Domenico Acclavio

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Domenico Acclavio (Taranto, 1762Portici, 1828) è stato un magistrato e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1789 ricevette dal governo napoletano incarichi di notevole importanza, tra i quali quello di Visitatore Economico in varie province. Successivamente, in età napoleonica, fu nominato da Gioacchino Murat intendente della Provincia di Lecce e Vice Procuratore Generale della Corte d'Appello di Altamura, trasferita poi a Trani dal ripristinato regno borbonico (1815). Acclavio fu intendente in Terra d'Otranto durante un periodo turbolento in cui l'autorità dello stato era minata dalle lotte fra società segrete (Carboneria e Calderari) e dal brigantaggio. La gravità del problema richiese l'intervento dell'esercito[1].

Fu inoltre Ministro dell'interno; morì a Napoli mentre era Presidente della Corte Suprema della città.

La ricca biblioteca che Domenico Acclavio possedeva, fu donata dal figlio Pietro Acclavio alla città di Taranto, e costituì il primo nucleo della biblioteca civica intitolata all'illustre giurista.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riccardo Church, Brigantaggio e società segrete (1817-1828), Dai ricordi del generale R. Church, Governatore di Terra di Bari e di Terra d'Otranto, Comandante dell'esercito napoletano in Sicilia, ec. ec., introduzione di Gianni Custodero, Lecce: Capone / Edizioni del Grifo, 2005

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Domenico Ludovico De Vincentiis, Storia di Taranto, vol. 1, Taranto, Tipografia Latronico, 1878, pp. 103-106.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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