Stefano Di Chiara

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Stefano Di Chiara
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 181 cm
Peso 74 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1991 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1976Lazio
Squadre di club1
1973-1976Lazio0 (0)
1976-1979Pistoiese97 (0)
1979-1980Genoa33 (0)
1980-1981Cagliari6 (0)
1981-1983Cremonese52 (0)
1983-1987Lecce117 (1)
1987-1988Messina19 (0)
1988-1989SPAL10 (0)
1989-1990L'Aquila25 (0)
1990-1991Ascoli1 (0)
Carriera da allenatore
1991-1992Cassino[1]
1993-1994Cerveteri
1994-1995Latina
1995-1996Civitavecchia
1996-1997 Bastia Umbra
1998Chieti
1998-1999Siena
1999Fermana
2001Ravenna
2002Novara
2002Taranto
2004-2005Legnano
2005-2006Pistoiese
2006Cisco Roma
2007-2008Viterbese
2009Como
2014Cerveteri
2020Cerveteri
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Stefano Di Chiara (Roma, 21 febbraio 1956) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È il fratello maggiore di Alberto, anch'egli con un passato da calciatore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Difensore cresciuto nelle giovanili della Lazio, con la quale collezionò appena 5 panchine in campionato e 2 presenze tra Coppa Italia e UEFA, esordisce in prima squadra nella partita di Coppa Italia contro il Palermo, il 1º maggio 1974, mentre in campionato non è mai impiegato né da Tommaso Maestrelli né da Giulio Corsini. Passò alla Pistoiese nella stagione 1976-77 conquistando la promozione in Serie B. Nel 1979 fu acquistato dal Genoa dove giocò per due stagioni in B.

La prima esperienza in Serie A arrivò con la maglia del Cagliari nella stagione 1980-81. Poi il ritorno nella cadetteria con la Cremonese, per due stagioni. Dal 1983 al 1987 giocò nel Lecce, che ottenne la prima storica promozione in Serie A nel 1984-85. In maglia giallorossa giocò insieme al fratello minore Alberto.

In seguito ha indossato maglie di Messina, SPAL, L'Aquila, Ascoli.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

La carriera di allenatore è caratterizzata da esperienze di breve durata, quasi tutte annuali, e inizia nel 1991 a Cassino in Serie D. Nel 1993 allena il Cerveteri in Serie C2. L'anno dopo è al Latina (CND), poi Civitavecchia (CND), Bastia Umbra (Eccellenza), Chieti (C2), Siena (C1), Fermana (B), Ravenna (B), Novara (C2), Taranto (C1, esonerato), Legnano (C2, esonerato).

Nel 2005-06 torna a Pistoia (C1) da allenatore subentrando a Bruno Tedino. Di Chiara è contestato dai tifosi e viene esonerato. In quell'occasione allena, il figlio Diego[2]. L'anno dopo allena la Cisco Roma (C2, esonerato); a dicembre 2007 subentra sulla panchina della Viterbese (C2) al dimissionario Roberto Rambaudi, ma viene a esonerato il 5 febbraio successivo con la squadra ultima in classifica.

A febbraio 2009 diventa allenatore del Como[3], con cui conquista il 21 giugno la promozione in Lega Pro Prima Divisione. La società, lo conferma per la stagione 2009-2010. Dopo fine stagione è squalificato 5 giornate per aver offeso un avversario e, dopo essere stato espulso, averne colpito un altro e aver sostato nel sottopassaggio per dare indicazioni ai propri giocatori[4]. Successivamente la squalifica è stata aumentata di altre 4 giornate per essere in più occasioni entrato negli spogliatoi nonostante la squalifica precedente.[5][6][7] I risultati scarsi ottenuti dal Como nel primo scorcio di torneo fanno sì che Di Chiara, il 19 ottobre, venga esonerato[8], senza aver mai occupato il suo posto in panchina nelle partite disputate. Nel 2012 allena il Pergocrema[9]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Lazio: 1974
Lazio: 1975-1976

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Pistoiese: 1976-1977
Lecce: 1984-1985

Altre competizioni[modifica | modifica wikitesto]

Lazio: 1973-1974

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Como: 2008-2009

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]