Esine
Esine comune | |||
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Il municipio di Esine | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Emanuele Moraschini (lista civica) dal 6-6-2016 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°55′35″N 10°15′06″E / 45.926389°N 10.251667°E | ||
Altitudine | 286 m s.l.m. | ||
Superficie | 30,31 km² | ||
Abitanti | 5 193[1] (30-4-2020) | ||
Densità | 171,33 ab./km² | ||
Frazioni | Plemo, Sacca Librinì | ||
Comuni confinanti | Berzo Inferiore, Bovegno, Cividate Camuno, Darfo Boario Terme, Gianico, Piancogno | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 25040 | ||
Prefisso | 0364 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 017070 | ||
Cod. catastale | D434 | ||
Targa | BS | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 618 GG[3] | ||
Nome abitanti | esinesi | ||
Patrono | San Paolo | ||
Giorno festivo | 25 gennaio | ||
Soprannome | Maia mule | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Esine nella provincia di Brescia | |||
Sito istituzionale | |||
Esine (Éden in dialetto camuno[4]) è un comune italiano di 5 193 abitanti,[1] della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Esine si trova posizionato alla fine della Valgrigna, ed è attraversato da nord a sud dalla Strada statale 42 del Tonale e della Mendola.
Oltre al capoluogo comunale, Esine può annoverare tre frazioni: alle storiche Sacca e Plemo, poste nel quadrante sud dell'abitato, si sono aggiunti infine i Librinì: posti a loro volta sul lato orientale, di recente sono stati promossi al rango di frazione.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
«Questa è Eseno, popolatissima, de civili, e nobili famiglie habitata, decorata d'una rocca, e di due castelli, uno dov'adesso è situata la chiesa della Santissima Trinità posseduto un tempo per metà da Federici, e l'altro, detto Castel Nuovo, dai soli Federici» |
(Gregorio Brunelli, «Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni», 1698) |

Il nome di Esine compare la prima volta nel 979 (o 994 - la datazione è controversa) in una donazione effettuata da Gisalberto da Esine. Nel XII secolo vi è un'aspra vertenza con i vicini di Borno a causa di una palizzata costruita sul fiume Oglio, che a causa dell'abusiva costruzione aveva mutato corso. Vi fu anche una rissa che portò alla morte di undici persone. Nell'ottobre 1168 venne emessa una pacificazione in Montecchio che portò alla distruzione della staccionata.[6]
Nel 1287 Manfredo Beccagutti acquistava a ripetizione le terre di Esine e Plemo, venendo poi investita del diritto di decima da parte del vescovo di Brescia.[7]
Il 14 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Cerveno, Ono e Cricolo, Esine e Paisco Oprandino Codaferri da Cemmo .[8]
Verso la fine del XIV secolo Marchesio figlio di Ziliolo Federici, del castello di Gorzone, acquistano terreni in Esine.
Tra il 1545 ed il 1549 Esine ed Erbanno si contendono il bosco delle Toroselle.[9]
Nel 1577 viene fondato un monte di pietà.[10]
Numerose inondazioni (sia della Grigna che dell'Oglio) si verificarono ne 1544, 1614, 1615, 1629, 1644 e il 7 luglio 1634 con la morte di 140 persone.[10]
Nel 1836 viene eretto un ponte in legno sull'Oglio, dove prima si transitava sopra una barchetta, e nel 1870 venne abbattuto e ricostruito in muratura, e dedicato al re Vittorio Emanuele II.[10]
A partire dall'Ottocento si manifestano sempre più numerosi dei fenomeni di carsismo, che creano dei baratri chiamati "laghetti".[10]
Oggi i laghetti sono studiati da molti studiosi.
Feudatari locali[modifica | modifica wikitesto]
Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:
Famiglia | Stemma | Periodo |
Beccagutti | 1287 - 1391 | |
Codaferri | 1336 | |
Federici | XIV secolo - ? |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
Le chiese di Esine sono:[11]
- Chiesa di Santa Maria Assunta, ricostruita ne 1485
- Parrocchiale di San Paolo, ricostruita nel 1691. All'esterno due statue attribuita a Beniamino Simoni, all'interno opere di Callisto Piazza e Antonio Guadagnini
- Chiesetta di San carlo, di fianco alla canonica, un tempo oratorio dei disciplini. Del XVII secolo.
- Chiesa della Santissima Trinità, l'antica parrocchiale, risalente all'VIII secolo, ricostruita nel XI. Contiene una vasca battesimale ad immersione
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
- Castello Federici: si trovava nella parte orientale del colle del Bardisone, sono stati ritrovati due fabbricati del XIV secolo, un pozzo (ora nella spianata della chiesa della SS. Trinità) ed un pezzo della muraglia che doveva cingere il castello. Sul lato sud, verso Esine partiva una scalinata oggi scomparsa che lo congiungeva alla strada sottostante.[12]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[13]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Esine è Maia müle.[4]
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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30 dicembre 1988 | 7 giugno 1993 | Giuseppe Bonino | PCI/PDS | Sindaco | |
7 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Claudio Nodari | indipendente (PPI) | Sindaco | |
28 aprile 1997 | 30 maggio 2006 | Costante Galli | Lega Nord | Sindaco | |
30 maggio 2006 | 22 ottobre 2015 | Fiorino Fenini | lista civica di centrosinistra | Sindaco | [14] |
23 ottobre 2015 | 6 giugno 2016 | Salvatore Rosario Pasquariello | Commissario prefettizio | ||
6 giugno 2016 | in carica | Emanuele Moraschini | lista civica | Sindaco |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2020
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 167.
- ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 207.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 4, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 49.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 4, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 50.
- ^ Tratto da: Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 80, ISBN 88-343-0333-4.
- ^ Roberto Andrea Lorenzi, Medioevo camuno - proprietà classi società, Brescia, Grafo, 1979, p. 72.
- ^ a b c d Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 4, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 51.
- ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 47.
- ^ AAVV, Itinera - 4 - Castelli, torri e fortificazioni, Breno, Tipografia camuna, 2003, p. 37.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Decaduto in seguito alle dimissioni dei membri della giunta e del consiglio comunale.Bresciaoggi, La maggioranza se ne va l'era Fenini finisce in archivio, 21 ottobre 2015
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 4, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikinotizie contiene notizie di attualità su Esine
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Esine
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Fotografie storiche - Intercam, su intercam.it.
- Fotografie storiche - Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 168304825 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr91007084 |
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