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«Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta,
là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fanno
e le olive quelle della virente Venafro eguagliano;»


Template:Comune Taranto (in dialetto locale Tarde) è una città di 194.795 abitanti dell'Italia meridionale, capoluogo dell'omonima provincia della Puglia e terzo più popoloso comune dell'Italia meridionale peninsulare. L'area vasta tarantina è costituita da 28 comuni, dei quali Taranto è il capofila.[1]

Situata nell'omonimo golfo sul Mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. Insieme a Pilone, nel territorio di Ostuni (BR), e a Santa Maria di Leuca (LE), rappresenta uno dei vertici ideali del Salento.

È sede di un grande porto industriale e commerciale e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale. Vi si trova, inoltre, un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico di Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale.

La sua provincia comprende 29 comuni ed è dedita all'agricoltura, alla pesca e all'industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile, e all'artigianato nella lavorazione del legno, del vetro e della ceramica.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La "città dei due mari"[modifica | modifica wikitesto]

Taranto vista dal satellite

Taranto si affaccia sul Mar Ionio ed è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande. Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città, e collegate ad essa tramite il ponte di Porta Napoli o Ponte di Pietra, ed il Ponte Girevole. L'isola è divenuta tale in seguito al taglio della penisola eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese, trasformato in seguito nel canale navigabile che mette in comunicazione il Mar Piccolo con il Mar Grande. Quest'ultimo, chiamato più frequentemente "rada" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Ionio dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo e da Capo San Vito.

Il Mar Piccolo è da considerarsi un mare interno, pertanto, presenta problemi di ricambio idrico. I suoi due seni sono idealmente divisi dal ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge punta Penna con punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall'apertura ad est sul secondo seno, e dall'apertura ad ovest sul Mar Grande tramite il canale naturale di Porta Napoli; il secondo seno ha invece la forma di un'ellisse, il cui asse maggiore misura quasi 5 km in direzione sudovest-nordest.

Il panorama del Mar Piccolo dalla via Appia

thumb|right|upright|Il panorama del Mar Grande dal Lungomare

Sia i venti che le maree, insieme alle sorgenti sottomarine con diversa salinità, condizionano l'andamento delle correnti di tipo superficiale e di tipo profondo tra i due seni del Mar Piccolo ed il Mar Grande. Nella parte settentrionale di entrambi i seni, sono localizzate alcune sorgenti sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, donando alle acque del mare una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, comunemente chiamati "cozze". Nel primo seno inoltre, sfocia il fiume Galeso.

La città si è sviluppata lungo tutte le coste summenzionate. Il borgo antico si trova sull'isola, la penisola ad est ospita il quartiere Borgo, attuale centro della città, nonché i quartieri Tre Carrare-Battisti, Italia-Montegranaro, Solito-Corvisea, Salinella, Talsano-San Donato, San Vito-Lama-Carelli e costituisce l'attuale asse di sviluppo della città. La penisola ad ovest, invece, ospita il quartiere Tamburi-Croce, nonché la zona industiale ed il porto commerciale. Più decentrato a nord del Mar Piccolo, si trova il quartiere Paolo VI.

Lo sviluppo lungo le penisole è iniziato verso la fine del XIX secolo; in precedenza infatti, la città era arroccata sull'isola. Questo è particolarmente osservabile considerando gli aspetti urbanistici della città: nel Borgo Antico si ha un intrico di vicoli, derivanti dalla costruzione di abitazioni quanto più possibile addossate per sfruttare tutto lo spazio disponibile e per facilitare la difesa in caso di invasioni, mentre nel Borgo Nuovo prevale un ordinamento più razionale, quasi a pianta di Ippodamo, modificata successivamente in una conformazione a ventaglio.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima della città, espresso dalle rilevazioni della stazione ubicata presso l'aeroporto militare di Grottaglie, è tipicamente mediterraneo ma con non rare punte continentali. L'inverno è generalmente mite e piovoso ma non sono infrequenti le irruzioni di aria fredda da est, che di rado arrecano precipitazioni nevose (gennaio 2002). Molto calda ed afosa l'estate tarantina, con valori che talvolta raggiungono i 40 gradi (vi sono affinità con il clima di Foggia ma con minime mediamente più elevate).

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 1213151822273030272217141318,3292220,6
T. min. media (°C) 667101418212118141076,310,3201412,7
Precipitazioni (mm) 4142422622151114265953581419040138409

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Taranto.

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

La cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C.. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, parlano del trasferimento di alcuni coloni spartani in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali. Questi, distruggendo l'abitato indigeno, portarono una nuova linfa di civiltà e di tradizioni. La struttura sociale della colonia sviluppò nel tempo una vera e propria cultura aristocratica, la cui ricchezza proveniva, probabilmente, dallo sfruttamento delle risorse del fertile territorio circostante, che venne popolato e difeso da una serie di phrouria, piccoli centri fortificati in posizione strategica.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture di Taranto.

Taranto presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico e la Cripta del Redentore, ai palazzi appartenuti alle famiglie nobili ed alle personalità illustri della città, tra i quali Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva.

La città offre inoltre una ricca varietà architettonica a testimonianza della forte religiosità e devozione: si va dal romanico al barocco della facciata della cattedrale di San Cataldo, dal gotico della chiesa di San Domenico Maggiore alle forme decisamente più eleganti delle chiese dalle linee rinascimentali e neoclassiche.

Numerose anche le cripte, i monasteri, i santuari e le edicole votive.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Necropoli greco-romana[modifica | modifica wikitesto]

La Tomba degli Atleti

Lo studio delle necropoli scoperte nella città, ha fornito agli archeologi una grande quantità di informazioni sulla società, sulla cultura, sull'arte e sul lavoro degli antichi popoli del periodo greco-romano. I resti ritrovati, testimoniano la presenza di veri e propri rituali funerari: le sepolture avvenivano per inumazione, cioè seppellendo i defunti in posizione fetale, ma anche mediante cremazione, cioè bruciando i corpi dei defunti e conservandone le ceneri in un'urna.

All'interno delle tombe veniva deposto il corredo funerario, solitamente legato alla vita quotidiana dell'individuo, pertanto le stesse venivano corredate con utensili, vivande e gioielli, nel tentativo di imitare la casa del defunto.

Nelle necropoli di Taranto si possono riscontrare differenti tipi di tombe:

  • le "tombe a camera" e le "tombe a semicamera", adottate dalle famiglie aristocratiche, collocate all'incrocio di due vie per essere facilmente individuabili;
  • le "tombe a fossa", adottate dalle famiglie plebee, scavate nella roccia e chiuse da un masso.

Le 160 sepolture sono dislocate in sette siti archeologici: la necropoli di via Marche, le tombe a camera di via Umbria, di via Sardegna e di via Pio XII, la tomba a semicamera di via Alto Adige, l'ipogeo Genoviva di via Polibio e la "tomba degli atleti" di via Francesco Crispi.

Ipogeo De Beaumont Bonelli Bellacicco[modifica | modifica wikitesto]

Particolare dell'ipogeo

Di particolare rilievo è l'ipogeo "De Beaumont Bonelli Bellacicco", sito nel Borgo Antico in corso Vittorio Emanuele al civico 39, una struttura straordinaria che narra la storia di Taranto sin dall'epoca geologica risalente a circa 65 milioni di anni fa, con successive tracce magno-greche, bizantine, medioevali e del XVIII secolo.

L'ipogeo si sviluppa su tre livelli per complessivi 700 metri quadri e per 14 metri sotto il livello stradale. Al suo interno si trova il banco di roccia calcarea, sulla quale si possono ammirare i resti fossili dei mitili tipici di Taranto. Le mura perimetrali sono di origine bizantina, mentre è molto probabile che il muro che divide la struttura dal mare possa avere origini magno-greche.

L'ipogeo ha infatti uno sbocco esclusivo al livello del mare, che permette l'accesso diretto alla battigia del lungomare del Borgo Antico.

Su questa struttura è stato eretto in epoca successiva il Palazzo de Beaumont Bonelli, residenza della Marchesa De Beaumont e del Principe Bonelli suo marito.

Entrambe le strutture, benché private, sono a disposizione dei visitatori gratuitamente, in quanto patrimonio della storia e dell'arte di Taranto.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Isola dei Delfini[modifica | modifica wikitesto]

L'Isola dei Delfini è un presidio multizonale di sanità e benessere della fauna marina protetta. Dovrebbe sorgere nel Borgo Antico della città nei pressi del Molo Sant'Eligio, e sarà costituito da un presidio multizonale medico veterinario, un pronto soccorso con sale cliniche mediche, chirurgiche ed ostetriche, la sala autopsia ed i laboratori di anatomia patologica, parassitologia, tossicologia e malattie infettive. Poco distante, nelle acque del Mar Grande, saranno dislocate le vasche galleggianti di degenza e quarantena destinate ad ospitare cetacei, tartarughe marine, foche e otarie, per consentirne lo studio e l'osservazione.

Il centro, unico in Europa nel suo genere, si avvarrà della collaborazione della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari - Corso di Laurea in Scienze della Maricoltura di Taranto, e si propone come promotore di specifiche iniziative mirate alla salvaguardia ambientale e all'osservazione degli animali. L'avvio dell'attività è previsto a completamento delle strutture.

Oasi Palude La Vela[modifica | modifica wikitesto]

L'Oasi Palude "La Vela" è un'area naturale protetta di proprietà demaniale a valenza naturalistico-ambientale situata sulle sponde del Mar Piccolo. L'ambiente è prevalentemente di tipo palustre, con canneto e macchia mediterranea, ampi acquitrini e zone periodicamente sommerse. L'avifauna è caratterizzata da una colonia stanziale di aironi cinerini, ma durante i mesi invernali la popolazione aumenta sensibilmente per numero e per specie: si segnalano infatti gru, cicogne, fenicotteri, volpoche, falco pescatore. La flora presenta ampi salicornieti, orchidee spontanee e pinete di pino d'Aleppo. L'oasi funge principalmente da centro di irradiamento dell'avifauna che colonizza gradatamente le aree circostanti, ed è stata gestita dal WWF di Taranto, che ha svolto attività di monitoraggio e anti-bracconaggio, fino a pochi anni fa

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[2]

Dialetto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto tarantino.

Il dialetto tarantino affonda le sue origini nell'antichità, quando il territorio era dominato dalle popolazioni messapiche. La colonizzazione dei Greci che vide affiorare Taras, non solo come città più importante della Magna Grecia, ma anche come centro culturale, poetico e teatrale, ha lasciato un notevole influsso linguistico, sia dal punto di vista lessicale che morfo-sintattico, nonché un particolarissimo accento che secondo gli studiosi doveva corrispondere all'antica cadenza dorica. Questi influssi sono ancora oggi notabili in parole di origine greca. La particolare chiusura vocalica e l'allungamento delle "vocali dure", hanno dato al dialetto tarantino una cadenza che ricorda molto un "dialetto arabo", se pur con qualche accenno alle sonorità doriche arcaiche.

Qualità della vita[modifica | modifica wikitesto]

Il problema dell'inquinamento[modifica | modifica wikitesto]

Taranto è una delle città più inquinate dell'Europa occidentale per i veleni emessi delle industrie del suo territorio[3], e con un tasso tumorale ben più alto rispetto alla media nazionale [4].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Gli atleti di Taranto ad Olimpia[modifica | modifica wikitesto]

Tra il VI ed il IV secolo a.C., grazie alle partecipazioni alle feste panelleniche, che si celebravano con gare ginniche, si instaurarono rapporti di tipo sportivo tra la città di Taranto e la Grecia Continentale. Nel momento in cui i Giochi Olimpici raggiunsero una certa importanza, alle competizioni presero parte anche i popoli della Magna Grecia, compresi gli atleti tarantini. Fu proprio in questo periodo che gli atleti di Taranto si affermarono in importanti discipline olimpiche. Tra questi il più importante fu Icco, medico ginnasiarca e maestro, nonché fondatore della ginnastica medica e della dieta atletica. Vincitore del Pentathlon nella 77ª Olimpiade (472 a.C.), gli venne dedicato un monumento nel tempio di Giunone ad Olimpia a testimonianza di questa sua vittoria. Testimonianza fondamentale delle vittorie ai Giochi di Olimpia è anche il famoso Atleta di Taranto, il cui sarcofago è esposto nel Museo nazionale archeologico di Taranto. Dalle analisi effettuate sulle tre anfore panatenaiche rinvenute insieme al sarcofago, è stato possibile dedurre che l'atleta si affermò in due specialità del pentathlon (lancio del disco e salto con gli halteres, pesi a forma semilunata), nel pugilato e nella corsa con la quadriga. L'importanza dello sport era particolarmente sentita a Taranto, tanto che vi si celebravano spesso manifestazioni sportive. Nel Ginnasio tarantino, infatti, la gioventù si esercitava a corpo nudo e si allenava nelle varie specialità sportive. Dopo quelli di Crotone, gli atleti di Taranto furono tra i più rinomati della Magna Grecia.

Atleti di Taranto vincitori alle Olimpiadi
Olimpiade Anno Atleta Specialità
63ª Olimpiade 520 a.C. Anoco Corsa del diaulo
65ª Olimpiade 512 a.C. Adamanto Corsa Stadio
Anoco Corsa del diaulo
76ª Olimpiade 476 a.C. Ignoto tarantino Corsa oplite
Zopiro Pentathlon o quinquernizio,
corsa oplite
77ª Olimpiade 472 a.C. Epicratide Lotta
Icco Pentathlon
78ª Olimpiade 468 a.C. Ippozione Penthatlon
100ª Olimpiade 380 a.C. Dionisodoro Corsa stadio
107ª Olimpiade 352 a.C. Smicrino Corsa stadio
111ª Olimpiade 336 a.C. Mue Pugilato
Ignoto tarantino Ippica
? ? Timante Giochi vari

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Bibioteche[modifica | modifica wikitesto]

La Biblioteca Comunale conta nella sezione "Rari" 33 manoscritti, 4 incunaboli, circa 300 cinquecentine, numerose opere del seicento, del settecento e dell'ottocento e 4 pergamene.

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Istituto Sperimentale Talassografico Attilio Cerruti[modifica | modifica wikitesto]
Pittura su vetro nella tromba delle scale

Nato nel 1914 come "Laboratorio Demaniale di Biologia Marina" per la ricerca applicata alla molluschicoltura, l'Istituto Sperimentale Talassografico "Attilio Cerruti" ha sede in via Roma, ed è intitolato al suo fondatore per i meriti acquisiti in campo scientifico. Attilio Cerruti incrementò notevolmente l'attività scientifica e il patrimonio del laboratorio, ospitato in due vani concessi dal Comune fino al trasferimento presso la sede attuale, costruita nel 1932 in stile rinascimentale. Entrato a far parte definitivamente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1977, afferisce al Comitato Nazionale per le Scienze e le Tecnologie dell'Ambiente e dell'Habitat.

La sede dell'istituto è all'interno di un parco in prossimità del canale navigabile, quindi in una posizione privilegiata per l'accesso al Mar Piccolo e al Mar Grande. La disponibilità di moderne attrezzature di laboratorio nel campo della spettrofotometria ad assorbimento atomico, della gascromatografia, della cromatografia liquida ad alta pressione, della spettrometria di massa, della polarografia e dell'analisi automatica delle acque, e la disponibilità di un'imbarcazione di 15 metri, ne fa un centro ideale per l'attività di ricerca in campo marino. Sono inoltre presenti nei locali camere termostatiche per colture di organismi marini animali e vegetali, e 5 vasche di 40 metri cubi alimentate con acqua di mare.

I suoi principali campi di ricerca sono:

  • Cicli biochimici nel Mar Piccolo;
  • L'impatto degli inquinanti con l'ecosistema marino;
  • Controllo e recupero ambientale;
  • L'impatto della pesca di crostacei sulla biodiversità della costa del Salento;
  • L'introduzione della Caulerpa racemosa e della Undaria pinnatifida;
  • Biodiversità della flora batterica marina;
  • Coltura delle alghe a fini energetici.

Sono annessi all'istituto un museo e una biblioteca: il museo contiene una collezione di circa 3.000 reperti riferiti alla vita del mare e alla ricerca, alcuni risalenti al XIX secolo, mentre la biblioteca è dotata di un'emeroteca con 180 periodici nazionali e 600 riviste internazionali, nonché 1.650 volumi e una ricca collezione di estratti e monografie.

Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli[modifica | modifica wikitesto]

La Fondazione Marittima "Alessandro Michelagnoli" si prefigge lo scopo di favorire la cultura umanistica, scientifica e tecnica del mondo del mare e valorizzare e promuovere la ricerca marina. Nata il 12 maggio 1989 con il patrocinio della Marina Militare Italiana, ha sede in corso Umberto al civico 147, ed è intitolata all'ammiraglio tarantino Alessandro Michelagnoli, che contribuì dopo la seconda guerra mondiale alla rinascita della Marina e ne ricoprì negli anni '60 il massimo incarico di Capo di Stato Maggiore.

La fondazione opera d'intesa con organismi universitari e della ricerca nazionali e regionali, tra cui il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e si avvale della professionalità di ingegneri, architetti, biologi, geologi, oceanografi, ufficiali della Marina, collaboratori del mondo istituzionale ed industriale, che hanno a disposizione un laboratorio di informatica per l'editoria elettronica, per le applicazioni e le banche dati multimediali sul mondo marino, una mediateca ed una biblioteca ricca di diapositive, fotografie, documenti multimediali e libri pertinenti, nonché la Galleria della Scienza e della Tecnica, con opere di elevato valore scientifico-divulgativo.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

La città è sede anche di numerosi Licei, Istituti e Biblioteche. I primi furono il Liceo Ginnasio "Archita" del 1872, il Liceo Scientifico "Giuseppe Battaglini" e l'Istituto Tecnico per le Attività Sociali "Maria Pia di Savoia", entrambi del 1927. Il Liceo "Archita" fu istituito inizialmente come collegio maschile per ragazzi di buona famiglia, mentre l'Istituto "Maria Pia di Savoia" nacque come scuola privata di avviamento professionale per la donna. Nella città ha sede anche il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" che per il ramo linguistico prevede l'indirizzo internazionale, sperimentato solo in pochissime città italiane.

Università[modifica | modifica wikitesto]

La città è sede della seconda facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari e di numerosi corsi di laurea erogati dall'Università degli Studi di Bari, nonché sede decentrata della LUMSA - Libera università Maria SS. Assunta di Roma e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Inoltre il 17 maggio 2006 il rettore dell'Università di Bari, Giovanni Girone, ha firmato il decreto che sancisce l'autonomia delle seconde facoltà di Economia, di Giurisprudenza e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a decorrere dal 1º ottobre 2006: questo costituisce un passo importante verso l'istituzione dell'Università degli Studi di Taranto, che per altro è stata oggetto di numerosi disegni di legge fino ad oggi non concludenti.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Museo nazionale archeologico[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo nazionale archeologico di Taranto, identificato anche dall'acronimo "MARTA", è un importante museo archeologico dove è esposta, tra l'altro, una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto. Il museo, sito in corso Umberto I al civico 42, è stato fondato nel 1887 ed occupa la sede dell'ex convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo. L'archeologo Luigi Viola voleva farne un Museo della Magna Grecia, ma esso è sempre stato dedicato, principalmente, alla documentazione archeologica di Taranto e del resto della Puglia.

Il piano rialzato del museo è utilizzato, attualmente, per esposizioni temporanee. Il primo piano ospita la sezione greco-romana inerente la società tarantina. Il secondo piano ospita la sezione preistorica del Paleolitico e dell'età del Bronzo inerente l'intero territorio pugliese. Al centro di una delle sale è custodita anche la tomba dell'Atleta di Taranto.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

«Queste ostriche puzzano. Dite che sono venute da Taranto?
Allora sono venute a piedi, facendo una puntatina a Gorgonzola.
Comunque, che puzzino o no, per me fa lo stesso.»

Enogastronomia[modifica | modifica wikitesto]

I ristoranti tradizionali della città offrono una cucina leggera ma gustosa, che combina sapientemente i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino (Olio Terre Tarentine DOP). Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia, sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi ed i legumi sono particolarmente saporiti.

Da non dimenticare le orecchiette (a Taranto chiamate chiangarèdde) con le cime di rapa o al ragù, nonché le mozzarelle e le provole fresche, o gli involtini di vitello e i fegatini alla brace, accompagnati con i vini del territorio (Aleatico di Puglia DOC, Lizzano DOC, Martina Franca DOC, Primitivo di Manduria DOC).

Arance, mandarini, clementine (Clementina del Golfo di Taranto IGP), uva, fichi e angurie non mancano mai sulle tavole imbandite, così come i dolci di miele ed in pasta di mandorle, o le più tipiche Carteddàte, Sannacchiùdere e Pettole, preparate nell'occasione di particolari festività o ricorrenze.

Personalità legate a Taranto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Personalità legate a Taranto.

Taranto ha dato i natali e ha ospitato numerose personalità illustri che hanno contribuito fin dall'antichità a scrivere la storia della città: dal filosofo pitagorico Archita, la cui politica di sviluppo portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia, al drammaturgo Livio Andronico, primo traduttore in latino dell'Odissea di Omero nell'opera nota come Odusia.

Si ricordano inoltre il vescovo irlandese san Cataldo, patrono della città, ed il compatrono sant'Egidio Maria da Taranto, unico santo della Chiesa cattolica nativo di Taranto.

Per motivi di studio vi soggiornarono anche l'attore Rodolfo Valentino e il cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri nonché presidente del partito della Democrazia Cristiana Aldo Moro.

Personaggi tarantini contemporanei[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Le principali manifestazioni che si svolgono in città durante l'anno sono:

  • Celebrazioni in onore di San Cataldo (maggio);
  • Rievocazione del matrimonio di Maria d'Enghien (maggio);
  • Mostra fotografica "FotoArte" (maggio);
  • Palio di Taranto (maggio e luglio);
  • Rievocazione storica della "Milano-Taranto" (luglio);
  • Portici d'estate (luglio e agosto);
  • Città aperte (luglio, agosto e settembre)
  • Anniversario del Cristo del Mare (agosto);
  • Processione a mare "Stella Maris" (settembre) ;
  • Settimana Internazionale di danza Taranto Danza (settembre);
  • Congresso Internazionale sulla Magna Grecia (settembre);
  • Jonio Educational Film Festival (ottobre);
  • Processione dell'Immacolata (dicembre);
  • Taranto Film Festival (dicembre);
  • Trofeo Internazionale di Jūdō "Città di Taranto";
  • Torneo Internazionale Femminile di Tennis "Città di Taranto";
  • Festival Italiano della cucina con la cozza tarantina.

Sviluppo morfologico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sviluppo morfologico di Taranto.

L'età arcaica[modifica | modifica wikitesto]

Una ricostruzione topografica che risulti attendibile della Taranto antica è molto difficile, in quanto l'attuale configurazione edilizia del Borgo Antico, è il risultato del millenario sovrapporsi di interventi urbanistici. Le continue demolizioni e ricostruzioni, avvenute spesso riutilizzando materiali e resti architettonici di varia provenienza, hanno contribuito significativamente alla cancellazione delle tracce del passato. A questo si vanno ad aggiungere il trafugamento di reperti archeologici e gli scavi distruttivi, operazioni che hanno reso spesso arduo il lavoro degli studiosi impegnati sia nella comprensione della città greco-romana, che nell'attribuzione ai reperti della giusta identità e ubicazione.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Circoscrizioni e quartieri[modifica | modifica wikitesto]

Circoscrizione Superficie
(km²)
Abitanti Densità
(ab/km²)
Suddivisioni
I Paolo VI 55,05 40.254 731 Paolo IV
II Tamburi - Lido Azzurro 37,85 18.300 483 Tamburi, Lido Azzurro, Croce, Porta Napoli
III Città Vecchia - Borgo 2,36 2.745 1163 Città Vecchia, Borgo
IV Tre Carrare - Solito 15,93 48.934 560 Corvisea, Cimino
V Montegranaro - Salinella 16,34 48.123 2333 Salinella, Italia, Taranto 2, Toscano
VI Talsano-San Vito-Lama 85,34 36.756 407 Talsano, San Vito, Lama, Battaglia, Carelli, Sanarica, Palumbo, San Donato, Tramontone
Totale Comune 217,87 195.112 656

Il 9 aprile 1993, la frazione di Statte si è separata da Taranto diventando comune autonomo.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia di Taranto.

Lo sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Taranto deve da sempre ai suoi mari la sua stessa esistenza. L'acqua dolce e pura delle sorgenti, il clima temperato, le coste verdeggianti e la pescosità varia ed abbondante, fecero della città un luogo generoso e prospero per i residenti, nonché un porto ricco e sicuro per i naviganti del Mar Mediterraneo. Per questi motivi, la Taranto magno-greca fu un importante centro di scambi commerciali soprattutto con la Grecia e l'Asia Minore. Nel Mar Piccolo in particolare, era fiorente l'industria per la lavorazione del bisso e per la produzione della porpora.

Nonostante il successivo sviluppo del porto concorrenziale di Brindisi per volontà dei conquistatori romani, Taranto continuò a mantenere una notevole importanza, trasformandosi in un luogo di villeggiatura. Il successivo avvicendamento dei Bizantini, dei Goti e di Longobardi, ne sancì purtroppo il lungo ed inesorabile decadimento, la cui drammaticità fu raggiunta con la distruzione totale della città ad opera dei Saraceni nel 927.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade e autostrade[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti della provincia di Taranto
Stazione ferroviaria

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):

La Strada Statale 7/ter dal Porto fino all'incrocio dell Asse del Ponte di Punta Penna e per tutto quest'ultimo fino a Via Cesare Battisti forma la tangenziale Nord-Est di Taranto, molto suggestiva per i paesaggi spettacolari che offre, specie sul Ponte Punta Penna, che permette di vedere tutta la città ionica, il mar Piccolo con le sue miticolture e la campagna pugliese.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

I collegamenti ferroviari sono assicurati da Trenitalia sia con la Calabria, che con Bari e Brindisi, quindi verso tutte le località servite dalle linee ionica e adriatica.
Taranto è inoltre collegata al resto della Puglia grazie alle Ferrovie del Sud Est mediante due stazioni:

  • Taranto Centrale, in comune con Trenitalia;
  • Taranto Galese.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Gli aeroporti più vicini sono:

Porti[modifica | modifica wikitesto]

Porto turistico Molo Sant'Eligio[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del molo Sant'Eligio

Il porto turistico di Taranto è situato sulle aree del Molo Sant'Eligio, nella parte del Borgo Antico prospiciente il Mar Grande: questa ubicazione, consente l'osservazione dei numerosi elementi di rilevanza storica, culturale, archeologica ed architettonica che caratterizzano l'intera isola.

La struttura prevede 254 posti barca, ed è dotata di pontili fissi e galleggianti, di una banchina e di uno scalo di alaggio, di piazzali di rimessaggio, di parcheggi ed aree verdi attrezzate.

Vengono inoltre erogati servizi di ricezione e ristoro, e tutti i servizi connessi con il turismo nautico: attracco attrezzato, riparazione, rifornimento carburanti, informazioni turistiche, nonché attività ricreative, sportive, culturali ed artistiche.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in tutto il territorio comunale è la Società per azioni AMAT. Il trasporto pubblico a Taranto nacque nel 1885, in seguito alla richiesta di istituzione di un servizio che venisse incontro alle esigenze dei lavoratori dell'Arsenale Militare Marittimo. Dal 2003 è stato istituito il servizio di idrovie, grazie all'utilizzo delle due motonavi Clodia e Adria.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La società di calcio maschile più rappresentativa è la Taranto Sport.
La società di calcio femminile più rappresentativa è la International Taranto.

Canoa[modifica | modifica wikitesto]

Le società di canoa più rappresentative sono: la LNI Taranto Canoa , la AS Taranto Canoa e la ASD Orizzonte Canoa. Le prime due gareggiano sia in canoa polo che in canoa sprint. La ASD Orizzonte Canoa si occupa di escursionismo, turismo, sport ed ambiente.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:

Football americano[modifica | modifica wikitesto]

Le società di football americano maschile più rappresentative sono la AS Delfini Taranto e Taranto Spartans.

Hockey[modifica | modifica wikitesto]

La società di hockey in-line maschile più rappresentativa è la Nubile Bears Taranto.

Motociclismo[modifica | modifica wikitesto]

Taranto è traguardo della storica Milano-Taranto.

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket.
La società di basket maschile più rappresentativa è la Libertas Basket Taranto.

Pallacanestro in carrozzina[modifica | modifica wikitesto]

Le società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentative sono la Dream Team Taranto e la Taranto Basket 93.

Pallanuoto[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallanuoto maschile più rappresentativa è la Rari Nantes Taranto 1996.

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallavolo femminile più rappresentativa è la Nati a Taranto Volley.

Rugby[modifica | modifica wikitesto]

Le società di rugby maschile più rappresentative sono la FC Rugby Taranto e la AS Taranto Rugby.

Football americano[modifica | modifica wikitesto]

La società di football americano maschile più rappresentativa è la AS Spartans Taranto.
Scherma
L'associazione di scherma più rappresentativa è la Club Scherma Taranto.

Tennis[modifica | modifica wikitesto]

La tennista più rappresentativa è Roberta Vinci.

Tennis da tavolo[modifica | modifica wikitesto]

La società di tennis da tavolo più rappresentativa è la CTT Taranto.
I pongisti più rappresentativi a livello nazionale sono[5]:

Tiro con l'Arco[modifica | modifica wikitesto]

L'associazione di tiro con l'arco più rappresentativa è la A.S.D. Arcieri dello Jonio.

Vela[modifica | modifica wikitesto]

L'associazione di vela più rappresentativa è la AS Libertas Taranto Vela.
I circoli velici della città sono:
  • Lega Navale Italiana;
  • Sezione Velica Marina Militare;
  • Circolo della Vela di Taranto;
  • Centro velico Ondabuena;
  • Compagnia della Vela;
  • Centro Velico Alto Jonio;
Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:
Taranto è stata per molti anni campo di allenamento dell'ammiraglio Agostino Straulino.

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Stadi[modifica | modifica wikitesto]

Lo Stadio "Erasmo Iacovone", ex Stadio "Salinella" dal nome del quartiere cittadino nel quale è situato, è il maggiore stadio di calcio della città.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Template:ComuniAmministrazione

Elenco dei sindaci di Taranto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Taranto.

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma civico di Taranto fu riconosciuto ufficialmente il 20 dicembre del 1935:

«D'azzurro, al delfino nuotante e cavalcato da un Dio marino nudo sostenente nel braccio sinistro un panneggio svolazzante e con la destra scagliante il tridente, al capo cucito di rosso centrato, caricato della conchiglia d'oro, posta fra la leggenda Taras»

Il giovane dio sullo stemma è Taras, figlio del dio Poseidone, ma precedentemente al suo posto era raffigurato un uomo barbuto coronato, che portava al posto del drappo uno scudo con sopra uno scorpione. Questa rappresentazione fu abbandonata su ispirazione delle monete magno-greche del periodo di massimo splendore, in quanto l'uomo barbuto raffigurava Poseidone, e non suo figlio morto fanciullo.

Gli scandali e il dissesto finanziario del 2006[modifica | modifica wikitesto]

Il precedente sindaco Rossana Di Bello si è dimessa dall'incarico 17 febbraio 2006, a seguito ad una condanna ad un anno e quattro mesi (pena sospesa) per abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento della gestione dell'inceneritore cittadino alla società Termomeccanica. Al suo posto il prefetto ha nominato Tommaso Blonda quale commissario straordinario il quale è rimasto in carica fino alle successive elezioni del 27 e 28 maggio 2007.

Durante il commissariamento, il comune ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario. Nel marzo del 2007 Francesco Boccia, capo della commissione di liquidazione, ha accertato che il Comune di Taranto aveva accumulato debiti per 637 milioni di euro, a fronte di entrate disponibili per meno di 60 milioni di euro.[7] Si tratta del più grave dissesto finanziario di un ente locale italiano mai verificatosi, secondo, nel mondo, solo a quello di Seattle.[8]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

  1. L'Istituto Comprensivo "Cesare Battisti" è gemellato con l'Istituto N° 1250 e con il Centro Multiculturale;
  2. L'Istituto "Giovanni Bettolo" è gemellato con l'Istituto N° 1223;
  3. L'Istituto Tecnico Industriale Statale e Liceo Scientifico Tecnologico "Augusto Righi" è gemellato con il Centro Giovanile;
  4. Il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" è gemellato con l'Istituto N° 1249;
  5. L'Istituto Comprensivo "Galileo Galilei" è gemellato con l'Istituto N° 251 e con l'Istituto Teatrale;
  6. La Scuola Media "Cristoforo Colombo" è gemellata con l'Istituto N° 1576;
  7. La Scuola Media "Ugo Foscolo" è gemellata con l'Istituto N° 1251.
  • Nel 2006 è partito il gemellaggio con Sparta (Grecia), secondo un progetto patrocinato dall'Unione europea che vede coinvolti i comuni di Taranto e Sparta, insieme alle amministrazioni comunali di Grottaglie, Massafra e Manduria. Il gemellaggio ospiterà un'importante manifestazione pubblica chiamata Simposio su Archita, con dibattiti e convegni dedicati al filosofo che governò Taranto.

Cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

  • La Voce del Popolo del 7 settembre 1941, pubblicò un articolo sulla natalità nel quale si annoverava la città tra quelle più prolifiche. Veniva a tal proposito ricordata Addolorata Sangermano in Boccuni, che aveva dato alla luce il suo diciassettesimo figlio. Qualche anno prima, nel 1937, Taranto era balzata agli onori della cronaca grazie al parto plurimo di quattro gemelli di Maria Nardelli in Cardellicchio.
File:Mito Falanto Taranto.jpg
Il mito di Falanto
  • Sul lungomare del Borgo Antico, un pannello in ceramica di 140 metri quadri raffigura la leggenda della colonizzazione greca e della successiva nascita di Taranto. L'opera realizzata dell'artista Silvana Galeone su progetto del Centro Culturale Filonide, si ispira al mito dell'eroe spartano Falanto ed al responso dell'Oracolo di Delfi da lui interpellato, il quale sentenziò: «Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città.». Falanto, vedendo piangere sua moglie Ethra, il cui nome in greco vuol dire "cielo sereno", ritenne che l'oracolo si fosse avverato, e si accinse a fondare la sua città a cui diede il nome di Saturo, località ancora esistente a pochi chilometri dalla città.
  • Esiste un detto locale: "Tre sono le città più belle del mondo: Budapèst, Bucarèst e Tarde nuèste".
  • La Birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini".

Galleria fotografica[modifica | modifica wikitesto]

<gallery> Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_clodia.jpg|Taranto - Canale navigabile Immagine:Ponte_Girevole_Taranto.jpg|Taranto - Ponte Girevole Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_aperto.jpg|Taranto - Ponte Girevole aperto Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_sera.jpg|Taranto - Ponte Girevole di sera Immagine:Castello_Aragonese_Taranto.jpg|Taranto - Castello aragonese Immagine:Castello_Aragonese_Taranto_festa.jpg|Taranto - Castello aragonese a festa Immagine:Lungomare_Taranto.jpg|Taranto - Lungomare Vittorio Emanuele III Immagine:Lungomare_Taranto_rotonda.jpg|Taranto - Rotonda del Lungomare Immagine:Palazzo_Governo_Taranto.jpg|Taranto - Palazzo del governo Immagine:Municipio_Taranto_sera.jpg|Taranto - Municipio di sera Immagine:Piazza_Maria_Immacolata_Taranto.jpg|Taranto - Piazza Maria Immacolata Immagine:Monumento_Marinai_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai Marinai Immagine:Fontana_Rosa_Venti_Taranto.jpg|Taranto - Fontana Rosa dei Venti Immagine:Monumento_Caduti_Guerra_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai caduti in guerra Immagine:Concattedrale_Taranto.jpg|Taranto - Concattedrale Gran Madre di Dio </gallery>

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Convenzione costitutiva area vasta tarantina.
  2. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 29-04-2021.
  3. ^ Corriere della Sera del 21 Ottobre 2008
  4. ^ Tumori e inquinamento ecco i dati-record di Taranto
  5. ^ Campioni italiani veterani e relativi podi.
  6. ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.
  7. ^ Dichiarato dissesto finanziario del Comune di Taranto, La Gazzetta del Mezzogiorno, 18 ottobre 2006.
  8. ^ Deficit di Taranto, il peggiore della storia, La Gazzetta del Mezzogiorno, 9 marzo 2007.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Quintino Quagliati - Il Museo Nazionale di Taranto - Istituto Poligrafico dello Stato - Roma, 1932
  • Pietro Parenzan - L'anello di san Cataldo nel Mar Grande di Taranto - (da Thalassia Salentina vol. 6 pp. 3-24) - Galatina, 1972
  • Ettore M. De Juliis - Gli Ori di Taranto in Età Ellenistica - Arnoldo Mondadori Editore - Milano, 1984
  • Ettore M. De Juliis - D. Loiacono - Taranto. Il Museo Archeologico - Mandese Editore - Milano, 1988
  • Giacinto Peluso - Storia di Taranto - Scorpione Editrice - Taranto, 1991
  • Giuseppe Mazzarino - Taranto, la sua vera storia - Ink Line - Taranto, 1999
  • Nicola Caputo - Taranto com'era - Edizioni Cressati - Taranto, 2001
  • Patrizia De Luca - Il Centro Storico di Taranto: l'Isola - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
  • Rocco Tancredi - Il porto di Taranto tra vecchie e nuove sfide - Scorpione editrice - Taranto, 2004
  • Pietro Massafra - Francesco Carrino - Il Centro Storico di Taranto: il Borgo - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
  • Nicola Cippone - Taranto, il Borgo prima del Borgo - Edizioni Archita - Taranto, 2006
  • Bellacicco-Chirico-De Vitis-Ferilli-Mastronuzzi - Il mistero della marchesa-recupero di palazzo de Beaumont Bonelli fra storia ed esoterismo - Centro Culturale Filonide Editore - Taranto, 2008

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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«Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta,
là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fanno
e le olive quelle della virente Venafro eguagliano;»


Template:Comune Taranto (in dialetto locale Tarde) è una città di 194.795 abitanti dell'Italia meridionale, capoluogo dell'omonima provincia della Puglia e terzo più popoloso comune dell'Italia meridionale peninsulare. L'area vasta tarantina è costituita da 28 comuni, dei quali Taranto è il capofila.[1]

Situata nell'omonimo golfo sul Mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. Insieme a Pilone, nel territorio di Ostuni (BR), e a Santa Maria di Leuca (LE), rappresenta uno dei vertici ideali del Salento.

È sede di un grande porto industriale e commerciale e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale. Vi si trova, inoltre, un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico di Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale.

La sua provincia comprende 29 comuni ed è dedita all'agricoltura, alla pesca e all'industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile, e all'artigianato nella lavorazione del legno, del vetro e della ceramica.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

La "città dei due mari"[modifica | modifica wikitesto]

Taranto vista dal satellite

Taranto si affaccia sul Mar Ionio ed è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande. Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città, e collegate ad essa tramite il ponte di Porta Napoli o Ponte di Pietra, ed il Ponte Girevole. L'isola è divenuta tale in seguito al taglio della penisola eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese, trasformato in seguito nel canale navigabile che mette in comunicazione il Mar Piccolo con il Mar Grande. Quest'ultimo, chiamato più frequentemente "rada" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Ionio dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo e da Capo San Vito.

Il Mar Piccolo è da considerarsi un mare interno, pertanto, presenta problemi di ricambio idrico. I suoi due seni sono idealmente divisi dal ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge punta Penna con punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall'apertura ad est sul secondo seno, e dall'apertura ad ovest sul Mar Grande tramite il canale naturale di Porta Napoli; il secondo seno ha invece la forma di un'ellisse, il cui asse maggiore misura quasi 5 km in direzione sudovest-nordest.

Il panorama del Mar Piccolo dalla via Appia

thumb|right|upright|Il panorama del Mar Grande dal Lungomare

Sia i venti che le maree, insieme alle sorgenti sottomarine con diversa salinità, condizionano l'andamento delle correnti di tipo superficiale e di tipo profondo tra i due seni del Mar Piccolo ed il Mar Grande. Nella parte settentrionale di entrambi i seni, sono localizzate alcune sorgenti sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, donando alle acque del mare una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, comunemente chiamati "cozze". Nel primo seno inoltre, sfocia il fiume Galeso.

La città si è sviluppata lungo tutte le coste summenzionate. Il borgo antico si trova sull'isola, la penisola ad est ospita il quartiere Borgo, attuale centro della città, nonché i quartieri Tre Carrare-Battisti, Italia-Montegranaro, Solito-Corvisea, Salinella, Talsano-San Donato, San Vito-Lama-Carelli e costituisce l'attuale asse di sviluppo della città. La penisola ad ovest, invece, ospita il quartiere Tamburi-Croce, nonché la zona industiale ed il porto commerciale. Più decentrato a nord del Mar Piccolo, si trova il quartiere Paolo VI.

Lo sviluppo lungo le penisole è iniziato verso la fine del XIX secolo; in precedenza infatti, la città era arroccata sull'isola. Questo è particolarmente osservabile considerando gli aspetti urbanistici della città: nel Borgo Antico si ha un intrico di vicoli, derivanti dalla costruzione di abitazioni quanto più possibile addossate per sfruttare tutto lo spazio disponibile e per facilitare la difesa in caso di invasioni, mentre nel Borgo Nuovo prevale un ordinamento più razionale, quasi a pianta di Ippodamo, modificata successivamente in una conformazione a ventaglio.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima della città, espresso dalle rilevazioni della stazione ubicata presso l'aeroporto militare di Grottaglie, è tipicamente mediterraneo ma con non rare punte continentali. L'inverno è generalmente mite e piovoso ma non sono infrequenti le irruzioni di aria fredda da est, che di rado arrecano precipitazioni nevose (gennaio 2002). Molto calda ed afosa l'estate tarantina, con valori che talvolta raggiungono i 40 gradi (vi sono affinità con il clima di Foggia ma con minime mediamente più elevate).

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 1213151822273030272217141318,3292220,6
T. min. media (°C) 667101418212118141076,310,3201412,7
Precipitazioni (mm) 4142422622151114265953581419040138409

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Taranto.

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

La cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C.. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, parlano del trasferimento di alcuni coloni spartani in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali. Questi, distruggendo l'abitato indigeno, portarono una nuova linfa di civiltà e di tradizioni. La struttura sociale della colonia sviluppò nel tempo una vera e propria cultura aristocratica, la cui ricchezza proveniva, probabilmente, dallo sfruttamento delle risorse del fertile territorio circostante, che venne popolato e difeso da una serie di phrouria, piccoli centri fortificati in posizione strategica.

Sviluppo morfologico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sviluppo morfologico di Taranto.

L'età arcaica[modifica | modifica wikitesto]

Una ricostruzione topografica che risulti attendibile della Taranto antica è molto difficile, in quanto l'attuale configurazione edilizia del Borgo Antico, è il risultato del millenario sovrapporsi di interventi urbanistici. Le continue demolizioni e ricostruzioni, avvenute spesso riutilizzando materiali e resti architettonici di varia provenienza, hanno contribuito significativamente alla cancellazione delle tracce del passato. A questo si vanno ad aggiungere il trafugamento di reperti archeologici e gli scavi distruttivi, operazioni che hanno reso spesso arduo il lavoro degli studiosi impegnati sia nella comprensione della città greco-romana, che nell'attribuzione ai reperti della giusta identità e ubicazione.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[2]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto tarantino.

Il dialetto tarantino affonda le sue origini nell'antichità, quando il territorio era dominato dalle popolazioni messapiche. La colonizzazione dei Greci che vide affiorare Taras, non solo come città più importante della Magna Grecia, ma anche come centro culturale, poetico e teatrale, ha lasciato un notevole influsso linguistico, sia dal punto di vista lessicale che morfo-sintattico, nonché un particolarissimo accento che secondo gli studiosi doveva corrispondere all'antica cadenza dorica. Questi influssi sono ancora oggi notabili in parole di origine greca. La particolare chiusura vocalica e l'allungamento delle "vocali dure", hanno dato al dialetto tarantino una cadenza che ricorda molto un "dialetto arabo", se pur con qualche accenno alle sonorità doriche arcaiche.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia di Taranto.

Lo sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Taranto deve da sempre ai suoi mari la sua stessa esistenza. L'acqua dolce e pura delle sorgenti, il clima temperato, le coste verdeggianti e la pescosità varia ed abbondante, fecero della città un luogo generoso e prospero per i residenti, nonché un porto ricco e sicuro per i naviganti del Mar Mediterraneo. Per questi motivi, la Taranto magno-greca fu un importante centro di scambi commerciali soprattutto con la Grecia e l'Asia Minore. Nel Mar Piccolo in particolare, era fiorente l'industria per la lavorazione del bisso e per la produzione della porpora.

Nonostante il successivo sviluppo del porto concorrenziale di Brindisi per volontà dei conquistatori romani, Taranto continuò a mantenere una notevole importanza, trasformandosi in un luogo di villeggiatura. Il successivo avvicendamento dei Bizantini, dei Goti e di Longobardi, ne sancì purtroppo il lungo ed inesorabile decadimento, la cui drammaticità fu raggiunta con la distruzione totale della città ad opera dei Saraceni nel 927.

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Il problema dell'inquinamento[modifica | modifica wikitesto]

Taranto è da considerare la città più inquinata dell'Europa occidentale per i veleni delle industrie nel suo territorio[3], con un tasso tumorale ben più alto rispetto alla media nazionale [4]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Le principali manifestazioni che si svolgono in città durante l'anno sono:

  • Celebrazioni in onore di San Cataldo (maggio);
  • Rievocazione del matrimonio di Maria d'Enghien (maggio);
  • Mostra fotografica "FotoArte" (maggio);
  • Palio di Taranto (maggio e luglio);
  • Rievocazione storica della "Milano-Taranto" (luglio);
  • Portici d'estate (luglio e agosto);
  • Città aperte (luglio, agosto e settembre)
  • Anniversario del Cristo del Mare (agosto);
  • Processione a mare "Stella Maris" (settembre) ;
  • Settimana Internazionale di danza Taranto Danza (settembre);
  • Congresso Internazionale sulla Magna Grecia (settembre);
  • Jonio Educational Film Festival (ottobre);
  • Processione dell'Immacolata (dicembre);
  • Taranto Film Festival (dicembre);
  • Trofeo Internazionale di Jūdō "Città di Taranto";
  • Torneo Internazionale Femminile di Tennis "Città di Taranto";
  • Festival Italiano della cucina con la cozza tarantina.

Porto turistico Molo Sant'Eligio[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del molo Sant'Eligio

Il porto turistico di Taranto è situato sulle aree del Molo Sant'Eligio, nella parte del Borgo Antico prospiciente il Mar Grande: questa ubicazione, consente l'osservazione dei numerosi elementi di rilevanza storica, culturale, archeologica ed architettonica che caratterizzano l'intera isola.

La struttura prevede 254 posti barca, ed è dotata di pontili fissi e galleggianti, di una banchina e di uno scalo di alaggio, di piazzali di rimessaggio, di parcheggi ed aree verdi attrezzate.

Vengono inoltre erogati servizi di ricezione e ristoro, e tutti i servizi connessi con il turismo nautico: attracco attrezzato, riparazione, rifornimento carburanti, informazioni turistiche, nonché attività ricreative, sportive, culturali ed artistiche.

Enogastronomia[modifica | modifica wikitesto]

I ristoranti tradizionali della città offrono una cucina leggera ma gustosa, che combina sapientemente i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino (Olio Terre Tarentine DOP). Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia, sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi ed i legumi sono particolarmente saporiti.

Da non dimenticare le orecchiette (a Taranto chiamate chiangarèdde) con le cime di rapa o al ragù, nonché le mozzarelle e le provole fresche, o gli involtini di vitello e i fegatini alla brace, accompagnati con i vini del territorio (Aleatico di Puglia DOC, Lizzano DOC, Martina Franca DOC, Primitivo di Manduria DOC).

Arance, mandarini, clementine (Clementina del Golfo di Taranto IGP), uva, fichi e angurie non mancano mai sulle tavole imbandite, così come i dolci di miele ed in pasta di mandorle, o le più tipiche Carteddàte, Sannacchiùdere e Pettole, preparate nell'occasione di particolari festività o ricorrenze.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Gli atleti di Taranto ad Olimpia[modifica | modifica wikitesto]

Tra il VI ed il IV secolo a.C., grazie alle partecipazioni alle feste panelleniche, che si celebravano con gare ginniche, si instaurarono rapporti di tipo sportivo tra la città di Taranto e la Grecia Continentale. Nel momento in cui i Giochi Olimpici raggiunsero una certa importanza, alle competizioni presero parte anche i popoli della Magna Grecia, compresi gli atleti tarantini. Fu proprio in questo periodo che gli atleti di Taranto si affermarono in importanti discipline olimpiche. Tra questi il più importante fu Icco, medico ginnasiarca e maestro, nonché fondatore della ginnastica medica e della dieta atletica. Vincitore del Pentathlon nella 77ª Olimpiade (472 a.C.), gli venne dedicato un monumento nel tempio di Giunone ad Olimpia a testimonianza di questa sua vittoria. Testimonianza fondamentale delle vittorie ai Giochi di Olimpia è anche il famoso Atleta di Taranto, il cui sarcofago è esposto nel Museo nazionale archeologico di Taranto. Dalle analisi effettuate sulle tre anfore panatenaiche rinvenute insieme al sarcofago, è stato possibile dedurre che l'atleta si affermò in due specialità del pentathlon (lancio del disco e salto con gli halteres, pesi a forma semilunata), nel pugilato e nella corsa con la quadriga. L'importanza dello sport era particolarmente sentita a Taranto, tanto che vi si celebravano spesso manifestazioni sportive. Nel Ginnasio tarantino, infatti, la gioventù si esercitava a corpo nudo e si allenava nelle varie specialità sportive. Dopo quelli di Crotone, gli atleti di Taranto furono tra i più rinomati della Magna Grecia.

Atleti di Taranto vincitori alle Olimpiadi
Olimpiade Anno Atleta Specialità
63ª Olimpiade 520 a.C. Anoco Corsa del diaulo
65ª Olimpiade 512 a.C. Adamanto Corsa Stadio
Anoco Corsa del diaulo
76ª Olimpiade 476 a.C. Ignoto tarantino Corsa oplite
Zopiro Pentathlon o quinquernizio,
corsa oplite
77ª Olimpiade 472 a.C. Epicratide Lotta
Icco Pentathlon
78ª Olimpiade 468 a.C. Ippozione Penthatlon
100ª Olimpiade 380 a.C. Dionisodoro Corsa stadio
107ª Olimpiade 352 a.C. Smicrino Corsa stadio
111ª Olimpiade 336 a.C. Mue Pugilato
Ignoto tarantino Ippica
? ? Timante Giochi vari

Personalità legate a Taranto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Personalità legate a Taranto.

Taranto ha dato i natali e ha ospitato numerose personalità illustri che hanno contribuito fin dall'antichità a scrivere la storia della città: dal filosofo pitagorico Archita, la cui politica di sviluppo portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia, al drammaturgo Livio Andronico, primo traduttore in latino dell'Odissea di Omero nell'opera nota come Odusia.

Si ricordano inoltre il vescovo irlandese san Cataldo, patrono della città, ed il compatrono sant'Egidio Maria da Taranto, unico santo della Chiesa cattolica nativo di Taranto.

Per motivi di studio vi soggiornarono anche l'attore Rodolfo Valentino e il cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri nonché presidente del partito della Democrazia Cristiana Aldo Moro.

Personaggi tarantini contemporanei[modifica | modifica wikitesto]

Architetture e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Architetture di Taranto.

Taranto presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico e la Cripta del Redentore, ai palazzi appartenuti alle famiglie nobili ed alle personalità illustri della città, tra i quali Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva.

La città offre inoltre una ricca varietà architettonica a testimonianza della forte religiosità e devozione: si va dal romanico al barocco della facciata della cattedrale di San Cataldo, dal gotico della chiesa di San Domenico Maggiore alle forme decisamente più eleganti delle chiese dalle linee rinascimentali e neoclassiche.

Numerose anche le cripte, i monasteri, i santuari e le edicole votive.

Museo nazionale archeologico di Taranto[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo nazionale archeologico di Taranto, identificato anche dall'acronimo "MARTA", è un importante museo archeologico dove è esposta, tra l'altro, una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto. Il museo, sito in corso Umberto I al civico 42, è stato fondato nel 1887 ed occupa la sede dell'ex convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo. L'archeologo Luigi Viola voleva farne un Museo della Magna Grecia, ma esso è sempre stato dedicato, principalmente, alla documentazione archeologica di Taranto e del resto della Puglia.

Il piano rialzato del museo è utilizzato, attualmente, per esposizioni temporanee.

Il primo piano ospita la sezione greco-romana inerente la società tarantina.

Il secondo piano ospita la sezione preistorica del Paleolitico e dell'età del Bronzo inerente l'intero territorio pugliese. Al centro di una delle sale è custodita anche la tomba dell'Atleta di Taranto.

Necropoli greco-romana[modifica | modifica wikitesto]

La Tomba degli Atleti

Lo studio delle necropoli scoperte nella città, ha fornito agli archeologi una grande quantità di informazioni sulla società, sulla cultura, sull'arte e sul lavoro degli antichi popoli del periodo greco-romano. I resti ritrovati, testimoniano la presenza di veri e propri rituali funerari: le sepolture avvenivano per inumazione, cioè seppellendo i defunti in posizione fetale, ma anche mediante cremazione, cioè bruciando i corpi dei defunti e conservandone le ceneri in un'urna.

All'interno delle tombe veniva deposto il corredo funerario, solitamente legato alla vita quotidiana dell'individuo, pertanto le stesse venivano corredate con utensili, vivande e gioielli, nel tentativo di imitare la casa del defunto.

Nelle necropoli di Taranto si possono riscontrare differenti tipi di tombe:

  • le "tombe a camera" e le "tombe a semicamera", adottate dalle famiglie aristocratiche, collocate all'incrocio di due vie per essere facilmente individuabili;
  • le "tombe a fossa", adottate dalle famiglie plebee, scavate nella roccia e chiuse da un masso.

Le 160 sepolture sono dislocate in sette siti archeologici: la necropoli di via Marche, le tombe a camera di via Umbria, di via Sardegna e di via Pio XII, la tomba a semicamera di via Alto Adige, l'ipogeo Genoviva di via Polibio e la "tomba degli atleti" di via Francesco Crispi.

Ipogeo De Beaumont Bonelli Bellacicco[modifica | modifica wikitesto]

Particolare dell'ipogeo

Di particolare rilievo è l'ipogeo "De Beaumont Bonelli Bellacicco", sito nel Borgo Antico in corso Vittorio Emanuele al civico 39, una struttura straordinaria che narra la storia di Taranto sin dall'epoca geologica risalente a circa 65 milioni di anni fa, con successive tracce magno-greche, bizantine, medioevali e del XVIII secolo.

L'ipogeo si sviluppa su tre livelli per complessivi 700 metri quadri e per 14 metri sotto il livello stradale. Al suo interno si trova il banco di roccia calcarea, sulla quale si possono ammirare i resti fossili dei mitili tipici di Taranto. Le mura perimetrali sono di origine bizantina, mentre è molto probabile che il muro che divide la struttura dal mare possa avere origini magno-greche.

L'ipogeo ha infatti uno sbocco esclusivo al livello del mare, che permette l'accesso diretto alla battigia del lungomare del Borgo Antico.

Su questa struttura è stato eretto in epoca successiva il Palazzo de Beaumont Bonelli, residenza della Marchesa De Beaumont e del Principe Bonelli suo marito.

Entrambe le strutture, benché private, sono a disposizione dei visitatori gratuitamente, in quanto patrimonio della storia e dell'arte di Taranto.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

«Queste ostriche puzzano. Dite che sono venute da Taranto?
Allora sono venute a piedi, facendo una puntatina a Gorgonzola.
Comunque, che puzzino o no, per me fa lo stesso.»

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti della provincia di Taranto
Stazione ferroviaria

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):

La Strada Statale 7/ter dal Porto fino all'incrocio dell Asse del Ponte di Punta Penna e per tutto quest'ultimo fino a Via Cesare Battisti forma la tangenziale Nord-Est di Taranto, molto suggestiva per i paesaggi spettacolari che offre, specie sul Ponte Punta Penna, che permette di vedere tutta la città ionica, il mar Piccolo con le sue miticolture e la campagna pugliese. I collegamenti ferroviari sono assicurati da Trenitalia sia con la Calabria, che con Bari e Brindisi, quindi verso tutte le località servite dalle linee ionica e adriatica.
Taranto è inoltre collegata al resto della Puglia grazie alle Ferrovie del Sud Est mediante due stazioni:

  • Taranto Centrale, in comune con Trenitalia;
  • Taranto Galese.

L'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Gli aeroporti più vicini sono:

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in tutto il territorio comunale è la Società per azioni AMAT. Il trasporto pubblico a Taranto nacque nel 1885, in seguito alla richiesta di istituzione di un servizio che venisse incontro alle esigenze dei lavoratori dell'Arsenale Militare Marittimo. Dal 2003 è stato istituito il servizio di idrovie, grazie all'utilizzo delle due motonavi Clodia e Adria.

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

La città è sede della seconda facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari e di numerosi corsi di laurea erogati dall'Università degli Studi di Bari, nonché sede decentrata della LUMSA - Libera università Maria SS. Assunta di Roma e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Inoltre il 17 maggio 2006 il rettore dell'Università di Bari, Giovanni Girone, ha firmato il decreto che sancisce l'autonomia delle seconde facoltà di Economia, di Giurisprudenza e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a decorrere dal 1º ottobre 2006: questo costituisce un passo importante verso l'istituzione dell'Università degli Studi di Taranto, che per altro è stata oggetto di numerosi disegni di legge fino ad oggi non concludenti.

La città è sede anche di numerosi Licei, Istituti e Biblioteche. I primi furono il Liceo Ginnasio "Archita" del 1872, il Liceo Scientifico "Giuseppe Battaglini" e l'Istituto Tecnico per le Attività Sociali "Maria Pia di Savoia", entrambi del 1927. Il Liceo "Archita" fu istituito inizialmente come collegio maschile per ragazzi di buona famiglia, mentre l'Istituto "Maria Pia di Savoia" nacque come scuola privata di avviamento professionale per la donna. Nella città ha sede anche il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" che per il ramo linguistico prevede l'indirizzo internazionale, sperimentato solo in pochissime città italiane.

La Biblioteca Comunale conta nella sezione "Rari" 33 manoscritti, 4 incunaboli, circa 300 cinquecentine, numerose opere del seicento, del settecento e dell'ottocento e 4 pergamene.

Natura[modifica | modifica wikitesto]

Istituto Sperimentale Talassografico Attilio Cerruti[modifica | modifica wikitesto]

Pittura su vetro nella tromba delle scale

Nato nel 1914 come "Laboratorio Demaniale di Biologia Marina" per la ricerca applicata alla molluschicoltura, l'Istituto Sperimentale Talassografico "Attilio Cerruti" ha sede in via Roma, ed è intitolato al suo fondatore per i meriti acquisiti in campo scientifico. Attilio Cerruti incrementò notevolmente l'attività scientifica e il patrimonio del laboratorio, ospitato in due vani concessi dal Comune fino al trasferimento presso la sede attuale, costruita nel 1932 in stile rinascimentale. Entrato a far parte definitivamente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1977, afferisce al Comitato Nazionale per le Scienze e le Tecnologie dell'Ambiente e dell'Habitat.

La sede dell'istituto è all'interno di un parco in prossimità del canale navigabile, quindi in una posizione privilegiata per l'accesso al Mar Piccolo e al Mar Grande. La disponibilità di moderne attrezzature di laboratorio nel campo della spettrofotometria ad assorbimento atomico, della gascromatografia, della cromatografia liquida ad alta pressione, della spettrometria di massa, della polarografia e dell'analisi automatica delle acque, e la disponibilità di un'imbarcazione di 15 metri, ne fa un centro ideale per l'attività di ricerca in campo marino. Sono inoltre presenti nei locali camere termostatiche per colture di organismi marini animali e vegetali, e 5 vasche di 40 metri cubi alimentate con acqua di mare.

I suoi principali campi di ricerca sono:

  • Cicli biochimici nel Mar Piccolo;
  • L'impatto degli inquinanti con l'ecosistema marino;
  • Controllo e recupero ambientale;
  • L'impatto della pesca di crostacei sulla biodiversità della costa del Salento;
  • L'introduzione della Caulerpa racemosa e della Undaria pinnatifida;
  • Biodiversità della flora batterica marina;
  • Coltura delle alghe a fini energetici.

Sono annessi all'istituto un museo e una biblioteca: il museo contiene una collezione di circa 3.000 reperti riferiti alla vita del mare e alla ricerca, alcuni risalenti al XIX secolo, mentre la biblioteca è dotata di un'emeroteca con 180 periodici nazionali e 600 riviste internazionali, nonché 1.650 volumi e una ricca collezione di estratti e monografie.

Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli[modifica | modifica wikitesto]

La Fondazione Marittima "Alessandro Michelagnoli" si prefigge lo scopo di favorire la cultura umanistica, scientifica e tecnica del mondo del mare e valorizzare e promuovere la ricerca marina. Nata il 12 maggio 1989 con il patrocinio della Marina Militare Italiana, ha sede in corso Umberto al civico 147, ed è intitolata all'ammiraglio tarantino Alessandro Michelagnoli, che contribuì dopo la seconda guerra mondiale alla rinascita della Marina e ne ricoprì negli anni '60 il massimo incarico di Capo di Stato Maggiore.

La fondazione opera d'intesa con organismi universitari e della ricerca nazionali e regionali, tra cui il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e si avvale della professionalità di ingegneri, architetti, biologi, geologi, oceanografi, ufficiali della Marina, collaboratori del mondo istituzionale ed industriale, che hanno a disposizione un laboratorio di informatica per l'editoria elettronica, per le applicazioni e le banche dati multimediali sul mondo marino, una mediateca ed una biblioteca ricca di diapositive, fotografie, documenti multimediali e libri pertinenti, nonché la Galleria della Scienza e della Tecnica, con opere di elevato valore scientifico-divulgativo.

Isola dei Delfini[modifica | modifica wikitesto]

L'Isola dei Delfini è un presidio multizonale di sanità e benessere della fauna marina protetta. Dovrebbe sorgere nel Borgo Antico della città nei pressi del Molo Sant'Eligio, e sarà costituito da un presidio multizonale medico veterinario, un pronto soccorso con sale cliniche mediche, chirurgiche ed ostetriche, la sala autopsia ed i laboratori di anatomia patologica, parassitologia, tossicologia e malattie infettive. Poco distante, nelle acque del Mar Grande, saranno dislocate le vasche galleggianti di degenza e quarantena destinate ad ospitare cetacei, tartarughe marine, foche e otarie, per consentirne lo studio e l'osservazione.

Il centro, unico in Europa nel suo genere, si avvarrà della collaborazione della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari - Corso di Laurea in Scienze della Maricoltura di Taranto, e si propone come promotore di specifiche iniziative mirate alla salvaguardia ambientale e all'osservazione degli animali. L'avvio dell'attività è previsto a completamento delle strutture.

Oasi Palude La Vela[modifica | modifica wikitesto]

L'Oasi Palude "La Vela" è un'area naturale protetta di proprietà demaniale a valenza naturalistico-ambientale situata sulle sponde del Mar Piccolo. L'ambiente è prevalentemente di tipo palustre, con canneto e macchia mediterranea, ampi acquitrini e zone periodicamente sommerse. L'avifauna è caratterizzata da una colonia stanziale di aironi cinerini, ma durante i mesi invernali la popolazione aumenta sensibilmente per numero e per specie: si segnalano infatti gru, cicogne, fenicotteri, volpoche, falco pescatore. La flora presenta ampi salicornieti, orchidee spontanee e pinete di pino d'Aleppo. L'oasi funge principalmente da centro di irradiamento dell'avifauna che colonizza gradatamente le aree circostanti, ed è stata gestita dal WWF di Taranto, che ha svolto attività di monitoraggio e anti-bracconaggio, fino a pochi anni fa

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio
La società di calcio maschile più rappresentativa è la Taranto Sport.
La società di calcio femminile più rappresentativa è la International Taranto.
Canoa
Le società di canoa più rappresentative sono: la LNI Taranto Canoa , la AS Taranto Canoa e la ASD Orizzonte Canoa. Le prime due gareggiano sia in canoa polo che in canoa sprint. La ASD Orizzonte Canoa si occupa di escursionismo, turismo, sport ed ambiente.
Ciclismo
Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
Football americano
Le società di football americano maschile più rappresentative sono la AS Delfini Taranto e Taranto Spartans.
Hockey
La società di hockey in-line maschile più rappresentativa è la Nubile Bears Taranto.
Motociclismo
Taranto è traguardo della storica Milano-Taranto.
Pallacanestro
La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket (Serie A1).
La società di basket maschile più rappresentativa è la Libertas Basket Taranto (Serie C Dilettanti).
Pallacanestro in carrozzina
Le società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentative sono la Dream Team Taranto e la Taranto Basket 93.
Pallanuoto
La società di pallanuoto maschile più rappresentativa è la Rari Nantes Taranto 1996.
Pallavolo
La società di pallavolo femminile più rappresentativa è la Nati a Taranto Volley.
Rugby
Le società di rugby maschile più rappresentative sono la FC Rugby Taranto e la AS Taranto Rugby.
Scherma
L'associazione di scherma più rappresentativa è la Club Scherma Taranto.
Tennis
La tennista più rappresentativa è Roberta Vinci.
Tennis da tavolo
La società di tennis da tavolo più rappresentativa è la CTT Taranto.
I pongisti più rappresentativi a livello nazionale sono[5]:
Tiro con l'Arco
L'associazione di tiro con l'arco più rappresentativa è la A.S.D. Arcieri dello Jonio.
Vela
L'associazione di vela più rappresentativa è la AS Libertas Taranto Vela.
I circoli velici della città sono:
  • Lega Navale Italiana;
  • Sezione Velica Marina Militare;
  • Circolo della Vela di Taranto;
  • Centro velico Ondabuena;
  • Compagnia della Vela;
  • Centro Velico Alto Jonio;
Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:
Taranto è stata per molti anni campo di allenamento dell'ammiraglio Agostino Straulino.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Template:ComuniAmministrazione

Elenco dei sindaci di Taranto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Taranto.

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma civico di Taranto fu riconosciuto ufficialmente il 20 dicembre del 1935:

«D'azzurro, al delfino nuotante e cavalcato da un Dio marino nudo sostenente nel braccio sinistro un panneggio svolazzante e con la destra scagliante il tridente, al capo cucito di rosso centrato, caricato della conchiglia d'oro, posta fra la leggenda Taras»

Il giovane dio sullo stemma è Taras, figlio del dio Poseidone, ma precedentemente al suo posto era raffigurato un uomo barbuto coronato, che portava al posto del drappo uno scudo con sopra uno scorpione. Questa rappresentazione fu abbandonata su ispirazione delle monete magno-greche del periodo di massimo splendore, in quanto l'uomo barbuto raffigurava Poseidone, e non suo figlio morto fanciullo.

Gli scandali e il dissesto finanziario del 2006[modifica | modifica wikitesto]

Il precedente sindaco Rossana Di Bello si è dimessa dall'incarico 17 febbraio 2006, a seguito ad una condanna ad un anno e quattro mesi (pena sospesa) per abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento della gestione dell'inceneritore cittadino alla società Termomeccanica. Al suo posto il prefetto ha nominato Tommaso Blonda quale commissario straordinario il quale è rimasto in carica fino alle successive elezioni del 27 e 28 maggio 2007.

Durante il commissariamento, il comune ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario. Nel marzo del 2007 Francesco Boccia, capo della commissione di liquidazione, ha accertato che il Comune di Taranto aveva accumulato debiti per 637 milioni di euro, a fronte di entrate disponibili per meno di 60 milioni di euro.[7] Si tratta del più grave dissesto finanziario di un ente locale italiano mai verificatosi, secondo, nel mondo, solo a quello di Seattle.[8]

Circoscrizioni e quartieri[modifica | modifica wikitesto]

Circoscrizione Superficie
(km²)
Abitanti Densità
(ab/km²)
Suddivisioni
I Paolo VI 55,05 40.254 731 Paolo IV
II Tamburi - Lido Azzurro 37,85 18.300 483 Tamburi, Lido Azzurro, Croce, Porta Napoli
III Città Vecchia - Borgo 2,36 2.745 1163 Città Vecchia, Borgo
IV Tre Carrare - Solito 15,93 48.934 560 Corvisea, Cimino
V Montegranaro - Salinella 16,34 48.123 2333 Salinella, Italia, Taranto 2, Toscano
VI Talsano-San Vito-Lama 85,34 36.756 407 Talsano, San Vito, Lama, Battaglia, Carelli, Sanarica, Palumbo, San Donato, Tramontone
Totale Comune 217,87 195.112 656

Il 9 aprile 1993, la frazione di Statte si è separata da Taranto diventando comune autonomo.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

  1. L'Istituto Comprensivo "Cesare Battisti" è gemellato con l'Istituto N° 1250 e con il Centro Multiculturale;
  2. L'Istituto "Giovanni Bettolo" è gemellato con l'Istituto N° 1223;
  3. L'Istituto Tecnico Industriale Statale e Liceo Scientifico Tecnologico "Augusto Righi" è gemellato con il Centro Giovanile;
  4. Il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" è gemellato con l'Istituto N° 1249;
  5. L'Istituto Comprensivo "Galileo Galilei" è gemellato con l'Istituto N° 251 e con l'Istituto Teatrale;
  6. La Scuola Media "Cristoforo Colombo" è gemellata con l'Istituto N° 1576;
  7. La Scuola Media "Ugo Foscolo" è gemellata con l'Istituto N° 1251.
  • Nel 2006 è partito il gemellaggio con Sparta (Grecia), secondo un progetto patrocinato dall'Unione europea che vede coinvolti i comuni di Taranto e Sparta, insieme alle amministrazioni comunali di Grottaglie, Massafra e Manduria. Il gemellaggio ospiterà un'importante manifestazione pubblica chiamata Simposio su Archita, con dibattiti e convegni dedicati al filosofo che governò Taranto.

Cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

  • La Voce del Popolo del 7 settembre 1941, pubblicò un articolo sulla natalità nel quale si annoverava la città tra quelle più prolifiche. Veniva a tal proposito ricordata Addolorata Sangermano in Boccuni, che aveva dato alla luce il suo diciassettesimo figlio. Qualche anno prima, nel 1937, Taranto era balzata agli onori della cronaca grazie al parto plurimo di quattro gemelli di Maria Nardelli in Cardellicchio.
File:Mito Falanto Taranto.jpg
Il mito di Falanto
  • Sul lungomare del Borgo Antico, un pannello in ceramica di 140 metri quadri raffigura la leggenda della colonizzazione greca e della successiva nascita di Taranto. L'opera realizzata dell'artista Silvana Galeone su progetto del Centro Culturale Filonide, si ispira al mito dell'eroe spartano Falanto ed al responso dell'Oracolo di Delfi da lui interpellato, il quale sentenziò: «Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città.». Falanto, vedendo piangere sua moglie Ethra, il cui nome in greco vuol dire "cielo sereno", ritenne che l'oracolo si fosse avverato, e si accinse a fondare la sua città a cui diede il nome di Saturo, località ancora esistente a pochi chilometri dalla città.
  • Esiste un detto locale: "Tre sono le città più belle del mondo: Budapèst, Bucarèst e Tarde nuèste".
  • La Birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini".

Galleria fotografica[modifica | modifica wikitesto]

<gallery> Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_clodia.jpg|Taranto - Canale navigabile Immagine:Ponte_Girevole_Taranto.jpg|Taranto - Ponte Girevole Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_aperto.jpg|Taranto - Ponte Girevole aperto Immagine:Ponte_Girevole_Taranto_sera.jpg|Taranto - Ponte Girevole di sera Immagine:Castello_Aragonese_Taranto.jpg|Taranto - Castello aragonese Immagine:Castello_Aragonese_Taranto_festa.jpg|Taranto - Castello aragonese a festa Immagine:Lungomare_Taranto.jpg|Taranto - Lungomare Vittorio Emanuele III Immagine:Lungomare_Taranto_rotonda.jpg|Taranto - Rotonda del Lungomare Immagine:Palazzo_Governo_Taranto.jpg|Taranto - Palazzo del governo Immagine:Municipio_Taranto_sera.jpg|Taranto - Municipio di sera Immagine:Piazza_Maria_Immacolata_Taranto.jpg|Taranto - Piazza Maria Immacolata Immagine:Monumento_Marinai_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai Marinai Immagine:Fontana_Rosa_Venti_Taranto.jpg|Taranto - Fontana Rosa dei Venti Immagine:Monumento_Caduti_Guerra_Taranto.jpg|Taranto - Monumento ai caduti in guerra Immagine:Concattedrale_Taranto.jpg|Taranto - Concattedrale Gran Madre di Dio </gallery>

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Convenzione costitutiva area vasta tarantina.
  2. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 29-04-2021.
  3. ^ Corriere della Sera del 21 Ottobre 2008
  4. ^ Tumori e inquinamento ecco i dati-record di Taranto
  5. ^ Campioni italiani veterani e relativi podi.
  6. ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.
  7. ^ Dichiarato dissesto finanziario del Comune di Taranto, La Gazzetta del Mezzogiorno, 18 ottobre 2006.
  8. ^ Deficit di Taranto, il peggiore della storia, La Gazzetta del Mezzogiorno, 9 marzo 2007.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Quintino Quagliati - Il Museo Nazionale di Taranto - Istituto Poligrafico dello Stato - Roma, 1932
  • Pietro Parenzan - L'anello di san Cataldo nel Mar Grande di Taranto - (da Thalassia Salentina vol. 6 pp. 3-24) - Galatina, 1972
  • Ettore M. De Juliis - Gli Ori di Taranto in Età Ellenistica - Arnoldo Mondadori Editore - Milano, 1984
  • Ettore M. De Juliis - D. Loiacono - Taranto. Il Museo Archeologico - Mandese Editore - Milano, 1988
  • Giacinto Peluso - Storia di Taranto - Scorpione Editrice - Taranto, 1991
  • Giuseppe Mazzarino - Taranto, la sua vera storia - Ink Line - Taranto, 1999
  • Nicola Caputo - Taranto com'era - Edizioni Cressati - Taranto, 2001
  • Patrizia De Luca - Il Centro Storico di Taranto: l'Isola - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
  • Rocco Tancredi - Il porto di Taranto tra vecchie e nuove sfide - Scorpione editrice - Taranto, 2004
  • Pietro Massafra - Francesco Carrino - Il Centro Storico di Taranto: il Borgo - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
  • Nicola Cippone - Taranto, il Borgo prima del Borgo - Edizioni Archita - Taranto, 2006
  • Bellacicco-Chirico-De Vitis-Ferilli-Mastronuzzi - Il mistero della marchesa-recupero di palazzo de Beaumont Bonelli fra storia ed esoterismo - Centro Culturale Filonide Editore - Taranto, 2008

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]



Il Palazzo Magnini di Taranto è uno dei palazzi del Borgo Nuovo della città. Fu costruito agli inizi del novecento dall'On. Milziade Magnini, personaggio politico di spicco durante il periodo fascista, nonché proprietario della omonima collezione esposta presso il Museo della ceramica di Deruta (PG). L'ingresso del palazzo si trova in viale Virgilio.

La particolarità dell'edificio è tutta nello stile bizantineggiante della facciata, che ricorda gli edifici rinascimentali veneziani. Sul prospetto esterno è possibile notare una torretta angolare dotata di merlature e rivestita in carparo, nella quale si aprono tre trifore sovrapposte lungo tre livelli, caratterizzate da colonne tortili. Sempre sul prospetto principale è possibile distinguere una fila di bifore ed una trifora immediatamente sopra il portale, in asse con quest'ultimo, caratterizzate anch'esse da colonne tortili e recanti nella lunetta superiore una decorazione su fondo blu.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


PROVA SPORT[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La società di calcio maschile più rappresentativa è la Taranto Sport, attualmente iscritta al campionato di Lega Pro Prima Divisione.
Le prime società di calcio della città furono la U.S. Pro Italia e la Audace Foot Ball Club, fondate rispettivamente nel 1906 e nel 1911. Dalla loro fusione, l'11 luglio 1927, nacque l'Associazione Sportiva Taranto. Tra 1985 ed il 2004, in seguito ad alcuni fallimenti societari, la società cambiò denominazione in Taranto Football Club S.p.A., Associazione Sportiva Taranto 1906, Unione Sportiva Arsenaltaranto, Taranto Calcio S.r.l. ed infine in Taranto Sport S.r.l..
A partire dalla stagione 1927/28, le diverse società hanno disputato nel complesso 31 campionati in Serie B, 38 in Serie C, 5 in Serie D, più diversi campionati nelle varie leghe regionali istituite prima della seconda guerra mondiale. Non hanno mai disputato campionati di Serie A.

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket, attualmente iscitta al campionato di Serie A1.
La polisportiva CRAS (acronimo di Centro Ricreativo Attività Sportive), fu fondata nel 1961 affinchè le studentesse che si erano distinte nei campionati scolastici, potessero partecipare a varie discipline anche nel settore federale. Nel giro di pochi anni cominciò a distinguersi soprattutto nel basket a livello nazionale. Sul finire degli anni '90 la denominazione cambiò definitivamente in Taranto Cras Basket.
Nella stagione 2001/02, la società disputò per la pima volta il campionato di Serie A1 femminile, giungendo fino alla semifinale Scudetto, ma fu nella stagione 2002/03 che conquistò Scudetto e Coppa Italia nel giro di un mese, nonché la Supercoppa italiana.

Pallacanestro in carrozzina[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentativa è la Dream Team Taranto, attualmente iscritta al campionato di Serie A1.
La Dream Team onlus Taranto venne fondata nel 2002 per iniziativa di un gruppo di amici disabili e non, amanti in modo particolare del gioco del basket, con lo scopo prioritario di ottenere attraverso l'attività sportiva una piena integrazione tra i normodotati ed i portatori di handicap.
Nella stagione della fondazione, la squadra venne promossa in Serie A2, e nella stagione 2007/08 conquistò Scudetto e Coppa Italia.
Il 21 dicembre 2008 va ad aggiungersi al palmarès la prima Supercoppa italiana.


Società sportive ed atleti
Disciplina Società Atleti
Calcio Taranto Sport
International Taranto
Canoa polo LNI Taranto Canoa
AS Taranto Canoa
Football americano AS Delfini Taranto
AS Spartans Taranto
Hockey Nubile Bears Taranto
Pallacanestro Taranto Cras Basket
Libertas Basket Taranto
Pallacanestro in carrozzina Dream Team Taranto
Taranto Basket 93
Pallanuoto Rari Nantes Taranto 1996
Pallavolo Nati a Taranto Volley
Rugby FC Rugby Taranto
AS Taranto Rugby
Scherma Club Scherma Taranto
Tennis Roberta Vinci
Tennis da tavolo CTT Taranto Pasquale Catapano
Antonio Marossi
Tiro con l'arco ASD Arcieri dello Jonio
Vela AS Libertas Taranto Vela

Eventi sportivi[modifica | modifica wikitesto]



Canoa[modifica | modifica wikitesto]

Le società di canoa più rappresentative sono: la LNI Taranto Canoa , la AS Taranto Canoa e la ASD Orizzonte Canoa. Le prime due gareggiano sia in canoa polo che in canoa sprint. La ASD Orizzonte Canoa si occupa di escursionismo, turismo, sport ed ambiente.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:

Football americano[modifica | modifica wikitesto]

Le società di football americano maschile più rappresentative sono la AS Delfini Taranto e Taranto Spartans.

Hockey[modifica | modifica wikitesto]

La società di hockey in-line maschile più rappresentativa è la Nubile Bears Taranto.

Motociclismo[modifica | modifica wikitesto]

Taranto è traguardo della storica Milano-Taranto.

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket.
La società di basket maschile più rappresentativa è la Libertas Basket Taranto.

Pallacanestro in carrozzina[modifica | modifica wikitesto]

Le società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentative sono la Dream Team Taranto e la Taranto Basket 93.

Pallanuoto[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallanuoto maschile più rappresentativa è la Rari Nantes Taranto 1996.

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

La società di pallavolo femminile più rappresentativa è la Nati a Taranto Volley.

Rugby[modifica | modifica wikitesto]

Le società di rugby maschile più rappresentative sono la FC Rugby Taranto e la AS Taranto Rugby.

Football americano[modifica | modifica wikitesto]

La società di football americano maschile più rappresentativa è la AS Spartans Taranto.

Scherma[modifica | modifica wikitesto]

L'associazione di scherma più rappresentativa è la Club Scherma Taranto.

Tennis[modifica | modifica wikitesto]

La tennista più rappresentativa è Roberta Vinci.

Tennis da tavolo[modifica | modifica wikitesto]

La società di tennis da tavolo più rappresentativa è la CTT Taranto.
I pongisti più rappresentativi a livello nazionale sono[2]:

Tiro con l'Arco[modifica | modifica wikitesto]

L'associazione di tiro con l'arco più rappresentativa è la A.S.D. Arcieri dello Jonio.

Vela[modifica | modifica wikitesto]

L'associazione di vela più rappresentativa è la AS Libertas Taranto Vela.
I circoli velici della città sono:
  • Lega Navale Italiana;
  • Sezione Velica Marina Militare;
  • Circolo della Vela di Taranto;
  • Centro velico Ondabuena;
  • Compagnia della Vela;
  • Centro Velico Alto Jonio;
Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:

Altri sport[modifica | modifica wikitesto]

Banchine porto di Taranto[modifica | modifica wikitesto]

BANCHINE Fonte: Autorità Portuale di Taranto (2004)
Denominazione dell'accosto Concessionario Lunghezza (m) Pescaggio (m) Tonnellaggio max.(dwt) Aree operative(m²) Merci Movimentate
CALATA 1   240 8.5 20.000 1,800 Varie
1° SPORGENTE Levante 320 9.5 25.000 1.600 Varie
1° SPORGENTE Ponente   330 12.5 25.000 113.000 Varie
TESTATA 1° SPORGENTE   130 18.0 12.000   Varie
CALATA 2   290 12.5 22.000 30.000 Varie
2° SPORGENTE Levante ILVA S.p.A. 515 16.0 100.000 9.000 Scarico minerale ferro
TESTATA 2° SPORGENTE ILVA S.p.A. 143 10.5-16 40.000   Combustibile-catrame
2° SPORGENTE Ponente ILVA S.p.A. 550 10.5 40.000 10.600 Materiale Siderurgico
CALATA 3 ILVA S.p.A. 230 12.5 12.000 4.000 Rottami ferro - loppa
3° SPORGENTE Levante ILVA S.p.A. 615 12.5 45.000 10.800 Materiali Siderurgici
TESTATA 3° SPORGENTE ILVA S.p.A. 200 12.5 30.000 13.400 Combustibile-catrame
3° SPORGENTE Ponente ILVA S.p.A. 630 12.5 45.000 12.200 Materiale Siderurgico
CALATA 4 ILVA S.p.A. Container spa 300 12.5 12.000   Carico e scarico cemento
4° SPORGENTE Levante Cementir spa 167 12.5 6.000   Carico cemento
4° SPORGENTE Levante ILVA S.p.A. 434 25.0 300.000   Scarico ferro e carbone
TESTATA 4° SPORGENTE ILVA S.p.A. 72 25.0 2.000   Imbarco bitume
PONTILE PETROLI AGIP S.p.A. 560+560 11.0 20.000   Prodotti petroliferi raffinati
CAMPO BOE AGIP AGIP S.p.A.   22.0 300.000   Scarico di petrolio grezzo
5° SPORGENTE/MOLO OVEST ILVA S.p.A. 1.200 12.5 45.000 631.300 Prodotti siderurgici
MOLO POLISETTORIALE E CALATA 5 TCT S.p.A. 2.000 14.0   1.000.000 Movimentazione di contenitori

Festività italiane[modifica | modifica wikitesto]

Data Nome Locale Commenti
1º gennaio Capodanno Festa di Capodanno
  San Silvestro  
6 gennaio Epifania Festa della Befana
variabile * Pasqua  
Data Nome Locale Commenti
1º gennaio Capodanno Festa di Capodanno
San Silvestro  
6 gennaio Epifania Festa della Befana
variabile * Pasqua  
Data Nome Locale Commenti
1º gennaio
Capodanno
San Silvestro
Festa di Capodanno
 
6 gennaio Epifania Festa della Befana
variabile * Pasqua  
Data Nome Locale Commenti
1º gennaio
Festa di Capodanno
 
6 gennaio Epifania Festa della Befana
variabile * Pasqua  


Questa è una lista di nomi propri di persona più o meno comuni in tarantino.

Tra parentesi quadre si legge il nome secondo la dizione IPA.


Nomi maschili[modifica | modifica wikitesto]

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Nomi femminili[modifica | modifica wikitesto]

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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.
  2. ^ Campioni italiani veterani e relativi podi.
  3. ^ (EN) Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad, The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF), Roma, 1960, p. 215. URL consultato l'8 aprile 2007.

Personalità legate a Taranto[modifica | modifica wikitesto]

A[modifica | modifica wikitesto]

B[modifica | modifica wikitesto]

C[modifica | modifica wikitesto]

D[modifica | modifica wikitesto]

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