Francesco Boccia

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Francesco Boccia

Ministro per gli affari regionali e le autonomie
Durata mandato5 settembre 2019 –
13 febbraio 2021
Capo del governoGiuseppe Conte
PredecessoreErika Stefani
SuccessoreMariastella Gelmini

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022
LegislaturaXIX
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista
CoalizioneCentro-sinistra 2022
CircoscrizionePuglia
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVI, XVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizioneXVI: Centro-sinistra 2008
XVII: Italia. Bene Comune
XVIII: Centro-sinistra 2018
CircoscrizionePuglia
Incarichi parlamentari
  • Presidente della 5ª Commissione Bilancio della Camera dei deputati
  • V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione (XVI) (XVII) (XVIII)
  • VI Commissione Finanze (XVIII)
  • Commissione Parlamentare per l'Attuazione del Federalismo Fiscale (XVI)
  • Commissione Speciale per l'Esame di Atti del Governo (XVII) (XVIII)
  • Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Sistema Bancario e Finanziario (XVIII)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedente:
Ind. (1999-2002)
DL (2002-2007)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
Università
ProfessioneDocente universitario

Francesco Boccia (Bisceglie, 18 marzo 1968) è un politico ed economista italiano, ministro per gli affari regionali e le autonomie nel governo Conte II.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in scienze politiche con indirizzo economico-internazionale nell'anno accademico 1990-1991 presso l'Università di Bari, ha ottenuto nel 1994 un MBA presso l'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Deputato nella XVI[1], XVII e XVIII legislatura, è stato Assessore all'economia al comune di Bari dal luglio del 2004 a ottobre 2006[2]. Nel 2005 da assessore all'Economia lancia e sperimenta il salario d'inserimento finanziato con un accordo tra comune e imprese presenti nell'area industriale di Bari[3]. La sperimentazione segue la pubblicazione con Maurizio Zipponi del 2004 dal titolo Il diavolo e l'acqua santa[4][5] Dal 2006 al 2008 è stato Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali nel secondo governo Prodi. Sempre dal 2006 al 2008, è stato commissario liquidatore e presidente dell'organo straordinario di liquidazione del dissesto finanziario del Comune di Taranto[6][7]; è stato consigliere economico del Ministro dell'Industria Enrico Letta (dal 1999 al 2001).

In vista delle elezioni regionali del 2005 si candida alle elezioni primarie dell'Unione, che si tengono il 16 gennaio 2005 per decidere chi sarà il candidato presidente della Puglia: riceve 38 894 voti (pari al 49,2%) e viene sconfitto di misura da Nichi Vendola, con uno scarto di 1 682 voti[8]. Viene eletto alla Camera dei deputati alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 nella lista del Partito Democratico per la circoscrizione XXI (Puglia). Dal novembre 2009 è stato eletto componente dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera in qualità di Segretario e Coordinatore delle Commissioni Economiche alla Camera per il PD.

Nel 2008, subito dopo essere stato eletto deputato, l'allora segretario PD, Walter Veltroni, gli chiede[9] di occuparsi dell'emergenza finanziaria del comune di Napoli dopo la crisi della giunta Iervolino, ma dopo l'analisi della situazione politica Boccia non accetta la proposta[10].

Nel gennaio 2010 si candida nuovamente alle elezioni primarie del centrosinistra, ma viene ancora una volta sconfitto dal governatore regionale uscente Nichi Vendola, con un divario decisamente più netto rispetto a quello del 2005 (27% contro 73% dei consensi)[11]. Nel 2012 è tra i primi 10 firmatari della raccolta di firme promossa da Vanity Fair e indirizzata al ministro Elsa Fornero per i diritti delle coppie omosessuali.[12] Il 30 dicembre vince le primarie del PD per il Parlamento nella circoscrizione di Barletta-Andria-Trani per la circoscrizione elettorale Puglia con il 71%, arrivando primo tra 7 candidati.

Candidato alle elezioni politiche del 2013, viene rieletto deputato nelle liste del PD.[13] Nel corso della XVII Legislatura è stato Presidente della 5ª Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati; eletto il 7 maggio 2013, è stato riconfermato alla presidenza il 21 luglio 2015 con quasi il 90% dei voti della commissione. Il 26 e 27 maggio 2013 nelle elezioni amministrative, è stato eletto consigliere comunale di Bisceglie per il Partito Democratico col maggior numero di preferenze nelle liste del centrosinistra, carica da cui si è dimesso nell'aprile 2016. È autore della proposta di legge sulla web tax[14] (AC 1662), approvata con un emendamento alla legge di Stabilità 2013 (comma 33 della legge n. 147 del 27 dicembre 2013) e poi cancellata da Matteo Renzi.

Il 28 luglio 2016 il Parlamento ha approvato in via definitiva la nuova Legge di Bilancio (AC 3828), di cui Francesco Boccia è primo firmatario[15][16]. La Riforma del Bilancio dello Stato è diventata legge con il voto favorevole di oltre l'80% delle forze parlamentari di Camera e Senato.[17]

Nel 2017 sostiene il Presidente della Puglia Michele Emiliano come candidato alla segreteria del PD contro Matteo Renzi e Andrea Orlando ma il conterraneo arriverà terzo. Nell'ottobre del 2018 Boccia stesso si candida alle consultazioni interne del Partito Democratico per il congresso,[18] ottenendo 7537 preferenze. In occasione della convenzione nazionale del 3 febbraio annuncia il suo sostegno a Nicola Zingaretti alle primarie per la Segreteria nazionale previste per il 3 marzo 2019.

Logo della campagna elettorale di Boccia per le primarie PD del 2019

Il 13 luglio 2019, durante l’Assemblea Nazionale, il segretario Nicola Zingaretti lo nomina Responsabile Economia e società digitale del Partito Democratico[19] Dal 1º agosto 2019 è stato componente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Sistema bancario e finanziario della XVIII Legislatura.

Dal 5 settembre 2019 è Ministro per gli affari regionali e le autonomie nel governo Conte II. A partire da marzo 2020, durante il lockdown per la pandemia di COVID-19, ha coordinato il rapporto tra Governo, Regioni ed enti locali per affrontare l’emergenza sanitaria, contenere il contagio del virus e rafforzare la rete sanitaria territoriale pubblica. Nelle settimane del lockdown ha raccordato sul piano politico il lavoro del Commissario all'emergenza COVID-19 Domenico Arcuri, con le Regioni attraverso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nel reperimento e distribuzione di materiali sanitari, consumabili e non consumabili: dalle mascherine, ai tamponi, dai ventilatori polmonari ai macchinari per rafforzare i posti letto in terapia intensiva e sub intensiva. Insieme al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha creato la task force di volontari (300 medici e 500 infermieri per gli ospedali e 1.500 operatori socio sanitari per carceri e Rsa) inviata negli ospedali delle zone del Paese maggiormente colpite dalla pandemia. È sempre stato accanto ai volontari a bordo dei voli della Guardia di Finanza e dell'Aeronautica militare che per numerose settimane hanno trasferito il personale sanitario nelle zone più critiche.

Il 18 marzo 2021 è stato nominato dal nuovo Segretario del PD, Enrico Letta, Responsabile Autonomie Territoriali ed Enti Locali della Segreteria nazionale del Partito democratico, occupandosi delle elezioni amministrative e regionali del 2021 e del 2022 vinte dal centrosinistra che, dopo le sconfitte del 2016 e 2017, riconquista grandi città come Roma, Torino, Napoli, Catanzaro, Verona, Monza, Piacenza e Alessandria. Nell'estate del 2022 viene nominato anche commissario del partito per guidare verso il congresso, nei mesi successivi, Puglia [20] e Campania.[21]

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidato per il Senato nel collegio plurinominale della Puglia come capolista della lista Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista risultando eletto.[22]

In vista delle primarie del 2023 per la segreteria del Partito Democratico è coordinatore politico della mozione di Elly Schlein, "parte da noi", che il 26 febbraio 2023, vincendo la sfida contro Stefano Bonaccini, viene eletta segretaria. Il mese seguente Boccia viene poi eletto per acclamazione capogruppo del PD al Senato.[23]

Carriera accademica[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1994 al 1998 è stato ricercatore presso l'European Institute, Economic and Social Cohesion Laboratory della London School of Economics. Nel 2002 è stato visiting professor alla University of Illinois di Chicago, presso il College of Public Administration. Dal 1998 al 2005 è stato direttore del CERST, Centro di ricerca per lo sviluppo del territorio dell'Università Carlo Cattaneo di Castellanza.[24][25]

Dal 2002 al 2016 è stato professore associato di Economia aziendale presso la LIUC di Castellanza; è stato autore di pubblicazioni scientifiche riguardo agli enti locali italiani[26] e titolare, negli anni, per gli insegnamenti di: Analisi finanziaria degli Enti Pubblici – Facoltà di Economia, Corso di laurea di Economia Aziendale e Corso di laurea specialistica in Economia; Economia Pubblica - Facoltà di Giurisprudenza, Corso di laurea in Giurisprudenza; Economia Pubblica - Facoltà di Giurisprudenza, Corso di laurea Specialistica in Giurisprudenza; Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche 2 (finanza degli Enti Locali e di progetto) - Facoltà di Economia, Corso di laurea in Economia Aziendale; Economia Pubblica - Facoltà di Economia, Corso di laurea in Economia Aziendale; Economia Pubblica - Facoltà di Ingegneria, Corso di laurea in Ingegneria Gestionale per la produzione aziendale.

Dal 2016 è presidente del Centro di Ricerca interdisciplinare su Governance e Public Policies presso l'Università degli Studi del Molise. L'anno seguente, è stato relatore all'Agenzia di ricerche e legislazione di Beniamino Andreatta sul tema di una nuova tassa per i giganti dell'industria digitale.[27]

Caso di presunto plagio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 ha partecipato a un concorso relativo a una procedura selettiva di chiamata per un professore universitario di seconda fascia bandito dall'Università del Molise e, secondo quanto riportato dalla stampa, ha presentato una pubblicazione plagiata.[28][29] La pubblicazione è stata successivamente ritirata dall'Università di Castellanza[30]. Secondo l'interessato si trattava solo di una lettura consigliata[31] inviata per errore tra le 12 pubblicazioni presentate per il concorso. Ma la pubblicazione compare come sua sia in una versione ufficiale del suo curriculum[32], sia come citazione di una sua pubblicazione[33]. In una lettera la commissione giudicatrice ha comunicato al Rettore dell'Università di aver dato riscontro di tale pubblicazione, ma di essersi concentrata su altri scritti. Nonostante questo parere, il Rettore Palmieri ha inviato in procura tutti gli atti relativi all'episodio[34].

I professori Lucio Picci e Alberto Vannucci hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Campobasso evidenziando due articoli presentati al suddetto concorso[35]. Ritenendo la notizia del plagio falsa e lesiva della reputazione, Francesco Boccia ha dichiarato di aver presentato un esposto alla procura di Trani e, per conoscenza, a quella di Campobasso. [36]

Associazionismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 è tra i fondatori di Digithon, un’associazione che si caratterizza per un appuntamento annuale di carattere internazionale[37] che, attraverso un hackathon e dibattiti legati al mondo del digitale, promuove il confronto tra i giovani[38], il mondo digitale e investitori istituzionali e internazionali[39].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ha avuto una lunga relazione con Benedetta Rizzo, da cui ha avuto due figli: Edoardo e Ludovica.[40]

Il 23 dicembre 2011 si è sposato civilmente con l'allora deputata del Popolo della Libertà Nunzia De Girolamo. La coppia ha una figlia di nome Gea.[41]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Boccia nel 2020

È autore di numerosi testi economico-finanziari:

Numerosi anche i lavori parlamentari alcuni dei quali sono stati pubblicati:

  • Più equità e risorse per la crescita, a cura di Francesco Boccia. Camera dei Deputati, 2014.
  • Economia digitale e fisco, a cura di Francesco Boccia. Camera dei Deputati, 2014.
  • Piano Juncker – Un piano di investimenti per l'Europa. Lavori della Commissione Bilancio, a cura di Francesco Boccia. Camera dei Deputati, 2015.
  • Immigrazione, un'opportunità economica, a cura di Francesco Boccia. Camera dei Deputati, 2016.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Boccia annuncia la sua candidatura alla Camera dei Deputati, in Bisceglie Live. URL consultato il 6 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2017).
  2. ^ Bari - Il sindaco Emiliano presenta la nuova giunta, in Gazzetta del mezzogiorno. URL consultato l'8 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2017).
  3. ^ Salario d’ingresso eliminare la diffidenza tra imprese e giovani, in Bari Live. URL consultato l'8 ottobre 2017.
  4. ^ Il diavolo e l'acquasanta una strana coppia racconta le trasformazioni del capitalismo italiano, in Varese News. URL consultato l'8 ottobre 2017.
  5. ^ Sui temi veri incontrarsi è possibile. Anche per il diavolo e l’acquasanta, in Europa Quotidiano. URL consultato l'8 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2017).
  6. ^ Taranto delibera Organo straordinario liquidazione [collegamento interrotto], in Comune Taranto. URL consultato il 9 ottobre 2017.
  7. ^ Taranto torna in serie A, in Report On line. URL consultato il 9 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2017).
  8. ^ Piero Ricci, Vendola: Francesco come vice, in La Repubblica, 18 gennaio 2005, p. 2. URL consultato il 10 febbraio 2010.
  9. ^ Rosa chiama Boccia il lettiano doc esperto di emergenze, in Pressreader. URL consultato il 9 novembre 2016.
  10. ^ Iervolino perde anche Boccia, in Corriere del Mezzogiorno. URL consultato il 9 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2013).
  11. ^ Michele Ottolino, Puglia, Vendola ha stravinto In 200mila al voto per le primarie, in La Repubblica, 24 gennaio 2010. URL consultato il 10 febbraio 2010.
  12. ^ L'appello di Vanity Fair per i diritti delle coppie gay, su vanityfair.it, 20 marzo 2012. URL consultato il 16 agosto 2019 (archiviato il 16 agosto 2019).
  13. ^ Puglia - Camera - Elezioni Politiche 24-25 febbraio 2013, su la Repubblica.it.
  14. ^ Giovanni Parente e Alberto Annicchiarico, Web tax, la norma passa alla Camera in commissione Bilancio, in Il Sole 24 ORE, 14 dicembre 2013. URL consultato il 1º marzo 2017.
  15. ^ La Finanziaria cambia volto, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 9 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2016).
  16. ^ Cambia il bilancio dello Stato, su italiaoggi.it. URL consultato il 9 agosto 2016.
  17. ^ Riforma del Bilancio dello Stato, Francesco Boccia primo firmatario, su parlamento17.openpolis.it.
  18. ^ Pd, Boccia: "Mi candido, non posso guardare macerie senza far niente. Mancato accordo con M5s? Errore storico", su ilfattoquotidiano.it.
  19. ^ PD, Francesco Boccia Responsabile Economia e Società Digitale, su affaritaliani.it.
  20. ^ Puglia, Boccia commissario del Pd: organizzerà i congressi, su bari.repubblica.it. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2022).
  21. ^ Pd Campania, Boccia commissario, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2022).
  22. ^ Tutti i senatori eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  23. ^ Pd, Schlein indica Boccia: l'ex ministro eletto come nuovo capogruppo al Senato, su Il Fatto Quotidiano, 28 marzo 2023. URL consultato il 28 marzo 2023.
  24. ^ Arriva la stangata sui comuni fondi tagliati fino al 15 per cento, in La Repubblica. URL consultato il 2 ottobre 2017.
  25. ^ Lo Stato in fuga, in Europa. URL consultato il 23 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2017).
  26. ^ Profilo su Google Scholar, su scholar.google.com.
  27. ^ Verso la Digital Tax (23 novembre 2017), su arel.giagi.it. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019).
  28. ^ Università, l'onorevole Boccia vince il posto da docente all'Università del Molise. Ma spaccia per sua una pubblicazione plagiata, in Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 18 settembre 2017.
  29. ^ Gervasoni, Boccia e la discrezionalità dell'Università del Molise, su ilfoglio.it. URL consultato l'11 settembre 2020.
  30. ^ The regulation of local public services between authority and market: United States and tax increment financing. The case of Chicago, su biblio.liuc.it, Biblioteca Rostoni-Università Cattaneo. URL consultato il 5 aprile 2019.
  31. ^ "Ma quale scandalo, lista inviata d'ufficio", in Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 22 settembre 2017.
  32. ^ Francesco Boccia, su Riparte il Futuro. URL consultato il 1º aprile 2019.
  33. ^ Francesco Boccia, Il ruolo dell'azienda pubblica nel nuovo sistema europeo di programmazione delle politiche di sviluppo, Articolo Azienda Pubblica, Maggioli Editore. URL consultato il 1º aprile 2019.
  34. ^ Giovanni Maddalena, lettera al direttore, in Il Foglio, 10 settembre 2020.
  35. ^ Francesco Boccia, esposto in procura per la pubblicazione plagiata dall'onorevole. E spunta un altro caso controverso del 2005, in Il Fatto Quotidiano, 17 novembre 2017. URL consultato il 18 novembre 2017.
  36. ^ Presunto plagio, Boccia al contrattacco, in Primo piano. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  37. ^ A Bisceglie una maratona di «inventor» e start up, su ilsole24ore.com. URL consultato il 18 settembre 2017.
  38. ^ Digithon, il futuro del nostro Sud arriva dall’economia digitale, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 18 settembre 2017.
  39. ^ Cos’è Digithon? E perché fa bene al paese, su gianlucacomandini.it. URL consultato il 18 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2017).
  40. ^ Benedetta, due figli e il think-tank di Letta, su lastampa.it. URL consultato il 30 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2014).
  41. ^ Boccia-De Girolamo, sposi dopo l'estate, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro per gli affari regionali e le autonomie Successore
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