Suddivisioni dell'Italia
Le suddivisioni dell'Italia, secondo l'articolo 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, sono costituite dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
Le regioni costituiscono enti territoriali mentre Città metropolitane, Province e Comuni sono invece enti locali.
Regioni[modifica | modifica wikitesto]
Le regioni italiane sono 20. Secondo l'articolo 116 della Costituzione cinque di esse (Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta) sono a "statuto speciale" e godono di particolare autonomia per ragioni geografiche, storiche o linguistiche.
Città metropolitane e Province[modifica | modifica wikitesto]
Le province non costituiscono l'unica suddivisione immediatamente inferiore alla Regione in quanto ci sono altre entità amministrative o statistiche, per un totale di 106 divisioni territoriali:
- 80 province attive;
- 2 province autonome del Trentino-Alto Adige;
- 6 Liberi consorzi comunali della Regione siciliana;
- 4 Enti di Decentramento Regionale (acronimo EDR[1]) del Friuli-Venezia Giulia;
- 14 Città metropolitane;
Comuni[modifica | modifica wikitesto]
Alla data del 1º luglio 2020 i comuni italiani sono 7.903[2]. I comuni costituiscono il terzo livello della divisione amministrativa del Paese. I comuni più grandi possono essere ulteriormente suddivisi in unità più piccole, le circoscrizioni, chiamate anche municipi, municipalità, zone di decentramento o quartieri. I comuni più importanti sotto il profilo storico e amministrativo hanno il titolo di città.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&nm=20200922131652011
- ^ Fusioni di Comuni e altre variazioni amministrative, su Tuttitalia. URL consultato il 16 Novembre 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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