Notte della Taranta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La Notte della Taranta
Concertone del 2013, presso l'ex convento degli agostiniani a Melpignano.
LuogoGrecia salentina
Anni1998 - oggi
Fondato daSergio Blasi, Maurizio Agamennone e Gianfranco Salvatore
Dateagosto
Generemusica popolare
Sito ufficialewww.lanottedellataranta.it

La Notte della Taranta è un festival di musica popolare che mira a valorizzare la musica tradizionale salentina attraverso la sua riproposta e la contaminazione con altri linguaggi musicali. Si svolge nel mese di agosto, in forma itinerante in varie piazze del Salento, iniziando da Corigliano d'Otranto e culminando nel concertone di Melpignano che vede la partecipazione di musicisti di fama nazionale ed internazionale.

Ogni edizione del concertone finale è affidata a un "maestro concertatore" che ha il compito di arrangiare le musiche tradizionali del Salento fondendone i ritmi con quelli di altre tradizioni musicali.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima edizione del festival risale al 1998. Nell'agosto del 2008 nasce la fondazione "La Notte della Taranta" con l'obiettivo di definire indirizzi e scelte strategiche e gestionali, promuovendo iniziative autonome e coordinando l'azione dei soci per la valorizzazione e la tutela del territorio salentino. In particolare, sostiene lo studio del patrimonio etnografico favorendo manifestazioni culturali, musicali, sociali e di comunicazione, e progetti di sostegno e sviluppo della ricerca sul fenomeno del tarantismo, delle tradizioni grike e salentine, con specifico riferimento alla musica popolare. Oggi la Fondazione cura l'organizzazione e la produzione del Festival "La notte della Taranta" ed è impegnata in diversi progetti condotti in sinergia con le principali Università italiane e straniere e i centri di ricerca di usi sul territorio salentino, con il fine di studiare e approfondire le tradizioni e le molteplici culture locali.

Fasi iniziali del concertone del decennale (2007), presso il prato dell'ex convento degli agostiniani a Melpignano.

Presidente della Fondazione è stato Massimo Bray sino al 27 aprile 2013, data in cui è stato nominato Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo del governo Letta. Il 3 luglio del 2013 è stato nominato nuovo presidente Massimo Manera.[1] L'edizione 2020 si è svolta a porte chiuse a causa della pandemia in corso, mentre quella del 2021, per lo stesso motivo, ha limitato le presenze a mille persone.

Maestri concertatori[modifica | modifica wikitesto]

Anno Maestro concertatore Nazionalità
1998 Daniele Sepe Bandiera dell'Italia Italia
1999 Piero Milesi
2000 Joe Zawinul Bandiera dell'Austria Austria
2001 Piero Milesi Bandiera dell'Italia Italia
2002 Vittorio Cosma
2003 Stewart Copeland Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
2004 Ambrogio Sparagna Bandiera dell'Italia Italia
2005
2006
2007 Mauro Pagani
2008
2009
2010 Ludovico Einaudi
2011
2012 Goran Bregović Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina
2013 Giovanni Sollima Bandiera dell'Italia Italia
2014
2015 Phil Manzanera Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
2016 Carmen Consoli Bandiera dell'Italia Italia
2017 Raphael Gualazzi
2018 Andrea Mirò
2019 Fabio Mastrangelo
2020 Paolo Buonvino
2021 Enrico Melozzi e Madame
2022 Dardust
2023 Fiorella Mannoia
2024 Shablo Bandiera dell'Argentina Argentina / Bandiera dell'Italia Italia

Ospiti[modifica | modifica wikitesto]

Sono molti gli artisti e i cantautori di fama nazionale e internazionale che nel corso degli anni si sono esibiti come ospiti dell'orchestra o in apertura del concerto.

1998[modifica | modifica wikitesto]

Canzoniere Grecanico Salentino, Avleddha, Arakne Mediterranea, Uccio Aloisi, Aia Noa, Asteria e Tamburellisti di Torrepaduli.

1999[modifica | modifica wikitesto]

Claudio "Cavallo" Giagnotti.

2000[modifica | modifica wikitesto]

Manolo Badrena, Richard Bona, Lelo Nika e Maurizio Dei Lazzaretti.

2001[modifica | modifica wikitesto]

Orchestra Sinfonica Tito Schipa, Claudio "Cavallo" Giagnotti e Dupain.

2002[modifica | modifica wikitesto]

Andrea Parodi, Noa e Solis String Quartet.

2003[modifica | modifica wikitesto]

Raiz, Nabil Salameh, Teresa De Sio, Giovanni Lindo Ferretti e Ambrogio Sparagna.

2004[modifica | modifica wikitesto]

Franco Battiato, Gianna Nannini, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Di Giacomo e Gianni Maroccolo.

2005[modifica | modifica wikitesto]

Pino Zimba, Piero Pelù, Davide Van De Sfroos, Francesco De Gregori, Giovanna Marini, Compagnia Sonadur di Ponte Caffaro e Sud Sound System.

2006[modifica | modifica wikitesto]

Lucio Dalla, Graziano Galatone, Buena Vista Social Club, Carmen Consoli, Peppe Servillo e Lucilla Galeazzi.

2007[modifica | modifica wikitesto]

Giuliano Sangiorgi, Massimo Ranieri, Morgan, Ginevra Di Marco, Giovanni Sollima, Orchestra di Piazza Vittorio, Eva Quartet, Piero Brega, Badarà Seck, Gavino Murgia e Mario Arcari.

2008[modifica | modifica wikitesto]

Vinicio Capossela, Caparezza, Richard Galliano, Radiodervish, Après La Classe e Sud Sound System.

2009[modifica | modifica wikitesto]

Alessandra Amoroso, Mira Awad, Z-Star, Simone Cristicchi, Eugenio Finardi, Noa e Angélique Kidjo.

2010[modifica | modifica wikitesto]

Sud Sound System, Dulce Pontes, Savina Yannatou, Mercan Dede, Tambours Du Burundi, Taraf De Haïdouks e Ballaké Sissoko.

2011[modifica | modifica wikitesto]

The Chieftains, Justin Adams & Juldeh Camara, Joji Hirota & The Taiko Drummers, Mercan Dede & Secret Tribe, Diego El Cigala, Ballaké Sissoko e Sud Sound System.

2012[modifica | modifica wikitesto]

Tonči Huljić & Madre Badessa Band, Coro delle Mondine di Novi e Mascarimirì.

2013[modifica | modifica wikitesto]

Emma, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Miguel Àngel Berna, Roby Lakatos, Alfio Antico e Eugenio Bennato.

2014[modifica | modifica wikitesto]

Antonella Ruggiero, Roberto Vecchioni, Mannarino, Bombino, Glen Velez, Enrico Melozzi, Lori Cotler, Avi Avital e Fratelli Mancuso.

2015[modifica | modifica wikitesto]

Luciano Ligabue (con Federico Poggipollini e Luciano Luisi), Tony Allen, Paul Simonon, Andrea Echeverri, Anna Phoebe, Raúl Rodríguez e Canzoniere Grecanico Salentino con Erri De Luca.

2016[modifica | modifica wikitesto]

Fiorella Mannoia, Lisa Fischer, Concha Buika, Nada e Tosca.

2017[modifica | modifica wikitesto]

Gregory Porter, Suzanne Vega, Yael Deckelbaum, Tim Ries, Pedrito Martinez, Boomdabash e Gerry Leonard.

2018[modifica | modifica wikitesto]

LP, Clementino, James Senese, Enzo Gragnaniello, Yilian Cañizares, Dhoad Gypsy of Rajasthan, Après La Classe e Mino De Santis.

2019[modifica | modifica wikitesto]

Elisa, Gué Pequeno, Salif Keïta, Enzo Avitabile, Alessandro Quarta, Gino Castaldo, Stefano De Martino, Belén Rodríguez e Maurizio Colonna.

2020[modifica | modifica wikitesto]

Diodato, Mahmood, Gianna Nannini, Sergio Rubini, Orchestra Roma Sinfonietta e Jovanotti.

2021[modifica | modifica wikitesto]

Madame, Al Bano, Il Volo e Orchestra Notturna Clandestina.

2022[modifica | modifica wikitesto]

Samuele Bersani, Gino Castaldo, Elodie, Kety Fusco, Madame, Marco Mengoni, Massimo Pericolo, Stromae, Studio Murena.

2023

Arisa, Brunori Sas, Carlo di Francesco, Clemente Ferrari, Tananai.

Presidenti della Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Tappe del festival[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente, la Notte della Taranta durante il festival itinerante faceva tappa in 15 comuni salentini: Alessano, Andrano, Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cursi, Cutrofiano, Galatina, Martano, Martignano, Soleto, Sternatia, Zollino e Lecce. Dal 2015, le tappe diventano 16 con l'aggiunta del comune di Sogliano Cavour, mentre dal 2017 le tappe sono 17, per l'aggiunta di Acaya, frazione di Vernole.

Presenze[modifica | modifica wikitesto]

Le presenze del solo concertone finale, che dal 1999 si svolge sul grande prato antistante il Convento degli Agostiniani di Melpignano, sono passate dalle 5.000 del 1998 alle 200.000 del 2022, come risulta dalla tabella sottostante:

Edizione Spettatori del concertone finale
1998 5.000
1999 15.000
2000 30.000
2001 50.000
2002 60.000
2003 60.000
2004 70.000
2005 90.000
2006 100.000
2007 120.000
2008 150.000
2009 100.000
2010 120.000
2011 110.000
2012 120.000
2013 130.000
2014 120.000
2015 150.000[2]
2016 200.000[3]
2017 150.000[4]
2018 200.000[5]
2019 200.000[6]
2020 0[7]
2021 1.000[8]
2022 200.000[9]
2023 250.000[senza fonte]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2000, il concertone finale di Melpignano viene trasmesso in diretta televisiva e in streaming su Internet. La diretta è stata inizialmente affidata all'emittente salentina Telerama, dal 2007 affiancata da Telenorba. Dal 2012 il concerto è stato trasmesso in diretta nazionale sull'emittente Cielo, su Rai Radio 3 e sul canale YouTube della Fondazione.

Nel 2014 e 2015 la notte della Taranta è trasmessa in diretta su Rai 5 ed è condotta da Livio Beshir.

L'edizione 2019 viene trasmessa in diretta su Rai 2, a partire dalle 22:40. Conduttori della serata, il critico musicale Gino Castaldo, insieme alla coppia Stefano De Martino e Belén Rodríguez.

L'edizione 2021 viene trasmessa per la prima volta su Rai 1 il 4 settembre a partire dalle ore 23:15. Maestri concertatori Enrico Melozzi e Madame, ospiti Al Bano e Il Volo. L'edizione registra il record storico di ascolti televisivi (circa 750mila spettatori).[10]

L'edizione 2022 è andata in onda, sempre su Rai 1, il 1º settembre a partire dalle ore 23:15. Maestro concertatore è Dardust, mentre a condurre la serata ci sono Madame e Gino Castaldo.[11] Ospiti Elodie, Marco Mengoni, Samuele Bersani, Massimo Pericolo e Stromae.[12] La trasmissione viene seguita da 426mila spettatori.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Notte della Taranta, Manera è il nuovo presidente, su lecceprima.it, 3 luglio 2013. URL consultato il 28 aprile 2022.
  2. ^ La Notte della Taranta 2015, su vogue.it, 3 agosto 2015. URL consultato il 28 aprile 2022.
  3. ^ Notte della Taranta, attesi oltre 200mila spettatori. Ospiti Mannoia, Nada, Tosca, Fischer e Buika, su informazione.it, 23 agosto 2016. URL consultato il 28 aprile 2022.
  4. ^ Notte della Taranta, solo 90 interventi di soccorso sanitario per 150mila spettatori, su piazzasalento.it, 27 agosto 2017. URL consultato il 28 aprile 2022.
  5. ^ Gennaro Totorizzo, Notte della Taranta, 200mila spettatori attesi in Salento. Treni e parcheggi: ecco come arrivare, su bari.repubblica.it, 24 agosto 2018. URL consultato il 28 aprile 2022.
  6. ^ Simone Zani, La notte della Taranta 2019: a Melpignano 200’000 persone per applaudire Elisa, Gué Pequeno e l’arte della pizzica, su allmusicitalia.it, 25 agosto 2019. URL consultato il 28 aprile 2022.
  7. ^ Joele Germani, La notte della Taranta 2020 con Gianna Nannini su Rai 2, su maridacaterini.it, 14 agosto 2020. URL consultato il 28 aprile 2022.
  8. ^ Notte della Taranta 2021, il Concertone: la forza della contaminazione rock abbraccia la tradizione, su imusicfun.it, 29 agosto 2021. URL consultato il 28 aprile 2022.
  9. ^ La notte della Taranta 2022 in tv: dove vederla, orario, anticipazioni, su today.it, 1º settembre 2022. URL consultato il 1º settembre 2022.
  10. ^ Notte della Taranta: grande successo di ascolti su rai 1, in http://www.lanottedellataranta.it/, 5 settembre 2021. URL consultato il 24 aprile 2022.
  11. ^ Colibrì, MADAME and GINO CASTALDO present LA NOTTE DELLA TARANTA, su La Notte della Taranta - Sito Ufficiale. URL consultato il 24 agosto 2022.
  12. ^ MENGONI, ELODIE, BERSANI, MASSIMO PERICOLO e STROMAE alla Notte della Taranta, su newsic.it, 24 agosto 2022. URL consultato il 18 settembre 2022.
  13. ^ Ascolti TV | Giovedì 1 settembre 2022. Basta un paio di baffi (14.5%) batte l'Amoroso a San Siro (12.1%), Dritto e Rovescio si conferma all'8.5%, ottimo il Nove con Una settimana da Dio (4.1%). Liorni (27.6%) allunga su Scotti (16.5%), su DavideMaggio.it. URL consultato il 2 settembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1358159234746803372557