Luís Vinício

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Luís Vinício
Vinício al L.R. Vicenza
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 180 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1968 - giocatore
1992 - allenatore
Carriera
Giovanili
1942-1946Bandiera non conosciuta Aventureros
1946-1951Bandiera non conosciuta Metallusina
Squadre di club1
1951-1954Botafogo42+ (24+)
1955-1960Napoli152 (69)
1960-1962Bologna47 (17)
1962-1966L.R. Vicenza116 (61)
1966-1967Inter8 (1)
1967-1968L.R. Vicenza25 (7)
Carriera da allenatore
1968-1969Internapoli
1969-1970Brindisi
1970-1971Ternana
1971-1973Brindisi
1973-1976Napoli
1976-1978Lazio
1978-1980Napoli
1980-1982Avellino
1982-1984Pisa
1984-1985Udinese
1986-1987Avellino
1991-1992Juventus Stabia
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luís Vinícius de Menezes, meglio conosciuto con il nome di Luís Vinício (Belo Horizonte, 28 febbraio 1932), è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi in Brasile[modifica | modifica wikitesto]

Di famiglia borghese, Luís Vinícius de Menezes, dopo gli esordi in alcune squadre giovanili della sua città natale[1], iniziò la carriera professionistica nella squadra brasiliana del Botafogo con il nome d'arte Vinícius.

Esordì ufficialmente nel Campionato Carioca l'11 novembre 1951, in Botafogo-Olaria 4-1, siglando una rete[2]. Costituì, con il fuoriclasse Garrincha e l'italo-brasiliano Dino Da Costa ("Dino"), un formidabile trio d'attacco per la squadra carioca. La sua stagione migliore fu il 1953, con 13 gol in 22 partite, ma il 7 settembre, in Botafogo-Flamengo 3-0, dopo aver segnato ed essersi procurato un calcio di rigore, fu costretto a uscire dal campo per sospetta frattura[3]. L'anno successivo giocò soltanto 17 partite, ma siglando ancora 7 gol[3].

Nell'estate del 1955, durante una tournée in Europa del Botafogo, fu visionato dai dirigenti del Napoli che lo acquistarono, per affiancarlo ai più anziani Amadei, Jeppson e Pesaola[1].

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Vinício in azione con la maglia del Napoli

Giunto in Italia a 23 anni, fu subito adottato dalla tifoseria napoletana e ribattezzato 'O lione. Si mise infatti in luce come grande realizzatore: al suo esordio, il 18 settembre 1955 (Napoli-Torino 2-2), andò in gol dopo appena quaranta secondi di gioco[1]. Arrivò secondo nella classifica cannonieri del 1956-1957, con 18 reti (realizzando anche un poker in un Palermo-Napoli terminato 1-4[4]) e quarto in quella del 1957-1958, con 21. Il 6 dicembre 1959 inaugurò lo Stadio San Paolo con un gol in semi-sforbiciata, che permise al Napoli di battere la Juventus 2-1[5].

Nel 1960, dopo cinque stagioni a Napoli e 69 reti, passò al Bologna. Dopo una prima stagione fra i felsinei, l'anno successivo giocò poche gare, venendogli preferito il giovane Harald Nielsen (che sarà poi per due volte consecutive capocannoniere della Serie A).

Nell'estate del 1962 tornò in Brasile, presto richiamato dai dirigenti del L.R. Vicenza. Dopo un discreto primo anno, tornò a segnare con regolarità e realizzò 17 reti nel 1963-1964, regalando ai veneti il sesto posto e arrivando terzo fra i marcatori. Nel 1964-1965 fu decimo in campionato e nel 1965-1966 segnò 25 gol (il primo a raggiungere questa quota dopo di lui sarà Marco van Basten nel 1991-1992) che gli valsero il titolo di capocannoniere; il Lanerossi fu quinto davanti al Milan.

Nell'estate del 1966 lasciò Vicenza perché chiamato da Helenio Herrera all'Inter. Il "Mago" lo volle semplicemente togliere dal mercato, affinché qualche squadrone non lo acquistasse. Infatti, Vinicio non solo era chiuso dai due stranieri Jair e Suárez, ma il suo modo di interpretare il ruolo del centravanti non aveva nulla a che fare con il gioco dell'Inter. Talché in nerazzurro giocò solo 8 partite, segnando un unico gol. Dopo quella stagione, in pratica un anno buttato via, già trentacinquenne tornò a Vicenza, dove concluse la propria carriera (con oltre 150 reti in Serie A), contribuendo con le sue marcature all'ennesima salvezza consecutiva dalla B. Con 68 reti in 141 gare, Luis Vinicio è miglior il bomber biancorosso di tutti i tempi in Serie A.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Internapoli[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la carriera da allenatore nel 1968-69 all'Internapoli, in Serie C.

Brindisi[modifica | modifica wikitesto]

«A battezzare il nuovo sodalizio biancazzurro il grande Luis Vinicio, l'allenatore più famoso della storia del calcio biancazzurro»

Si mise quindi in mostra con il Brindisi, che portò alla la promozione in Serie B, dove al momento del congedo per passare al Napoli ottenne riconoscimenti per gli anni positivi alla guida della squadra[7]; a distanza di anni viene ricordato come uno degli "eroi" delle stagioni della squadra pugliese in Serie B, venendo invitato alle presentazioni della squadra[8].

Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Nella metà degli anni 1970, dopo la carriera da calciatore tornò a Napoli in veste di allenatore, applicando per primo in Italia il gioco del calcio totale all'olandese. Con la squadra partenopea arrivò terzo nel 1973-1974 e sfiorò la vittoria del campionato nella stagione 1974-1975.[9]

Lazio[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1976-1977 venne chiamato dal presidente Umberto Lenzini a guidare la Lazio, raccogliendo la pesante eredità di un allenatore come Tommaso Maestrelli, passato a ricoprire il ruolo di direttore sportivo, che suggerì a Lenzini proprio l'ingaggio di Vinício. Il tecnico brasiliano ritrovò nella sua esperienza romana una vecchia conoscenza, Pino Wilson, già capitano dell'Internapoli quando Vinício ne era l'allenatore[10]. Il primo anno concluse il campionato al quinto posto, piazzamento che gli valse la conferma per la stagione successiva, che si rivelò più complicata del previsto, con la squadra invischiata nella lotta salvezza; il 28 marzo 1978, dopo la sconfitta a Foggia per 3-1, Vinício venne esonerato e sostituito da Bob Lovati.

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nelle stagioni successive allenò squadre come l'Avellino (da cui si dimise facendosi sostituire da Claudio Tobia)[11], il Pisa e l'Udinese.

Chiuse la sua carriera di allenatore nel 1991-1992 in C2 alla guida della Juve Stabia, che si salvò dopo un campionato particolarmente tribolato.

Il 21 aprile 2012 allo stadio Romeo Menti di Vicenza, nell'intervallo dell'incontro di campionato con la Sampdoria, è stata consegnata a Vinício una targa commemorativa per la sua carriera[12].

Nel 2021 ha raccontato la propria carriera nell'autobiografia, curata da Paquito Catanzaro, Il Leone di Belo Horizonte (Homo Scrivens).[13]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato
Comp Pres Reti
1951[14] Bandiera del Brasile Botafogo CC 1+ 1+
1952[15][16] CC 2+ 3
1953 CC 22 13
1954 CC 17 7
1955[17] CC ? ?
Totale Botafogo[18] 42+ 24+
1955-1956 Bandiera dell'Italia Napoli A 26 16
1956-1957 A 34 18
1957-1958 A 34 21
1958-1959 A 28 7
1959-1960 A 30 7
Totale Napoli 152 69
1960-1961 Bandiera dell'Italia Bologna A 30 11
1961-1962 A 17 6
Totale Bologna 47 17
1962-1963 Bandiera dell'Italia Vicenza A 26 7
1963-1964 A 29 17
1964-1965 A 27 12
1965-1966 A 34 25
1966-1967 Bandiera dell'Italia Inter A 8 1
1967-1968 Bandiera dell'Italia Vicenza A 25 7
Totale L.R. Vicenza 141 68
Totale carriera[18] 390+ 179+

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1968-1969 Bandiera dell'Italia Internapoli C 38 16 15 7 - - - - - - - - - - - - - - - 38 16 15 7 42,11
1969-1970 Bandiera dell'Italia Brindisi C 30 18 8 4 - - - - - - - - - - - - - - - 30 18 8 4 60,00
1970-1971 Bandiera dell'Italia Ternana B 38 11 15 12 CI 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 41 12 16 13 29,27
1971-1972 Bandiera dell'Italia Brindisi C 38 21 13 4 - - - - - - - - - - - - - - - 38 21 13 4 55,26
1972-1973 B 38 12 17 9 CI 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 42 13 19 10 30,95
Totale Brindisi 106 51 38 17 4 1 2 1 - - - - - - - - 110 52 40 18 47,27
1973-1974 Bandiera dell'Italia Napoli A 30 12 12 6 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 34 14 13 7 41,18
1974-1975 A 30 14 13 3 CI 10 6 1 3 CU 6 3 2 1 - - - - - 46 23 16 7 50,00
1975-giu. 1976 A 30 13 10 7 CI 6 4 2 0 CU 2 0 1 1 - - - - - 38 17 13 8 44,74
1976-1977 Bandiera dell'Italia Lazio A 30 10 11 9 CI 4 2 0 2 - - - - - - - - - - 34 12 11 11 35,29
1977-mar. 1978 A 24 5 10 9 CI 4 2 0 2 CU 4 2 0 2 - - - - - 32 9 10 13 28,13
Totale Lazio 54 15 21 18 8 4 0 4 4 2 0 2 - - - - 66 21 21 24 31,82
ott. 1978-1979 Bandiera dell'Italia Napoli A 28 8 14 6 CI 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 32 9 16 7 28,13
1979-apr. 1980 A 26 7 11 8 CI 6 3 2 1 CU 4 1 1 2 - - - - - 36 11 14 11 30,56
Totale Napoli 144 54 60 30 30 16 8 6 12 4 4 4 - - - - 186 74 72 40 39,78
1980-1981 Bandiera dell'Italia Avellino A 30 10 10 10 CI 6 2 2 2 - - - - - TC 2 1 0 1 38 13 12 13 34,21
1981-mar. 1982 A 21 7 6 8 CI 4 0 4 0 - - - - - - - - - - 25 7 10 8 28,00
1982-1983 Bandiera dell'Italia Pisa A 30 8 11 11 CI 9 3 4 2 - - - - - - - - - - 39 11 15 13 28,21
ott. 1983-feb. 1984 A 15 2 10 3 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 15 2 10 3 13,33
Totale Pisa 45 10 21 14 9 3 4 2 - - - - - - - - 54 13 25 16 24,07
1984-1985 Bandiera dell'Italia Udinese A 30 10 5 15 CI 5 2 1 2 - - - - - - - - - - 35 12 6 17 34,29
1985-gen. 1986 A 18 2 9 7 CI 5 5 0 0 - - - - - - - - - - 23 7 9 7 30,43
Totale Udinese 48 12 14 22 10 7 1 2 - - - - - - - - 58 19 15 24 32,76
1986-1987 Bandiera dell'Italia Avellino A 30 9 12 9 CI 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 35 11 14 10 31,43
lug.-ott. 1987 A 5 1 0 4 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 5 1 0 4 20,00
Totale Avellino 86 27 28 31 15 4 8 3 - - - - - - - - 101 31 36 34 30,69
1991-1992 Bandiera dell'Italia Juve Stabia C2 38+1[19] 11 13+1 14 CI 4 0 0 4 - - - - - - - - - - 43 11 14 18 25,58
Totale carriera 597+1 207 225+1 165 83 36 24 23 16 6 4 6 2 1 0 1 699 250 254 195 35,77

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Bologna: 1961

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1965-1966 (25 gol)

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Brindisi: 1971-1972 (girone C)

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2016

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Storie di calcio
  2. ^ Blog do Marcao 14.01.2010
  3. ^ a b Blog do Marcao 09.09.2009
  4. ^ 1001 storie e curiosità sul grande Napoli che dovresti conoscere
  5. ^ Vinicio: vi racconto il mio primo gol al San Paolo. Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive.
  6. ^ Luis Vinicio ‘battezza’ il nuovo Brindisi brindisimagazine.it
  7. ^ Gazzetta dello Sport, 22 maggio 1973, pagina 4
  8. ^ Luis Vinicio e Renna al battesimo del Brindisi senzacolonne.it
  9. ^ Il Napoli di Vinicio
  10. ^ Vincenzo Di Michele, "Pino Wilson Vero capitano d'altri tempi", Fernandel (editore)
  11. ^ La Stampa, 16 marzo 1982, pagina 21
  12. ^ Vicenza - Sampdoria 1 - 1 (36ª giornata) biancorossi.net
  13. ^ Il Leone di Belo Horizonte – Luis Vinicio - La biografia del grande calciatore e allenatore brasiliano, su libridisport.com, 1º luglio 2021.
  14. ^ I dati su presenze e reti in questa stagione sono parziali.
  15. ^ I dati sulle presenze in questa stagione sono parziali.
  16. ^ (PT) Rio de Janeiro Championship 1952, su rsssfbrasil.com.
  17. ^ Non si conoscono i dati sulle presenze e le reti in questa stagione.
  18. ^ a b Dati parziali. Non si conoscono i dati sulle presenze e le reti nella stagione 1955. Inoltre i dati sulle presenze e le reti della stagione 1951 sono parziali, così come quelli riguardanti le presenze nella stagione 1952.
  19. ^ Spareggio per la salvezza.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luís Vinício (a cura di Paquito Catanzaro), Il leone di Belo Horizonte, Homo Scrivens, 2021, ISBN 9788832781908

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]