Serie A 1971-1972

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Serie A 1971-1972
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 70ª (40ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 3 ottobre 1971
al 28 maggio 1972
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 16
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Juventus
(14º titolo)
Retrocessioni Mantova
Catanzaro
Varese
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Italia Roberto Boninsegna (22)
Incontri disputati 240
Gol segnati 483 (2,01 per incontro)
La Juventus, vincitrice dell'edizione
Cronologia della competizione
1970-1971 1972-1973

La Serie A 1971-1972 è stata la 70ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 40ª a girone unico), disputata tra il 3 ottobre 1971 e il 28 maggio 1972 e conclusa con la vittoria della Juventus, al suo quattordicesimo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato, per la seconda volta consecutiva, Roberto Boninsegna (Inter) con 22 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Novità[modifica | modifica wikitesto]

Sempre più preponderante nel racconto giornalistico divenne la moviola, introdotta quattro anni prima: in questo campionato fece parlare quanto accadde nella puntata della Domenica Sportiva del 20 febbraio 1972 in cui per la prima volta un arbitro, peraltro il più in vista dell'epoca, Concetto Lo Bello, ammise un proprio errore commesso poche ore prima nella classica tra Juventus e Milan.[1]

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Alberto Bigon, neoacquisto milanista e tra i protagonisti del campionato sul versante realizzativo con 14 gol.

I nerazzurri campioni in carica, alle prese col profondo ricambio generazionale che coinvolgeva gli ultimi reduci della Grande Inter,[2] non seppe per questo confermarsi ai vertici: in questa ottica si segnalò comunque la fiducia ai giovani Bordon e Oriali[3] oltreché l'esordio del sedicenne Bini,[4] futura bandiera del club. I concittadini del Milan, confermata la guida tecnica al paròn Nereo Rocco,[5][6] integrarono in rosa, tra gli altri, Sabadini e Bigon,[5] futuri punti fermi dei rossoneri in questo decennio così come lo diventerà Aldo Maldera, promettente terzino delle giovanili che proprio in questo campionato cominciò a venire aggregato alla prima squadra;[7] lasciò invece un decano dei meneghini, Trapattoni,[5] migrato al Varese per quella che sarà l'ultima sua stagione da calciatore.[6]

La Juventus affidò in pianta stabile la panchina al cecoslovacco Čestmír Vycpálek, tecnico delle giovanili che era stato frettolosamente chiamato in prima squadra sul finire della stagione precedente per via della prematura morte di Armando Picchi.[8] Sull'altra sponda della città, il Torino puntò su due protagonisti del neopromosso Mantova, l'allenatore Gustavo Giagnoni[9] e l'ala Toschi.[10]

Novità alla Roma dove il giovane imprenditore edilizio Gaetano Anzalone, già dirigente del settore giovanile,[11] rilevò la società da un Marchini che da tempo veniva contestato dalla piazza giallorossa, peraltro fomentata da una feroce campagna di stampa, per via delle decisioni prese nell'ultima parte della sua presidenza, su tutte la cacciata di Helenio Herrera;[12] tra le prime decisioni di Anzalone ci fu proprio quella di richiamare nella Capitale l'allenatore franco-argentino.[13]

Tra gli altri movimenti, il Cagliari prelevò dalla Fiorentina il centravanti Vitali;[10] a sostituirlo nel reparto avanzato gigliato arrivò l'ex veronese Clerici.[10]

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

L'outsider Torino, guidato da Gustavo Giagnoni, tornò ai vertici chiudendo alla piazza d'onore.

L'equilibrio iniziale del torneo fu spezzato il 5 dicembre 1971, quando la Juventus si impose nella stracittadina lasciandosi dietro di 2 punti le milanesi e la Roma.[14] Da quel momento e fino al termine del girone di andata la capolista perse solo a Cagliari, il 9 gennaio 1972, quando un errore del portiere Carmignani premiò gli isolani a tempo ormai scaduto. Al Milan, diretta inseguitrice, non riuscì tuttavia l'aggancio sicché la Juventus fu campione d'inverno, due settimane dopo, con 2 lunghezze di vantaggio proprio sugli uomini di Rocco.

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

L'interista Roberto Boninsegna, autore di 22 reti che gli hanno valso il secondo titolo consecutivo di capocannoniere.

Il girone di ritorno iniziò male per i bianconeri: Vycpálek dovette forzatamente rinunciare per il resto della stagione al suo centravanti titolare Bettega, costretto a fermarsi per curare un principio di tubercolosi che rischiava di minarne il prosieguo di carriera,[15] e altresì cadde subito a Catanzaro nella partita che segnò la prima vittoria in Serie A per la squadra calabrese, la prima della regione a calcare i campi della massima categoria. La capolista venne raggiunta dal Milan e agganciata dal Cagliari di un Riva il quale sembrava avere ritrovato la forma migliore — i gol di Rombo di tuono alla fine del campionato saranno 21, uno in meno di quelli del capocannoniere, l'interista Boninsegna —; la settimana dopo furono però i rossoneri a cedere dinanzi alla Fiorentina, sicché la corsa juventina poté ricominciare.

Ma si fece avanti un nuovo avversario, l'outsider Torino di Giagnoni e degli emergenti Sala e Pulici, che il 9 aprile agganciò i concittadini e la settimana dopo andò in testa, a quattro giornate dal termine, mentre la squadra bianconera veniva raggiunta in classifica anche da quella cagliaritana. Decisivo fu il ventisettesimo turno: i granata persero a San Siro contro un Milan peraltro privato nella volata finale del suo leader Rivera — fermato da una squalifica-record[16][17] causa le gravi accuse rivolte, al termine dello scontro diretto del 12 marzo contro gli isolani, all'operato del designatore arbitrale Giulio Campanati —, i sardi impattarono al Sant'Elia contro il già retrocesso Varese, mentre al Comunale di Torino una tripletta di Causio stese nel derby d'Italia gli scudettati uscenti.

Lo juventino Franco Causio si porta a casa il pallone dopo la tripletta nel derby d'Italia del 23 aprile 1972, tappa decisiva per strappare lo scudetto dalle maglie nerazzurre.

Una volta superato anche l'ultimo ostacolo sul proprio cammino, uscendo indenne dal campo di Firenze nella penultima giornata, il successivo 28 maggio la Juventus batté davanti al proprio pubblico il L.R. Vicenza e tornò a laurearsi campione d'Italia dopo un lustro, staccando di un punto il tandem rossonero-granata: arrivò così a compimento il progetto di rifondazione della rosa che il presidente bianconero, Giampiero Boniperti, aveva lanciato nell'estate di due anni prima, puntando su numerosi e promettenti elementi — oltre ai succitati Bettega e Causio, anche Cuccureddu e Spinosi — che aprirono il ciclo della cosiddetta Giovin Signora.

In zona UEFA la Fiorentina fu protagonista di un calo che le fruttò solo 4 punti nelle ultime sei giornate, con il conseguente aggancio subìto a opera dell'Inter che rimetteva in discussione la partecipazione alla successiva Coppa UEFA dei toscani; a campionato concluso, tuttavia, il Milan si aggiudicò la Coppa Italia, liberando di conseguenza un posto in Europa che garantì sia ai nerazzurri che ai viola la qualificazione al torneo senza la disputa di uno spareggio. All'ultimo turno la matricola Catanzaro non seppe approfittare delle sconfitte di Verona e Lanerossi, facendo ritorno in Serie B dopo un anno. La retrocessione colpì anche due lombarde, il fanalino di coda Varese e il Mantova, con quest'ultimo che vide fin qui per l'ultima volta la massima serie.

Positivo, al contrario, il campionato dell'altra neopromossa Atalanta, capace di raggiungere il decimo posto.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Ubicazione delle squadre della Serie A 1971-1972
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Atalanta dettagli Bergamo Stadio Comunale 2º posto in Serie B, promossa
Bologna dettagli Bologna Stadio Comunale 5º posto in Serie A
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 7º posto in Serie A
Catanzaro dettagli Catanzaro Stadio Comunale 3º posto in Serie B, promosso
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale 13º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio San Siro 1º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio Comunale di Torino 4º posto in Serie A
L.R. Vicenza dettagli Vicenza Stadio Romeo Menti 8º posto in Serie A
Mantova dettagli Mantova Stadio Danilo Martelli 1º posto in Serie B, promosso
Milan dettagli Milano Stadio San Siro 2º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 3º posto in Serie A
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 6º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 12º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio Comunale di Torino 8º posto in Serie A
Varese dettagli Varese Stadio Franco Ossola 8º posto in Serie A
Verona dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 8º posto in Serie A

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Calciatore più presente Cannoniere
Atalanta Bandiera dell'Italia Giulio Corsini Bandiera dell'Italia Ottavio Bianchi,
Bandiera dell'Italia Bruno Divina,
Bandiera dell'Italia Sergio Magistrelli (30)
Bandiera dell'Italia Sergio Magistrelli (7)
Bologna Bandiera dell'Italia Edmondo Fabbri (1ª-18ª)
Bandiera dell'Italia Cesarino Cervellati e Bandiera dell'Italia Oronzo Pugliese (D.T.) (19ª-30ª)
Bandiera dell'Italia Giuseppe Savoldi (30) Bandiera dell'Italia Giuseppe Savoldi (11)
Cagliari Bandiera dell'Italia Manlio Scopigno Bandiera dell'Italia Gigi Riva (30) Bandiera dell'Italia Gigi Riva (21)
Catanzaro Bandiera dell'Italia Gianni Seghedoni Bandiera dell'Italia Adriano Banelli,
Bandiera dell'Italia Alberto Spelta (30)
Bandiera dell'Italia Alberto Spelta (7)
Fiorentina Bandiera della Svezia Nils Liedholm Bandiera dell'Italia Giancarlo Galdiolo,
Bandiera dell'Italia Franco Superchi (30)
Bandiera del Brasile Sergio Clerici (10)
Inter Bandiera dell'Italia Giovanni Invernizzi Bandiera dell'Italia Mario Corso (29) Bandiera dell'Italia Roberto Boninsegna (22)
Juventus Bandiera della Cecoslovacchia Čestmír Vycpálek Bandiera dell'Italia Pietro Anastasi,
Bandiera dell'Italia Franco Causio,
Bandiera dell'Italia Francesco Morini,
Bandiera dell'Italia Sandro Salvadore,
Bandiera dell'Italia Luciano Spinosi (30)
Bandiera dell'Italia Pietro Anastasi (11)
Lanerossi Vicenza Bandiera dell'Italia Umberto Menti Bandiera dell'Italia Cesare Poli (30) Bandiera dell'Italia Mario Maraschi (11)
Mantova Bandiera dell'Italia Renato Lucchi (1ª-13ª)
Bandiera dell'Italia Renzo Uzzecchini (14ª-30ª)
Bandiera dell'Italia Giovanni Masiello (28) Bandiera dell'Italia Sauro Petrini (6)
Milan Bandiera dell'Italia Nereo Rocco Bandiera dell'Italia Fabio Cudicini (30) Bandiera dell'Italia Alberto Bigon (14)
Napoli Bandiera dell'Italia Giuseppe Chiappella Bandiera dell'Italia Mario Zurlini (30) Bandiera dell'Italia José Altafini (8)
Roma Bandiera dell'Argentina Helenio Herrera Bandiera dell'Italia Aldo Bet,
Bandiera dell'Italia Elvio Salvori,
Bandiera dell'Italia Sergio Santarini (30)
Bandiera dell'Italia Gianfranco Zigoni (7)
Sampdoria Bandiera del Paraguay Heriberto Herrera Bandiera dell'Italia Giovanni Lodetti (30) Bandiera dell'Italia Ermanno Cristin (5)
Torino Bandiera dell'Italia Gustavo Giagnoni Bandiera dell'Italia Natalino Fossati,
Bandiera dell'Italia Claudio Sala (30)
Bandiera dell'Italia Gianni Bui (9)
Varese Bandiera dell'Italia Sergio Brighenti (1ª-6ª)
Bandiera dell'Italia Giancarlo Cadè (7ª-16ª)
Bandiera dell'Italia Pietro Maroso (17ª-30ª)
Bandiera dell'Italia Dario Dolci (30) Bandiera dell'Italia Carlo Petrini (5)
Verona Bandiera dell'Italia Ugo Pozzan Bandiera dell'Italia Angelo Orazi (30) Bandiera dell'Italia Angelo Orazi (7)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Juventus 43 30 17 9 4 48 24 +24
[18] 2. Milan 42 30 16 10 4 36 17 +19
2. Torino 42 30 17 8 5 39 25 +14
4. Cagliari 39 30 15 9 6 39 23 +16
5. Inter 36 30 13 10 7 49 28 +21
5. Fiorentina 36 30 12 12 6 28 20 +8
7. Roma 35 30 13 9 8 37 31 +6
8. Napoli 28 30 6 16 8 27 31 -4
8. Sampdoria 28 30 8 12 10 23 28 -5
10. Atalanta 26 30 9 8 13 21 26 -5
11. Bologna 25 30 7 11 12 28 36 -8
12. L.R. Vicenza 23 30 8 7 15 30 43 -13
13. Verona 22 30 4 14 12 21 36 -15
14. Mantova 21 30 6 9 15 23 39 -16
14. Catanzaro 21 30 3 15 12 17 34 -17
16. Varese 13 30 1 11 18 17 42 -25

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificato in Coppa dei Campioni 1972-1973.
      Qualificato in Coppa delle Coppe 1972-1973.
      Qualificate in Coppa UEFA 1972-1973.
      Retrocessi in Serie B 1972-1973.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di parità di punti era in vigore il pari merito, eccetto per i posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA (differenza reti) nonché per l'assegnazione dello scudetto (spareggio).

Note:

Il Bologna fu designato dalla Lega Calcio per la Coppa Mitropa 1972-1973

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club 1971-1972.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
Bandiera dell'Italia Pietro Carmignani (25)
Bandiera dell'Italia Luciano Spinosi (30)
Bandiera dell'Italia Gianpietro Marchetti (29)
Bandiera dell'Italia Giuseppe Furino (27)
Bandiera dell'Italia Francesco Morini (30)
Bandiera dell'Italia Sandro Salvadore (30)
Bandiera della Germania Ovest Helmut Haller (23)
Bandiera dell'Italia Franco Causio (30)
Bandiera dell'Italia Pietro Anastasi (30)
Bandiera dell'Italia Fabio Capello (29)
Bandiera dell'Italia Roberto Bettega (14)
Altri giocatori: Gianluigi Savoldi (13), Adriano Novellini (11), Antonello Cuccureddu (10), Massimo Piloni (5), Fernando Viola (4), Silvio Longobucco (2), Gianluigi Roveta (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

Ata Bol Cag Cat Fio Int Juv LRV Man Mil Nap Rom Sam Tor Var Ver
Atalanta –––– 0-0 2-1 1-0 3-1 1-0 0-0 1-3 2-0 0-1 3-1 1-1 0-0 0-0 1-0 0-0
Bologna 1-1 –––– 2-1 2-1 1-1 0-3 1-2 2-1 1-1 0-2 2-2 2-2 1-0 2-3 1-0 1-0
Cagliari 2-0 2-1 –––– 0-0 0-0 2-1 2-1 3-0 1-0 2-1 2-1 1-0 3-1 1-2 1-1 3-1
Catanzaro 1-1 1-0 2-2 –––– 0-2 0-2 1-0 1-1 1-1 0-0 0-0 1-1 1-0 1-3 1-1 0-0
Fiorentina 2-0 2-1 0-1 1-0 –––– 0-0 1-1 2-1 0-1 2-0 2-1 2-0 0-0 1-1 1-0 2-1
Inter 2-0 1-1 0-0 1-0 1-1 –––– 0-0 2-1 2-0 2-3 2-0 2-2 4-4 2-0 2-0 4-1
Juventus 1-0 2-1 2-1 4-2 1-0 3-0 –––– 2-0 2-1 1-1 2-2 2-1 3-1 2-1 1-0 4-0
Lanerossi Vicenza 1-0 2-3 0-1 2-0 0-1 0-4 1-3 –––– 1-0 0-2 6-2 0-1 1-0 0-0 0-4 2-1
Mantova 1-0 1-1 2-1 1-1 1-2 1-6 1-1 0-1 –––– 0-0 0-0 0-2 1-2 1-2 2-2 1-0
Milan 1-0 1-0 0-0 1-0 2-0 1-1 1-4 1-1 0-1 –––– 3-0 3-0 0-0 1-0 3-1 2-0
Napoli 2-1 0-0 0-0 0-0 0-0 0-0 1-1 1-1 1-0 0-0 –––– 4-0 0-0 1-1 3-0 1-1
Roma 1-0 1-0 2-2 4-0 0-0 3-1 1-1 1-0 3-1 1-2 1-0 –––– 1-0 3-1 0-0 1-0
Sampdoria 1-0 2-1 0-0 1-1 0-0 0-0 0-0 1-1 0-0 0-2 1-2 1-0 –––– 2-1 2-0 1-0
Torino 1-0 1-0 1-0 1-0 2-1 2-1 2-1 2-1 1-0 0-0 1-0 2-0 2-0 –––– 2-0 2-2
Varese 0-1 0-0 0-2 1-1 1-1 0-3 0-1 0-0 2-4 0-1 0-1 1-3 0-1 2-2 –––– 0-0
Verona 1-2 0-0 0-2 0-0 0-0 2-0 1-0 2-2 1-0 1-1 1-1 1-1 3-2 0-0 1-1 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (16ª)
3 ott. 3-1 Cagliari-Verona 2-0 30 gen.
2-1 Fiorentina-Napoli 0-0
2-0 Inter-Atalanta 0-1
4-2 Juventus-Catanzaro 0-1
1-2 Mantova-Torino 0-1
1-0 Roma-Lanerossi Vicenza 1-0
2-1 Sampdoria-Bologna 0-1
0-1 Varese-Milan 1-3
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (17ª)
17 ott. 2-1 Atalanta-Cagliari 0-2 6 feb.
1-0 Bologna-Varese 0-0
0-2 Catanzaro-Inter 0-1
2-0 Milan-Fiorentina 0-2
1-0 Napoli-Mantova 0-0
1-0 Roma-Sampdoria 0-1
2-1 Torino-Lanerossi Vicenza 0-0
1-0 Verona-Juventus 0-4


andata (3ª) 3ª giornata ritorno (18ª)
24 ott. 0-0 Cagliari-Catanzaro 2-2 13 feb.
2-0 Fiorentina-Roma 0-0
4-1 Inter-Verona 0-2
1-0 Juventus-Atalanta 0-0
0-2 Lanerossi Vicenza-Milan 1-1
1-1 Mantova-Bologna 1-1
0-0 Napoli-Sampdoria 2-1
2-2 Varese-Torino 0-2
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (19ª)
31 ott. 3-1 Atalanta-Fiorentina 0-2 20 feb.
2-1 Bologna-Lanerossi Vicenza 3-2
1-4 Milan-Juventus 1-1
3-1 Roma-Inter 2-2
1-1 Sampdoria-Catanzaro 0-1
1-0 Torino-Cagliari 2-1
0-1 Varese-Napoli 0-3
1-0 Verona-Mantova 0-1


andata (5ª) 5ª giornata ritorno (20ª)
7 nov. 2-1 Cagliari-Napoli 0-0 27 feb.
1-1 Catanzaro-Varese 1-1
2-1 Fiorentina-Bologna 1-1
2-0 Inter-Torino 1-2
2-1 Juventus-Roma 1-1
2-1 Lanerossi Vicenza-Verona 2-2
1-0 Mantova-Atalanta 0-2
0-2 Sampdoria-Milan 0-0
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (21ª)
14 nov. 1-3 Atalanta-Lanerossi Vicenza 0-1 12 mar.
1-2 Bologna-Juventus 1-2
1-1 Mantova-Catanzaro 1-1
0-0 Milan-Cagliari 1-2
0-0 Napoli-Inter 0-2
2-0 Torino-Sampdoria 1-2
1-3 Varese-Roma 0-0
0-0 Verona-Fiorentina 1-2


andata (7ª) 7ª giornata ritorno (22ª)
28 nov. 2-1 Cagliari-Bologna 1-2 19 mar.
1-1 Catanzaro-Lanerossi Vicenza 0-2
1-1 Fiorentina-Torino 1-2
2-3 Inter-Milan 1-1
2-2 Juventus-Napoli 1-1
3-1 Roma-Mantova 2-0
1-0 Sampdoria-Atalanta 0-0
0-0 Varese-Verona 1-1
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (23ª)
5 dic. 1-0 Atalanta-Varese 1-0 26 mar.
0-3 Bologna-Inter 1-1
0-2 Catanzaro-Fiorentina 0-1
2-1 Juventus-Torino 1-2
6-2 Lanerossi Vicenza-Napoli 1-1
0-1 Milan-Mantova 0-0
2-2 Roma-Cagliari 0-1
1-0 Sampdoria-Verona 2-3


andata (9ª) 9ª giornata ritorno (24ª)
12 dic. 0-2 Bologna-Milan 0-1 2 apr.
2-1 Fiorentina-Lanerossi Vicenza 1-0
0-0 Inter-Cagliari 1-2 1º apr.
1-2 Mantova-Sampdoria 0-0 2 apr.
4-0 Napoli-Roma 0-1
1-0 Torino-Catanzaro 3-1
0-1 Varese-Juventus 0-1
1-2 Verona-Atalanta 0-0
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (25ª)
19 dic. 1-0 Atalanta-Catanzaro 1-1 9 apr.
0-0 Cagliari-Fiorentina 1-0
3-1 Juventus-Sampdoria 0-0
6 gen. 0-4 Lanerossi Vicenza-Inter 1-2
19 dic. 2-2 Mantova-Varese 4-2
3-0 Milan-Roma 2-1
1-1 Napoli-Torino 0-1
0-0 Verona-Bologna 0-1


andata (11ª) 11ª giornata ritorno (26ª)
26 dic. 0-0 Atalanta-Torino 0-1 16 apr.
0-0 Catanzaro-Napoli 0-0
0-0 Fiorentina-Inter 1-1
2-1 Juventus-Mantova 1-1
0-1 Lanerossi Vicenza-Cagliari 0-3
2-0 Milan-Verona 1-1
1-0 Roma-Bologna 2-2
2-0 Sampdoria-Varese 1-0
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (27ª)
2 gen. 2-1 Bologna-Catanzaro 0-1 23 apr.
0-0 Inter-Juventus 0-3
1-2 Mantova-Fiorentina 1-0
1-0 Roma-Atalanta 1-1
1-1 Sampdoria-Lanerossi Vicenza 0-1
0-0 Torino-Milan 0-1
0-2 Varese-Cagliari 1-1
1-1 Verona-Napoli 1-1


andata (13ª) 13ª giornata ritorno (28ª)
9 gen. 0-0 Atalanta-Bologna 1-1 7 mag.
2-1 Cagliari-Juventus 1-2
1-1 Catanzaro-Roma 0-4
1-0 Fiorentina-Varese 1-1
4-4 Inter-Sampdoria 0-0
1-0 Lanerossi Vicenza-Mantova 1-0
0-0 Napoli-Milan 0-3
2-2 Torino-Verona 0-0
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (29ª)
16 gen. 2-2 Bologna-Napoli 0-0 21 mag.
1-0 Juventus-Fiorentina 1-1
1-6 Mantova-Inter 0-2
1-0 Milan-Atalanta 1-0
3-1 Roma-Torino 0-2
0-0 Sampdoria-Cagliari 1-3
0-0 Varese-Lanerossi Vicenza 4-0
0-0 Verona-Catanzaro 0-0


andata (15ª) 15ª giornata ritorno (30ª)
23 gen. 1-0 Cagliari-Mantova 1-2 28 mag.
0-0 Catanzaro-Milan 0-1
0-0 Fiorentina-Sampdoria 0-0
2-0 Inter-Varese 3-0
1-3 Lanerossi Vicenza-Juventus 0-2
2-1 Napoli-Atalanta 1-3
1-0 Torino-Bologna 3-2
1-1 Verona-Roma 0-1

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

————————————————————————————————————————————————————————————
JuventusJuventus
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Gol Rigori Giocatore Squadra
22 6 Bandiera dell'Italia Roberto Boninsegna Inter
21 3 Bandiera dell'Italia Gigi Riva Cagliari
14 Bandiera dell'Italia Alberto Bigon Milan
11 Bandiera dell'Italia Pietro Anastasi Juventus
11 Bandiera dell'Italia Mario Maraschi Lanerossi Vicenza
11 3 Bandiera dell'Italia Giuseppe Savoldi Bologna
10 Bandiera dell'Italia Roberto Bettega Juventus
10 4 Bandiera del Brasile Sergio Clerici Fiorentina
9 1 Bandiera dell'Italia Gianni Bui Torino
9 Bandiera dell'Italia Fabio Capello Juventus
8 1 Bandiera dell'Italia José Altafini Napoli

Media spettatori[modifica | modifica wikitesto]

Media spettatori della Serie A 1971-72: 29 557.[19]

Club Pos. Media
Napoli 1 53.923
Roma 2 47.990
Milan 3 46.130
Juventus 4 45.667
Inter 5 42.630
Fiorentina 6 37.492
Cagliari 7 31.839
Torino 8 31.386
Bologna 9 25.503
Sampdoria 10 21.334
Verona 11 20.038
Atalanta 12 17.781
Vicenza 13 15.352
Catanzaro 14 14.762
Mantova 15 12.111
Varese 16 9.000

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quando gli arbitri si scusavano. Il primo fu Lo Bello, su sport.sky.it, 29 ottobre 2012. URL consultato il 16 marzo 2022 (archiviato il 16 marzo 2022).
  2. ^ Grassia, Lotito, La lattina di Moenchengladbach, il capolavoro di Prisco, pp. 146-148.
  3. ^ Nicola Cecere, Quando Bordon strappò il posto a Lido Vieri, in La Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 2004.
  4. ^ Roberto Perrone, Bini, il libero che stava dietro i «muri», su milano.corriere.it, 16 ottobre 2012.
  5. ^ a b c Panini, p. 361.
  6. ^ a b Tosi.
  7. ^ Biblioteca Trivulziana.
  8. ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Cestmír VYCPALEK, su tuttojuve.com, 15 maggio 2013.
  9. ^ Perucca, p. 127.
  10. ^ a b c Il Cagliari soffia Vitali alla Roma, in Corriere dello Sport, 8 luglio 1971, p. 7 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
  11. ^ Intervista di Franco Dominici a Gaetano Anzalone, su asromaultras.org.
  12. ^ Alvaro Marchini, su asrtalenti.altervista.org.
  13. ^ L'era del Mago, su enciclopediagiallorossa.com (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2013).
  14. ^ Cade il Milan e si stacca la Juventus (PDF), in l'Unità, 6 dicembre 1971, p. 7 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2016).
  15. ^ Giorgio Dell'Arti, Biografia di Roberto Bettega, su cinquantamila.it (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
  16. ^ Il campionato è finito per Rivera, in La Stampa, 15 aprile 1972, p. 16.
  17. ^ Rivera squalificato fino al 30 giugno (PDF), in l'Unità, 15 aprile 1972, p. 12 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  18. ^ Vincitore della Coppa Italia
  19. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A, su stadiapostcards.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Orfeo Pianelli, Il mio Toro, a cura di Bruno Perucca, SEI, 1977.
  • Cronache delle squadre di calcio milanesi - Il Milan, Milano, Biblioteca Trivulziana, 1990.
  • Almanacco illustrato del Milan, 2ª ed., Panini, marzo 2005.
  • Enrico Tosi, Forza Milan! – La storia del Milan, Italia/Italy, maggio 2005.
  • Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, p. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.

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