Gazosa

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Gazosa
I Gazosa al Festival di Sanremo 2001
Premio del Festival di Sanremo Festival di Sanremo 2001 Nuove Proposte
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenerePop
Pop rock
Periodo di attività musicale1998 – 2003
2022 – in attività
EtichettaSugar, Universal (1998-2003)
Jericho Records, Believe Digital (2022-presente)
Album pubblicati3
Studio3

I Gazosa sono un gruppo musicale pop rock italiano, formatosi a Roma nel 1998 dall'incontro dei quattro giovanissimi componenti - in quel periodo preadolescenti - prodotto e portato alla ribalta negli anni successivi da Caterina Caselli. La collaborazione durò fino al 2003, anno dello scioglimento. Si riuniscono dopo quasi vent'anni nel 2022.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

La particolarità della band era la giovane età dei componenti: una media di 14 anni al debutto ufficiale. Caratteristica comune dei componenti è stata quella d'aver appreso i primi rudimenti in tenera età, spesso per opera dei genitori musicisti. Il primo incontro tra i membri della band avvenne nel 1998 a Roma, quando Jessica Morlacchi (all'epoca 11 anni, cantante e bassista), e i fratelli Valentina (13 anni, tastierista) e Federico Paciotti (11 anni, chitarrista), conobbero Vincenzo Siani, soprannominato "Vinnie" (12 anni, batterista).[1]

La comunanza d'interessi e l'affiatamento dei quattro ragazzi sfociò presto nella nascita del primo embrione del gruppo sotto il nome, da loro scelto, di Eta Beta: con questo nome i giovani faranno alcune apparizioni nel programma per ragazzi Disney Club. Il nome della band venne presto mutato in Zeta Beta dagli addetti degli studi "Stemma" di Roma, in occasione della prima registrazione ufficiale del singolo-cover Mamma Mia degli ABBA (1999). Il disco venne pubblicato sotto la produzione di Caterina Caselli, cantante e produttrice con la quale il gruppo firmò un contratto il 21 luglio 1999.[2] La Caselli produsse, sotto la propria etichetta, l'omonimo album Gazosa, una raccolta di cover e inediti per lo più in inglese uscita nel 2000.

Il Festival di Sanremo e il successo travolgente di www.mipiacitu[modifica | modifica wikitesto]

L'uscita dell'album, sotto l'etichetta discografica Sugar, ha aperto al gruppo numerose occasioni di esibizione: la prima apparizione in tv è stata nel programma Taratata, in onda su Rai 1, seguita da una partecipazione al Giffoni Film Festival, e altre ospitate a seguire fra cui Bravo Bravissimo e Carràmba che fortuna; l'affermazione al grande pubblico è avvenuta nel 2001, anno di grande soddisfazione per il quartetto grazie a tre grandi avvenimenti: la vittoria (per la prima volta assegnata a dei giovanissimi) nella sezione "nuove proposte" del 51º Festival di Sanremo con la canzone Stai con me (Forever);[3] il primo tour estivo in concomitanza del singolo di successo www.mipiacitu scritto e prodotto sotto l'ala protettrice di Robyx (alias Savage), già jingle in una campagna pubblicitaria di telefonia con testimonial Megan Gale e tormentone estivo di quell'anno, con il quale hanno partecipato anche al Festivalbar;[4][5] e per finire l'interpretazione della colonna sonora di Atlantis - L'impero perduto, film d'animazione della Walt Disney dal titolo Segui i sogni.[6] In quell'estate è stato pubblicato anche il loro secondo album, anch'esso intitolato www.mipiacitu e pubblicato il 1º luglio dall'etichetta discografica Universal.[7]

Il ritorno a Sanremo e lo scioglimento[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 una nuova partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Ogni giorno di più, nella categoria "Big", che si è piazzato decimo. Sempre in quell'anno hanno inciso il loro terzo album Inseparabili e hanno eseguito il loro secondo ed ultimo tour estivo. L'anno seguente hanno pubblicato il loro ultimo singolo, Nessuno mi può giudicare, una rilettura dell'omonimo successo della Caselli interpretato insieme a Tormento dei Sottotono, che ha cantato una inconsueta parte rap della canzone, avendo come base musicale Bring Me to Life degli Evanescence. Nel 2003, di comune accordo, i Gazosa si sono divisi.

Dopo lo scioglimento per alcuni anni seguono saltuarie esibizioni con nuovi membri e il solo Vincenzo Siani della formazione originale, per poi cessare definitivamente a fine 2010.

La reunion[modifica | modifica wikitesto]

Per festeggiare la loro vittoria a Sanremo nel 2001, nel 2022 i Gazosa si riuniscono con la formazione Federico, Valentina e Vincenzo, ricongiunzione sancita dall'uscita del singolo L'Italiano. La reunion inizia con un concerto ad Andora.[8] Segue in autunno la pubblicazione di un altro singolo, Gentleman.[9]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Federico Paciotti – voce e chitarra (1998-2003, 2022-presente)
  • Valentina Paciotti – voce e tastiere (1998-2003, 2022-presente)
  • Vincenzo Siani – voce e batteria (1998-2003, 2022-presente)
  • Paolo Meo - chitarra (1998-2003, 2022- presente)

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sandra Cesarale, Cinzia Conti, "I Gazosa? Ragazzi veri, non di plastica", in Corriere della Sera, 4 marzo 2001, p. 53. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2015).
  2. ^ I quattro ragazzi che hanno trionfato fra le Nuove Proposte: incoraggiati dai nostri genitori. I Gazosa: rivincita sui professori che non credevano in noi, in Corriere della Sera, 4 marzo 2001, p. 36. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2015).
  3. ^ Mario Luzzatto Fegiz, Dopo-festival vietato ai Gazosa, minorenni vincenti, in Corriere della Sera, 3 marzo 2001, p. 37. URL consultato il 23 febbraio 2010.
  4. ^ Andrea Laffranchi, Mario Luzzatto Fegiz, Estate 2001, il tormentone arriva dallo spot, in Corriere della Sera, 8 agosto 2001, p. 34. URL consultato il 23 febbraio 2010.
  5. ^ Cinzia Conti, La stagione dei minicantanti d'oro, in Corriere della Sera, 5 agosto 2001, p. 38. URL consultato il 23 febbraio 2010.
  6. ^ Maurizio Porro, Dopo-festival vietato ai Gazosa, minorenni vincenti, in Corriere della Sera, 3 marzo 2001, p. 37. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
  7. ^ I Gazosa e Megan Gale firmato autografi a via del Corso, in Corriere della Sera, 19 luglio 2001, p. 62. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2015).
  8. ^ Tornano i Gazosa: "L'Italiano" è il nuovo singolo della band romana, su TGcom24, 29 aprile 2022. URL consultato il 5 maggio 2022.
  9. ^ Gazosa, Gentleman racconta una relazione tossica all'ultimo round, su Sky TG24, 25 settembre 2022. URL consultato il 20 giugno 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]