Enrico Albertosi

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Enrico Albertosi
Albertosi al Cagliari nel 1973
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 185 cm
Peso 77 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1º luglio 1984
Carriera
Giovanili
1953-1954Pontremolese
1954-1957Spezia
Squadre di club1
1957-1958Spezia4 (-3)
1958-1968Fiorentina185 (-153)
1968-1974Cagliari177 (-143)
1974-1980Milan170 (-125)
1982-1984Elpidiense44 (-39)
Nazionale
1961-1974Bandiera dell'Italia Italia34 (-27)
Carriera da allenatore
1983Elpidiense
1984Vis Pesaro
Palmarès
 Mondiali di calcio
Argento Messico 1970
 Europei di calcio
Oro Italia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Enrico Albertosi, detto Ricky (Pontremoli, 2 novembre 1939), è un ex calciatore italiano, di ruolo portiere, campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana.

Considerato uno dei migliori portieri italiani di sempre,[1][2][3] è stato inserito nella Hall of fame del Cagliari,[4] con cui ha conquistato uno storico scudetto nella stagione 1969-1970. L'IFFHS lo ha annoverato tra i più forti portieri europei del XX secolo, collocandolo in 32ª posizione.[5]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Albertosi era un portiere dal carattere acceso ed estroverso, che poteva contare su notevoli doti fisiche e tecniche, grazie alle quali riusciva a compiere interventi efficaci e stilisticamente impeccabili.[2][3][6]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi a Pontremoli e La Spezia, il decennio a Firenze[modifica | modifica wikitesto]
Un giovane Albertosi alla Fiorentina nel 1961, battuto da un tiro del laziale Pozzan

Iniziò a giocare nella squadra del suo paese, a Pontremoli. Il padre, calciatore della Pontremolese, lo mise in porta ancora bambino, nel campo sportivo di Verdeno, tra il primo e il secondo tempo.

Esordì in prima squadra a 15 anni per sostituire il portiere titolare Gregoratto, imbarcatosi perché marinaio[7]. Poi fu chiamato dallo Spezia; il padre avrebbe preferito che Enrico restasse a Pontremoli per terminare gli studi, ma la madre lo convinse che era un'opportunità da non perdere, e così, a La Spezia, Albertosi crebbe calcisticamente tra i dilettanti. Vi rimase fino al 1958, dopo aver debuttato in prima squadra in casa, allo stadio Alberto Picco, contro una grande società del passato: la Novese.

Albertosi in tuffo durante il decennio trascorso a Firenze

Nel 1958 fu acquistato dalla Fiorentina. Esordì in Serie A nel campionato 1958-1959, il 18 gennaio in Roma-Fiorentina 0-0, anche se i primi cinque campionati in viola li trascorse come riserva di Giuliano Sarti, giocando in totale solo 30 partite. Con il trasferimento di Sarti all'Inter divenne titolare, e tale rimase per altre cinque stagioni, fino al 1968.

Con la Fiorentina vinse due Coppe Italia (1960-1961 e 1965-1966), nonché la prima edizione della Coppa delle Coppe (1960-1961, cui la Fiorentina aveva partecipato quale finalista dell'edizione di Coppa Italia 1959-1960, causa rinuncia della Juventus). Nel 1966 vinse la Coppa Mitropa e perse la finale di questo torneo nel 1965; con i gigliati ha perso pure le finali della Coppa delle Coppe 1961-1962 e della Coppa Italia 1958.

Gli scudetti a Cagliari e Milano[modifica | modifica wikitesto]

Il trasferimento al Cagliari avvenne proprio alla vigilia della stagione che avrebbe visto la Fiorentina vincere lo scudetto (1968-1969); Albertosi tuttavia divenne campione d'Italia con la squadra sarda nel 1970, stabilendo nell'occasione il record del minor numero di reti subìte in un campionato a 16 squadre (11 gol). Rimase poi al Cagliari altre quattro stagioni, prima di venir ceduto al Milan.

Albertosi al Milan nell'annata 1974-1975

Nelle sei stagioni trascorse a Milano vinse la sua terza Coppa Italia (1976-1977) e, soprattutto, il suo secondo scudetto (1978-1979), decimo per il Milan, quello della stella. Nel 1980, vicino al trasferimento ai New York Cosmos[8], rimase coinvolto nello scandalo italiano del calcioscommesse,[9] a seguito del quale numerosi calciatori ricevettero squalifiche, anche pesanti: dopo 532 partite in serie A fu prima radiato[10] (e il Milan condannato alla retrocessione in Serie B), poi in appello squalificato per 4 anni[11]. Disputò la sua ultima partita in serie A il 10 febbraio 1980 a San Siro contro il Perugia, a 40 anni, 3 mesi e 8 giorni.

Dopo quindici giorni di carcere[12] e l'amnistia della Federazione per la vittoria del campionato del mondo 1982, fu ingaggiato dall'Elpidiense, con la quale giocò due campionati di serie C2 prima del ritiro avvenuto nel 1984 a quasi 45 anni.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver disputato due partite in nazionale giovanile[13] – nella quale aveva esordito il 2 novembre 1960 –,[14] Albertosi debuttò nella nazionale maggiore durante la sua militanza nella Fiorentina: il suo battesimo azzurro avvenne il 15 giugno 1961 nello stadio di casa, a Firenze, nella gara amichevole Italia-Argentina (4-1).[13] Fu quindi convocato come portiere di riserva per il campionato del mondo 1962 in Cile, dove il titolare era Lorenzo Buffon.

Dopo l'esordio, vestì nuovamente la maglia azzurra quattro anni dopo, nel marzo del 1965, subentrando nel secondo tempo di una partita amichevole pareggiata per 1-1 contro la Germania Ovest ad Amburgo. Albertosi era in competizione con William Negri per il posto di titolare, ma un grave infortunio impedì a Negri di partecipare al campionato del mondo 1966.[15][16] Il selezionatore Edmondo Fabbri schierò quindi Albertosi come titolare nella rassegna iridata del 1966 in Inghilterra; in questa edizione gli Azzurri uscirono nella fase a gironi, dopo la celebre sconfitta per 1-0 contro la Corea del Nord a Middlesbrough che costò l'eliminazione all'Italia.

Albertosi in nazionale

Sopravvissuto al rinnovamento generale della squadra, fu confermato titolare da Ferruccio Valcareggi per le qualificazioni al campionato d'Europa 1968, ma dovette cedere – causa infortunio – il posto a Dino Zoff durante la fase finale del torneo, che si tenne in Italia e che gli Azzurri vinsero.[17] Nonostante la concorrenza di Zoff, fu nuovamente titolare nel corso del campionato del mondo 1970 in Messico,[17] arrivando in finale e perdendo contro il Brasile 4-1, dopo aver difeso i pali nella famosa semifinale contro la Germania Ovest vinta per 4-3 (in cui alternò interventi di rilievo[2] a qualche incertezza[18]).

Terminato il Mondiale, Albertosi mantenne il posto da titolare per tutto il 1970, finché Zoff non lo scavalcò a partire dall'amichevole contro la Spagna del 20 febbraio 1971, divenendo stabilmente il nuovo numero 1 azzurro.[19] Albertosi rimase comunque nel giro della nazionale: nel 1972 sostituì l'infortunato Zoff[20] nel doppio spareggio perso contro il Belgio per la qualificazione al campionato d'Europa 1972,[21] e infine prese parte come secondo portiere al campionato del mondo 1974 che fu la sua ultima esperienza con la nazionale, se si escludono alcune convocazioni nella stagione 1974-75, comprese due presenze in partite non ufficiali[22].

L'ultima delle sue 34 presenze rimase invece l'amichevole disputata il 21 giugno 1972 a Sofia contro la Bulgaria (1-1).

Con quattro Mondiali disputati, Albertosi è secondo, dietro Gianluigi Buffon, tra i giocatori italiani con più partecipazioni alla competizione iridata, a pari merito con Giuseppe Bergomi, Fabio Cannavaro, Paolo Maldini, Gianni Rivera e Zoff.[23]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Collaborò nei primi anni duemila con il Margine Coperta, Società Polisportiva avente sede nell’omonima frazione del comune sparso di Massa e Cozzile come supervisore per la preparazione dei portieri.

Il 27 maggio 2004 è stato colpito da una grave forma di tachicardia ventricolare dopo aver disputato una corsa di trotto all'ippodromo Sesana a Montecatini, riservata ai giornalisti.[24] Dopo alcuni giorni di coma farmacologico indotto dai medici, si è risvegliato senza complicazioni gravi e successivamente si è ripreso completamente senza conseguenze.[25]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Cagliari lo ha inserito nella sua Hall of Fame.
  • È inserito nella Top 11 Rossoblù - I più forti di sempre, la formazione votata dai tifosi comprendente i migliori rossoblù di sempre.[26]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1957-1958 Bandiera dell'Italia Spezia D 4 -3 - - - - - - - - - 4 -3
1958-1959 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 5 -5 CI 1 -1 - - - CA 0 0 6 -6
1959-1960 A 0 0 CI 0 0 - - - CM+CA 1+0 -2 + 0 1 -2
1960-1961 A 13 -12 CI 3 -1 CdC 5 -3 CdA 0 0 21 -16
1961-1962 A 4 -3 CI 1 0 CdC 6 -9 CM 0 0 11 -12
1962-1963 A 8 -12 CI 1 -2 - - - - - - 9 -14
1963-1964 A 33 -25 CI 5 -2 - - - CR 6 -9 44 -36
1964-1965 A 34 -37 CI 1 -3 CdF 2 -2 CM 0 0 37 -42
1965-1966 A 33 -19 CI 5 -3 CdF 3 -1 CM 0 0 41 -23
1966-1967 A 30 -21 CI 1 -1 CdC 2 -4 CM 6 -9 39 -35
1967-1968 A 25 -19 CI 2 -3 CdF 4 -3 CdA 0 0 31 -25
Totale Fiorentina 185 -153 20 -16 22 -22 13 -20 240 -211
1968-1969 Bandiera dell'Italia Cagliari A 30 -18 CI 10 -8 - - - CM 2 -2 42 -28
1969-1970 A 30 -11 CI 5 -2 CdF 4 -4 - - - 39 -17
1970-1971 A 29 -34 CI 3 -5 CC 4 -5 CAI+TP 4+4 -2 + -7 44 -53
1971-1972 A 29 -22 CI 4 -3 - - - CAI 2 -3 35 -28
1972-1973 A 29 -28 CI 8 -5 CU 2 -3 - - - 39 -36
1973-1974 A 30 -31 CI 4 -5 - - - - - - 34 -36
Totale Cagliari 177 -143 34 -28 10 -12 12 -14 233 -198
1974-1975 Bandiera dell'Italia Milan A 30 -22 CI 10 -6 - - - - - - 40 -28
1975-1976 A 30 -28 CI 9 -8 CU 8 -5 - - - 47 -41
1976-1977 A 30 -33 CI 10 -5 CU 6 -10 - - - 46 -48
1977-1978 A 30 -24 CI 0 0 CdC 2 -3 - - - 32 -27
1978-1979 A 30 -19 CI 4 -7 CU 6 -7 - - - 40 -33
1979-1980 A 20 -19 CI 6 -9 CC 2 -1 - - - 28 -29
Totale Milan 170 -145 39 -35 24 -26 - - 233 -206
1982-1983 Bandiera dell'Italia Elpidiense C2 32 -28 CI-C ? ? - - - - - - 32+ -28 +
1983-1984 C2 12 -11 CI-C ? ? - - - - - - 12+ -11 +
Totale Elpidiense 44 -39 ? ? - - - - 44+ -39 +
Totale carriera 580 -483 93+ -79 + 56 -60 25 -34 754+ -657 +

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
15-6-1961 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -1
13-3-1965 Amburgo Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
1-5-1965 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera del Galles Galles Amichevole -1
27-6-1965 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -2
7-12-1965 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Qual. Mondiali 1966 -
19-3-1966 Parigi Francia Bandiera della Francia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-6-1966 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 6 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -1
18-6-1966 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole - Uscita al 45’ 45’
22-6-1966 Torino Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
29-6-1966 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole - Uscita al 45’ 45’
13-7-1966 Sunderland Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Cile Cile Mondiali 1966 - 1º turno -
16-7-1966 Sunderland Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1966 - 1º turno -1
19-7-1966 Middlesbrough Corea del Nord Bandiera della Corea del Nord 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1966 - 1º turno -1
25-6-1967 Bucarest Romania Bandiera della Romania 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1968 -
1-11-1967 Cosenza Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Euro 1968 -
18-11-1967 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1968 -2
23-12-1967 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Euro 1968 -
6-4-1968 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 3 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1968 -2 Uscita al 66’ 66’
5-1-1969 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1
4-11-1969 Roma Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera del Galles Galles Qual. Mondiali 1970 -1
10-5-1970 Lisbona Portogallo Bandiera del Portogallo 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1
3-6-1970 Toluca Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Mondiali 1970 - 1º turno -
6-6-1970 Puebla Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Mondiali 1970 - 1º turno -
11-6-1970 Toluca Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera d'Israele Israele Mondiali 1970 - 1º turno -
14-6-1970 Toluca Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera del Messico Messico Mondiali 1970 - Quarti di finale -1
17-6-1970 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 4 – 3 dts Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1970 - Semifinale -3
21-6-1970 Città del Messico Brasile Bandiera del Brasile 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1970 - Finale -4 [27]
17-10-1970 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1 Uscita al 45’ 45’
31-10-1970 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1972 -1
8-12-1970 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Qual. Euro 1972 -
9-10-1971 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Qual. Euro 1972 - Ingresso al 46’ 46’
29-4-1972 Milano Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Qual. Euro 1972 -
13-5-1972 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1972 -2
21-6-1972 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -1
Totale Presenze (69º posto) 34 Reti -27

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Cagliari: 1969-1970
Milan: 1978-1979
Fiorentina: 1960-1961, 1965-1966
Milan: 1976-1977

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentina: 1960-1961
Fiorentina: 1960-1961
Fiorentina: 1966

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Italia 1968

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefano Petrucci, Albertosi fa le classifiche: Sui calci di punizione Mihajlovic tra i più grandi, in Corriere della Sera, 15 dicembre 1998, p. 51.
  2. ^ a b c Luigi Panella, I 70 anni di Albertosi. Mito genio e sregolatezza, su repubblica.it, 2 novembre 2009.
  3. ^ a b Rossano Donnini, La top 100 dei portieri, in Guerin Sportivo, novembre 2013.
  4. ^ Hall of fame Cagliari Calcio (PDF), su cagliaricalcio.net (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  5. ^ Il miglior portiere del secolo: Zoff tra i 7 candidati, in La Gazzetta dello Sport, 12 agosto 1998.
  6. ^ Giorgio Dell'Arti, Biografia di Enrico Albertosi, su cinquantamila.it, 23 settembre 2013.
  7. ^ Natalino Benacci e Luciano Bertocchi, Novant'anni di calcio Pontremolese 1919-2009 (PDF), Pontremoli, 2009, p. 88.
  8. ^ youtube.com, https://www.youtube.com/watch?v=oatM9bUtoPM.
  9. ^ Il primo grande scandalo del calcio italiano, su Il Post, 23 marzo 2020. URL consultato l'11 marzo 2023.
  10. ^ Edoardo Frittoli, Marzo 1980: scoppia lo scandalo del "Totonero", su panorama.it, 31 marzo 2015. URL consultato il 17 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2019).
  11. ^ Albertosi ricorda "Non presi soldi ero solo ingenuo", su ricerca.repubblica.it.
  12. ^ Ricky Albertosi: «La mia colpa sul gol di Pelè? Fidarmi troppo di Burgnich. In carcere mangiavo bene e giravo libero tutto il giorno» Corriere.it
  13. ^ a b Panini (1978), p. 451.
  14. ^ Panini (2010), p. 602.
  15. ^ E' morto William Negri, il portiere che rese perfetto il Bologna dell'ultimo scudetto, su bologna.repubblica.it, 26 giugno 2020. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  16. ^ Alberto Costa, Peruzzi: "Pensavo a uno scherzo, poi ho capito", in Corriere della Sera, 1º giugno 1998, p. 33 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2009).
  17. ^ a b Luca Calamai, Si scrive Zoff, si legge Italia, in La Gazzetta dello Sport, 5 settembre 1998.
  18. ^ Diego Mariottini, Italia-Germania 4-3: la brutta partita che fece la storia, su gazzetta.it, 17 giugno 2015.
  19. ^ Alberto Cerruti, Un collezionista di record, in La Gazzetta dello Sport, 23 luglio 1998.
  20. ^ Adriaco Luise, Zoff, stagione finita, in La Stampa, 15 marzo 1972, p. 17.
  21. ^ Giovanni Arpino, La Nazionale affonda in Belgio, in La Stampa, 14 maggio 1972, p. 18.
  22. ^ Italia: le partite non valide e non ufficiali (elenco incompleto) - Italia1910.com - Nazionale Italiana di calcio e Serie A, su italia1910.com. URL consultato il 22 febbraio 2021.
  23. ^ Francesco Schirru, Buffon ai Mondiali per la quinta volta: record assoluto condiviso con Carbajal e Matthäus, su goal.com, 23 maggio 2014.
  24. ^ Albertosi colpito da infarto dopo una corsa al trotto, su repubblica.it, 26 maggio 2004.
  25. ^ Giuseppe Calabrese, Albertosi fuori pericolo fra 48 ore, in la Repubblica, 28 maggio 2004, p. 9.
  26. ^ La Squadra Dei Sogni, su cagliaricalcio.com, http://www.cagliaricalcio.com/. URL consultato il 12 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2017).
  27. ^ 2º posto

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco illustrato del calcio 1979, Panini, 1978.
  • Almanacco illustrato del calcio 2011, Panini, 2010.
  • Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano - Volume 2, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, ISBN 88-8089-862-0.

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