Coordinate: 45°32′20″N 10°13′10″E

Provincia di Brescia

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima provincia del Regno Lombardo-Veneto, vedi Provincia di Brescia (Lombardo-Veneto).
Provincia di Brescia
provincia
Provincia di Brescia – Stemma
Provincia di Brescia – Bandiera
Provincia di Brescia – Veduta
Provincia di Brescia – Veduta
Palazzo Broletto, sede della Provincia.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Amministrazione
CapoluogoBrescia
PresidenteEmanuele Moraschini (indipendente di centro-destra) dal 29-1-2023
Data di istituzione1815
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°32′20″N 10°13′10″E
Superficie4 785,62 km²
Abitanti1 265 674[1] (31-8-2024)
Densità264,47 ab./km²
Comuni205 comuni
Province confinantiBergamo, Sondrio, Trento, Verona, Mantova, Cremona
Altre informazioni
Lingueitaliano, lombardo
Cod. postale25121-25136, 25010-25089
Prefisso030, 0364, 0365, 035
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-BS
Codice ISTAT017
TargaBS
Cartografia
Provincia di Brescia – Localizzazione
Provincia di Brescia – Localizzazione
Provincia di Brescia – Mappa
Provincia di Brescia – Mappa
Posizione della provincia di Brescia all'interno della Lombardia
Sito istituzionale

La provincia di Brescia è una provincia italiana della Lombardia di 1 265 674 abitanti[1], con capoluogo Brescia. È la provincia più estesa della Lombardia, con una superficie di 4 784,36 km² e una densità abitativa di circa 264 abitanti per km², e al suo interno sono compresi 205 comuni. È la seconda provincia per numero di abitanti della regione e la quinta in Italia (prima, se si escludono le città metropolitane)[2].

Confina a nord e a nord-ovest con la provincia di Sondrio, a ovest con la provincia di Bergamo, a sud-ovest con la provincia di Cremona, a sud con la provincia di Mantova, a est con il Veneto (provincia di Verona) e con il Trentino-Alto Adige (provincia autonoma di Trento).[3]

Geografia fisica

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Aree della provincia

La provincia di Brescia è la più estesa della regione, vanta tre laghi principali, lago di Garda, lago d'Iseo e il lago d'Idro, più altri numerosi laghi minori di montagna[4], tre valli, Val Camonica, Valtrompia e Valle Sabbia, più altre valli minori[5], oltre che a un'ampia zona pianeggiante a sud del territorio cittadino, conosciuta come la Bassa Bresciana[6], e varie zone collinari che circondano il panorama cittadino e si estendono a est verso la Valtenesi e a ovest verso la Franciacorta.

Grazie alla varietà altitudinale e morfologica, nonché della presenza di grandi laghi, la provincia di Brescia comprende vari biomi dell'Europa: da qualcosa di simile alla macchia mediterranea fino alle nevi perenni dell'Adamello (col più grande ghiacciaio delle Alpi italiane).[7]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Valli della provincia di Brescia.

Le tre valli principali del territorio bresciano sono la Val Camonica, percorsa dal fiume Oglio ed inserita nel territorio nord-occidentale della provincia che va dal massiccio dell'Adamello al lago d'Iseo, e costituisce circa il 25% della superficie totale della provincia, la Val Trompia, bacino montano del fiume Mella, compreso tra i comuni di Concesio e Collio, la Valle Sabbia, seconda in termini di grandezza, che comprende i comuni da Serle a Bagolino lungo il corso del fiume Chiese.

Tutte e tre le valli hanno come punto d'unione il Passo di Crocedomini, che prende appunto il nome dalla "croce" formata dall'unione dei tre bacini, e l'arteria stradale che ne permette il collegamento è la ex-Strada statale 345 delle Tre Valli.

Altra zona di confine tra le tre valli è il Maniva poco distante dal passo Crocedomini.

Vista della Val Miller.

Si contano inoltre numerose piccole valli sul territorio provinciale, circa 26, spesso tributarie di una maggiore, come nel caso della nebulosa di valli comprese nel bacino della Valle Camonica e dell'Adamello.

La geomorfologia e la geologia, per via della vastità territoriale della provincia, sono differenti da valle a valle, e spesso è possibile riconoscere all'interno dello stesso bacino caratteristiche differenti delle pareti rocciose. Nella maggior parte dei casi la conformazione del territorio è di origine calcarea.

Il territorio provinciale comprende:

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Laghi della provincia di Brescia.
Panorama del Lago di Garda

Nell'area della provincia di Brescia sono compresi otto laghi, di cui tre maggiori e gli altri di carattere minore.

Il lago d'Idro

Il bacino lacustre principale sia in termini dimensionali che di importanza climatica e culturale è sicuramente il lago di Garda, condiviso con le provincie di Trento e Verona, che con i suoi 370 km² di superficie può ritenersi il maggiore lago italiano. Per via delle sue dimensioni il lago esercita un influsso considerevole sul clima e sull'ambiente circostante, creando in generale una micro-area geografica dal clima più mitigato sia nei periodi estivi che in quelli invernali.

Il lago d'Iseo è il secondo bacino d'acqua dolce in terra bresciana, ed è situato a circa 180 m di quota sopra il livello del mare, nel territorio detto "Sebino", compreso tra la Val Camonica (a nord) e la Franciacorta (a sud), che divide le province di Bergamo e di Brescia.

Vista del lago d'Iseo.

Il lago d'Idro, terzo bacino in ordine di superficie all'interno del territorio provinciale, è situato in piena valle Sabbia al confine tra il bresciano e la provincia autonoma di Trento, e si differenzia dai precedenti bacini lacustri per le modeste dimensioni. Le acque del lago vengono principalmente sfruttate per l'irrigazione delle coltivazioni nei territori contigui, oltre che per la produzione di energia elettrica mediante una piccola centrale idroelettrica situata a valle nella frazione Carpeneda del comune di Vobarno.

Gli altri bacini idrici di carattere lacustre, principalmente di carattere artificiale, si trovano in vari punti della provincia divisi tra Val Camonica e Valle Sabbia, e sono:

 
Lago Superficie
(km²)
Profondità massima
(m)
Provincia
Lago di Garda 370 346 BS - VR - TN
Lago d'Iseo 65,3 251 BS - BG
Lago d'Idro 10,9 122 BS - TN
Lago Moro 0,174 43 BS
 
Lago Superficie
(km²)
Profondità massima
(m)
Vallata
Lago di Valvestino 1,38 38 Valvestino
Lago d'Avio 0,444 79 Val d'Avio
Lago Pantano d'Avio 0,420 62 Val d'Avio
Lago Benedetto 0,377 46 Val d'Avio
Lago Venerocolo 0,198 27 Val d'Avio
Lago d'Arno 0,865 83,67 Val Ghilarda
Lago Baitone 0,391 79 Conca del Baitone
Lago della Vacca 0,256 15,1 Valle del Caffaro
Lago Aviolo 0,065 27 Val Paghera
Lago di Salarno 0,065 27 Val Salarno
Il fiume Chiese a Sopraponte
Il fiume Oglio nei pressi di Orzinuovi
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Fiumi della provincia di Brescia.

Sono 45 i corsi d'acqua che attraversano il territorio della provincia bresciana, quasi tutti a carattere torrentizio e quindi di lunghezza molto limitata.

Gli unici corsi d'acqua che si possono definire veri e propri fiumi sono 3, ovvero il fiume Oglio, il fiume Chiese ed il fiume Mella; divisi nelle tre valli principali.

Il fiume Oglio nasce dal Corno dei Tre Signori, località tra le province di Brescia, Trento e Sondrio e scorre attraversando tutta la Val Camonica formando ed alimentando il lago d'Iseo. Sfociando nel bergamasco nei pressi di Sarnico, il fiume prosegue toccando tutti i comuni a ridosso tra le province di Brescia e Bergamo inglobando i principali affluenti, Cherio, Mella e Chiese lungo la bassa Bresciana e cremonese.

Il fiume Chiese nasce nel gruppo dell'Adamello in territorio trentino e percorrendo la valle del Chiese entra in territorio bresciano andando a formare il lago d'Idro. Sfociando nei pressi del comune di Idro percorre tutta la valle Sabbia e parte della bassa Bresciana orientale (fino ad Acquafredda) entrando in territorio mantovano.

Il fiume Mella è il più piccolo tra i tre corsi d'acqua principali bresciani vantando 96 km di lunghezza e una portata d'acqua di circa 11 m³/s). Nasce al passo del Maniva e percorre tutta la Valtrompia, raggiungendo e attraversando tangenzialmente il territorio cittadino di Brescia. Prosegue il proprio corso in alcuni comuni della bassa occidentale prima di sfociare nel fiume Oglio al confine con la provincia di Cremona nel territorio di Ostiano.

I torrenti del territorio provinciale sono concentrati maggiormente in Val Camonica, spesso come affluenti dell'Oglio, o di altri torrenti maggiori, ma il principale corso d'acqua a carattere torrenziale, con i suoi 42 km di lunghezza, è il Garza, che nasce a Lumezzane in Valtrompia e attraversando il comune di Agnosine crea la cosiddetta Valle del Garza, nei comuni di Caino e Nave, prima di attraversare il territorio cittadino di Brescia e sfociare nel Mella a Capriano del Colle.

Altri torrenti o canali artificiali che percorrono buona parte del territorio provinciale sono:

  • la Seriola Vecchia, diretta derivazione dal fiume Oglio. Nasce da Palazzolo e bagna prevalentemente il territorio del comune di Chiari
  • la Seriola Nuova, diretta derivazione dal fiume Oglio. Nasce da Palazzolo e bagna prevalentemente il territorio del comune di Chiari, raggiungendo Coccaglio e Rovato
  • la Castrina, derivata dal fiume Oglio a Palazzolo, passa da Pontoglio e irriga le terre di Chiari
  • la Fusia, deriva dal fiume Oglio a Paratico e bagna Capriolo, Palazzolo, Chiari, Cologne e Rovato
  • la Castellana, deriva dall'Oglio a Pontoglio e passa per Urago irrigando Chiari, Comezzano, Castelcovati, Castrezzato
  • il comprensorio della roggia Trenzana-Travagliata, diretta derivazione dell'Oglio, da cui poi derivano le rogge Trenzana e Travagliata.
  • il Naviglio di Brescia, che nasce a Gavardo dal fiume Chiese e bagna i comuni della bassa Valle Sabbia, di Brescia e della bassa Bresciana orientale, prima di sfociare nell'Oglio all'altezza di Canneto, nel mantovano;
  • il complesso del Gandovere/Mandolossa che scorre nella valle di Ome e nei pressi del confine fra Castegnato e Gussago si divide in due rami di cui uno sfocia nel Mella, mentre l'altro spaglia a Torbole casaglia ,
  • il Redone, che nasce in località Lavagnone a Desenzano del Garda e, attraversando tutti i comuni del basso Garda, sfocia nel Mincio all'altezza di Monzambano, in provincia di Mantova;
  • lo Strone che bagna la campagna della bassa bresciana fra San Paolo e Pontevico.
  • la Seriola o Roggia Lonata, canale artificiale scavato intorno all'anno 1370 che deriva dal Chiese nel comune di Bedizzole e dopo aver attraversato i comuni di Lonato, Calcinato, Montichiari e Alto mantovano, ritorna nel fiume Chiese.

Secondo la classificazione dei climi di Köppen, la provincia gode del clima temperato umido (Cfa). È quindi piovoso o generalmente umido per tutte le stagioni, mentre le estati sono molto calde. La varietà orografica e la vastità territoriale comportano la presenza di piccole differenze climatiche a seconda della zona territoriale considerata. Solitamente le macro aree di riferimento sono: la Bassa Bresciana, l'area cittadina di Brescia, la zona del lago di Garda e le tre valli principali.

Bassa Bresciana

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BRESCIA GHEDI
(1971-2000)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,48,513,617,222,526,429,128,524,318,010,45,86,617,828,017,617,5
T. min. media (°C) −2,0−1,02,86,611,615,417,917,513,68,62,8−1,0−1,37,016,98,37,7
Precipitazioni (mm) 65,547,956,067,382,683,474,074,289,2111,973,862,4175,8205,9231,6274,9888,2
Giorni di pioggia 75691086668761825202184
Giorni di nebbia 211252100029171952802888
Umidità relativa media (%) 84787172706969707278838582,37169,377,775,1

Nella zona della Bassa la piovosità è in genere moderata e ben distribuita nel corso dell'anno. Una media dei rilevamenti del trentennio 1971-2000, registrati nella stazione meteorologica di Ghedi, abbastanza indicativa per tutto il territorio a sud del capoluogo lombardo, ha indicato che i giorni in cui la piovosità si è registrata nell'arco di anno siano circa 84, circa il 25%, equamente distribuita nel corso dell'anno, con dei naturali picchi nella stagione primaverile. Stesso ragionamento segue la misura quantitativa delle precipitazioni, che registrano un leggero aumento in autunno toccando il picco di 274,9 mm.

Vero fattore caratterizzante della zona è l'umidità relativa che mediamente si attesta intorno al 75,1% nel corso dell'anno, registrando il valore massimo in inverno con 82,3%, rispetto ad un più modesto, ma comunque elevato 69,3% di umidità nel periodo estivo. L'elevata presenza di umidità nell'aria fa sì che durante i mesi invernali ed autunnali si verifichi frequentemente il fenomeno della nebbia, come nel resto di tutta la Pianura Padana.

Le temperature sono solitamente in linea con quelle delle zone limitrofe nel mantovano e nel cremonese, e presentano una uniformità tra il periodo autunnale e primaverile, con temperature che si attestano intorno ai 15 °C, mentre si ha una moderata curvatura delle rilevazioni verso l'alto e verso il basso, rispettivamente nei periodi estivi, con punte di 39 °C, ed invernali, dove si sono registrati picchi negativi fino a 20 °C sotto lo zero.

SALÒ Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 6,38,212,416,821,526,028,527,423,517,511,17,27,216,927,317,417,2
T. min. media (°C) 1,02,25,38,612,416,218,618,315,610,85,81,81,78,817,710,79,7
Precipitazioni (mm) 77678686106959011589120106682122783003151 105
Giorni di pioggia 768911107868961928252395

La zona del territorio bresciano che costeggia ad est il lago di Garda gode di un clima fortemente influenzato dal bacino lacustre che, rispetto ai territori circostanti, mitiga gli effetti del clima temperato continentale. Dai dati rilevati dalla stazione meteorologica posta nel comune di Salò, situato nella metà della costa ovest del lago, si rileva un significativo innalzamento delle temperature medie di tutte le stagioni con inverni non troppo rigidi e delle estati calde. Il numero di giorni di pioggia è leggermente maggiore rispetto al resto del territorio provinciale, così come la quantità media in millimetri delle precipitazioni.

BRESCIA CENTRO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,08,514,218,623,127,830,329,425,118,511,66,86,818,629,218,418,2
T. min. media (°C) −1,50,34,98,812,716,719,018,415,110,04,50,6−0,28,818,09,99,1

L'area urbana che comprende i territori di Brescia e dell'hinterland sono caratterizzati da temperature solitamente superiori di 1-2 °C in tutte le stagioni, rispetto ad aree rurali o montuose come quelle della bassa Bresciana o della zona nord della provincia. Le precipitazioni sono in linea con quelli della provincia, con 70-80 giorni e circa 850 mm di pioggia in media nell'arco annuale ed equamente distribuito lungo le quattro stagioni, con un leggero calo nel periodo invernale. Anche il fenomeno della nebbia compare talvolta, anche se in misura nettamente minore rispetto ai territori meridionali della provincia.

BRENO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 3,87,110,414,819,123,026,425,321,915,810,35,65,514,824,916,015,3
T. min. media (°C) −5,8−3,40,03,98,112,114,514,110,65,70,9−3,5−4,24,013,65,74,8

La Val Camonica si divide climaticamente in due sezioni orizzontali; la parte meridionale, influenzata dall'azione del lago d'Iseo, che presenta un clima più simile a quello del Lago di Garda, e la parte settentrionale dal clima decisamente più rigido, grazie all'influenza dell'Adamello. Le precipitazioni in quest'area sono moderate e si concentrano nei mesi autunnali e primaverili; nel periodo invernale è frequente la caduta di neve, soprattutto nelle zone dell'alta valle.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Brescia e Storia della Valle Camonica.
Provincia di Brescia nel Lombardo-Veneto.

La provincia fu istituita nel 1859, quando il Regno di Sardegna definì la propria ripartizione amministrativa tramite il Regio decreto 23 ottobre 1859, n. 3702. La provincia ereditava le funzioni dell'omonimo ente territoriale del regno Lombardo-Veneto e assunse pressappoco l'attuale estensione, compresa parte della Val Camonica, comprendente anche Ostiano, Volongo e alcuni comuni dell'attuale provincia di Mantova posti sulla riva destra del Mincio (Alto Mantovano).

Con il Decreto Rattazzi fu introdotta una nuova organizzazione amministrativa, caratterizzata dalla suddivisione della provincia in cinque circondari, questi ultimi a sua volta divisi in mandamenti. Essi erano:

Nel 1868 il comune di Ostiano fu aggregato alla provincia di Cremona, mentre con la ricostituzione della provincia di Mantova, il Circondario di Castiglione fu scorporato e passarono all'ente mantovano i mandamenti di Castiglione, di Asola e di Canneto, comprensivi di Acquanegra sul Chiese e Asola, che nel Medioevo fecero parte del territorio bresciano (nel caso di Asola, anche nel periodo veneto). Montechiaro e i comuni limitrofi furono aggregati al circondario di Brescia come XI mandamento. Furono aggiunti contestualmente nuovi mandamenti al circondario di Chiari (Rovato come II, facendo scalare Adro e Orzinuovi di un ordinale, rispettivamente a III e IV), Breno (II di Pisogne, con Edolo che diventava III) e Salò (Bagolino come IV, con Preseglie che diventava V).

Nel 1871 anche il comune di Volongo fu aggregato alla provincia cremonese.

Nel 1934 il comune di Turano fu staccato dalla provincia di Trento e aggregato alla provincia bresciana con il nome di Valvestino[8].

Stemma della Provincia
Stemma della Provincia

Lo stemma della provincia di Brescia è costituito dall'unione delle armi civiche dei cinque capoluoghi dei vecchi circondari che formavano la provincia: quella di Brescia al centro, quella del comune di Chiari, di Breno, di Verolanuova e di Salò; esso fu concesso con regio decreto del 10 marzo 1904.[9]

«Inquartato: al 1º di Chiari che è troncato, sopra: d'oro all'aquila di nero, col volo abbassato; sotto: di rosso a tre stelle di sei raggi d'argento; al 2º di Breno che è d'azzurro al cervo d'argento, accosciato sopra un ristretto di terra erbosa al naturale con un'aquila al naturale, volante ed afferrante il cervo; al 3º di Verolanuova che è di azzurro alla figura di donna di carnagione, sostenuta dalla mezzaluna d'argento, montante, colla destra in alto e la sinistra al fianco, cinta, a due giri, da un breve d'argento, svolazzante in fascia e scritto col motto: nec fide infirma nec amoris vinculo capta; al 4º di Salò che è d'azzurro al leone d'argento tenente un ramoscello d'olivo, di verde e sul tutto di Brescia che è d'argento al leone d'azzurro, linguato e armato di rosso.[10]»

Dal 1933 al 1943 era presente il capo del Littorio.[11]

Il gonfalone è un drappo di bianco con lo stemma contenuto entro un rettangolo verde. La bandiera, introdotta nel 2000, è un drappo azzurro con lo stemma della provincia al centro.

Referendum consultivi sulla fusione di comuni

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La tabella riepiloga i referendum consultivi per la fusione di comuni. In grassetto sono indicati i comuni che hanno approvato il quesito:

Data del referendum Comuni Favorevoli Contrari Denominazione
nuovo comune
Data di istituzione
28 ottobre 2012 Ponte di Legno
Temù
58%
45%
42%
55%
Ponte di Legno proposta non accolta
da Temù
20 dicembre 2015 Bienno
Prestine
88%
51%
12%
49%
Bienno 23 aprile 2016
1º ottobre 2017 Ponte di Legno
Temù
Vione
60%
48%
39%
40%
52%
61%
Ponte di Legno proposta non accolta
da Temù e Vione

Monumenti e luoghi d'interesse

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Castelli e fortezze

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Osservatori astronomici

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Altri luoghi d'interesse

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Qualità della vita

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Anno Qualità della Vita (IlSole24ORE) Qualità della Vita (Italia Oggi) Ecosistema Urbano (Legambiente)
2001 69°[13] 29º[14] 40º[15]
2002 50º[16](+19) 37º[14](-8)
2003 23º[17](+27) 54º[18](-17) 28º[19]
2004 44º[17](-21) 21º[18](+33) 57º[20](-29)
2005 20º[21](+24) 33º[22](-12) 24º[23](+33)
2006 31º[21](-11) 42º[22](-9) 19º[24](+5)
2007 21º[25](+10) 39º[26](+3) 16º[27](+3)
2008 53º[28](-32) 34º[26](+5) 35º[29] (-19)
2009 54º[28](-1) 47º[30] (-13) 48º[31] (-13)
2010 44º[32](+10) 33º[33](+14) 51º[34](-3)
2011 32º[35](+12) 29º[33](+4) 22º[36](su 44 città medie)
2012 26º[37](+6) 23º[38](+6) 23º[39](-1)
2013 53º[40](-27) 21º[41](+2) 24º[42](-1)
2014 26º[43](+27) 15º[41](+6) 80º[44](su 104 città)
2015 28º[45](-2) 19º[46](-4) 79º[47](+1)
2016 45º[48](-17) 28º[49](-9) 83º[50](-4)
2017 46º[51](-1) 27º[49](+1) 49º[52](+34)
2018 39°[53](+7) 22°[54](+5) 31°[55](+18)
2019 12°[13](+27) 22°[56](±0) 33°[57](-2)
2020 39°[58](-27) 21°[59](+1) 34°[60](-1)
2021 21°[61](+18) 21°[62](±0) 27°[63](+7)

L'economia provinciale è tra le più importanti sul suolo nazionale, con un Prodotto Interno Lordo di circa 40 miliardi di euro,[64][65] si divide tra industria, commercio, artigianato, servizi, agricoltura e turismo. Come gran parte dell'economia del nord Italia, il complesso bresciano è costituito soprattutto da piccole-medie imprese, con la presenza di grandi industrie, che vanno dal settore alimentare a quello metalmeccanico.

Un vigneto della Franciacorta

La viticoltura è considerata il comparto agricolo più importante del sistema agroalimentare bresciano. Il territorio comunale di Brescia rientra nella zona di produzione di diversi vini: una tipologia a denominazione di origine controllata e garantita, ovvero il Franciacorta, tre vini DOC (Botticino, Cellatica e Curtefranca) e un vino IGT (Ronchi di Brescia). Inoltre, nel centro storico della città, lungo il versante settentrionale del Colle Cidneo, si estende il vigneto urbano più grande d'Europa, chiamato Vigneto Pusterla, caratterizzato dalla coltivazione dell'Invernenga, vitigno autoctono a bacca bianca presente a Brescia fin dall'epoca romana.

Nel resto della provincia sono prodotti altri sei vini DOC e quattro tipologie IGT.

Un altro settore molto importante in provincia è quello dell'olivicoltura, in cui la zona del Garda gioca un ruolo importante, coinvolgendo un gran numero di imprese tra raccolta, lavorazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti. Al momento sono state registrate, in sede europea, due DOP degli oli extravergini d'oliva, e sono: l'olio Garda e Laghi lombardi. Dato l'elevato grado di redditività del settore sono previsti rigidi regolamenti per la pratica di questa attività.

Proprio a Brescia sorge uno dei più stimati istituti del nord Italia: l'Istituto tecnico agrario statale Pastori che indirizza numerosi studenti all'attività agricola con il diploma di Perito agrario.

La pistola Beretta 1935 dell'omonima e storica fabbrica di armi bresciana

La Confindustria locale, l'Associazione Industriale Bresciana (AIB), è stata la prima associazione industriale fondata in Italia il 14 aprile 1897.

Secondo lo studio sulle province UE a maggiore vocazione produttiva commissionato da Fondazione Edison e Confindustria nell'anno 2016, Brescia risulta essere la prima provincia Europea per valore aggiunto dall'industria, un valore corrispondente a più di 10 miliardi di euro. A Brescia, sempre secondo questo studio, più del 30% degli occupati risulta essere concentrato nel settore industriale.[66][67]

Le principali attività industriali sono quelle meccaniche, specializzate nella produzione e distribuzione di macchine utensili, centralizzate intorno alla Val Trompia.

Importante è anche la produzione di mezzi di trasporto, una su tutte l'OM, che ha sede sul territorio cittadino e produce i camion Iveco; vi si aggiunge, inoltre, la produzione di armi, tra cui ricordiamo la Beretta e la Tanfoglio di Gardone Val Trompia e la Perazzi di Botticino.

Molto importante l'industria metallurgica, che dagli anni 1970 ha visto salire alla ribalta il cosiddetto Distretto del tondino, che comprendeva i territori della bassa Val Trompia, e più precisamente quelli di Lumezzane e Sarezzo, e che è ancora attivo con numerose aziende sparse per tutta la provincia. Famosa la Redaelli, società leader nelle funi e cavi di acciaio (funivie, sollevamento, offshore, etc.) di Gardone Val Trompia. Importante il distretto di Odolo in Valle Sabbia, che fino agli anni novanta produceva il 30% del tondino nazionale.

Nella periferia cittadina, rispettivamente lungo la Tangenziale Sud e la Tangenziale Ovest, sorgono due acciaierie l'Alfa Acciai e la Ori Martin. In città hanno inoltre sede diversi gruppi industriali, tra cui possiamo ricordare il Gruppo Lucchini, la Feralpi e la Camozzi Group. La produzione di posate e di rubinetti, concentrata nella zona lumezzanese, insieme al comparto tessile, calzaturiero e d'abbigliamento, concentrati nella zona di Rezzato, costituiscono settori cruciali per l'industria bresciana, così come la produzione di materiali per l'edilizia, e laterizi, che vanno ad alimentare il settore delle costruzioni – in forte espansione, date le riqualificazioni urbanistiche in atto.

Degna di nota è la fabbrica di birra più antica d'Italia, la Wührer.

L'ingresso del Museo di Santa Giulia

Il settore turistico sta diventando sempre più importante, Brescia negli ultimi anni ha infatti accresciuto la propria attrattività turistica, grazie alla sua recente iscrizione nella lista dei Patrimoni dell'umanità e alla vicinanza con i laghi di Garda e d'Iseo, che distano non più di 30 km. In 10 anni il numero di visitatori è aumentato del 72%, passando da 146 171 nel 2005 a 251 232 nel 2015.[68][69]

Tra le principali attrazioni di Brescia possiamo ricordare: il museo di Santa Giulia e le mostre ed iniziative da esso proposte, la zona archeologica del foro romano con il Capitolium e il castello di Brescia, oltre che la rinnovata pinacoteca Tosio Martinengo. Altri punti di interesse artistico-culturale della città sono le quattro piazze principali di Brescia – piazza Paolo VI di epoca medievale, con il duomo vecchio e il duomo nuovo, la rinascimentale piazza della Loggia, la piazza del Mercato e la razionalista piazza della Vittoria, inaugurata da Benito Mussolini e sormontata dal Torrione INA, considerato il primo grattacielo d'Europa costruito in cemento armato – collegate tra loro da portici, gallerie coperte e passaggi pedonali. Durante l'anno si svolgono diverse manifestazioni organizzate dalle varie associazioni del territorio (come, ad esempio, la Mille Miglia), che richiamano visitatori da fuori città.

Oltre al turismo rivolto alla città di Brescia, insieme a Bergamo Capitale italiana della cultura 2023, è presente un forte turismo montano, in particolare nella Valcamonica, e lacustre, principalmente rivolto ai laghi di Garda e Iseo.

Infrastrutture e trasporti

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Trasporto su strada

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La provincia è attraversata da ovest a est dall'autostrada A4 che interseca nei pressi del capoluogo l'autostrada A21 proveniente da sud. Per via della geografia locale, le strade si allontanano dal capoluogo verso la periferia (laghi, valli, pianura) tramite una struttura a raggiera che converge sul capoluogo. L'asse viario portante è la ex strada statale 11 Padana Superiore che attraversa la provincia da Chiari a Sirmione passando per Brescia. Dalla ex SS 11 si staccano la ex strada statale 510 Sebina Orientale che rappresenta la porta d'accesso per il lago d'Iseo e Valcamonica, e la strada statale 45 bis Gardesana Occidentale che collega il capoluogo bresciano a Cremona e a Trento. La ex strada statale 236 Goitese permette il collegamento della città con Mantova, mentre la Val Sabbia e la Val Trompia possono essere raggiunte percorrendo rispettivamente la ex strada statale 237 del Caffaro e la ex strada statale 345 delle Tre Valli. Dal 2014 esiste la A35-BreBeMi che serve la zona sud-ovest della provincia (la bassa bresciana occidentale).

La provincia di Brescia possiede inoltre una rete ciclopedonale di circa 300 km.

Mappa del sistema viario suburbano e extraurbano di Brescia.

Autostrade:

Strade statali:

Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia di Brescia.

L'attuale patrimonio stradale della provincia, comprese le strade ex statali in applicazione del decreto legislativo n. 112 del 1998, conta un totale di 130 strade.

Trasporto su rotaia

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Stazione della Metropolitana di Brescia

Il principale nodo ferroviario è la stazione di Brescia, posta sulla direttrice Milano-Venezia, da cui dipartono anche le tratte verso Cremona, verso Parma e verso Lecco. Dalla stazione si diparte anche la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo che serve la zona del Sebino e della Valcamonica.

Dal 2013 è attiva nel capoluogo una linea di metropolitana leggera.

In passato, in provincia erano attive una rete tranviaria urbana ed una extraurbana dismesse negli anni quaranta e cinquanta del XX secolo.

Trasporto pubblico su gomma

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In ottemperanza alla Legge Regionale n. 22 del 29 ottobre 1998 sulla riforma del Trasporto Pubblico Locale, l'amministrazione provinciale ha provveduto a suddividere la Provincia in quattro sottoreti, o comparti, di trasporti pubblici automobilistici:

Le prime tre sottoreti sono state attribuite dagli enti locali (comune di Brescia, per la prima sottorete, e amministrazione provinciale per le altre due) tramite gara d'appalto. In particolare:

La quarta sottorete attualmente non è stata ancora attribuita, in quanto è stato sospeso il bando di assegnazione. Il servizio automobilistico della zona viene attualmente esercitato dalla Ferrovie Nord Milano Autoservizi in regime provvisorio di proroga della concessione precedente.

Trasporto aereo

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Traghetto sulle acque del Lago di Garda

In provincia si trova l'aeroporto di Brescia-Montichiari, sebbene utilizzato principalmente per voli postali e cargo, accoglie altresì voli per passeggeri[70][71].

Trasporto lacustre

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Sul lago di Garda e sul lago d'Iseo è attivo un sistema di trasporti lacustre che si avvale di traghetti, aliscafi e catamarani.

Raccolta differenziata

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Dati sulla percentuale di raccolta differenziata:

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022
Provincia di Brescia[75] 25% 27% 31% 33% 32% 33% 34% 36% 40% 41% 43% 45% 47% 50% 54% 58% 62% 74% 76% 77% 78% 77% 77%

Amministrazione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Prefetti della provincia di Brescia.
Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia di Brescia.

Il Presidente della Provincia in carica è Emanuele Moraschini, Sindaco di Esine

Divisione amministrativa della provincia al 2011

Appartengono alla provincia di Brescia i seguenti 205 comuni:

Comuni più popolosi

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Brescia
Desenzano del Garda
Montichiari
Gonfalone provinciale

Di seguito è riportata la lista dei dieci comuni maggiormente popolati della provincia, ordinati per numero di abitanti (dati: Istat 31/7/2024)[1]:

Pos. Stemma Comune di Popolazione
(ab.)
Superficie
(km²)
Densità
(ab./km²)
Altitudine
(m s.l.m.)
Brescia 199 724 90,68 2 157,41 149
Desenzano del Garda 29 242 59,26 494,25 67
Montichiari 26 442 81,19 317,25 108
Lumezzane 21 610 31,72 677,46 460
Palazzolo sull'Oglio 20 367 23,04 865,76 166
Rovato 19 593 26,09 722,61 192
Chiari 19 431 37,96 504,58 145
Ghedi 18 572 60,84 302,04 85
Lonato del Garda 17 036 68,2 243,3 188
10º Gussago 16 650 25,09 651,85 190

Il comune meno popoloso è Magasa, con solo 102 abitanti.

Comuni alle estremità geografiche

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Stemma Comune Latitudine e longitudine Estremità geografica
Ponte di Legno 46°15′34″N 10°30′34″E Nord
Fiesse 45°13′56″N 10°19′30″E Sud
Limone sul Garda 45°49′00″N 10°47′00″E Est
Pontoglio 45°34′00″N 9°51′00″E Ovest
Fotografia storica del Brescia Calcio

La provincia di Brescia è attiva in diversi sport.

Nel 2011, a Lonato del Garda, si è svolta la 13ª edizione di Coppa del Mondo di Scherma Paralimpica organizzata dalla Associazione Villa Dei Colli Lonato Onlus dalla World Cup ASD Onlus. La competizione è riconosciuta da anni quale appuntamento più ambito nel mondo della scherma e vede mediamente la partecipazione di 20 nazioni.

I Casoncelli, tipico piatto bresciano

La provincia di Brescia conta molti piatti tipici[76], tra cui:

Altri piatti della gastronomia bresciana, serviti con i molti vini DOC della provincia, sono: la grigliata, la gallina ripiena, l'uovo al tegamino con molto burro "nero", la bistecca di cavallo, il panino con salamina, lo spezzatino ai funghi, la cacciagione, la trota, la minestra di riso con le erbe, la pastasciutta al salmì (di lepre o di cinghiale), le ossa di maiale (lessate) e la polenta in accompagnamento.

La provincia è caratteristica per la produzione di diversi formaggi, tra cui: Bagòss, Nostrano Valtrompia, Silter, Tombea, le formaggelle delle valli, la Rosa Camuna e i caprini della Val Camonica, la robiola, lo stracchino, il gorgonzola e il Grana Padano.

Pur non essendo una pietanza, si segnala l'aperitivo bresciano per antonomasia: il pirlo.

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  3. ^ Provincia di Brescia, su globalgeografia.com.
  4. ^ BRESCIA E PROVINCIA, ITINERARIO TRA LAGHI E COLLINE, su ilviaggiatore-magazine.it.
  5. ^ Alla Scoperta delle Valli Bresciane, tra Storia, Cultura e Sostenibilità, su ecobnb.it.
  6. ^ Pianura Bresciana, su provincia.brescia.it.
  7. ^ LA PROVINCIA DI BRESCIA, su asiamicky.blogspot.com.
  8. ^ Cenni storici dell'archivio storico della Provincia di Brescia (PDF), su provincia.bs.it. URL consultato il 24 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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  11. ^ Lombardia Stemmi provinciali con capo littorio, su rbvex.it.
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  14. ^ a b Qualità della vita 2002 Italia Oggi - www.starnet.infocamere.it, su starnet.infocamere.it. URL consultato il 22 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2013).
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  16. ^ Informazioni generali del comune di Brescia - Immobiliare.it, su immobiliare.it. URL consultato il 1º Luglio 2024.
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  20. ^ Ecosistema urbano 2004 (PDF), su legambiente.it, Legambiente. URL consultato il 22 ottobre 2013.
  21. ^ a b Qualità della vita 2006 (PDF), su ilsole24ore.com, Il Sole 24 ORE. URL consultato il 22 ottobre 2013.
  22. ^ a b Qualità della vita 2006 Italia Oggi - www.comune.bologna.it (PDF), su comune.bologna.it. URL consultato il 22 ottobre 2013.
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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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