Festival di Sanremo: differenze tra le versioni

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Il Festival ha avuto quasi sempre un presentatore principale di volta in volta affiancato da [[Valletta (spettacolo)|vallette]] o [[Spalla (attore)|spalle]]. In rari casi si è trattato di vere e proprie co-conduzioni.


Il record appartiene a [[Pippo Baudo]], in scena per ben tredici edizioni, seguito da [[Mike Bongiorno]] che ha presentato la manifestazione per undici volte, da [[Nunzio Filogamo]] per cinque, da [[Fabio Fazio]] con quattro, da [[Claudio Cecchetto]], [[Carlo Conti (conduttore televisivo)|Carlo Conti]] e [[Piero Chiambretti]] con tre e da [[Nuccio Costa]], [[Paolo Bonolis]], [[Gianni Morandi]] e [[Claudio Baglioni]] con due.
Il record appartiene a [[Pippo Baudo]], in scena per ben tredici edizioni, seguito da [[Mike Bongiorno]] che ha presentato la manifestazione per undici volte, da [[Nunzio Filogamo]] per cinque, da [[Fabio Fazio]] con quattro, da [[Claudio Cecchetto]], [[Carlo Conti (conduttore televisivo)|Carlo Conti]] e [[Piero Chiambretti]] con tre e da [[Nuccio Costa]], [[Paolo Bonolis]], [[Gianni Morandi]] e [[Claudio Baglioni]] con una.


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Versione delle 03:29, 12 lug 2018

Festival della Canzone Italiana di Sanremo
Festival della canzone italiana
Logo dell'edizione 2018
LuogoSanremo, Italia (bandiera) Italia
Anni1951 – presente
Frequenzaannuale
Fondato daAngelo Nizza
Datefebbraio – marzo
Generemusicale
OrganizzazioneRai (dal 1951), PUBLISPEI (1979-1988,1992-1993), OAI (1989-1991)
Sito ufficialewww.rai.it/programmi/sanremo/

Il Festival della canzone italiana, o più comunemente Festival di Sanremo o anche semplicemente Sanremo, è una manifestazione canora che ha luogo ogni anno in Italia, a Sanremo, nella provincia di Imperia, in Liguria, a partire dal 1951. Vi hanno preso parte, in veste di concorrenti, ospiti o compositori, molti dei nomi più noti della musica.

Rappresenta uno dei principali eventi mediatici italiani, con un certo riscontro anche all'estero, dato che viene trasmesso in diretta sia dalla televisione, in Eurovisione, sia dalla radio. Consiste essenzialmente in una competizione tra brani selezionati nei mesi immediatamente precedenti da un'apposita commissione, valutando le candidature pervenute. Tali brani, che devono essere stati composti da autori italiani con testi in lingua italiana (o anche in uno dei vari dialetti regionali italiani), vengono proposti da diversi interpreti in prima assoluta, quindi mai eseguiti pubblicamente in precedenza, pena la squalifica.

Essi vengono votati da giurie scelte (demoscopiche, di addetti ai lavori, di consumatori) e/o mediante il voto popolare (sotto forma di televoto, e in passato da giocatori di concorsi di altro genere quali il Totip), e vengono proclamati e premiati i tre brani più votati (in alcuni casi i soli vincitori assoluti) tra quelli in gara nella sezione principale, denominata solitamente degli interpreti Big, Campioni o Artisti (talvolta con ulteriori suddivisioni quali Donne, Uomini e Gruppi), e in quella degli esecutori meno conosciuti, detta generalmente Nuove Proposte o Giovani. Vengono assegnati anche altri riconoscimenti speciali, fra cui il Premio della Critica "Mia Martini", decretato dalla stampa specializzata a partire dal 1982.

Spesso il Festival ha avuto anche la funzione di selezione, tramite un'apposita commissione della Rai, dell'artista ed eventualmente del brano che farà da rappresentante dell'Italia all'Eurovision Song Contest dell'anno in corso, manifestazione istituita nel 1956 che trasse proprio dal Festival di Sanremo la sua ispirazione. La statuetta del Leone di Sanremo è il riconoscimento più prestigioso per i musicisti e gli interpreti italiani di musica leggera.

Originariamente la sede della kermesse era il salone delle feste del Casinò di Sanremo, e il periodo di svolgimento cadeva intorno alla fine di gennaio, mentre dal 1977 si svolge al Teatro Ariston della città ligure (con esclusione dell'edizione del 1990 che si è svolta al nuovo mercato dei fiori, situato a Bussana, frazione del comune di Sanremo), in un periodo che, dal 1983, oscilla tra i primi di febbraio e la prima decade di marzo.

Storia

Il Casinò di Sanremo, sede del Festival dal 1951 al 1976.
Domenico Modugno durante la sua esecuzione di Nel blu dipinto di blu al Festival di Sanremo 1958.

L'origine del Festival di Sanremo va ricercata nell'idea di incrementare il turismo nella stagione morta (febbraio) creando delle manifestazioni. Quindi nasce l'idea di creare un festival della canzone da un colloqui tra l'allora direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del casinò di Sanremo, Angelo Nicola Amato, e Angelo Nizza, conduttore della trasmissione radiofonica "I tre moschettieri" e assiduo frequentatore del casinò municipale. Angelo Nizza si attivò a Torino per realizzare un accordo con la EIAR e Amato si recò a Milano per chiedere alle case discografiche di inviare dei cantanti. Furono inviati Nilla Pizzi e Gino Latilla.

Il 29 gennaio 1951, con il saluto in diretta radiofonica dello storico conduttore Nunzio Filogamo agli «amici vicini e lontani», iniziò la prima edizione del festival, ospitata dal Salone delle feste del Casinò di Sanremo. A gareggiare furono soltanto tre interpreti (Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano), che si alternavano nell'esibizione delle venti canzoni inedite in gara. L'edizione fu accolta molto freddamente dalla stampa e dai critici musicali, così come dal pubblico in sala che continuò a cenare e parlottare durante le esecuzioni. A vincere fu Nilla Pizzi con Grazie dei fiori.[1]

Se la prima edizione fu tenuta «nell'indifferenza e nel disinteresse pressoché generali», già la seconda edizione incontrò un maggiore favore degli autori e degli editori musicali (prova ne fu la scomparsa dei tavolini in sala).[2] Come l'anno prima, a vincere fu Nilla Pizzi con la «serenata popolareggiante» Vola colomba. La stessa cantante poi ottenne anche il secondo e terzo posto, rispettivamente con Papaveri e papere e Una donna prega[3][4] (un risultato mai più ripetuto da alcun cantante).

L'edizione del 1953 segnò il primo cambio nel regolamento di un certo rilievo: venne infatti introdotto l'obbligo della doppia interpretazione per ogni brano musicale, ciascuna effettuata con una diversa orchestra, una di tipo "classico" (in quell'anno diretta da Cinico Angelini) e una di tipo più "moderno" (condotta in quell'occasione da Armando Trovajoli).[2][5] Sanremo 1955 fu la prima edizione trasmessa in diretta radio-televisiva e la prima edizione in cui la finale fu trasmessa in Eurovisione.[6] L'anno successivo, in via del tutto eccezionale, i sei partecipanti al Festival furono selezionati con un concorso per "voci nuove", a cui presero parte 6.656 aspiranti.[7] Sempre nel 1956, si tenne la prima edizione del Gran premio Eurovisione della canzone europea, di cui il Festival di Sanremo fu diretto ispiratore.[8]

A dominare il Festival nelle sue prime edizioni fu la canzone tradizionale italiana,[9] «insopportabilmente retorica» e «insopportabilmente patriottica»,[10] il cui testo «non esce di un millimetro dal solco Dio-Patria-Famiglia».[11] Tuttavia, già con Papaveri e papere (oggi nota come una sottile presa in giro dei notabili della Democrazia Cristiana e, al contempo, come un accenno di denuncia della condizione di subalternità della donna nella società italiana dell'epoca)[12] e poi con Canzone da due soldi di Katyna Ranieri, iniziò a farsi spazio un tipo di canzone diversa da quelle «così proverbialmente sciroppose e stucchevoli»,[13] con un lessico più colloquiale e allegro.[14] Fu comunque solo nell'edizione del 1958, con la vittoria di Domenico Modugno (in coppia con Johnny Dorelli) e la sua Nel blu dipinto di blu,[15][16] che si aprì una nuova fase per il Festival e per la canzone italiana: quella della «commistione di autore e interprete», che fu confermata nel 1960 con la vittoria di Renato Rascel con Romantica.[17]

Gli anni sessanta si aprirono con l'improvvisa decisione della SIAE di vietare la partecipazione dei propri autori all'edizione del 1961, che però non fu seguita dalla maggioranza degli aderenti.[18] Negli anni successivi, si registrò l'inizio della cosiddetta "era Bongiorno" (che presentò tutte le edizioni dal 1963 al 1967)[19][20] e fecero il loro esordio sul palco gli "urlatori" come Mina (la quale, dopo la delusione per non essere nemmeno salita sul podio nel 1961, decise di non prendere mai più parte al Festival come concorrente),[21] Adriano Celentano e Bobby Solo, i cantautori come Gino Paoli e Umberto Bindi e i gruppi beat (questi ultimi «sopportati più che supportati»,[22] anche per problemi di organizzazione).[23][24] A vincere però fu perlopiù la canzone melodica: la vittoria più rilevante del periodo fu quella di Gigliola Cinquetti al Festival del 1964 con Non ho l'età, con la quale vinse anche il Gran Premio Eurovisione della Canzone dello stesso anno (anche se il record di vendite andò a Bobby Solo con Una lacrima sul viso, con oltre 1.700.000 dischi venduti).[25]

Sempre nel 1964, venne estesa la partecipazione anche ai cantanti stranieri, che parteciparono in forze a quell'edizione (fra i tanti Paul Anka, Gene Pitney, Ben E. King e Antonio Prieto):[26] la nuova regola fu «pensata come confronto tra interpreti italiani e stranieri», ma soprattutto «aspirava sia ad arricchire di nuova linfa la musica leggera sia a esportare oltre i pochi consueti mercati la nostra produzione».[27] Questa innovazione fu tuttavia abbandonata già con l'edizione del 1966.[28]

Nel frattempo, i temi sociali e la contestazione iniziarono ad apparire sul palco del Casinò: nel 1966, Adriano Celentano presentò Il ragazzo della via Gluck, subito eliminata dalla competizione; l'anno successivo, gli intenti "rivoluzionari" (sebbene estremamente edulcorati) dei giovani fecero capolino con La rivoluzione di Gianni Pettenati e Proposta de I Giganti. Ma il 1967 viene ricordato soprattutto per il suicidio del cantautore genovese Luigi Tenco, la cui canzone Ciao amore, ciao (cantata in coppia con Dalida e che raccontava il disagio di un Paese che, nonostante il miracolo economico, aveva «ancora sacche paurose di povertà e di indigenza») fu eliminata dalla finale.[29][30][31] La morte di Tenco (peraltro semplicemente accennata, «tacendo persino il nome della vittima», durante il festival da Mike Bongiorno) «concluse la fase aurea del racconto di Sanremo»: aveva inizio «un convulso lungo periodo dopo il quale l'Italia non fu più la stessa e, conseguentemente, neppure la trama che il Festival ne forniva».[32]

Nonostante questo, l'edizione del 1968 «costituì il maggiore sforzo dell'aspirazione del Festival a rappresentare sul piano della musica leggera tutto ciò che si muoveva nel paese»:[33] presentata per la prima volta da Pippo Baudo,[19] vide la vittoria di Sergio Endrigo (tanto a testimonianza dell'imporsi dei cantautori nel mercato musicale, quanto una sorta di "vittoria di compensazione" per quanto accaduto con Tenco).[34][35] Sempre in quella edizione, esordirono anche Fausto Leali, Al Bano e Massimo Ranieri, «tutti e tre, in modi diversi, ben piantati nei caratteri eterogenei dei ragazzi di allora».[36]

Le tre edizioni del 1969 (vinta da Iva Zanicchi e Bobby Solo con Zingara), del 1970 (vinta da Celentano con Chi non lavora non fa l'amore) e del 1971 (vinta da Nada e Nicola Di Bari con Il cuore è uno zingaro), ma soprattutto i grandi successi di Lucio Dalla (4/3/1943 nel 1971 e Piazza Grande nel 1972) e Roberto Vecchioni (L'uomo che si gioca il cielo a dadi nel 1973)[37] «non evidenziarono pienamente la crisi della manifestazione», che ormai si avviava a un periodo di declino.[38] A partire dal 1973, la Rai decise di trasmettere solo la serata finale del Festival[39][40] e «anche la tanto sbandierata trasmissione in eurovisione accomunava in realtà l'Italia alle aree arretrate dell'Est e dell'Ovest: nel 1973, infatti, si collegarono l'URSS e i paesi del socialismo reale» così come «Turchia, Cipro, Spagna e Portogallo, ove ancora per poco sopravvissero i fascismi»,[41] mentre dal punto di vista musicale, il Festival virò pesantemente sulla via «dell'erotismo in pillole e della pornografia casareccia», in «un trionfo di seni e cosce» e di canzoni che fanno riferimento agli stessi «irritanti stereotipi dell'erotismo da celluloide»,[42] al punto che l'edizione del 1975 «fu la più infelice e, se si vuole, la più insulsa nello scollamento tra realtà e rappresentazione».[43]

Il Teatro Ariston di Sanremo, sede del Festival dal 1977 al 1989 e dal 1991 a oggi.

Fu comunque in questo periodo che si sperimentarono varie formule per il Festival: Sanremo 1974 vide i 28 interpreti in gara divisi in due gruppi, ossia 14 "Big" (già qualificati alla serata finale) e 14 "aspiranti", che si sarebbero sfidati per gli ultimi 4 posti disponibili; in aggiunta, solo per quell'edizione, sarebbe stata annunciata solo la prima classificata, mentre tutte le altre sarebbero state "seconde a pari merito" (la regola fu abolita già l'anno successivo). L'edizione del 1976 vide i partecipanti divisi in cinque gruppi, ciascuno con due interpreti "capigruppo" automaticamente qualificati alla finale, ma soprattutto per la prima volta scomparve l'orchestra (sostituita dalle basi musicali). Eliminazioni e gruppi furono aboliti l'anno successivo, anche perché le canzoni in gara quell'anno erano solo 12, ma già nell'edizione del 1978 venne ripristinata la divisione in categorie ("Solisti", "Complessi" e "Cantautori"), i cui vincitori si sarebbero poi affrontati per il titolo.[44] In ultimo, si assisté al "trasloco" del Festival dal Casinò di Sanremo (causa lavori di ristrutturazione) al Teatro Ariston.[45]

Il Festival 1980 segnò il primo segnale di rottura dell'andamento declinante: la presentazione di Roberto Benigni e Olimpia Carlisi rappresentò la prima occasione in cui il presentatore non svolgeva un ruolo di «mero officiante», ma di «protagonista del racconto», fu ripristinata la suddivisione in due categorie, una per le "nuove proposte italiane" (che si sarebbero contesi 8 posti alla serata finale) e una per i "Big italiani e stranieri" (18 canzoni già qualificate alla serata finale), ma soprattutto fu nuovamente abbandonata l'orchestra per le basi registrate (nel corso degli anni ottanta, vi furono edizioni in cui i cantanti si esibirono addirittura in playback).[46]

Questo portò la Rai a "riappropriarsi" del Festival e a procedere a una "ristrutturazione" dello stesso, culminata nella "prima era Baudo" (1984-1987): con lui Sanremo riconquistò la credibilità perduta, portando «la cronaca e l'attualità sul palcoscenico dell'Ariston» e istituendo col Festival del 1984 una competizione separata per le "Nuove proposte italiane", con tanto di eliminazioni, assenti invece per la categoria dei "Campioni".[47] Nel 1982, infine, fu creato un Premio della Critica, che «ufficializzò l'esistenza di una frattura» fra i gusti del pubblico e quelli «delle nicchie del gusto».[48]

Eros Ramazzotti vincitore fra le "Nuove proposte" del Festival di Sanremo 1984 (a sinistra) e Anna Oxa e Fausto Leali vincitori del Festival di Sanremo 1989 (a destra).

Nonostante il rilancio, molti dei grandi nomi della scena musicale sorti lungo gli anni settanta mantennero una certa distanza dalla competizione, accettando invece di esibirsi come ospiti o (più raramente) di concorrere come autori. A partecipare più attivamente furono i cantanti divenuti famosi negli anni sessanta e nei primi anni settanta (Iva Zanicchi, Peppino di Capri, Bobby Solo, Fred Bongusto), quelli la cui carriera aveva necessità di un rilancio o di una conferma (Loredana Bertè, Alberto Camerini, Donatella Rettore, Alan Sorrenti, Renato Zero, Anna Oxa, Mango, Raf) o quelli che legarono indissolubilmente il loro nome alla manifestazione (Matia Bazar, Fiordaliso, Riccardo Fogli).[49]

Con l'eccezione di Per Elisa di Alice (vincitrice del Festival di Sanremo 1981) e di Adesso tu di Eros Ramazzotti (vincitore di Sanremo 1986, dopo la vittoria nella sezione Nuove proposte del 1984 con Terra promessa), nel resto dei casi «Sanremo si limitò a laureare personaggi già laureati, che avevano già scritto le loro pagine più ricche di senso», quasi come se la vittoria a Sanremo costituisse un «premio alla carriera» per questi interpreti. In questo modo, il voto popolare (espresso tramite il concorso Totip) legittimò le vittorie di Al Bano e Romina Power a Sanremo 1984, dei Ricchi e Poveri a Sanremo 1985, di Eros Ramazzotti a Sanremo 1986, del trio Morandi-Ruggeri-Tozzi nell'edizione del 1987, di Massimo Ranieri a Sanremo 1988 e di Anna Oxa e Fausto Leali al Festival del 1989). Il ritorno della giuria popolare non cambiò di fatto la situazione: il primo posto fu dei Pooh nell'edizione del 1990 e di Riccardo Cocciante l'anno successivo.[50]

Il Festival, tuttavia, funse da trampolino di lancio per una generazione di cantanti che, una volta famosi, recise il proprio rapporto con la manifestazione: è il caso del già citato Eros Ramazzotti, ma anche di Vasco Rossi, Jovanotti, Fiorella Mannoia e Zucchero, che portarono sul palco nuove sonorità e nuovi temi, venendo però penalizzati in classifica (e dunque conquistando «credibilità agli occhi di un pubblico più attento alla qualità»).[51]

Il podio del Festival di Sanremo 1994 (da sinistra verso destra: la terza classificata Laura Pausini, il vincitore Aleandro Baldi e il secondo arrivato Giorgio Faletti) e la vincitrice di Sanremo 1995 Giorgia (a destra).

Gli anni novanta sancirono il ritorno di Sanremo come appuntamento fisso per la società italiana (al punto tale che la sigla d'apertura dell'edizione 1995 e dell'edizione 1996, Perché Sanremo è Sanremo, divenne una sorta di slogan informale della manifestazione):[52] per il Festival di Sanremo 1990, come già detto, tornarono le giurie popolari, ma anche l'orchestra e gli interpreti stranieri in gara,[53] seguite due anni dopo dal ritorno alla presentazione di Pippo Baudo (che assunse anche la direzione artistica del Festival) e delle eliminatorie fra i "Big". Queste, al contrario delle edizioni precedenti, colpirono stavolta gli esponenti della musica dell'ultimo trentennio a tutto vantaggio delle "nuove voci" emergenti, come Laura Pausini (vincitrice della Sezione giovani al Festival di Sanremo 1993 e terza l'anno dopo fra i "Campioni"), Biagio Antonacci, Andrea Bocelli e Giorgia (vincitrice del Festival di Sanremo 1995).[54]

A confermare il tentativo di svecchiamento della canzone italiana, a partire dal 1995 fu garantito l'accesso alla finale dei "Campioni" ai primi classificati fra i giovani: se la regola funzionò in quell'anno, garantendo proprio l'affermazione di Giorgia, il meccanismo produsse una serie di cantanti negli anni successivi (come i Jalisse, vincitori di Sanremo 1997, e Annalisa Minetti, che vinse il Festival del 1998) che finirono ben presto nell'oblio. Addirittura, nessuna delle canzoni dell'edizione 1998 riuscì a rientrare nella classifica dei 100 singoli più venduti di quell'anno.[55]

Anche per questo motivo, a partire dal 1999, il Festival iniziò ad aprirsi al circuito della "musica indipendente" (con mutuo beneficio, visto che il primo recuperò autorevolezza e il secondo approfittò della visibilità sanremese per ottenere migliori vendite.[56] Questo non fermò però il calo degli ascolti dei primi anni duemila, culminato con l'edizione del 2004 (con Tony Renis alla direzione artistica e Simona Ventura presentatrice), dove per la prima volta un programma della concorrenza (la quarta edizione del Grande Fratello) superò in ascolti il Festival, complice anche il boicottaggio delle major discografiche e il successo della "contro-rassegna" musicale organizzata a Mantova quell'anno.[57][58] Questo nuovo periodo di flessione del Festival si interruppe nel 2007, con la vittoria fra i Campioni di Simone Cristicchi con Ti regalerò una rosa e di Fabrizio Moro fra i giovani con Pensa.[59]

Nonostante il calo di ascolti e le polemiche, Sanremo si affermò sempre più nei primi anni del XXI secolo come palcoscenico dove lanciare o confermare artisti emergenti come Dolcenera (fra i vincitori di Destinazione Sanremo nel 2002), Sergio Cammariere (terzo a Sanremo 2003), Povia (vincitore dell'edizione 2006), Francesco Renga (ex-Timoria, vincitore dell'edizione 2005), Giò Di Tonno e Lola Ponce (vincitori dell'edizione 2008), Tricarico (vincitore del Premio della critica a Sanremo 2008), Arisa (vincitrice di SanremoLab 2008, della sezione Proposte di Sanremo 2009 e del Festival di Sanremo 2014), Paolo Meneguzzi, Irene Fornaciari e Sonohra (vincitori della sezione Giovani di Sanremo 2008).[60]

A partire dal 2009, invece, con la vittoria di Marco Carta (vincitore della settima edizione di Amici nel 2008), si nota una "saldatura" fra «i nuovi "palcoscenici" della canzone virtuale» come Amici di Maria De Filippi e X Factor e «la madre di tutti i palchi della canzone italiana», confermata dalla vittoria a Sanremo 2010 di Valerio Scanu (finalista dell'ottava edizione di Amici nel 2009), ma anche dalla partecipazione di cantanti prodotti dai talent come Giusy Ferreri (finalista della prima edizione di X Factor nel 2008), Noemi (partecipante alla seconda edizione di X Factor nel 2009), Marco Mengoni (vincitore della terza edizione di X Factor nel 2010 e del Festival di Sanremo 2013),[61] Emma Marrone (vincitrice della nona edizione di Amici nel 2010 e del Festival di Sanremo 2012),[62] Annalisa (finalista della decima edizione di Amici nel 2011), Francesca Michielin (vincitrice della quinta edizione di X Factor nel 2012 e seconda al Festival di Sanremo 2016)[63] e così via. L'eccezione di questo scenario è data da due interpreti femminili, Malika Ayane (finalista della sezione Giovani di Sanremo 2009) e Nina Zilli (premio della critica nella sezione Nuove proposte a Sanremo 2010).[64]

In ultimo, a partire dall'edizione 2011, il Festival di Sanremo torna a essere il meccanismo di selezione per la canzone partecipante italiana all'Eurovision Song Contest:[65] in particolare, con l'edizione 2015, viene ufficialmente stabilito dal regolamento che la canzone vincitrice del Festival sia automaticamente designata, salvo rinuncia, a rappresentare l'Italia nel concorso canoro europeo.[66]

Edizioni

Edizioni
Anni
Vincitori
Canzoni vincitrici
Presentatori
Direttori artistici
Serate
Sedi
Nilla Pizzi Grazie dei fiori Nunzio Filogamo Giulio Razzi
3
Casinò di Sanremo
Vola colomba
Carla Boni e Flo Sandon's Viale d'autunno
Giorgio Consolini e Gino Latilla Tutte le mamme
Claudio Villa e Tullio Pane Buongiorno tristezza Armando Pizzo con Maria Teresa Ruta
Franca Raimondi Aprite le finestre Fausto Tommei con Maria Teresa Ruta
Claudio Villa e Nunzio Gallo Corde della mia chitarra Nunzio Filogamo con Marisa Allasio, Fiorella Mari e con Nicoletta Orsomando
Domenico Modugno e Johnny Dorelli Nel blu dipinto di blu Gianni Agus con Fulvia Colombo Achille Cajafa
Piove (Ciao ciao bambina) Enzo Tortora con Adriana Serra Edoardo Fosco
10ª
Tony Dallara e Renato Rascel Romantica Paolo Ferrari ed Enza Sampò Ezio Radaelli
11ª
Betty Curtis e Luciano Tajoli Al di là Lilli Lembo e Giuliana Calandra, sostituita nella serata finale da Alberto Lionello 4
12ª
Domenico Modugno e Claudio Villa Addio... addio... Renato Tagliani con Laura Efrikian e Vicky Ludovisi Gianni Ravera
13ª
Tony Renis e Emilio Pericoli Uno per tutte Mike Bongiorno con Edy Campagnoli, Maria Giovannini, Rossana Armani e Giuliana Copreni 3
14ª
Gigliola Cinquetti e Patricia Carli Non ho l'età (Per amarti) Mike Bongiorno con Giuliana Lojodice
15ª
Bobby Solo e The New Christy Minstrels Se piangi se ridi Mike Bongiorno con Grazia Maria Spina
16ª
Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti Dio come ti amo Mike Bongiorno con Paola Penni e Carla Maria Puccini
17ª
Claudio Villa e Iva Zanicchi Non pensare a me Mike Bongiorno con Renata Mauro
18ª
Sergio Endrigo e Roberto Carlos Braga Canzone per te Pippo Baudo e Luisa Rivelli
19ª
Bobby Solo e Iva Zanicchi Zingara Nuccio Costa con Gabriella Farinon Ezio Radaelli
20ª
Adriano Celentano e Claudia Mori Chi non lavora non fa l'amore Nuccio Costa con Enrico Maria Salerno e Ira Furstemberg Gianni Ravera ed Ezio Radaelli
21ª
Nada e Nicola Di Bari Il cuore è uno zingaro Carlo Giuffré ed Elsa Martinelli
22ª
Nicola Di Bari I giorni dell'arcobaleno Mike Bongiorno con Sylva Koscina e Paolo Villaggio Elio Gigante
23ª
Peppino di Capri Un grande amore e niente più Mike Bongiorno con Gabriella Farinon Vittorio Salvetti
24ª
Iva Zanicchi Ciao cara come stai? Corrado con Gabriella Farinon Gianni Ravera, Vittorio Salvetti ed Elio Gigante
25ª
Gilda Ragazza del Sud Mike Bongiorno con Sabina Ciuffini Bruno Pallesi
26ª
Peppino di Capri Non lo faccio più Giancarlo Guardabassi con Tiziana Pini, Serena Albano, Maddalena Galliani, Stella Luna, Lorena Rosetta Nardulli e Karla Strano Pavese Vittorio Salvetti
27ª
Homo Sapiens Bella da morire Mike Bongiorno con Maria Giovanna Elmi Teatro Ariston di Sanremo
28ª
Matia Bazar ...e dirsi ciao Maria Giovanna Elmi con Stefania Casini, Beppe Grillo e Vittorio Salvetti
29ª
Mino Vergnaghi Amare Mike Bongiorno con Anna Maria Rizzoli Gianni Naso
30ª
Toto Cutugno Solo noi Claudio Cecchetto con Roberto Benigni e Olimpia Carlisi
31ª
Alice Per Elisa Claudio Cecchetto con Eleonora Vallone e Nilla Pizzi Gianni Ravera
32ª
Riccardo Fogli Storie di tutti i giorni Claudio Cecchetto con Patrizia Rossetti
33ª
Tiziana Rivale Sarà quel che sarà Andrea Giordana con Isabel Russinova, Anna Pettinelli ed Emanuela Falcetti
34ª
Al Bano e Romina Power Ci sarà Pippo Baudo con Edy Angelillo, Elisabetta Gardini, Iris Peynado e Tiziana Pini e con Isabella Rocchietta e Viola Simoncioni
35ª
Ricchi e Poveri Se m'innamoro Pippo Baudo con Patty Brard
36ª
Eros Ramazzotti Adesso tu Loretta Goggi con Anna Pettinelli, Sergio Mancinelli e Mauro Micheloni
37ª
Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri Si può dare di più Pippo Baudo Marco Ravera
4
[67]
38ª
Massimo Ranieri Perdere l'amore Miguel Bosé e Gabriella Carlucci Giorgio Vardelli con Toni Corvino
39ª
Anna Oxa e Fausto Leali Ti lascerò Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi Adriano Aragozzini
40ª
Pooh Uomini soli Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci Nuovo mercato dei fiori di Sanremo
41ª
Riccardo Cocciante Se stiamo insieme Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech Teatro Ariston di Sanremo
42ª
Luca Barbarossa Portami a ballare Pippo Baudo con Alba Parietti, Brigitte Nielsen e Milly Carlucci
43ª
Enrico Ruggeri Mistero Pippo Baudo e Lorella Cuccarini
44ª
Aleandro Baldi Passerà Pippo Baudo con Anna Oxa e Cannelle Pippo Baudo
45ª
Giorgia Come saprei Pippo Baudo con Anna Falchi e Claudia Koll
5
46ª
Ron e Tosca Vorrei incontrarti fra cent'anni Pippo Baudo con Sabrina Ferilli e Valeria Mazza
47ª
Jalisse Fiumi di parole Mike Bongiorno con Piero Chiambretti e Valeria Marini Mario Maffucci
48ª
Annalisa Minetti Senza te o con te Raimondo Vianello con Eva Herzigová e Veronica Pivetti
49ª
Anna Oxa Senza pietà Fabio Fazio con Laetitia Casta e Renato Dulbecco
50ª
Piccola Orchestra Avion Travel Sentimento Fabio Fazio con Ines Sastre, Luciano Pavarotti e Teo Teocoli
51ª
Elisa Luce (tramonti a nord est) Raffaella Carrà con Megan Gale, Massimo Ceccherini, Enrico Papi e Piero Chiambretti
52ª
Matia Bazar Messaggio d'amore Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere Pippo Baudo
53ª
Alexia Per dire di no Pippo Baudo con Serena Autieri e Claudia Gerini
54ª
Marco Masini L'uomo volante Simona Ventura con Paola Cortellesi, Maurizio Crozza e Gene Gnocchi Tony Renis
55ª
Francesco Renga Angelo Paolo Bonolis con Antonella Clerici e Federica Felini Paolo Bonolis
56ª
Povia Vorrei avere il becco Giorgio Panariello con Ilary Blasi e Victoria Cabello Giorgio Panariello
57ª
Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa Pippo Baudo e Michelle Hunziker Pippo Baudo
58ª
Giò Di Tonno e Lola Ponce Colpo di fulmine Pippo Baudo e Piero Chiambretti con Bianca Guaccero e Andrea Osvárt
59ª
Marco Carta La forza mia Paolo Bonolis con Luca Laurenti e con Eleonora Abbagnato, Thyago Alves, Maria De Filippi, David Gandy, Nir Lavi, Ivan Olita, Gabriella Pession, Alessia Piovan, Paul Sculfor Paolo Bonolis
60ª
Valerio Scanu Per tutte le volte che... Antonella Clerici Gianmarco Mazzi
61ª
Roberto Vecchioni Chiamami ancora amore Gianni Morandi con Belén Rodríguez, Elisabetta Canalis, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu
62ª
Emma Non è l'inferno Gianni Morandi con Rocco Papaleo e Ivana Mrázová
63ª
Marco Mengoni L'essenziale Fabio Fazio e Luciana Littizzetto Fabio Fazio
64ª
Arisa Controvento
65ª
Il Volo Grande amore Carlo Conti con Arisa, Emma e Rocío Muñoz Morales Carlo Conti
66ª
Stadio Un giorno mi dirai Carlo Conti con Gabriel Garko, Virginia Raffaele e Mădălina Diana Ghenea
67ª Francesco Gabbani Occidentali's Karma Carlo Conti e Maria De Filippi
68ª 2018 Ermal Meta e Fabrizio Moro Non mi avete fatto niente Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino Claudio Baglioni

Vincitori

Vincitori sezione Campioni

Anno Vincitore Canzone vincitrice Secondo posto Canzone Terzo posto Canzone
1951 Nilla Pizzi Grazie dei fiori Nilla Pizzi
Achille Togliani
La luna si veste d'argento Achille Togliani Serenata a nessuno
1952 Vola colomba Nilla Pizzi Papaveri e papere Nilla Pizzi Una donna prega
1953 Carla Boni
Flo Sandon's
Viale d'autunno Nilla Pizzi
Teddy Reno
Campanaro Achille Togliani & Teddy Reno
Gino Latilla
Lasciami cantare una canzone
Vecchio scarpone
1954 Giorgio Consolini
Gino Latilla
Tutte le mamme Katyna Ranieri
Achille Togliani
Canzone da due soldi Gino Latilla
Franco Ricci
...e la barca tornò sola
1955 Claudio Villa
Tullio Pane
Buongiorno tristezza Claudio Villa
Tullio Pane
Il torrente Natalino Otto
Trio Aurora
Canto nella valle
1956 Franca Raimondi Aprite le finestre Tonina Torrielli Amami se vuoi Luciana Gonzales La vita è un paradiso di bugie
1957 Claudio Villa
Nunzio Gallo
Corde della mia chitarra Claudio Villa (2)
Giorgio Consolini
Usignolo Gino Latilla (3)
Tonina Torrielli
Scusami
1958 Domenico Modugno
Johnny Dorelli
Nel blu dipinto di blu Nilla Pizzi
Tonina Torrielli
L'edera Gino Latilla
Nilla Pizzi
Amare un'altra
1959 Piove (Ciao ciao bambina) Arturo Testa
Gino Latilla
Io sono il vento Teddy Reno
Achille Togliani
Conoscerti
1960 Tony Dallara
Renato Rascel
Romantica Domenico Modugno
Teddy Reno
Libero Wilma De Angelis
Joe Sentieri
Quando vien la sera
1961 Betty Curtis
Luciano Tajoli
Al di là Adriano Celentano
Little Tony
24 mila baci Milva
Gino Latilla
Il mare nel cassetto
1962 Domenico Modugno
Claudio Villa
Addio... addio Sergio Bruni
Milva
Tango italiano Sergio Bruni
Ernesto Bonino
Gondolì gondolà
1963 Tony Renis
Emilio Pericoli
Uno per tutte Claudio Villa
Eugenia Foligatti
Amor mon amour my love Pino Donaggio
Cocky Mazzetti
Giovane giovane
1964 Gigliola Cinquetti
Patricia Carli
Non ho l'età (Per amarti) 2 - 11 a pari merito
1965 Bobby Solo
The New Christy Minstrels
Se piangi se ridi 2 - 11 a pari merito
1966 Domenico Modugno
Gigliola Cinquetti
Dio come ti amo Caterina Caselli
Gene Pitney
Nessuno mi può giudicare Wilma Goich
Les Surfs
In un fiore
1967 Claudio Villa
Iva Zanicchi
Non pensare a me Annarita Spinaci
Les Surfs
Quando dico che ti amo I Giganti
The Bachelors
Proposta
1968 Sergio Endrigo
Roberto Carlos Braga
Canzone per te Ornella Vanoni
Marisa Sannia
Casa bianca Adriano Celentano
Milva
Canzone
1969 Bobby Solo
Iva Zanicchi
Zingara Sergio Endrigo
Mary Hopkin
Lontano dagli occhi Don Backy
Milva
Un sorriso
1970 Adriano Celentano
Claudia Mori
Chi non lavora non fa l'amore Nicola Di Bari
Ricchi e Poveri
La prima cosa bella Sergio Endrigo
Iva Zanicchi
L'arca di Noè
1971 Nada
Nicola Di Bari
Il cuore è uno zingaro Ricchi e Poveri
Josè Feliciano
Che sarà Lucio Dalla
Equipe 84
4-3-1943
1972 Nicola Di Bari I giorni dell'arcobaleno Peppino Gagliardi Come le viole Nada Re di denari
1973 Peppino di Capri Un grande amore e niente più Peppino Gagliardi Come un ragazzino Milva Da troppo tempo
1974 Iva Zanicchi Ciao cara come stai? Domenico Modugno Questa è la mia vita Orietta Berti Occhi rossi
1975 Gilda Ragazza del Sud Angela Luce Ipocrisia Rosanna Fratello Va speranza va
1976 Peppino di Capri Non lo faccio più Wess
Dori Ghezzi
Come stai, con chi sei Sandro Giacobbe
Albatros
Gli occhi di tua madre
Volo AZ 504
1977 Homo Sapiens Bella da morire Collage Tu mi rubi l'anima Santo California Monica
1978 Matia Bazar ...e dirsi ciao Anna Oxa Un'emozione da poco Rino Gaetano Gianna
1979 Mino Vergnaghi Amare Enzo Carella Barbara Camaleonti Quell'attimo in più
1980 Toto Cutugno Solo noi Enzo Malepasso Ti voglio bene Pupo Su di noi
1981 Alice Per Elisa Loretta Goggi Maledetta primavera Dario Baldan Bembo Tu cosa fai stasera
1982 Riccardo Fogli Storie di tutti i giorni Al Bano
Romina Power
Felicità Drupi Soli
1983 Tiziana Rivale Sarà quel che sarà Donatella Milani Volevo dirti Dori Ghezzi Margherita non lo sa
1984 Al Bano
Romina Power
Ci sarà Toto Cutugno Serenata Christian Cara
1985 Ricchi e Poveri Se m'innamoro Luis Miguel Noi ragazzi di oggi Gigliola Cinquetti Chiamalo amore
1986 Eros Ramazzotti Adesso tu Renzo Arbore Il clarinetto Marcella Bella Senza un briciolo di testa
1987 Gianni Morandi
Enrico Ruggeri
Umberto Tozzi
Si può dare di più Toto Cutugno Figli Al Bano
Romina Power
Nostalgia canaglia
1988 Massimo Ranieri Perdere l'amore Emozioni Luca Barbarossa L'amore rubato
1989 Anna Oxa
Fausto Leali
Ti lascerò Le mamme Al Bano
Romina Power
Cara terra mia
1990 Pooh Uomini soli Gli amori Mietta
Amedeo Minghi
Vattene amore
1991 Riccardo Cocciante Se stiamo insieme Renato Zero Spalle al muro Marco Masini Perché lo fai
1992 Luca Barbarossa Portami a ballare Mia Martini Gli uomini non cambiano Paolo Vallesi La forza della vita
1993 Enrico Ruggeri Mistero Cristiano De André Dietro la porta Rossana Casale
Grazia Di Michele
Gli amori diversi
1994 Aleandro Baldi Passerà Giorgio Faletti Signor tenente Laura Pausini Strani amori
1995 Giorgia Come saprei Gianni Morandi
Barbara Cola
In amore Ivana Spagna Gente come noi
1996 Ron
Tosca
Vorrei incontrarti fra cent'anni Elio e le Storie Tese La terra dei cachi Giorgia Strano il mio destino
1997 Jalisse Fiumi di parole Anna Oxa Storie Syria Sei tu
1998 Annalisa Minetti Senza te o con te Antonella Ruggiero Amore lontanissimo Lisa Sempre
1999 Anna Oxa Senza pietà Non ti dimentico Mariella Nava Così è la vita
2000 Avion Travel Sentimento Irene Grandi La tua ragazza sempre Gianni Morandi Innamorato
2001 Elisa Luce (tramonti a nord est) Giorgia Di sole e d'azzurro Matia Bazar Questa nostra grande storia d'amore
2002 Matia Bazar Messaggio d'amore Alexia Dimmi come... Gino Paoli Un altro amore
2003 Alexia Per dire di no Alex Britti 7000 caffè Sergio Cammariere Tutto quello che un uomo
2004 Marco Masini L'uomo volante Mario Rosini Sei la vita mia Linda Aria, sole, terra e mare
2005 Francesco Renga Angelo Toto Cutugno
Annalisa Minetti
Come noi nessuno al mondo Antonella Ruggiero Echi d'infinito
2006 Povia Vorrei avere il becco Nomadi Dove si va Anna Tatangelo Essere una donna
2007 Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa Al Bano Nel perdono Piero Mazzocchetti Schiavo d'amore
2008 Giò Di Tonno
Lola Ponce
Colpo di fulmine Anna Tatangelo Il mio amico Fabrizio Moro Eppure mi hai cambiato la vita
2009 Marco Carta La forza mia Povia Luca era gay Sal da Vinci Non riesco a farti innamorare
2010 Valerio Scanu Per tutte le volte che... Pupo
Emanuele Filiberto
Luca Canonici
Italia amore mio Marco Mengoni Credimi ancora
2011 Roberto Vecchioni Chiamami ancora amore Modà
Emma
Arriverà Al Bano Amanda è libera
2012 Emma Non è l'inferno Arisa La notte Noemi Sono solo parole
2013 Marco Mengoni L'essenziale Elio e le Storie Tese La canzone mononota Modà Se si potesse non morire
2014 Arisa Controvento Raphael Gualazzi
The Bloody Beetroots
Liberi o no Renzo Rubino Ora
2015 Il Volo Grande amore Nek Fatti avanti amore Malika Ayane Adesso e qui (nostalgico presente)
2016 Stadio Un giorno mi dirai Francesca Michielin Nessun grado di separazione Giovanni Caccamo
Deborah Iurato
Via da qui
2017 Francesco Gabbani Occidentali's Karma Fiorella Mannoia Che sia benedetta Ermal Meta Vietato morire
2018 Ermal Meta
Fabrizio Moro
Non mi avete fatto niente Lo Stato Sociale Una vita in vacanza Annalisa Il mondo prima di te

Plurivincitori

Cantanti Vittorie Anni
Domenico Modugno 4 1958, 1959, 1962, 1966
Claudio Villa 1955, 1957, 1962, 1967
Iva Zanicchi 3 1967, 1969, 1974
Matia Bazar 2 1978, 2002
Gigliola Cinquetti 1964, 1966
Nicola Di Bari 1971, 1972
Peppino di Capri 1973, 1976
Johnny Dorelli 1958, 1959
Anna Oxa 1989, 1999
Nilla Pizzi 1951, 1952
Enrico Ruggeri 1987, 1993
Bobby Solo 1965, 1969

Vincitori categoria Nuove Proposte

Anno Cantante Canzone
1984 Eros Ramazzotti Terra promessa
1985 Cinzia Corrado Niente di più
1986 Lena Biolcati Grande grande amore
1987 Michele Zarrillo La notte dei pensieri
1988 Future Canta con noi
1989 Mietta Canzoni
1990 Marco Masini Disperato
1991 Paolo Vallesi Le persone inutili
1992 Aleandro Baldi e Francesca Alotta Non amarmi
1993 Laura Pausini La solitudine
1994 Andrea Bocelli Il mare calmo della sera
1995 Neri per Caso Le ragazze
1996 Syria Non ci sto
1997 Paola e Chiara Amici come prima
1998 Annalisa Minetti Senza te o con te
1999 Alex Britti Oggi sono io
2000 Jenny B Semplice sai
2001 Gazosa Stai con me (Forever)
2002 Anna Tatangelo Doppiamente fragili
2003 Dolcenera Siamo tutti là fuori
2005 Laura Bono Non credo nei miracoli
2006 Riccardo Maffoni Sole negli occhi
2007 Fabrizio Moro Pensa
2008 Sonohra L'amore
2009 Arisa Sincerità
2010 Tony Maiello Il linguaggio della resa
2011 Raphael Gualazzi Follia d'amore
2012 Alessandro Casillo È vero (che ci sei)
2013 Antonio Maggio Mi servirebbe sapere
2014 Rocco Hunt Nu juorno buono
2015 Giovanni Caccamo Ritornerò da te
2016 Francesco Gabbani Amen
2017 Lele Ora mai
2018 Ultimo Il ballo delle incertezze

Premio della critica "Mia Martini"

Anno Sezione Campioni Sezione Nuove Proposte
Cantante Canzone Cantante Canzone
1982 Mia Martini E non finisce mica il cielo
-
-
1983 Matia Bazar Vacanze romane
-
-
1984 Patty Pravo Per una bambola Santandrea La fenice
1985 Matia Bazar (2) Souvenir Mango Il viaggio
Cristiano De André Bella più di me
1986 Enrico Ruggeri Rien ne va plus Lena Biolcati Grande grande amore
1987 Fiorella Mannoia Quello che le donne non dicono Paola Turci Primo tango
1988 Le notti di maggio Sarò bellissima
1989 Mia Martini (2) Almeno tu nell'universo Mietta Canzoni
1990 Mia Martini (3) e Mijares La nevicata del '56 Marco Masini Disperato
1991 Enzo Jannacci e Ute Lemper La fotografia Timoria L'uomo che ride
1992 Nuova Compagnia di Canto Popolare Pe' dispietto Aeroplanitaliani Zitti zitti (Il silenzio è d'oro)
1993 Cristiano De André Dietro la porta Angela Baraldi A piedi nudi
1994 Giorgio Faletti Signor tenente Baraonna I giardini d'Alhambra
1995 Giorgia Come saprei Gloria Le voci di dentro
1996 Elio e le Storie Tese La terra dei cachi Marina Rei Al di là di questi anni
1997 Patty Pravo (2) ...E dimmi che non vuoi morire Niccolò Fabi Capelli
1998 Piccola Orchestra Avion Travel Dormi e sogna Eramo & Passavanti Senza confini
1999 Daniele Silvestri Aria Quintorigo Rospo
2000 Samuele Bersani Replay Jenny B Semplice sai
Lythium Noël
2001 Elisa Luce (tramonti a nord est) Francesco Renga Raccontami...
Roberto Angelini Il signor Domani
2002 Daniele Silvestri (2) Salirò Archinuè La marcia dei santi
2003 Sergio Cammariere Tutto quello che un uomo Patrizia Laquidara Lividi e fiori
2004 Mario Venuti Crudele
-
-
2005 Nicola Arigliano Colpevole
-
-
2006 Noa, Carlo Fava & Solis String Quartet Un discorso in generale
-
-
2007 Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa Fabrizio Moro Pensa
2008 Tricarico Vita tranquilla Frank Head Para parà ra rara
2009 Afterhours Il paese è reale Arisa Sincerità
2010 Malika Ayane Ricomincio da qui Nina Zilli L'uomo che amava le donne
2011 Roberto Vecchioni Chiamami ancora amore Raphael Gualazzi Follia d'amore
2012 Samuele Bersani (2) Un pallone Erica Mou Nella vasca da bagno del tempo
2013 Elio e le Storie Tese (2) La canzone mononota Renzo Rubino Il postino (Amami uomo)
2014 Cristiano De André (2) Invisibili Zibba & Almalibre Senza di te
2015 Malika Ayane (2) Adesso e qui (nostalgico presente) Giovanni Caccamo Ritornerò da te
2016 Patty Pravo (3) Cieli immensi Francesco Gabbani Amen
2017 Ermal Meta Vietato morire Maldestro Canzone per Federica
2018 Ron Almeno pensami Mirkoeilcane Stiamo tutti bene

Premio vincitore Cover

Anno Cantante Canzone
2011 Al Bano Va, pensiero
2012 Marlene Kuntz e Patti Smith Impressioni di settembre
2013 Non assegnato Non assegnato
2014 Non assegnato Non assegnato
2015 Nek Se telefonando
2016 Stadio La sera dei miracoli
2017 Ermal Meta Amara terra mia

Premio della Sala Stampa Radio-TV "Lucio Dalla"

Anno Sezione BIG Sezione Giovani
Cantante Canzone Cantante Canzone
2006 Nomadi Dove si va - -
2007 Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa Fabrizio Moro Pensa
2008 Loredana Bertè Musica e parole Ariel Ribelle
2009 Povia Luca era gay Arisa Sincerità
2010 Malika Ayane Ricomincio da qui Nina Zilli L'uomo che amava le donne
2011 Roberto Vecchioni Chiamami ancora amore Raphael Gualazzi Follia d'amore
2012 Arisa La notte Erica Mou Nella vasca da bagno del tempo
2013 Elio e le Storie Tese La canzone mononota Antonio Maggio Mi servirebbe sapere
2014 Perturbazione L'unica Zibba & Almalibre Senza di te
2015 Nek Fatti avanti amore Giovanni Caccamo Ritornerò da te
2016 Stadio Un giorno mi dirai Chiara Dello Iacovo Introverso
2017 Fiorella Mannoia Che sia benedetta Tommaso Pini Cose che danno ansia
2018 Lo Stato Sociale Una vita in vacanza Alice Caioli Specchi rotti

Premio Miglior Testo "Sergio Bardotti"

Anno Cantante Canzone
2013 Il Cile Le parole non servono più
2014 Cristiano De Andrè Invisibili
2015 Kaligola Oltre il giardino
2016 Francesco Gabbani Amen
2017 Fiorella Mannoia Che sia benedetta
2018 Mirkoeilcane Stiamo tutti bene

Premio Miglior Arrangiamento "Giancarlo Bigazzi"

Anno Cantante Canzone
2013 Elio e le Storie Tese La canzone mononota
2014 Renzo Rubino Per sempre e poi basta
2015 Nek Fatti avanti amore
2016 Stadio Un giorno mi dirai
2017 Al Bano Di rose e di spine
2018 Max Gazzè La leggenda di Cristalda e Pizzomunno

Premio Assomusica

Anno Cantante Canzone
2009 Arisa Sincerità
2010 Nina Zilli L'uomo che amava le donne
2011 Raphael Gualazzi Follia d'amore
2012 Marco Guazzone Guasto
2013 Il Cile Le parole non servono più
2014 Rocco Hunt Nu juorno buono
2015 Kutso Elisa
2016 Chiara Dello Iacovo Introverso
2017 Maldestro Canzone per Federica
2018 Mudimbi Il Mago

Lady Festival

Anno Cantante
1967 Ornella Vanoni
1968 Iva Zanicchi
1973 Milva
1974 Gilda Giuliani
1975 Valentina Greco
1976 Dori Ghezzi
1977 Daniela Davoli
1978 Dora Moroni
1980 Mela Lo Cicero

Premio alla carriera "Città di Sanremo"

Anno Cantante
1999 Ornella Vanoni
2000 Tony Renis
2001 Domenico Modugno
2002 Carlo Alberto Rossi e Roberto Murolo
2003 Nilla Pizzi
2004 Gino Paoli
2005 Vasco Rossi
2006 Riccardo Cocciante
2007 Armando Trovajoli
2008 Nicola Piovani e Loredana Bertè
2009 Mino Reitano
2010 Nilla Pizzi (2)
2011 Gianni Morandi
2012 Gianmarco Mazzi e Lucio Presta
2013 Toto Cutugno, Ricchi e Poveri, Al Bano e Pippo Baudo
2014 Renzo Arbore
2015 Pino Donaggio e Giorgio Panariello
2016 Aldo, Giovanni e Giacomo
2017 Giorgio Moroder e Rita Pavone
2018 Milva

Altri premi

Nella tabella che segue sono riportati i vincitori di premi istituiti per meno di tre edizioni.

Premio Anno Cantante Canzone
Concorso Liberi Autori (o anche Autori Indipendenti) 1957 Claudio Villa / Giorgio Consolini Ondamarina
Sezione Emergenti 1989 Paola Turci Bambini
Categoria Donne 2005 Antonella Ruggiero Echi d'infinito
2006 Anna Tatangelo Essere una donna
Categoria Uomini 2005 Francesco Renga Angelo
2006 Povia Vorrei avere il becco
Categoria Gruppi 2005 Nicky Nicolai e Stefano di Battista Jazz Quartet Che mistero è l'amore
2006 Nomadi Dove si va
Categoria Classic 2005 Toto Cutugno e Annalisa Minetti Come noi nessuno al mondo
Premio Sergio Endrigo 2018 Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico Imparare ad amarsi

Conduzione

Il Festival ha avuto quasi sempre un presentatore principale di volta in volta affiancato da vallette o spalle. In rari casi si è trattato di vere e proprie co-conduzioni.

Il record appartiene a Pippo Baudo, in scena per ben tredici edizioni, seguito da Mike Bongiorno che ha presentato la manifestazione per undici volte, da Nunzio Filogamo per cinque, da Fabio Fazio con quattro, da Claudio Cecchetto, Carlo Conti e Piero Chiambretti con tre e da Nuccio Costa, Paolo Bonolis, Gianni Morandi e Claudio Baglioni con una.

Sono solo quattro invece le donne ad aver condotto il Festival come presentatrici principali: la prima fu Loretta Goggi per l'edizione del 1986, seguita da Raffaella Carrà nel 2001, Simona Ventura per l'edizione del 2004, e Antonella Clerici nel 2010.

Va specificato però che la prima conduzione al femminile avvenne per il Festival del 1961, ad opera di Lilli Lembo e Giuliana Calandra, quest'ultima sostituita per la serata finale da Alberto Lionello.

Nell'edizione del 1973 Gabriella Farinon condusse le prime due serate da sola (seppure trasmesse solo in radio), affiancando Mike Bongiorno nella serata finale, trasmessa in TV.

Nell'edizione del 1977 Maria Giovanna Elmi condusse le prime due serate da sola (trasmesse solo in radio), mentre per l'edizione dell’anno successivo, pur essendo riconosciuta nei titoli di testa come unica conduttrice, si limitò a svolgere un ruolo vicino a quello di annunciatrice, aprendo tutte le serate con una presentazione generale della manifestazione e del regolamento, nonché a introdurre le esibizioni degli ospiti stranieri. Nella pratica, però, la maggior parte del Festival fu presentata dallo stesso patron Salvetti, il quale annunciò i vari cantanti in gara e comunicò la totalità dei risultati delle giurie preposte alle votazioni.

La Goggi quindi, nonostante fosse coadiuvata dai tre VJ di Discoring, Anna Pettinelli, Mauro Micheloni e Sergio Mancinelli, è stata di fatto la prima conduttrice donna ad aver condotto singolarmente il Festival.

Gabriella Farinon ha co-condotto il Festival tre volte, seguita da Antonella Clerici, Maria De Filippi, Michelle Hunziker, Gabriella Carlucci, Luciana Littizzetto, Maria Teresa Ruta, Maria Giovanna Elmi, Anna Pettinelli e Tiziana Pini, che hanno condotto o co-condotto la kermesse per due volte.

Otto artisti, ovvero Nilla Pizzi, Johnny Dorelli, Gianni Morandi, Loretta Goggi, Anna Oxa, Lorella Cuccarini, Arisa ed Emma hanno partecipato al Festival sia nelle vesti di presentatore sia nelle vesti di cantante in gara e sei di loro (Pizzi, Dorelli, Morandi, Oxa, Arisa ed Emma) ne sono risultati anche vincitori.

Anno Conduzione Partecipazione
1951 Nunzio Filogamo
1952
1953
1954
1955 Armando Pizzo Maria Teresa Ruta
1956 Fausto Tommei
1957 Nunzio Filogamo Marisa Allasio, Fiorella Mari e con Nicoletta Orsomando
1958 Gianni Agus Fulvia Colombo
1959 Enzo Tortora Adriana Serra
1960 Paolo Ferrari ed Enza Sampò
1961 Lilli Lembo e Giuliana Calandra (tranne ultima serata) Alberto Lionello (solo ultima serata)
1962 Renato Tagliani Laura Efrikian e Vicky Ludovisi
1963 Mike Bongiorno Rossana Armani, Edy Campagnoli, Giuliana Copreni e Maria Giovannini
1964 Giuliana Lojodice
1965 Grazia Maria Spina
1966 Paola Penni e Carla Maria Puccini
1967 Renata Mauro
1968 Pippo Baudo Luisa Rivelli
1969 Nuccio Costa Gabriella Farinon
1970 Enrico Maria Salerno e Ira Furstemberg
1971 Carlo Giuffré ed Elsa Martinelli
1972 Mike Bongiorno Sylva Koscina e Paolo Villaggio
1973 Gabriella Farinon
1974 Corrado
1975 Mike Bongiorno Sabina Ciuffini
1976 Giancarlo Guardabassi Serena Albano e Maddalena Galliani (1^ serata); Stella Luna e Lorena Rosetta Nardulli (2^ serata); Tiziana Pini e Karla Strano Pavese (3^ serata)
1977 Mike Bongiorno Maria Giovanna Elmi
1978 Maria Giovanna Elmi Stefania Casini, Beppe Grillo e Vittorio Salvetti
1979 Mike Bongiorno Anna Maria Rizzoli
1980 Claudio Cecchetto Roberto Benigni e Olimpia Carlisi
1981 Eleonora Vallone e Nilla Pizzi
1982 Patrizia Rossetti
1983 Andrea Giordana Isabel Russinova, Emanuela Falcetti e Anna Pettinelli
1984 Pippo Baudo Edy Angelillo, Elisabetta Gardini, Iris Peynado e Tiziana Pini e con Isabella Rocchietta e Viola Simoncioni
1985 Patty Brard
1986 Loretta Goggi Sergio Mancinelli, Mauro Micheloni e Anna Pettinelli
1987 Pippo Baudo
1988 Miguel Bosé e Gabriella Carlucci
1989 Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi
1990 Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci
1991 Andrea Occhipinti e Edwige Fenech
1992 Pippo Baudo Alba Parietti (1^ e 4^ serata), Brigitte Nielsen (2^ e 4^ serata), Milly Carlucci (3^ e 4^ serata)
1993 Lorella Cuccarini
1994 Anna Oxa e Cannelle
1995 Anna Falchi e Claudia Koll
1996 Sabrina Ferilli e Valeria Mazza
1997 Mike Bongiorno Piero Chiambretti e Valeria Marini
1998 Raimondo Vianello Eva Herzigová e Veronica Pivetti
1999 Fabio Fazio Laetitia Casta e Renato Dulbecco
2000 Teo Teocoli, Luciano Pavarotti e Inés Sastre
2001 Raffaella Carrà Megan Gale, Enrico Papi, Massimo Ceccherini e Piero Chiambretti
2002 Pippo Baudo Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere
2003 Serena Autieri e Claudia Gerini
2004 Simona Ventura Paola Cortellesi, Maurizio Crozza e Gene Gnocchi
2005 Paolo Bonolis Antonella Clerici e Federica Felini
2006 Giorgio Panariello Ilary Blasi e Victoria Cabello
2007 Pippo Baudo Michelle Hunziker
2008 Piero Chiambretti, Bianca Guaccero e Andrea Osvárt
2009 Paolo Bonolis Luca Laurenti (tutte le serate), Paul Sculfor e Alessia Piovan (1^ serata), Nir Lavi e Eleonora Abbagnato (2^ serata), Thyago Alves e Gabriella Pession (3^ serata), Ivan Olita (4^ serata), David Gandy e Maria De Filippi (serata finale)
2010 Antonella Clerici
2011 Gianni Morandi Belén Rodríguez, Elisabetta Canalis, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu
2012 Rocco Papaleo e Ivana Mrazova
2013 Fabio Fazio e Luciana Littizzetto
2014
2015 Carlo Conti Arisa, Emma e Rocío Muñoz Morales
2016 Gabriel Garko, Virginia Raffaele e Madalina Ghenea
2017 Carlo Conti e Maria De Filippi
2018 Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino
Edizioni Conduzioni Anni
13 Pippo Baudo 1968, 1984, 1985, 1987, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 2002, 2003, 2007, 2008
11 Mike Bongiorno 1963, 1964, 1965, 1966, 1967, 1972, 1973, 1975, 1977, 1979, 1997
5 Nunzio Filogamo 1951, 1952, 1953, 1954, 1957
4 Fabio Fazio 1999, 2000, 2013, 2014
3 Claudio Cecchetto 1980, 1981, 1982
3 Carlo Conti 2015, 2016, 2017
3 Piero Chiambretti (2 come co-conduttore) 1997, 2001, 2008
3 Gabriella Farinon (come valletta) 1969, 1973, 1974
2 Nuccio Costa 1969, 1970
2 Gianni Morandi 2011, 2012
2 Gabriella Carlucci 1988, 1990
2 Paolo Bonolis 2005, 2009
2 Luciana Littizzetto 2013, 2014
2 Maria Giovanna Elmi (1 come valletta) 1977, 1978
2 Antonella Clerici (1 come valletta) 2005, 2010
2 Maria De Filippi (1 come valletta solo per una serata) 2009, 2017
2 Michelle Hunziker (1 come co-conduttrice) 2007, 2018
2 Maria Teresa Ruta (come valletta) 1955, 1956
2 Anna Pettinelli (come valletta) 1983, 1986
2 Tiziana Pini (come valletta, di cui la prima volta solo per una serata) 1976, 1984
2 Claudio Baglioni 2018
1 Armando Pizzo 1955
1 Fausto Tommei 1956
1 Gianni Agus 1958
1 Enzo Tortora 1959
1 Paolo Ferrari 1960
1 Enza Sampò 1960
1 Lilli Lembo 1961
1 Giuliana Calandra 1961
1 Alberto Lionello 1961
1 Renato Tagliani 1962
1 Carlo Giuffré 1971
1 Elsa Martinelli 1971
1 Giancarlo Guardabassi 1976
1 Andrea Giordana 1983
1 Loretta Goggi 1986
1 Miguel Bosé 1988
1 Rosita Celentano 1989
1 Paola Dominguin 1989
1 Danny Quinn 1989
1 Gianmarco Tognazzi 1989
1 Johnny Dorelli 1990
1 Andrea Occhipinti 1991
1 Edwige Fenech 1991
1 Raimondo Vianello 1998
1 Raffaella Carrà 2001
1 Simona Ventura 2004
1 Giorgio Panariello 2006
1 Pierfrancesco Favino 2018

Ascolti

La prima edizione del Festival i cui ascolti furono rilevati dall'Auditel (entrato in funzione nel dicembre 1986) fu quella del 1987

Dati Auditel[68]

Edizione Anno Telespettatori Share
I II III IV V Media I II III IV V Media
37º 1987 17 500 000 14 800 000 13 200 000 18 300 000 15 950 000 66,30% 64,40% 67,50% 77,50% 68,71%
38º 1988 15 500 000 13 000 000 13 900 000 15 200 000 14 400 000 69,50% 58,24% 54,69% 71,01% 63,35%
39º 1989 17 000 000 17 000 000 12 300 000 12 800 000 15 900 000 15 000 000 65,68% 65,14% 61,51% 62,93% 75,43% 66,13%
40º 1990 13 639 000 16 926 000 12 357 000 14 341 000 14 316 000 53,71% 60,97% 64,59% 76,26% 63,88%
41º 1991 15 023 000 12 550 000 9 837 000 11 156 000 13 786 000 54,63% 47,56% 46,85% 60,11% 52,29%
42º 1992 16 614 000 15 527 000 14 593 000 14 575 000 15 275 000 57,68% 57,94% 56,04% 69,62% 60,32%
43º 1993 14 736 000 13 998 000 14 427 000 16 786 000 15 267 000 54,42% 49,85% 51,01% 69,17% 56,11%
44º 1994 13 400 000 11 300 000 12 700 000 13 100 000 12 625 000 56,93% 44,77% 52,18% 60,63% 53,63%
45º 1995 15 602 000 18 389 000 15 825 000 16 804 000 17 601 000 16 845 000 65,14% 65,42% 60,47% 65,81% 75,22% 66,42%
46º 1996 11 268 000 12 981 000 12 557 000 13 003 000 13 862 000 12 734 000 53,31% 48,13% 46,95% 53,94% 62,86% 52,99%
47º 1997 13 140 000 13 626 000 13 997 000 13 382 000 15 562 000 13 937 000 58,74% 52,36% 55,55% 55,63% 68,29% 58,11%
48º 1998 11 083 000 12 788 000 13 006 000 12 742 000 15 067 000 13 694 000 54,47% 46,54% 48,27% 49,60% 62,70% 52,62%
49º 1999 16 234 000 13 755 000 14 167 000 13 639 000 15 649 000 14 548 000 56,75% 49,37% 53,94% 54,06% 64,08% 56,02%
50º 2000 15 907 000 13 171 000 11 888 000 11 786 000 15 223 000 12 920 000 57,18% 51,60% 47,30% 49,82% 65,45% 54,25%
51º 2001 12 160 000 10 298 000 10 145 000 10 010 000 12 998 000 10 989 000 51,98% 43,85% 43,01% 43,01% 57,25% 47,42%
52º 2002 12 461 000 10 397 000 10 382 000 9 758 000 13 397 000 11 479 000 56,22% 47,23% 48,56% 50,34% 62,66% 54,02%
53º 2003 9 257 000 8 842 000 8 392 000 7 813 000 9 828 000 8 888 000 42,55% 40,39% 37,19% 38,23% 54,12% 43,44%
54º 2004 10 104 000 8 402 000 6 961 000 9 742 000 9 527 000 8 947 000 42,48% 33,74% 29,28% 40,69% 48,57% 38,98%
55º 2005 12 218 000 11 185 000 11 560 000 10 387 000 13 606 000 11 366 000 54,78% 52,80% 51,05% 50,18% 55,08% 52,79%
56º 2006 9 141 000 8 235 000 6 234 000 8 267 000 9 523 000 9 017 000 44,45% 37,33% 33,49% 36,74% 48,23% 40,17%
57º 2007 9 760 000 8 973 000 8 945 000 8 682 000 12 309 000 9 731 000 45,44% 47,05% 43,58% 48,18% 55,32% 48,07%
58º 2008 7 680 000 6 500 000 6 152 000 5 305 000 9 600 000 6 810 000 36,46% 32,33% 32,20% 32,28% 44,90% 36,56%
59º 2009 10 114 000 9 856 000 9 238 000 10 219 000 12 309 000 10 335 000 47,93% 42,64% 47,16% 47,47% 54,25% 47,96%
60º 2010 10 718 000 10 163 000 10 005 000 11 274 000 12 462 000 10 924 000 45,29% 43,88% 46,02% 50,74% 53,21% 47,84%
61º 2011 11 992 000 10 145 000 12 363 000 10 617 000 12 136 000 11 450 600 46,32% 42,67% 50,89% 46,91% 52,12% 47,70%
62º 2012 12 764 000 9 199 000 10 537 000 9 931 000 13 287 000 11 136 000 49,69% 39,26% 47,84% 41,91% 57,43% 47,29%
63º 2013 12 969 000 11 330 000 10 709 000 11 538 000 12 997 000 11 936 600 48,20% 42,89% 42,48% 48,17% 53,80% 47,49%
64º 2014 10 938 000 7 711 000 7 673 000 8 188 000 9 348 000 8 763 000 45,93% 33,95% 34,94% 37,97% 43,51% 39,32%
65º 2015 11 767 000 10 091 000 10 586 000 9 857 000 11 843 000 10 837 000 49,34% 41,70% 49,51% 47,82% 54,21% 48,64%
66º 2016 11 134 000 10 748 000 10 462 000 10 164 000 11 222 128 10 746 429 49,48% 49,91% 47,88% 47,81% 52,52% 49,58%
67º 2017 11 374 000 10 367 000 10 420 000 9 886 000 12 022 000 10 853 000 50,37% 46,6% 49,7% 47,05% 58,4% 50,42%
68º 2018 11 603 000 9 687 000 10 825 000 10 108 000 12 125 000 10 869 000 52,10% 47,70% 51,60% 51,10% 58,30% 52,16%

Telespettatori

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     Media dell'edizione
     Prima puntata dell'edizione
     Finale dell'edizione (quarta o quinta serata)

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Scenografie

Sanremo e la canzone italiana

Statua di Mike Bongiorno inaugurata a Sanremo il 15 febbraio 2013 nel corso della quarta serata dai conduttori Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

La manifestazione canora deve la sua nascita e la sua longevità, e anche il suo successo internazionale, al filone tradizionale delle canzoni melodiche, ispirate alle arie del melodramma, il cui stile, pur conoscendo una serie di evoluzioni, ha mantenuto i tratti distintivi fino ai giorni nostri, finendo col riconoscersi in essa.

Lo stesso impiego dell'orchestra nelle esibizioni sul palco (che è mancato soltanto negli anni ottanta) ha permesso forse che sopravvivesse questo genere di canzoni con ampio dispiego di strumenti ad arco, melodie classicheggianti, una struttura standard della forma-canzone, e un lessico passionale riconducibile alle frasi d'amore, che al Festival di Sanremo hanno trovato terreno fertile, fino a coniare il termine "sanremese", e assegnare questa discutibile etichetta anche ad alcuni artisti che hanno preso parte a più edizioni, come se costoro potessero ottenere un certo successo soltanto tramite questa vetrina mediatica, o da questa ottenere un certo potere di acquisto in rapporto alla propria casa discografica.

Sinonimo di qualità è stato, per molti critici del settore, il proporre a Sanremo canzoni lontane dallo stesso cliché cosiddetto sanremese, restando fedeli al proprio stile; di contro molti artisti, pur possedendo una cifra artistica differente, scegliendo di partecipare a Sanremo, hanno preferito presentare canzoni in sintonia con la manifestazione, in modo da attirare i consensi di un pubblico più vasto, a discapito della propria coerenza artistica. Per altri ancora, è bastato partecipare per farsi guardare in modo sospetto da parte di pubblico e critica, che quindi si sono chiesti a cosa fosse dovuto quello che per alcuni artisti avrebbe rappresentato una sorta di scesa a compromessi con il mercato. Da un altro punto di vista, la presenza di alcuni artisti di spicco non ha fatto che nobilitare la stessa gara canora: ne sono l'esempio più significativo i numerosi interpreti internazionali che negli anni sessanta hanno accettato l'invito a prendervi parte.

Diversi generi musicali hanno trovato posto nella kermesse sanremese nel corso degli anni, essendo questa una vetrina utile alle major discografiche per promuovere i propri artisti di fronte a una fetta considerevole di pubblico, quindi includendo anche quelle fasce giovanili che non si specchiano necessariamente nel genere melodico "tout court". Sanremo ha infatti attraversato, anche se in modo parziale, la stagione beat degli anni sessanta, e accolto alcuni esponenti della stagione aurea dei cantautori anni settanta, nonostante il disinteresse di molti altri, offrendo il polso della situazione sulle nuove istanze musicali. Negli ultimi anni è quindi in atto una attenzione precipua delle major e delle rispettive direzioni artistiche, quella di mettere l'accento sulle nuove tendenze, al di là della categoria Nuove Proposte, che non sempre è stata apportatrice di idee innovative, quanto soltanto di nuovi interpreti. Ecco quindi che per vari esponenti del genere rock ed indie, partecipare a Sanremo ha coinciso con l'inizio delle proprie fortunate carriere o di una loro maggiore popolarità.

Per contro, si può affermare che il Festival non è esaustivo dell'intero panorama musicale italiano, che conosce infinite realtà e artisti.

Sanremo e le giurie

Da sempre oggetto di discussione sono state le discordanze tra i verdetti delle giurie e le vendite dei rispettivi dischi, le quali sono state definite come il verdetto del pubblico, quindi più veritiero in quanto in grado di distribuirsi nel corso del tempo, e non a seguito di un ascolto da parte di alcuni giurati.

Molte canzoni penalizzate dalle giurie sono state definite infatti come canzoni non immediate, tali da non essere apprezzate al primo ascolto, fino a decretare, tramite l'insieme dei consensi di pubblico e critica, un vincitore morale, quasi sempre differente dal vincitore ufficiale, e spesso anche dai premi assegnati dagli addetti ai lavori. Soprattutto nelle gare che comprendevano serate a eliminazione, e quindi il verdetto di alcuni giurati, l'estromissione di alcune canzoni ha fatto gridare allo scandalo, e spesso il responso degli acquirenti di dischi ha dato torto ad alcune giurie che sono state definite "miopi", e della cui competenza in materia l'opinione pubblica ha spesso dubitato, fino a ipotizzare (senza mai riscontri concreti) una certa manipolabilità delle stesse da parte dei discografici.

Meno indicativi invece i piazzamenti nelle gare dove tutte le canzoni in gara avevano assicurata la serata finale, e in maggiore misura i risultati dei voti popolari, dove era logico aspettarsi delle preferenze che non potessero rispecchiare la qualità delle canzoni, laddove la presenza dei giurati appunto esigeva (e quasi mai otteneva) un giudizio più obiettivo che potesse distinguere le canzoni degne di nota da quelle più corrive o di cattivo gusto. E quindi possiamo notare un coinvolgimento da parte dell'autore.

Numerosi i casi di questa ampia forbice tra consenso delle giurie e di pubblico. Tralasciando quelli che sono stati semplicemente dei trampolini di lancio per molti artisti al di là dei loro risultati e delle stesse canzoni proposte, si possono citare alcuni esempi di canzoni che hanno ottenuto piazzamenti modesti o sono state escluse dalla serata finale, venendo successivamente rivalutate: E se domani di Fausto Cigliano e Gene Pitney del 1964, affermatasi nella successiva versione di Mina; Io che non vivo (senza te) di Pino Donaggio e Jody Miller del 1965, in seguito reinterpretata da numerosi artisti; Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano del 1966; Una rosa blu di Michele Zarrillo del 1982, rilanciata dallo stesso artista nel 1998; 1950 di Amedeo Minghi del 1983; Vita spericolata di Vasco Rossi dello stesso anno; Donne di Zucchero del 1985, Lei verrà di Mango del 1986; Andamento lento di Tullio De Piscopo del 1988; Almeno tu nell'universo di Mia Martini del 1989; Cosa resterà degli anni '80 di Raf dello stesso anno; Laura non c'è di Nek del 1997; Confusa e felice di Carmen Consoli dello stesso anno; Mentre tutto scorre dei Negramaro del 2005.

Sanremo e l'Eurovision Song Contest

Come scritto sopra, il Festival di Sanremo fu l'ispiratore dell'Eurovision Song Contest.

Il rappresentante italiano dell'Eurovision Song Contest è stato spesso all'interno della kermesse canora sanremese: dal 1956 al 1966, e anche nel 1972, 1997 e dal 2011 al 2013, nel 2015 e nel 2017 la partecipazione è stata appannaggio del brano e dell'interprete (o uno degli interpreti, negli anni della doppia esecuzione) vincitore a Sanremo; dal 1967 al 1969, e anche nel 1987, 1989 e 1993, l'artista vincitore del Festival ha partecipato all'ESC presentando un altro brano; nel 1988, 1990 e 1992 sono invece stati i cantanti secondi o terzi classificati del Festival ad aver preso parte all'ESC, ancora con un brano diverso da quello proposto nella manifestazione italiana. Dal 1970 al 1975 è stato invece scelto quale rappresentante il vincitore della trasmissione Canzonissima (che nel 1972 coincideva col vincitore di Sanremo), mentre nel 1984 a partecipare all'ESC furono i vincitori della manifestazione Azzurro 1983. Nelle altre occasioni la scelta è stata effettuata direttamente dalla Rai.

Nel 1998 la Rai ha deciso che l'Italia non prendesse più parte alla competizione musicale continentale, nella quale sarebbe ritornata in gara nel 2011. Per quell'anno, come per i due successivi, l'artista rappresentante dell'Italia all'Eurovision Song Contest è stato nominato da un'apposita commissione tra quelli in competizione a Sanremo. I prescelti sono stati Raphael Gualazzi (2011), Nina Zilli (2012) e Marco Mengoni (2013), tutti classificatisi entro i primi 10 della kermesse europea. Nel 2014 la Rai ha scelto internamente Emma Marrone con la canzone La mia città con la quale è arrivata al ventunesimo posto. Nel 2015 è stato deciso che a rappresentare l'Italia a Vienna, salvo rinuncia, sarebbe stato il vincitore di Sanremo: in quell'anno, infatti, partecipò Il Volo, che raggiunse la terza posizione in classifica. Nel 2016 è stata Francesca Michielin a partecipare al concorso canoro europeo, arrivando sedicesima, ma a vincere il Festival di Sanremo sono stati gli Stadio, che infatti hanno rifiutato l'invito. Nel 2017 torna ad essere il vincitore del Festival, Francesco Gabbani, che si classifica alla sesta posizione.

Nel 2018 sono per l'ennesima occasione i vincitori del festival, Ermal Meta e Fabrizio Moro, a rappresentare l'Italia con il brano contro il terrorismo Non mi avete fatto niente.

Riconoscimenti

Anno Sponsor Fonte
2008 Toyota Acqua Minerale San Benedetto Beghelli Wind [70]
2009 Ferrero Le Fablier [71]
2010 Mondelēz [72]
2011 Volkswagen Procter & Gamble Eni [73]
2012
2013 FIAT Mondelēz Samsung Vodafone [74]
2014 Suzuki Procter & Gamble Conad Findus [75]
2015 UniCredit Wind [76]
2016 Orogel TIM [77]
2017 TIM [78]
2018 [79]

Canali che trasmettono il Festival

Televisione

Radio

Web

Note

  1. ^ Borgna 1980, pp. 34-35, 37
  2. ^ a b Borgna 1980, p. 38
  3. ^ Borgna 1992, pp. 209-211, 432
  4. ^ Liperi, pp. 163, 166
  5. ^ Facci e Soddu, p. 41
  6. ^ Facci e Soddu, pp. 43-44
  7. ^ Borgna 1980, p. 53
  8. ^ (EN) Lugano 1956, su eurovision.tv, Eurovision Song Contest. URL consultato il 21 gennaio 2018.
  9. ^ Borgna 1980, pp. 44-50
  10. ^ Borgna 1980, p. 46
  11. ^ Colombati, p. 537
  12. ^ Borgna 1992, p. 215
  13. ^ Borgna 1980, p. 50
  14. ^ Borgna 1980, p. 53
  15. ^ Borgna 1992, pp. 225-228
  16. ^ Liperi, pp. 183-185
  17. ^ Facci e Soddu, p. 79
  18. ^ Borgna 1980, p. 67
  19. ^ a b Borgna 1980, p. 137
  20. ^ Facci e Soddu, pp. 120-121
  21. ^ Facci e Soddu, p. 85
  22. ^ Facci e Soddu, p. 139
  23. ^ Borgna 1980, pp. 69-75
  24. ^ Facci e Soddu, pp. 122-123
  25. ^ Borgna 1980, pp. 77-80
  26. ^ Borgna 1980, p. 77
  27. ^ Facci e Soddu, p. 121
  28. ^ Facci e Soddu, p. 123
  29. ^ Borgna 1980, pp. 83-93
  30. ^ Borgna 1992, pp. 330-331
  31. ^ Facci e Soddu, pp. 145-147
  32. ^ Facci e Soddu, pp. 153, 157-158
  33. ^ Facci e Soddu, p. 168
  34. ^ Borgna 1980, p. 84
  35. ^ Facci e Soddu, p. 161
  36. ^ Facci e Soddu, p. 166
  37. ^ Borgna 1980, pp. 98, 100, 136
  38. ^ Facci e Soddu, p. 170
  39. ^ Borgna 1980, p. 105
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  42. ^ Borgna 1980, pp. 102-103
  43. ^ Facci e Soddu, p. 188
  44. ^ Facci e Soddu, pp. 207, 314
  45. ^ Sanremo sfratta il Festival 1977, in Stampa Sera, 20 novembre 1976, p. 2. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  46. ^ Facci e Soddu, pp. 207, 217, 314
  47. ^ Facci e Soddu, pp. 217-220, 311
  48. ^ Facci e Soddu, pp. 252
  49. ^ Facci e Soddu, pp. 220-221
  50. ^ Facci e Soddu, pp. 224-226, 234
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  52. ^ Facci e Soddu, pp. 235-236
  53. ^ Facci e Soddu, p. 245
  54. ^ Facci e Soddu, pp. 248-250
  55. ^ Facci e Soddu, pp. 272-274
  56. ^ Facci e Soddu, pp. 276-277
  57. ^ Facci e Soddu, pp. 279-281
  58. ^ Sanremo, crollano gli ascolti. Grande Fratello batte il Festival, in la Repubblica, 5 marzo 2004. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  59. ^ Facci e Soddu, p. 284
  60. ^ Liperi, pp. 581, 585-590, 634, 636
  61. ^ Liperi, p. 634, 636
  62. ^ Alessandra Vitali, Torna Celentano, vince Emma. Il podio è rosa, con Arisa e Noemi, in la Repubblica, 18 febbraio 2012. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  63. ^ Sanremo, trionfano gli Stadio: “Lo stesso brano scartato nel 2015”. Conti condurrà anche nel 2017, in La Stampa, 14 febbraio 2016. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  64. ^ Liperi, pp. 637-638
  65. ^ (EN) Italy applied for 2011 Eurovision Song Contest!, su Eurovision Song Contest, 2 dicembre 2010. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  66. ^ Alex Pigliavento, Eurovision 2015: per l’Italia andrà il vincitore di Sanremo!, su Eurofestivalnews.com, 29 settembre 2014. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  67. ^ L'edizione del 1989, è durata 5 serate a causa del passaggio di proprietà della manifestazione
  68. ^ Sanremo - I dati Auditel sera per sera, su tvblog.it, TvBlog.
  69. ^ a b Sanremo Festival: Festival Di Sanremo E La Storia Delle Sue Scenografie
  70. ^ SIPRA: CONFERMATI I LISTINI 2007 PER IL FESTIVAL DI SANREMO 2008 e-duesse.it, 9 gennaio 2008
  71. ^ Beghelli e Wind al Festival di Sanremo adcgroup.it, 26 gennaio 2009
  72. ^ Caro Festival di Sanremo, ti abbiamo fatto i conti in tasca... panorama.it
  73. ^ Sanremo 2012: confermati gli sponsor Volkswagen, Eni, Procter & Gamble e Beghelli adcgroup.it, 14 dicembre 2011
  74. ^ Aegis Media Research. Al via Sanremo 2013. Obiettivi: 40% di share editoriale e 16 mln di raccolta adcgroup.it, 11 febbraio 2013
  75. ^ Findus, P&G, Conad, Suzuki gli sponsor di Sanremo 2014. Leone: 'Festival a costo zero grazie a sponsor e pubblicità' adcgroup.it, 10 febbraio 2014
  76. ^ PISCOPO (RAI PUBBLICITÀ) “PER SANREMO QUASI SOLD OUT. IL 40% SONO NUOVI CLIENTI” pubblicitaitalia.it, 9 febbraio 2015
  77. ^ Gli sponsor di Sanremo: TIM con il nuovo format, UniCredit per i mutui-casa, Orogel istituzionale e Suzuki firmata Brand Portal dailyonline.it, 2 febbraio 2016
  78. ^ TIM protagonista del 67º Festival di Sanremo telecomitalia.com, 6 febbraio 2017
  79. ^ TIM sponsor unico del Festival di Sanremo 2018 telecomitalia.com, 16 dicembre 2017

Bibliografia

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