Renzo Ulivieri

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Renzo Ulivieri
Ulivieri alla guida della Ternana nel 1978-1979
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore
Termine carriera 1965 - giocatore
2022 - allenatore
Carriera
Giovanili
1958-1962Fiorentina
1962-1965Cuoiopelli
Carriera da allenatore
1965-1966 San Miniato
1966-1967Fucecchio
1967-1968Cuoiopelli
1968-1970PratoPrimavera
1970-1971PratoVice[1]
1971-1972Fucecchio
1974-1976Empoli
1976-1978FiorentinaGiovanili
1978-1979Ternana
1979-1980L.R. Vicenza
1980-1981Perugia
1981-1984Sampdoria
1984-1986Cagliari
1989-1991Modena
1991-1994Vicenza
1994-1998Bologna
1998-1999Napoli
1999-2000Cagliari
2001Parma
2002-2003Torino
2004-2005Padova
2005-2007Bologna
2007-2008Reggina
2014-2015ScaleseFemminile
2015-2022PontederaFemminile
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Renzo Ulivieri (San Miniato, 2 febbraio 1941) è un allenatore di calcio e politico italiano, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio e direttore della scuola allenatori della FIGC.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una breve carriera da calciatore trascorsa giocando per cinque anni come centromediano nelle giovanili della Fiorentina, retrocedendo poi nel 1966 in quarta categoria con il Cuoiopelli, Ulivieri, laureato all'ISEF a 22 anni, esordisce come allenatore nella stessa squadra a 24 anni. Allenerà successivamente nel 1967-1968 il San Miniato, dal 1968 al 1971 la Primavera del Prato e, nel 1971-1972 il Fucecchio.

Proprio nel 1974 passa ad allenare l'Empoli in Serie C1, poi dal 1976 al 1978 fa parte dello staff tecnico delle giovanili della Fiorentina. Passa poi alla Ternana in Serie B, terminando il campionato in nona posizione. Dopo un'altra stagione in serie cadetta con il L.R. Vicenza, esordisce in Serie A nel campionato 1980-1981 sulla panchina del Perugia, venendo però sostituito dopo 15 giornate.

Allena quindi la Sampdoria, portandola dalla B alla A nella stagione 1981-1982; nelle annate successive la Samp ottiene il 7º e il 6º posto; dopo due campionati a Cagliari, nel 1986 è coinvolto nello scandalo del Totonero-bis e condannato con una squalifica di tre anni, confermata anche nel processo di appello.

Tornato in panchina, grazie alla chiamata del Presidente Francesco Farina, ha allenato il Modena (1989-1991), ottenendo la promozione in Serie B, grazie ad una difesa molto solida (9 reti subite in 34 gare, record tuttora imbattuto del portiere Marco Ballotta). Dopo una salvezza nella stagione 1990-1991 alla guida dei canarini, torna a Vicenza (1991-1994), ottenendo una nuova promozione dalla C1 alla B.

Nel 1994 scende di nuovo in Serie C1 con il Bologna, vincendo il campionato. La stagione successiva vince il torneo cadetto nel finale: il cosiddetto "Torneo dei Bar", 6 vittorie nelle ultime sei partite. Il campionato 1996-1997 vede la migliore prestazione dei felsinei dalla fine degli anni 1960, col 7º posto in campionato e la semifinale di Coppa Italia persa a 5 minuti dalla fine. L'ultimo anno in Emilia lo vede da un lato legato alla querelle con Roberto Baggio (lasciato in panchina nella sfida contro la Juventus, il Divin Codino abbandonò offeso il ritiro[2]), e dall'altro a capo di una squadra che con merito ottiene la qualificazione all'Intertoto, facendo dello stesso Baggio il miglior cannoniere italiano dell'anno. Ciò nonostante la società rossoblu pensa ugualmente alla sua sostituzione, e di conseguenza nel 1998 il tecnico passa in B al Napoli, dov'è esonerato a 3 giornate dalla fine del campionato. Nella stagione 1999-2000 subentra sulla panchina del Cagliari alla 5ª giornata ma non può evitare la retrocessione in B dei sardi.

Nella stagione successiva è chiamato dal Parma alla penultima giornata d'andata dopo le dimissioni a sorpresa di Arrigo Sacchi. I gialloblu finiscono quarti, qualificandosi per i preliminari di Champions League. Dopo l'eliminazione a opera del Lille, Ulivieri lascia la guida del Parma il 31 ottobre 2001. L'anno dopo viene chiamato dal Torino al posto dell'esonerato Giancarlo Camolese, ma la sua avventura sulla panchina granata dura solo 14 partite, sostituito dalla coppia composta da Giacomo Ferri e Renato Zaccarelli. Alla fine comunque i granata non riescono ad evitare la retrocessione in cadetteria.

Nel febbraio del 2004 è ingaggiato dal Padova, in Serie C1, con cui termina al 7º posto il suo scampolo di stagione e al 6º posto nell'intero campionato successivo. Nell'estate seguente torna a Bologna: licenziato nel novembre del 2005, viene richiamato dalla dirigenza pochi mesi dopo. Nella stagione 2006-2007 è confermato alla guida dei felsinei, ma viene esonerato il 14 aprile 2007, all'indomani della disfatta esterna per 3-0 contro il Genoa, nell'anticipo della 34ª giornata del campionato di Serie B.

Il 1º novembre dello stesso anno viene ingaggiato dalla Reggina, sotto consiglio del suo ex allievo ed ex tecnico della squadra amaranto Walter Mazzarri. Subentra a Massimo Ficcadenti, esonerato dopo la sconfitta interna per 3-1 contro il Livorno, ma Ulivieri viene sollevato a sua volta dall'incarico il 3 marzo 2008 dopo lo 0-0 casalingo contro il Palermo e nonostante avesse vinto una settimana prima contro la Juventus per 2-1 che al momento era classificata terza. Fu sostituito da Nevio Orlandi che portò la squadra alla salvezza. Il suo bilancio sulla panchina amaranto è di 4 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte.

Dal settembre del 2014 diventa allenatore a titolo gratuito della Scalese, squadra di calcio femminile di San Miniato militante in Serie B. Nel settembre 2015 diventa allenatore della squadra femminile del Pontedera, in Serie C regionale e dal campionato 2018-2019 nella riformata Serie C, esperienza terminata nel 2022.[3]

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Ulivieri è dal 2006 presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio[4], succedendo ad Azeglio Vicini (nominato presidente onorario). In questa veste, nell'estate del 2011 è stato protagonista di una singolare forma di protesta, incatenandosi ai cancelli della FIGC a causa della rimozione dell'obbligatorietà del patentino di tecnico, apportata dalla Federcalcio in alcune serie minori.[5] Ulivieri è anche direttore della scuola allenatori del settore tecnico della FIGC.[6]

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Iscritto al Partito Comunista Italiano dagli anni sessanta, con cui fu consigliere comunale ed assessore nel comune di San Miniato, confluisce negli anni novanta nel Partito Democratico della Sinistra e poi nei Democratici di Sinistra, per poi aderire alla fine degli anni duemila prima al Partito Democratico e poi a Sinistra Ecologia Libertà.

Il 31 marzo 2010 diviene il nuovo coordinatore locale di SEL nel comune natale di San Miniato.[7]

Nel dicembre del 2012 Ulivieri si presenta in Toscana alle primarie di Sinistra Ecologia Libertà, indette per la selezione dei candidati al Parlamento italiano in vista delle elezioni politiche 2013. Alle consultazioni, svoltesi il 29 dicembre 2012, Ulivieri ottiene la candidatura grazie ai 2.112 voti ottenuti, che gli valgono il secondo posto tra i prescelti in lista al Senato;[8] alle successive politiche del 24 e 25 febbraio 2013 non riesce però ad essere eletto.[9]

Nel 2018 Ulivieri sostiene la lista Potere al Popolo! alle elezioni politiche del 2018.

Si candida alle elezioni regionali in Toscana del 2020, nella lista Toscana a Sinistra a sostegno di Tommaso Fattori, avversario di Eugenio Giani del centro-sinistra, biscugino di Ulivieri[10], senza risultare eletto.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club (maschile)[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1965-1966 Bandiera dell'Italia San Miniato 1ª Cat. 30 19 8 3 - - - - - - - - - - - - - - - 30 19 8 3 63,33
1966-1967 Bandiera dell'Italia Fucecchio 1ª Cat. 30 6 10 14 - - - - - - - - - - - - - - - 30 6 10 14 20,00 14°
1967-1968 Bandiera dell'Italia Cuoiopelli D 34 8 10 16 - - - - - - - - - - - - - - - 34 8 10 16 23,53 18º (retr.)
1971-1972 Bandiera dell'Italia Fucecchio ? ? ? ? ? - - - - - - - - - - - - - - - 0 0 0 0 !
1974-1975 Bandiera dell'Italia Empoli C 38 13 13 12 CI-S 4 1 1 2 - - - - - - - - - - 42 14 14 14 33,33 10°
1975-1976 C 38 12 13 13 CI-S 4 1 1 2 - - - - - - - - - - 42 13 14 15 30,95 10°
Totale Empoli 76 25 26 25 8 2 2 4 - - - - - - - - 84 27 28 29 32,14
1978-1979 Bandiera dell'Italia Ternana B 38 8 20 10 CI 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 42 9 22 11 21,43 10°
1979-1980 Bandiera dell'Italia Vicenza B 38 13 16 9 CI 4 0 1 3 - - - - - - - - - - 42 13 17 12 30,95
1980-feb. 1981 Bandiera dell'Italia Perugia A 16 2 9 5 CI 4 1 2 1 - - - - - TdC 2 0 1 1 22 3 12 7 13,64 Dimiss.
ott. 1981-1982 Bandiera dell'Italia Sampdoria B 33 16 12 5 CI 4 2 0 2 - - - - - - - - - - 37 18 12 7 48,65 Sub. 2° (prom.)
1982-1983 A 30 8 15 7 CI 5 1 2 2 - - - - - - - - - - 35 9 17 9 25,71
1983-1984 A 30 12 8 10 CI 9 4 4 1 - - - - - - - - - - 39 16 12 11 41,03
Totale Sampdoria 93 36 35 22 18 7 6 5 - - - - - - - - 111 43 41 27 38,74
ott. 1984-1985 Bandiera dell'Italia Cagliari B 33 12 10 11 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 35 12 11 12 34,29 Sub. 16º
ott. 1985-feb. 1986 B 22 5 6 11 CI 5 0 2 3 - - - - - - - - - - 27 5 8 14 18,52 Eson.
1989-1990 Bandiera dell'Italia Modena C1 34 18 12 4 CI+CI-C 1+6 0+2 0+2 1+2 - - - - - - - - - - 41 20 14 7 48,78 1° (prom.)
1990-1991 B 38 10 16 12 CI 6 2 2 2 - - - - - - - - - - 44 12 18 14 27,27 13°
Totale Modena 72 28 28 16 13 4 4 5 - - - - - - - - 85 32 32 21 37,65
1991-1992 Bandiera dell'Italia Vicenza C1 34 11 18 5 CI-C 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 38 13 19 6 34,21
1992-1993 C1 32 14 15 3 CI+CI-C 1+2 0+0 0+1 1+1 - - - - - - - - - - 35 14 16 5 40,00 2° (prom.)
1993-1994 B 38 9 19 10 CI 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 41 10 20 11 24,39 11°
Totale Vicenza 142 47 68 27 14 3 4 7 - - - - - - - - 156 50 72 34 32,05
1994-1995 Bandiera dell'Italia Bologna C1 34 24 9 1 CI+CI-C 1+6 0+2 0+3 1+1 - - - - - - - - - - 41 26 12 3 63,41 1° (prom.)
1995-1996 B 38 16 17 5 CI 7 3 3 1 - - - - - - - - - - 45 19 20 6 42,22 1° (prom.)
1996-1997 A 34 13 10 11 CI 6 4 1 1 - - - - - - - - - - 40 17 11 12 42,50
1997-1998 A 34 12 12 10 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 38 14 13 11 36,84
1998-mag. 1999 Bandiera dell'Italia Napoli B 35 11 15 9 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 37 11 16 10 29,73 Eson.
ott. 1999-mag. 2000 Bandiera dell'Italia Cagliari A 30 3 12 15 CI 8 6 1 1 - - - - - - - - - - 38 9 13 16 23,68 Sub.17º (retr.)
Totale Cagliari 85 20 28 37 15 6 4 5 - - - - - - - - 100 26 32 42 26,00
feb.-giu. 2001 Bandiera dell'Italia Parma A 18 10 3 5 CI 3 1 1 1 CU 2 1 0 1 - - - - - 23 12 4 7 52,17 Sub.
ago.-ott. 2001 A 8 1 5 2 CI 0 0 0 0 UCL+CU 2[11]+4 1+3 0+1 1+0 - - - - - 14 5 6 3 35,71 Dimiss.
Totale Parma 26 11 8 7 3 1 1 1 8 5 1 2 - - - - 37 17 10 10 45,95
nov. 2002-feb. 2003 Bandiera dell'Italia Torino A 16 1 7 8 CI 0 0 0 0 Int. 0 0 0 0 - - - - - 16 1 7 8 &&6,25 Sub., eson.
feb.-giu. 2004 Bandiera dell'Italia Padova C1 12 4 3 5 CI-C 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 12 4 3 5 33,33 Sub.
2004-2005 C1 34 13 9 12 CI-C 6 2 3 1 - - - - - - - - - - 40 15 12 13 37,50
Totale Padova 46 17 12 17 6 2 3 1 - - - - - - - - 52 19 15 18 36,54
ago.-nov. 2005 Bandiera dell'Italia Bologna B 14 4 5 5 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 16 5 5 6 31,25 Eson.,Sub.
2006-2007 B 32 14 8 10 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 35 16 8 11 45,71 Eson.
Totale Bologna 186 83 61 42 29 14 8 7 - - - - - - - - 215 97 69 49 45,12
nov. 2007-mar. 2008 Bandiera dell'Italia Reggina A 16 4 5 7 CI 2 0 0 2 - - - - - - - - - - 18 4 5 9 22,22 Sub., eson.
Totale carriera 941 326 350 265 118 41 37 40 8 5 1 2 2 0 1 1 1069 372 389 308 34,80

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Bologna: 1995-1996
Modena: 1989-1990 (girone A)
Bologna: 1994-1995 (girone A)
Vicenza: 1992-1993 (girone A)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Panini, p. 284.
  2. ^ Luca Valdiserri, Baggio e Bologna, una pace armata, in Corriere della Sera, 28 gennaio 1998, p. 40 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  3. ^ Luca Leggerini, Pontedera femminile, saluta Ulivieri: il nuovo allenatore è Mirri, in Pisatoday, 20 luglio 2022. URL consultato il 4 febbraio 2023.
  4. ^ Ulivieri: riconfermato presidente Aiac, su raisport.rai.it, 10 dicembre 2012.
  5. ^ Ulivieri incatenato ai cancelli della Figc. "In lotta per i tecnici delle serie minori", su lanazione.it, 24 agosto 2011.
  6. ^ (EN) FIGC, Scuola Allenatori, su Federazione Italiana Giuoco Calcio, 12 settembre 2023. URL consultato il 17 ottobre 2023.
  7. ^ Calcio: Ulivieri coordinatore circolo Sinistra e Libertà, su repubblica.it, 31 marzo 2010.
  8. ^ Marzio Fatucchi, L'allenatore super votato Ulivieri: «Contento, siamo un popolo», su corrierefiorentino.corriere.it, 30 dicembre 2012.
  9. ^ Elezioni 2013, gli sportivi: Idem e Vezzali ridono. Di Centa fuori, su gazzetta.it, 25 febbraio 2013.
  10. ^ Toscana, Ulivieri, dal calcio alla politica: "Alla sinistra del Pd con una attenzione all'ambiente e al sociale", su la Repubblica, 23 agosto 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.
  11. ^ Turno preliminare.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco Illustrato del Calcio 1971, Modena, Panini.
  • Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Corriere dello Sport - Stadio, 1999, p. 159.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su renzoulivieri.it (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013). Modifica su Wikidata
  • Renzo Ulivieri, su tuttocalciatori.net, TuttoCalciatori.net. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Renzo Ulivieri, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Renzo Ulivieri, su archiviorossoblu.it. URL consultato il 1º maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2008).