Gabriele Oriali

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Gabriele Oriali
Oriali all'Inter nella stagione 1971-1972
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 176 cm
Peso 74 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista, difensore
Termine carriera 1987
Carriera
Giovanili
1966-1971Inter
Squadre di club1
1970-1983Inter277 (33)
1983-1987Fiorentina105 (7)
Nazionale
1978-1983Bandiera dell'Italia Italia28 (1)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gabriele Oriali, detto Lele (Como, 25 novembre 1952), è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o difensore. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Nel 2019 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano nella categoria Veterano italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Da ragazzo Oriali, per guadagnare qualche lira, faceva il garzone in un negozio di barbiere. Sposato con Delia, ha quattro figlie: Veronica, Valentina, Francesca e Federica.[1] Vive nel comune di Desio, in provincia di Monza e Brianza.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Formatosi come terzino destro, si affermò poi come mediano dal rendimento costante.[2] Seppur dotato di senso del gol e qualità tecniche non disprezzabili,[1] ha dato il meglio di sé come gregario tenace e grintoso,[3] tanto da essere citato nella canzone Una vita da mediano del cantautore Luciano Ligabue, tifoso dell'Inter, quale esempio di abnegazione e spirito di sacrificio.[4] È stato soprannominato Piper da Gianni Brera.[5]

Secondo un parere dello stesso Oriali, il calciatore moderno che più gli assomiglia è Daniele De Rossi.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Oriali in maglia interista nel campionato 1978-1979

Iniziò a giocare a calcio nel Cusano Milanino nel ruolo di terzino destro mentre il compagno Aldo Maldera era terzino sinistro. Da bambino era di fede juventina per via del padre che lo portava a vedere la squadra di Castano, Salvadore e Menichelli, quest'ultimo suo personale idolo. Ma all'età di tredici anni, per 100 000 lire, passò all'Inter.[1]

Mediano, esordì diciottenne nella stagione dello scudetto 1970-71 con Invernizzi allenatore. Fu un punto di riferimento della squadra nerazzurra per tutti gli anni 1970. In squadra i suoi migliori amici furono Ivano Bordon ed Evaristo Beccalossi.[1] In nerazzurro vinse 2 scudetti (1970-71 e 1979-80) e 2 Coppe Italia (1977-78 e 1981-82).

Un anno dopo aver vinto il titolo mondiale con la nazionale italiana, nel 1983 passò alla Fiorentina. Nel 1987 si ritirò dopo 392 gare disputate in massima serie e 43 gol segnati, di cui 6 nel derby di Milano.[1]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Oriali (accosciato, secondo da destra) nella formazione dell'Italia campione del mondo a Spagna '82

Fu convocato per la prima volta in azzurro il 21 dicembre 1978 nell'amichevole contro la Spagna, guadagnandosi presto un posto da titolare. Partecipò al campionato d'Europa 1980 nel quale l'Italia si classificò quarta dopo la finale con la Cecoslovacchia conclusasi ai rigori. Prese poi parte al campionato del mondo 1982, dove fu uno dei titolari e protagonisti fino alla vittoria finale dell'Italia.

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la carriera da calciatore ha iniziato quella da dirigente come direttore generale della Solbiatese del presidente Caravatti. È riuscito a portare la squadra dai Dilettanti alla C2.[1] Nel 1994 diventa direttore generale del Bologna, dove porta Carlo Nervo, Francesco Antonioli e Michele Paramatti, future bandiere della squadra rossoblù. Con i felsinei ha conquistato due promozioni: una dalla C1 alla B nel 1995, e una dalla B alla A nel 1996. Nel 1997 ha inoltre acquistato Roberto Baggio, temporaneamente ai margini del calcio italiano, che proprio a Bologna tornerà ad alti livelli. L'8 giugno 1998 si dimette.[6]

L'11 giugno passa al Parma come responsabile dell'area tecnica e sportiva,[7][8] portandovi Veron e Balbo. Durante la sua permanenza in gialloblù la squadra vince la Coppa UEFA contro il Marsiglia, la Coppa Italia contro la Fiorentina e raggiunge il 4º posto in campionato, che permette ai ducali di prendere parte ai preliminari di Champions League 1999-2000. Il 1º maggio 1999 si dimette.[9]

Il successivo 4 giugno torna all'Inter.[10] Lavora per i successivi undici anni come responsabile dell'area tecnica, consulente di mercato e intermediario tra squadra e dirigenza, aiutando Giacinto Facchetti, il presidente Massimo Moratti e il direttore tecnico Giuliano Terraneo prima (1999-2003) e Marco Branca poi (2003-2010) a portare a Milano giocatori quali Vieri, Figo, Vieira, Ibrahimović, Eto'o e Milito.

Oriali nel 2011

Dal 2008 al 2010 inoltre, con il portoghese José Mourinho allenatore della squadra (con cui Oriali instaura un ottimo rapporto anche fuori dal campo[11]), si è seduto in panchina come dirigente accompagnatore, ricevendo varie squalifiche e inibizioni.[12][13][14][15] Il 20 luglio 2010 annuncia il divorzio dalla società nerazzurra a causa di sopraggiunti dissapori con la dirigenza:[16] in seguito Oriali ha accusato l'ex collega di lavoro Branca di avere indotto il presidente interista Moratti a cacciarlo,[17] criticandolo pubblicamente e causando un botta e risposta[18][19] al riguardo, nel quale è intervenuto anche Moratti in difesa di quest'ultimo.[20] Con il club meneghino Oriali, dal 1999 al 2010, ha vinto 5 scudetti (2005-2006,[21] 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010), 3 coppe Italia (2004-2005, 2005-2006, 2009-2010), 3 Supercoppe italiane (2005, 2006, 2008) e 1 Champions League (2009-2010).

Il 25 agosto 2014 il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, nomina Oriali team manager della nazionale A, al posto di Gigi Riva, dimessosi nel corso del 2013.[22] Dopo aver affiancato Antonio Conte al campionato d'Europa 2016, viene confermato anche dalle successive gestioni tecniche di Gian Piero Ventura e Roberto Mancini, ritrovandosi con quest'ultimo dopo i comuni trascorsi all'Inter dal 2004 al 2008, e con cui partecipa nell'estate 2021 alla vittoriosa spedizione azzurra al campionato d'Europa 2020 (posticipato per la pandemia di COVID-19); come accompagnatore segue inoltre l'Under-21 di Luigi Di Biagio all'Europeo 2017 in Polonia.

Dal 1º luglio 2019 fa ritorno all'Inter nel ruolo di first team technical manager, collaborando nuovamente con Conte;[23] ciò mantenendo contestualmente l'incarico di team manager della nazionale.[24] Durante il suo secondo mandato dirigenziale in nerazzurro partecipa al successo nel campionato italiano 2020-2021, tuttavia l'esperienza si conclude bruscamente il 20 agosto 2021 quando la proprietà lo solleva dall'incarico.[25]

Il 29 agosto 2023, con la riorganizzazione dello staff della nazionale maggiore per l'arrivo del nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti, dopo nove anni chiude la sua esperienza in azzurro.[26]

Vicende giudiziarie[modifica | modifica wikitesto]

Oriali, insieme all'ex calciatore interista Álvaro Recoba, fu coinvolto nello scandalo dei passaporti falsi che colpì il calcio italiano nel 2001. La sentenza di primo grado emessa dalla Commissione disciplinare della Lega Calcio il 27 giugno 2001,[27] e confermata successivamente anche dalla sentenza della Commissione di Appello Federale,[28] inflisse a Oriali un anno di inibizione,[29] a Recoba un anno di squalifica[29][30] e alla società Inter un'ammenda di 2 miliardi di lire.[29] Il 25 maggio 2006, nell'ambito della giustizia ordinaria, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine ha accolto la richiesta di patteggiamento di Recoba e Oriali, infliggendo con sentenza definitiva la pena di sei mesi di reclusione ciascuno, sostituita con una multa di 21 420 euro, per il reato di concorso in falso relativo alle procedure seguite per far diventare comunitario il giocatore, il quale non aveva antenati in Europa, e anche per il reato di ricettazione relativo alla patente di guida italiana ottenuta dallo stesso Recoba, che faceva parte di un gruppo di documenti rubati negli uffici della motorizzazione civile di Latina.[31]

Nonostante le sentenze passate in giudicato, nel luglio 2011 in un'intervista rilasciata a la Repubblica, Franco Baldini, direttore sportivo della Roma dal 1999 al 2005, discolpò Oriali dalle responsabilità imputategli, dichiarando che era stato lui a consigliare all'ex mediano nerazzurro di rivolgersi a una delle persone successivamente coinvolte nello scandalo.[32] Dopo le parole di Baldini, in un primo momento Oriali non aveva escluso la possibilità di chiedere la revisione del processo, salvo poi rinunciare a tale intendimento.[33]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione 2011-2012 è opinionista di Serie A Live su Premium Calcio.[34] Nel 2012-2013, sempre sullo stesso canale, è opinionista in studio dell'Europa League insieme a Cristiano Lucarelli e Mino Taveri.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1970-1971 Bandiera dell'Italia Inter A 2 0 CI 0 0 CdF 0 0 CAI+TP 3+3 1+0 8 1
1971-1972 A 20 0 CI 0 0 CC 8 0 - - - 28 0
1972-1973 A 22 2 CI 4 0 CU 4 0 - - - 30 2
1973-1974 A 18 2 CI 5 0 CU 2 0 - - - 25 2
1974-1975 A 17 0 CI 4 0 CU 4 1 - - - 25 2
1975-1976 A 23 2 CI 9 2 - - - - - - 32 4
1976-1977 A 25 2 CI 9 2 CU 2 0 - - - 36 4
1977-1978 A 26 4 CI 7 1 CU 2 0 - - - 35 5
1978-1979 A 28 4 CI 2 0 CU 6 0 - - - 36 4
1979-1980 A 25 6 CI 4 1 CU 4 0 - - - 33 7
1980-1981 A 18 4 CI 4 0 CC 4 0 TdC 0 0 26 4
1981-1982 A 28 5 CI 9 1 CU 3 0 - - - 40 6
1982-1983 A 25 2 CI 9 1 CU 6 1 - - - 40 4
Totale Inter 277 33 70 8 45 2 6 1 398 44
1983-1984 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 29 5 CI 7 2 - - - - - - 36 7
1984-1985 A 26 1 CI 9 2 CU 4 0 - - - 39 3
1985-1986 A 25 0 CI 7 1 - - - - - - 32 1
1986-1987 A 25 1 CI 5 0 CU 2 0 - - - 32 1
Totale Fiorentina 105 7 28 5 6 0 - - 139 12
Totale carriera 382 40 98 13 51 2 6 1 537 56

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
21-12-1978 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -
24-2-1979 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
26-5-1979 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
13-6-1979 Zagabria Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
26-9-1979 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole 1
17-11-1979 Udine Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole -
16-2-1980 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Romania Romania Amichevole - Uscita al 79’ 79’
15-3-1980 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole -
19-4-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
12-6-1980 Milano Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Euro 1980 - 1º turno -
15-6-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Euro 1980 - 1º turno -
18-6-1980 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Euro 1980 - 1º turno - Uscita al 46’ 46’
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
6-12-1980 Atene Grecia Bandiera della Grecia 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 - Ingresso al 86’ 86’
3-1-1981 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mundialito -
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 - Ingresso al 62’ 62’
14-11-1981 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Grecia Grecia Qual. Mondiali 1982 - Ingresso al 66’ 66’
5-12-1981 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Qual. Mondiali 1982 -
23-2-1982 Parigi Francia Bandiera della Francia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
28-5-1982 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 74’ 74’
23-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Camerun Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1982 - 2º turno - Uscita al 75’ 75’
5-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -
8-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Mondiali 1982 - Semifinale -
11-7-1982 Madrid Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale - [35]
4-12-1982 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Romania Romania Qual. Euro 1984 -
12-2-1983 Limassol Cipro Bandiera di Cipro 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 - Uscita al 46’ 46’
29-5-1983 Göteborg Svezia Bandiera della Svezia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
Totale Presenze 28 Reti 1

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Inter: 1971

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Inter: 1970-1971, 1979-1980
Inter: 1977-1978, 1981-1982

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Spagna 1982

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2019
2021

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 19 dicembre 2017.[36]
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Riconoscimento dei valori sportivi e dello spirito nazionale che hanno animato la vittoria italiana al campionato europeo di calcio UEFA Euro 2020»
— Roma, 16 luglio 2021 . Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[37]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Alberto Cerruti, Lele Oriali tocca quota 60. "Ero juventino, poi l'Inter...", su gazzetta.it, 24 novembre 2012. URL consultato il 5 marzo 2016.
  2. ^ Giorgio Dell'Arti, Gabriele Oriali, su cinquantamila.it. URL consultato il 5 marzo 2016.
  3. ^ Mondiali, -8: Gattuso, Oriali e i grandi gregari Azzurri, su sport.sky.it, 5 marzo 2016. URL consultato il 5 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2014).
  4. ^ Filmato audio Oriali: "La telefonata con Ligabue e quella notte del Triplete, La Gazzetta dello Sport, 20 maggio 2014. URL consultato il 5 marzo 2016.
  5. ^ I soprannomi inventati da Gianni Brera, su ilsole24ore.com, 18 dicembre 2012. URL consultato il 2 dicembre 2016.
  6. ^ Bologna, Oriali si dimette Cinquini è il nuovo d. g., in La Gazzetta dello Sport, 9 giugno 1998.
  7. ^ La Lazio ha una chance per Vieri Oriali ha scelto: andra' al Parma, in La Gazzetta dello Sport, 11 giugno 1998.
  8. ^ Oriali è già a Parma, "una sfida ambiziosa", in La Gazzetta dello Sport, 12 luglio 1998.
  9. ^ Oriali ufficializza il divorzio da Parma, nella prossima stagione sarà all'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 1º maggio 1999.
  10. ^ Oriali disegna la nuova Inter, in La Gazzetta dello Sport, 5 giugno 1999.
  11. ^ Oriali: "Deluso ma sempre interista. Con Mou inizio traumatico, poi...", su tuttomercatoweb.com, 29 novembre 2010.
  12. ^ Squalifica per Oriali, un'altra multa alla Juventus, su tuttomercatoweb.com, 18 gennaio 2010.
  13. ^ A Totti il calcio a Balotelli costa CARO! Ma pagano anche Oriali, Chivu e Balotelli [collegamento interrotto], su wwww.goal.com, 10 maggio 2010.
  14. ^ Giudice Sportivo: squalificato anche Oriali [collegamento interrotto], su interistaweb.it, 17 maggio 2010.
  15. ^ Giudice Sportivo: anche Oriali squalificato, Lavezzi se la cava con un turno, su ilpallonaro.com, 15 dicembre 2009. URL consultato il 5 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2009).
  16. ^ Inter: Oriali verso l'addio. "Sono stato fatto fuori", su lastampa.it, 20 luglio 2010. URL consultato il 20 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2010).
  17. ^ Oriali: "Moratti convinto a farmi fuori da Branca e da altri dirigenti"
  18. ^ Inter, Oriali al veleno su Branca: "Spero vada in un'altra squadra"
  19. ^ Veleno Inter, Oriali: "Spero Branca che lavori per un'altra squadra."
  20. ^ Oriali-Inter: Moratti difende Branca
  21. ^ Assegnato dopo Calciopoli.
  22. ^ E' Gabriele Oriali il nuovo Team Manager della Nazionale, su figc.it, 25 agosto 2014.
  23. ^ Gabriele Oriali First Team Technical Manager di FC Internazionale Milano, su inter.it, 27 giugno 2019. URL consultato il 27 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2019).
  24. ^ Inter, torna Gabriele Oriali con doppio ruolo: continuerà con l'Italia sino a Euro 2020, su sport.sky.it, 27 giugno 2019.
  25. ^ Comunicato ufficiale di FC Internazionale Milano, su inter.it, 20 agosto 2021.
  26. ^ Lo staff di Spalletti: Domenichini il vice, Baldini e Russo assistenti tecnici, su figc.it, 29 agosto 2023.
  27. ^ Passaporti: prosciolto Veron, su www2.raisport.rai.it, 27 giugno 2001. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  28. ^ Passaporti falsi: pene confermate, su www2.raisport.rai.it, 18 luglio 2001. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  29. ^ a b c Lega Calcio, 38.
  30. ^ Fabio Monti e Pietro Pinelli, Passaporti: assolto Veron, un anno a Recoba, in Corriere della Sera, 28 giugno 2001. URL consultato il 13 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
  31. ^ Passaporti falsi: patteggiano Recoba e Oriali [collegamento interrotto], su gazzetta.it, 28 giugno 2001. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  32. ^ Emanuela Audisio, "Le mie regole per un calcio pulito", su repubblica.it, 18 luglio 2011. URL consultato il 23 settembre 2020.
  33. ^ Franco Baldini: "Oriali disse la verità", su inter.it, 19 luglio 2011. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2011).
  34. ^ Gabriele Oriali nello staff di Premium Calcio, su tuttomercatoweb.com, 5 settembre 2011.
  35. ^ 3º titolo mondiale
  36. ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  37. ^ Mattarella ha conferito onorificenze motu proprio ai giocatori e allo staff della Nazionale vincitrice del campionato europeo, su quirinale.it, 16 luglio 2021.

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