Serie A 1982-1983

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Serie A 1982-1983
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 81ª (51ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 12 settembre 1982
al 15 maggio 1983
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 16
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Roma
(2º titolo)
Retrocessioni Cagliari
Cesena
Catanzaro
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera della Francia Michel Platini (16)
Incontri disputati 240
Gol segnati 505 (2,1 per incontro)
La foto celebrativa dei romanisti di nuovo scudettati dopo 41 anni
Cronologia della competizione
1981-1982 1983-1984

La Serie A 1982-1983 è stata l'81ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 51ª a girone unico), disputata tra il 12 settembre 1982 e il 15 maggio 1983 e conclusa con la vittoria della Roma, al suo secondo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Michel Platini (Juventus) con 16 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra: i due nuovi stranieri della Juventus, il francese Michel Platini – capocannoniere con 16 gol – e il polacco Zbigniew Boniek.

Il mercato fu reso più vivace sia dall'apertura all'ingaggio di un secondo calciatore straniero, possibilità che costrinse le società a muoversi già nei primi mesi dell'anno,[1] sia dalla definitiva abolizione del vincolo sportivo:[2] dal 1º luglio 1982[3] i calciatori, non più «oggetto passivo delle contrattazioni tra i presidenti», divennero proprietari dei loro cartellini (in questa prima fase, ciò avvenne gradualmente sulla base della loro anzianità), fatto che portò alla nascita di un mercato parallelo tra gli svincolati.[2][3]

Protagonista fu la Juventus campione uscente, che scelse il polacco Boniek e il francese Platini,[1] dirottando così l'irlandese Brady alla neopromossa Sampdoria;[4] gli ambiziosi liguri si rinforzarono acquistando anche l'inglese Francis e il promettente Mancini, mentre il giovane Vierchowod[4] venne girato in prestito a una Roma che, per il resto, si limitò a pochi acquisti come Maldera e l'austriaco Prohaska.

L'ex capitano milanista Fulvio Collovati, protagonista di un discusso cambio di casacca col passaggio ai rivali cittadini dell'Inter.[5]

La Fiorentina, desiderosa di riscatto dopo l'esito della precedente volata-scudetto, completò la rosa con Pin, Sala e l'argentino Passarella, mentre l'Inter del nuovo allenatore Marchesi si rinforzò con lo stopper della nazionale, l'ex capitano milanista Collovati – per un passaggio sull'altra sponda del Naviglio che generò non poche polemiche, peraltro dopo le contestazioni che avevano falcidiato l'ambiente rossonero per la retrocessione dei mesi precedenti –,[5] oltre al brasiliano Juary e al tedesco Müller.

Il Torino chiuse l'era Pianelli passando nelle mani di Sergio Rossi: il nuovo patron non nascose ambizioni di rilancio portando in maglia granata uno dei freschi campioni del mondo azzurri, Selvaggi, oltreché Galbiati, l'argentino Hernández e la futura bandiera Corradini.[6] Infine in provincia l'Udinese blindò la retroguardia con il difensore brasiliano Edinho e compose l'inedita coppia d'attacco Virdis-Pulici,[7] mentre il neopromosso Verona si assicurò il brasiliano Dirceu e vari giocatori di categoria quali, tra gli altri, Fanna e Spinosi.[8]

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Il campionato successivo ai vittoriosi mondiali in Spagna della nazionale iniziò il 12 settembre 1982. Le favorite presto ebbero problemi: l'attacco della Fiorentina, già fuori dall'Europa e dalla Coppa Italia, si bloccò, e il mercato di riparazione si arenò a causa di una lunga e infruttuosa trattativa per portare Giordano a Firenze; la Juventus pagò in avvio un certo appannamento che manifestarono i suoi molti giocatori reduci dalle fatiche del mundial, il difficile impatto di Platini coi ritmi del calcio italiano[9] oltreché, alla lunga, l'insufficiente rendimento in trasferta; infine, i nuovi acquisti dell'Inter non rispettarono le attese.

Agostino Di Bartolomei, capitano della Roma: il suo impiego come difensore centrale, in questa stagione, diede ottimi risultati.[10]

Ad approfittarne fu la Roma, assieme alle tre vivaci neopromosse: la Sampdoria, sorprendentemente prima dopo tre partite (grazie a vittorie di rilievo su Juve, Inter e Roma), andò declinando, così come il Pisa; a resistere fu il quadrato Verona, che inanellò una lunga serie di risultati utili e, il 7 novembre, agganciò i giallorossi al primo posto. Il pareggio interno con il Cagliari della settimana seguente bloccò tuttavia i veneti, che riuscirono comunque a incalzare una Roma in fuga per tutto dicembre, concludendo il girone di andata al secondo posto: il 9 gennaio 1983 un solo punto divideva capitolini e scaligeri, questi ultimi particolarmente abili nel contropiede.[11]

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del girone di ritorno il Verona incappò in quattro pareggi consecutivi (da segnalare la 19ª giornata, quando sette partite su otto terminarono pari); la pesante sconfitta del 20 febbraio sul campo dell'Avellino pose fine alla corsa dei gialloblù, destinati comunque alla qualificazione alle coppe europee.[8] La Roma, che aveva aumentato il divario grazie al gioco di Liedholm, poté affrontare con una certa sicurezza il recupero di Juventus e Inter; neppure il rovescio patito all'Olimpico il 6 marzo contro i bianconeri compromise il cammino dei giallorossi.[12] Il 27 marzo la Juventus perse infatti in maniera rocambolesca la stracittadina, subendo 3 reti in appena 3 minuti dal Torino,[13] mentre il 3-3 nel derby d'Italia del 1º maggio non fu omologato dalla giustizia sportiva, che diede partita vinta agli ospiti poiché Marini fu colpito da una pietra nei pressi del Comunale.[12] I nerazzurri, nel frattempo, furono protagonisti di un caso spinoso sul finire del campionato, con sospetti di combine per Genoa-Inter, ma entrambi i club vennero assolti dalla giustizia sportiva.[14]

Il neopromosso Verona, sorpresa del campionato, chiuse la classifica al quarto posto riuscendo a inserirsi nella lotta scudetto.

La Roma poté vincere matematicamente il suo secondo scudetto l'8 maggio, grazie al punto strappato a Marassi contro i rossoblù; a 41 anni dal loro primo titolo, i giallorossi s'imposero nel campionato successivo ai Mondiali di Spagna 1982. Protagonisti del successo furono il presidente Dino Viola, che aveva preso le redini della società dopo la negativa stagione 1978-1979, l'allenatore Liedholm, al suo secondo successo personale, e un gruppo di giocatori in cui spiccarono il campione del mondo Conti, il goleador Pruzzo e il regista brasiliano Falcão,[12] tanto amato dai tifosi da meritarsi l'appellattivo di «ottavo re di Roma».[15]

Lo juventino Platini, al debutto nel campionato italiano, nonostante un avvio problematico seppe emergere alla distanza,[9] tanto da divenire capocannoniere con 16 reti. Da segnalare in questo torneo i 20 pareggi su 30 partite dell'Udinese, a tutt'oggi record per i campionati di Serie A a 16 squadre.

Nel corso del campionato il Napoli, ultimo al termine del girone di andata, si ritrovò a lottare per la salvezza; provvidenziale per i partenopei fu il ritorno in panchina di Pesaola. Staccato sul fondo il Catanzaro, calato alla distanza, i partenopei approfittarono dei pessimi gironi di ritorno di Cesena e Cagliari per portarsi in salvo, battendo all'ultima giornata proprio i romagnoli nello scontro diretto.[16] A decretare la caduta dei sardi fu la sconfitta contro l'Ascoli all'ultima giornata: per l'unica volta nella storia dei campionati a 16 squadre del dopoguerra, non furono sufficienti 26 punti per evitare la Serie B.[17]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Ubicazione delle squadre della Serie A 1982-1983
Club[18] Stagione Città Stadio Stagione precedente
Ascoli dettagli Ascoli Piceno Stadio Cino e Lillo Del Duca 6º posto in Serie A
Avellino dettagli Avellino Stadio Partenio 8º posto in Serie A
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 12º posto in Serie A
Catanzaro dettagli Catanzaro Stadio Comunale
Stadio Comunale, Reggio Calabria (solo 13ª)
Stadio San Vito, Cosenza (solo 24ª)
7º posto in Serie A
Cesena dettagli Cesena Stadio Dino Manuzzi 9º posto in Serie A
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale 2º posto in Serie A
Genoa dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 13º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 5º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio Comunale di Torino 1º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 4º posto in Serie A
Pisa dettagli Pisa Stadio Arena Garibaldi 3º posto in Serie B, promosso
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 3º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 2º posto in Serie B, promossa
Torino dettagli Torino Stadio Comunale di Torino 10º posto in Serie A
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 11º posto in Serie A
Verona dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 1º posto in Serie B, promosso

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore[19] Calciatore più presente[20] Cannoniere[20]
Ascoli Bandiera dell'Italia Carlo Mazzone Bandiera dell'Italia Walter De Vecchi (30) Bandiera dell'Italia Walter De Vecchi,
Bandiera dell'Italia Giuseppe Greco (7)
Avellino Bandiera dell'Italia Giuseppe Marchioro (1ª-5ª)
Bandiera dell'Italia Fernando Veneranda (6ª-30ª)
Bandiera del Perù Gerónimo Barbadillo,
Bandiera dell'Italia Luciano Favero,
Bandiera dell'Italia Stefano Tacconi,
Bandiera dell'Italia Beniamino Vignola (30)
Bandiera dell'Italia Beniamino Vignola (7)
Cagliari Bandiera dell'Italia Gustavo Giagnoni Bandiera dell'Italia Claudio Azzali,
Bandiera dell'Italia Maurizio Restelli (30)
Bandiera dell'Italia Luigi Piras (9)
Catanzaro Bandiera dell'Italia Bruno Pace (1ª-15ª)
Bandiera dell'Italia Saverio Leotta (16ª-30ª)
Bandiera dell'Italia Piero Braglia (28) Bandiera dell'Italia Luigi De Agostini,
Bandiera dell'Italia Pietro Mariani (4)
Cesena Bandiera dell'Italia Bruno Bolchi Bandiera dell'Austria Walter Schachner (30) Bandiera dell'Austria Walter Schachner (8)
Fiorentina Bandiera dell'Italia Giancarlo De Sisti Bandiera dell'Italia Giovanni Galli,
Bandiera dell'Italia Daniele Massaro (30)
Bandiera dell'Italia Giancarlo Antognoni (9)
Genoa Bandiera dell'Italia Luigi Simoni Bandiera dell'Italia Mario Faccenda,
Bandiera dell'Italia Silvano Martina (30)
Bandiera dell'Italia Massimo Briaschi (I) (9)
Inter Bandiera dell'Italia Rino Marchesi Bandiera dell'Italia Ivano Bordon,
Bandiera dell'Italia Alessandro Altobelli (30)
Bandiera dell'Italia Alessandro Altobelli (15)
Juventus Bandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni Bandiera della Francia Michel Platini,
Bandiera dell'Italia Gaetano Scirea,
Bandiera dell'Italia Dino Zoff (30)
Bandiera della Francia Michel Platini (16)
Napoli Bandiera dell'Italia Massimo Giacomini (1ª-11ª)
Bandiera dell'Italia Gennaro Rambone e Bandiera dell'Italia Bruno Pesaola (D.T.) (12ª-30ª)
Bandiera dell'Italia Luciano Castellini,
Bandiera dell'Italia Moreno Ferrario,
Bandiera dei Paesi Bassi Ruud Krol,
Bandiera dell'Italia Claudio Pellegrini (30)
Bandiera dell'Italia Claudio Pellegrini (5)
Pisa Bandiera del Brasile Luís Vinício Bandiera dell'Italia Alessandro Mannini,
Bandiera dell'Italia Pasquale Casale (30)
Bandiera della Danimarca Klaus Berggreen (8)
Roma Bandiera della Svezia Nils Liedholm Bandiera dell'Italia Pietro Vierchowod,
Bandiera dell'Italia Franco Tancredi (30)
Bandiera dell'Italia Roberto Pruzzo (12)
Sampdoria Bandiera dell'Italia Renzo Ulivieri Bandiera dell'Italia Alessandro Scanziani (30) Bandiera dell'Italia Alessandro Scanziani (8)
Torino Bandiera dell'Italia Eugenio Bersellini Bandiera dell'Italia Carlo Borghi,
Bandiera dell'Italia Giuseppe Dossena,
Bandiera dell'Italia Franco Selvaggi,
Bandiera dell'Italia Giuliano Terraneo (30)
Bandiera dell'Italia Franco Selvaggi (8)
Udinese Bandiera dell'Italia Enzo Ferrari Bandiera del Brasile Edinho,
Bandiera dell'Italia Dino Galparoli (30)
Bandiera del Brasile Edinho (7)
Verona Bandiera dell'Italia Osvaldo Bagnoli Bandiera dell'Italia Luciano Spinosi,
Bandiera dell'Italia Roberto Tricella,
Bandiera dell'Italia Domenico Volpati (30)
Bandiera dell'Italia Domenico Penzo (15)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Roma 43 30 16 11 3 47 24 +23
[21] 2. Juventus 39 30 15 9 6 49 26 +23
3. Inter 38 30 12 14 4 40 23 +17
4. Verona 35 30 11 13 6 37 31 +6
5. Fiorentina 34 30 12 10 8 36 25 +11
6. Udinese 32 30 6 20 4 25 29 -4
7. Sampdoria 31 30 8 15 7 31 30 +1
8. Torino 30 30 9 12 9 30 28 +2
9. Avellino 28 30 8 12 10 29 34 -5
10. Napoli 28 30 7 14 9 22 29 -7
11. Genoa 27 30 6 15 9 34 38 -4
12. Pisa 27 30 8 11 11 27 27 0
13. Ascoli 27 30 9 9 12 32 37 -5
14. Cagliari 26 30 6 14 10 23 33 -10
15. Cesena 22 30 4 14 12 22 35 -13
16. Catanzaro 13 30 2 9 19 21 56 -35

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata in Coppa dei Campioni 1983-1984.
      Qualificate in Coppa UEFA 1983-1984.
      Qualificata in Coppa delle Coppe 1983-1984.
      Retrocesse in Serie B 1983-1984.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dove era previsto uno spareggio.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione Sportiva Roma 1982-1983.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
Bandiera dell'Italia Franco Tancredi (30)
Bandiera dell'Italia Agostino Di Bartolomei (28)
Bandiera dell'Italia Sebastiano Nela (28)
Bandiera dell'Italia Pietro Vierchowod (30)
Bandiera dell'Italia Aldo Maldera (26)
Bandiera del Brasile Paulo Roberto Falcão (27)
Bandiera dell'Austria Herbert Prohaska (26)
Bandiera dell'Italia Carlo Ancelotti (23)
Bandiera dell'Italia Maurizio Iorio (25)
Bandiera dell'Italia Bruno Conti (26)
Bandiera dell'Italia Roberto Pruzzo (27)
Altri giocatori: Michele Nappi (16), Odoacre Chierico (16), Claudio Valigi (13), Ubaldo Righetti (12), Paolo Alberto Faccini (3), Franco Superchi (1), Paolo Giovannelli (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

Asc Ave Cag Cat Ces Fio Gen Int Juv Nap Pis Rom Sam Tor Udi Ver
Ascoli –––– 2-1 2-0 3-2 1-1 1-0 0-0 0-0 2-0 2-1 2-2 1-1 2-0 2-0 3-0 2-3
Avellino 2-0 –––– 0-0 4-0 1-0 2-0 2-0 1-2 1-1 0-0 1-0 1-1 0-0 2-0 1-1 3-0
Cagliari 3-1 1-1 –––– 1-0 0-0 0-0 1-1 0-2 1-2 1-0 1-1 1-3 1-0 0-0 0-0 2-1
Catanzaro 1-0 1-1 1-2 –––– 1-1 0-1 2-2 1-2 1-2 1-2 0-2 0-0 1-1 0-0 1-1 2-1
Cesena 1-1 2-0 0-0 0-0 –––– 3-3 0-1 2-2 2-2 0-0 0-0 1-1 0-2 2-0 1-0 1-2
Fiorentina 1-0 3-0 3-1 4-0 4-0 –––– 2-1 0-0 0-1 1-0 2-1 2-2 3-1 0-0 1-2 1-1
Genoa 0-0 1-1 3-0 4-1 2-1 0-3 –––– 2-3 1-0 0-0 1-0 1-1 1-1 1-1 2-3 0-1
Inter 2-0 2-0 2-0 5-0 3-1 0-0 2-1 –––– 0-0 2-2 0-1 0-0 1-2 1-3 1-1 1-1
Juventus 5-0 4-1 1-1 3-1 2-0 3-0 4-2 0-2 –––– 3-0 3-2 2-1 1-1 1-0 4-0 0-0
Napoli 0-0 1-1 1-0 2-0 1-0 1-0 1-1 1-1 0-0 –––– 2-1 1-3 0-1 1-0 0-0 1-2
Pisa 2-1 2-0 0-0 0-0 1-0 0-0 0-0 1-1 0-0 2-0 –––– 1-2 3-2 0-1 0-0 0-1
Roma 2-1 2-0 1-0 2-0 1-0 3-1 2-0 2-1 1-2 5-2 3-1 –––– 1-0 3-1 0-0 1-0
Sampdoria 1-1 0-0 1-1 4-2 0-0 0-0 2-2 0-0 1-0 1-1 1-0 1-0 –––– 0-0 1-3 2-2
Torino 2-0 4-1 3-2 1-0 0-1 2-0 1-1 0-0 3-2 1-1 0-2 1-1 3-0 –––– 0-0 1-1
Udinese 2-1 1-1 1-1 2-1 3-1 0-0 1-1 0-0 0-0 0-0 1-1 1-1 0-4 2-2 –––– 0-0
Verona 2-1 3-0 2-2 3-1 1-1 0-1 2-2 1-2 2-1 0-0 2-1 1-1 1-1 1-0 0-0 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

Il sorteggio del calendario di Serie A e di Serie B avvenne il 30 luglio 1982, presso il CONI. Le prime sei squadre della stagione 1981-1982, Juventus, Fiorentina, Roma, Napoli, Inter e Ascoli, non potevano incontrarsi nella prime tre giornate.[22]

andata (1ª) Prima giornata ritorno (16ª)
12 set. 0-0 Ascoli-Genoa 0-0 16 gen.
1-3 Cagliari-Roma 0-1
0-0 Cesena-Pisa 0-1
4-0 Fiorentina-Catanzaro 1-0
0-0 Napoli-Udinese 0-0
1-0 Sampdoria-Juventus 1-1
4-1 Torino-Avellino 0-2
1-2 Verona-Inter 1-1


andata (3ª) Terza giornata ritorno (18ª)
26 set. 2-2 Ascoli-Pisa 1-2 30 gen.
0-2 Cagliari-Inter 0-2
2-0 Cesena-Avellino 0-1
1-2 Fiorentina-Udinese 0-0
2-0 Napoli-Catanzaro 2-1
1-0 Sampdoria-Roma 0-1
1-1 Torino-Genoa 1-1
2-1 Verona-Juventus 0-0


andata (5ª) Quinta giornata ritorno (20ª)
10 ott. 3-0 Ascoli-Udinese 1-2 20 feb.
1-1 Cagliari-Pisa 0-0
0-1 Cesena-Genoa 1-2
0-1 Fiorentina-Juventus 0-3
1-3 Napoli-Roma 2-5
4-2 Sampdoria-Catanzaro 1-1
0-0 Torino-Inter 3-1
3-0 Verona-Avellino 0-3


andata (7ª) Settima giornata ritorno (22ª)
24 ott. 2-0 Ascoli-Sampdoria 1-1 6 mar.
0-0 Cagliari-Torino 2-3
3-3 Cesena-Fiorentina 0-4
2-3 Genoa-Udinese 1-1
2-1 Juventus-Roma 2-1
1-1 Napoli-Avellino 0-0
1-1 Pisa-Inter 1-0
3-1 Verona-Catanzaro 1-2


andata (9ª) Nona giornata ritorno (24ª)
7 nov. 2-3 Ascoli-Verona 1-2 20 mar.
1-0 Cagliari-Catanzaro 2-1
2-2 Cesena-Inter 1-3
0-0 Fiorentina-Torino 0-2
1-1 Genoa-Avellino 0-2
3-2 Juventus-Pisa 0-0
0-1 Napoli-Sampdoria 1-1
1-1 Udinese-Roma 0-0


andata (11ª) Undicesima giornata ritorno (26ª)
28 nov. 2-0 Ascoli-Juventus 0-5 10 apr.
1-2 Avellino-Inter 0-2
1-0 Cagliari-Napoli 0-1
0-0 Catanzaro-Roma 0-2
1-1 Fiorentina-Verona 1-0
1-1 Genoa-Sampdoria 2-2
0-1 Torino-Cesena 0-2
1-1 Udinese-Pisa 0-0


andata (13ª) Tredicesima giornata ritorno (28ª)
19 dic. 1-1 Avellino-Roma 0-2 1º mag.
1-0 Cagliari-Sampdoria 1-1
1-1 Catanzaro-Udinese 1-2
1-0 Fiorentina-Napoli 0-1
1-0 Genoa-Pisa 0-0
0-0 Inter-Juventus[23] 2-0
2-0 Torino-Ascoli 0-2
1-1 Verona-Cesena 2-1


andata (15ª) Quindicesima giornata ritorno (30ª)
9 gen. 1-1 Avellino-Udinese 1-1 15 mag.
3-1 Cagliari-Ascoli 0-2
0-0 Cesena-Napoli 0-1
2-1 Fiorentina-Pisa 0-0
1-0 Genoa-Juventus 2-4
5-0 Inter-Catanzaro 2-1
1-1 Torino-Roma 1-3
1-1 Verona-Sampdoria 2-2
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (17ª)
19 set. 2-0 Avellino-Ascoli 1-2 23 gen.
0-0 Catanzaro-Torino 0-1
0-3 Genoa-Fiorentina 1-2
1-2 Inter-Sampdoria 0-0
2-0 Juventus-Cesena 2-2
2-0 Pisa-Napoli 1-2
1-0 Roma-Verona 1-1
1-1 Udinese-Cagliari 0-0


andata (4ª) Quarta giornata ritorno (19ª)
3 ott. 0-0 Avellino-Cagliari 1-1 6 feb.
1-1 Catanzaro-Cesena 0-0
0-1 Genoa-Verona 2-2
0-0 Inter-Fiorentina 0-0
3-0 Juventus-Napoli 0-0
3-2 Pisa-Sampdoria 0-1
2-1 Roma-Ascoli 1-1
2-2 Udinese-Torino 0-0


andata (6ª) Sesta giornata ritorno (21ª)
17 ott. 2-0 Avellino-Fiorentina 0-3 27 feb.
1-0 Catanzaro-Ascoli 2-3
3-0 Genoa-Cagliari 1-1
2-2 Inter-Napoli 1-1
0-1 Pisa-Verona 1-2
1-0 Roma-Cesena 1-1
3-0 Torino-Sampdoria 0-0
0-0 Udinese-Juventus 0-4


andata (8ª) Ottava giornata ritorno (23ª)
31 ott. 1-1 Avellino-Juventus 1-4 13 mar.
2-2 Catanzaro-Genoa 1-4
3-1 Fiorentina-Cagliari 0-0
2-0 Inter-Ascoli 0-0
3-1 Roma-Pisa 2-1
0-0 Sampdoria-Cesena 2-0
1-1 Torino-Napoli 0-1
0-0 Udinese-Verona 0-0


andata (10ª) Decima giornata ritorno (25ª)
21 nov. 1-0 Cesena-Udinese 1-3 27 mar.
2-1 Inter-Genoa 3-2
1-0 Juventus-Torino 2-3
0-0 Napoli-Ascoli 1-2
0-0 Pisa-Catanzaro 2-0
3-1 Roma-Fiorentina 2-2
0-0 Sampdoria-Avellino 0-0
2-2 Verona-Cagliari 1-2


andata (12ª) Dodicesima giornata ritorno (27ª)
12 dic. 1-0 Ascoli-Fiorentina 0-1 24 apr.
0-0 Cesena-Cagliari 0-0
3-1 Juventus-Catanzaro 2-1
1-1 Napoli-Genoa 0-0
2-0 Pisa-Avellino 0-1
2-1 Roma-Inter 0-0
1-3 Sampdoria-Udinese 4-0
1-0 Verona-Torino 1-1


andata (14ª) Quattordicesima giornata ritorno (29ª)
2 gen. 1-1 Ascoli-Cesena 1-1 8 mag.
1-1 Catanzaro-Avellino 0-4
1-1 Juventus-Cagliari 2-1
1-2 Napoli-Verona 0-0
0-1 Pisa-Torino 2-0
2-0 Roma-Genoa 1-1
0-0 Sampdoria-Fiorentina 1-3
0-0 Udinese-Inter 1-1

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

————————————————————————————————————————————————————————————
Roma
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª

Classifica in divenire[modifica | modifica wikitesto]

[24] 10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª
Ascoli 1 1 2 2 4 4 6 6 6 7 9 11 11 12 12 13 15 15 16 16 18 19 20 20 22 22 22 24 25 27
Avellino 0 2 2 3 3 5 6 7 8 9 9 9 10 11 12 14 14 16 17 19 19 20 20 22 23 23 25 25 27 28
Cagliari 0 1 1 2 3 3 4 4 6 7 9 10 12 13 15 15 16 16 17 18 19 19 20 22 24 24 25 26 26 26
Catanzaro 0 1 1 2 2 4 4 5 5 6 7 7 8 9 9 9 9 9 10 11 11 13 13 13 13 13 13 13 13 13
Cesena 1 1 3 4 4 4 5 6 7 9 11 12 13 14 15 15 16 16 17 17 18 18 18 18 18 20 21 21 22 22
Fiorentina 2 4 4 5 5 5 6 8 9 9 10 10 12 13 15 17 19 20 21 21 23 25 26 26 27 29 31 31 33 34
Genoa 1 1 2 2 4 6 6 7 8 8 9 10 12 12 14 15 15 16 17 19 20 21 23 23 23 24 25 26 27 27
Inter 2 2 4 5 6 7 8 10 11 13 15 15 16 17 19 20 21 23 24 24 25 25 26 28 30 32 33 35 36 38
Juventus 0 2 2 4 6 7 9 10 12 14 14 16 17 18 18 19 20 21 22 24 26 28 30 31 31 33 35 35 37 39
Napoli 1 1 3 3 3 4 5 6 6 7 7 8 8 8 9 10 12 14 15 15 16 17 19 20 20 22 23 25 26 28
Pisa 1 3 4 6 7 7 8 8 8 9 10 12 12 12 12 14 14 16 16 17 17 19 19 20 22 23 23 24 26 27
Roma 2 4 4 6 8 10 10 12 13 15 16 18 19 21 22 24 25 27 28 30 31 31 33 34 35 37 38 40 41 43
Sampdoria 2 4 6 6 8 8 8 9 11 12 13 13 13 14 15 16 17 17 19 20 21 22 24 25 26 27 29 30 30 31
Torino 2 3 4 5 6 8 9 10 11 11 11 11 13 15 16 16 18 19 20 22 23 25 25 27 29 29 30 30 30 30
Udinese 1 2 4 5 5 6 8 9 10 10 11 13 14 15 16 17 18 19 20 22 22 23 24 25 27 28 28 30 31 32
Verona 0 0 2 4 6 8 10 11 13 14 15 17 18 20 21 22 23 24 25 25 27 27 28 30 30 30 31 33 34 35

Classifiche di rendimento[modifica | modifica wikitesto]

Rendimento andata-ritorno[modifica | modifica wikitesto]
Andata Ritorno
Roma 22 Juventus 21
Verona 21 Roma 21
Inter 19 Fiorentina 19
Juventus 18 Inter 19
Torino 16 Napoli 19
Udinese 16 Avellino 16
Cagliari 15 Sampdoria 16
Cesena 15 Udinese 16
Fiorentina 15 Ascoli 15
Sampdoria 15 Pisa 15
Genoa 14 Torino 14
Ascoli 12 Verona 14
Avellino 12 Genoa 13
Pisa 12 Cagliari 11
Catanzaro 9 Cesena 7
Napoli 9 Catanzaro 4
Rendimento casa-trasferta[modifica | modifica wikitesto]
Casa Trasferta
Roma 27 Inter 20
Juventus 25 Roma 16
Ascoli 23 Verona 16
Avellino 22 Udinese 15
Fiorentina 22 Juventus 14
Torino 20 Sampdoria 13
Verona 19 Fiorentina 12
Inter 18 Genoa 11
Napoli 18 Napoli 10
Sampdoria 18 Pisa 10
Cagliari 17 Torino 10
Pisa 17 Cagliari 9
Udinese 17 Cesena 7
Genoa 16 Avellino 6
Cesena 15 Ascoli 4
Catanzaro 11 Catanzaro 2

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di vittorie: Roma (16)
  • Minor numero di sconfitte: Roma (3)
  • Miglior attacco: Juventus (49)
  • Miglior difesa: Inter (23)
  • Miglior differenza reti: Juventus e Roma (+23)
  • Maggior numero di pareggi: Udinese (20)
  • Minor numero di vittorie: Catanzaro (2)
  • Maggior numero di sconfitte: Catanzaro (19)
  • Peggiore attacco: Catanzaro (21)
  • Peggior difesa: Catanzaro (56)
  • Peggior differenza reti: Catanzaro (-35)
  • Partita con più reti: Roma-Napoli 5-2 (20ª giornata)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del campionato furono segnate complessivamente 505 reti (di cui 40 su autorete, 49 su calcio di rigore e 2 assegnate per giudizio sportivo) da 142 diversi giocatori, per una media di 2,1 gol a partita. L'unica partita il cui risultato fu deciso a tavolino fu Juventus-Inter, terminata 3-3 sul campo. Di seguito, la classifica dei marcatori.[25]

Gol Rigori Giocatore Squadra
16 1 Bandiera della Francia Michel Platini Juventus
15 3 Bandiera dell'Italia Alessandro Altobelli Inter
15 3 Bandiera dell'Italia Domenico Penzo Verona
12 3 Bandiera dell'Italia Roberto Pruzzo Roma
9 2 Bandiera dell'Italia Luigi Piras Cagliari
9 6 Bandiera dell'Italia Giancarlo Antognoni Fiorentina
9 Bandiera dell'Italia Massimo Briaschi (I) Genoa
8 Bandiera dell'Austria Walter Schachner Cesena
8 Bandiera della Danimarca Klaus Berggreen Pisa
8 Bandiera dell'Italia Alessandro Scanziani Sampdoria
8 Bandiera dell'Italia Franco Selvaggi Torino

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fabio Monti, Così la Juve prese Platini, in Corriere della Sera, 5 agosto 2010, p. 26.
  2. ^ a b I piccoli club messi in crisi dallo «svincolo», in Stampa Sera, 15 gennaio 1982, p. 17.
  3. ^ a b Marco Montanari, I ragazzi del '49, in Guerin Sportivo, nº 26 (394), Bologna, Conti Editore, 30 giugno – 6 luglio 1982, pp. 85-88.
  4. ^ a b Manaresi, pp. 93-94.
  5. ^ a b Chiara Biondini, Fulvio Collovati: "Ecco perché passai dal Milan all'Inter...", su tuttomercatoweb.com, 17 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  6. ^ Giulio Accatino, Il Torino comincia una vita nuova, in La Stampa, 22 luglio 1982, p. 19.
  7. ^ Da Sanson agli anni '80, su udinese.it (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2011).
  8. ^ a b Il Verona di Osvaldo Bagnoli, su hellastory.net.
  9. ^ a b Enrico Bonifazi, Michel Platini, su dnamilan.com, 8 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  10. ^ Melegari, p. 239.
  11. ^ Barreca, pp. 47-48.
  12. ^ a b c Francesca Fanelli, 1983, Juve-Roma 2-1 unico ko, su corrieredellosport.it, 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2014).
  13. ^ Alessandro Mastroluca, 1983, il Torino e quei 3 minuti che sconvolsero il derby, su calcio.fanpage.it, 25 aprile 2015.
  14. ^ Mario Celi, Genoa-Inter e quel gol di troppo, su ilgiornale.it, 15 maggio 2007.
  15. ^ Giuseppe Galati, Paulo Roberto Falcao, l'ottavo Re di Roma, su international.rai.it (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2004).
  16. ^ Beltrami, p. 160.
  17. ^ Lorenzo Piras, L'ultima zampata: «Un mio gol eliminò la Juve in Coppa Italia», su gigipiras.com, 4 agosto 2003 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
  18. ^ Calciatori 1982-83, pp. 2-33.
  19. ^ Beltrami, p. 163.
  20. ^ a b Beltrami, pp. 165-167.
  21. ^ Vincitrice della Coppa Italia.
  22. ^ Mario Bianchini, Il campionato all'insegna del Mundial, in La Stampa, 31 luglio 1982, p. 16.
  23. ^ Risultato a seguito della decisione del giudice sportivo.
  24. ^ (EN) Maurizio Mariani, Italy Championship 1982/83, su rsssf.com, Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation, 26 ottobre 2000.
  25. ^ Beltrami, pp. 161-162.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calciatori 1982-83, Modena-Milano, Panini-L'Unità, 1994.
  • Vincenzo Barreca, Gli scudetti dimenticati: Verona 1984-85 - Il paese del Bentegodi, in Calcio 2000, giugno 1999, pp. 46-53.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1984, Modena, Panini, 1983.
  • Filippo Manaresi, Gli scudetti dimenticati: Sampdoria 1990-91 - Momenti di Doria, in Calcio 2000, agosto 1999, pp. 90-99.
  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2004.

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