Gigi Riva: differenze tra le versioni

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* {{cita libro|autore=Flavio Soriga|titolo=Nuraghe Beach: la Sardegna che non visiterete mai|editore=GLF Editori Laterza|città=Roma – Bari|anno=2011|isbn=978-88-420-9708-2|cid=Soriga}}
* {{cita libro|titolo=Almanacco illustrato del calcio 2014|città=Modena|editore=Panini|anno=2013|cid=Panini, 2013}}
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* Boi Nanni, ''Un tiro mancino. Riva, il Cagliari e uno scudetto che non finisce mai'', [[Frilli]], 2001
* Gabriele Paolo, ''I giorni di Gigi Riva'', [[Aipsa]], 2012
* Pisapia Luca, ''Gigi Riva. Ultimo hombre vertical'', [[Limina]], 2012
* Piras Davide, ''Gigi Riva. Rombo di tuono'', [[Condaghes]], 2020
* Vulpio Carlo, ''Il sogno di Achille. Il romanzo di Gigi Riva'', [[Chiarelettere]], 2020


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 17:22, 24 ago 2020

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo giornalista, vedi Gigi Riva (giornalista).
Gigi Riva
Riva in nazionale nel 1968
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1976
Carriera
Giovanili
1960-1962 Laveno Mombello[1]
1962Legnano
Squadre di club1
1962-1963Legnano22 (5)
1963-1976Cagliari315 (164)
Nazionale
1965-1974Bandiera dell'Italia Italia42 (35)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Argento Messico 1970
 Europei di calcio
Oro Italia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luigi Riva, detto Gigi (Leggiuno, 7 novembre 1944), è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, presidente onorario del Cagliari. Campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana, di cui detiene il record di marcature con 35 gol.

Considerato uno dei più forti giocatori italiani di ogni epoca,[2] occupa la 74ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo stilata dalla rivista World Soccer.

Bandiera del Cagliari, club in cui ha speso la quasi totalità della carriera, nella stagione 1969-70 ha contribuito alla vittoria dell'unico scudetto della storia rossoblù, laureandosi nell'occasione per la terza e ultima volta capocannoniere del campionato. Rimasto legato al club sardo anche dopo il ritiro, ne ha assunto brevemente la massima carica nella stagione 1986-87, e dal 2019 ne ricopre quella di presidente onorario. Nel mezzo, dal 1990 al 2013 è stato team manager della nazionale italiana.

Nel 2011 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i veterani.[3]

Biografia

Riva nacque a Leggiuno, sulle rive del Lago Maggiore, da una famiglia con disponibilità modeste: la madre Edis era casalinga mentre il padre Ugo lavorava prima come parrucchiere e poi come sarto. A nove anni perse il padre a seguito di un infortunio di lavoro in una fabbrica della zona: il 10 febbraio 1953 un pezzo di metallo, staccatosi da un macchinario, lo colpì allo stomaco, passandolo da parte a parte[4]. La madre trovò lavoro in filanda e arrotondava facendo le pulizie nelle case, mentre Luigi fu mandato in un collegio religioso lontano da casa. In seguito dichiarò: «Erano molto severi, ci obbligavano a pregare e solo allora ci davano il pane per mangiare... ci umiliavano perché eravamo poveri e allora più di una volta scappai»[5]. Quando anche la madre morì, la sorella Fausta gli fece da madre.

Gigi Riva ha due figli, Mauro e Nicola, cresciuti in Sardegna[6].

Il 9 febbraio 2005, presso l'aula consiliare del comune di Cagliari, il sindaco Emilio Floris gli concesse la cittadinanza onoraria. La sera stessa, prima della partita dell'Italia contro la Russia giocata al Sant’Elia, il Cagliari ritirò per sempre la maglia numero 11, che fu consegnata a Riva da Rocco Sabato, l'ultimo giocatore rossoblù ad averla indossata, con una cerimonia alla quale parteciparono molti giocatori che con lui avevano conquistato lo scudetto della stagione 1969-70.

Caratteristiche tecniche

File:Rovesciata Riva.jpg
Il gol in rovesciata di Riva in L.R. Vicenza-Cagliari del 18 gennaio 1970: «È intuito, per centrarne una bisogna tentare venti volte».[7]

Soprannominato Rombo di Tuono[8][9] dal giornalista Gianni Brera per la notevole potenza del tiro[10] e la prolificità sotto rete,[8][11] Riva è stato uno dei più grandi attaccanti della propria generazione:[8][12] secondo un parere dello stesso Brera, fu il miglior attaccante al mondo nei primi anni 1970, insieme al connazionale Roberto Boninsegna.[13] Mancino naturale, poco incline a usare il destro,[14] era solito partire dalla posizione di ala sinistra per poi convergere e concludere a rete.[11][15] Dal repertorio variegato,[16] era forte fisicamente[11][17] e rapido nello scatto,[15][18][19] nonché abile in acrobazia[8] e nel gioco aereo.[9][11] Dotato di grande intensità agonistica, mostrava inoltre una buona propensione a saltare il diretto avversario in velocità, risultando invece meno avvezzo all'esecuzione di dribbling negli spazi stretti.[20]

Carriera

Giocatore

Club

Laveno Mombello e Legnano
Riva (accosciato, terzo da sinistra) in una formazione giovanile del Laveno Mombello nel 1955

Iniziò fin da subito a giocare a calcio nei campetti nei dintorni di Leggiuno. Pescato nei tornei giovanili dai dirigenti del Laveno Mombello, squadra dell'omonimo comune, qui mosse i primi passi nel calcio ufficiale, tra il 1960 e il 1962, segnando 66 gol in due anni, guadagnandosi da parte dei tifosi locali il soprannome di Ul furzelina, cioè "Il forchetta".[21]

Un promettente Riva (al centro) in azione con la maglia del Legnano nella stagione 1962-63

Tali prestazioni lo portarono al Legnano, inizialmente per le giovanili, ma poi fu integrato nella rosa della prima squadra in Serie C. L'esordio, vittorioso, avvenne il 21 ottobre 1962 in casa contro l'Ivrea terminato 3-0, in cui sigla la terza rete all'85'. Il 30 dicembre sigla la sua prima doppietta sul campo della Sanremese, seppur inutile ai fini del risultato finale di 3-2 per i padroni di casa. Nel girone di ritorno marcò altre due reti, rispettivamente contro Fanfulla e Pordenone. Il campionato terminò al settimo posto e con i Lilla andò a segno 5 volte in 22 partite.

Cagliari
Dall'ascesa al titolo

In quegli anni il Cagliari giocava due partite in casa e due in trasferta alternativamente per limitare il numero di viaggi. Quando era in trasferta la squadra faceva base proprio a Legnano: l'allenatore Arturo Silvestri e il vicepresidente Andrea Arrica ebbero quindi la possibilità di notarlo e lo strapparono alla concorrenza per ben 37 milioni di lire, raggiungendo l'accordo coi Lilla nell'intervallo della partita della nazionale juniores italiana contro i pari età della Spagna nel marzo 1963 allo Stadio Flaminio. Il Bologna nella persona del presidente Renato Dall'Ara provò a rilanciare per 50 milioni ma vennero rifiutati. Riva si trasferì quindi, seppur controvoglia, in Sardegna per il campionato cadetto del 1963-64.[22] Alla prima stagione sull'isola, l'allora diciottenne segnò 8 reti contribuendo alla prima promozione dei rossoblu in Serie A. Il 13 settembre 1964, nella partita persa 2-1 contro la Roma, esordì nel massimo torneo.[23][24] Il 27 settembre, segnò il suo primo gol consentendo alla squadra di pareggiare contro la Sampdoria.[25] Con altre 8 reti, tra cui quella che valse la vittoria contro la Juventus il 31 gennaio 1965[26], aiutò il Cagliari a salvarsi.[27] Diventato ormai un punto fermo della squadra, si laureò capocannoniere del campionato 1966-67 in cui - nonostante un grave infortunio patito in Nazionale - mise a segno 18 gol.

Riva supera di testa Anzolin e segna il primo dei suoi due gol in Juventus-Cagliari (2-2) del 15 marzo 1970, crocevia fondamentale per lo storico scudetto dei sardi.

Trionfò nella classifica dei marcatori anche per le stagioni 1968-69 e 1969-70, vincendo addirittura lo scudetto (l'unico della storia sarda) nel campionato precedente al Mundial messicano: il 12 aprile 1970, nella partita contro il Bari che assegnò il tricolore, realizzò il primo dei due gol.[28] La vittoria del titolo rappresentò il punto più alto della carriera di Riva, nel frattempo divenuto un simbolo del Cagliari non solamente dal punto di vista sportivo ma anche sociale e mediatico.[29]

Gli anni post-scudetto

Nel campionato post-scudetto, pochi giorni dopo la doppietta nella vittoria del Cagliari 3-1 in casa dell'Inter che avrebbe vinto quell'anno lo scudetto, subì un grave infortunio giocando in nazionale contro l'Austria. L'infortunio fu causato da un intervento falloso del difensore Norbert Hof, che comportò la frattura del perone della gamba destra di Riva.[30] A causa di questo secondo incidente il Cagliari accusò un duro colpo: perse la testa della classifica (finì settimo) e venne eliminato agli ottavi di finale della Coppa dei Campioni. Riprese a giocare verso la fine del campionato 1970-1971, ma fu nel torneo successivo che Riva dimostrò la sua ritrovata piena efficienza fisica segnando 21 reti in 30 partite disputate che fecero arrivare i sardi al quarto posto in Serie A.

File:Gigiriva1976.jpg
Riva allo stadio Sant'Elia durante gli anni d'oro del Cagliari

Furono ad alti livelli le successive stagioni 1972-73 (12 reti) e 1973-74 (15 reti), ma per il Cagliari, ormai lontano dalla lotta-scudetto, stava cominciando la parabola discendente. Nel 1969 Riva arrivò secondo nella classifica del Pallone d'oro, alle spalle di Gianni Rivera per 4 punti,[31] e nel 1970 fu terzo dietro Gerd Müller e Bobby Moore, che lo precedettero rispettivamente di 12 e 4 punti.[32] In altre due edizioni ricevette voti ed entrò nella classifica finale: nel 1967 finì tredicesimo con 6 voti, e nel 1968 sesto a 39 voti dal vincente George Best.

Giocò con il Cagliari fino al termine del campionato 1975-76. Gli ultimi anni della sua carriera furono caratterizzati da medie realizzative sempre molto elevate e da nuovi infortuni che compromisero quasi interamente il campionato 1974-75, nel quale disputò solo 8 incontri e segnò appena 2 reti.

Pur richiesto a più riprese dai principali "squadroni" del Nord (fra tutti la Juventus che per assicurarsi i servigi del giocatore, arrivò a offrire alla società sarda 1 miliardo di lire), Riva dichiarò ripetutamente di non volere abbandonare la Sardegna e, con l'aiuto della società, riuscì a portare a termine la carriera con la maglia rossoblù.[33]

Il 1º febbraio 1976 in un contrasto col difensore del Milan Aldo Bet, subì un grave strappo muscolare all'adduttore della coscia destra che si aggiunse ai postumi degli infortuni subiti in carriera. Nonostante vari tentativi di recupero, e la sua inclusione nella rosa del Cagliari anche per la stagione 1976-77, Riva non riuscì più a scendere in campo abbandonando il calcio giocato a 32 anni. In totale realizzò 156 goal in 289 presenze in serie A. Nel gennaio precedente aveva segnato, nella gara interna contro il Como, l'ultima rete della sua carriera.

Nazionale

File:Italia 1968 rete Riva.jpg
Riva apre le marcature contro la Jugoslavia nella ripetizione della finale del campionato d'Europa 1968, dando il la al successo azzurro (2-0).

Pur non avendo ancora espresso il suo pieno potenziale in Serie A con la maglia del Cagliari, Riva ottenne la sua prima convocazione in nazionale maggiore da parte del C.T. Edmondo Fabbri, facendo il suo esordio in maglia azzurra il 27 giugno 1965, a 20 anni, in occasione dell'amichevole Italia-Ungheria (2-1), disputata a Budapest, sostituendo Ezio Pascutti all'8' di gioco, diventando il primo giocatore del Cagliari a debuttare in nazionale A. Nell'estate del 1966, il commissario unico Edmondo Fabbri lo aggregò alla spedizione azzurra per il campionato del mondo 1966 come «apprendista», senza inserirlo tra i 22 convocati.[34]

Durante il match contro il Portogallo (1-1) a Roma del 27 marzo 1967, dovette lasciare il campo al 59' a causa di un grave infortunio che gli procurò la frattura del perone della gamba sinistra, in seguito a una dura entrata del portiere avversario Américo Lopes. L'11 novembre 1967, nel corso dell'incontro Italia-Cipro (5-0) a Cosenza, valido per le qualificazioni alla Coppa d'Europa 1968, realizzò la sua prima rete in nazionale, quindi la sua prima tripletta.[35]

L'Italia, inclusa all'interno del gruppo 6 insieme a Cipro, Romania e Svizzera, vinse agevolmente il proprio girone eliminatorio con 11 punti, trascinata da Riva che realizzò 6 reti in 6 partite consecutive (3 contro Cipro, 2 contro gli elvetici, uno alla Jugoslavia, uno al Galles e altri due al Messico). Nel corso del quadriennio 1967-70, suo periodo d'oro con gli Azzurri, tra gare ufficiali ed amichevoli, fu autore di 21 gol in 22 partite, affermandosi come uno degli attaccanti più prolifici della sua generazione. Con la nazionale italiana si laureò campione d'Europa nel 1968, giocando unicamente la finale di ripetizione contro la Jugoslavia (la prima partita era finita 1-1 dopo i tempi supplementari), segnando il gol del momentaneo 1-0 dopo 12' di gioco.

Riva viene ricevuto dal presidente della repubblica Giuseppe Saragat dopo la vittoria italiana a Euro 1968; accanto a lui, i compagni di nazionale Rivera, Prati e Anastasi.

Si presentò al campionato del mondo 1970 in Messico con lo score di 19 gol in 16 partite in nazionale. Nelle tre gare del primo turno non è accreditato di alcun gol, sebbene durante la partita Italia-Israele fosse in realtà riuscito a segnare due reti valide inspiegabilmente annullate su segnalazione di un guardalinee. Si rifece segnando due gol nei quarti di finale e uno nella storica semifinale. Nella finale persa contro il Brasile non andò a segno.

Il 31 marzo 1973 segnò una quaterna al Lussemburgo,[36] apprestandosi a diventare il miglior marcatore nella storia della nazionale: il successivo 9 giugno eguagliò le 33 reti di Giuseppe Meazza, per poi superarle il 29 settembre a Milano durante Italia-Svezia (2-0) e portare il record a 35 il 20 ottobre. Il 21 gennaio 2012 Riva ha superato Meazza anche nel record di permanenza solitaria da capocannoniere azzurro (38 anni, 3 mesi, 23 giorni).[senza fonte]

Venne convocato per il campionato del mondo 1974 in Germania Ovest, dove disputò la sua ultima partita in azzurro, Italia-Argentina (1-1) il 19 giugno 1974. Con 35 reti segnate in 42 partite disputate con la maglia azzurra, Riva ha avuto l'eccellente media realizzativa di 0,83 gol per partita.

Dirigente

Riva team manager della nazionale italiana nei primi anni 1990, a colloquio con Roberto Baggio.

Abbandonato il calcio giocato, Riva ha continuato a vivere a Cagliari, dedicandosi, tra l'altro, a promuovere l'attività calcistica tra i giovani e fondando nel 1976 una scuola calcio (la prima in Sardegna) che porta il suo nome, presso le saline di Molentargius.

Nella stagione 1986-87 è stato per pochi mesi presidente del Cagliari, lasciando poi la carica Lucio Cordeddu. Nel 1990 ha iniziato la sua attività con la FIGC al seguito della nazionale, prima come dirigente accompagnatore e infine come team manager, ruolo che ha ricoperto fino al maggio 2013, abbandonato poi per il progressivo avanzare dell'età.[37]

Il 18 dicembre 2019 viene nominato presidente onorario del Cagliari dal patron rossoblù Tommaso Giulini.[38]

Dopo il ritiro

In occasione del campionato del mondo 1978 in Argentina commentò come seconda voce, affiancando il radiocronista Enrico Ameri, le partite della nazionale italiana trasmesse da Radio Rai.[39]

Controversie

Il 9 aprile 2013 viene iscritto nel registro degli indagati per falso ideologico: recatosi in visita in carcere al presidente del Cagliari, Massimo Cellino, accompagnato dal parlamentare de Il Popolo della Libertà, Mauro Pili, avrebbe affermato di essere il portaborse di quest'ultimo per poter entrare senza problemi; sono indagati lo stesso Pili e l'editore dell'Unione Sarda, Sergio Zuncheddu.[40] Riva ha addossato le colpe al deputato il quale, prima di entrare in carcere, gli avrebbe fatto firmare un foglio dove sarebbe risultato essere il suo portaborse.[41] In seguito verrà prosciolto da ogni addebito relativo alla vicenda.

Popolarità

Il cantautore nuorese Piero Marras gli ha dedicato il brano Quando Gigi Riva tornerà. Lo scrittore Giulio Angioni, ricordando la fama mondiale della grande ala sinistra, racconta come, in un paese esotico e lontano, registrandosi in un albergo, il concierge non riesce a decifrare sul passaporto la parola Cagliari, finché non fa il collegamento: "Ah, Cag-liari, Gigi Riva!".[42]

Riconoscimenti

Statistiche

Globalmente Gigi Riva, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, ha segnato 249 gol in 442 partite, alla media di 0,56 reti a partita.

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1962-1963 Bandiera dell'Italia Legnano C 22 5 - - - - - - - - - 22 5
1963-1964 Bandiera dell'Italia Cagliari B 26 8 CI 2 0 - - - - - - 28 8
1964-1965 A 32 9 CI 4 3 - - - - - - 36 12
1965-1966 A 34 11 CI 3 0 - - - - - - 37 11
1966-1967 A 23 18 CI 3 0 - - - CM 1 1 27 19
1967-1968 A 26 13 CI 1 0 - - - CM+CdA 4+0 3+0 31 16
1968-1969 A 29 20 CI 6 8 - - - CM 2 0 37 28
1969-1970 A 28 21 CI 6 5 CdF 2 1 - - - 36 27
1970-1971 A 13 8 CI 5 5 CC 3 3 CAI+TP 4+3 2+1 28 19
1971-1972 A 30 21 CI 4 3 - - - CAI 0 0 34 24
1972-1973 A 26 12 CI 6 8 CU 1 0 - - - 33 20
1973-1974 A 25 15 CI 1 0 - - - - - - 26 15
1974-1975 A 8 2 CI 1 1 - - - - - - 9 3
1975-1976 A 15 6 CI 0 0 - - - - - - 15 6
1976-1977 B 0 0 CI 0 0 - - - - - - 0 0
Totale Cagliari 315 164 42 33 6 4 14 7 377 208
Totale carriera 337 169 42 33 6 4 14 7 399 213

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-6-1965 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 8’ 8’
19-3-1966 Parigi Francia Bandiera della Francia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
27-3-1967 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole - Uscita al 59’ 59’
1-11-1967 Cosenza Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Euro 1968 3
18-11-1967 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1968 2
23-12-1967 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Euro 1968 1
10-6-1968 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Euro 1968 - Finale 1 [46]
23-10-1968 Cardiff Galles Bandiera del Galles 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1970 1
1-1-1969 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 2 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 2
5-1-1969 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
29-3-1969 Berlino Est Germania Est Bandiera della Germania Est 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1970 2
24-5-1969 Torino Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
4-11-1969 Roma Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera del Galles Galles Qual. Mondiali 1970 3
22-11-1969 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Germania Est Germania Est Qual. Mondiali 1970 1
21-2-1970 Madrid Spagna Bandiera della Spagna 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1
10-5-1970 Lisbona Portogallo Bandiera del Portogallo 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 2
3-6-1970 Toluca Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Mondiali 1970 - 1º turno -
6-6-1970 Puebla Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Mondiali 1970 - 1º turno -
11-6-1970 Toluca Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera d'Israele Israele Mondiali 1970 - 1º turno -
14-6-1970 Toluca Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera del Messico Messico Mondiali 1970 - Quarti di finale 2
17-6-1970 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 4 – 3 dts Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1970 - Semifinale 1
21-6-1970 Città del Messico Brasile Bandiera del Brasile 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1970 - Finale - [47]
17-10-1970 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
31-10-1970 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1972 - Uscita al 76’ 76’
25-9-1971 Genova Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole -
9-10-1971 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Qual. Euro 1972 2
20-11-1971 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Qual. Euro 1972 -
4-3-1972 Atene Grecia Bandiera della Grecia 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
29-4-1972 Milano Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Qual. Euro 1972 -
13-5-1972 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1972 1
20-9-1972 Torino Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole 1
7-10-1972 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1974 2
21-10-1972 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1974 -
13-1-1973 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Turchia Turchia Qual. Mondiali 1974 -
25-2-1973 Istanbul Turchia Bandiera della Turchia 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1974 -
31-3-1973 Genova Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Qual. Mondiali 1974 4
9-6-1973 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole 1 Uscita al 45’ 45’
29-9-1973 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole 1
20-10-1973 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Mondiali 1974 1
14-11-1973 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
15-6-1974 Monaco Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera di Haiti Haiti Mondiali 1974 - 1º turno -
19-6-1974 Stoccarda Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1974 - 1º turno -
Totale Presenze (63º posto) 42 Reti (1º posto) 35

Record

  • Miglior marcatore nella storia della nazionale italiana: 35 gol in 42 presenze.[48]
  • Miglior marcatore assoluto nella storia del Cagliari: 208 gol in 377 presenze.
  • Miglior marcatore in Serie A nella storia del Cagliari: 156 gol in 289 presenze.[23]
  • Miglior marcatore in Europa nella storia del Cagliari: 4 gol in 6 presenze (a pari merito con Luís Oliveira).[49]
  • Uno dei sei giocatori ad aver realizzato una quaterna con la maglia della nazionale italiana.[50]
  • Uno dei cinque giocatori (insieme a Giuseppe Meazza, Roberto Boninsegna, Diego Armando Maradona e Giuseppe Signori) ad aver vinto nella stessa stagione la classifica marcatori sia in Campionato che in Coppa Italia (nel 1968-1969)

Palmarès

Club

Cagliari: 1969-1970

Nazionale

Italia 1968

Individuale

1966-1967 (18 gol), 1968-1969 (20 gol), 1969-1970 (21 gol)
1964-1965 (3 gol), 1968-1969 (9 gol), 1972-1973 (8 gol)
2011

Onorificenze

Commendatore OMRI - nastrino per uniforme ordinaria
«Per meriti sportivi. Di iniziativa del presidente della repubblica[51]»
— 30 settembre 1991
Grande Ufficiale OMRI - nastrino per uniforme ordinaria
«Per meriti sportivi. Di iniziativa del presidente della repubblica[52]»
— 12 luglio 2000
Stella d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Dirigente accompagnatore della Nazionale di calcio campione del mondo 2006. Di iniziativa del presidente del CONI[53]»
— 23 ottobre 2006
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ Panini, 1965.
  2. ^ Maldini: ecco la super squadra con i più grandi calciatori italiani di tutti i tempi, su club.quotidiano.net. URL consultato il 12 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  3. ^ Hall of Fame, 10 new entry, su gazzetta.it, 27 ottobre 2015.
  4. ^ "I gol, gli amici, la mia isola: Questi 60 anni duri e felici", su repubblica.it. URL consultato l'8 novembre 2014.
  5. ^ Foot, Goalscorers, pp. 192-197.
  6. ^ Riva, 50 anni di Sardegna: "E dire che non ci volevo venire", su gazzetta.it, 4 aprile 2013.
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  9. ^ a b Gigi Riva compie 70 anni: Rombo di tuono leggenda a forma di isola, su gazzetta.it, 7 novembre 2014.
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  11. ^ a b c d (EN) Riva, the Italian roar of thunder, su origin.fifa.com.
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  14. ^ Enrico Gaviano, I 70 anni di Gigi Riva, la leggenda che cerca l'oblio, su repubblica.it, 4 novembre 2014.
  15. ^ a b Mattia Losi, Gigi Riva, si può essere immensi anche vincendo pochi «tituli», su ilsole24ore.com, 13 novembre 2014.
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  21. ^ Francesco Beltrami, Laveno – Saviglianese 17 ottobre 1948: in ricordo di mio Nonno, su iogiocopulito.it, 27 aprile 2018.
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  46. ^ 1º titolo europeo
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  49. ^ Gol del Cagliari nelle coppe europee, su archiviorossoblu.it, 8 ottobre 2017.
  50. ^ Massimo Cecchini, Italia, da Bernardini a Bettega, quando la pioggia è di gol, in La Gazzetta dello Sport, 12 novembre 2016.
    «In rigoroso ordine temporale: Carlo Biagi (1936: Giappone), Francesco Pernigo (1948: Usa), Omar Sivori (1961: Israele), Alberto Orlando (1962: Turchia), Gigi Riva (1973: Lussemburgo) e Roberto Bettega (1977: Finlandia)»
  51. ^ Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Luigi Riva, su quirinale.it.
  52. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Luigi Riva, su quirinale.it.
  53. ^ Cerimonia di consegna dei Collari d'Oro 2006, su coni.it.
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Bibliografia

  • Calciatori 1965-66, Modena, Panini, 1965.
  • (EN) John Foot, Winning at All Costs: A Scandalous History of Italian Soccer, New York, Nation Books, 2007.
  • Flavio Soriga, Nuraghe Beach: la Sardegna che non visiterete mai, Roma – Bari, GLF Editori Laterza, 2011, ISBN 978-88-420-9708-2.
  • Almanacco illustrato del calcio 2014, Modena, Panini, 2013.

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