Giancarlo Bercellino

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Giancarlo Bercellino
Bercellino in nazionale
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1º luglio 1970 - giocatore
30 giugno 1982 - allenatore
Carriera
Giovanili
1951-1954Borgosesia
1954-1960Juventus
Squadre di club1
1960-1961Alessandria36 (2)[1]
1961-1969Juventus154 (10)
1969-1970Brescia22 (0)
Nazionale
1963Bandiera dell'Italia Italia U-216 (1)[2]
1965-1968Bandiera dell'Italia Italia6 (0)
Carriera da allenatore
19??-1978Gattinara
1978Juventus Domo[3]
1978-1980Borgosesia
1980-1982Cossatese
Palmarès
 Europei di calcio
Oro Italia 1968
 Giochi del Mediterraneo
Oro Italia 1963
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giancarlo Bercellino (Gattinara, 9 ottobre 1941) è un ex allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore. Fu campione europeo con la nazionale italiana nel 1968.

Sugli almanacchi è spesso indicato come Bercellino I per distinguerlo dal fratello Silvino.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Bercellino alla Juventus

Iniziò l'attività sotto la guida del padre Teresio, allenatore del Borgosesia. Notato dagli osservatori della Juventus, fu ingaggiato dalla squadra torinese. Iniziò la sua carriera in prestito all'Alessandria, in Serie B, nella stagione 1960-1961, mentre l'anno successivo fu titolare nella Juventus in Serie A, esordendo il 27 agosto 1961 nel pareggio 1-1 con il Mantova.

Rimase in bianconero fino al 1969, facendo coppia al centro della difesa con Ernesto Castano. Nel 1965 vinse la Coppa Italia e il 1º maggio debuttò in nazionale nella gara amichevole vinta per 4-1 a Firenze contro il Galles.

Al termine della stagione 1966-1967 vinse il suo primo e unico scudetto. L'anno successivo fu tra i giocatori convocati dal commissario tecnico Valcareggi per il vittorioso Campionato europeo del 1968.

Nel 1969 passò al Brescia; nel novembre del 1970 le Rondinelle si accordarono con la Lazio per il prestito del giocatore, che però non vestì mai la casacca biancoceleste per vari problemi di natura contrattuale e di tesseramento[5]; si dedicò così all'azienda di famiglia, ponendo fine alla sua carriera calcistica[5].

Ha poi allenato alcune squadre dilettantistiche piemontesi.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
1-5-1965 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera del Galles Galles Amichevole -
1-11-1967 Cosenza Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Euro 1968 -
18-11-1967 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1968 -
23-12-1967 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Euro 1968 -
6-4-1968 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 3 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1968 -
5-6-1968 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 dts Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Euro 1968 - Semifinale -
Totale Presenze 6 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1964-1965
Juventus: 1966-1967

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1963

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Italia 1968
Italia 1963

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano professionisti»
— Roma, 1967.[6]
Medaglia d'argento al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione europeo»
— Roma, 1968.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Serie B 1960-61 xoomer.virgilio.it/mikiegenny
  2. ^ Almanacco Illustrato del Calcio Italiano, Modena, Panini, 1983, p. 486.
  3. ^ La Juve Domo affidata a Bercellino, in Eco Risveglio Ossola, 5 gennaio 1978, p. 13.
  4. ^ Marco Sappino, Dizionario del calcio italiano, vol. 1, Baldini & Castoldi, novembre 2000, p. 69.
  5. ^ a b Corriere dello sport, 5 febbraio 1971, pagina 3 coninet.it
  6. ^ a b Benemerenze sportive di Giancarlo Bercellino, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 1967.

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