Serie A 2001-2002

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Serie A 2001-2002
Serie A TIM 2001-2002
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 100ª (70ª di Serie A)
Organizzatore Lega Calcio
Date dal 26 agosto 2001
al 5 maggio 2002
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 18
Risultati
Vincitore Juventus
(26º titolo)
Retrocessioni Verona
Lecce
Fiorentina
Venezia
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Italia Dario Hübner (24)
Bandiera della Francia David Trezeguet (24 ex aequo)
Incontri disputati 306
Gol segnati 806 (2,63 per incontro)
Distribuzione geografica delle squadre della Serie A 2001-2002
Cronologia della competizione

La Serie A 2001-2002 è stata la 100ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (il 70º a girone unico), disputato tra il 26 agosto 2001 e il 5 maggio 2002. Il campionato è stato vinto dalla Juventus, al suo ventiseiesimo titolo.

Capocannonieri del torneo sono stati Dario Hübner (Piacenza) e David Trezeguet (Juventus) con 24 reti a testa.

Stagione

Antefatti

Pavel Nedvěd, passato dalla Lazio alla Juventus: dopo aver superato iniziali difficoltà di ambientamento a Torino,[1] le prestazioni del ceco saranno decisive nella rincorsa dei bianconeri allo scudetto.[2][3][4]

La Roma campione in carica confermò gran parte della sua rosa, a partire dalla coppia offensiva Batistuta-Totti; tra i pochi innesti, i giallorossi puntarono sul giovane talento Cassano prelevato dal Bari,[5] mentre come riserva dell'estremo difensore Antonioli si assicurarono dall'Atalanta il prospetto Pelizzoli.

Grandi cambiamenti alla Juventus, dove la delusione per i secondi posti dell'ultimo biennio sfociò nel ritorno in panchina di Marcello Lippi:[2] le cospicue cessioni di Zidane al Real Madrid[3] — per la cifra di 150 miliardi di lire, all'epoca il trasferimento più costoso nella storia del calcio[6] — e di Inzaghi al Milan finanziarono inoltre un corposo rinnovamento della squadra, con gli acquisti di Buffon e Thuram dal Parma, e Nedvěd dalla Lazio,[2] assieme alla definitiva promozione a titolare in avanti, al fianco di Del Piero, dello scalpitante Trezeguet. Anche l'Inter ripensò il suo assetto, con Moratti che ingaggiò l'allenatore argentino Héctor Cúper reduce dalle positive stagioni a Valencia:[5] i nerazzurri puntellarono la retroguardia col portiere Toldo e il difensore Materazzi, e rinfoltirono il centrocampo con l'arrivo di Cristiano Zanetti, mentre in attacco, confermato Vieri, offrirono un'altra possibilità ai rientranti Kallon e Ventola, in attesa del pieno recupero fisico di Ronaldo[5] nonché del ritorno in campo di un Recoba ancora bloccato da una lunga squalifica.[7]

Il Milan, che ingaggiò l'ex gigliato Fatih Terim alla guida tecnica, oltre a Filippo Inzaghi aggregò alle proprie file l'ex viola Rui Costa[5] e l'ex interista Pirlo. La Lazio, che vide presto l'avvicendamento tecnico tra Zoff e Zaccheroni,[8] puntò sugli stranieri Stam[9] e Mendieta nonché su Fiore. Il Parma, che a sua volta vedrà un discreto turbinìo in panchina, si rinforzò con Frey e Nakata mentre la Fiorentina, che andrà suo malgrado incontro a una delle annate più tribolate della sua storia,[10] al principio confidava ancora in un campionato di spessore[11] grazie alle giocate di Morfeo e, da gennaio, ai gol di Adriano. Anche l'Udinese scelse di rimpolpare l'attacco con l'acquisto di Di Michele. Cauet e Cristiano Lucarelli andarono invece a vestire la maglia granata del Torino, di nuovo in A dopo la vittoria del torneo cadetto.

Luigi Delneri, allenatore della sorpresa Chievo: la piccola matricola veronese, esordiente in Serie A, s'inserì stabilmente ai vertici della classifica marciando, nel corso del girone di andata, persino quale capolista.[5]

In una stagione che si rivelerà tanto incerta e combattuta dall'inizio alla fine, ai nastri di partenza passò inizialmente in secondo piano il debutto della matricola Chievo e, di conseguenza, l'arrivo in Serie A del derby veronese giocato con il Verona: la città veneta diventò la quinta a poter vantare una stracittadina nella massima categoria dopo Genova, Milano, Roma e Torino. Per la loro prima avventura nell'élite del calcio italiano, i clivensi si rinforzarono col portiere Lupatelli, Perrotta e il ritorno di Legrottaglie, così come i cugini scaligeri accolsero Frick e Paolo Cannavaro.

Per quanto concerne le altre due neopromosse, i corregionali del Venezia cercarono di dare qualità al loro undici titolare con l'inserimento di Vannucchi, mentre il Piacenza ricorse all'esperienza di Di Francesco e ai gol di Hübner, prolifico bomber di provincia. Il Brescia si segnalò per l'arrivò da Barcellona del plurititolato Guardiola,[9] assieme a quello del nuovo terminale offensivo Toni che andò a formare un tridente coi confermati Roberto Baggio e Tare. Tra le sorprese della precedente annata, il Perugia continuò nella sua opera di valorizzazione dei giovani dando stavolta fiducia all'allora sconosciuto Grosso, pescato in Serie C2; a stagione in corso gli umbri integreranno poi in rosa la punta Bazzani. L'Atalanta sostituì Pelizzoli con l'esperto Taibi, ampliando poi con Comandini il suo parco attaccanti. Infine, in un campionato che vide la quasi totalità delle squadre partecipanti localizzata nell'area centro-settentrionale del Paese, spettò ai salentini del Lecce, che si affidarono agli uruguaiani Giacomazzi e Chevantón, il compito di rappresentare da soli l'intero Mezzogiorno d'Italia.

Il campionato

Girone di andata

Carlo Ancelotti, chiamato a sostituire a stagione in corso l'esonerato Fatih Terim, guida un Milan in crisi a un insperato 4º posto.[12]

Il campionato prese il via nell'ultimo weekend di agosto, con favorite le milanesi, le romane e la Juventus.[13][14] Furono i bianconeri di Lippi a partire meglio di tutti, alla terza giornata già primi in solitaria e a punteggio pieno,[5] ma superati due domeniche dopo dall'Inter di Cúper.[15]

A dispetto delle premesse, vero protagonista del girone di andata fu però il Chievo del tecnico Luigi Delneri e del giovane presidente Luca Campedelli, squadra di un piccolo borgo veronese di stanza tra i professionisti da appena un quindicennio, e al suo esordio in Serie A: grazie al suo vivace ed efficace gioco — sospinto dalle ali Eriberto-Manfredini, nonché dal futuro campione del mondo Perrotta e dalla coppia d'attacco Corradi-Marazzina[16] —, già alla prima giornata i clivensi stupirono violando il campo della Fiorentina detentrice della Coppa Italia (seppur coi viola destabilizzati da una profonda crisi societaria[17] che esploderà nei mesi seguenti[10]), andando poi in testa alla classifica il 21 ottobre 2001[5][18] e rimanendoci per l'intero mese di novembre; il positivo momento del calcio scaligero venne caratterizzato anche dal buon avvio dell'altra compagine cittadina, il Verona di Alberto Malesani[19] issatosi al 4º posto, e che verso la metà del mese fece suo anche il primo derby dell'Arena giocato in Serie A.[20]

Frattanto la Juventus conosceva un periodo di crisi,[21] mentre un cammino altalenante indusse il Milan a sostituire il turco Terim con l'ex bandiera rossonera Carlo Ancelotti.[5][22] Il 2 dicembre il Chievo perse la vetta della graduatoria in favore dell'Inter, il cui primato durò tuttavia lo spazio di due settimane, allorché vennero sconfitti in casa nello scontro diretto dagli stessi clivensi, di nuovo primi in coabitazione con la Roma di Fabio Capello.[23] La squadra meneghina non demorse e concluse comunque l'anno solare davanti a tutti,[24] ma il 6 gennaio 2002 venne sopravanzata dai capitolini, che si fregiarono così per la seconda volta consecutiva del simbolico titolo d'inverno.[5]

Girone di ritorno

Héctor Cúper, alla prima stagione sulla panchina dell'Inter, non riuscì a vincere un titolo che, prima dell'ultimo turno, pareva una formalità.

La tornata conclusiva vide l'allontanamento dalle zone di vertice del Milan, che pagò la prolungata assenza del suo centravanti Inzaghi infortunatosi sul finire del girone di andata,[25] e del Chievo, con l'avvicinamento di una Juventus tornata in forma dopo gli stenti autunnali complice anche la definitiva integrazione in squadra di Nedvěd, il quale, dopo le iniziali difficoltà patite nell'intelaiatura bianconera,[1] trovò una nuova dimensione sulla trequarti.[2][3][4] La lotta diventò così a tre, con nerazzurri e giallorossi che si alternavano in vetta domenica dopo domenica, mentre la Vecchia Signora seguiva a ridosso.[5][26] Il torneo sembrò arrivare a una svolta il 24 marzo quando l'Inter, battendo in casa la Roma nello scontro diretto, distanziò di 3 e 4 lunghezze, rispettivamente, capitolini e torinesi. La domenica successiva il distacco sulla Juventus crebbe a +6 e parve tagliar fuori definitivamente i piemontesi; tuttavia alla trentesima giornata, un'inattesa sconfitta della capolista a San Siro contro l'Atalanta riaprì improvvisamente i giochi per il titolo.[27]

A tre turni dalla fine l'Inter affrontava una trasferta sul campo del Chievo, con Juventus e Roma impegnate anch'esse fuori casa, contro piacentini e rossoneri: se al 90' i nerazzurri parevano aver ipotecato lo scudetto vincendo di misura al Bentegodi, mentre le due inseguitrici permanevano sul pareggio, nei concitati minuti di recupero le simultanee marcature di clivensi[28] e torinesi[29] assottigliarono di colpo da un virtuale +5 a un risicato +1 il vantaggio dei meneghini sui piemontesi, i quali approfittarono anche del pari della Lupa a Milano per sopravanzarli al 2º posto.[30] Dopo una penultima giornata che non cambiò le carte in tavola, le tre squadre arrivarono quindi all'ultimo turno di campionato, il 5 maggio 2002, in questa situazione di classifica: Inter 69 punti, Juventus 68, Roma 67.[31]

File:Lazio-Inter 4-2.jpg
Il maxischermo dell'Olimpico di Roma mostra il risultato dell'ultima partita di campionato tra Lazio e Inter, che consegnò alla Juventus uno scudetto divenuto poi noto, per il suo avvincente epilogo,[32] come quello del «5 maggio».[33][34][35]

Colpevoli di aver dilapidato troppi punti con le provinciali,[36] per i giallorossi, impegnati al Delle Alpi contro il Torino, le possibilità di bissare il tricolore apparivano scarse. Più fiduciosa era la Juventus, di scena sul campo di un'Udinese che sette giorni prima aveva raggiunto la salvezza. I piemontesi confidavano soprattutto nella Lazio che sfidava proprio l'Inter, e che con una vittoria poteva ancora sperare di raggiungere (stante risultati favorevoli dagli altri campi) la qualificazione alla Coppa UEFA.[33] Tuttavia l'intero pomeriggio sembrava vivere unicamente sull'attesa di un annunciato trionfo nerazzurro, tanto che la stessa tifoseria biancoceleste — sia per il saldo gemellaggio con la curva milanese, per disprezzo nei confronti della propria dirigenza, nonché per timore che lo scudetto potesse nuovamente finire appannaggio dei concittadini e rivali giallorossi — si era pubblicamente schierata a favore di un successo interista, "scaricando" di fatto la loro squadra e colorando di nerazzurro l'intero Olimpico.[37]

Al Friuli, già dopo 10' la Juventus aveva risolto la pratica con i gol del capocannoniere Trezeguet[38] e del capitano Del Piero,[32] attendendo da qui in avanti notizie favorevoli da Roma dove tuttavia, quando il Biscione andò in vantaggio per la seconda volta (dopo un primo e sorprendente pareggio biancoceleste), la partita parve decisa così come l'esito del torneo. Eppure, dapprima arrivò in prossimità dell'intervallo l'insperata seconda rete dei laziali, che poi nella ripresa dilagarono fino a trionfare per 4-2[39] su di un Inter che, al rientro dagli spogliatoi, incappò in un deciso crollo atletico e, ancor più, mentale:[33] alcuni giocatori nerazzurri vennero colti da crisi di pianto nel bel mezzo della sfida, vedendosi sfuggire sul filo di lana un successo che in casa meneghina continuava a mancare ormai dal 1989.[33][34]

Lo juventino David Trezeguet, miglior marcatore del campionato, col piacentino Dario Hübner, con 24 reti[38] — per il francese tutte su azione.

A Udine si assegnò così il 26º scudetto bianconero, a premiare una squadra capace di arrivare al rush finale in migliori condizioni fisiche rispetto agli avversari, nonché lucida e stoica nel credere fino in fondo a una rimonta apparsa, a tratti, proibitiva.[3][32] Complice la contemporanea vittoria esterna della Roma sui granata,[36] l'Inter portò suo malgrado a termine un harakiri che la fece scivolare al 3º posto della graduatoria.[5][39] L'epilogo di questo campionato, considerato tra i più belli e avvincenti da trent'anni a quella parte,[32] rimase impresso nella memoria collettiva[33] tanto che, da allora, il «5 maggio» è divenuta una delle date "simbolo" nella storia del calcio italiano,[35] ricordata con opposti sentimenti dalle tifoserie bianconere e nerazzurre, e presto trasformatasi in uno dei pilastri della mai sopita rivalità fra i due club.[34]

Grazie al successo sull'Inter la Lazio entrò dunque in zona UEFA, a spese di un Bologna battuto di una sola lunghezza. Fu Europa anche per il Chievo 5º in classifica, neopromossa che si affacciava subito al palcoscenico continentale: dopo aver superato un periodo di flessione, la matricola clivense si riprese fino a cullare il sogno di un posto in Champions League,[16] che alla fine fece suo il più quotato Milan.[12] Salvezze anticipate e senza eccessivi patemi per il Perugia, l'Atalanta della rivelazione Doni, centrocampista che emerse a sorpresa in classifica marcatori ottenendo così la chiamata al campionato del mondo 2002,[40] il Torino e un Parma in decisa caduta, coi ducali che raddrizzarono tuttavia l'annata trionfando in Coppa Italia.

In coda si registrarono le discese tra i cadetti del Venezia, della blasonata Fiorentina preda di una doppia crisi, tecnica e finanziaria,[11][41] del Lecce e, a sorpresa, del Verona che mancò la salvezza nonostante il buon girone di andata:[5] agli scaligeri fu fatale lo scontro diretto all'ultima giornata contro il Piacenza[42] dell'altro capocannoniere Hübner,[38] nonché una graduatoria stretta per il 15º posto, nella quale fino al fischio finale era coinvolto pure un Brescia frenato nella tornata di ritorno dai guai fisici occorsi al suo trascinatore Roberto Baggio[12] — tuttavia protagonista di un vero e proprio "miracolo" sportivo, tornando in campo a 77 giorni da una rottura del legamento crociato anteriore.[43] Retrocessione ben più amara per i gigliati, dopo un campionato anonimo su cui pesò oltremodo, a posteriori, il serio infortunio che dopo poche giornate li privò del bottino sottorete di Chiesa:[11] in estate arriverà dapprima il fallimento del club di Cecchi Gori[10] e, dopo la costituzione di una nuova società,[44] la ripartenza dalla Serie C2.[45]

Squadre partecipanti

Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Atalanta dettagli Bergamo Stadio Atleti Azzurri d'Italia 7º posto in Serie A
Bologna dettagli Bologna Stadio Renato Dall'Ara 10º posto in Serie A
Brescia dettagli Brescia Stadio Mario Rigamonti 8º posto in Serie A
Chievo dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 3º posto in Serie B, promosso
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Artemio Franchi 9º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 5º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio delle Alpi 2º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico di Roma 3º posto in Serie A
Lecce dettagli Lecce Stadio Via del Mare 13º posto in Serie A
Milan dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 6º posto in Serie A
Parma dettagli Parma Stadio Ennio Tardini 4º posto in Serie A
Perugia dettagli Perugia Stadio Renato Curi 11º posto in Serie A
Piacenza dettagli Piacenza Stadio Leonardo Garilli 2º posto in Serie B, promosso
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico di Roma 1º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio delle Alpi 1º posto in Serie B, promosso
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 12º posto in Serie A
Venezia dettagli Venezia Stadio Pier Luigi Penzo 4º posto in Serie B, promosso
Verona dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 14º posto in Serie A

Allenatori

Allenatori e primatisti

Squadra Allenatore Calciatore più presente[46] Cannoniere
Atalanta Bandiera dell'Italia Giovanni Vavassori Bandiera dell'Italia Luciano Zauri (33) Bandiera dell'Italia Cristiano Doni (16)
Bologna Bandiera dell'Italia Francesco Guidolin Bandiera dell'Italia Gianluca Pagliuca (34) Bandiera dell'Argentina Julio Ricardo Cruz (10)
Brescia Bandiera dell'Italia Carlo Mazzone Bandiera dell'Italia Luca Castellazzi (34) Bandiera dell'Italia Luca Toni (13)
Chievo Bandiera dell'Italia Luigi Delneri Bandiera dell'Italia Salvatore Lanna,
Bandiera dell'Italia Cristiano Lupatelli (33)
Bandiera dell'Italia Massimo Marazzina (13)
Fiorentina[47][48][49] Bandiera dell'Italia Roberto Mancini (1ª-17ª)
Bandiera dell'Italia Luciano Chiarugi (18ª)
Bandiera dell'Italia Ottavio Bianchi (19ª-29ª)
Bandiera dell'Italia Luciano Chiarugi (30ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Angelo Di Livio (32) Bandiera del Brasile Adriano (6)
Inter Bandiera dell'Argentina Héctor Cúper Bandiera dell'Italia Francesco Toldo,
Bandiera dell'Argentina Javier Zanetti (34)
Bandiera dell'Italia Christian Vieri (22)
Juventus Bandiera dell'Italia Marcello Lippi Bandiera dell'Italia Gianluigi Buffon,
Bandiera della Francia David Trezeguet (34)
Bandiera della Francia David Trezeguet (24)
Lazio[8] Bandiera dell'Italia Dino Zoff (1ª-3ª)
Bandiera dell'Italia Alberto Zaccheroni (4ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Stefano Fiore (30) Bandiera dell'Argentina Hernán Crespo (13)
Lecce[50] Bandiera dell'Italia Alberto Cavasin (1ª-20ª)
Bandiera dell'Italia Delio Rossi (21ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Max Tonetto (32) Bandiera dell'Uruguay Ernesto Chevantón (11)
Milan[22] Bandiera dell'Italia Antonio Di Gennaro e Bandiera della Turchia Fatih Terim (1ª-10ª)
Bandiera dell'Italia Carlo Ancelotti (11ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Christian Abbiati (34) Bandiera dell'Ucraina Andrij Ševčenko (14)
Parma[51][52][53] Bandiera dell'Italia Renzo Ulivieri (1ª-5ª)
Bandiera dell'Italia Pietro Carmignani (6ª)
Bandiera dell'Italia Renzo Ulivieri (7ª-9ª)
Bandiera dell'Italia Pietro Carmignani (10ª)
Bandiera dell'Argentina Daniel Passarella (11ª-15ª)
Bandiera dell'Italia Pietro Carmignani (16ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Marco Di Vaio (33) Bandiera dell'Italia Marco Di Vaio (20)
Perugia Bandiera dell'Italia Serse Cosmi Bandiera del Brasile Zé Maria (34) Bandiera dell'Italia Fabio Bazzani (10)
Piacenza Bandiera dell'Italia Walter Novellino Bandiera dell'Italia Carmine Gautieri,
Bandiera dell'Italia Dario Hübner (33)
Bandiera dell'Italia Dario Hübner (24)
Roma Bandiera dell'Italia Fabio Capello Bandiera dell'Italia Damiano Tommasi (33) Bandiera dell'Italia Vincenzo Montella (13)
Torino Bandiera dell'Italia Giancarlo Camolese Bandiera dell'Italia Fabio Galante,
Bandiera dell'Italia Simone Vergassola (33)
Bandiera dell'Italia Marco Ferrante (10)
Udinese[54] Bandiera dell'Inghilterra Roy Hodgson (1ª-5ª)
Bandiera dell'Italia Gian Piero Ventura (6ª)
Bandiera dell'Inghilterra Roy Hodgson (7ª-14ª)
Bandiera dell'Italia Gian Piero Ventura (15ª-34ª)
Bandiera della Spagna Luis Helguera,
Bandiera del Cile David Pizarro (31)
Bandiera dell'Italia Roberto Muzzi (14)
Venezia[55][56] Bandiera dell'Italia Cesare Prandelli (1ª-5ª)
Bandiera dell'Italia Alfredo Magni (6ª)
Bandiera dell'Italia Sergio Buso (7ª)
Bandiera dell'Italia Alfredo Magni (8ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Filippo Maniero,
Bandiera dell'Italia Generoso Rossi (31)
Bandiera dell'Italia Filippo Maniero (18)
Verona Bandiera dell'Italia Alberto Malesani Bandiera dell'Italia Fabrizio Ferron (32) Bandiera della Romania Adrian Mutu (12)

Classifica finale

Classifica tratta dal sito della Lega Serie A.[57]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Juventus 71 34 20 11 3 64 23 +41
2. Roma 70 34 19 13 2 58 24 +34
3. Inter 69 34 20 9 5 62 35 +27
4. Milan 55 34 14 13 7 47 33 +14
5. Chievo 54 34 14 12 8 57 52 +5
6. Lazio 53 34 14 11 9 50 37 +13
7. Bologna 52 34 15 7 12 40 40 0
8. Perugia 46 34 13 7 14 38 46 -8
9. Atalanta 45 34 12 9 13 41 50 -9
[58] 10. Parma 44 34 12 8 14 43 47 -4
11. Torino 43 34 10 13 11 37 39 -2
12. Piacenza 42 34 11 9 14 49 43 +6
13. Brescia 40 34 9 13 12 43 52 -9
14. Udinese 40 34 11 7 16 41 52 -11
15. Verona 39 34 11 6 17 41 53 -12
16. Lecce 28 34 6 10 18 36 56 -20
17. Fiorentina[59] 22 34 5 7 22 29 63 -34
18. Venezia 18 34 3 9 22 30 61 -31

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata alla prima fase a gironi della UEFA Champions League 2002-2003.
      Qualificata alla prima fase a gironi della UEFA Champions League 2002-2003.
      Qualificate al terzo turno di qualificazione della UEFA Champions League 2002-2003.
      Qualificate al primo turno di Coppa UEFA 2002-2003.
      Ammesse al terzo o al secondo turno di Coppa Intertoto 2002.
      Retrocesse in Serie B 2002-2003.

Note:

Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
L'Atalanta rinuncia a disputare la Coppa Intertoto.

Squadra campione

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club 2001-2002.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
Bandiera dell'Italia Gianluigi Buffon (34)
Bandiera della Francia Lilian Thuram (30)
Bandiera dell'Italia Ciro Ferrara (22)
Bandiera dell'Italia Mark Iuliano (27)
Bandiera dell'Italia Gianluca Pessotto (29)
Bandiera dell'Italia Gianluca Zambrotta (32)
Bandiera dell'Italia Alessio Tacchinardi (28)
Bandiera dei Paesi Bassi Edgar Davids (28)
Bandiera della Rep. Ceca Pavel Nedvěd (32)
Bandiera della Francia David Trezeguet (34)
Bandiera dell'Italia Alessandro Del Piero (32)
Altri giocatori: Cristian Zenoni (24), Antonio Conte (20), Enzo Maresca (16), Paolo Montero (16), Igor Tudor (14), Marcelo Zalayeta (11), Alessandro Birindelli (10), Michele Paramatti (10), Nicola Amoruso (9), Marcelo Salas (7), Fabián O'Neill (4).

Risultati

Tabellone

Ata Bol Bre Chi Fio Int Juv Laz Lec Mil Par Per Pia Rom Tor Udi Ven Ver
Atalanta –––– 2-2 0-0 1-2 2-0 2-4 0-2 0-1 2-1 1-1 4-1 2-1 1-1 1-1 1-1 1-5 1-0 1-0
Bologna 1-0 –––– 2-1 3-1 3-2 2-1 0-0 2-0 4-3 2-0 1-0 2-1 1-2 1-3 1-0 0-1 1-1 2-1
Brescia 3-3 3-0 –––– 2-2 3-0 1-3 0-4 1-1 1-1 2-2 1-4 3-0 2-2 0-0 1-2 2-0 3-2 0-0
Chievo 2-1 2-0 1-1 –––– 2-2 2-2 1-3 3-1 2-1 1-1 1-0 2-0 4-2 0-3 3-0 1-2 1-1 2-1
Fiorentina 3-1 1-1 1-0 0-2 –––– 0-1 1-1 0-1 1-2 1-1 1-2 1-3 1-3 2-2 0-0 0-0 3-1 0-2
Inter 1-2 1-0 2-1 1-2 2-0 –––– 2-2 0-0 2-0 2-4 2-0 4-1 3-1 3-1 0-0 3-2 2-1 3-0
Juventus 3-0 2-1 5-0 3-2 2-1 0-0 –––– 1-1 3-0 1-0 3-1 2-0 2-0 0-2 3-3 3-0 4-0 1-0
Lazio 2-0 2-2 5-0 1-1 3-0 4-2 1-0 –––– 1-0 1-1 0-0 5-0 1-1 1-5 0-0 2-0 4-2 5-4
Lecce 0-2 1-0 1-3 2-3 4-1 1-2 0-0 1-2 –––– 0-1 1-1 2-3 0-0 1-1 1-1 1-2 2-1 1-1
Milan 0-0 0-0 0-0 3-2 5-2 0-1 1-1 2-0 3-0 –––– 3-1 1-1 0-0 0-0 2-1 2-3 1-1 2-1
Parma 1-1 2-1 1-0 0-0 2-0 2-2 1-0 1-0 1-1 0-1 –––– 2-1 2-2 1-2 0-1 2-0 2-1 2-2
Perugia 2-0 1-0 1-1 2-2 2-0 0-2 0-4 0-0 2-1 3-1 2-1 –––– 1-0 0-0 2-0 1-2 2-0 3-1
Piacenza 1-2 2-0 0-1 2-2 3-0 2-3 0-1 1-0 1-2 0-1 2-3 2-0 –––– 2-0 3-1 1-2 5-0 3-0
Roma 3-1 3-1 0-0 5-0 2-1 0-0 0-0 2-0 5-1 1-0 3-1 1-0 2-0 –––– 1-0 1-1 1-0 3-2
Torino 1-2 1-1 1-3 2-2 1-0 0-1 2-2 1-0 1-1 1-0 1-0 1-0 1-1 0-1 –––– 3-1 1-2 5-1
Udinese 1-2 0-1 3-2 1-2 1-2 1-1 0-2 1-4 0-1 1-2 3-2 0-0 1-1 1-1 2-2 –––– 1-0 2-1
Venezia 0-1 0-1 1-2 0-0 2-0 1-1 1-2 0-0 1-1 1-4 3-4 0-2 2-3 2-2 1-1 2-1 –––– 0-1
Verona 3-1 0-1 2-0 3-2 1-2 0-3 2-2 3-1 2-1 1-2 1-0 1-1 1-0 1-1 0-1 1-0 1-0 ––––

Calendario

Il calendario fu sorteggiato il 31 luglio 2001.[60][61] Le soste furono fissate al 2 settembre e 7 ottobre per le gare della Nazionale italiana, l'11 novembre per la Coppa Italia e il 30 dicembre per la pausa natalizia.[62] Il turno pasquale, previsto il 31 marzo, fu anticipato al sabato.[63] Il fine settimana di apertura previde un solo anticipo al sabato (alle 20:30[64]) e un posticipo domenicale, allo stesso orario.[65]

La sesta giornata, l'unica infrasettimanale, si sarebbe dovuta disputare il 10 ottobre[61]; a causa della sovrapposizione con il calendario della Champions League (la cui prima giornata, l'11 e 12 settembre, non si disputò uniformemente in segno di lutto per gli attentati di New York) venne però rinviata al 19 dicembre, sempre di mercoledì.[66][67] Per esprimere solidarietà alle vittime dell'attentato, le partite domenicali della terza giornata (16 settembre) ebbero inizio con un ritardo di 15'.[68]

Relativamente agli orari, erano programmati due anticipi al sabato e un posticipo domenicale; la contemporaneità fu limitata agli ultimi 4 turni.[61]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (18ª)
26 ago. 1-0 Bologna-Atalanta 2-2 13 gen.
2-2 Brescia-Milan 0-0
0-2 Fiorentina-Chievo 2-2
4-1 Inter-Perugia 2-0
4-0 Juventus-Venezia 2-1
1-1 Lazio-Piacenza 0-1
1-1 Lecce-Parma 1-1
2-2 Udinese-Torino 1-3
1-1 Verona-Roma 2-3
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (19ª)
9 set. 0-2 Atalanta-Juventus 0-3 20 gen.
2-0 Chievo-Bologna 1-3
5-2 Milan-Fiorentina 1-1
2-2 Parma-Inter 0-2
0-0 Perugia-Lazio 0-5
1-2 Piacenza-Lecce 0-0
1-1 Roma-Udinese 1-1
1-3 Torino-Brescia 2-1
0-1 Venezia-Verona 0-1


andata (3ª) 3ª giornata ritorno (20ª)
16 set. 1-0 Bologna-Parma 1-2 27 gen.
1-1 Brescia-Lecce 3-1
3-1 Fiorentina-Atalanta 0-2
2-1 Inter-Venezia 1-1
3-2 Juventus-Chievo 3-1
0-0 Lazio-Torino 0-1
2-0 Piacenza-Roma 0-2
1-2 Udinese-Milan 3-2
1-1 Verona-Perugia 1-3
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (21ª)
23 set. 1-0 Atalanta-Verona 1-3 3 feb.
4-2 Chievo-Piacenza 2-2
0-0 Lecce-Juventus 0-3
2-0 Milan-Lazio 1-1
1-0 Parma-Brescia 4-1
1-2 Perugia-Udinese 0-0
2-1 Roma-Fiorentina 2-2
0-1 Torino-Inter 0-0
0-1 Venezia-Bologna 1-1


andata (5ª) 5ª giornata ritorno (22ª)
30 set. 3-3 Brescia-Atalanta 0-0 10 feb.
3-1 Fiorentina-Venezia 0-2
1-0 Inter-Bologna 1-2
0-2 Juventus-Roma 0-0
0-0 Lazio-Parma 0-1
3-1 Perugia-Milan 1-1
3-1 Piacenza-Torino 1-1
1-2 Udinese-Chievo 2-1
2-1 Verona-Lecce 1-1
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (23ª)
19 dic.[67] 1-1 Atalanta-Milan 0-0 17 feb.
0-1 Bologna-Udinese 1-0
3-1[69] Chievo-Lazio 1-1
1-1 Fiorentina-Juventus 1-2
3-0 Inter-Verona 3-0
2-3 Lecce-Perugia 1-2
0-0 Roma-Brescia 0-0
1-0 Torino-Parma 1-0
2-3 Venezia-Piacenza 0-5


andata (7ª) 7ª giornata ritorno (24ª)
14 ott. 2-2 Brescia-Chievo 1-1 24 feb.
3-3 Juventus-Torino 2-2
2-0 Lazio-Atalanta 1-0
4-1 Lecce-Fiorentina 2-1
1-1 Milan-Venezia 4-1
2-2 Parma-Piacenza 3-2
0-0 Perugia-Roma 0-1
1-1 Udinese-Inter 2-3
0-1 Verona-Bologna 1-2
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (25ª)
21 ott. 1-5 Atalanta-Udinese 2-1 3 mar.
0-0 Bologna-Juventus 1-2
1-0 Chievo-Parma 0-0[70]
0-2 Fiorentina-Verona 2-1
2-4 Inter-Milan 1-0
0-1 Piacenza-Brescia 2-2
5-1 Roma-Lecce 1-1
1-0 Torino-Perugia 0-2
0-0 Venezia-Lazio 2-4


andata (9ª) 9ª giornata ritorno (26ª)
28 ott. 3-2 Brescia-Venezia 2-1 10 mar.
3-0 Chievo-Torino 2-2
0-0 Juventus-Inter 2-2
0-2 Lecce-Atalanta 1-2
0-0 Milan-Bologna 0-2
2-2 Parma-Verona 0-1
1-0 Perugia-Piacenza 0-2
2-0 Roma-Lazio 5-1
1-2 Udinese-Fiorentina 0-0
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (27ª)
4 nov. 1-1 Atalanta-Roma 1-3 17 mar.
3-2 Bologna-Fiorentina 1-1
2-0 Inter-Lecce 2-1
5-0 Lazio-Brescia 1-1
2-1 Parma-Perugia 1-2
1-2 Piacenza-Udinese 1-1
1-0 Torino-Milan 1-2
0-0 Venezia-Chievo 1-1
2-2 Verona-Juventus 0-1


andata (11ª) 11ª giornata ritorno (28ª)
18 nov. 1-0 Atalanta-Venezia 1-0 24 mar.
0-0 Fiorentina-Torino 0-1
3-1 Juventus-Parma 0-1
1-0 Lecce-Bologna 3-4
0-0 Milan-Piacenza 1-0
1-1 Perugia-Brescia 0-3
0-0 Roma-Inter 1-3
1-4 Udinese-Lazio 0-2
3-2 Verona-Chievo 1-2
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (29ª)
25 nov. 1-3 Bologna-Roma 1-3 30 mar.
2-0 Brescia-Udinese 2-3
2-0 Chievo-Perugia 2-2
2-0 Inter-Fiorentina 1-0
1-0 Lazio-Juventus 1-1
0-1 Parma-Milan 1-3
1-2 Piacenza-Atalanta 1-1
5-1 Torino-Verona 1-0
1-1 Venezia-Lecce 1-2


andata (13ª) 13ª giornata ritorno (30ª)
2 dic. 2-4 Atalanta-Inter 2-1 7 apr.
1-0 Bologna-Torino 1-1
1-3 Fiorentina-Piacenza 0-3
2-0 Juventus-Perugia 4-0
1-2 Lecce-Lazio 0-1
3-2 Milan-Chievo 1-1
1-0 Roma-Venezia 2-2
3-2 Udinese-Parma 0-2
2-0 Verona-Brescia 0-0
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (31ª)
9 dic. 1-3 Brescia-Inter 1-2 14 apr.
2-1 Chievo-Lecce 3-2
3-0 Lazio-Fiorentina 1-0
1-1 Milan-Juventus 0-1
1-2 Parma-Roma 1-3
2-0 Perugia-Venezia 2-0
2-0 Piacenza-Bologna 2-1
1-2 Torino-Atalanta 1-1
2-1 Udinese-Verona 0-1


andata (15ª) 15ª giornata ritorno (32ª)
16 dic. 4-1 Atalanta-Parma 1-1 21 apr.
2-1 Bologna-Perugia 0-1
1-0 Fiorentina-Brescia 0-3
1-2 Inter-Chievo 2-2
2-0 Juventus-Piacenza 1-0
1-1 Lecce-Torino 1-1
1-0 Roma-Milan 0-0
2-1 Venezia-Udinese 0-1
3-1 Verona-Lazio 4-5
andata (16ª) 16ª giornata ritorno (33ª)
23 dic. 0-4 Brescia-Juventus 0-5 28 apr.
0-3 Chievo-Roma 0-5
2-2 Lazio-Bologna 0-2
2-1 Milan-Verona 2-1
2-0 Parma-Fiorentina 2-1
2-0 Perugia-Atalanta 1-2
2-3 Piacenza-Inter 1-3
1-2 Torino-Venezia 1-1
0-1 Udinese-Lecce 2-1


andata (17ª) 17ª giornata ritorno (34ª)
6 gen. 1-2 Atalanta-Chievo 1-2 5 mag.
2-1 Bologna-Brescia 0-3
1-3 Fiorentina-Perugia 0-2
0-0 Inter-Lazio 2-4
3-0 Juventus-Udinese 2-0
0-1 Lecce-Milan 0-3
1-0 Roma-Torino 1-0
3-4 Venezia-Parma 1-2
1-0 Verona-Piacenza 0-3

Statistiche

Squadre

Capoliste solitarie

————————————————————————————————————————————————————————————————————
ChievoInter
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª31ª32ª33ª34ª

Classifica in divenire

10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª 31ª 32ª 33ª 34ª
Atalanta 0 0 0 3 4 5 5 5 8 9 12 15 15 18 21 21 21 22 22 25 25 26 27 27 30 33 33 36 37 40 41 42 45 45
Bologna 3 3 6 9 9 9 12 13 14 17 17 17 20 20 23 24 27 28 31 31 32 35 38 41 41 44 45 48 48 49 49 49 52 52
Brescia 1 4 5 5 6 7 8 11 14 14 15 18 18 18 18 18 18 19 19 22 22 23 24 25 26 29 30 33 33 34 34 37 37 40
Chievo 3 6 6 9 12 15 16 19 22 23 23 26 26 29 32 32 35 36 36 36 37 37 38 39 40 41 42 45 46 47 50 51 51 54
Fiorentina 0 0 3 3 6 7 7 7 10 10 11 11 11 11 14 14 14 15 16 16 17 17 17 17 20 21 22 22 22 22 22 22 22 22
Inter 3 4 7 10 13 16 17 17 18 21 22 25 28 31 31 34 35 38 41 42 43 43 46 49 52 53 56 59 62 62 65 66 69 69
Juventus 3 6 9 10 10 11 12 13 14 15 18 18 21 22 25 28 31 34 37 40 43 44 47 48 51 52 55 55 56 59 62 65 68 71
Lazio 1 2 3 3 4 4 7 8 8 11 14 17 20 23 23 24 25 25 28 28 29 29 30 33 36 36 37 40 41 44 47 50 50 53
Lecce 1 4 5 6 6 6 9 9 9 9 12 13 13 13 14 17 17 18 19 19 19 20 20 23 24 24 24 24 27 27 27 28 28 28
Milan 1 4 7 10 10 11 12 15 16 16 17 20 23 24 24 27 30 31 32 32 33 34 35 38 38 38 41 44 47 48 48 49 52 55
Parma 1 2 2 5 6 6 7 7 8 11 11 11 11 11 11 14 17 18 18 21 24 27 27 30 31 31 31 34 34 37 37 38 41 44
Perugia 0 1 2 2 5 8 9 9 12 12 13 13 13 16 16 19 22 22 22 25 26 27 30 30 33 33 36 36 37 37 40 43 43 46
Piacenza 1 1 4 4 7 10 11 11 11 11 12 12 15 18 18 18 18 21 22 22 23 24 27 27 28 31 32 32 33 36 39 39 39 42
Roma 1 2 2 5 8 9 10 13 16 17 18 21 24 27 30 33 36 39 40 43 44 45 46 49 50 53 56 56 59 60 63 64 67 70
Torino 1 1 2 2 2 5 6 9 9 12 13 16 16 16 17 17 17 20 23 26 27 28 31 32 32 33 33 36 39 40 41 42 43 43
Udinese 1 2 2 5 5 8 9 12 12 15 15 15 18 21 21 21 21 21 22 25 26 29 29 29 29 30 31 31 34 34 34 37 40 40
Venezia 0 0 0 0 0 0 1 2 2 3 3 4 4 4 7 10 10 10 10 11 12 15 15 15 15 15 16 16 16 17 17 17 18 18
Verona 1 4 5 5 8 8 8 11 12 13 16 16 19 19 22 22 25 25 28 28 31 32 32 32 32 35 35 35 35 36 39 39 39 39

Nota: la 6ª giornata si è disputata effettivamente tra la 15ª e la 16ª, pertanto la tabella potrebbe rispecchiare solo in parte il reale andamento delle squadre in quel periodo di tempo.

Primati stagionali

  • Maggior numero di partite vinte: Inter, Juventus (20)
  • Minor numero di partite perse: Roma (2)
  • Maggior numero di pareggi: Brescia, Milan, Roma, Torino (13)
  • Minor numero di partite vinte: Venezia (3)
  • Maggior numero di partite perse: Fiorentina, Venezia (22)
  • Minor numero di pareggi: Verona (6)
  • Massimo dei punti in casa: Roma (43)
  • Minimo dei punti in casa: Venezia (12)
  • Massimo dei punti in trasferta: Inter (33)
  • Minimo dei punti in trasferta: Venezia (6)
  • Massimo delle reti segnate: Juventus (64 reti all'attivo)
  • Minimo delle reti subite: Juventus (23 reti al passivo)
  • Miglior differenza reti: Juventus (+41)
  • Miglior quoziente-reti: Juventus (2,78)
  • Minimo delle reti segnate: Fiorentina (29 reti all'attivo)
  • Massimo delle reti subite: Fiorentina (63 reti al passivo)
  • Peggior differenza reti: Fiorentina (−34)
  • Peggior quoziente-reti: Fiorentina (0,46)
  • Partita con più reti segnate: Lazio - Verona 5-4 (9)
  • Partita con maggiore scarto di reti: Lazio - Brescia 5-0, Lazio - Perugia 5-0, Piacenza - Venezia 5-0 (5)

Individuali

Classifica marcatori

Classifica tratta dal sito della Lega Serie A.[71]

Gol Rigori Giocatore Squadra
24 6 Bandiera dell'Italia Dario Hübner Piacenza
24 0 Bandiera della Francia David Trezeguet Juventus
22 4 Bandiera dell'Italia Christian Vieri Inter
20 1 Bandiera dell'Italia Marco Di Vaio Parma
18 4 Bandiera dell'Italia Filippo Maniero Venezia
16 3 Bandiera dell'Italia Cristiano Doni Atalanta
16 4 Bandiera dell'Italia Alessandro Del Piero Juventus
14 3 Bandiera dell'Ucraina Andrij Ševčenko Milan
14 6 Bandiera dell'Italia Roberto Muzzi Udinese
13 0 Bandiera dell'Italia Massimo Marazzina Chievo
13 0 Bandiera dell'Italia Luca Toni Brescia
13 2 Bandiera dell'Argentina Hernán Crespo Lazio
13 3 Bandiera dell'Italia Vincenzo Montella Roma
12 2 Bandiera della Romania Adrian Mutu Verona
11 1 Bandiera dell'Uruguay Ernesto Chevantón Lecce
11 3 Bandiera dell'Italia Roberto Baggio Brescia

Marcature multiple

Fonte[72]

Reti Calciatore Incontro Giornata
4 Bandiera dell'Italia Vincenzo Montella Lazio-Roma 1-5 26

Media spettatori

Media spettatori della Serie A 2001-02: 25 992[73]

Club Pos. Media Max. Totale
Inter 1 62 434 79 188 1 061 370
Roma 2 59 402 76 528 1 009 840
Milan 3 58 616 81 691 996 476
Lazio 4 42 684 75 333 725 626
Juventus 5 40 687 53 661 691 679
Bologna 6 22 843 35 756 388 325
Torino 7 19 002 52 597 323 029
Fiorentina 8 18 835 32 234 320 197
Verona 9 18 381 38 356 312 485
Parma 10 17 956 27 498 305 250
Atalanta 11 16 522 24 386 280 881
Chievo 12 16 061 36 997 273 044
Udinese 13 15 809 32 167 268 755
Lecce 14 15 594 32 236 265 097
Brescia 15 15 165 20 144 257 806
Perugia 16 10 456 21 563 177 746
Piacenza 17 9 533 18 778 162 068
Venezia 18 7 870 11 718 133 797

Note

  1. ^ a b Massimo De Marzi, All'Olimpico Nedved ritroverà Nedved? Incomprensibile metamorfosi: da "cavallo pazzo" laziale a "ronzino" bianconero, in l'Unità, 24 novembre 2001 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2014).
  2. ^ a b c d Panini, I campioni, p. 6.
  3. ^ a b c d Riccardo Liguori, La "sindrome" Zidane e uno scudetto nato in agosto, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  4. ^ a b Grazie Lippi, su www2.raisport.rai.it, 11 gennaio 2002. URL consultato il 27 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2014).
  5. ^ a b c d e f g h i j k l Panini, La storia, p. 6.
  6. ^ (EN) Ahmed Bilal, Football Transfer Fee Records, su soccerlens.com, 7 giugno 2006.
  7. ^ Andrea Sorrentino, "Farà il servizio civile", adesso Recoba può tornare, su repubblica.it, 9 ottobre 2001.
  8. ^ a b La Lazio esonera Zoff, ecco Zaccheroni, su repubblica.it, 20 settembre 2001.
  9. ^ a b Panini, Il caso, p. 7.
  10. ^ a b c Il lungo calvario della Fiorentina, su repubblica.it, 1º agosto 2002.
  11. ^ a b c Panini, Il flop, p. 7.
  12. ^ a b c Massimo Vincenzi, Sorpasso Juve, suicidio Inter, ma che belli i cori di Brescia, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  13. ^ Rino Tommasi, Juve e Inter le veterane, ma quante nobili decadute, su repubblica.it, 23 agosto 2001.
  14. ^ Michele Serra, Allo stadio lasciateci divertire, in la Repubblica, 26 agosto 2001, p. 1.
  15. ^ Massimo Vincenzi, Sorride Cuper, piange Chiesa e Mazzone sbaglia tutto, su repubblica.it, 30 settembre 2001.
  16. ^ a b Panini, Il boom, p. 7.
  17. ^ Luca Calamai, Alessio Da Ronch e Alberto Paoli, Chievo, la favola continua, in La Gazzetta dello Sport, 27 agosto 2001.
  18. ^ Chievo in testa, il Milan annulla l'Inter, su repubblica.it, 21 ottobre 2001.
  19. ^ Matteo Tonelli, Con Del Neri e Malesani Verona capitale del calcio, su repubblica.it, 8 gennaio 2002.
  20. ^ Il Verona punisce il Chievo, vola la Juve, frena il Milan, su repubblica.it, 18 novembre 2001.
  21. ^ Emanuele Gamba, Il buio della Juventus, 300 miliardi da salvare, su repubblica.it, 27 novembre 2001.
  22. ^ a b Milan, addio a Terim, la panchina ad Ancelotti, su repubblica.it, 5 novembre 2001.
  23. ^ Massimo Vincenzi, Roma e Chievo in testa, ecco la strana coppia, su repubblica.it, 16 dicembre 2001.
  24. ^ L'Inter risponde alla Roma e si riprende il primo posto, su repubblica.it, 23 dicembre 2001.
  25. ^ Milan nei guai, Inzaghi fermo per mesi, su repubblica.it, 3 dicembre 2001.
  26. ^ Sprint a tre per lo scudetto, fra sospetti e veleni, su repubblica.it, 8 aprile 2002.
  27. ^ L'Atalanta batte l'Inter e riapre la corsa scudetto, su repubblica.it, 7 aprile 2002.
  28. ^ L'Inter soffre, scappa poi alla fine pareggia, su repubblica.it, 21 aprile 2002.
  29. ^ Nedved stende il Piacenza. La Juve torna in corsa, su repubblica.it, 21 aprile 2002.
  30. ^ Roma, solo pari a San Siro. E ora davanti c'è anche la Juve, su repubblica.it, 21 aprile 2002.
  31. ^ Inter, Juve e Roma, un anno in 90 minuti, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  32. ^ a b c d Stoica, precisa, spietata. La Juve è campione d'Italia, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  33. ^ a b c d e Il 5 maggio dell'Inter, 10 anni fa, su ilpost.it, 5 maggio 2012.
  34. ^ a b c Tommaso Pellizzari, 5 maggio 2002: il tracollo dell'Inter nel giorno della festa-scudetto, su corriere.it, 5 maggio 2012.
  35. ^ a b Michele Di Virgilio, Il 5 maggio bianconero, su vavel.com, 4 maggio 2013.
  36. ^ a b La Roma in Champions con un rimpianto, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  37. ^ Lodovico Maradei, L'Inter paga la grande illusione, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  38. ^ a b c Panini, I capocannonieri, p. 7.
  39. ^ a b Massimo Vincenzi, Dramma Inter all'Olimpico. Si illude, poi è terza, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  40. ^ Eccomi, posso giocare in tutti i ruoli, in la Repubblica, 21 maggio 2002.
  41. ^ Fiorentina, addio alla serie A, su repubblica.it, 14 aprile 2002.
  42. ^ Il Piacenza si salva e manda il Verona in B, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  43. ^ Panini, Il big, p. 7.
  44. ^ Chiara Basevi, Il sindaco deposita il nuovo nome, Preziosi diventa l'uomo del futuro, in Corriere della Sera, 2 agosto 2002, p. 11 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
  45. ^ Chiara Basevi, La Fiorentina ricomincia a sognare con Della Valle, in Corriere della Sera, 4 agosto 2002, p. 9 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2013).
  46. ^ Melegari, p. 573.
  47. ^ Chiara Basevi, Mancini lascia la polveriera Fiorentina, in Corriere della Sera, 12 gennaio 2002, p. 37 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2013).
  48. ^ Fiorentina, Bianchi nuovo allenatore, su repubblica.it, 14 gennaio 2002.
  49. ^ Bianchi presidente della Fiorentina, in panchina da domani va Chiarugi, in Corriere della Sera, 6 aprile 2002 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2013).
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Bibliografia

  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2004.
  • Calciatori 2001-02, edizione speciale per La Gazzetta dello Sport, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2005.