Jupp Heynckes

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jupp Heynckes
Heynckes con il Bayern Monaco nel 2013
Nazionalitàbandiera Germania Ovest
Germania (bandiera) Germania (dal 1990)
Altezza180 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1º luglio 1978 - giocatore
30 giugno 2018 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1964-1967Borussia M'gladbach82 (50)
1967-1970Hannover 9686 (25)
1970-1978Borussia M'gladbach226 (168)
Nazionale
1966-1967Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest U-233 (1)
1967-1976Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest39 (14)
Carriera da allenatore
1978-1979Borussia M'gladbachvice
1979-1987Borussia M'gladbach
1987-1991Bayern Monaco
1992-1994Athletic Bilbao
1994-1995Eintracht Francoforte
1995-1997Tenerife
1997-1998Real Madrid
1999-2000Benfica
2001-2003Athletic Bilbao
2003-2004Schalke 04
2006-2007Borussia M'gladbach
2009Bayern MonacoInterim
2009-2011Bayer Leverkusen
2011-2013Bayern Monaco
2017-2018Bayern Monaco
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroGermania Ovest 1974
 Europei di calcio
OroBelgio 1972
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Josef Heynckes, detto Jupp (Mönchengladbach, 9 maggio 1945), è un ex calciatore e allenatore di calcio tedesco, di ruolo attaccante.

È stato uno dei giocatori più rappresentativi nel periodo d'oro del Borussia M'gladbach, club in cui ha disputato undici delle sue quattordici stagioni da professionista, vincendo 4 campionati tedeschi, di cui 3 consecutivi, una Coppa di Germania e la Coppa UEFA 1974-1975. Con la nazionale della Germania Ovest ha vinto il campionato d'Europa 1972 e il campionato del mondo 1974.

È l'unico calciatore ad aver vinto la classifica marcatori delle tre principali competizioni europee per club (Coppa dei Campioni/UEFA Champions League, Coppa UEFA/UEFA Europa League e Coppa delle Coppe UEFA). Per due anni di fila è stato inoltre capocannoniere della Bundesliga.

Da allenatore ha vinto 12 titoli: 3 campionati tedeschi, di cui 2 consecutivi, una Coppa di Germania, 3 Supercoppe di Germania, una Supercoppa di Spagna, 2 Coppe Intertoto UEFA consecutive con lo Schalke 04 e 2 UEFA Champions League, la prima nel 1997-1998 alla guida del Real Madrid e la seconda, ben quindici anni dopo, nel 2012-2013 alla guida del Bayern Monaco.

Con Ernst Happel, Ottmar Hitzfeld, José Mourinho, Carlo Ancelotti e Pep Guardiola, è tra i sei allenatori che hanno vinto due Champions League con due club diversi (Real Madrid nel 1997-1998 e Bayern Monaco nel 2012-2013). Nel 2013 ha vinto il premio Allenatore FIFA dell'anno tra gli allenatori di calcio maschile.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Attaccante prolifico, di grande rendimento e unico nel suo genere, è difficile trovare un calciatore a cui paragonarlo. Sapeva giocare bene con entrambi i piedi, era molto veloce e soprattutto disponeva di grande controllo della sfera quando di colpo si fermava dopo le sue veloci discese palla al piede. Aveva un fisico adatto a un attaccante e lo usava bene, in particolare il colpo di testa era una delle sue specialità.[1]

Aveva una forte personalità e grande ascendente sui compagni di squadra, dando loro istruzioni su cosa fare in campo, dimostrando già allora quelle doti che lo avrebbero portato a diventare allenatore. In apparenza schivo, aveva in realtà grande ambizione e continuava a dare il massimo anche quando la squadra vinceva largamente ma lui non aveva ancora segnato. Con la sua grinta e le sue tre reti trascinò il Borussia a vincere la Coppa UEFA 1974-1975 (primo trofeo europeo del club) battendo per 5-1 nella finale di ritorno il Twente in quella che è stata probabilmente la sua migliore partita.[1]

Borussia Mönchengladbach
[modifica | modifica wikitesto]
Giugno 1965, Heynckes tira in porta nella partita di play off in casa dell'Holstein Kiel

Esordisce nella stagione 1964-1965 nel Borussia Mönchengladbach in Regionalliga West, a quel tempo seconda divisione della Germania Ovest. Pur giocando solo 25 delle 34 partite della stagione regolare, con 23 reti si classifica terzo nella classifica cannonieri.[2][3] Nei play off segna altri 6 gol in 6 partite e la squadra, allenata dal leggendario Hennes Weisweiler, è promossa per la prima volta in Bundesliga. Nelle prime due stagioni nella massima serie segna rispettivamente 12 e 15 reti,[3] e il secondo anno il Borussia si classifica ottavo nella Bundesliga 1966-1977. Heynckes a questo punto è considerato uno dei più promettenti calciatori tedeschi e nel febbraio del 1967 esordisce in nazionale maggiore.

Per la stagione 1967-1968 viene ceduto all'ambizioso Hannover 96, che era arrivato in Bundesliga un anno prima del Borussia e intendeva rilanciarsi dopo essere giunto quinto nel campionato 1964-1965 ma non si era ripetuto nei due anni successivi. Il cartellino di Heynskes viene ufficialmente pagato 100.0000 marchi, che era a quel tempo il tetto massimo di spesa per i trasferimenti nel calcio tedesco, ma secondo alcune fonti il prezzo effettivo potrebbe essere stato tra i 275.000 e i 350.000 marchi. Quello stesso anno arriva all'Hannover anche lo jugoslavo Josip Skoblar, con il quale avrebbe dovuto formare una formidabile coppia di attacco. In realtà Skoblar si rivela più prolifico mentre Heynckes nelle tre stagioni all'Hannover mette a segno solo 25 gol in 86 incontri,[3][4][5] con la squadra che chiude tutti e tre i campionati a metà classifica.

Ritorno al Borussia
[modifica | modifica wikitesto]

Nel campionato 1970-1971 fa ritorno al Borussia Mönchengladbach, che si era appena laureato campione di Germania per la prima volta nella sua storia. Grazie anche ai suoi 19 gol, la squadra rivince il campionato. Sarà il primo dei suoi trofei vinti con il Borussia. Oltre alla Bundesliga del 1971, 1975, 1976 e 1977, la squadra di Heynckes si aggiudicherà la Coppa di Germania nel 1973 e la Coppa UEFA 1974-1975. Tra i campioni con cui ha giocato nei vari anni al Borussia vi sono stati Berti Vogts, Günter Netzer, Rainer Bonhof, Uli Stielike e Allan Simonsen.

Negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1971-1972, realizza due gol nella famosa partita della lattina vinta 7-1 contro l'Inter, poi annullata per l'incidente occorso a Roberto Boninsegna durante l'incontro che costerà al Borussia la qualificazione.[6] Quello stesso anno Heynckes sigla 19 reti in campionato e la squadra finisce terza. Nel 1973 il Borussia arriva quinto in Bundesliga e Heynckes con 28 reti si laurea vice-capocannoniere alle spalle di Gerd Müller del Bayern Monaco, campione di Germania. Quell'anno, dopo aver eliminato il Twente in semifinale con un punteggio complessivo di 5-1, il Borussia diventa la prima squadra tedesca a raggiungere la finale di Coppa UEFA, che viene però vinta dal Liverpool grazie al 3-0 inflitto ai tedeschi all'andata, in una partita sospesa al 27º minuto a causa dell'allagamento del campo. Non sono sufficienti le due reti di Heynckes al ritorno, con il Borussia che vince solo per 2-0. Si laurea comunque capocannoniere del torneo insieme a Jan Jeuring del Twente. Sempre nel 1973 il Borussia si aggiudica la Coppa di Germania battendo in finale il Colonia, e Heynckes contribuisce con 7 reti nella manifestazione.[7]

21 maggio 1975, Heynckes in primo piano entra in campo per la finale di ritorno di Coppa UEFA vinta 5-1 con il Twente

La stagione successiva vince con 30 reti la classifica cannonieri in campionato a pari merito con Gerd Müller, contribuendo al secondo posto del Borussia alle spalle del Bayern dello stesso Müller.[8] Quella stagione è con 8 gol capocannoniere anche nella Coppa delle Coppe 1973-1974, dove il Borussia Mönchengladbach viene eliminato in semifinale dal Milan. L'anno successivo il Borussia riuscirà a vincere per la prima volta nella sua storia la Coppa UEFA battendo 5-1 il Twente a Enschede con tre gol di Heynckes, che non aveva giocato nell'incontro di andata finito 0-0 e che si laurea ancora una volta capocannoniere del torneo, con 10 gol. In quella stagione il Borussia vince la sua terza Bundesliga, la seconda di Heynckes, che si conferma capocannoniere con 27 reti. A fine annata l'allenatore Hennes Weisweiler è ingaggiato dal Barcellona e al suo posto arriva Udo Lattek, con il quale qualche anno dopo Heynckes avrebbe cominciato come assistente la carriera di allenatore.

Nella Bundesliga 1975-1976, il club si conferma campione di Germania ma Heynckes gioca solo 24 partite segnando 12 reti, il suo record negativo per quanto riguarda il suo secondo periodo al Borussia. Si riscatterà nella Coppa Campioni di quella stessa stagione, dove si laurea miglior marcatore con 6 gol, ma la squadra viene eliminata nei quarti dal Real Madrid. L'anno successivo il Borussia vince il suo terzo campionato consecutivo, uguagliando il record del Bayern, ma viene sconfitto per 3-1 in finale di Coppa dei Campioni 1976-1977 dal Liverpool a Roma.

Heynckes sigla 18 reti nel campionato 1977–78, e in particolare nella partita vinta in casa 12-0 contro il Borussia Dortmund all'ultima di campionato ne mette a segno 5, suo record in gare di Bundesliga. Il clamoroso risultato di questo incontro, con il quale Heynckes chiude la carriera di calciatore, non è sufficiente al Borussia per conquistare il quarto titolo consecutivo; il campionato è vinto dal Colonia, che chiude a pari punti con il Borussia ma si aggiudica il titolo per la differenza reti.[6] Nella Coppa dei Campioni di quello stesso anno è ancora il Liverpool a sbarrare la strada del Borussia eliminandolo in semifinale.

Al termine di quella stagione Heynckes chiude la carriera dopo aver giocato 369 partite in Bundesliga e segnato 220 reti, che gli hanno garantito il secondo posto nella classifica di tutti i tempi dei marcatori nel torneo fino a quel momento, alle spalle di Gerd Müller con 365 gol. In seguito sarebbe stato superato anche da Klaus Fischer e Robert Lewandowski.[9][10][11] Nelle coppe europee per club, Heynckes ha segnato 51 gol in 64 partite,[12] dei quali 23 in 21 partite di Coppa UEFA, che lo rendono uno dei migliori marcatori di tutti i tempi della competizione.

Ostacolato nella carriera in nazionale da Gerd Müller, con il quale nutriva rispetto reciproco e aveva dato vita a una grande rivalità sportiva,[1] Heynckes ha giocato 39 partite e realizzato 14 gol con la Germania Ovest. Chiamato dal C.T. Helmut Schön, realizza la prima rete al debutto il 22 febbraio 1967 nella partita vinta 5-1 contro il Marocco a Karlsruhe.[13] Si laurea campione d'Europa nel 1972 e gioca tutti i 90 minuti nella finale vinta per 3-0 contro l'Unione Sovietica. È uno dei sette tedeschi inseriti dalla UEFA tra i migliori undici calciatori del torneo.[14]

Heynckes (secondo in basso da sinistra) con i compagni dopo la vittoria nella finale del mondiale del 1974 del 7 luglio

Due anni dopo fa parte della rosa che vince il mondiale del 1974 disputato in Germania. Dopo essere stato titolare nelle prime due partite del torneo giocate contro Cile e Australia,[15] rimane in panchina in tutte le altre partite e deve quindi rinunciare a partecipare alla finale vinta 2-1 contro i Paesi Bassi a Monaco di Baviera. In un'intervista del 2013 dirà che a causa di un infortunio ha dovuto saltare la finale, il più grande dispiacere della sua vita, che lo ha però spronato e ha costituito la sua principale fonte di motivazione per il resto della carriera.[16]

Gli ultimi due anni in nazionale sono prolifici per Heynckes, che negli ultimi 6 incontri disputati sigla 7 reti, di cui 4 in incontri valevoli per le qualificazioni al campionato europeo del 1976. Gioca la sua ultima partita con la Germania Ovest il 17 novembre 1976, vincendo 2-0 l'amichevole contro la Cecoslovacchia.[13]

Borussia Mönchengladbach

[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine della carriera di calciatore si mette in proprio inaugurando a Mönchengladbach un'azienda che inizialmente dà ottimi risultati, ma ben presto si rende conto di quanto gli manchi il mondo del calcio;[1] nel giro di dodici mesi consegue la licenza di allenatore e nel frattempo è il vice di Udo Lattek nel Borussia, che quell'anno si aggiudica la Coppa UEFA 1978-1979. A fine stagione prende il posto di Lattek e subito riporta la squadra in finale di Coppa UEFA, persa contro l'Eintracht Francoforte. Nei primi anni da allenatore non inverte comunque la tendenza negativa cominciata nell'ultimo anno di Lattek, con il Borussia che ha perso le prime posizioni in campionato.[10]

Il suo merito maggiore nel primo periodo da coach del Borussia è di aver rilanciato la squadra in un momento di grave crisi societaria. Nelle ultime 4 stagioni alla guida dei bianco-nero-verdi, dopo aver accumulato esperienza e lanciato talenti come Armin Veh, Lothar Matthäus, Hans-Jörg Criens, Uwe Rahn, Thomas Kastenmaier e Michael Frontzeck, la squadra torna ai vertici del calcio tedesco pur non vincendo alcun trofeo.[1][10] Di rilievo la finale di Coppa di Germania persa contro il Bayern ai rigori nel 1984 e la semifinale di Coppa UEFA 1986-1987, dove il Borussia è eliminato dal Dundee Utd.

Bayern Monaco

[modifica | modifica wikitesto]

Per la stagione successiva è ingaggiato dal Bayern Monaco, alla guida del quale vince la Bundesliga nel 1988-1989 e nel 1989-1990. Con il club bavarese raggiunge nel 1989-1990 e 1990-1991 le semifinali della Coppa dei Campioni, venendo eliminato in entrambe le occasioni.[10] Nel 1990, a causa di gravi problemi finanziari, il Bayern attua una campagna di cessione delle stelle della squadra, uscendone nettamente indebolito. Il 4 ottobre 1991, dopo aver perso per 1-4 in casa contro i Kickers Stoccarda, Heynckes è esonerato, pagando un avvio molto negativo in campionato con 4 vittorie in 12 giornate e il 12º posto in classifica. Il presidente del Bayern Uli Hoeneß dichiarerà in seguito di non aver approvato questa decisione, ma di averla presa sotto la pressione di poteri superiori.

Athletic Bilbao, Eintracht Francoforte e Tenerife

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 viene ingaggiato dall'Athletic Bilbao, diventando il terzo allenatore tedesco alla guida di una squadra della Liga dopo Hennes Weisweiler e Udo Lattek, che avevano entrambi allenato il Barcellona. Lancia in prima squadra diversi giovani e alla sua seconda stagione guida il club basco al quinto posto della Liga e alla conseguente qualificazione in Coppa UEFA.[11] Dopo aver firmato per l'Eintracht Francoforte prima della stagione 1993-1994, entra in contrasto con le stelle della squadra Anthony Yeboah, Jay-Jay Okocha e Maurizio Gaudino, causando prima la sospensione dei tre poi la cessione del bomber ghanese e del centrocampista di origini italiane. A oggi i tifosi dell'Eintracht considerano il suo ingaggio un grande fallimento. Il 2 aprile 1995 dà le dimissioni rinunciando ai soldi che gli sarebbero spettati fino alla fine del contratto. Nel 1995 viene ingaggiato dal Tenerife, guidando alla sua prima stagione la squadra alle semifinali di Coppa UEFA, dove viene eliminata dallo Schalke 04 futuro campione. Alla sua seconda stagione porta la squadra al nono posto in campionato.

Nel giugno 1997 viene ingaggiato dal Real Madrid. Heynckes era la seconda scelta il club madrileno, che aveva inizialmente tentato l'ingaggio di Ottmar Hitzfeld. Esordisce con una sconfitta (2-1) contro il Barcellona nell'andata della Supercoppa di Spagna, ma il Real riesce a vincere per 4-1 la gara di ritorno e aggiudicarsi il trofeo. Con Heynckes il Real torna a vincere la Champions League, che la squadra spagnola non vinceva da 32 anni. Tuttavia il fallimento in campionato, dove il club madrileno chiude quarto a 11 punti dal Barcellona campione, e l'eliminazione agli ottavi di Coppa del Re portano all'esonero del tecnico tedesco a fine stagione.

Benfica, ritorno all'Athletic, Schalke 04

[modifica | modifica wikitesto]

In vista della stagione 1999-2000 firma per il Benfica, dimettendosi prima dell'inizio della stagione successiva per problemi personali, rinunciando ancora una volta al resto di stipendio; verrà sostituito da José Mourinho. Heynckes è ricordato dai tifosi del Benfica soprattutto per la clamorosa sconfitta in trasferta con il Celta Vigo per 7-0 in Coppa UEFA 1999-2000 e per aver dato il via libera alla rescissione a costo zero della stella della squadra João Vieira Pinto. Nel 2001 fa ritorno all'Athletic Bilbao, dove rimarrà per due anni, senza però riuscire a ripetere i successi della sua precedente gestione. All'inizio della stagione 2003-2004 Heynckes fa ritorno in Bundesliga, chiamato alla guida dello Schalke 04, e il 26 agosto 2003 la squadra è tra le vincitrici della Coppa Intertoto UEFA 2003, piegando nei due incontri di finale gli austriaci del Pasching.[17] Chiude al settimo posto il suo unico campionato alla guida dello Schalke.[18] Nell'agosto 2004 la squadra si conferma tra le vincitrici della Coppa Intertoto UEFA superando nei due incontri di finale lo Slovan Liberec,[19] ma il 15 settembre Heynckes viene esonerato.[20]

Ritorno al Borussia, primo ritorno al Bayern

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo due anni di inattività, il 23 maggio 2006 viene annunciato il suo ritorno al Borussia Mönchengladbach. Il 31 gennaio 2007 rassegna le dimissioni dopo una striscia di 14 partite senza vittorie e con la squadra al 17º posto in Bundesliga. Il 27 aprile 2009 firma il contratto con il quale fa ritorno come allenatore ad interim al Bayern Monaco a seguito dell'esonero di Jürgen Klinsmann.[21] Chiude il campionato al secondo posto a due punti dal Wolfsburg.

Bayer Leverkusen

[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 giugno firma per il Bayer Leverkusen in sostituzione di Bruno Labbadia, che è passato alla guida dell'Amburgo.[22] La squadra parte con un record di 24 partite senza sconfitte, superando il precedente record stabilito dallo stesso Heynckes con il Bayern Monaco nella stagione 1988-1989. Chiude la prima stagione al 4º posto in campionato e in Coppa di Germania viene eliminato al secondo turno dal Kaiserslautern. Nella stagione seguente viene eliminato in Coppa di Germania al secondo turno dal Borussia Mönchengladbach, raggiunge gli ottavi di finale di Europa League venendo eliminato dal Villarreal. Il 25 marzo 2011 firma un contratto di due anni con il Bayern Monaco da 5,2 milioni l'anno, valido dal giugno successivo.[23] In campionato il Bayer Leverkusen arriva al secondo posto e si qualifica per la Champions League per la prima volta dal 2004.

Secondo ritorno al Bayern

[modifica | modifica wikitesto]

Per Heynckes si tratta della terza esperienza sulla panchina della società bavarese.[24] A fine della stagione porta il Bayern al secondo posto in campionato, alle spalle del Borussia Dortmund, e in finale di Champions League, dopo aver battuto il 25 aprile 2012 il Real Madrid in semifinale. Nella finale del 19 maggio 2012 all'Allianz Arena, stadio di casa del Bayern, la squadra viene sconfitta per 4-3 dal Chelsea ai tiri di rigore dopo essere passata in vantaggio all'83º minuto di gioco. Riesce inoltre ad arrivare in finale nella coppa nazionale, dove viene sconfitto dal Borussia Dortmund. Durante questa stagione Heynckes lancia in prima squadra ottimi giovani come Toni Kroos e David Alaba.

Il 17 marzo 2012, con una vittoria per 6-0 contro l'Hertha Berlino vince la sua partita numero 600 da allenatore in Bundesliga: solo Otto Rehhagel, che curiosamente allenava l'Hertha, ha vinto di più (oltre 800 partite). Nella stagione successiva, grazie a una vittoria per 1-0 sull'Eintracht Francoforte, vince il titolo in campionato con sei giornate d'anticipo. Contemporaneamente riesce a battere per 4-0 e per 3-0 lo strafavorito Barcellona in Champions League qualificandosi per la seconda stagione consecutiva per la finale, che vincerà contro il Borussia Dortmund con il risultato di 2-1, facendo ottenere al Bayern la sua quinta Champions e diventando il quarto allenatore (dopo Ernst Happel, Hitzfeld, e Mourinho) a vincere due volte tale trofeo alla guida di due squadre diverse. Trionfa inoltre nella coppa nazionale, realizzando il treble; nel luglio 2013 lascerà il suo incarico a Pep Guardiola, annunciando al tempo stesso il suo ritiro quasi definitivo dalla carriera di allenatore.

Terzo ritorno al Bayern e ritiro

[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 ottobre 2017, dopo l'esonero di Carlo Ancelotti e la breve parentesi di Willy Sagnol, traghettatore della squadra in una sola partita, Heynckes ritorna alla guida del Bayern Monaco, firmando un contratto fino al termine della stagione.[25] Dopo otto giorni esordisce con una vittoria per 5-0 contro il Friburgo.[26] Il 3 febbraio 2018 rifiuta il rinnovo offerto dalla dirigenza.[27] Il 4 aprile 2018 in Champions League stabilisce, grazie alla vittoria contro il Siviglia nell'andata dei quarti di finale, un nuovo record nella competizione come allenatore: dodici vittorie consecutive sommando alle 5 ottenute nell'edizione 2012-2013 le 7 ottenute nel 2017-2018.[28]

Chiude la carriera vincendo nuovamente la Bundesliga, ottenendo 22 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte. Il bilancio delle 10 partite stagionali in Champions League è invece di 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, maturata nell'andata delle semifinali in cui il Bayern viene eliminato dal Real Madrid. Giunge inoltre in finale di Coppa di Germania, dove il Bayern è sconfitto per 3-1 dall'Eintracht Francoforte.

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1964-1965 Germania (bandiera) Borussia M'gladbach RL 25+6[29] 23+6 - - - - - - - - - 31 29
1965-1966 BL 27 12 CG 2 0 - - - - - - 29 12
1966-1967 BL 30 15 CG 1 0 - - - - - - 31 15
1967-1968 Germania (bandiera) Hannover 96 BL 29 10 CG 1 0 CdF 1 0 CI 2 1 33 11
1968-1969 BL 34 9 CG 3 0 CdF 6 5 - - - 39 10
1969-1970 BL 23 6 CG 1 2 CdF 2 1 - - - 26 9
Totale Hannover 86 25 5 2 9 6 2 1 102 34
1970-1971 Germania (bandiera) Borussia M'gladbach BL 33 19 CG 4 1 CC 4 2 - - - 41 22
1971-1972 BL 31 19 CG 5 2 CdC 4 1 - - - 40 22
1972-1973 BL 33 28 CG 9 7 CU 11 12 - - - 53 47
1973-1974 BL 33 30 CG 3 2 CdC 7 8 - - - 43 40
1974-1975 BL 31 27 CG 1 1 CU 10 11 - - - 42 39
1975-1976 BL 24 12 CG 1 1 CC 6 6 - - - 31 19
1976-1977 BL 20 15 CG - - CC 7 1 - - - 27 16
1977-1978 BL 21 18 CG 3 4 CC 6 4 - - - 30 26
Totale Borussia 308+6 218+6 29 18 55 45 - - 398 287
Totale carriera 400 249 34 20 64 51 2 1 500 321

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania Ovest
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
22-2-1967 Karlsruhe Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 5 – 1 Marocco (bandiera) Marocco Amichevole 1
22-3-1967 Hannover Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole 1
10-5-1969 Norimberga Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 0 Austria (bandiera) Austria Qual. Mondiali 1970 - Ingresso al 77’ 77’
17-10-1970 Colonia Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 1 Turchia (bandiera) Turchia Qual. Euro 1972 - Ingresso al 66’ 66’
18-11-1970 Zagabria Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 2 – 0 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole -
22-11-1970 Atene Grecia Grecia (bandiera) 1 – 3 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole -
17-2-1971 Tirana Albania Albania (bandiera) 0 – 1 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Qual. Euro 1972 -
25-4-1971 Istanbul Turchia Turchia (bandiera) 0 – 3 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Qual. Euro 1972 -
12-6-1971 Karlsruhe Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 0 Albania (bandiera) Albania Qual. Euro 1972 -
27-6-1971 Göteborg Svezia Svezia (bandiera) 1 – 0 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
30-6-1971 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 3 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
8-9-1971 Hannover Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 5 – 0 Messico (bandiera) Messico Amichevole -
10-10-1971 Varsavia Polonia Polonia (bandiera) 1 – 3 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Qual. Euro 1972 -
29-3-1972 Budapest Ungheria Ungheria (bandiera) 0 – 2 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole -
13-5-1972 Amburgo Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 0 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Euro 1972 - Quarti di finale - ritorno - Ingresso al 51’ 51’
26-5-1972 Monaco di Baviera Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 3 – 0 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Amichevole -
14-6-1972 Anversa Belgio Belgio (bandiera) 1 – 2 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Euro 1972 - Semifinale -
18-6-1972 Bruxelles Unione Sovietica Unione Sovietica (bandiera) 0 – 3 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Euro 1972 - Finale -
15-11-1972 Düsseldorf Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 5 – 1 Svizzera (bandiera) Svizzera Amichevole -
14-2-1973 Monaco di Baviera Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole 2
28-3-1973 Düsseldorf Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 3 – 0 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole -
16-6-1973 Berlino Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
5-9-1973 Mosca Unione Sovietica Unione Sovietica (bandiera) 0 – 1 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole - Uscita al 59’ 59’
14-11-1973 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 1 – 1 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole -
24-11-1973 Stoccarda Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 2
23-2-1974 Barcellona Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
26-2-1974 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole -
1-5-1974 Amburgo Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole 2 Ingresso al 26’ 26’
14-6-1974 Berlino Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 0 Cile (bandiera) Cile Mondiali 1974 - 1º turno -
18-6-1974 Amburgo Australia Australia (bandiera) 0 – 4 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Mondiali 1974 - 1º turno - Uscita al 46’ 46’
20-11-1974 Atene Grecia Grecia (bandiera) 2 – 2 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Qual. Euro 1976 - Uscita al 81’ 81’
12-3-1975 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 0 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole -
27-4-1975 Sofia Bulgaria Bulgaria (bandiera) 1 – 1 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Qual. Euro 1976 - Uscita al 34’ 34’
11-10-1975 Düsseldorf Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 1 Grecia (bandiera) Grecia Qual. Euro 1976 1
19-11-1975 Stoccarda Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Qual. Euro 1976 1
20-12-1975 Istanbul Turchia Turchia (bandiera) 0 – 5 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole 2
28-2-1976 Dortmund Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 8 – 0 Malta (bandiera) Malta Qual. Euro 1976 2
6-10-1976 Cardiff Galles Galles (bandiera) 0 – 2 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole 1
17-11-1976 Hannover Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 0 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole -
Totale Presenze 39 Reti 14

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 19 maggio 2018. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale Vittorie % Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1979-1980 Germania (bandiera) Borussia M'gladbach BL 34 12 12 10 CG 3 2 0 1 CU 12 7 2 3 - - - - - 49 21 14 14 42,86
1980-1981 BL 34 15 17 12 CG 5 4 0 1 - - - - - - - - - - 39 19 7 13 48,72
1981-1982 BL 34 15 10 9 CG 5 4 0 1 CU 4 2 0 2 - - - - - 43 21 10 12 48,84
1982-1983 BL 34 12 4 18 CG 5 3 1 1 - - - - - - - - - - 39 15 5 19 38,46 12º
1983-1984 BL 34 21 6 7 CG 6 5 0 1 - - - - - - - - - - 40 26 6 8 65,00
1984-1985 BL 34 15 9 10 CG 5 4 0 1 CU 4 3 0 1 - - - - - 43 22 9 12 51,16
1985-1986 BL 34 15 12 7 CG 2 1 0 1 CU 6 3 1 2 - - - - - 42 19 13 10 45,24
1986-1987 BL 34 18 7 9 CG 5 4 0 1 CU 10 5 4 1 - - - - - 49 27 11 11 55,10
1987-1988 Germania (bandiera) Bayern Monaco BL 34 22 4 8 CG 5 3 1 1 CC 6 4 0 2 SG 1 1 0 0 46 30 5 11 65,22
1988-1989 BL 34 19 12 3 CG 3 2 0 1 CU 10 6 1 3 - - - - - 47 27 13 7 57,45
1989-1990 BL 34 19 11 4 CG 3 2 0 1 CC 8 6 1 1 SG 1 0 0 1 46 27 12 7 58,70
1990-1991 BL 34 18 9 7 CG 1 0 0 1 CC 8 5 2 1 SG 1 1 0 0 44 24 11 9 54,55
ago.-ott.1991 BL 12 4 4 4 CG 1 0 0 1 CU 2 1 1 0 - - - - - 15 5 5 5 33,33 Eson.
1992-1993 Spagna (bandiera) Athletic Bilbao PD 38 17 6 15 CR 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 40 17 7 16 42,50
1993-1994 PD 38 16 11 11 CR 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 42 17 13 12 40,48
1994-1995 Germania (bandiera) Eintracht Francoforte BL 24 7 7 10 CG 2 1 1 0 CU 8 4 2 2 - - - - - 34 12 10 12 35,29 Eson.
1995-1996 Spagna (bandiera) Tenerife PD 42 20 12 10 CR 8 4 2 2 - - - - - - - - - - 50 24 14 12 48,00
1996-1997 PD 42 15 11 16 CR 2 0 0 2 CU 10 5 2 3 - - - - - 54 20 13 21 37,04
Totale Tenerife 84 35 23 26 10 4 2 4 10 5 2 3 - - - - 104 44 27 33 42,31
1997-1998 Spagna (bandiera) Real Madrid PD 38 17 12 9 CR 2 1 0 1 UCL 11 7 3 1 SS 2 1 0 1 53 26 15 12 49,06
1999-2000 Portogallo (bandiera) Benfica PL 34 21 6 7 CP 3 2 0 1 CU 6 2 1 3 - - - - - 43 25 7 11 58,14
ago.-set. 2000 PL 4 2 1 1 CP 0 0 0 0 CU 1 0 0 1 - - - - - 5 2 1 2 40,00 Eson.
Totale Benfica 38 23 7 8 3 2 0 1 7 2 1 4 - - - - 48 27 8 13 56,25
2001-2002 Spagna (bandiera) Athletic Bilbao PD 38 14 11 13 CR 8 6 1 1 - - - - - - - - - - 46 20 12 14 43,48
2002-2003 PD 38 15 10 13 CR 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 40 16 10 14 40,00
Totale Athletic Bilbao 152 62 38 52 16 8 4 4 - - - - - - - - 168 70 42 56 41,67
2003-2004 Germania (bandiera) Schalke 04 BL 34 13 11 10 CG 2 1 0 1 Int.+CU 6+4 4+2 2+1 0+1 - - - - - 46 20 14 12 43,48
lug.-set.2004 BL 4 1 0 3 CG 1 1 0 0 Int.+CU 6+0 6+0 0+0 0+0 - - - - - 11 8 0 3 72,73 Eson.
Totale Schalke 04 38 14 11 13 3 2 0 1 16 12 3 1 - - - - 57 28 14 15 49,12
2006-gen.2007 Germania (bandiera) Borussia M'gladbach BL 19 4 4 11 CG 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 21 5 4 12 23,81 Eson.
Totale Borussia M'gladbach 291 127 81 93 38 28 1 9 36 20 7 9 - - - - 365 175 79 111 47,95
apr.-giu.2009 Germania (bandiera) Bayern Monaco BL 5 4 1 0 CG 0 0 0 0 UCL 0 0 0 0 - - - - - 5 4 1 0 80,00 Sub.
2009-2010 Germania (bandiera) Bayer Leverkusen BL 34 15 14 5 CG 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 36 16 14 6 44,44
2010-2011 BL 34 20 8 6 CG 2 1 1 0 UEL 12 7 3 2 - - - - - 48 28 12 8 58,33
Totale Bayer Leverkusen 68 35 22 11 4 2 1 1 12 7 3 2 - - - - 84 44 26 14 52,38
2011-2012 Germania (bandiera) Bayern Monaco BL 34 23 4 7 CG 6 4 1 1 UCL 15 10 2 3 - - - - - 55 37 7 11 67,27
2012-2013 BL 34 29 4 1 CG 6 6 0 0 UCL 13 10 1 2 SG 1 1 0 0 54 46 5 3 85,19
ott. 2017-2018 BL 27 23 1 3 CG 4 2 1 1 UCL 10 7 2 1 - - - - - 41 32 4 5 78,05 Sub.
Totale Bayern Monaco 248 161 50 37 29 19 3 7 72 49 10 13 4 3 0 1 352 231 63 58 65,63
Totale carriera 982 482 251 259 107 67 12 28 171 105 31 35 6 4 0 2 1 266 658 284 324 51,97

Nel corso della sua carriera, Jupp Heynckes ha registrato alcuni record.

  • Unico calciatore ad aver vinto la classifica marcatori delle tre principali competizioni europee per club (Coppa dei Campioni/UEFA Champions League, Coppa UEFA/UEFA Europa League e Coppa delle Coppe UEFA).
  • Calciatore, assieme ad [[Ademola Lookman]], l'unico calciatore ad aver realizzato il maggior numero di gol in una singola finale di Coppa UEFA/UEFA Europa League (3).

Con il Borussia Mönchengladbach

[modifica | modifica wikitesto]
  • Calciatore con più marcature (287) in tutte le competizioni ufficiali.
  • Calciatore con più marcature (195) in Bundesliga.
  • Calciatore con più marcature (224) segnate nei campionati.
  • Calciatore con più marcature (18) nelle coppe nazionali
  • Calciatore con più marcature (45) nelle competizioni UEFA per club.
  • Calciatore che ha segnato più gol (13) in Champions League.

Da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Borussia Mönchengladbach: 1970-1971, 1974-1975, 1975-1976, 1976-1977
Borussia Mönchengladbach: 1972-1973
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Borussia Mönchengladbach: 1974-1975
Belgio 1972
Germania Ovest 1974
1973-1974 (30 gol), 1974-1975 (27 gol)
1975-1976 (6 gol)
1972-1973 (12 gol), 1974-1975 (11 gol)
1973-1974 (8 gol)
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Bayern Monaco: 1988-1989, 1989-1990, 2012-2013, 2017-2018
Bayern Monaco: 2012-2013
Bayern Monaco: 1987, 1990, 2012
Real Madrid: 1997
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Real Madrid: 1997-1998
Bayern Monaco: 2012-2013
Schalke 04: 2003, 2004
2013
2013
2013
2013
2013
2013, 2018
  1. ^ a b c d e (DE) Bonhof: Heynckes war einzigartig, su sport1.de. URL consultato il 28 giugno 2020.
  2. ^ (DE) Regionalliga West (63 - 74) - Statistiken - 1964-1965 - Tore, su fussballdaten.de. URL consultato il 21 aprile 2020.
  3. ^ a b c (DE) Jupp Heynckes - Borussia Mönchengladbach 1964/1965, su fussballdaten.de. URL consultato il 21 aprile 2020.
  4. ^ (DE) Bayern-Trainer mit 96-Vergangenheit: So war die Zeit von Jupp Heynckes in Hannover, su sportbuzzer.de, 1º dicembre 2017. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2020).
  5. ^ (DE) Hannover: Heynckes' womöglich letzte Rückkehr als Trainer, su kicker.de, 1º dicembre 2017.
  6. ^ a b (EN) Triumphs, bitter defeats and curiosities: Heynckes, Bayern and the Foals, su fourfourtwo.com, 23 maggio 2013.
  7. ^ (DE) DFB-Pokal 1972/1973 - Finale, su fussballdaten.de.
  8. ^ (EN) Favre's Foals will be put to the test at Bayern, su espnfc.com, 14 dicembre 2012.
  9. ^ (EN) Matthias Arnhold, Josef Heynckes – Matches and Goals in Bundesliga, su rsssf.com, 7 febbraio 2013.
  10. ^ a b c d (EN) After a week of farewells, Heynckes' career in the game should never be forgotten, su dailymail.co.uk, 25 maggio 2013. URL consultato il 21 aprile 2020.
  11. ^ a b (DE) Nimmersatt vom Bauernhof, su sueddeutsche.de, 17 maggio 2018.
  12. ^ (EN) Marcel, Haisma, Jupp Heynckes – Goals in European Cups, su rsssf.com, 4 ottobre 2003.
  13. ^ a b (EN) Matthias Arnhold, Josef 'Jupp' Heynckes – International Appearances, su rsssf.com, 18 aprile 2004. URL consultato il 19 aprile 2020.
  14. ^ Squadra del Torneo, su it.uefa.com. URL consultato il 1º agosto 2012.
  15. ^ (EN) Jupp HEYNCKES, su fifa.com. URL consultato il 19 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2015).
  16. ^ (EN) Talking with a Legend: The Man Behind Bayern Munich's Success, su spiegel.de, 21 giugno 2013.
  17. ^ (EN) Match statistics - Schalke - Pasching 0 - 0 (Aggregate: 2 - 0), su uefa.com. URL consultato il 28 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2003).
  18. ^ (DE) 1. Bundesliga – Spieltag / Tabelle, su kicker.de.
  19. ^ (EN) Match statistics - Liberec - Schalke 0 - 1 (Aggregate: 1 - 3), su uefa.com. URL consultato il 28 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2004).
  20. ^ (DE) Schalke 04: Assauer feuert Trainer Heynckes, su spiegel.de.
  21. ^ Heynckes fissa l'obiettivo "Ritornare in Champions", su repubblica.it, larepubblica.it, 28 aprile 2009.
  22. ^ Ufficiale: Bayer Leverkusen, Heynckes sostituisce Labbadia, su tuttomercatoweb.com, 5 giugno 2009.
  23. ^ ANCELOTTI GUADAGNA PIÙ DI MOURINHO, su sportmediaset.mediaset.it, 27 novembre 2012.
  24. ^ Bundesliga - Finisce l'era Van Gaal, Heynckes al Bayern!, su it.eurosport.yahoo.com.
  25. ^ Ufficiale: Bayern Monaco, Heynckes è il nuovo allenatore, su tuttomercatoweb.com, 6 ottobre 2017.
  26. ^ Bayern Monaco, buona la prima per Heynckes: i senatori non tradiscono, su tuttomercatoweb.com, 14 ottobre 2017.
  27. ^ Bayern Monaco, Jupp Heynckes non vuole rinnovare, su tuttomercatoweb.com, 3 febbraio 2018.
  28. ^ Bayern, Heynckes da record: 12 vittorie di fila in Champions, su goal.com. URL consultato il 19 aprile 2020.
  29. ^ Play-off per la promozione in Bundesliga.
  30. ^ a b c d e f (EN) Jupp Heynckes: The records behind a Bundesliga legend with Bayern Munich and Borussia Mönchengladbach, su bundesliga.com, 20 maggio 2018.
  31. ^ (EN) Bayern Munich coach Jupp Heynckes wins record 12th successive UEFA Champions League game in victory over Sevilla, su bundesliga.com, 3 aprile 2018.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN803772 · ISNI (EN0000 0000 4239 8265 · LCCN (ENno2007064056 · GND (DE118550721