Provincia dell'Aquila: differenze tra le versioni

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È una provincia interna senza sbocchi sul mare, ed è la più estesa tra le province d'Abruzzo e la meno popolata. Il territorio della provincia coincide in parte con quello dell'antica provincia di [[Abruzzo Ultra]], dalla quale l'odierna circoscrizione provinciale ha ereditato il proprio stemma.
È una provincia interna senza sbocchi sul mare, ed è la più estesa tra le province d'Abruzzo e la meno popolata. Il territorio della provincia coincide in parte con quello dell'antica provincia di [[Abruzzo Ultra]], dalla quale l'odierna circoscrizione provinciale ha ereditato il proprio stemma.

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Disambiguazione – "Aquilano" rimanda qui. Se stai cercando la frazione di Tossicia in provincia di Teramo, vedi Aquilano (Tossicia).
Provincia dell'Aquila
provincia
Provincia dell'Aquila – Veduta
Provincia dell'Aquila – Veduta
Veduta della Piazza del Duomo a L'Aquila
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Amministrazione
CapoluogoL'Aquila
PresidenteAngelo Caruso (Centrodestra) dal 31-07-2017
Data di istituzione1861 come Aquila degli Abruzzi
Territorio
Coordinate
del capoluogo
42°21′58″N 13°23′40″E / 42.366111°N 13.394444°E42.366111; 13.394444 (Provincia dell'Aquila)
Superficie5 047,55 km²
Abitanti299 289[2] (30-9-2018)
Densità59,29 ab./km²
Comuni108 comuni
Province confinantiTeramo, Pescara, Chieti, Isernia, Frosinone, Roma, Rieti
Altre informazioni
Cod. postale67100, 67010, 67012, 67014, 67015, 67017, 67019-67041, 67043-67064, 67066-67069
Prefisso0862, 0863, 0864
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-AQ
Codice ISTAT066
TargaAQ
PIL(nominale) 6,5 mld [1]
PIL procapite(nominale) 21 545 [1]
Cartografia
Provincia dell'Aquila – Localizzazione
Provincia dell'Aquila – Localizzazione
Sito istituzionale

La provincia de L'Aquila è una provincia italiana dell'Abruzzo che conta 299 289 abitanti[2] con capoluogo L'Aquila. Confina con la provincia di Teramo a nord-est, con la provincia di Pescara e la provincia di Chieti a est, con il Molise (provincia di Isernia) a sud-est e con il Lazio (provincia di Frosinone, città metropolitana di Roma Capitale e provincia di Rieti) ad ovest e sud-ovest.

È una provincia interna senza sbocchi sul mare, ed è la più estesa tra le province d'Abruzzo e la meno popolata. Il territorio della provincia coincide in parte con quello dell'antica provincia di Abruzzo Ultra, dalla quale l'odierna circoscrizione provinciale ha ereditato il proprio stemma.

Geografia fisica

Lago di Campotosto e Monti della Laga (Alto Aterno)
Corno Grande da Campo Imperatore, nel parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Il territorio della provincia dell'Aquila rappresenta, quasi interamente, la parte montana dell'Abruzzo. È l'unica delle province abruzzesi a non avere sbocchi sul mare e si estende da nord a sud parallelamente alla linea costiera su una superficie di 5.035 km² che, su scala nazionale, la pone al nono posto per estensione[3].

Monte Velino (Marsica)
Foto satellitare del Fucino (Marsica)
La Maiella, versante aquilano, nei pressi di Passo San Leonardo, che sovrasta la Conca Peligna a ovest
Il lago di Barrea circondato dai Monti Marsicani nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise(Alto Sangro)
Altipiani maggiori d'Abruzzo (Piano delle Cinquemiglia)
Le Cascate di Zompo Lo Schioppo

Per la sua estensione ed in base a motivi storico-culturali-morfologici, è possibile suddividere la provincia in 4 macroaree contornate e divise dalle suddette catene montuose:

Le ultime tre macroaree hanno manifestato più volte la volontà di rendersi autonome dal territorio aquilano propriamente detto e di creare una propria entità provinciale facente rispettivamente riferimento ai propri centri principali, rispettivamente Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro.

È caratterizzata da importanti conche di origine lacustre, in corrispondenza dei quali si trovano gli insediamenti antropici più consistenti, stretti dai massicci del Gran Sasso e dei Monti della Laga a nord est, del Sirente-Velino e dei Monti Carseolani, Monti Simbruini, Monti Cantari e Monti Ernici ad ovest, della Majella ed est e dei Monti Marsicani e Monti della Meta a sud. Tra questi gruppi montuosi si aprono importanti pianori carsici in quota come l'altopiano di Cascina, Campo Imperatore, Campo Felice, il Piano del Voltigno, l'Altopiano delle Rocche, i Piani di Pezza e gli Altipiani maggiori d'Abruzzo.

Morfologia

Orografia

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Montagne della provincia dell'Aquila.

Come detto, quella dell'Aquila è la più montuosa delle province abruzzesi; è caratterizzata da tre serie di massicci disposti sulla direttrice che va da nord ovest a sud est, parallelamente alla linea costiera. Sul margine nord orientale della provincia si staglia la catena formata da Monti della Laga, Gran Sasso e Majella che costituisce il confine con le province di Teramo, Pescara e Chieti e, con il Corno Grande (2912 m), rappresenta la parte più elevata dell'intera penisola. Il margine sud occidentale è caratterizzato, invece, dal sistema montuoso formato dai monti del Cicolano, i Monti Simbruini e i monti Ernici che arriva a raggiungere i 2156 m con il Monte Viglio, al confine con il Lazio. Al centro della provincia è invece la catena mediana che dal Terminillo giunge sino ai Monti della Meta comprendente il massiccio del Sirente-Velino che costituisce la linea di separazione tra il versante orientale e quello occidentale della penisola nonché il confine fisico tra l'altopiano aquilano (Valle dell'Aterno e Valle Peligna) e il bacino del Fucino[4].

I principali valichi della provincia sono: Passo di Montereale, Sella di Corno, valico delle Capannelle, valico di Monte San Rocco, Forca Caruso, Bocca di Forlì, cui si aggiungono altri valichi montani quali Passo San Leonardo, Passo Godi, Forca d'Acero, Valico di Capo La Serra, Vado di Sole, Valico della Chiesola, Valico della Crocetta, Valico di Monte San Franco, Valico della Forchetta, Valico di Prato dell'Abate, Valico di Monte Bove, Valico Serra Sant'Antonio ecc...

Tettonica

L'area dell'appennino aquilano è caratterizzato da roccia calcarea, la cui rigidità, unita all'intensa attività tettonica di frattura, ha fatto sì che la provincia non venisse risparmiata da frequenti eventi tellurici di particolare intensità. L'intero territorio è stato colpito, nel corso del tempo, da terremoti la cui devastazione è responsabile dall'attuale struttura urbana degli insediamenti, spesso caratterizzati da una notevole compattezza e da edifici di altezza modesta. In termini di intensità, debbono essere ricordati soprattutto il terremoto di Avezzano del 1915 (6,99 Mw[5]), il terremoto dell'Aquila del 1703 (6,81 Mw[6]) e il terremoto della Maiella del 1706 (6,60 Mw[6]) che hanno completamente distrutto le tre città provocando complessivamente circa 40.000 morti. L'evento tellurico più recente è il terremoto che ha colpito L'Aquila il 6 aprile 2009 provocando 308 morti, oltre 1.500 feriti e la pressoché totale evacuazione del capoluogo.

Idrografia

Fiumi

La provincia è considerata storicamente ricca d'acqua, tuttavia la portata dei fiumi che l'attraversano è considerata modesta seppur regolare. Il principale corso d'acqua della provincia, nonché dell'intera regione, è certamente l'Aterno che ha origine sui Monti della Laga e attraversa longitudinalmente buona parte della provincia prima di svoltare verso il mare nei pressi di Raiano; l'Aterno attraversa alcuni tra i centri più importanti della zona, tra i quali la stessa L'Aquila, e forma attraverso le Gole di San Venanzio il collegamento naturale tra la conca aquilana e quella di Sulmona.

Quest'ultima cittadina è invece attraversata dal fiume Sagittario che ha origine nel Lago di Scanno e che rappresenta il principale affluente dell'Aterno: il Sagittario forma inoltre le suggestive gole omonime nei pressi di Anversa degli Abruzzi. Al limite meridionale della provincia scorre invece il Sangro, per lunghezza il secondo fiume dell'Abruzzo, la cui sorgente si trova all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e che attraversa, tra gli altri, i paesi di Alfedena e Castel di Sangro. Altri importanti fiumi che hanno origine in provincia ma scorrono prevalentemente altrove sono il Liri, che ha origine sui Monti Simbruini, e il Vomano la cui sorgente è sui Monti della Laga, non distante da quella dell'Aterno.

Laghi

Nella provincia dell'Aquila sorgeva un tempo il lago Fucino, un lago poco profondo e privo di uscite che era considerato il terzo d'Italia per estensione[7]. A seguito della bonifica avvenuta nella seconda metà dell'Ottocento, venne realizzata al suo posto un'ampia rete di canali per una lunghezza complessiva di circa 300 chilometri. Curiosamente, qualche anno più tardi, nei pressi di Campotosto, venne invece creato un lago artificiale che è tuttora il più grande della regione e tra i più grandi d'Italia; il lago venne creato con lo scopo di utilizzarne le acque per il funzionamento delle centrali idroelettriche della valle del Vomano. Un altro lago artificiale è quello di Barrea, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Il principale lago naturale della provincia è il Lago di Scanno, formatosi in seguito ad una frana nell'alta valle del fiume Sagittario; altri laghi sono quelli Pio e di San Domenico.

Clima

Tutta la provincia è situata in area appenninica ed è perciò caratterizzata da un clima appenninico: gli inverni sono rigidi con temperature che raggiungono frequentemente valori negativi, le giornate estive, invece, sono caratterizzate da forti sbalzi termici tra giorno, quando le temperature, soprattutto nelle valli e nelle conche, sono molto elevate, e notte, quando le temperature sono basse e possono, sopra i 1000 metri s.l.m., persino scendere sotto i 10/12 °C. Le precipitazioni sono abbondanti, specie sui monti esposti ad occidente e nella parte meridionale della provincia e d'inverno, sono quasi sempre nevose in buona parte del territorio provinciale, specie dalle quote medie in su.

Aree protette

Lo stesso argomento in dettaglio: Aree naturali protette dell'Abruzzo.

La provincia dell'Aquila contribuisce in massima parte a far considerare l'Abruzzo la regione verde d'Europa per via della presenza, oltre che di territori montuosi e boschivi, di numerose aree protette tra le quali si ricordano:

Storia

Vista dall'alto di Avezzano
Sulmona
Tagliacozzo
Carsoli

La provincia, caratterizzata da valli e altipiani, è stata nel tempo abitata da numerosi popoli italici, tra i quali si ricordano i Sabini nell'area nord occidentale, i Vestini in quella orientale (al confine con le province di Teramo e Pescara), i Peligni in quella sud orientale, i Marsi nell'area della conca del Fucino e gli Equi al confine sud occidentale. I centri urbani si sono localizzati dapprima in agglomerati di origine preromana, come Corfinium (l'odierna Corfinio), poi in colonie romane come Amiternum, Alba Fucens, Carseoli (l'odierna Carsoli), Aveja e Peltuinum quindi in centri normanni come Celano o longobardi come Forcona e Valva ed infine in città medievali come L'Aquila e Sulmona.

La prima riunificazione del territorio provinciale avvenne sotto l'Impero romano con la costituzione della regione augustea del Samnium, che abbracciava una vasta parte di Appennino centrale comprendendo l'attuale provincia aquilana oltre che il territorio di Reate (Rieti), Teate (Chieti), il Molise e buona parte della Provincia di Benevento. Questa suddivisione comporta anche la separazione dell'Abruzzo settentrionale da quello meridionale, rispettivamente al di sopra ed al di sotto dell'Aterno, che segnerà la storia della regione da lì in avanti: successivamente infatti, nell'alto medioevo, si assisterà alla creazione del Ducato di Benevento (separato da quello di Spoleto) e conseguentemente, nel 1273, alla costituzione dei due giustizierati distinti di Abruzzo Ultra (comprendente buona parte della provincia dell'Aquila con l'eccezione dell'Alto Sangro e la provincia di Teramo) e Abruzzo Citra (la Provincia di Chieti ed il Molise).

Nel 1806, il giustizierato viene ulteriormente suddiviso in Abruzzo Ultra I con capoluogo Teramo, comprendente l'attuale provincia di Teramo e quella di Pescara (che allora non esisteva) sopra l'Aterno, e Abruzzo Ultra II con capoluogo Aquila e che corrisponde alla storica provincia aquilana, inclusi i territori successivamente passati alle province di Rieti e Pescara. La provincia comprendeva originariamente i distretti di Aquila, Cittaducale e Sulmona, cui venne aggiunto, dieci anni dopo, il Distretto di Avezzano; i distretti erano ulteriormente suddivisi in circondari e, quindi, in comuni. La sede degli organi amministrativi era situata nell'ex convento di Sant'Agostino, all'Aquila.

Nel 1861, con la nascita del Regno d'Italia venne istituita la regione Abruzzi e di conseguenza la provincia dell'Aquila con capoluogo in Aquila degli Abruzzi[8]. Successivamente però la Provincia viene privata di buona parte del suo territorio per far posto alle neonate province di Rieti e Pescara: nel 1927 vengono trasferiti nel Lazio i comuni di Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgocollefegato, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Cittareale, Fiamignano, Lugnano di villa Traiana (ora Vazia, frazione di Rieti), Leonessa, Micigliano, Pescorocchiano, Petrella Salto e Posta per un totale di 1362 km² e 70.000 abitanti circa[9]. Parallelamente i comuni di Bussi sul Tirino e Popoli vengono trasferiti alla provincia di Pescara, realizzata riducendo principalmente i territori di Teramo e Chieti; in questo modo, la provincia assume per la prima volta l'attuale conformazione geopolitica con la suddivisione in 108 comuni, che ne fanno la prima provincia per maggior numero di questi su tutto il territorio abruzzese.

Sul finire degli anni venti viene individuata la sigla provinciale, AQ, che fino al 1994 verrà usata anche come targa automobilistica.

Nel 1939 il capoluogo assume la denominazione definitiva (L'Aquila), e conseguentemente la provincia viene ridenominata Provincia dell'Aquila[10].

Sede provinciale

Lo storico Palazzo della Prefettura e del Governo era il convento degli Agostiniani, presso la chiesa di Sant'Agostino, a L'Aquila, costruita alla fine del XIII secolo.

L'annesso monastero venne occupato dai francesi nel 1809, quando i monaci vennero cacciati, e fu insediata la Prefettura dell'Abruzzo Ultra II. La Prefettura rimase, divenendo attiva con l'annessione di L'Aquila al Regno d'Italia nel 1861. Dal 1927 sino al 2009 ha ospitato la sede della Provincia, insieme a secondi uffici sparsi nei dintorni dell'ex monastero. Il terremoto dell'Aquila del 2009 ha causato gravi danni alla chiesa, con lo sfondamento della cupola, la facciata è rimasta salva, il palazzo del Governo invece è stato quasi distrutto, soprattutto nella parte prospettate su Piazza della Repubblica, divenendo uno dei simboli della devastazione tellurica. I lavori di ricostruzione della chiesa sono iniziati nel 2016, nel 2018 è stata completata la cupola come era, mentre per la riapertura bisogna ancora attendere. Il palazzo è stato oggetto di consolidamento, i lavori di rifacimento sono partiti nel 2017, tuttavia non tornerà ad ospitare la Provincia, trasferita in una nuova sede di nuova costruzione poco distante, su via XX Settembre.

Simboli

Stemma provinciale
Stemma provinciale
Gonfalone provinciale
Gonfalone provinciale

Lo stemma della provincia, approvato con decreto del Capo del Governo in data 22 ottobre 1927, ha la seguente descrizione araldica:

«D'azzurro, all'aquila d'argento dal volo abbassato, imbeccata, membrata e coronata all'antica, d'oro, linguata di rosso e posta sulle vette laterali di un monte di tre cime d'oro. Ornamenti esteriori da Provincia.»

Ed il gonfalone:

«Drappo rettangolare di stoffa bianca terminante a tre bandoni a forma di vaio irregolare, il centrale più lungo riccamente ornato con ricami d'oro e caricato dello stemma sormontato dall'iscrizione centrata in oro Provincia dell'Aquila.»

Onorificenze

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Il popolo della Provincia aquilana, dopo l'8 settembre 1943, con fierissimo contegno e indomito spirito patriottico si sollevava contro i nazifascisti, partecipando con la formazione di gruppi partigiani, provenienti da vari Comuni, alla guerra di liberazione. Oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie, sorretto da profonda fede in un'Italia libera e democratica, sopportava la perdita di un numero elevato di vite umane e la distruzione di ingente parte del patrimonio monumentale ed edilizio, dando luminoso esempio di eccezionale abnegazione, incrollabile fermezza ed amor patrio.»
— 1-2-2006

Comuni

Appartengono alla provincia dell'Aquila i seguenti 108 comuni:

Capoluogo

Stemma Comune Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Descrizione
L'Aquila 72 752 466,87 km² È situata su di un colle posto nell'omonima conca, ai piedi dell'Aterno, ad un'altitudine di 721 metri sul livello del mare che la rende uno dei capoluoghi più alti d'Italia[11]. Nata nel 1254 per volere di Federico II, è stata una delle più grandi città del Regno di Napoli, poi Regno delle Due Sicilie. La sua fondazione, realizzata tramite l'unione di decine di castelli del circondario (novantanove secondo la tradizione), ed il suo disegno urbano con suddivisione in locali, copia in pianta della città di Gerusalemme, la rendono unica nel panorama nazionale. È caratterizzata da alcune delle architetture più importanti della provincia, tra i quali si menziona la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, sede della prima incoronazione di un papa al di fuori di Roma e del primo giubileo della storia, la Basilica di San Bernardino che ospita le spoglie dell'omonimo santo, la Fontana delle 99 cannelle, monumento alla fondazione della città, ed il Forte spagnolo. È inoltre sede di un museo nazionale ed ospita dal 1596 la più antica Universitas d'Abruzzo.

Con oltre 70.000 abitanti è la principale città della provincia nonché la seconda città d'Abruzzo, regione di cui è capoluogo.

Comuni principali

Stemma Comune Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Descrizione
Avezzano 41 628 104,04 km² Situata alle falde del monte Salviano, all'estremità nord occidentale dell'altipiano del Fucino, è la capitale territoriale della Marsica e la seconda città della provincia dopo L'Aquila. Vanta origini antichissime nonostante negli anni sia stata più volte distrutta e ricostruita a causa di bombardamenti ed eventi tellurici; è infatti ricordata per essere stata teatro, nel 1915, di uno dei più disastrosi terremoti della storia italiana.
File:Sulmona-Stemma.png Sulmona 25 203 58,33 km² Città medievale di notevole interesse turistico, è posta al centro della Valle Peligna, ai piedi del monte Morrone. Sorge sul luogo dove anticamente era la colonia romana di Sulmo, patria di Ovidio, ed è stata nel corso della sua storia un importante centro, sede di terme e teatri. Grazie alla sua posizione, baricentrica tra la Valle dell'Aterno, l'Alto Sangro e l'Adriatico, è il principale nodo ferroviario della provincia.
File:Celano-Stemma.png Celano 11 319 91 km² Importante centro urbano situato a ridosso del monte Tino in posizione panoramica sull'altipiano del Fucino. Fu uno dei più importanti feudi abruzzesi, nonché per lungo tempo caput marsorum fino alla perdita della sua egemonia a vantaggio di Pescina prima ed Avezzano poi[12]. È caratterizzato dalla presenza di un imponente fortezza, il Castello Piccolomini, posta in posizione predominante sull'intera vallata.
Pratola Peligna 7 910 28,27 km² Comune situato nel cuore della Valle Peligna, a ridosso del monte Morrone ed a poca distanza da Sulmona. Centro di origine normanna, si è ribellato più volte a invasioni e soprusi come nel caso dell'occupazione francese (1799), del governo borbonico di Ferdinando II (1848) e del regime fascista (1934)[13].
Tagliacozzo 7 003 89,40 km² Importante centro turistico situato all'estremità occidentale della provincia, al confine con il Lazio. Di origine equicola, è il principale centro culturale della Marsica ed il terzo per popolazione. È caratterizzato da piazze e fontane che lo rendono uno dei borghi più belli d'Italia, tra cui va menzionata Piazza Obelisco, tra le più belle della provincia.

Economia

Veduta del borgo di Scanno

L'economia della provincia dell'Aquila è basata essenzialmente sull'attività produttiva agricola intensiva nella piana del Fucino e in quella di Navelli, su quella industriale e manufatturiera nei pressi dei poli industriali-tecnologici delle città dell'Aquila (farmaceutica, elettronica ed aerospaziale), di Avezzano e di Sulmona e in settori tipici quali l'edilizia, mentre la restante attività economica è rappresentata dal settore terziario tra cui spicca il turismo sia invernale nelle numerose stazioni sciistiche (Campo Imperatore, Campo Felice, Ovindoli, Marsia, Camporotondo, Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo, Pescasseroli, Scanno, Campo di Giove, Passo San Leonardo) che estivo specie nelle località turistiche di villeggiatura all'interno dei parchi naturali e nazionali presenti.

Monumenti e luoghi d'interesse

Città d'arte

L'Aquila: Piazza Duomo
Avezzano: il castello Orsini-Colonna
Sulmona: il complesso chiesastico dell'Annunziata
Basilica dell'Assunta a Castel di Sangro

Cattedrali, basiliche, abbazie, eremi

Basilica di San Bernardino
Santa Maria in Cellis (Carsoli)

Castelli e palazzi

Forte spagnolo dell'Aquila
Castello di Ortucchio

I borghi

Rocca Calascio
Abbazia benedettina di San Benedetto in Perillis
Capestrano
Pescocostanzo
Pacentro
Panorama di Santo Stefano di Sessanio
Assergi

La provincia dell'Aquila è la seconda in Italia, dopo quella di Perugia, per numero di centri abitati ricompresi nell'associazione dei borghi più belli d'Italia.

  • Paganica: frazione aquilana, di interesse sono la chiesa del Presepe, in cima al colle dove si trovava il castello, la chiesa parrocchiale dell'Assunta, il palazzo ducale, e le due antichissime chiese di San Giustino (cimitero) e del Santuario della Madonna d'Appari.
  • Calascio: famosissimo borgo sovrastato dall'abitato medievale distrutto da un terremoto nel 1703, dove si trovano il castello normanno, la chiesa del Carmine e l'oratorio di Santa Maria della Pietà.
  • Santo Stefano di Sessanio: altro borgo molto noto, a due passi da Calascio, perfettamente conservato nello stile medievale rinascimentale, e trasformato in albergo diffuso per il turismo. Con Calascio e Castelvecchio forma un anello di percorsi escursionistici: il centro conserva la cappella medicea, il Palazzo La Rocca, la chiesa di Santo Stefano fuori le mura, e la torre civica, distrutta nel 2009 e in ricostruzione.
  • Navelli: borgo medievale della piana omonima, noto per la produzione di zafferano; è sovrastato dal Palazzo Santucci sorto sul castello, e i monumenti sono la parrocchiale di San Sebastiano, e specialmente le chiese del tratturo, sparse per la piana, come la chiesa delle Grazie e l'abbaziale di Santa Maria in Cerulis.
  • Caporciano: borgo della piana di Navelli, conserva la chiesa parrocchiale di San Benedetto; ma è più conosciuto nel turismo per la frazione Bominaco, dove si trovano l'oratorio di San Pellegrino, ricco di affreschi duecenteschi, la chiesa di Santa Maria Assunta e il castello fortificato, che si trova in cima.
  • Castel del Monte: posto accanto a Calascio, conserva l'aspetto prevalentemente medievale rinascimentale, con le case fuse con le mura urbiche. Le due principali chiese sono la parrocchia di San Marco, sorta sul castello, e quella di San Rocco.
  • Castelvecchio Calvisio: borgo sotto il paese di Calascio, ha la tipica pianta ellittica di centro fortificato, dove si conservano le mura e le porte di accesso. Di notevole interesse è la chiesetta di San Cipriano con affreschi medievali.
  • Pescina: borgo della Marsica noto per aver dati i natali a Ignazio Silone, che vi ambientò il romanzo Fontamara; è sovrastato dal torrione Piccolomini del castello, distrutto insieme a gran parte del paese vecchio dal terremoto del 1915. Nella parte bassa del paese, oltre alla casa natale dello scrittore, si trovano la chiesa di Sant'Antonio e la Basilica di Santa Maria delle Grazie, dove riposano le reliquie di San Berardo dei Marsi.
  • Pettorano sul Gizio: borgo al confine della valle Peligna, rappresentato dal Castello Cantelmo e da edifici civili pregiati, come il palazzo ducale e il Palazzo La Castaldina. Tra le chiese ci sono la parrocchiale di San Dionisio, la chiesa di San Rocco e quella di Sant'Antonio; si conservano anche le porta urbiche, tra le quali Porta San Marco.
  • Castelvecchio Subequo: principale centro della vallata subequana, è noto per la presenza del convento di San Francesco, monastero monumentale pressoché barocco, anche se conserva delle cappelle con importanti affreschi rinascimentali.
  • Trasacco: borgo mariscano dove morirono i Santi Cesidio e Rufino, a cui è dedicata la basilica. Di medievale resta la Torre Febonio.
  • Opi: borgo marsicano incluso nel Parco Nazionale d'Abruzzo, che sovrasta un fitto bosco detta Val Fondillo. All'interno di interesse la fontana dell'acquedotto e la chiesa di Santa Maria Assunta.
  • Ovindoli: borgo di fama sciistica, accanto a Opi e Pescasseroli, oltre al nuovo centro conserva anche la parte antica medievale che si raccoglieva attorno all'antico castello (oggi distrutto); con la principale chiesa di San Sebastiano.
  • Pescasseroli: borgo sede del Parco Nazionale, costruito principalmente con le mura del Castel Mancino, oggi in rovina, poiché l'edificio principale medievale era la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Nel XIX secolo nacque nel Palazzo Sipari il filosofo Benedetto Croce, oggi museo.
  • Ortona dei Marsi: borgo all'estremo confine della Marsica con la valle Peligna, è sovrastato dalla torre del castello; l'edificio principale di interesse è la collegiata di San Giovanni Battista.
  • Scanno: famosissimo borgo della valle del Sagittario, perfettamente conservato nello stile medievale-settecentesco, con monumenti quali la chiesa di Santa Maria della Valle, la chiesa di San Rocco, di Sant'Antonio e il Palazzo Mosca e le Case Roncone (gruppo di abitazioni medievali pastorali fusesi tra loro).
  • Anversa degli Abruzzi: secondo principale borgo della valle del Sagittario, perfettamente conservato nello stile medievale, nonostante la torre del castello normanno, semi-distrutto nel terremoto del 1706. Gli edifici principali sono la chiesa delle Grazie e la chiesa di San Marcello. In posizione dominante nel versante opposto allo sperone di Anversa si trova il borgo medievale di Castrovalva.
  • Villalago: terzo borgo della vallata, conservato perfettamente, sormontato dalla rocca longobarda; con il Museo delle Tradizioni nel vecchio municipio, e la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Loreto. Nei pressi si trovano i due laghi: il lago di Scanno e il lago di San Domenico, dove si trova l'omonimo eremo dell'abate di Sora, venerato a Cocullo.
  • Scurcola Marsicana: borgo di confine della Marsica con il Lazio reatino, sovrastato dalla Rocca Orsini e dalla chiesa di Santa Maria della Vittoria; questa è una ricostruzione cinquecentesca della più antica abbazia di Santa Maria della Vittoria, in rudere già da quel periodo, nonostante la sua importanza, perché fondata da Carlo I d'Angiò dopo la vittoria nella battaglia di Tagliacozzo. La sua statua della Madonna col Bambino oggi è conservata nel nuovo santuario presso il castello.
  • Pacentro: uno dei principali borghi medievali dell'alta valle Peligna, è sovrastato dal castello Caldora, mentre il centro è abbellito da case settecentesche, dalla parrocchiale di Santa Maria Maggiore e dal Palazzo La Rocca.
  • Pescocostanzo: borgo medievale rinascimentale posto al confine del Parco Nazionale della Majella con l'Alto Sangro, è dominato dalla mole del campanile della Basilica di Santa Maria del Colle, ricca di opere barocche interne, e dei soffitti intagliati da Ferdinando Mosca. Il paese era sovrastato da un castello sopra uno sperone roccioso, dove oggi si trova l'eremo di Sant'Antonio abate, che guarda verso Piazza Municipio. Qui si trova una delle architetture civili pescolane più interessanti, ossia il Palazzo Fanzago, costruito da Cosimo Fanzago come convento di clausura, oggi trasformato nel Museo del Tombolo.
  • Capestrano: centro principale della valle del Tirino, è sovrastato dal Castello Piccolomini, che si affaccia nella piazza del Mercato, dove si trova anche la parrocchiale di Santa Maria della Pace. Fuori il centro, oltre al percorso escursionistico del fiume, si trovano l'abbazia di San Pietro ad Oratorium, notevole edificio romanico con il cosiddetto "quadrato del Sator" e il convento di San Francesco, fondato da San Giovanni da Capestrano.
  • Capistrello: piccolo borgo marsicano noto per l'inizio dei cunicoli di Claudio, primo emissario del lago Fucino di epoca romana. Di interesse la parrocchia di Sant'Antonio.
  • Pereto: piccolo borgo di confine marsicano con la provincia reatina, noto per la mole del castello medievale.
  • Carsoli: ultimo borgo marsicano a confine col Lazio, insieme a Oricola, sovrastato dalle rovine del Castello Sant'Angelo. Gli edifici principali sono la chiesa di Santa Maria in Cellis, esempio di romanico abruzzese per le chiese cimiteriali, e la chiesa della Vittoria, in stile neo-romanico. Presso la frazione di Pietrasecca si trovano le famose grotte meta di turismo.
  • Gagliano Aterno: piccolo borgo di confine tra la Marsica e la Valle Subequana, sovrastato dal Castello Barberini, esempio di eclettismo abruzzese gentilizio, che abbraccia lo stile medievale e rinascimentale. Nel centro si trovano la chiesa di San Martino con il portale in gotico sulmonese e il convento di Santa Chiara.
  • San Benedetto in Perillis: piccolo borgo a confine con la vallata di Popoli, insieme a Collepietro; sormontato dall'abbazia benedettina del IX secolo.
  • Corfinio: nell'epoca romana (I secolo a.C.) Corfinium divenne la prima capitale italica, voluta dai Peligni e dagli altri popoli italici contro Roma. Di quest'epoca restano alcune zone archeologiche presso Sant'Ippolito e due morroni funebri presso la Basilica di San Pelino, concattedrale della diocesi di Sulmona.
  • Cocullo: borgo posto come spartiacque tra la valle Peligna e la Marsica, presso un valico montuoso. Raccolta attorno alla torre della chiesa di San Nicola, è noto per la festa dei serpari in onore di San Domenico abate.
  • Barrea: borgo medievale sovrastato dalla torre del castello, affacciato sull'omonimo lago artificiale, meta di turisti.
  • Alfedena: borgo del Parco Nazionale d'Abruzzo, soto sulle rovine di Aufidena, la cui acropoli italica si trova presso la torre ottagonale dell'antico castello medievale. Nel centro si trova la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, monumento nazionale dal 1902.
  • Roccacasale: borgo principale della valle Peligna, vicino a Sulmona, caratterizzato dalla mole del Castello De Sanctis, costruzione longobarda triangolare con torre puntone, da cui si sviluppò il centro antico, verso la valle.

Siti archeologici

Alba Fucens

Stazioni climatiche montane

Monti dell'Alto Aterno

Natura

Valle Subequana
Altopiano di Navelli

Musei

Lo stesso argomento in dettaglio: Musei dell'Abruzzo.
Nuova sede del Museo Nazionale a L'Aquila

Società

Dialetto

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti d'Abruzzo.

I dialetti della provincia dell'Aquila, non essendo presente una parlata omogenea in tutto il territorio, possono essere divise in due gruppi principali:

Aquilano, parlato in tutta l'area dell'Alto Aterno fino alla periferia sud orientale dell'Aquila
Carseolano, nella Marsica settentrionale
Tagliacozzano, nell'area tra Tagliacozzo e la periferia occidentale di Avezzano
Marsicano e Aquilano orientale, tra l'Altopiano delle Rocche e la Marsica
Peligno, nella Valle Peligna

cui possono essere aggiunte anche altre forme dialettali campane nell'estremità meridionale della provincia, soprattutto in Alto Sangro.

Infrastrutture e trasporti

Trasporto su gomma

La Via Tiburtina Valeria nei pressi di Forca Caruso

Strade

La provincia è caratterizzata dalla presenza di ben due autostrade che l'attraversano trasversalmente e consentono il collegamento dei principali centri con Roma e l'Adriatico; le due autostrade si riuniscono in località Torano di Borgorose a poca distanza dal confine provinciale. Il collegamento tra L'Aquila e Teramo avviene attraverso il traforo del Gran Sasso, il più lungo tra quelli interamente compresi in Italia.

Strade statali

La presenza di numerose strade statali nel territorio consente il collegamento dei centri principali con i centri minori e, in alcuni casi, offre un'alternativa al sistema autostradale. Alcune di esse sono a doppia corsia per senso di marcia come la SS 690 Avezzano-Sora o la SS 17 nei pressi delle città di L'Aquila e Sulmona fungendo anche da tangenziali urbane; altre, pur mantenendo una corsia per senso di marcia, dispongono di svincoli e corsia d'emergenza come la SS 260 L'Aquila-Amatrice nel tratto iniziale, la SS 652 Fossacesia-Castel di Sangro o la stessa SS 17 nell'area dell'altopiano di Navelli. Tra le principali strade statali della Provincia si menzionano:

Strade provinciali

Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia dell'Aquila.

La rete delle strade gestite dalla provincia dell'Aquila ha un'estensione di circa 1.800 km, per un totale di 142 strade classificate come regionali e provinciali.

Trasporto su ferro

La linea Terni-Sulmona nei pressi di Sella di Corno

A causa della morfologia del territorio il trasporto su ferro non è sviluppato come quello su gomma; la provincia è tuttavia attraversata principalmente da due linee ferroviarie che la tagliano in senso longitudinale e trasversale, vale a dire la Terni-Sulmona e la Roma-Pescara, cui va aggiunto il collegamento con l'alto Molise (linea Sulmona-Isernia) e con la Val di Sangro (linea Lanciano-Castel di Sangro). Il nodo principale è quello di Sulmona; altre stazioni importanti sono ad Avezzano e all'Aquila, quest'ultima inserita nel programma di Centostazioni. Fino al 1935 il capoluogo era collegato con i centri dell'Alto Aterno dalla linea L'Aquila-Capitignano, oggi dismessa, che avrebbe dovuto consentire il collegamento con Teramo e l'Adriatico, mai realizzato.

Trasporto aereo

La provincia dispone di un aeroporto turistico che recentemente è stato adeguato a ricevere il traffico civile, vale a dire l'Aeroporto dei Parchi sito nella frazione di Preturo a poca distanza dall'Aquila: l'infrastruttura è stata lo scalo principale del Summit del G8 svoltosi nel capoluogo nel 2009 e punto di riferimento della Protezione Civile dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Gli scali internazionali più vicini sono a Roma (Ciampino e Fiumicino) e Pescara. Dal 13 aprile 2015 l'aeroporto dell'Aquila è chiuso.

Veduta dell'Aeroporto dei Parchi

Altre infrastrutture

Nel territorio provinciale è presente un Interporto nazionale (Interporto della Marsica) nei pressi dell'uscita autostradale di Avezzano. Numerosi sono anche gli impianti a fune, realizzati nella maggior parte dei casi a scopo sportivo e turistico, tra cui si ricorda la Funivia del Gran Sasso d'Italia, tra le più lunghe d'Europa, che collega L'Aquila con Campo Imperatore. La Provincia è inoltre inserita nel progetto di costruzione dell'oleodotto che dovrebbe collegare Brindisi con Bologna correndo lungo tutta la dorsale appenninica[14].

Amministrazione

La sede storica dell'amministrazione provinciale era in via Sant'Agostino, a L'Aquila, in pieno centro storico. In seguito al terremoto del 2009, gli uffici sono stati provvisoriamente collocati in via Monte Cagno, nell'immediata periferia.[15] In seguito ai lavori di consolidamento del Palazzo della Prefettura, iniziati nel 2016, l'edificio dovrebbe ospitare la sede dell'ente.[16]

Giunta e Consiglio provinciale

La giunta provinciale è attualmente governata da una coalizione di Centro-destra, presieduta da Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, eletto il 30 luglio 2017.[17]

Periodo Presidente Partito Carica Note
7 maggio 1995 27 giugno 2004 Palmiero Susi Coalizione di Centro-destra Presidente
28 giugno 2004 30 marzo 2010 Stefania Pezzopane DS poi PD Presidente
30 marzo 2010 3 maggio 2015 Antonio Del Corvo PdL poi NCD Presidente
3 maggio 2015 12 giugno 2017 Antonio De Crescentiis Centro-sinistra Presidente
12 giugno 2017 31 luglio 2017 Fabrizio D'Alessandro PD Presidente ad interim
31 luglio 2017 in carica Angelo Caruso Centro-destra Presidente

Comunità Montane

Il territorio della provincia dell'Aquila è prevalentemente montano e ospita otto comunità montane. Esse sono:

Denominazione Zona geografica Sede amministrativa
Comunità montana Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia Conca Peligna - Alta Val di Sangro
Castel di Sangro
Comunità montana Amiternina Conca Aquilana - Valle Aterno
L'Aquila
Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli Conca Aquilana - Gran Sasso d'Italia
Barisciano
Comunità montana Marsica 1 Marsica - Piana del Fucino
Avezzano
Comunità montana Peligna Conca Peligna
File:Sulmona-Stemma.png
Sulmona
Comunità montana Sirentina Altopiano delle Rocche - Media Valle Aterno
Secinaro
Comunità montana Valle del Giovenco Marsica - Valle del Giovenco
Pescina
Comunità montana Valle Roveto Marsica - Valle Roveto - Valle del Liri
Civitella Roveto

Sport

Calcio

Il sodalizio calcistico del capoluogo della provincia è L'Aquila Calcio che, fondata nel 1927, è stata la prima società abruzzese a raggiungere la Serie B; la squadra milita attualmente in Prima Categoria. Altra importante società, salita alla ribalta alla fine degli anni novanta per essere riuscita a centrare la promozione in serie cadetta pur rappresentando un paese di 6.000 abitanti, è il Castel di Sangro Calcio, oggi non più esistente. Tra le altre società calcistiche della provincia si ricordano l'Avezzano, il Celano Olimpia e il Sulmona. Altra società scomparsa che raggiunse la Prima Divisione fu il Pescina Valle del Giovenco.

Rugby

Il rugby ha una grande tradizione in Abruzzo e nel territorio provinciale in particolare. Dal capoluogo proviene l'L'Aquila, società cinque volte campione d'Italia su 55 partecipazioni in prima divisione, oltre a due Coppe Italia e numerosi giocatori in essa formatasi prestati alla Nazionale italiana (per citarne alcuni, Serafino Ghizzoni, Massimo Mascioletti, Andrea Masi, Giancarlo Cucchiella e, a livello femminile, anche sua figlia Elisa).

Altre società che figurano nelle serie superiori sono l'Avezzano e il Gran Sasso; il Paganica, di una frazione dell'Aquila, militò in passato in serie A e in tempi più recenti nelle serie dilettantistiche.

Lo Stadio Tommaso Fattori dell'Aquila è stato teatro di numerosi incontri internazionali tra cui la prima partita giocata dagli Azzurri contro l'Australia.

Sci e sport invernali

Il profilo montuoso della provincia ha permesso il sorgere di numerosi impianti sciistici. Il più importante comprensorio dell'aquilano, e dell'Italia centromeridionale in generale, è quello dell'Alto Sangro (Roccaraso-Rivisondoli-Pescocostanzo) che dispone di circa 160 km di piste e ospita annualmente manifestazioni di livello internazionale: vi si sono disputate ad esempio alcune gare della Coppa Europa di sci alpino 2005 ed i Campionati mondiali juniores di sci alpino 2012. Altri comprensori importanti sono quello delle Tre Nevi, che comprende le stazioni di Campo Felice ed Ovindoli per un totale di 60 km di piste, e quello del Gran Sasso (la prima stazione realizzata sugli Appennini) con base a Campo Imperatore e che vanta 15 km di piste per lo sci alpino oltre a circa 60 km di piste per lo sci nordico.

Altri sport

L'Aquila è sede della formazione ciclistica Acqua & Sapone[18]. La città e l'intero comprensorio sono stati, inoltre, più volte tappa delle principali manifestazioni ciclistiche nazionali, tra cui il Giro d'Italia. Il capoluogo vanta anche tre Campioni del Mondo nel pattinaggio: Corrado Ruggeri, Armando Capannolo e Gregorio Duggento. Nel 2004 il capoluogo, che dispone di impianti a pista piana e sopraelevata, ha inoltre ospitato i Campionati mondiali di Pattinaggio.

Altro sport praticato è l'hockey, diffuso soprattutto ad Avezzano sede dell'unica società in Abruzzo di Hockey su prato (l'Hockey Avezzano, milita in serie B) e dell'unica a livello professionistico di Hockey su ghiaccio (l'Hockey Club Avezzano, serie C).

Note

  1. ^ a b Prodotto interno lordo lato produzione, su dati.istat.it, su Istat. URL consultato il 27 marzo 2019.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2018.
  3. ^ È preceduta da Bolzano, Foggia, Cuneo, Torino, Cosenza, Perugia, Trento, Roma
  4. ^ Touring Club Italiano, pag.31
  5. ^ Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1900-1963, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  6. ^ a b Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1691-1899, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  7. ^ Nei periodi di particolare piovosità arrivava sino ad un'estensione di 40.000 ettari ed era preceduto solo dal Lago di Garda e dal Lago Maggiore
  8. ^ Il nome venne imposto per risolvere le dispute riguardanti centinaia casi di omonimia
  9. ^ Touring Club Italiano, pag.78
  10. ^ R.D. 23 novembre 1939, n. 1891
  11. ^ È preceduta da Enna e Potenza
  12. ^ Provincia dell'Aquila, pag.274
  13. ^ Provincia dell'Aquila, pag.345
  14. ^ Metanodotto lungo la dorsale appenninica, Protezione Civile
  15. ^ Provincia dell'Aquila, Le sedi
  16. ^ News Tows, L'Aquila, il 'Palazzo del Governo' rinascerà in 500 giorni. Ospiterà la Provincia [collegamento interrotto], su newstows.it. URL consultato il 07-07-15.
  17. ^ Caruso nuovo presidente della Provincia, su ilcapoluogo.it. URL consultato il 9 settembre 2017.
  18. ^ Presentazione della formazione ciclistica Acqua & Sapone Archiviato il 20 ottobre 2012 in Internet Archive., Maracanà Sport

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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