Luigi Radice

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Luigi Radice
Radice al Torino
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1965 - giocatore
1998 - allenatore
Carriera
Giovanili
1953-1954Milan
Squadre di club1
1955-1959Milan20 (0)
1959-1960Triestina31 (0)
1960Milan2 (0)
1960-1961Padova24 (0)
1961-1965Milan53 (1)
Nazionale
1961-1963Bandiera dell'Italia Italia5 (0)
Carriera da allenatore
1966-1968Monza
1968-1969Treviso
1969-1971Monza
1971-1973Cesena
1973-1974Fiorentina
1974-1975Cagliari
1975-1980Torino
1980-1981Bologna
1981-1982Milan
1983Bari
1983-1984Inter
1984-1988Torino
1989-1990Roma
1990-1991Bologna
1991-1993Fiorentina
1993Cagliari
1995-1996Genoa
1997Monza
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luigi Radice, detto Gigi (Cesano Maderno, 15 gennaio 1935Monza, 7 dicembre 2018), è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore, promotore negli anni settanta del pressing a tutto campo.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Ruvido e coriaceo, Radice incarnava il prototipo del marcatore puro degli anni '50 e '60. Terzino sinistro classico, non aveva piedi molto buoni ma sapeva annullare un avversario fino al punto di non far accorgere la squadra della sua presenza.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Radice al Milan nella stagione 1962-63

Vestì le maglie di Milan, Triestina, Padova, da terzino sinistro, nel corso degli anni Cinquanta-Sessanta. Cresciuto alle giovanili rossonere e inizialmente passato in prima squadra con poca fortuna (19 presenze in tre stagioni, con le vittorie di due scudetti e una Coppa Latina), militò prima negli alabardati, poi nei biancoscudati con cui si meritò il ritorno a Milano, divenendo uno dei protagonisti dello scudetto 1961-62 e della vittoria in Coppa dei Campioni della stagione successiva. Con i rossoneri disputò 95 partite segnando un gol. Abbandonò la carriera dopo un grave infortunio al ginocchio.[2]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Monza[modifica | modifica wikitesto]

Incominciò ad allenare la squadra del Monza, stagione 1966-67, vincendo il campionato di Serie C e raggiungendo, l'anno seguente, la salvezza in B.

Treviso, Cesena e Fiorentina[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'esperienza al Treviso conquistò la Serie A col Cesena nel torneo cadetto 1972-73, prima promozione dei bianconeri in Serie A, per poi esordire in A con la Fiorentina nel 1973-74.

Cagliari e scudetto col Torino[modifica | modifica wikitesto]

Radice (a destra) saluta Giovanni Trapattoni prima di un derby torinese della stagione 1976-1977.

Dopo l'esperienza al Cagliari l'anno successivo, passò al Torino dove vinse, nel 1975-76, il primo scudetto del post-Superga, che gli valse il premio Seminatore d'oro di miglior allenatore dell'anno. Nei campionati successivi raggiunse in granata il , , posto.

Il 17 aprile 1979 rimase coinvolto in un incidente stradale sull'Autostrada dei Fiori, che stava percorrendo sulla sua auto insieme con l'ex calciatore Paolo Barison. Nello scontro Radice riportò alcune contusioni[3], Barison perse la vita. Nella stagione 1979-80 fu esonerato dal Torino, con la squadra in zona retrocessione.

Bologna e Milan[modifica | modifica wikitesto]

L'annata 1980-81 fu al Bologna nella stagione dell'handicap in classifica (-5) che seguì lo scandalo Totonero; la penalizzazione fu lasciata subito alle spalle, portando i felsinei al 7º posto in graduatoria. Ha allenato il Milan nel negativo campionato 1981-82, venendo esonerato, sostituito a inizio girone di ritorno da Italo Galbiati in una stagione chiusasi con la retrocessione dei rossoneri.

Bari, Inter, ritorno al Torino, Roma e Cagliari[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1983 fu chiamato in corsa sulla panchina del Bari, in Serie B, dal presidente Antonio Matarrese, subentrando all'esonerato Enrico Catuzzi, e guidò i biancorossi nelle restanti 13 gare di campionato. Successivamente allenò Inter (1983-84), Torino (dal 1984-85 al 1988-89), dove il primo anno ottenne il 2º posto, Roma (1989-90), Cagliari, Fiorentina (dal 1991 al 1993) dove, alla seconda stagione, fu esonerato dopo 14 gare di campionato.

Fiorentina[modifica | modifica wikitesto]

Assunto da Cecchi Gori dopo l'esonero di Sebastião Lazaroni, portò i viola alla salvezza. L'annata successiva i gigliati ebbero inizio positivo: a Natale erano al 2º posto; qui subirono il pesante ko (3-7) dal Milan e dopo lo 0-1 del 3 gennaio 1993 subito dall'Atalanta, con la Fiorentina al 6º posto, avvenne l'accesa lite tra Radice e il vicepresidente Vittorio Cecchi Gori. Alla fine l'esonero fu confermato dal dirigente in diretta al Processo del Lunedì. Incredibilmente la stagione della Fiorentina si concluse con una drammatica retrocessione.

Ritorno al Cagliari, Genoa e Monza[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente tornò a Cagliari nel 1993-94, per il torneo 1995-96 fu al Genoa. Chiuse la carriera di allenatore dove aveva incominciato, a Monza, con cui nel 1996-97 ottenne la promozione in Serie B e nella stagione successiva, 1997-98, fu esonerato dopo la 5ª gara.

Malattia e morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 aprile 2015, intervistato dal quotidiano Il Giornale, il figlio Ruggero rivelò che il padre era affetto dalla malattia di Alzheimer.[4]

Muore a Monza il 7 dicembre 2018 all'età di 83 anni.[5] Due giorni dopo viene ricordato con striscioni, lutto al braccio e un minuto di silenzio a San Siro prima della gara tra Milan e Torino, le due squadre più rappresentative della sua carriera.[6]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1955-1956 Bandiera dell'Italia Milan A 8 0 - - - CC 1 0 CL 2 0 11 0
1956-1957 A 1 0 - - - - - - CL 2 0 3 0
1957-1958 A 9 0 CI 1 0 CC 4 0 - - - 14 0
1958-1959 A 2 0 CI 1 0 - - - CA 1 0 4 0
1959-1960 Bandiera dell'Italia Triestina B 31 0 CI ? ? - - - - - - 31+ 0+
lug.-nov. 1960 Bandiera dell'Italia Milan A 2 0 CI 0 0 - - - - - - 2 0
dic. 1960-1961 Bandiera dell'Italia Padova A 24 0 CI 2 0 - - - - - - 26 0
1961-1962 Bandiera dell'Italia Milan A 28 1 CI 0 0 CdF 1 0 CA 0 0 29 1
1962-1963 A 23 0 CI 1 0 CC 5 0 CA 0 0 29 0
1963-1964 A 0 0 CI 0 0 CC 0 0 CInt 0 0 0 0
1964-1965 A 2 0 CI 1 0 CdF 0 0 - - - 3 0
Totale Milan 75 1 4 0 11 0 5 0 95 1
Totale carriera 130 1 6+ 0+ 11 0 5 0 152+ 1+

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
5-5-1962 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Francia Francia Amichevole -
13-5-1962 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
31-5-1962 Santiago del Cile Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1962 - 1º turno -
7-6-1962 Santiago del Cile Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Mondiali 1962 - 1º turno -
11-11-1962 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
Totale Presenze 5 Reti 0

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1966-1967 Bandiera dell'Italia Monza C 34+1[7] 20+1 10 4 - - - - - - - - - - - - - - - 35 21 10 4 60,00 (prom.)
1967-feb. 1968 B 25 6 14 5 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 27 7 14 6 25,93 Eson.
1968-1969 Bandiera dell'Italia Treviso C 38 14 18 6 - - - - - - - - - - - - - - - 38 14 18 6 36,84
1969-1970 Bandiera dell'Italia Monza B 38 15 15 8 CI 3 1 2 0 - - - - - - - - - - 41 16 17 8 39,02
1970-1971 B 38 9 17 12 CI 5+2[8] 1 2+2 2 - - - - - - - - - - 45 10 21 14 22,22 15º
1971-1972 Bandiera dell'Italia Cesena B 38 13 17 8 CI 4 0 1 3 - - - - - - - - - - 42 13 18 11 30,95
1972-1973 B 38 17 15 6 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 42 19 16 7 45,24 (prom.)
Totale Cesena 76 30 32 14 8 2 2 4 - - - - - - - - 84 32 34 18 38,10
1973-1974 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 30 10 13 7 CI 4 1 2 1 CU 2 0 1 1 - - - - - 36 11 16 19 30,56
dic. 1974-1975 Bandiera dell'Italia Cagliari A 21 4 12 5 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 21 4 12 5 19,05 Sub., 10º
1975-1976 Bandiera dell'Italia Torino A 30 18 9 3 CI 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 34 21 9 4 61,76
1976-1977 A 30 21 8 1 CI 4 2 1 1 CC 4 1 2 1 - - - - - 38 24 11 3 63,16
1977-1978 A 30 14 11 5 CI 10 4 4 2 CU 6 2 1 3 - - - - - 46 20 16 10 43,48
1978-1979 A 30 11 14 5 CI 4 2 0 2 CU 2 1 0 1 - - - - - 36 14 14 8 38,89
1979-feb. 1980 A 19 5 8 6 CI 6 4 2 0 CU 2 1 0 1 - - - - - 27 10 10 7 37,04 Eson.
1980-1981 Bandiera dell'Italia Bologna A 30 11 12 7 CI 8 5 2 1 - - - - - TdC 3 1 1 1 41 17 15 9 41,46
1981-gen. 1982 Bandiera dell'Italia Milan A 16 3 6 7 CI 4 2 1 1 - - - - - CM 3 1 1 1 23 6 8 9 26,09 Eson.
mar.-giu. 1983 Bandiera dell'Italia Bari B 13 3 5 5 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 13 3 5 5 23,08 Sub., 20º (retr.)
1983-1984 Bandiera dell'Italia Inter A 30 12 11 7 CI 5 2 1 2 CU 6 2 0 4 - - - - - 41 16 12 13 39,02
1984-1985 Bandiera dell'Italia Torino A 30 14 11 5 CI 9 3 5 1 - - - - - - - - - - 39 17 16 6 43,59
1985-1986 A 30 11 11 8 CI 9 5 2 2 CU 4 1 2 1 TE 5 2 2 1 48 19 17 12 39,58
1986-1987 A 30 8 10 12 CI 7 2 4 1 CU 8 4 3 1 - - - - - 45 14 17 14 31,11 11º
1987-1988 A 30+1[9] 8+0 15+1 7+0 CI 13 8 1 4 - - - - - - - - - - 44 16 17 11 36,36
ago.-dic. 1988 A 9 2 3 4 CI 8 5 2 1 - - - - - - - - - - 17 7 5 5 41,18 Eson.
Totale Torino 268+1 112+0 100+1 56+0 74 38 21 15 26 10 8 8 5 2 2 1 374 162 132 80 43,32
1989-1990 Bandiera dell'Italia Roma A 34 14 13 7 CI 6 4 0 2 - - - - - - - - - - 40 18 13 9 45,00
ott. 1990-1991 Bandiera dell'Italia Bologna A 28 3 10 15 CI 4 3 0 1 CU 6 2 1 3 - - - - - 38 8 11 19 21,05 Sub. 18º (retr.)
Totale Bologna 58 14 22 22 12 8 2 2 6 2 1 3 3 1 1 1 105 35 34 36 33,33
ott. 1991-1992 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 29 9 11 9 CI 2 0 2 0 - - - - - - - - - - 31 9 13 9 29,03 Sub., 12º
1992-gen. 1993 A 14 5 5 4 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 18 7 6 5 38,89 Eson.
Totale Fiorentina 73 24 29 20 10 3 5 2 2 0 1 1 - - - - 85 27 35 23 31,76
ago. 1993 Bandiera dell'Italia Cagliari A 1 0 0 1 CI 0 0 0 0 CU 0 0 0 0 - - - - - 1 0 0 1 &&0,00 Eson.
Totale Cagliari 22 4 12 6 - - - - - - - - - - - - 22 4 12 6 18,18
1995-feb. 1996 Bandiera dell'Italia Genoa B 23 8 6 9 CI 2 1 0 1 - - - - - CAI 7 4 3 0 32 13 9 10 40,63 Eson.
mar.-giu. 1997 Bandiera dell'Italia Monza C1 8+3[10] 3+3 4+0 1+0 CI+CI-C 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 11 6 4 1 54,55 Sub., 5º (prom.)
lug.-set. 1997 B 5 1 1 3 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 7 1 2 4 14,29 Eson.
Totale Monza 148+4 54+4 61+0 33+0 14 3 7 4 - - - - - - - - 166 61 68 37 36,75
Totale carriera 804 296 316 192 135 63 39 33 40 14 10 16 18 8 7 3 997 381 372 244 38,21

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E il portiere stava tranquillo (JPG). URL consultato il 9 luglio 2023.
  2. ^ Repubblica.it, Addio Gigi Radice, l'allenatore dell'ultimo scudetto granata, 7 dicembre 2018. URL consultato il 16 gennaio 2021.
  3. ^ La storia siete voi: il Bisonte, Paolo Barison, Tuttonapoli, 3 luglio 2013
  4. ^ Vanni Zagnoli, «Il triste tramonto di mio padre, Gigi Radice», su Il Giornale, 26 aprile 2015. URL consultato il 21 marzo 2016.
  5. ^ Gigi Radice è morto: vinse quattro scudetti con Milan e Torino, su gazzetta.it, 7 dicembre 2018.
  6. ^ Milan-Torino, San Siro ricorda Gigi Radice: striscioni e minuto di silenzio, su sky.it, 9 dicembre 2018.
  7. ^ Spareggio per la promozione.
  8. ^ A causa di peggior piazzamenti e stessi punti, si sono svolti degli spareggi per la qualificazione alle fasi successive.
  9. ^ Spareggio contro la Juventus per l'accesso alla Coppa UEFA 1988-1989, giocato a Torino il 23 maggio 1988 e concluso ai calci di rigore in favore dei bianconeri per 4 a 2.
  10. ^ Play-off.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Il Corriere dello Sport, 1999, p. 155.

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