Castelvecchio Calvisio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Castelvecchio Calvisio
comune
Castelvecchio Calvisio – Stemma
Castelvecchio Calvisio – Bandiera
Castelvecchio Calvisio – Veduta
Castelvecchio Calvisio – Veduta
Il paese arroccato
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoLuigina Antonacci (lista civica Insieme verso il progresso) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate42°18′44″N 13°41′17″E / 42.312222°N 13.688056°E42.312222; 13.688056 (Castelvecchio Calvisio)
Altitudine1 045 m s.l.m.
Superficie15,32 km²
Abitanti118[1] (31-12-2022)
Densità7,7 ab./km²
Comuni confinantiBarisciano, Calascio, Capestrano, Carapelle Calvisio, Castelli (TE), Isola del Gran Sasso d'Italia (TE), Navelli, Ofena, San Pio delle Camere, Santo Stefano di Sessanio
Altre informazioni
Cod. postale67020
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066030
Cod. catastaleC278
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 206 GG[3]
Nome abitanticastelvecchiesi
Patronosan Giuseppe
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelvecchio Calvisio
Castelvecchio Calvisio
Castelvecchio Calvisio – Mappa
Castelvecchio Calvisio – Mappa
Posizione del comune di Castelvecchio Calvisio all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Castelvecchio Calvisio è un comune italiano di 118 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva parte, fino al 2008, della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo è situato nell'entroterra abruzzese, nella parte meridionale del massiccio del Gran Sasso d'Italia, a mezzogiorno del vasto altopiano di Campo Imperatore, in posizione panoramica sulla valle del Tirino da una parte e la bassa Conca Aquilana dall'altra, ad un'altitudine di poco superiore ai 1000 m s.l.m.. Il comune possiede un'exclave sulla piana di Campo Imperatore.

È raggiungibile dalla strada statale 17 svoltando in prossimità di Barisciano o, in alternativa, di San Pio delle Camere, oppure da Ofena-Capestrano. Da nord è inoltre possibile arrivare al paese attraversando Campo Imperatore e superando il valico di Capo di Serre oppure da Vado di Sole (passando poi per Capo di Serre) provenendo da Castelli o Farindola.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Porta di Torre Maggiore

Si ha notizia del primo castello e delle prime chiese dal Chronicon Vulturnense nel 779. L'attuale borgo fortificato, raro esempio di pianificazione medievale, nacque invece nel XII secolo.[4] Il borgo fece parte della famosa baronia di Carapelle, che prese il nome dal Demanium Carapelle, comprendente anche il limitrofo comune di Carapelle Calvisio e che incluse successivamente i castelli di Calascio, Rocca Calascio e Santo Stefano di Sessanio.[5] Feudo della famiglia Pagliara, il borgo passò nell'ordine alle famiglie Colonna, Celano, Caldora, Accrocciamuro, Piccolomini Todeschini, Del Pezzo, Cattaneo, Medici e Borbone.

Numerose testimonianze epigrafiche romane e preromane indicano che il territorio fu popolato da tempi remoti e in epoca romana pare certa la presenza di una Villa Calvisia detta nel periodo altomedievale Villa Magna, situata nella valle tra Castelvecchio e Carapelle Calvisio[6].

Sempre nel 779 abbiamo la prima notizia dell'importantissima chiesa di San Cipriano, antica parrocchiale del paese che testimonia con i suoi reperti tutte le varie fasi storiche.

Castelvecchio nel XV secolo era detto Castello Vecchio della Baronia, dal XVI secolo è documentato come Castelvecchio Carapelle e infine assunse l'attuale denominazione con R.D. del 30/07/1883 n. 1546.

Aggregato al Governo di Capestrano dal 1807 al 1811, riunito amministrativamente al comune di Capestrano dal 1811 al 1816 e poi al vicino comune di Carapelle, ottenne l'autonomia comunale con Legge n. 377 del 15/07/1906.

Il borgo rimase nel resto dei secoli legato all'economia agricola e pastorale, finché non si incrementò lo spopolamento nel primo Novecento per via dell'emigrazione.

Il borgo negli anni 2000 è diventato un piccolo centro turistico, parzialmente danneggiato nel 2009 dal terremoto.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Cipriano
  • Borgo fortificato: impianto medievale di tipo cardo - decumanico forse di origine romana, è a forma ovoidale, con cinta muraria munita di torri quadrangolari rompitratta. È noto per essere uno dei centri meglio conservati della zona.
  • Porta di Torre Maggiore: porta a tutto sesto che immette al centro storico
  • Porta del Ponte Levatoio: del XVII secolo si apre su Palazzo Di Marco - Corsi - Pucci, ora detto Palazzo del Capitano
  • Porta San Martino o Porta dell'orologio: seconda porta che immette al centro storico; ogivale, costruita nel Medioevo
  • Chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista: chiesa principale, edificata dai Piccolomini nella seconda metà del XV secolo. L'interno è a due navate con decorazioni barocche, simboli bernardiniani, statue lignee del XV-XVII secolo, croci processionali, ostensori e reliquiari di scuola sulmonese e le feritoie dell'ex palazzo fortificato in facciata
  • Chiesa di San Cipriano VIII secolo: parrocchiale fino al 1478 e sita nei pressi del borgo, di costruzione romanica su resti di tempio pagano dedicato a Venere, con iscrizioni medievali, romane e preromane, nonché affreschi del XV secolo
  • Ruderi della chiesa di San Lorenzo documentata nell'VIII secolo
  • Ruderi medievali di Villa S.Martino o Villa Magna dell'VIII - XIII secolo, tra Castelvecchio e Carapelle Calvisio

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Porta San Martino

A causa del mancato raggiungimento del quorum alle elezioni amministrative del 31 maggio 2015 da parte dell'unico candidato sindaco in corsa[8], il dottor Rinaldo Pezzoli è stato nominato commissario prefettizio del comune sino alla prossima tornata.[9] A seguito delle elezioni amministrative del 6 giugno 2017, è stata eletta, con 60 voti, la candidata sindaco della lista civica Ricominciamo insieme, Luigina Antonacci, ad oggi ancora sindaco.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 12 giugno 1999 Dino Milani Lista civica Sindaco [10]
13 giugno 1999 13 giugno 2004 Eugenio Battistella Lista civica Sindaco [11]
14 giugno 2004 7 giugno 2015 Dionisio Ciuffini Lista civica Insieme per ricostruire Sindaco [12][13]
8 giugno 2015 6 giugno 2016 Rinaldo Pezzoli Commissario prefettizio [9]
6 giugno 2016 in carica Luigina Antonacci Lista civica Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Walter Morico, Palear la dinastia dei maestri di Federico II, Roma, Streetlib, 2016, pp. 246-281.
  5. ^ Walter Morico, Palear la dinastia dei maestri di Federico II, Roma, Streetlib, 2016, pp. 368-382.
  6. ^ Walter Morico, Castelvecchio Calvisio storia e territorio, L'Aquila, Leandro Ugo Japadre, 2003, pp. 28-138.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 31 maggio 2015, su elezionistorico.interno.gov.it.
  9. ^ a b Comune di Castelvecchio Calvisio, Comunicato nomina Commissario prefettizio (PDF), su comune.castelvecchiocalvisio.aq.it, 8 giugno 2015. URL consultato il 27 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
  10. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  11. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  12. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it.
  13. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 28 marzo 2010, su elezionistorico.interno.gov.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Castelvecchio Calvisio, in Borghi e paesi d'Abruzzo, vol. 7, Pescara, Carsa Edizioni, 2008, pp. 35-48, SBN IT\ICCU\TER\0031815.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN248320891
  Portale Abruzzo: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Abruzzo