza come il portiere [[Julio Sergio]], [[Massimo Oddo]], [[Christian Obodo]], [[Moris Carrozzieri]], [[David Di Michele]] e il rientrante Esposito. La strategia è quella di optare per prestiti gratuiti. L'esordio non è però dei migliori: il 21 agosto il Lecce di Di Francesco viene eliminato dalla Coppa Italia dopo aver perso in casa contro il [[FC Crotone|Crotone]].
Ceduti Chevanton, Jeda, Munari e Vives, alcuni dei protagonisti della sofferta e meritata salvezza, la dirigenza forgia un organico che combina elementi di prospettiva quali [[Cristian Pasquato]], [[Manuel Giandonato]], i colombiani [[Luis Muriel]], messosi in luce ai [[Campionato mondiale di calcio Under-20|Mondiali Under-20]] e [[Juan Guillermo Cuadrado]], [[Andrea Bertolacci]], già al Lecce nella stagione precedente, [[Rodney Strasser]] e giocatori di esperienza come il portiere [[Julio Sergio]], [[Massimo Oddo]], [[Christian Obodo]], [[Moris Carrozzieri]], [[David Di Michele]] e il rientrante [[Andrea Esposito]]. La strategia è quella di optare per prestiti gratuiti. L'esordio non è però dei migliori: il 21 agosto il Lecce di Di Francesco viene eliminato dalla Coppa Italia dopo aver perso in casa contro il [[FC Crotone|Crotone]] (0-2).


Nelle prime tredici giornate di campionato il Lecce colleziona ben nove sconfitte e un solo punto in casa. Non bastano le due vittorie esterne (sempre in [[Emilia-Romagna]], a [[Bologna]] e [[Cesena]]) e due pareggi a mantenere saldo il posto di Di Francesco, che viene esonerato il [[3 dicembre]], dopo aver perso per 4-2 in casa del [[SSC Napoli|Napoli]]. Il [[26 novembre]] in occasione della gara casalinga contro il [[Catania Calcio|Catania]] il Lecce ha intanto tagliato il traguardo delle 500 gare in Serie A<ref>[http://www.footstats.it/Dettaglio.php?id_liv3=289&WEB=Per_Lecce_e_Catania_il_traguardo_delle_500_gare_in_A Per Lecce e Catania il traguardo delle 500 gare in A], ''footstats.it'', 26-11-2011</ref>. A Di Francesco subentra [[Serse Cosmi]]. All'esordio con il nuovo tecnico al Via del Mare i giallorossi escono battuti per 2-3 contro la Lazio, ma lottano sino alla fine per la vittoria, che sfuma anche contro il Parma (3-3 dopo essere stati in vantaggio per 3-1).
Il [[26 novembre]] in occasione della gara casalinga contro il [[Catania Calcio|Catania]] il Lecce taglia il traguardo delle 500 gare in Serie A<ref>[http://www.footstats.it/Dettaglio.php?id_liv3=289&WEB=Per_Lecce_e_Catania_il_traguardo_delle_500_gare_in_A Per Lecce e Catania il traguardo delle 500 gare in A], ''footstats.it'', 26-11-2011</ref>.
La prima vittoria in campionato arriva il [[18 settembre]] [[2011]] nella partita [[Bologna Calcio|Bologna]]-Lecce (0-2). Sempre in trasferta in [[Emilia-Romagna]], a [[Cesena]] arriva la seconda vittoria, col punteggio di 0-1. L'allenatore Di Francesco però viene esonerato il [[3 dicembre]], dopo aver perso per 4-2 in casa del [[SSC Napoli|Napoli]]. A Di Francesco subentra [[Serse Cosmi]]<ref>[http://www.uslecce.it/PaginaEvento.aspx?ID_TIPO_EVENTO=1&ID_EVENTO=4225 Serse Cosmi nuovo allenatore], ''uslecce.it'', 4-12-2011</ref>. All'esordio con il nuovo tecnico al Via del Mare i giallorossi perdono per 2-3 contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]. La prima vittoria con Cosmi, la terza in tutto il campionato, giunge il [[15 gennaio]] [[2012]] nella partita [[Fiorentina]]-Lecce (0-1). Alla fine del girone di andata il Lecce si classifica al penultimo posto a quota 15 punti, di cui 13 ottenuti fuori casa e soltanto 2 in casa (due pareggi con [[Novara Calcio|Novara]] e [[Chievo Verona]]), dove quindi non riesce a conquistare neanche una vittoria.


== Cronistoria ==
== Cronistoria ==

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US Lecce
Calcio
File:Leccestemma.png
Giallorossi, Salentini, Lupi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
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Maglietta
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Pantaloncini
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Casa
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Trasferta
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Terza divisa
Colori socialiFile:600px Giallorosso con colori di Lecce.png Giallo e rosso
InnoGiallorossi per sempre
Gioy Rielli
Dati societari
CittàFile:Lecce-Stemma.png Lecce
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie A
Fondazione1908
Rifondazione1927
PresidenteBandiera dell'Italia Isabella Liguori
AllenatoreBandiera dell'Italia Serse Cosmi
StadioVia del Mare
(33.876 posti)
Sito webwww.uslecce.it
Palmarès
Titoli nazionali1 Campionato di Serie B
Trofei nazionali1 Coppa Italia Serie C
Trofei internazionali1 Coppa Italo-inglese per semiprofessionisti
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Unione Sportiva Lecce, più semplicemente U.S. Lecce, è la maggiore società calcistica della città di Lecce, capoluogo dell'omonima provincia della Puglia. Milita in Serie A.

Fondata nel 1908 come Sporting Club Lecce e assunto il nome attuale nel 1927, la squadra fu promossa per la prima volta in Serie A nel 1985. Conta 15 partecipazioni al campionato italiano di massima serie. Il miglior piazzamento in Serie A è il 9º posto nel campionato 1988-1989. Ha vinto una Coppa Ali della Vittoria come prima classificata in Serie B nel 2010, una Coppa Italia di Serie C nel 1975 e una Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti nel 1976.

Disputa le partite interne nello Stadio Via del Mare di Lecce. Inaugurato nel 1966, l'impianto ha una capienza di 33.876 posti.

Storia

Origini e primo settantennio

Lo stesso argomento in dettaglio: Sporting Club Lecce.
Il Lecce del 1929-1930, prima stagione in Serie B

Il 15 marzo 1908 nasce lo Sporting Club Lecce, attivo nell'atletica, nel ciclismo e nel calcio. Il primo presidente del club è Franco Marangi nel corso di quell'anno. È dell'11 aprile 1910 la prima partita ufficiale: nel Torneo Regionale Pugliese perde contro il Bari Foot-ball Club per 5-1. La prima formazione ufficiale è: De Michele (capitano), Capozza, Rima, Acquaviva, Torsello, Marzano, De Salvatore, Tortorella, Kniazzek, Pastore, De Muro (autore del gol). I primi anni di attività sono a livello regionale e per una stagione, quella 1923-1924, l'attività viene sospesa. La svolta avviene il 16 settembre 1927: dalla fusione tra i club locali della FBC Juventus e del Gladiator è fondata l'Unione Sportiva Lecce, il cui presidente è Luigi Lopez y Royo. I colori adottati dalla nuova società sono il bianco e il nero, che lasciano spazio al giallo e al rosso nel 1929, quando il Lecce conquista la promozione in Serie B vincendo il doppio spareggio contro il Taranto (2-2 dopo i tempi supplementari e 3-1).

Promosso per la prima volta in Serie B nel 1929, il Lecce allenato dall'ungherese Plemich esordisce con una vittoria per 2-1 a Novara il 6 ottobre di quell'anno. Alla fine giunge 13º nel suo primo anno in serie cadetta e disputa altri due tornei in categoria, prima della sospensione dell'attività calcistica nel 1932. Ripresa l'attività nel 1934 come U.S. Pro Lecce (che in seguito dopo vari cambi di denominazione diventerà U.S. Lecce), nel 1936 viene ammesso in Serie C dove arriva 11º e, dopo aver sospeso nuovamente l'attività nel periodo 1943-1944, riesce a tornare in Serie B nel 1946. Dopo tre anni di cadetteria, dal 1949 attraversa una fase di profonda crisi, che ha l'apice nel 1955 con la retrocessione in quarta divisione, da cui i giallorossi risaliranno in C nel 1958. Segue un decennio di risultati soddisfacenti, con la squadra che sfiora la promozione per cinque anni consecutivi a partire dal 1971 col contributo (1971-72 e 1972-73) dell'allenatore Giuseppe Corradi, già terzino di Juventus, Genoa e Mantova, nonché 8 volte Nazionale.

Il portiere del record: Emmerich Tarabocchia
Una formazione del Lecce 1971-1972

Intanto, nel 1966, il Lecce, che sino ad allora ha giocato nello Stadio "Carlo Pranzo" (intitolato ad un giovane leccese caduto durante la prima guerra mondiale), si è trasferito nel nuovo stadio, il Via del Mare, inaugurato con un'amichevole tra i giallorossi e lo Spartak Mosca.

Il 24 giugno 1967 il Via del Mare ospita un'altra amichevole internazionale, questa volta contro il Santos di Pelé. I giallorossi perdono per 5-1 (tripletta di Pelé, gol di Edu e autorete di Melideo per i brasiliani; Mammì per i giallorossi).

Nel 1968-1969, in Serie C, la squadra è allenata nelle ultime 10 partite di campionato da Eugenio Bersellini, che in quell'anno debuttò come tecnico e sarebbe rimasto alla guida dei salentini fino a fine campionato 1969. Mentre l'ex campione juventino Giuseppe Corradi, subentrato a Bersellini, proveniente dal Pisa, prende le redini dei giallorossi e sfiora la promozione in serie B allenandoli nelle stagioni 1971-72 e 1972-73. In questo periodo la formazione salentina stabilisce una serie di primati per la categoria e anche alcuni record assoluti, come quello del 1974-1975, quando il portiere Emmerich Tarabocchia resta imbattuto per 1791 minuti, tuttora record italiano nelle prime tre categorie del campionato.

File:Lorusso.jpg
Michele Lorusso, detentore del record di presenze in maglia giallorossa.

Il ritorno in Serie B del 1976 e i primi anni in cadetteria

Il Lecce torna in serie cadetta nella tarda primavera del 1976, al termine di un'annata eccezionale: oltre alla promozione e all'imbattibilità casalinga, gli uomini di Mimmo Renna ottengono anche la vittoria della Coppa Italia di Serie C, nella cui finale battono per 1-0 il Monza, e della Coppa Italo-inglese per semiprofessionisti, competizione nella quale sconfiggono per 4-0 nella finale di ritorno lo Scarborough dopo la sconfitta per 1-0 in Inghilterra.[1]

Le prime stagioni in serie cadetta, inaugurate nel migliore dei modi con il superamento del girone di Coppa Italia 1976-77 a spese del Torino Campione d'Italia, si concludono con serene salvezze. Nel marzo 1980 il Lecce, passato poco tempo prima al presidente Franco Jurlano, è implicato nello scandalo delle scommesse che colpisce il calcio italiano, ma è in grado di dimostrare la sua innocenza e subisce soltanto la squalifica del giocatore Claudio Merlo. Dopo alcune salvezze sofferte nei primi anni ottanta, nel 1983-1984 la squadra di Jurlano si piazza al 4º posto in un torneo segnato dalla tragica scomparsa in un incidente automobilistico dei calciatori giallorossi Michele Lorusso e Ciro Pezzella il 2 dicembre 1983. Lo Russo è tuttora il primatista di presenze del Lecce con 418 partite giocate in maglia giallorossa.

L'esordio in Serie A (1985) e l'impresa di Roma

Il Lecce 1985-1986, prima stagione dei giallorossi in Serie A

La squadra sale in Serie A per la prima volta nel 1985, sotto la guida tecnica di Eugenio Fascetti. I giallorossi vincono il campionato di Serie B 1984-1985 insieme al Pisa con 50 punti in 38 partite.

I tifosi salentini accolgono calorosamente l'imminente debutto del Lecce in Serie A, con 11.000 abbonamenti, mentre il Via del Mare viene parzialmente demolito per essere portato a 55.000 posti di capienza. Il direttore sportivo Mimmo Cataldo conclude due importanti ingaggi, quelli degli argentini Pedro Pablo Pasculli e Juan Alberto Barbas, e fa ritornare nel Salento il Campione del mondo Franco Causio. L'8 settembre 1985, alla prima giornata, il Lecce pareggia per 2-2 sul campo dell'Hellas Verona Campione d'Italia. La prima formazione dei giallorossi in massima divisione, schierata da Fascetti, era la seguente: Negretti, Di Chiara S., Miggiano, Enzo, Raise (Nobile), Miceli, Causio, Barbas, Pasculli, Di Chiara A., Palese (Paciocco).

Classificatosi ultimo nella massima serie, il Lecce ritorna tra i cadetti dopo una sola stagione, ma alla penultima giornata del campionato di Serie A 1985-1986, ormai già matematicamente retrocesso, riesce nell'impresa più clamorosa della sua storia. Con un gol dell'ex romanista Alberto Di Chiara, Juan Alberto Barbas e un gol di Pedro Pablo Pasculli, batte la Roma per 3-2 all'Olimpico alla penultima giornata. Proprio quella sconfitta costa ai capitolini lo scudetto.

Verso la nuova promozione (1986-1988)

Il Lecce 1987-1988

L'anno dopo il Lecce perde lo spareggio per salire in Serie A contro il Cesena, ma raggiunge comunque la promozione nel 1987-1988, grazie al secondo posto finale in serie cadetta, conquistato con Carlo Mazzone (che aveva sostituito Piero Santin l'anno precedente, portando il Lecce agli spareggi di Pescara e San Benedetto) alla guida della squadra. È l'anno dell'affermazione tra i titolari di Francesco Moriero, diciottenne leccese, talentuosa ala destra, che al Via del Mare in Coppa Italia contro la Juventus crea serie difficoltà all'esperto Antonio Cabrini. Moriero diventerà un inamovibile titolare della squadra che riconquisterà la massima serie, segnando gol fondamentali per le vittorie di Bologna (prima giornata di ritorno) e Cremona (entrambe per 1-0) ed iniziando così una brillante carriera.

Fine anni ottanta e la retrocessione del 1991

Nella stagione 1988-1989, con Carlo Mazzone in panchina, i giallorossi raggiungono uno storico 9º posto finale (31 punti), ottenendo la prima salvezza in massima serie all'ultima giornata, grazie alla vittoria interna per 3-1 contro il Torino. Il miglior piazzamento nella storia del Lecce è reso possibile da un impianto di squadra equilibrato, che ha conservato l'ossatura dell'anno precedente e che ha beneficiato delle grandi prestazioni dell'attaccante Pedro Pablo Pasculli e dei centrocampisti Juan Alberto Barbas, Antonio Conte (futuro capitano e allenatore della Juventus) e Paolo Benedetti.

Una stagione più tardi i salentini si classificano al 14º posto, mentre nella stagione 1990-1991 vanno incontro ad una nuova retrocessione in Serie B (15º posto) con l'ex juventino Zbigniew Boniek come allenatore e l'ex milanista Pietro Paolo Virdis come stella dell'attacco.

I primi anni novanta

Lecce 1989-1990

Il 1991-1992 è un anno di transizione. Con Albertino Bigon in panchina il Lecce giunge 8º in Serie B.

Nel 1992-1993 i lupi, guidati da Bruno Bolchi, ottengono di nuovo la promozione Serie A in virtù del 4º posto in serie cadetta. La retrocessione sarà immediata.

Dopo undici giornate del campionato 1993-1994, ingaggiti Toffoli e Gumprecht da parte del direttore sportivo Mimmo Cataldo, il Lecce si trova in una situazione difficile (una vittoria, 2 pareggi e 8 sconfitte), così decide di esonerare Nedo Sonetti e di ingaggiare Rino Marchesi. Nonostante il cambio di allenatore la squadra conclude l'annata in modo altrettanto disastroso: nelle successive 23 gare totalizza 2 successi, 3 pari e 18 sconfitte, piazzandosi all'ultimo posto della graduatoria con soli 11 punti ottenuti, minimo di sempre per una squadra di Serie A. In una stagione così fallimentare il Lecce registra tuttavia un proprio record: il 31 ottobre 1993 batte l'Atalanta al Via del Mare per 5-1, che ad oggi rimane la vittoria con più scarto dei giallorossi in Serie A.

Nel 1994-1995 il Lecce si piazza di nuovo ultimo, questa volta in serie B, e retrocede così in Serie C1. Alla fine i salentini si ritrovano a nove lunghezze di distanza dal Como penultimo.

Rinascita (1995-1997), retrocessione (1998) e promozione (1999)

Nell'estate 1995 con Mario Moroni Presidente sono gettate le basi per la rifondazione della squadra. I rinforzi più importanti sono il portiere Fabrizio Lorieri, che sarà titolare fino alla fine della stagione 1998-1999, e gli attaccanti Cosimo Francioso e Francesco Palmieri.

Nella stagione 1995-1996 il Lecce, con Giampiero Ventura in panchina, si piazza primo in Serie C1, ritornando in Serie B dopo una sola stagione. Nel febbraio 1996 per la prima volta viene nominato un amministratore delegato, Claudio Fenucci.

Nella stagione seguente i giallorossi sono artefici di un altro campionato positivo, conclusosi con la promozione in Serie A a distanza di tre anni dalla retrocessione in Serie B.

Pantaleo Corvino, direttore sportivo del Lecce dal 1998 al 2005.

La risalita in massima serie è la quarta nella storia del Lecce e la seconda consecutiva con l'allenatore Ventura. I giallorossi raggiungono l'obiettivo il 15 giugno 1997, all'ultima giornata, grazie alla vittoria per 3-0 in trasferta contro il Cesena già retrocesso (gol di Cosimo Francioso al primo minuto e doppietta di Francesco Palmieri).

Nel 1997-1998 il Lecce di Cesare Prandelli si ripresenta in Serie A con una rosa profondamente rinnovata: sono partiti molti dei protagonisti della promozione, tra cui Francioso, Mazzeo, De Patre, Servidei, Zanoncelli. Sono arrivati, invece, Govedarica, Cyprien, Hatz, Sakic, Dichio (poi ceduto a gennaio). L'avvio di stagione è negativo: cinque sconfitte consecutive inducono la dirigenza a sollevare dall'incarico il direttore sportivo Pavone e a sostituirlo con Vignoni. Rinforzato dall'arrivo del difensore di fascia Stefano Rossini, il Lecce pare invertire la rotta il 20 ottobre 1997, quando coglie una clamorosa vittoria per 2-1 a San Siro contro il Milan (gol di Govedarica, Casale, autorete di Cyprien, con un rigore fallito dai giallorossi) e poi si ripete al Via del Mare contro Brescia e, dopo la pesante sconfitta in casa della Fiorentina, contro il Napoli. A gennaio la squadra è puntellata con l'ex bandiera della Roma Giuseppe Giannini, svincolatosi dal Napoli, e gli attaccanti Iannuzzi e l'ucraino Atelkin, ma di lì alla fine del torneo i salentini ottengono solo un pareggio e due vittorie in casa di Napoli e Vicenza. Alla fine del campionato il Lecce precede soltanto il Napoli e così retrocede in Serie B dopo un solo anno in massima divisione. Durante l'annata il club cambia tre allenatori: Prandelli si dimette dopo 18 giornate ed è sostituito da Angelo Pereni, il quale è esonerato e rimpiazzato da Sonetti (al ritorno nel Salento) dalla ventiduesima giornata. Alla fine della stagione la società decide comunque di puntare su Sonetti per cercare l'immediata risalita. Intanto il Lecce ha ingaggiato un nuovo direttore sportivo, il salentino Pantaleo Corvino, già al Casarano e destinato a distinguersi come abile talent-scout.

La stagione 1998-1999, che vede tra i protagonisti Giannini e lo svizzero David Sesa, si chiude con la promozione del Lecce in Serie A. Decisiva è la vittoria in casa del ChievoVerona (2-1) all'ultima giornata di campionato, con reti di Giannini e Zamboni. Alla fine del campionato l'allenatore Sonetti viene sollevato dall'incarico.

Triennio in Serie A (1999-2002), caduta e risalita (2003)

Nell'estate del 1999 il Lecce ingaggia l'emergente allenatore Alberto Cavasin. Nel 1999-2000 la squadra si piazza all'11º posto in Serie A, con Cristiano Lucarelli autore di 15 gol, e altri come David Sesa (al Lecce già nella stagione precedente), il centrocampista Francisco Lima, il difensore Juárez e il portiere Antonio Chimenti.

Nel 2000-2001 i salentini battono l'Inter al Meazza. Alla fine concludono il campionato al 14º posto, conquistando la seconda salvezza consecutiva all'ultima giornata, grazie alla vittoria casalinga in rimonta per 2-1 contro la Lazio (grande partita di Gaetano Vasari, autore di due gol). Nella stessa stagione i leccesi pareggiano 1-1 al Meazza, ancora contro l'Inter, negli ottavi di finale della Coppa Italia. Ai giallorossi non riesce tuttavia l'impresa, dato che l'Inter vincerà 3-1 il ritorno giocato al Via del Mare.

In vista della stagione 2001-2002 il Lecce si rinforza con gli acquisti degli uruguaiani Chevantón e Giacomazzi e di Cirillo, quest'ultimo in prestito dall'Inter. Chevantón realizza il primo gol del campionato in Lecce-Parma (1-1) della prima giornata. La squadra questa volta non evita la retrocessione in Serie B dopo tre anni in Serie A, a causa del 16º posto finale. Intanto, a gennaio 2002, Cavasin è stato esonerato e sostituito da Delio Rossi.

Nel 2002-2003 i giallorossi, beneficiando dei gol di Chevantón e del giovanissimo Bojinov, chiudono al 3º posto in Serie B e sono nuovamente promossi in Serie A. La partita determinante si gioca il 7 giugno 2003 allo Stadio Via del Mare: Lecce-Palermo finisce 3-0, e a fine partita i palermitani festeggiano per i leccesi grazie al gemellaggio fra le due tifoserie.

Nella stessa annata la formazione Primavera del Lecce guidata dall'ex calciatore giallorosso Roberto Rizzo conquista il primo scudetto di categoria.

Triennio in Serie A (2003-2006)

2003-2004: il decimo posto con Rossi

Nel 2003-2004 il Lecce di Delio Rossi inizia male il campionato e al giro di boa è 15º e virtualmente retrocesso, ma già al 18º turno inizia la svolta: in 15 giornate, tra la prima e la terzultima di ritorno, i salentini collezionano ben 25 punti, grazie anche al contributo dei nuovi acquisti di gennaio, Vincenzo Sicignano, Jorge Bolaño e Daniele Franceschini. In forza di questo strepitoso girone di ritorno e dei gol dell'attaccante Javier Ernesto Chevantón il Lecce guadagna così la salvezza, classificandosi al 10º posto con 41 punti. A sancire la permanenza in massima serie è una settimana straordinaria: il 25 aprile 2004 il Lecce espugna incredibilmente Torino, battendo la Juventus in casa per la prima volta nella sua storia. Il finale è un sorprendente 4-3 per i giallorossi, che beneficiano anche di una pregevole doppietta di Konan. Il 2 maggio 2004, poi, i ragazzi di Rossi ottengono la salvezza aritmetica con due turni di anticipo superando per 2-1 (e in rimonta) l'Inter al Via del Mare, grazie ai gol del capitano Tonetto e di Bovo. Il campionato si chiude con un pareggio a Bologna e un successo interno contro la Reggina. Tra i protagonisti della stagione c'è anche il diciottenne Valeri Bojinov, che segna il suo primo gol in Serie A in Lecce-Bologna 1-2. Rossi lascerà la panchina del Lecce in estate.

2004-05: undicesimo posto e record di gol segnati in Serie A con Zeman

L'allenatore Zdenek Zeman

Nell'estate del 2004 il Lecce ingaggia Zdeněk Zeman, allenatore famoso per il suo modulo di gioco (4-3-3) altamente spregiudicato, che ritorna in Puglia dopo la felice esperienza nel Foggia dei primi anni novanta e perde il suo capitano, Max Tonetto, passato alla Sampdoria per fine contratto. I giallorossi partono bene, raggiungendo addirittura il 3º posto nell'ottobre 2004. Nella seconda metà del girone di andata e buona parte di quello del ritorno, le aspettative non si concretizzano, e il Lecce finisce 11º raggiungendo la seconda salvezza consecutiva in Serie A, ossia il diritto a disputare il terzo campionato consecutivo nella massima divisione (come avvenne nel 1990, quando le stagioni consecutive del Lecce in A diventarono: 1988-1989, 1989-1990 e 1990-1991). Il 2004-2005 del Lecce è comunque una stagione memorabile, che vede la rivelazione di giovani talenti come Valeri Bojinov (ceduto a gennaio alla Fiorentina), Mirko Vučinić (che eguaglia il record di Chevantón, miglior goleador del Lecce in Serie A con 19 centri), Cristian Daniel Ledesma, Marco Cassetti (primo calciatore italiano del Lecce in Nazionale), Samuele Dalla Bona ed Erminio Rullo. Il calcio offensivo dell'allenatore boemo produce alcuni paradossi: la difesa giallorossa risulta la più perforata del torneo (73 reti al passivo), ma il Lecce si rivela molto prolifico dal punto di vista offensivo, con il secondo miglior attacco del campionato (66 gol fatti, solo uno in meno rispetto alla Juventus vincitrice del torneo). Si tratta di un record, dato che per la prima volta la squadra con la peggior difesa della Serie A non retrocede.

Buono è anche il cammino in Coppa Italia: i giallorossi sono eliminati agli ottavi di finale dall'Udinese dopo due rocambolesche partite (5-4 per i friulani all'andata e 4-3 per il Lecce nel ritorno al Friuli, dopo essere stati avanti 4-1 ed aver subito il gol eliminazione al 90').

2005-06: i due esoneri e la retrocessione

Conclusasi la collaborazione con Zeman e Corvino, passato alla Fiorentina, il Lecce ingaggia Angelo Gregucci (all'esordio in Serie A) per la stagione 2005-2006. La squadra, però, delude sin dalle prime uscite venendo subito eliminata dal Monza ai calci di rigore nel primo turno di Coppa Italia. Il 13 settembre 2005 il presidente Rico Semeraro e l'intera dirigenza, fortemente contestati dalla tifoseria, abbandonano l'amministrazione societaria. Dopo sole 5 giornate di campionato (1 pareggio e 4 sconfitte) Gregucci viene esonerato a seguito della sconfitta contro l'Empoli e sostituito da Silvio Baldini.

Nonostante il cambio di allenatore, il Lecce chiude il girone di andata all'ultimo posto della classifica di Serie A, in piena zona retrocessione. Le contestazioni dei tifosi alla famiglia Semeraro si fanno più accese, mentre la magra campagna acquisti di gennaio (arrivano Saidi e Cichero) non si rivela utile. La sconfitta contro l'Ascoli è fatale a Baldini[2], esonerato per far posto al salentino Roberto Rizzo, plurivittorioso allenatore della Primavera giallorossa ed ex giocatore del Lecce negli anni ottanta, e a Franco Paleari, allenatore dei portieri (Rizzo non era abilitato ad allenare in A). Con la nuova guida tecnica il Lecce fa intravedere timidi segnali di ripresa, ma la sua situazione di classifica non migliora. Tra il 26 marzo e il 1º aprile 2006 il Lecce ottiene due vittorie contro Siena e Milan (sconfitto dopo quasi 9 anni), ma l'exploit non serve a invertire la rotta. Motivo di orgoglio per i giallorossi è però il fatto di aver conquistato un successo che a fine campionato sarà indicato da molti come il risultato che ha precluso ai rossoneri la possibilità di conquistare lo scudetto, come già avvenne nel maggio 2005, quando il club milanese pareggiò per 2-2 a Lecce, perdendo terreno sulla Juventus. Una settimana più tardi i giallorossi escono sconfitti per 3-1 dalla Roma dall'Olimpico, stadio che i salentini non sono stati capaci di espugnare malgrado il precedente favorevole del 1986. Il 15 aprile arriva poi l'ennesima sconfitta casalinga, questa volta ad opera dell'Udinese. Il 22 aprile la matematica condanna il Lecce alla retrocessione in serie B dopo l'inutile pareggio casalingo contro il Treviso, ultimo in classifica e già retrocesso da due giornate. A quel punto mancano tre giornate alla fine del torneo. I giallorossi, così, non riescono a ripetere l'impresa della stagione 2003-2004, quando si erano salvati nonostante avessero disputatoato un girone d'andata molto negativo. Nelle tre partite successive i giallorossi raccolgono 4 punti, frutto di una sconfitta, un pareggio e una vittoria per 3-1 all'ultima giornata sul campo della Sampdoria. In definitiva il Lecce si piazza al 19º posto, dopo aver sostituito due allenatori e aver palesato grosse difficoltà soprattutto in fase offensiva, punto di forza dell'annata precedente.

Malgrado la retrocessione, in base alla sentenza di primo grado della CAF nel processo per lo scandalo del calcio italiano, corte che il 14 luglio 2006 stabilisce la retrocessione in Serie B per illecito di Juventus, Fiorentina e Lazio, il Lecce viene momentaneamente ripescato in Serie A per la stagione 2006-2007, anche se l'ipotesi di un ripescaggio torna a farsi remota dopo le sentenze d'appello, che annullano la retrocessione disposta dal precedente grado di giudizio per Fiorentina e Lazio. Il Lecce, essendo la seconda delle retrocsse dopo il Messina, sarebbe stato ripescato con almeno due retrocessioni a tavolino. Il 13 agosto 2006, con l'avvio del processo alla Reggina, il Lecce e l'Avellino sono invitate al dibattimento come terze parti interessate. Dopo la richiesta di condanna della Reggina pronunciata dal procuratore federale Stefano Palazzi (retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione) il Lecce sembra poter essere ripescato in Serie A, ma l'eventualità tramonta definitivamente con la sentenza della CAF, che decreta la permanenza in massima serie della Reggina, sebbene con 15 punti di penalizzazione.

Biennio in B e risalita (2006-2008)

2006-07: da Zeman a Papadopulo, nono posto in B

Il primo passo dell'annata 2006-2007 è la scelta del nuovo presidente, con la nomina di Giovanni Semeraro, ritornato al timone della società dopo le contestazioni al figlio Rico durate tutta la stagione precedente. Semeraro è coadiuvato dal vicepresidente vicario Mario Moroni, già presidente del club, e dall'amministratore delegato Claudio Fenucci. Il 21 giugno 2006 viene ingaggiato Zdeněk Zeman, che ritorna sulla panchina giallorossa dopo un anno, accolto con grande entusiasmo dai tifosi. Nella sessione estiva del calciomercato, però, alcune cessioni di elementi di spicco della rosa (Cassetti, Vučinić, Ledesma e Konan) non controbilanciate da acquisti di spessore generano qualche contestazione alla società.

Dopo un brillante avvio in Serie B – comprendente una vittoria casalinga contro l'allora capolista Genoa – ben presto il Lecce accusa un vistoso calo che lo porta ad occupare posizioni medio-basse di classifica. La situazione provoca nuove contestazioni nella tifoseria. Nell'ultimo mese prima della sosta la squadra salentina inanella una serie preoccupante di sconfitte, culminate con un 3-1 interno subito nel derby contro il Bari, il primo giocato dopo quattro anni. In seguito a 10 partite perse su 18 giocate la dirigenza decide così di esonerare Zeman il 24 dicembre 2006 ed ingaggia Giuseppe Papadopulo, già vicino ad approdare al Lecce in estate. Nella sessione invernale del calciomercato la squadra, pur cedendo, tra gli altri, il capitano Giacomazzi, si rinforza con numerosi acquisti, tra cui quelli di Tiribocchi e Zanchetta. Il rendimento in campionato migliora, e dopo un paio di mesi la squadra si trova nella zona centrale della classifica. Il 10 marzo ottiene una storica vittoria per 5-0 in casa contro il Frosinone. Il buon girone di ritorno frutta 36 punti, che, sommati ai 22 conquistati nel girone di andata, consentono al Lecce di concludere il campionato al 9º posto.

2007-08: centenario e ritorno in A

Manifesto celebrativo del centenario dell'U.S. Lecce esposto in città

Il Lecce di Papadopulo inizia la stagione 2007-2008 molto bene, insediandosi nei primi posti della classifica e non allontanandosi mai dalla zona play-off grazie alle vittorie contro Frosinone (1-2), Chievo (3-0), Rimini (2-3) e Albinoleffe (3-0). Durante questa partita, giocata il 15 dicembre 2007, valevole per la diciottesima giornata, Elvis Abbruscato mette a segno il millesimo gol della storia del Lecce in Serie B. Nella prima parte dell'annata si registrano anche il pareggio per 1-1 nello scontro diretto contro il Pisa e tre sconfitte contro Bologna (1-0), Brescia (1-2 in casa) e Mantova (1-0). Prima della pausa invernale, il 22 dicembre, si gioca il Derby di Puglia. Il Lecce vince per 4-0 contro il Bari al San Nicola dopo 15 anni con le reti di Elvis Abbruscato (doppietta), di Simone Tiribocchi e, nel finale, del subentrato Alessandro Tulli. I salentini concludono il 2007 al secondo posto, a pari punti con il Pisa e ad un punto della vetta comandata dal Bologna. Il Lecce di Papadopulo nel 2007 ha raccolto ben 76 punti stabilendo il record di maggior punti conquistati in un anno solare in Serie B.

Il 1º novembre 2007 il Lecce subisce un grave lutto. Durante una fase di allenamento il magazziniere Antonio De Giorgi viene colpito e ucciso da un fulmine, che sfiora anche Giuseppe Papadopulo ed Elvis Abbruscato, non ferendoli.

Nel mercato di gennaio arrivano nel Salento in prestito Daniele Corvia e Viktor Budjanskij rispettivamente da Siena e Udinese. Durante la gara con il Piacenza, vinta dai salentini per 3-1, Tiribocchi mette a segno il gol numero 3.000 della storia del Lecce e il 15 marzo 2008 la squadra, impegnata nella sfida contro lo Spezia, festeggia i 100 anni di storia. Per l'occasione arriva nel capoluogo salentino la Coppa del mondo vinta dagli azzurri ai Mondiali di Germania 2006.

Nel girone di ritorno il Lecce ottiene quattro pareggi in altrettanti scontri diretti: 3-3 a Verona contro il Chievo, 0-0 in casa contro il Bologna e contro il Brescia in trasferta e 1-1 casalingo contro il Pisa. L'unica sconfitta è quella rimediata ad Ascoli (2-1). La prima vittoria in trasferta nel ritorno arriva solo alla 35ª giornata (2-1 contro il Modena). Proprio grazie a questa vittoria il Lecce supera il proprio primato di successi stagionali in Serie B (prima era di 18). I salentini, a quattro giornate dal termine, vincono nettamente a Bergamo lo scontro diretto per il 2º posto contro l'Albinoleffe (4-0), rilanciandosi prepotentemente per la promozione diretta. Il 17 maggio 2008, a tre giornate dal termine del campionato, il Lecce cade davanti a 22.000 tifosi giallorossi nel derby con il Bari, che vince con il risultato di 2-1 e riscatta la sconfitta subita all'andata.

Al termine del campionato il Lecce si classifica terzo e così, pur sopravanzando di 12 punti il Pisa sesto classificato, è costretto a disputare i play-off per la promozione. In semifinale riesce ad avere ragione dei pisani imponendosi nel doppio confronto per 0-1 nella gara di andata, allo Stadio Romeo Anconetani, con un gol di Tiribocchi e per 2-1 nel ritorno, in casa, ancora con Tiribocchi, che realizza su calcio di rigore, ed Abbruscato, che raddoppia all'inizio della ripresa. Nella doppia finale il Lecce affronta l'AlbinoLeffe, qualificatosi dopo aver eliminato in semifinale il Brescia. La gara di andata allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo si risolve a favore dei salentini, che vanno in rete con Abbruscato. La partita di ritorno al Via del Mare finisce 1-1 con gol di Abbruscato e di Ruopolo. Il pareggio permette al Lecce, sostenuto da 30.000 tifosi, di raggiungere la promozione in Serie A dopo due anni in Serie B.

Caduta e nuova promozione in A (2008-2010)

2008-09: da Beretta a De Canio, retrocessione

Nonostante il fruttuoso campionato disputato con il Lecce (83 punti conquistati, miglior difesa del torneo e record di vittorie in casa), Papadopulo non prosegue la sua esperienza come tecnico dei giallorossi. La notizia del suo abbandono, dovuta a divergenze con il direttore generale del club Angelozzi, viene resa nota da alcuni siti web e l'amministratore delegato dell'U.S. Lecce Fenucci dichiara di aver appreso della decisione tramite Internet.[3]

Il 23 giugno 2008 il Lecce ufficializza l'ingaggio dell'allenatore Mario Beretta, reduce da tre salvezze nella massima serie (una con il Parma e due consecutive con il Siena). Sul fronte arrivi si registrano gli acquisti di Frank Feltscher, Daniele Cacia, Vitorino Antunes, Fabio Caserta, José Ignacio Castillo, Dusan Basta, Leonardo Augusto Gomes Aro e il ritorno di Guillermo Giacomazzi. Invece lasciano il Salento Elvis Abbruscato, Daniele Corvia e Jaime Valdes.

Dopo aver perso all'esordio in Serie A sul campo del Torino, il Lecce centra la prima vittoria contro il Chievo al Via del Mare e poi pareggia contro il Siena. Nelle successive cinque partite colleziona una sconfitta di misura contro l'Inter a San Siro, dove i salentini subiscono un gol nei minuti finali, una vittoria interna (contro il Cagliari) e due pareggi, prima di perdere a Reggio Calabria. Seguono tre pareggi, fra cui quello in casa contro il Milan. Nelle sei giornate seguenti arrivano, invece, quattro sconfitte (tra cui quelle contro Roma e Juventus) che fanno ritornare i giallorossi in zona retrocessione.
Nel calciomercato di gennaio, oltre allo svincolato Dimitrios Papadopoulos, Campione d'Europa 2004 con la Nazionale greca, il Lecce ingaggia Edinho, capitano dell'Internacional Campione del Mondo 2006, e Papa Waigo (dalla Fiorentina) in prestito sino a fine stagione. La striscia senza vittorie si conclude dopo la sosta natalizia, con un'inaspettata affermazione al Franchi contro la Fiorentina per 2-1. Al successo seguono una sconfitta interna e due pareggi maturati dopo aver subito rimonte da Torino e Chievo. La vittoria a Siena sembra risollevare i giallorossi, che, però, subiscono poi quattro sconfitte consecutive, che fanno precipitare la formazione giallorossa al penultimo posto. Dopo lo 0-0 interno contro la Reggina, ultima in graduatoria, alla 27ª giornata, Beretta viene esonerato e sostituito da Luigi De Canio. Sette punti raccolti in dieci giornate non consentono al Lecce di salvarsi. A onor di cronaca, va segnalata la partita Bologna - Lecce terminata 2-1 per gli emiliani, viziata da posizioni di fuorigioco dei rossoblu in entrambi le reti. La retrocessione aritmetica avviene con una giornata di anticipo, dopo il pareggio al Via del Mare (1-1) con la Fiorentina. I giallorossi chiudono ultimi, penalizzati anche dai troppi pareggi.
Il 28 maggio il difensore di Galatina Andrea Esposito diventa il terzo giocatore del Lecce a ricevere la convocazione nella Nazionale italiana.[4]

2009-10: dominio in B, Coppa Ali della Vittoria e promozione diretta

Nonostante alcune dichiarazioni rese a mezzo stampa in cui esprime la volontà di rimanere ad allenare in Serie A,[5] al termine del campionato De Canio è confermato dalla società per la stagione successiva. Vista anche la conclusione del rapporto di collaborazione con il direttore sportivo Guido Angelozzi, il contratto quadriennale vede De Canio nelle vesti di allenatore-manager, figura inglese sconosciuta al campionato italiano.[6]

Per la stagione 2009-2010 il Lecce decide di ringiovanire l'organico. Attorno a colonne come Guillermo Giacomazzi, Angelo, Fabiano e Gianni Munari, la dirigenza costruisce una squadra ambiziosa, pronta a ricoprire il ruolo di outsider del campionato. Ceduti Simone Tiribocchi, José Ignacio Castillo e Daniele Cacia, il reparto offensivo è completamente rinnovato con gli ingaggi di Guido Marilungo, Daniele Corvia (un ritorno) e Marino Defendi, mentre a centrocampo lasciano Lecce il capitano Andrea Zanchetta, Edinho e Luca Ariatti. In porta, ceduto Francesco Benussi, torna titolare Antonio Rosati, affiancato in difesa dal terzino algerino Djamel Mesbah (la cui ottima annata sarà premiata con la convocazione in Nazionale per il campionato del mondo 2010) e dal difensore dell'Under-20 Antonio Mazzotta, i cui ingaggi contribuiscono ad abbassare l'età media della rosa salentina.

Luigi De Canio ha guidato il Lecce dal marzo 2009 al giugno 2011

La partenza in campionato non è delle migliori: dopo la netta vittoria interna contro l'Ancona (3-0) arrivano le sconfitte a Piacenza e in casa contro il Frosinone, seguite da due pareggi a reti bianche. La vittoria per 4-1 al sesto turno sul campo della Triestina segna una svolta. Nelle successive sei giornate, infatti, il Lecce ottiene cinque vittorie, di cui quattro consecutive (tra cui quella storica contro il Gallipoli nel primo derby salentino in serie cadetta), e una sola sconfitta. Al tredicesimo turno i giallorossi raccolgono un punto in trasferta contro il Torino e, dopo aver vinto in casa contro il Padova e perso a Brescia, conquistano due vittorie di fila contro Grosseto, in casa, e Albinoleffe, tornando alla vittoria in trasferta dopo oltre un mese.

Pullman dell'U.S. Lecce festeggia promozione

A quel punto il Lecce è da solo in testa alla in classifica con 33 punti (frutto di 10 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte) e ci resterà per altri cinque mesi. Il 3-1 patito a Cesena prima della sosta natalizia non compromette il successivo rendimento della squadra. La sconfitta contro i romagnoli, infatti, resterà l'unica di lì a tre mesi. La squadra torna a vincere già contro il Vicenza, prima di pareggiare sul campo del Sassuolo, diretta concorrente per la promozione.
Il girone di ritorno si apre con la sfida al vertice tra i giallorossi e l'Ancona, che si conclude con un pareggio (1-1) che arride ai salentini. Nel mercato di gennaio la società compie un ulteriore sforzo, prelevando dal Torino David Di Michele e Massimo Loviso. Il primo, in particolare, riesce a ritagliarsi un ruolo importante nell'undici titolare, contribuendo alla cavalcata verso la Serie A. Al pareggio di Ancona, infatti, seguono due vittorie contro Piacenza e Frosinone, che consentono alla squadra di De Canio di consolidare la propria posizione in vetta alla graduatoria. Malgrado un rallentamento tra metà febbraio e metà marzo (4 punti in 5 partite), il vantaggio sulle inseguitrici è mantenuto. Al successivo ritorno alla vittoria al Granillo contro la Reggina alla 30ª giornata fanno seguito i sei punti guadagnati contro Salernitana e Gallipoli, il pareggio di Empoli e la vittoria interna (2-1) nel confronto diretto contro il Torino alla 34ª giornata, che permette ai giallorossi di acquisire un ampio margine sulla seconda in classifica. Il Lecce prosegue nella sua corsa verso la massima serie pareggiando a Padova e in casa contro il Brescia, la rivale più accreditata, prima di ottenere tre vittorie consecutive contro Grosseto, Albinoleffe e Ascoli. La successiva sconfitta interna contro il Cesena (1-2) nella prima gara che può valere la promozione aritmetica (era sufficiente un pari) assottiglia il margine della capolista sulle rivali, ma il pareggio a reti bianche a Vicenza consente ai giallorossi di consolidare il primo posto, prima della festa al Via del Mare all'ultima giornata, quando il Lecce, sospinto da oltre 25.000 tifosi, raggiunge la promozione pareggiando 0-0 contro il Sassuolo. Per la prima volta nella sua storia il club salentino vince il campionato di Serie B e alza al cielo la Coppa Ali della Vittoria.

2010-11: salvezza in A, i Semeraro lasciano

Nel campionato di Serie A 2010-2011 il Lecce, che vede il ritorno di Chevanton, raggiunge la salvezza grazie ad una brillante serie di risultati utili ottenuti nelle ultime giornate. Il 15 maggio 2011, vincendo il derby (0-2) in trasferta con il già retrocesso Bari grazie alla doppietta del brasiliano Jeda, i giallorossi ottengono la certezza aritmetica della permanenza in massima serie, a scapito della blasonata Sampdoria, che alla fine del torneo avrà 5 punti di svantaggio sui salentini. Al termine del campionato l'allenatore Luigi De Canio lascia il club,[7] in disaccordo con i programmi societari per l'annata seguente.

Il 23 maggio 2011 anche la famiglia Semeraro, proprietaria del club, decide di lasciare in maniera definitiva la società dopo 16 anni e il 4 luglio si insedia il nuovo consiglio d'amministrazione che nomina, tra gli altri, Isabella Liguori presidente e Renato Cipollini amministratore delegato.[8]

2011-12

Il 7 giugno 2011 viene annunciato l'arrivo di Carlo Osti nel ruolo di direttore sportivo del club[9] mentre al posto di De Canio il 24 giugno alla guida tecnica della squadra viene ufficializzato l'arrivo di Eusebio Di Francesco, reduce da due stagioni al Pescara, con contratto di due anni.[10]

Ceduti Chevanton, Jeda, Munari e Vives, alcuni dei protagonisti della sofferta e meritata salvezza, la dirigenza forgia un organico che combina elementi di prospettiva quali Cristian Pasquato, Manuel Giandonato, i colombiani Luis Muriel, messosi in luce ai Mondiali Under-20 e Juan Guillermo Cuadrado, Andrea Bertolacci, già al Lecce nella stagione precedente, Rodney Strasser e giocatori di esperienza come il portiere Julio Sergio, Massimo Oddo, Christian Obodo, Moris Carrozzieri, David Di Michele e il rientrante Andrea Esposito. La strategia è quella di optare per prestiti gratuiti. L'esordio non è però dei migliori: il 21 agosto il Lecce di Di Francesco viene eliminato dalla Coppa Italia dopo aver perso in casa contro il Crotone (0-2).

Il 26 novembre in occasione della gara casalinga contro il Catania il Lecce taglia il traguardo delle 500 gare in Serie A[11]. La prima vittoria in campionato arriva il 18 settembre 2011 nella partita Bologna-Lecce (0-2). Sempre in trasferta in Emilia-Romagna, a Cesena arriva la seconda vittoria, col punteggio di 0-1. L'allenatore Di Francesco però viene esonerato il 3 dicembre, dopo aver perso per 4-2 in casa del Napoli. A Di Francesco subentra Serse Cosmi[12]. All'esordio con il nuovo tecnico al Via del Mare i giallorossi perdono per 2-3 contro la Lazio. La prima vittoria con Cosmi, la terza in tutto il campionato, giunge il 15 gennaio 2012 nella partita Fiorentina-Lecce (0-1). Alla fine del girone di andata il Lecce si classifica al penultimo posto a quota 15 punti, di cui 13 ottenuti fuori casa e soltanto 2 in casa (due pareggi con Novara e Chievo Verona), dove quindi non riesce a conquistare neanche una vittoria.

Cronistoria

Cronistoria dell'Unione Sportiva Lecce
  • 1908 - Il 15 marzo nasce lo Sporting Club Lecce.
  • 1910-13 - Attività a livello regionale.
  • 1921-22 - 1º nell'eliminatoria Pugliese del Campionato di II Divisione CCI Pugliese. Promosso in I Divisione Pugliese.
  • 1922-23 - 5º nel girone unico della Prima Divisione Pugliese. Retrocesso in Seconda Divisione Pugliese, rinuncia al campionato.
  • 1923-24 - Attività sospesa per inattività.
  • 1924-27 - A Lecce disputano i campionati minori ben 5 società: Lecce F.B.C., Juventus, Gladiator, Avanguardia Giovanile Fascista e la Veloce.
  • 1927 - Il 16 settembre viene fondata l'Unione Sportiva Lecce dalla fusione della Juventus con la Gladiator.
  • 1927-28 - 3º nel girone C della Seconda Divisione Sud.
  • 1928-29 - 1º nel Campionato Meridionale battendo in finale il Taranto e laureandosi Campione del Sud. Promosso in Serie B.

  • 1929-30 - 13º in Serie B.
  • 1930-31 - 14º in Serie B.
  • 1931-32 - 17º in Serie B. Retrocesso di categoria, l'U.S. Lecce viene radiato dai ruoli federali per inadempienze finanziarie.
  • 1932 - A rappresentare Lecce nei campionati regionali pugliesi rimangono l'U.S. Vittoria e il Salento F.C..
  • 1932-33 - L'U.S. Vittoria disputa il campionato Pugliese di Seconda Divisione.
  • 1933-34 - L'U.S. Vittoria disputa il campionato Pugliese di Terza Divisione.
  • 1934 - La U.S. Pro Lecce si affilia alla F.I.G.C. e si iscrive al campionato di Terza Divisione Pugliese.
  • 1934-35 - Nel girone D della Terza Divisione Pugliese, ammesso nella nuova Prima Divisione Pugliese.
  • 1935 - La U.S. Pro Lecce cambia denominazione in Dopolavoro Lecce.[13]
  • 1935-36 - 5° nel girone unico della Prima Divisione Pugliese, è ammesso alla Serie C. Durante la stagione il Dopolavoro Lecce cambia denominazione in Associazione Sportiva Lecce.[14]
  • 1936-37 - 11º nel girone E di Serie C.
  • 1937-38 - Ritirato alla quarta giornata del girone E di Serie C[15], è in seguito riammesso. Cambia denominazione in Associazione Calcistica Lecce.
  • 1938-39 - 3º nel girone eliminatorio H di Serie C, è retrocesso al 12º e ultimo posto per delibera della Presidenza Federale a causa di irregolarità commesse in diversi trasferimenti di giocatori. Riammesso alla compilazione dei nuovi organici della Serie C.

  • 1939-40 - 4º nel girone eliminatorio H di Serie C.
  • 1940-41 - 2º nel girone eliminatorio H di Serie C. Cambia denominazione in Unione Sportiva Lecce.
  • 1941-42 - 5º nel girone eliminatorio H di Serie C.
  • 1942-43 - 1º nel girone eliminatorio M di Serie C. Perde gli spareggi per la promozione in B.
  • 1943-44 - Attività sospesa per la guerra.
  • 1944-45 - 3º nel Campionato Pugliese.
  • 1945-46 - 1º nel girone E di Serie C Centro-Sud. Promosso in Serie B.
  • 1946-47 - 4º nel girone C di Serie B.
  • 1947-48 - 3º nel girone C di Serie B.
  • 1948-49 - 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C.

  • 1949-50 - 4º nel girone D di Serie C.
  • 1950-51 - 3º nel girone D di Serie C.
  • 1951-52 - 2º nel girone D di Serie C.
  • 1952-53 - 13º in Serie C
  • 1953-54 - 6º in Serie C.
  • 1954-55 - 16º in Serie C. Retrocesso in IV Serie.
  • 1955-56 - 14º nel girone G di IV Serie.
  • 1956-57 - 1º nel girone G di IV Serie. Eliminato in semifinale dal Marsala.
  • 1957-58 - 6º nel girone C della I Categoria di IV Serie. Ammesso in Serie C.
  • 1958-59 - 5º nel girone B di Serie C.

  • 1959-60 - 7º nel girone C di Serie C.
  • 1960-61 - 7º nel girone C di Serie C.
  • 1961-62 - 2º nel girone C di Serie C.
  • 1962-63 - 6º nel girone C di Serie C.
  • 1963-64 - 7º nel girone C di Serie C.
  • 1964-65 - 10º nel girone C di Serie C.
  • 1965-66 - 12º nel girone C di Serie C.
  • 1966-67 - 9º nel girone C di Serie C.
  • 1967-68 - 4º nel girone C di Serie C.
  • 1968-69 - 5º nel girone C di Serie C.



  • 1989-90 - 12º in Serie A.
  • 1990-91 - 15º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1991-92 - 8º in Serie B.
  • 1992-93 - 3º in Serie B. Promosso in Serie A.
  • 1993-94 - 18º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1994-95 - 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
  • 1995-96 - 1º nel Girone B di Serie C1. Promosso in Serie B.
  • 1996-97 - 3º in Serie B. Promosso in Serie A.
  • 1997-98 - 17º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1998-99 - 3º in Serie B. Promosso in Serie A.


Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Via del Mare.
Panorama dello Stadio Via del Mare di Lecce.

Il Lecce gioca le partite casalinghe nello Stadio Via del Mare, situato nel capoluogo sulla via per San Cataldo che conduce al mare. La capienza attuale è di 40.670 posti a sedere.

Fu inaugurato l'11 settembre 1966 (Lecce-Spartak Mosca, amichevole) e il 2 ottobre dello stesso anno ospitò la prima partita tra squadre italiane (Lecce-Taranto 1-0). Nell'ospitare le partite del Lecce sostituì lo Stadio "Carlo Pranzo", antico impianto intitolato alla memoria di un giovane leccese caduto durante la prima guerra mondiale.

Durante la prima giornata di campionato di Serie B 2007-2008 la sala stampa dello stadio è stata intitolata al giornalista leccese Sergio Vantaggiato, scomparso tragicamente ad agosto 2007. La targa è stata scoperta dal figlioletto di Sergio, Martino, alla presenza delle varie autorità locali, della dirigenza dell'US Lecce e di alcuni giornalisti delle diverse testate.

In provincia la squadra si allena anche presso l'impianto sportivo "Mondodoro" di Trepuzzi e presso lo Stadio "Giuseppe Colaci" di Calimera.

Rosa attuale

Lo stesso argomento in dettaglio: Unione Sportiva Lecce 2011-2012.

Rosa, numerazione e ruoli sono aggiornati al 28 gennaio 2012.[16]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Ugo Gabrieli
Bandiera dell'Italia D Andrea Esposito
Bandiera dell'Italia C Manuel Giandonato
Bandiera della Colombia A Juan Cuadrado
Bandiera della Nigeria C Christian Obodo
Bandiera dell'Italia A Daniele Corvia
Bandiera dell'Uruguay C Rubén Olivera
Bandiera della Svizzera A Haris Seferović
Bandiera dell'Uruguay D Leonardo Migliónico
Bandiera della Nigeria A Edward Ofere
Bandiera del Mali D Souleymane Diamoutene
Bandiera dell'Italia A David Di Michele
Bandiera dell'Uruguay C Guillermo Giacomazzi (capitano)
Bandiera dell'Uruguay C Carlos Grossmüller
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Argentina C Ignacio Piatti
Bandiera dell'Italia A Luigi Falcone
Bandiera della Colombia A Luis Muriel
Bandiera dell'Italia P Davide Petrachi
Bandiera dell'Italia C Manuele Blasi
Bandiera del Brasile P Júlio Sérgio
Bandiera dell'Italia D Davide Brivio
Bandiera dell'Italia D Massimo Oddo
Bandiera della Serbia D Nenad Tomović
Bandiera dell'Italia D Gianmarco Ingrosso
Bandiera dell'Italia P Luigi Turbacci
Bandiera dell'Italia D Moris Carrozzieri
Bandiera dell'Italia P Massimiliano Benassi
Bandiera dell'Italia C Andrea Bertolacci

Rose nelle stagioni passate

Organigramma societario

Ruolo Nome
Presidente Bandiera dell'Italia Isabella Liguori
Vice-presidente Bandiera dell'Italia Paolo Fedele
Amm. delegato Bandiera dell'Italia Renato Cipollini
Direttore sportivo Bandiera dell'Italia Carlo Osti
Resp. settore giovanile Bandiera dell'Italia Roberto Alberti
Team manager Bandiera dell'Italia Mario Zanotti
Addetto stampa Bandiera dell'Italia Andrea Ferrante
Segretario generale Bandiera dell'Italia Adolfo Starace
Segreteria tecnico sportiva Bandiera dell'Italia Giuseppe Mercadante (resp.)
Bandiera dell'Italia Donato Provenzano
Segreteria settore giovanile Bandiera dell'Italia Francesco Lillo
Resp. amministrativo Bandiera dell'Italia Tiziana Balsebre
Area marketing Bandiera dell'Italia Andrea Micati (resp.)
Amministrazione Bandiera dell'Italia Alessandro Tondi
Bandiera dell'Italia Mina Tornese
Centralino e Front Office Bandiera dell'Italia Franco Longo
Bandiera dell'Italia Mario Franco

Staff tecnico

Ruolo Nome
Allenatore Bandiera dell'Italia Serse Cosmi
Allenatore in seconda Bandiera dell'Italia Mario Palazzi
Collaboratore tecnico Bandiera dell'Italia Lorenzo Rubinacci
Preparatori atletici Bandiera dell'Italia Giovanni De Luca
Bandiera dell'Italia Francesco Bulletti
Preparatore dei portieri Bandiera dell'Italia Fabrizio Lorieri
Fisioterapista Bandiera dell'Italia Luca Laudisa
Responsabile sanitario Bandiera dell'Italia dott. Giuseppe Palaia
Medico sociale Bandiera dell'Italia dott. Luigi Cappello
Massaggiatori Bandiera dell'Italia Alessandro Donato
Bandiera dell'Italia Graziano Fiorita
Allenatore Primavera Bandiera dell'Italia Raimondo Marino
Bandiera dell'Italia Antonio Toma
Allenatore Allievi nazionali Bandiera dell'Italia Claudio Luperto
Allenatore Allievi regionali Bandiera dell'Italia Primo Maragliulo
Allenatore Giovanissimi nazionali Bandiera dell'Italia Luca Renna
Allenatore Giovanissimi regionali Bandiera dell'Italia Alessandro Morello
Allenatore Giovanissimi provinciali Bandiera dell'Italia Davide Mazzotta
Allenatore Esordienti Bandiera dell'Italia Enrico Diamante
Allenatore scuola calcio Bandiera dell'Italia Tommaso De Giorgi
Allenatori dei portieri del settore giovanile Bandiera dell'Italia Roberto Vergallo
Bandiera dell'Italia Maurizio Rizzo
Responsabile atletico del settore giovanile Bandiera dell'Italia Mirko Spedicato

Palmarès

Prima squadra

NOTA: Sono conteggiate soltanto le promozioni ottenute da prima classificata.

La Coppa Ali della Vittoria, vinta dal Lecce nel campionato italiano di Serie B 2009-2010.
2009-2010
1945-1946, 1975-1976
1995-1996
1928-1929
1975-76
1976

Settore Giovanile

Campionati nazionali

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione

A

15 1985-1986 2011-2012

B

26 1929-1930 2009-2010

C

35 1927-1928 1995-1996

D

3 1955-1956 1957-1958

In 78 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dall'esordio nel Direttorio Divisioni Inferiori Sud (C), nel quale militò per 2 stagioni. Il Lecce sospese qualsiasi attività tra il 1932 e il 1936.

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Vittorie memorabili

Record

Lo stesso argomento in dettaglio: Record dell'Unione Sportiva Lecce.

Statistiche aggiornate al 16 gennaio 2012.

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Record in Serie A

Miglior piazzamento in Serie A

Massimo di punti in Serie A

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Giocatori con più presenze in tutte le categorie
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Giocatori con più presenze in Serie A
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Migliori marcatori in tutte le categorie
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Migliori marcatori in Serie A
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Migliori marcatori in Coppa Italia
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Allenatori con più panchine consecutive in tutte le categorie
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Allenatori con più panchine in Serie A

Giocatori

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Lista completa degli stranieri

Calciatori stranieri dell'U.S. Lecce

NOTA: sono riportati solo i calciatori con almeno 1 presenza in gara ufficiale.

Questa sezione riporta un elenco dei calciatori convocati nella Nazionale italiana nel corso della loro militanza nel Lecce.

  • Andrea Esposito, 6
  • Alessandro Camisa, 5
  • Ugo Gabrieli, 8
  • Davide Petrachi, 10
  • Fabio Franceschini, 3
  • Matteo Legittimo, 6
  • Giorgio Politano, 2
  • Antonio Tundo, 3
  • Marco Testa, 1
  • Vittorio Triarico, 13
  • Mattia Conte, 6
  • Fabio Franceschini, 6
  • Stefano Mandorino, 5
  • Daniele Giordano, 4
  • Andrea Esposito, 3
  • Giorgio Politano, 3
  • Giovanni Marullo, 3
  • Alessandro Scialpi, 2
  • Luigi Falcone, 2
  • Marco Testa, 1
  • Stefano Mandorino, 3
  • Vittorio Triarico, 1
  • Matteo Legittimo, 1
  • Daniele Giordano, 10
  • Luigi Frisullo, 8
  • Alessandro Scialpi, 4
  • Alessandro Zinnari, 4
  • Mattia Conte, 5

Nazionale militare

Allenatori e presidenti

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Gli allenatori dell'U.S. Lecce
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I presidenti dell'U.S. Lecce
  • 1927/28 - Luigi Lopez y Royo
  • 1928/29 - L. Fanelli
  • 1929/30 - M. Tana
  • 1930/31 - N. Nanucchi
  • 1931/32 - N. Adilandi
  • 1936/37 - V. Bolognini
  • 1937/38 - M. Sforza
  • 1938/39 - G. Giorgino
  • 1939/42 - Paolo Tuzzo
  • 1942/43 - U. Giorgino
  • 1945/46 - V. Gemma
  • 1946/48 - R. Bertelli
  • 1948/49 - V. Scagliarini
  • 1949/50 - V. Gemma
  • 1950/53 - M. Chiatante
  • 1953/56 - U. Proto
  • 1956/57 - F. Laudisa
  • 1957/58 - Ennio Bonea
  • 1958/59 - U. Palma
  • 1959/60 - U. De Palma
  • 1960/61 - G. Ventura
  • 1961/63 - L. Esposito
  • 1963/66 - G. Del Piano
  • 1966/71 - Marcello Indraccolo
  • 1971/75 - Luigi Solombrino
  • 1975/76 - Antonio Rollo
  • 1976/94 - Franco Iurlano
  • 1994/95 - Antonio Bizzarro
  • 1995/02 - Mario Moroni
  • 2002/05 - Rico Semeraro
  • 2005/06 - vacante
  • 2006/10 - Giovanni Semeraro
  • 2010/11 - Pierandrea Semeraro
  • 2011/ - Isabella Liguori

Tifoseria

Il Lecce è molto popolare in tutto il Salento, quindi anche in buona parte della provincia di Brindisi e della provincia di Taranto. Sostengono la squadra anche i numerosi emigranti salentini residenti nell'Italia centrale e settentrionale o all'estero.

Tifosi allo Stadio Via del Mare.

La sede storica dei tifosi organizzati del Lecce, gli Ultrà Lecce, è la Curva Nord dello Stadio Via del Mare. Un altro gruppo storico è la Gioventù, che ha sede nella Curva Sud.

I tifosi del Lecce sono gemellati da molti anni con i tifosi del Palermo e spesso tale solidarietà porta i tifosi delle due squadre ad esibire bandiere della compagine amica durante le partite.

La rivalità sportiva più accesa riguarda il Bari.

Il 18 settembre 2004 l'Unione Sportiva Lecce, nella persone dell'allora presidente Rico Semeraro, ha dedicato la maglia numero 12 ai tifosi salentini. La maglia è stata consegnata ai tifosi da tutta la squadra di quella stagione, che vedeva Cristian Daniel Ledesma come capitano. I tifosi del Lecce rappresentano simbolicamente il 12º uomo in campo.

Gemellaggi

Amicizie

Rivalità

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Cronologia degli sponsor ufficiali
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Cronologia degli sponsor tecnici
  • 1981/1982: NR
  • Dal 1982/1983 al 1990-1991: Adidas
  • Dal 1991-1992: Asics

Marketing

Marchi commerciali dell'US Lecce

  • Wolfy
  • Salento 12

Periodici ufficiali

  • Lecce Magazine, mensile editoriale nato nel marzo 1998. Distribuito in edicola e per abbonamento.
  • U.S. Lecce Match Day, periodico distribuito gratuitamente in occasione delle partite casalinghe all'interno dello stadio e in alcuni locali pubblici. Fornisce notizie e aggiornamenti sulla partita in programma.
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Wolfy, la mascotte

Mascotte

La mascotte ufficiale dell'US Lecce è "Wolfy", un lupo in maglia giallorossa ideato da un giovane grafico leccese nel 1999. Il lupo è infatti il simbolo storico sia della città salentina sia della squadra e compare sullo stemma societario.

La mascotte in peluche è presente a bordo campo nelle partite casalinghe disputate al "Via del Mare" dal 25 settembre 1999 in occasione del vittorioso match con la Juventus.

Wolfy è stato anche protagonista del "Progetto Scuola", una serie di incontri tra calciatori giallorossi e scolaresche salentine.

Musica

Queste alcune delle canzoni legate alla squadra del Lecce:

  • Giallorossi per sempre - Gioy Rielli (Inno ufficiale del Lecce dal 2003)
  • Giallurussu - Sud Sound System (Inno ufficiale del Lecce dal 2001 al 2003)
  • Lecce cuore mio - Bruno Petrachi
  • Forza Lecce - Bruno Petrachi
  • Arcu te pratu (Inno della tifoseria)
  • Lecce grande amore - AAVV (Vinile 33 giri del 1985 celebrativo della prima promozione in serie A del Lecce con Lecce cha cha cha di Chaly Albert e Lecce è il cuore di Sparapano-Gemma canta N. Missoni)

Bibliografia

Per la sezione Cronistoria: "Il libro del calcio italiano", allegato a Il Corriere dello Sport-Stadio - ottobre 2000

Elenco delle pubblicazioni riguardanti l'US Lecce:

  • Il primo secolo di calcio a Lecce 1908-2008 (2008) - Vittorio Renna
  • Lecce Cento (2007) - Enzo Bianco, Antonio Corcella - Ed. del Grifo
  • Il profeta Pantaleo (2006) - Beppe Longo - Limina
  • La storia del Lecce: dalle origini ai giorni nostri attraverso ricordi, curiosità, aneddoti, statistiche e immagini (1999) - Michele Santoro - Miesse
  • Almanacco del calcio salentino (dal 2004) - Salvatore Costa - Studio G.G.
  • Tuttocalcio Lecce (annuale) - Ludovico Malorgio - Ed. Salentina
  • US Lecce Amore del Salento - AAVV - Primerano
  • Lecce ottant'anni d'amore (1985) - Enzo Bianco, Antonio Corcella - Ed. del Grifo

Note

  1. ^ Albo d'oro del Torneo Anglo-Italiano sull'Archivio RSSF
  2. ^ Lecce: via Baldini, ecco Rizzo, La Gazzetta dello Sport, 23-01-2006. URL consultato il 22-07-2010.
  3. ^ Fenucci: "Abbiamo appreso della decisione dalla Rete", su uslecce.it, 20-06-2008. (pagina non più disponibile)
  4. ^ Esposito convocato da Lippi, su uslecce.it, 28-05-2009.
  5. ^ De Canio: «Grazie ma aspetto la A», La Gazzetta del Mezzogiorno on the web, 01-06-2009
  6. ^ Stefano Meo, De Canio «Mercato e giovani, decido io», su corrieredelmezzogiorno.corriere.it, CorrieredelMezzogiorno.it, 10-06-2009.
  7. ^ Lecce, De Canio dice addio: "Decisione consensuale", tuttomercatoweb.com, 19-05-2011
  8. ^ Nuovo Consiglio d'Amministrazione , uslecce.it, 4-07-2011
  9. ^ Carlo Osti è il nuovo Direttore Sportivo, uslecce.it, 7-06-2011
  10. ^ Di Francesco è il nuovo allenatore , uslecce.it, 24-06-2011
  11. ^ Per Lecce e Catania il traguardo delle 500 gare in A, footstats.it, 26-11-2011
  12. ^ Serse Cosmi nuovo allenatore, uslecce.it, 4-12-2011
  13. ^ Direttorio Federale - Comunicato Ufficiale n. 5 del 4-9-1935 pubblicato sul Littoriale del 7-9-1935 a metà della seconda colonna da destra in "Cambiamenti di denominazione sociale".
  14. ^ Direttorio Federale - Comunicato Ufficiale n. 41 del 5-2-1936 pubblicato sul Littoriale del 6-2-1936 sull'ultima colonna a destra in "Cambiamento denominazione sociale" confermato anche da successivo Comunicato n. 47 del 25-4-1936 sul Littoriale del 28-4-1936 sull'ultima colonna a destra in "Cambiamento denominazione sociale".
  15. ^ Il Lecce si è ritirato dal campionato sul Littoriale dell'11-11-1937 a pag.4 dove specifica l'esatta denominazione "A.S. Lecce". La rinuncia al campionato è stata pubblicata dal D.D.S. n. 17 del 10-11-1937 sul Littoriale del 12-11-1937 a pag.5 e con questo documento la società fu radiata dai ruoli federali F.I.G.C. .
  16. ^ uslecce.it
  17. ^ Primo straniero dell'U.S. Lecce (ancora Sporting Club Lecce) a giocare in un torneo nazionale.
  18. ^ Primo straniero dell'U.S. Lecce.

Voci correlate

Collegamenti esterni