Coccaglio

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Coccaglio
comune
Coccaglio – Stemma
Coccaglio – Bandiera
Coccaglio – Veduta
Coccaglio – Veduta
Municipio di Coccaglio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoAlberto Facchetti (Lega Nord) dal 27-05-2019
Territorio
Coordinate45°33′48″N 9°58′42″E / 45.563333°N 9.978333°E45.563333; 9.978333 (Coccaglio)
Altitudine162 m s.l.m.
Superficie12,05 km²
Abitanti8 832[1] (30-11-2023)
Densità732,95 ab./km²
Comuni confinantiCastrezzato, Chiari, Cologne, Erbusco, Rovato
Altre informazioni
Cod. postale25030
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017056
Cod. catastaleC806
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 383 GG[3]
Nome abitanticoccagliesi
PatronoSan Maurizio e San Giacinto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Coccaglio
Coccaglio
Coccaglio – Mappa
Coccaglio – Mappa
Posizione del comune di Coccaglio nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Coccaglio (Cucài in dialetto bresciano[4]) è un comune italiano di 8 832 abitanti[1] della Franciacorta, provincia di Brescia in Lombardia.

A Coccaglio è nato nel 1553 il madrigalista Luca Marenzio e nel 1793 il carbonaro Andrea Tonelli.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Coccaglio si trova nel margine meridionale della Franciacorta, in un'area semicollinare, sviluppandosi per metà in pianura e per metà sul rilievo del Monte Orfano.

Coccaglio sul proprio territorio ha due località: Fiumicello Sera e Belvedere; queste due sono nate come comunità agricole ovvero raggruppamenti di cascine nelle quali abitavano molteplici famiglie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 21 giugno 1942.

«Troncato: nel primo d'azzurro, a due boccali e una bottiglia di coccio rosso al naturale, posti sulla troncatura; nel secondo d'argento, a due fasce di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Pietro
  • La Chiesa di San Pietro è un esempio di architettura medioevale di età lombarda. Sorta nel XII-XIII secolo sulle basi di una primitiva cappella paleocristiana del V secolo.[senza fonte]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1 552 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Coccaglio, posta lungo la ferrovia Lecco-Brescia, è servita da treni regionali svolti da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia.

Fra il 1897 e il 1915 la località ospitò altresì una stazione della tranvia Iseo-Rovato-Chiari[6].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 giugno 1985 14 giugno 1999 Vincenzo Filisetti DC
poi lista civica di centro
Sindaco
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Luigi Lotta lista civica di centrosinistra Sindaco
8 giugno 2009 27 maggio 2019 Franco Claretti Lega Nord Sindaco
27 maggio 2019 in carica Alberto Facchetti Lega Nord Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponimi in dialetto bresciano
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  6. ^ Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN128272793 · GND (DE4217761-3 · BNF (FRcb14543888k (data)
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